CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 aprile 2019
174.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza
COMUNICATO
Pag. 122

  Giovedì 11 aprile 2019. — Presidenza della vicepresidente Caterina BINI. — Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il professore Claudio Cecchella, presidente dell'Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia.

  La seduta comincia alle 8.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  La PRESIDENTE avverte che della seduta odierna verranno redatti il resoconto sommario ed il resoconto stenografico e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso.
  I lavori della Commissione potranno essere quindi seguiti dall'esterno – sia sulla web TV Camera che su quella del Senato.
  Poiché non vi sono osservazioni, tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

  Giovedì 11 aprile 2019.

Seguito dell'indagine conoscitiva su bullismo e cyberbullismo.
Audizione del Presidente dell'Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia.

  La PRESIDENTE, dopo aver ringraziato il professore Claudio Cecchella per la sua disponibilità ad intervenire ai lavori della Commissione, sottolinea come in questa sede il Presidente dell'Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia sia chiamato a fornire il suo autorevole contributo sulle tematiche del bullismo e del cyberbullismo.

  Il presidente CECCHELLA, presidente dell'Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia, dà preliminarmente conto alla Commissione della propria esperienza professionale nel campo del diritto di famiglia. Con riguardo al tema oggetto dell'indagine osserva come un primo aspetto di rilievo sia rappresentato dalla questione della formazione specialistica Pag. 123del personale, in particolare di avvocati e magistrati, che si trovano ad affrontare casi di cyberbullismo.
  Si sofferma poi sul profilo della repressione dei fenomeni di bullismo e di cyberbullismo. In proposito, dopo aver lamentato l'obsolescenza della normativa processuale in materia di diritto di famiglia, osserva come non siano auspicabili misure di carattere penale, essendo, invece, più opportune misure di natura riparativa.
  Esprime quindi un giudizio positivo sulla legge n. 71 del 2017, nella parte in cui introduce misure volte alla prevenzione dei fenomeni attraverso attività di formazione ed educazione. In proposito sottolinea l'importanza di riconoscere un ruolo formativo anche alle famiglie e di valutare l'applicazione dell'istituto della mediazione familiare – quale strumento di dialogo intergenerazionale – anche in tale ambito.
  Un aspetto, a suo parere, lacunoso, della legge del 2017 è costituito dalla scarsa responsabilizzazione degli Internet provider. Al riguardo sottolinea come sul punto la giurisprudenza della Suprema Corte sia giunta a riconoscere una responsabilità penale a titolo di concorso anche di tali soggetti a fronte di condotte perpetrate in rete. Conclude ribadendo l'importanza di un coinvolgimento delle famiglie nella politica di prevenzione del fenomeno e segnalando l'esigenza di stanziare adeguate risorse volte a sostenere le iniziative formative.

  La PRESIDENTE dichiara aperta la discussione.

  Prende quindi la parola la senatrice Paola BINETTI (FI-BP), la quale pone quesiti in ordine alle modalità di educazione e formazione delle famiglie, al ruolo della mediazione familiare nell'ambito della politica di contrasto del fenomeno del bullismo e infine alla obsolescenza della legislazione processuale vigente.

  L'onorevole Fabiola BOLOGNA (M5S) si domanda se iniziative formative dirette ai genitori non debbano essere avviate prima della nascita del bambino. Pone quindi quesiti in ordine al meccanismo di oscuramento dei contenuti lesivi in rete.

  La senatrice Paola BINETTI (FI-BP), dopo avere svolto considerazioni sulla obsolescenza della normativa processuale in tema di diritto di famiglia, pone quesiti in ordine alle misure educative e formative destinate alle famiglie. Con riguardo alla questione della formazione esprime un giudizio negativo su alcune trasmissioni televisive, le quali hanno troppo spesso sono portatrici di messaggi diseducativi.

  La presidente Caterina BINI (PD) chiede all'audito se, a suo parere, vi siano resistenze da parte dei minori o delle famiglie a denunciare gli atti di bullismo.

  Il presidente CECCHELLA, nel rispondere ai quesiti posti, dà conto in primo luogo delle iniziative legislative avviate nel corso della passata legislatura e finalizzate alla istituzione dei Tribunali della famiglia. Fornisce poi elementi di risposta alle domande poste con riguardo alla formazione e al ruolo educativo delle famiglie. Replicando alla domanda formulata dalla Presidente ritiene che non vi siano particolari limiti culturali tali da condizionare la decisione dei minori e delle famiglie di denunciare atti di bullismo.

  La PRESIDENTE invita l'audito a voler far pervenire per iscritto ulteriori elementi di risposta ai quesiti posti. Dopo aver ringraziato il professore Cecchella, dichiara quindi chiusa l'audizione.

  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

  La seduta termina alle 9.30.