CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 aprile 2019
177.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 107

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 17 aprile 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo.

  La seduta comincia alle 9.30.

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  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che la pubblicità della seduta sarà assicurata – ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento e la prassi applicativa dei pareri della Giunta del Regolamento del 14 luglio 2004 e 26 giugno 2013 – anche attraverso la web-tv della Camera dei Deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  Avverte altresì che, per ciascuna interrogazione, il presentatore ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per la risposta. Successivamente, l'interrogante ha facoltà di replica, per non più di due minuti.

5-01956 Muroni: Ritardi nell'aggiornamento, da parte del Ministero dell'Ambiente, del catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi e dei sussidi ambientalmente favorevoli.

  Rossella MURONI (LeU), illustra l'interrogazione in titolo. Conoscendo la sensibilità del sottosegretario riguardo al tema oggetto dell'interrogazione, invita il Governo a definire un iter concreto e non solo gli obiettivi di fondo, pienamente condivisibili.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Rossella MURONI (LeU), replicando, avrebbe auspicato che l'anno in corso segnasse un discrimine rispetto al passato. Ritiene che sia giunta l'ora aggiornare il catalogo dei sussidi, anche al fine di rendere il Paese e il Parlamento pienamente consapevoli di quante risorse vengano stanziate a favore di misure ambientalmente non sostenibili. Il Documento di economia e finanza recentemente presentato dal Governo è molto debole sui temi di tutela dell'ambiente ed è necessario partire proprio dal catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi, uscendo dalle contrapposizioni politiche, intendendolo come uno strumento operativo da utilizzare per definire le politiche del DEF e della successiva legge di bilancio. Invita pertanto il Ministero dell'ambiente a fornire i dati richiesti, in base ai quali si potranno progressivamente dismettere modelli di sviluppo meno sostenibili a favore di modelli più sostenibili, stanziando le risorse, fondamentali per dare sostanza a qualunque politica, sugli interventi volti a favorire questi ultimi.

5-01957 Morgoni: Nomina del presidente dell'ente parco dei monti Sibillini.

  Mario MORGONI (PD), illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando l'opera meritoria del sindaco Gentilucci, che svolge ad interim le funzioni di presidente dell'ente parco dei monti Sibillini.
  Evidenzia che l'importanza di tale nomina è dovuta anche al fatto che l'area del parco è interamente ricompresa nell'area del cratere sismico generatosi nel 2016, con conseguenze che non sfuggono a nessuno. La paralisi amministrativa confligge con la sensibilità che il Governo dichiara verso i temi ambientali e in particolare in ordine alla questione dei cambiamenti climatici.
  Ricorda infine che il Ministro attraverso il suo staff si era già impegnato a concludere l'iter procedimentale per la nomina del presidente dell'ente Parco dei Monti sibillini già nel mese di gennaio, in palese contraddizione con quanto sta realmente accadendo.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Mario MORGONI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Osserva che, rispetto alla situazione complessiva dei parchi privi di presidente, nella risposta è contenuto il solo riferimento ad una nomina in itinere, relativa all'ente parco delle Cinque Terre, che rappresenta una risposta isolata ad un problema di ben più ampie dimensioni. Pag. 109
  Per quanto riguarda specificamente la nomina del presidente dell'ente parco dei monti Sibillini, non si registrano difficoltà nell'interlocuzione con le regioni ed è pertanto il Governo a dover accelerare le procedure. Richiama la lettera inviata il mese scorso al ministro Costa dalle associazioni ambientaliste più rappresentative, nella quale si manifestavano preoccupazioni legate a tali ritardi e si sottolineavano le criticità dovute all'assenza di una guida per molti enti parco. Nonostante l'impegno serio del sindaco Gentilucci nella guida dell'ente, ritiene che questa rappresenti una soluzione insoddisfacente, non essendo l'ente parco nel pieno esercizio della propria governance.
  In ultimo, invita il Governo a prestare una particolare attenzione alla scelta del presidente di tale ente, che a suo giudizio, oltre a dover avere le necessarie competenze, dovrebbe non solo rappresentare i connotati che da sempre definiscono la civiltà dell'Appennino, ovvero una forte integrazione tra uomo e ambiente, ma anche avere quel rapporto con il territorio necessario a costruire un futuro all'altezza delle aspettative delle popolazioni di quei territori.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'interrogazione 5-01958 Licatini: gestione dei rifiuti in Sicilia, con particolare riferimento alla carenza degli impianti di compostaggio per lo smaltimento del materiale organico, è stata ritirata.

5-01959 Mazzetti: Carenza di impianti per lo smaltimento dei rifiuti, con particolare riguardo alla regione Toscana, e disciplina per il riutilizzo degli scarti industriali.

