CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 aprile 2019
169.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 151

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 3 aprile 2019. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Cominardi.

  La seduta comincia alle 10.05.

Norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione.
C. 707 Polverini.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 marzo 2019.

Pag. 152

  Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che la Commissione prosegue l'esame in sede referente della proposta di legge n. 707 Polverini, recante «Norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, di rappresentatività delle organizzazioni sindacali e di efficacia dei contratti collettivi di lavoro, nonché delega al Governo per l'introduzione di disposizioni sulla collaborazione dei lavoratori alla gestione delle aziende, in attuazione dell'articolo 46 della Costituzione».
  Ricorda che nella seduta dello scorso 26 marzo le relatrici hanno illustrato il contenuto della proposta di legge.
  Chiede se vi siano colleghi che intendono intervenire.

  Carla CANTONE (PD) ritiene necessario, ai fini di un proficuo confronto tra i gruppi, avviare il ciclo di audizioni che la Commissione ha già programmato.

  Sebastiano CUBEDDU (M5S) esprime perplessità sull'articolo 5 della proposta di legge in esame, che riguarda l'efficacia della contrattazione collettiva. Si augura che il ciclo di audizioni contribuisca a fare chiarezza anche su tale punto.

  Davide TRIPIEDI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati.
C. 788 Gribaudo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 marzo 2019.

  Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che la Commissione prosegue l'esame in sede referente della proposta di legge n. 788, a prima firma Gribaudo, recante «Norme sull'accertamento della rappresentatività delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro privati».
  Ricorda che nella seduta dello scorso 26 marzo le relatrici hanno illustrato il contenuto della proposta di legge.
  Poiché nessuno chiede di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.10.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 3 aprile 2019. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Cominardi.

  La seduta comincia alle 10.10.

7-00012 Rizzetto, 7-00215 Serracchiani e 7-00216 Segneri: Istituzione della retribuzione minima oraria.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che la Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni 7-00012 Rizzetto, 7-00215 Serracchiani e 7-00216 Segneri, rinviata nella seduta dello scorso 27 marzo.
  Ricorda che, in tale sede, il deputato Rizzetto, firmatario della risoluzione n. 7-00012, aveva svolto un breve intervento illustrativo del suo atto di indirizzo.
  Chiede, quindi, se anche i firmatari delle risoluzioni n. 7-00215 e 7-00216 intendano intervenire per illustrare i propri atti di indirizzo.

  Debora SERRACCHIANI (PD), in qualità di firmataria della risoluzione n. 7-00215, sottolinea che l'atto di indirizzo investe il medesimo tema della proposta di legge C. 947, a prima firma Delrio. Ad avviso del suo gruppo, è necessario un intervento mirato in favore dei lavoratori Pag. 153per i quali non esiste un contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL), nonché per coloro ai quali, pur in presenza di un CCNL, è riconosciuto un salario inferiore al minimo contrattuale. Si tratta di un intervento legislativo attualmente in discussione al Senato, ma su cui è utile che anche la Camera inizi a lavorare, avviando il ciclo di audizioni informali già in programma. Infine, ritiene utile ricordare che le risoluzioni in discussione concernono anche l'attuazione dei principi enunciati dagli articoli 36 e 39 della Costituzione.

  Carlo FATUZZO (FI), concordando con la finalità perseguita dalle risoluzioni in discussione, ritiene necessario che la Commissione si adoperi anche per la tutela dei soggetti che, non avendo avuto un'occupazione stabile e ben retribuita, si troveranno a percepire trattamenti pensionistici eccessivamente bassi, considerando anche che la normativa attualmente vigente permette a coloro che non hanno lavorato e versato contributi di percepire comunque, al compimento del settantesimo anno di età, un trattamento pensionistico.

  Sebastiano CUBEDDU (M5S), in qualità di cofirmatario della risoluzione n. 7-00216, a prima firma Segneri, sottolinea la crescita esponenziale, certificata dai dati di EUROSTAT e del CENSIS, del numero di retribuzioni talmente basse da non permettere ai loro percettori di superare la soglia di povertà. Pertanto, a suo avviso, l'unico rimedio per il contrasto di tale fenomeno è la previsione per legge di un trattamento retributivo che integri il disposto dell'articolo 36 della Costituzione, volto a garantire che il salario sia proporzionato e sufficiente.

