CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 aprile 2019
173.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO
Pag. 186

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 10 aprile 2019. — Presidenza del presidente Nicola STUMPO.

  La seduta comincia alle 8.35.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

  Nicola STUMPO, presidente, comunica che, la seduta odierna è stata convocata per raccogliere suggerimenti e proposte in ordine ai temi sui quali concentrare l'impegno della Commissione nei prossimi mesi.
  Alla luce delle risultanze emerse dal breve ciclo di audizioni svolto e dalla documentazione successivamente fornita da alcuni auditi in risposta alle questioni sottoposte dai componenti della Commissione, ritiene che vi siano elementi sufficienti, per mettere a fuoco l'oggetto di un'indagine conoscitiva, che potrà essere deliberata nelle prossime settimane.
  Ricorda come tutti gli auditi abbiano concordato sul fatto che un significativo lavoro di semplificazione normativa e amministrativa sia stato avviato e portato avanti nella scorsa legislatura e come sia al contempo necessario continuare ad operare in tale direzione, al fine di incidere sull'eccesso di oneri burocratici, che ancora permane a carico di cittadini e imprese, che per un verso rappresenta un freno oggettivo alla crescita economica del Paese e, per altro verso, alimenta un sentimento di sfiducia diffusa da parte della cittadinanza nei confronti delle amministrazioni pubbliche. Come è noto, i predetti fattori penalizzano fortemente il Paese che, nonostante gli sforzi compiuti, non riesce a scalare un numero significativo di posizioni in importanti e qualificate classifiche internazionali quale, ad esempio, il Doing business, elaborato dalla Banca mondiale, che classifica i Paesi in base alla «facilità di fare impresa». Nell'edizione per il 2018 l'Italia occupa la 46a posizione su 190 paesi, in salita rispetto alla precedente edizione, in cui risultava 50o, ma ancora in posizione arretrata rispetto ai benchmark europei.
  L'elevato numero di norme, soggette a continue modificazioni, la dispersione della legislazione in numerosissimi provvedimenti, sempre più spesso a contenuto omnibus o multisettoriale, la mancata attuazione delle norme approvate, sono tra le principali cause a cui imputare la complessità e la frammentazione del quadro regolatorio vigente in numerosi settori, che genera incertezza e produce in molti casi un cospicuo contenzioso. Ricorda come alle predette conclusioni sia giunta peraltro la Commissione per la semplificazione, Pag. 187che ha operato nella scorsa legislatura, al termine della prima indagine conoscitiva svolta. È, dunque, in sostanziale continuità e facendo nostre le risultanze del predetto lavoro parlamentare, che auspica possa collocarsi l'attività conoscitiva che la Commissione si appresta ad avviare.
  Dal quadro delle audizioni svolte è emerso poi come la digitalizzazione rappresenti una preziosa occasione, per promuovere la concreta attuazione di politiche di semplificazione che mettano al centro i bisogni e le esigenze di cittadini e imprese. L'obiettivo, a suo avviso, più stringente resta quello di fare in modo che le pubbliche amministrazioni si rapportino ai cittadini come un unico soggetto, consentendo, ad esempio, a chi deve fornire dati e informazioni alle amministrazioni pubbliche di farlo una sola volta, lasciando all'amministrazione ricevente il compito di veicolare, secondo le diverse necessità e competenze, le informazioni ottenute all'interno di tutta la PA. L'effettiva applicazione del principio del c.d. «once only», nel senso di un solo invio da parte dei cittadini e di un solo controllo da parte della PA, porterebbe già di per sé alla drastica riduzione di adempimenti ripetitivi da parte dell'utenza e ad evitare duplicazioni e sovrapposizioni di attività da parte delle amministrazioni. Come è stato riferito e come ciascuno ricava dall'esperienza diretta di fruitore di servizi della Pubblica Amministrazione, ciò non accade e soprattutto non accade in alcune, larghe aree del Paese.