  Erica MAZZETTI (FI), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Erica MAZZETTI (FI), replicando, non può dichiararsi pienamente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo. Fa presente che il deficit impiantistico caratterizza non solo la regione Toscana, ma gran parte del territorio. La carenza di impianti in alcuni territori determina uno svantaggio per le imprese che vi risiedono, che vedono aumentare i propri tributi in maniera considerevole. Riguardo alla dotazione impiantistica, la situazione del Nord è migliore rispetto a quella del centro, del sud e delle isole e il Governo dovrebbe intervenire affinché si raggiunga una maggiore omogeneità sui territori. Al riguardo, preannuncia la presentazione di una proposta di legge per l'istituzione di commissari straordinari per macro aree del Paese, che sappiano individuare misure adeguate e coerenti con le necessità specifiche di ciascuna zona.
  Pur nella consapevolezza che larga parte delle competenze in materia è attribuita alle regioni, ritiene che il Governo debba mandare un segnale forte a livello centrale, e invita il sottosegretario a rinnovare il blocco dell'aumento dell'ecotassa, già operato nel 2017 attraverso la legge di bilancio. L'ecotassa è nata come incentivo per le regioni che investono nelle politiche virtuose in tema di rifiuti e invita pertanto il Governo a far sì che tale strumento sia declinato correttamente e contribuisca realmente allo sviluppo dell'economia circolare.
  Riconosce come i rappresentanti del Movimento 5 Stelle improntino le loro iniziative nel senso della riduzione massima del conferimento in discarica, ma ritiene che debba essere delineato un percorso concreto e attuabile, che in prima battuta dovrebbe prevedere finanziamenti per nuovi impianti.

5-01960 Trancassini: Iniziative in materia di «end of waste», nell'ambito della disciplina sui rifiuti.

  Paolo TRANCASSINI (FdI), rinuncia all'illustrazione dell'interrogazione in titolo, Pag. 110riservandosi di intervenire in sede di replica.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Paolo TRANCASSINI (FdI), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che non affronta quanto richiesto dall'interrogazione. L'assenza di interventi sul tema dell’end of waste, nonostante la sentenza numero 1229 del 2018 del Consiglio di Stato evidenzia con forza l'indifferenza del Governo al riguardo.
  Osserva che, se una questione è considerata prioritaria dal Governo, quest'ultimo dovrebbe predisporre immediati interventi volti alla sua risoluzione, cosa che a distanza di un anno dalla sentenza del Consiglio di Stato non è avvenuta. Invita pertanto il Governo a dare dei contenuti concreti alle dichiarazioni finora rese su tale tema, ponendo particolare attenzione alle soluzioni che provengono dall'innovazione tecnologica.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 10.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 17 aprile 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il viceministro per le infrastrutture e per i trasporti, Edoardo Rixi.

  La seduta comincia alle 14.10.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta in Commissione in materia di infrastrutture.
  Avverte che, non essendovi obiezioni, la pubblicità delle sedute è assicurata attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Ricorda che, dopo la risposta del rappresentante del Governo, l'interrogante ha facoltà di replicare per non più di cinque minuti, a norma dell'articolo 132, comma 2, del regolamento.

5-00571 Butti: Tempi e modalità di realizzazione del collegamento stradale Lecco-Bergamo.

  Il vice ministro Edoardo RIXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Alessio BUTTI (FdI), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal Viceministro, dalla quale si evince che il terzo lotto è in fase di progettazione per 58 milioni ma non sono state allocate risorse per la sua realizzazione. Nella risposta si citano interventi accessori, pur indispensabili per la mobilità lecchese, ma nulla è previsto riguardo all'opera oggetto dell'interrogazione. Ricorda, anche sulla scorta di un recente dossier statistico elaborato da Unioncamere, che la provincia di Lecco ha un indice infrastrutturale stradale pari a 29,6, fatto 100 il dato nazionale. Si tratta di un risultato pessimo, che evidenzia che la provincia non ha sufficienti infrastrutture, come dimostrano le lunghe code che le imprese e i cittadini lecchesi devono affrontare anche per raggiungere la vicina Como, a soli 20 km di distanza.
  Esistono problemi sull'asse Lecco-Como e sull'asse Lecco Bergamo, nulla si sa dell'autostrada Varese-Lecco-Bergamo prospettata alle associazioni di categoria in tempi recenti dal Governo e dalla Regione Lombardia; i cavalcavia del territorio sono inibiti al traffico di mezzi che superano le 44 tonnellate, recando gravi danni alle industrie del territorio che devono far viaggiare bilici sulla rete ordinaria, per non parlare del ponte di San Michele sull'Adda, oggetto anche di precedenti atti di sindacato ispettivo. Auspica, pertanto, che il Governo possa intervenire prontamente sul miglioramento delle infrastrutture Pag. 111nel territorio lecchese, con particolare riguardo al terzo lotto oggetto dell'interrogazione.