  Walter RIZZETTO (FdI), richiamandosi all'ampio dibattito svoltosi anche nella scorsa legislatura sul tema in discussione, non ritiene corretto demandare alla politica il compito di fissare una soglia minima di retribuzione, considerando preferibile, come del resto risulta dalla sua risoluzione, che siano le parti sociali a farlo, in esito alla contrattazione. Ciò, anche per tenere conto della specificità dei diversi settori produttivi, ai quali non sarebbe opportuno applicare in modo indiscriminato il medesimo salario. Per queste ragioni, la risoluzione da lui presentata è volta a prevedere l'applicazione del salario minimo garantito esclusivamente nei settori privi di un contratto collettivo nazionale di lavoro.

  Renata POLVERINI (FI), intervenendo per spiegare le ragioni della contrarietà del gruppo Forza Italia all'introduzione del salario minimo garantito, sottolinea l'alto livello raggiunto in Italia dalla contrattazione collettiva e, più in generale, dal sistema delle relazioni industriali, che ha pochi uguali in altre economie avanzate. È questo, pertanto, il punto dal quale si dovrebbe partire, introducendo norme in materia di rappresentanza e di rappresentatività anche nel settore privato, per uniformarne il livello della contrattazione a quello del pubblico impiego, dove, grazie a riforme ben fatte, le rappresentanze sindacali e datoriali sono legittimate a contrattare in nome e per conto di tutti i lavoratori, anche di quelli non iscritti ad alcun sindacato. Tornando al settore privato, sottolinea che solo laddove la contrattazione funziona, grazie alla reciproca legittimazione delle rappresentanze dei lavoratori e dei datori di lavoro, si hanno buoni livelli retributivi e sufficienti tutele dei diritti dei lavoratori. In assenza di tali condizioni, vi è, invece, una proliferazione di sindacati di comodo e di contratti «pirata», estremamente convenienti per le imprese, ma penalizzanti per i lavoratori. La riforma della rappresentanza e della rappresentatività, pertanto, permetterebbe il superamento della necessità di prevedere un salario minimo garantito, che, al contrario, spingerebbe al ribasso il livello delle retribuzioni, così come è accaduto quando si sono messi in discussione i diritti dei lavoratori.

  Davide TRIPIEDI, presidente, sottolinea che la risoluzione Segneri 7-00216, condividendo l'impostazione a cui fa riferimento la collega Polverini, prevede, nel Pag. 154rispetto della contrattazione collettiva, l'aumento del salario solo se inferiore al minimo sindacale.

  Renata POLVERINI (FI) ritiene che tale soluzione non risolva il problema, ma anzi è destinata ad aggravarlo, proprio perché tutti i contratti tenderanno ad adeguarsi al livello minimo fissato per legge.

  Sebastiano CUBEDDU (M5S) osserva che oggetto di tutela, nella impostazione delle risoluzioni in discussione, sono i lavoratori il cui salario non permette di superare la soglia di povertà. Si tratta di un favor praestatoris e non di una limitazione dei contenuti dei CCNL.

  Carla CANTONE (PD), condividendo le osservazioni della collega Polverini, ritiene che l'introduzione di un salario minimo garantito aggraverà le disuguaglianze esistenti e consentirà alle imprese di corrispondere salari più bassi, rimanendo nel perimetro della legalità, in quanto sarebbe possibile fare riferimento a tale parametro pur in presenza di CCNL che prevedono livelli salariali più alti.

  Davide TRIPIEDI, presidente, condividendo le osservazioni della collega Cantone, osserva tuttavia che la risoluzione, essendo un atto di indirizzo, intende esplicitare i limiti entro i quali si dovrà esercitare la futura azione legislativa, senza recare essa stessa la disciplina di dettaglio della materia.

  Sebastiano CUBEDDU (M5S) ribadisce che la risoluzione Segneri 7-00216 è volta a prevedere uno strumento che integri la previsione dell'articolo 36 della Costituzione.

  Davide TRIPIEDI, presidente, ritiene che le disuguaglianze, paventate dalle colleghe Polverini e Cantone, siano purtroppo già diffuse, anche in assenza della previsione del salario minimo garantito. In ogni caso, le audizioni che la Commissione si appresta a svolgere daranno sicuramente la possibilità di approfondire i termini del problema e verificare le soluzioni migliori.