  Il quadro dei servizi digitali erogati dalle amministrazioni pubbliche che è stato delineato nel corso delle audizioni vede, infatti, un fortissimo divario digitale che si somma a quello territoriale, un quadro fatto di amministrazioni virtuose in grado non solo di reggere il confronto internazionale ma addirittura di rappresentare casi di best practice, ma anche di amministrazioni che, per ragioni diverse, stentano ad appropriarsi dei nuovi modelli organizzativi e di lavoro, sottesi alla reingegnerizzazione dei processi.
  Oltre alla necessità di investire per quelle infrastrutture che rappresentano le autostrade del futuro e gli asset strategici del Paese, è di tutta evidenza che bisogna investire sul personale della pubblica amministrazione, come ha dichiarato la Ministra Bongiorno nella sua audizione, riaprendo le assunzioni e soprattutto consentendo l'ingresso nei ruoli della Pubblica Amministrazione di personale con competenze specifiche in grado, in particolare, di dare un supporto qualificato alla trasformazione digitale e all'utilizzo dei fondi messi a disposizione dell'Italia dall'Unione europea, di cui l'Italia non ha saputo fruire fino a questo momento.
  I maggiori gap tra il nostro Paese e la media europea rispetto all'attuazione dell'Agenda digitale risiedono proprio, come è emerso dalle audizioni, nell'area del capitale umano e nell'uso di internet, e in misura meno significativa nell'integrazione delle tecnologie digitali e dei servizi pubblici digitali erogati dalla Pubblica Amministrazione.
  Questo dato si collega alla più volte richiamata necessità di investire in formazione e informazione, per una piena riuscita delle operazioni di semplificazione. In questo senso appare assolutamente prioritario sviluppare una vera e propria cultura dei diritti digitali, che devono essere correttamente esercitati da parte dell'utenza.
  Ricorda, come è stato illustrato in particolare dal Team per la trasformazione digitale, che i progetti che attengono alla cittadinanza digitale: Anagrafe Nazionale Popolazione Residente (ANPR), Sistema Pubblico Identità Digitale (SPID), carta d'identità elettronica e PAGOPA sono in una fase di realizzazione che può considerarsi ormai avanzata su tutto il territorio nazionale. La stessa cosa non può dirsi in ambito sanitario, dove permangono, invece, stridenti divari tra Regioni che rappresentano vere e proprie eccellenze e il resto del Paese.
  Ritiene, quindi, che una prima indagine conoscitiva possa avere ad oggetto proprio la semplificazione nel settore della sanità, non solo perché il tema della salute ha Pag. 188un'evidente priorità nella scala dei bisogni dei cittadini, ma anche perché il modello culturale del nostro servizio sanitario nazionale e la qualità professionale e accademica degli operatori della sanità italiana rappresentano un punto di riferimento nel panorama internazionale, che deve trovare adeguata corrispondenza sul piano digitale. L'indagine potrebbe avere ad oggetto tutte le azioni di intervento dedicate all'ecosistema della sanità digitale, finalizzate a migliorare i servizi sanitari, limitare sprechi e inefficienze, migliorare il rapporto costo-qualità dei servizi sanitari, ridurre le differenze tra i territori.
  Oltre al fascicolo sanitario elettronico, che gestisce l'insieme dei dati e dei documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario relativi a eventi clinici presenti o trascorsi, che costituiscono la storia sanitaria dell'assistito, si potrebbero acquisire elementi relativi: al sistema centralizzato informatizzato per la prenotazione unificata delle prestazioni, per favorire l'accessibilità dell'assistenza e la riduzione dei tempi di attesa; al progetto di telemedicina, attraverso il quale si intende offrire servizi per migliorare la fruibilità delle cure, dei servizi di diagnosi e della consulenza medica a distanza, oltre al costante monitoraggio di parametri vitali; alla completa dematerializzazione delle prescrizioni farmaceutiche e specialistiche ancora in formato cartaceo, che vanno sostituite su tutto il territorio nazionale con gli equivalenti documenti digitali.
  Accanto a questo filone principale di indagine, suggerisce di procedere ad approfondimenti conoscitivi più circoscritti in relazione all'oggetto, relativi ad esempio a specifiche procedure, finalizzate anche alla predisposizione di iniziative di carattere legislativo.
  Sulle predette ipotesi di lavoro intende acquisire il punto di vista e le proposte dei colleghi presenti.

