CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 aprile 2019
177.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza
COMUNICATO
Pag. 213

  Mercoledì 17 aprile 2019. — Presidenza della vicepresidente Caterina BINI. – Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il dottor Luigi De Vecchis, presidente di Huawei Technologies Co. Ltd. per l'Italia, la dottoressa Martina Colasante, policy analyst di Google LLC Italia e Grecia e il dottor Diego Ciulli, manager government affairs and public policy della medesima società e la dottoressa Laura Bononcini, public policy director di Facebook, Inc per il Sud Europa.

  La seduta comincia alle 8.50.

Sulla pubblicità dei lavori.

  La PRESIDENTE avverte che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  I lavori della Commissione potranno essere quindi seguiti – dall'esterno – sia sulla web TV Camera che su quella del Senato.
  Se non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

  Mercoledì 17 aprile 2019.

Seguito dell'indagine conoscitiva su bullismo e cyberbullismo.
Audizione del Presidente di Huawei Technologies Co. Ltd. e di rappresentanti di Google LLC e Facebook, Inc.

  La PRESIDENTE, ringrazia gli auditi per la loro disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione e dà quindi la parola al dottor De Vecchis.

  Il dottor DE VECCHIS, presidente Huawei Technologies Co. Ltd per l'Italia, dopo aver svolto alcune considerazioni sulla questione relativa all'accesso non autorizzato a dati che ha coinvolto la propria azienda, ricorda alla Commissione come la Huawei sia una società impegnata nello sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti, di sistemi e di Pag. 214soluzioni di rete e telecomunicazioni. Per quanto concerne più direttamente la tematica oggetto dell'indagine conoscitiva osserva come essa coinvolga soprattutto le aziende che operano sulla rete e in particolare quelle che creano APP. Proprio con questi soggetti la Huawei ha avviato una stretta collaborazione, finalizzata alla precoce individuazione e rimozione di comportamenti «strani» commessi in rete.

  La dottoressa COLASANTE, policy analyst di Google LLC Italia e Grecia, ringrazia la Commissione sottolineando l'importanza che il contrasto al fenomeno del cyberbullismo riveste per Google. L'impegno della propria azienda per prevenire e reprimere comportamenti «scorretti» in rete è molteplice. Tali azioni si sostanziano in primo luogo nella rimozione da Youtube di contenuti pericolosi, quali quelli che incitano all'odio. Nell'ultimo trimestre del 2018 sono stati rimossi oltre 39 mila contenuti pericolosi riconducibili a condotte di bullismo e cyberbullismo; oltre il 70 per cento dei video è stato rimosso prima della prima visualizzazione.
  Un secondo ordine di interventi è rappresentato dalla predisposizione di strumenti per le famiglie finalizzati a costruire un ambiente digitale più protetto per i figli. In questo contesto si inseriscono Family link, Youtube kids, nonché i filtri safe search.
  Infine Google è molto impegnata in iniziative di lungo periodo sui temi della sicurezza online. Fra queste iniziative ricorda i progetti «Una vita da social», «Vivi internet al sicuro» e «Digitali e responsabili».

  La dottoressa BONONCINI public policy director di Facebook, Inc per il Sud Europa, sottolinea come Facebook e Instagram siano particolarmente attivi nel contrasto dei fenomeni oggetto dell'indagine. La politica di contrasto si sostanzia in primo luogo nella rimozione – conseguente a denunce da parte di utenti, del Garante della privacy, delle forze dell'ordine, di trusted flaggers – dei contenuti inappropriati. Un importante ruolo di filtro è svolto, poi, dagli strumenti di intelligenza artificiale, soprattutto con riguardo ad immagini a sfondo sessuale.
  In secondo luogo, similmente a Google, Facebook porta avanti iniziative formative rivolte a ragazzi, ma anche a docenti e genitori.
  Infine la propria azienda ha elaborato una serie di sistemi di warning volti a favorire un uso più consapevole dei social networks.

  La PRESIDENTE dichiara aperta la discussione.