  Walter RIZZETTO (FdI), pur condividendo le osservazioni della collega Cantone, ricorda che l'attuale assenza di previsioni permette il proliferare di situazioni abnormi, come nel settore agricolo, dove coesistono addirittura quindici contratti collettivi nazionali di lavoro. Si tratta di una stortura la cui responsabilità, a suo avviso, è da attribuirsi prevalentemente alle organizzazioni sindacali.

  Carla CANTONE (PD) ritiene che sia opportuno specificare che si tratta di sindacati di comodo, che stipulano i cosiddetti «contratti pirata».

  Walter RIZZETTO (FdI), pur condividendo la fondatezza dell'osservazione della collega Cantone, ribadisce quanto affermato sulle responsabilità di alcuni sindacati e, per questo, ritiene necessario intervenire per togliere la possibilità ai datori di lavoro con meno scrupoli di scegliere il contratto collettivo che più conviene loro, a danno dei lavoratori.

  Carla CANTONE (PD) sottolinea che la responsabilità è anche dei datori di lavoro, che approfittano di tale situazione, come si evince dalle stesse affermazioni del collega Rizzetto.

  Walter RIZZETTO (FdI), richiamandosi alla sua esperienza di imprenditore, ritiene necessario lasciare alla contrattazione il compito di fissare il livello del salario minimo, strumento, del resto, previsto anche dal Governo Renzi nel Jobs act. Ovviamente, il compito del legislatore è fare in modo che il salario minimo non sia eccessivamente basso e che i datori di lavoro siano obbligati a sottoscrivere i contratti collettivi che lo prevedono.

  Daniele MOSCHIONI (Lega), rifacendosi alla sua esperienza imprenditoriale, dichiara di non poter accettare la colpevolizzazione delle imprese, che sostengono, specialmente quelle di piccole dimensioni, l'economia del Paese. Del resto, l'attenzione della Lega ai diritti dei lavoratori è stata ampiamente dimostrata, ad esempio, Pag. 155con il cosiddetto «decreto Dignità», le cui disposizioni sono volte proprio alla tutela dei lavoratori.

  Davide TRIPIEDI, presidente, sottolinea che molte aziende si avvalgono della possibilità, per la contrattazione a livello aziendale, di derogare alle regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali prevista dall'articolo 8 del decreto-legge n. 138 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 148 del 2011, norma introdotta per volontà dell'allora Ministro Sacconi.

  Renata POLVERINI (FI), ribadendo quanto già osservato, ritiene che le anomalie illustrate dal collega Rizzetto siano il frutto della mancanza di una regolamentazione della rappresentanza e della rappresentatività sindacale. Inoltre, a suo giudizio, la responsabilità delle storture denunciate è da attribuirsi in ugual misura ai sindacati e alle imprese, le quali, grazie alla mancanza di regole, praticano una concorrenza sleale. Quanto alla derogabilità dei CCNL, tiene a ricordare che, da sindacalista, organizzò uno sciopero generale contro la volontà del Ministro Sacconi di introdurre tale previsione, votata, invece, anche dalla Lega, che faceva parte della maggioranza che sosteneva il Governo Berlusconi.

  Carla CANTONE (PD) tiene a precisare che, pur appartenendo al Partito Democratico, la cui azione si può condividere o meno, su certi temi si basa soprattutto sulla propria esperienza sindacale. Questa le dimostra la necessità di colpire sia le organizzazioni sindacali che, con la firma dei cosiddetti «contratti pirata», si prestano allo sfruttamento dei lavoratori, sia le imprese che traggono profitto da tale situazione. L'intervento legislativo sulla rappresentanza e la rappresentatività, pertanto, è quanto mai necessario, per fare ordine sia nel mondo della rappresentanza dei lavoratori, sia in quello della rappresentanza dei datori di lavoro.

  Debora SERRACCHIANI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala che l'andamento dei lavori presso la VI Commissione, sulla proposta di legge C. 1074 Ruocco, dove non ha ancora avuto inizio l'esame delle proposte emendative presentate e tutto lascia presagire come probabile uno slittamento dell'inizio dell'esame da parte dell'Assemblea, renderebbe opportuno il rinvio anche dell'espressione del parere da parte della XI Commissione, la cui prima seduta, in sede consultiva, è prevista nella giornata odierna.