  Il senatore Mino TARICCO (PD) nel concordare sulla scelta del settore sanitario come oggetto di un'indagine conoscitiva in materia di semplificazione, avverte che si tratta di un settore assai ampio e connotato da marcate differenze territoriali. Per delimitare il campo dell'indagine conoscitiva suggerisce di audire in prima battuta le associazioni di pazienti, che potranno fornire elementi utili a individuare le questioni più urgenti da affrontare e alla luce di tali risultanze predisporre un programma di audizioni. Ritiene, poi, utile procedere all'audizione della Ministra della salute, al fine di acquisire gli intendimenti del Governo in materia.

  La senatrice Agnese GALLICCHIO (M5S) sottolinea come nell'ambito dell'indagine conoscitiva sia necessario approfondire le questioni connesse all'accesso alla prevenzione in ambito sanitario.

  Serse SOVERINI (Misto-CP-A-PS-A) nel dichiararsi d'accordo sul carattere prioritario del settore sanitario come oggetto di un'indagine conoscitiva, soprattutto dal punto di vista dell'accesso dei cittadini ai servizi sanitari, sottolinea come dal suo punto di vista sia particolarmente importante mantenere in agenda i temi della semplificazione normativa e amministrativa che riguardano le imprese.

  Daniele MOSCHIONI (Lega) suggerisce di affrontare il tema della semplificazione nel settore fiscale e di procedere all'audizione del Ministro competente, per conoscere gli intendimenti del Governo in materia, con particolare riferimento a interventi di semplificazione fiscale in favore delle imprese.

  Marco LACARRA (PD) esprime apprezzamento per le audizioni svolte nelle settimane precedenti, che hanno confermato come la semplificazione possa essere perseguita attraverso la digitalizzazione, la formazione e l'informazione dei cittadini e non da ultimo ascoltando l'utenza. Si sofferma in particolare sulla necessità di misure di semplificazione destinate alle imprese, esprimendo viva preoccupazione per il provvedimento recante interventi per la concretezza delle azioni della Pubblica Amministrazione, attualmente all'esame Pag. 189dell'Assemblea, che, a suo avviso, va nella direzione contraria all'esigenza di semplificazione. Chiede quindi che venga audita nuovamente la Ministra per la funzione pubblica e il presidente dell'ANCI, in considerazione del fatto che gli enti locali avendo un contatto quotidiano con i cittadini, ne raccolgono i bisogni e le esigenze.

  Umberto BURATTI (PD) nel condividere l'impostazione della relazione svolta dal presidente e la scelta del settore sanitario quale oggetto dell'indagine conoscitiva, ritiene di primaria importanza procedere innanzitutto all'audizione di rappresentanti delle Regioni, a partire da quelle che rappresentano casi di eccellenza nell'erogazione dei servizi sanitari, per comprendere tra l'altro il livello di interconnessione dei servizi offerti tra le Regioni stesse. Auspica una standardizzazione dei modelli e delle procedure che potrebbe facilitare l'azione di traino da parte delle Regioni che hanno conseguito migliori risultati nei confronti delle altre.
  Quanto alle iniziative di approfondimento concernenti ambiti più circoscritti, suggerisce di approfondire eventuali interventi di snellimento delle procedure in capo ai Comuni per deliberare le zone urbane a traffico limitato.