5-01242 Cenni: Stato di avanzamento degli interventi di ammodernamento e messa in sicurezza del raccordo autostradale Siena-Firenze, cosiddetto Autopalio.

  Il vice ministro Edoardo RIXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Susanna CENNI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta, che reca le medesime informazioni già contenute nel testo della propria interrogazione. Nulla viene detto sulle ragioni per le quali, laddove sono stati eseguiti già i lavori, il manto stradale risulta già compromesso, rendendo necessario un nuovo intervento anche laddove si è già provveduto all'ammodernamento. Non si evince dalla risposta neanche quali altri interventi siano stati programmati.
  Fa presente che il raccordo autostradale Siena-Firenze rappresenta uno snodo fondamentale per il collegamento di Firenze con il centro della Toscana e tutto il Sud Italia, con la costa e con zone ad alta affluenza turistica. Ricorda che nel triennio 2016 2018 sono state stanziate rilevanti risorse che hanno dato luogo a numerosi cantieri, che oggi tuttavia sono fermi, e che determinano disagi alla circolazione. Non comprende quali siano le criticità che sta riscontrando l'ANAS che lavora da mesi negli stessi cantieri e, in conclusione, chiede al Governo una particolare attenzione e impegni seri sul tratto autostradale in questione.

5-01495 Braga: Ritardi nel completamento della cosiddetta «tangenziale di Bregnano (TRCO11), di collegamento tra Bregnano e Cermenate, da parte della società Autostrada pedemontana lombarda.

  Il vice ministro Edoardo RIXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Chiara BRAGA (PD) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal Viceministro, che ringrazia. Si riserva di leggere con maggiore attenzione il testo della risposta, dalla quale si evince tuttavia con assoluta chiarezza il fortissimo ritardo nella realizzazione di quest'opera accessoria, connessa alla autostrada pedemontana lombarda. Osserva che trattandosi di un'opera accessoria essa, in base all'accordo che ha dato origine alla realizzazione della pedemontana lombarda, avrebbe dovuto essere realizzata preliminarmente alle altre opere principali. Fa presente che sul territorio dei comuni di Bregnano e di Cermenate grava ormai da diversi anni un cantiere e più volte le amministrazioni locali hanno sollecitato CAL, la regione Lombardia e la stessa società pedemontana lombarda per avere una tempistica, di cui oggi prende atto esserci ancora un rinvio. I sindaci erano stati informati che i lavori erano stati aggiudicati ma l'apertura dei cantieri avverrà nel mese di maggio e quindi in ritardo rispetto al termine precedentemente previsto, che qualora rispettato, avrebbe permesso la conclusione dei lavori.
  Stigmatizza pertanto con forza il ritardo con cui il Governo interviene nella realizzazione di opere fondamentali per la viabilità locale e, seppur non di competenza del Viceministro, evidenzia il rischio legato alla sicurezza delle aree interessate dai cantieri, che vengono lasciati in uno stato di non particolare cura, creando disordine e disagio sui territori e di pericolosità nella mobilità sociale.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 17 aprile 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Intervengono il viceministro per le infrastrutture e per i trasporti, Edoardo Pag. 112Rixi e la Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Vannia Gava.

  La seduta comincia alle 14.30.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo rafforzato di partenariato e di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica del Kazakhstan, dall'altra, con allegati, fatto ad Astana il 21 dicembre 2015.
C. 1648 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 16 aprile scorso.

  Patrizia TERZONI (M5S), relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 8).

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole presentata dal relatore (vedi allegato 8).

Documento di economia e finanza 2019.
Doc. LVII, 2 e allegati.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 16 aprile scorso.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che sono stati trasmessi alla Commissione gli allegati VII «Rapporto sugli indicatori di benessere equo e sostenibile» e VIII «Strategie per una nuova politica della mobilità in Italia».

  Ugo PAROLO (Lega), relatore, deposita agli atti una integrazione della relazione svolta nella giornata di ieri (vedi allegato 9), relativa alle parti di competenza della Commissione contenute nei due allegati che, anche a seguito delle giuste sollecitazioni dei colleghi, sono stati trasmessi nella giornata di ieri.