  Davide TRIPIEDI, presidente, dopo aver assicurato che la Presidenza prenderà in considerazione la possibilità di rinviare la seduta in sede consultiva della Commissione sulla proposta di legge C. 1074 Ruocco, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 3 aprile 2019. — Presidenza del presidente Andrea GIACCONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Cominardi.

  La seduta comincia alle 14.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea GIACCONE, presidente, ricorda che la pubblicità dell'odierna seduta di svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-01813 Amitrano: Iniziative per l'occupazione e il sostegno al reddito dei disoccupati nell'area di crisi di Caserta.

  Alessandro AMITRANO (M5S) illustra la sua interrogazione, che riguarda i lavoratori Pag. 156delle aziende del bacino di crisi di Caserta, fallite nel 2012. Con tale atto di sindacato ispettivo, intende chiedere al Governo quali iniziative voglia intraprendere per favorire la reindustrializzazione del territorio.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Alessandro AMITRANO (M5S), ringraziando il sottosegretario, riconosce il grande impegno profuso dal Governo, prima con il cosiddetto «decreto Dignità» e poi con quello riguardante il reddito di cittadinanza e la «quota 100», che recano importanti disposizioni applicabili anche nel Casertano, e si dichiara sicuro che il Governo persevererà sulla medesima strada.

5-01814 Murelli: Situazione dell'azienda Dm Elektron di Buja (UD) e salvaguardia dei relativi livelli occupazionali.

  Daniele MOSCHIONI (Lega), in qualità di cofirmatario dell'atto di sindacato ispettivo, illustra l'interrogazione, riguardante la precaria situazione dei dipendenti dell'azienda DM Elektron di Buja, che, nonostante le rassicurazioni fornite dalla proprietà, ha delocalizzato la produzione in Romania.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Daniele MOSCHIONI (Lega), ringraziando il sottosegretario, si dichiara fiducioso nell'azione del Governo, che ha già dimostrato, con il cosiddetto «decreto Dignità», il suo impegno nel contrasto delle delocalizzazioni e che sicuramente si adopererà in favore dei centotrenta dipendenti, il cui posto di lavoro è a rischio, delle loro famiglie e dell'intero territorio.

5-01815 Fatuzzo: Ampliamento della facoltà di riscatto dei periodi non coperti da contribuzione in favore di soggetti titolari di periodi di anzianità contributiva antecedenti al 1o gennaio 1996.

  Renata POLVERINI (FI), in qualità di cofirmataria dell'atto di sindacato ispettivo, illustra l'interrogazione, volta a chiedere al Governo se intenda ampliare anche a chi ha versamenti contributivi antecedenti il 1o gennaio 1996 la possibilità di accedere alla disciplina del riscatto oneroso introdotta dal decreto-legge n. 4 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 26 del 2019.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Renata POLVERINI (FI), ringraziando il sottosegretario, prende atto dell'intenzione del Governo di ampliare la possibilità di accedere alla disciplina del riscatto ai fini pensionistici, recata dal decreto-legge n. 4 del 2019, anche a coloro che hanno versato contributi prima del 1o gennaio 1996. Assicura, comunque, che la sua parte politica vigilerà perché tale impegno sia onorato.

5-01816 Rizzetto: Situazione dei lavoratori dell'azienda Dm Elektron di Buja (UD).

  Walter RIZZETTO (FdI) illustra la sua interrogazione, riguardante, come quella illustrata dal collega Moschioni, la situazione dei dipendenti dell'azienda DM Elektron di Buja, rispetto alla quale, tuttavia, non riesce a essere altrettanto ottimista. Infatti, chiede al Governo quale iniziative concrete e mirate intenda adottare per influire in modo incisivo su tale problematica.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

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  Walter RIZZETTO (FdI), prendendo atto dell'intenzione ufficiale del Governo di convocare presso il Ministero competente un tavolo di confronto tra le parti, sottolinea che l'impegno a combattere la delocalizzazione non può essere sufficiente quando le aziende scelgono di trasferire la loro produzione nell'ambito dell'Unione europea, grazie ai costi inferiori con cui possono realizzarla. Si augura, per il bene dei lavoratori coinvolti, delle loro famiglie e di tutto il territorio, che la convocazione del tavolo di confronto a livello nazionale riesca laddove hanno fallito, forse per eccesso di fiducia e non certo per mancanza di volontà, le iniziative adottate a livello locale.

  Andrea GIACCONE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.45.

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