  Il senatore Eugenio COMINCINI (PD) sottolinea la forte necessità di intervenire in materia di semplificazione delle norme che gravano sui Comuni, che si sono stratificate nel tempo e rendono molto complesso l'operato degli enti locali. A titolo esemplificativo fa riferimento ai regolamenti edilizi diversi in ogni Comune. Al fine di far emergere le principali criticità in ordine alle procedure e ai provvedimenti che riguardano i Comuni, ritiene che potrebbe essere utile audire rappresentanti di associazioni e amministratori di Comuni.

  La senatrice Angela Anna Bruna PIARULLI (M5S) propone di mettere a fuoco interventi di semplificazione in materia di appalti pubblici.

  Cosimo ADELIZZI (M5S) esprimendo apprezzamento per le numerose proposte dei colleghi, afferma tuttavia come, dal suo punto di vista, la Commissione debba concentrare il proprio impegno su alcuni temi. Dichiara di condividere la proposta del presidente di svolgere un'indagine conoscitiva in ambito sanitario, pur ritenendo altrettanto meritevoli di attenzione i temi che afferiscono alle imprese. Propone, quindi, di fissare un cronoprogramma dei lavori, per poter trattare in una fase successiva le questioni inerenti alle imprese e agli enti locali.

  Romina MURA (PD) nel ringraziare il presidente per il lavoro svolto, dichiara di condividere pienamente la proposta di lavoro formulata dal presidente. Conviene che i due comparti sui quali è necessario concentrare l'attenzione sono la semplificazione in materia sanitaria e in materia di attività degli enti locali, condivide comunque la scelta di avviare una prima indagine conoscitiva in ambito sanitario, che rappresenta il principale pilastro dello stato sociale del nostro Paese. Trattandosi per entrambi i settori segnalati di ambiti molto ampi, raccomanda particolare attenzione nella scelta dei temi da affrontare.

  Massimiliano DE TOMA (M5S) concordando sull'opportunità di svolgere un'indagine conoscitiva in materia di semplificazione in ambito sanitario, afferma che bisogna ascoltare innanzitutto le Regioni, in particolare quelle più virtuose nell'erogazione dei servizi sanitari, perché facciano da traino per le altre.

  Valentina D'ORSO (M5S) associandosi alla richiesta del collega Adelizzi di definire un cronoprogramma dei lavori, suggerisce di estendere l'impegno della Commissione oltre all'ambito sanitario, anche alla semplificazione di procedure che riguardano imprese ed enti locali, che in alcuni casi richiedono pareri o nulla osta, che appesantiscono inutilmente il procedimento amministrativo.

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  Il senatore Pietro PISANI (L-SP-PSd'Az) invita a perseguire obiettivi di semplificazione che facilitino concretamente la vita dei cittadini e quindi i cambiamenti devono riguardare, a suo avviso, prevalentemente le strutture amministrative che erogano i servizi all'utenza.

  Nicola STUMPO, presidente, propone di elaborare una sintesi delle numerose proposte emerse e a tale scopo comunica che intende convocare una riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per martedì 30 aprile prossimo. Nella predetta riunione saranno definiti i tempi dell'indagine conoscitiva in materia di semplificazione in ambito sanitario e contestualmente saranno scelte alcune questioni, più mirate, sulle quali svolgere ulteriori approfondimenti.
  Concorda sull'opportunità, espressa da alcuni colleghi, di avviare indagini conoscitive in materia di semplificazione a favore delle imprese, che, a suo avviso, potranno avere luogo in un secondo momento, in quanto è necessario svolgere un lavoro accurato senza darsi scadenze eccessivamente ravvicinate. Quanto all'audizione del Ministro dell'economia in relazione ad iniziative di semplificazione in materia fiscale, e in generale rispetto ad ambiti di materia particolarmente ampi, suggerisce come, per il proficuo andamento dei lavori, sia necessario definire con chiarezza le questioni sui quali si intende chiedere l'audizione.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 9.30.