  Tommaso FOTI (FdI), ritiene opportuno porre una questione di carattere regolamentare. Invita la Commissione a riflettere sul procedimento di esame del Documento di economia e finanza, dettagliatamente disciplinato dal Regolamento della Camera che, al riguardo, prevede una serie di passaggi e una tempistica completamente disattesi. Osserva infatti che l'articolo 118-bis, prevede un termine di 30 giorni per l'esame da parte delle Commissioni. Ritiene pertanto assai irrituale la tempistica fissata per l'esame del documento, così come irrituale è la trasmissione in date diverse del Documento di economia e finanza e di alcuni dei suoi allegati. Osserva infatti che mentre il documento di programmazione è stato presentato in data 10 aprile, l'allegato infrastrutture è stato trasmesso al Parlamento in data 16 aprile.
  Inoltre, il DEF dovrebbe elencare i disegni di legge cosiddetti «collegati» e l'unico elenco che si rinviene è composto di due soli disegni di legge, recanti, il primo, la delega al Governo per l'adozione di disposizioni per il contrasto della violenza in occasione di manifestazioni sportive e, il secondo, deleghe al Governo per il miglioramento della Pubblica amministrazione. Fa presente che l'articolo 123-bis, comma 1, del Regolamento della Camera prevede che i progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, indicati nel documento di programmazione economico finanziaria, siano assegnati alle Commissioni, ma nessuno di essi investe la competenza della Commissione.
  Ritiene che sarebbe stato più opportuno anche da parte del relatore dare conto di quanto contenuto negli allegati che, pur trasmessi nella giornata di ieri, sono stati di fatto resi disponibili in formato digitale soltanto nella tarda mattinata della giornata odierna, e solo successivamente in formato cartaceo.
  Poiché la Commissione non dovrebbe a suo giudizio rendere un parere alla cieca, Pag. 113svilendo un documento essenziale come il cosiddetto «allegato infrastrutture», che reca importanti misure da sempre poste, a sua memoria, all'attenzione della Commissione, invita la presidenza a prevedere tempi congrui, al fine di poter effettuare un seppur breve approfondimento dei contenuti degli allegati testé trasmessi dal Governo.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI), nel sottolineare la correttezza della presidenza riguardo ad una programmazione dei lavori che discende da quanto deciso in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo, condivide tuttavia le considerazioni del collega Foti, dal momento che la trasmissione degli allegati da parte del Governo è avvenuta quando i deputati erano chiamati ad effettuare importanti votazioni in Assemblea, impedendo loro di fatto la valutazione e l'approfondimento dei contenuti. Le opposizioni, a differenza della maggioranza, non possono e non devono essere messe nelle condizioni di votare un documento sulla base di un rapporto di fiducia con il Governo pertanto, nella consapevolezza che i tempi previsti per l'avvio dell'esame in Assemblea non consentono ampi margini, chiede tuttavia alla presidenza di poter disporre del tempo necessario a valutare i contenuti degli allegati senza procedere alla votazione del parere nella giornata odierna.

  Chiara BRAGA (PD) nel condividere la posizione dei colleghi intervenuti nel dibattito, da lei già anticipata nella giornata di ieri, nella quale non era peraltro disponibile l'allegato infrastrutture né erano chiari i tempi di trasmissione da parte del Governo, osserva che i tempi di esame del DEF sono del tutto inadeguati e impediscono alla Commissione di fare una valutazione seria dei contenuti degli allegati testé trasmessi.
  Ritiene che la Commissione non possa esprimere un parere su un documento che non è stato possibile neanche leggere e di cui non è stato possibile approfondire i contenuti. La stessa documentazione, pur predisposta rapidamente dagli uffici, è arrivata comprensibilmente quando la seduta era già in corso. Apprezzerebbe una dichiarazione del Governo sulle motivazioni sottostanti al ritardo nella trasmissione degli allegati. Rimette alla valutazione della presidenza le modalità di prosieguo dell'esame, ritenendo pertanto indispensabile comprendere come procedere, per non mortificare il lavoro che la Commissione è chiamata a fare per rendere un parere consapevole.

  Rossella MURONI (LeU) intende dichiarare la propria impreparazione rispetto ai contenuti degli allegati, non avendo avuto il tempo e quindi la possibilità materiale di leggerli, approfondirli ed esprimere una posizione. La tempistica nei tempi trasmissione costituisce a suo giudizio un limite al mandato dei parlamentari. Quanto al merito, richiama le considerazioni della seduta antimeridiana in occasione dello svolgimento di una interrogazione a propria firma in ordine all'assenza del catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi. Al riguardo, giudica assai debole il contributo del Ministero dell'ambiente alla scrittura del documento di economia e finanza, confermandosi in tal modo lo scarso interesse del Governo rispetto alle politiche ambientali, da sempre la cenerentola del sistema.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, in ragione delle richieste dei gruppi di opposizione, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta che sarà appositamente prevista nella mattina di domani, in orari compatibili con l'esame del DEF presso la Commissione di merito.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 17 aprile 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.05.

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