  La senatrice Paola BINETTI (FI-BP) chiede se gli strumenti e le iniziative ai quali gli auditi hanno fatto cenno siano già tutti operativi o siano invece soltanto l'enunciazione degli obiettivi che le aziende si propongono di raggiungere. Di tali strumenti peraltro rileva la scarsa conoscenza e pubblicizzazione.

  L'onorevole Maria SPENA (FI) ritiene che gli strumenti di protezione dei minori e le altre iniziative ricordate negli interventi svolti, debbano essere meglio veicolati, anche attraverso campagne informative televisive, così da poter raggiungere in particolare i genitori.

  La senatrice Paola BOLDRINI (PD) condivide l'osservazione testè svolta. Dopo aver formulato alcune considerazioni sul problema della creazione di profili social falsi e sulla opportunità di prevedere l'obbligatoria identificazione degli utenti al momento dell'iscrizione, ribadisce l'importanza della educazione ad un corretto uso della rete quale unico ed efficace strumento per contrastare il fenomeno oggetto dell'indagine.

  L'onorevole SIANI (PD) chiede di chiarire quali siano gli effettivi risultati raggiunti attraverso gli strumenti e le iniziative dagli auditi richiamati.

  L'onorevole Laura CAVANDOLI (Lega) sottolinea la scarsa conoscenza degli strumenti Pag. 215a tutela dei minori apprestati da Google e Facebook. Pone quindi quesiti in ordine ai trusted flaggers. Infine chiede quali siano i tempi effettivi per la rimozione dei contenuti pericolosi.

  La presidente BINI (PD) ritiene che la questione dell'uso della rete e della prevenzione dei rischi ad essa connessi non possa essere esclusiva responsabilità degli operatori, ma implichi una più ampia riflessione sul ruolo educativo delle famiglie e delle scuole. Si sofferma poi sulla problematica connessa ai reati di diffamazione commessi on line e sulla impossibilità per colui che denuncia di avere accesso ai profili Facebook implicati nella campagna diffamatoria.

  Il dottor DE VECCHIS, dopo aver ribadito come gli operatori di rete non entrino di fatto nella gestione dei contenuti che circolano in internet, fornisce elementi di risposta ai quesiti posti, sottolineando l'importanza dell'utilizzo della intelligenza artificiale, ma anche dei limiti che ciò comporta.

  Il dottor CIULLI si sofferma dapprima sull'utilizzo della intelligenza artificiale nell'attività di rilevazione e conseguente rimozione dei contenuti inappropriati o pericolosi. Con riguardo alle attività formative portate avanti, condivide l'esigenza di un maggior coinvolgimento delle istituzioni, finalizzato a rendere più capillare nelle scuole del territorio la realizzazione di questi programmi.

  La dottoressa BONONCINI osserva come la previsione di campagne informative anche televisive potrebbe rappresentare un importante strumento per far conoscere gli strumenti attualmente operativi e volti a garantire una navigazione sicura in rete. Si sofferma poi sulla questione della identificazione degli utenti che accedono ai social networks. Conclude infine affrontando il tema della modalità di perseguimento dei reati di diffamazione online.

  La PRESIDENTE, invita gli auditi a far pervenire ulteriori elementi di risposta ai quesiti posti per iscritto. Dichiara quindi conclusa l'audizione.

  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

SCONVOCAZIONE DELLA SEDUTA POMERIDIANA ODIERNA E DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI CONVOCATO AL TERMINE

  La PRESIDENTE, accedendo ad una richiesta pervenuta per le vie brevi da alcuni deputati, avverte che la seduta pomeridiana della Commissione, già convocata per oggi alle ore 14 e la riunione dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi per la programmazione dei lavori, convocato al termine della plenaria non avranno più luogo. Ricorda che il calendario dei lavori della Commissione viene predisposto tenendo conto dei soli lavori delle Assemblee di Camera e Senato e che pertanto ciò non esclude che le sedute della Commissione bicamerale possano sovrapporsi con quelle delle Commissioni permanenti di ambedue i rami del Parlamento.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 9.50.