CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 aprile 2019
169.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Mercoledì 3 aprile 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. – Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Guglielmo Picchi.

  La seduta comincia alle 10.10.

7-00088 Quartapelle Procopio: Sul conflitto in Yemen.
7-00115 Ehm: Sul conflitto in Yemen.
(Discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che il 6 novembre scorso, come si evince dal Bollettino delle Giunte e delle Commissioni, ha avuto inizio la discussione della sola risoluzione n. 7-00088 a prima firma della collega Quartapelle Procopio, che, nell'illustrare l'atto, aveva sottolineato l'opportunità di rinviare il voto al fine di acquisire gli orientamenti delle forze di maggioranza, nonché elementi conoscitivi sulle iniziative assunte da altri attori della scena internazionale, considerata l'esigenza condivisa di una iniziativa unitaria da parte dell'intera comunità internazionale.
  Ricorda, inoltre, che nel corso della stessa seduta era stata preannunciata dal collega Formentini, a nome della maggioranza, la presentazione di una risoluzione mentre la collega Boldrini aveva chiesto una riformulazione del dispositivo della risoluzione n. 7-00088 nel senso di impegnare il Governo, nelle more di un accordo internazionale, al blocco della consegna di armi alle parti in conflitto, nonché la sospensione di nuove autorizzazioni alla vendita, considerata la drammatica situazione umanitaria e i gravissimi rischi cui è esposta ogni giorno la popolazione civile yemenita. Ritiene, peraltro, che la richiesta di riformulazione avanzata dalla collega Pag. 60Boldrini sia stata recepita con la nuova formulazione della stessa risoluzione n. 7-00088 Quartapelle Procopio, come pubblicata il 27 marzo 2019.
  Segnala anche che, il 27 novembre 2018, è stata presentata la risoluzione n. 7-00115 a prima firma della collega Ehm che, vertendo sulla medesima materia, sarà discussa congiuntamente.
  Quanto agli approfondimenti istruttori già svolti, ricorda che, sul tema del conflitto yemenita, il 16 ottobre 2018, la Commissione ha svolto l'audizione informale di rappresentanti delle ong Oxfam Italia, Save the Children, Amnesty International Italia e Rete disarmo e che – in connessione con la risoluzione n. 7-00088 Quartapelle Procopio già in discussione – la Commissione, il 5 febbraio scorso, ha svolto l'incontro informale con l'onorevole Sebastien Nadot, deputato dell'Assemblea Nazionale francese, il quale ha promosso una Conferenza internazionale per la pace in Yemen, tenutasi a Parigi l'8 novembre 2018.
  Ricorda, infine, che, in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sono state deliberati ulteriori approfondimenti istruttori, tra i quali l'audizione informale della ong Archivio Disarmo.

  Yana Chiara EHM, preliminarmente all'illustrazione della risoluzione a sua prima firma n. 7-00115, preannuncia la imminente presentazione di una riformulazione della stessa quale proposta di risoluzione unitaria delle forze di maggioranza. Chiede pertanto che la seduta sia rinviata al fine di disporre di un tempo congruo alla preparazione del testo.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), illustrando la riformulazione della risoluzione a sua propria firma, segnala il nuovo punto del dispositivo relativo all'adozione di iniziative per sospendere la fornitura di armi ai Paesi coinvolti direttamente nel conflitto in Yemen, come già deciso da Germania, Olanda, Norvegia, Danimarca e Finlandia e come in discussione in altri Parlamenti di Stati membri dell'Unione. Alla luce dell'intervento della collega Ehm, invita, quindi, i colleghi della maggioranza ad inserire un impegno analogo nella proposta di risoluzione in via di elaborazione considerato che la risoluzione n. 7-00115 Ehm, al momento, prevede, peraltro opportunamente, il blocco delle esportazioni di armi solo nei riguardi dell'Arabia Saudita mentre è notorio che l'Italia esporti armi anche in altri Paesi coinvolti dal conflitto. L'ampliamento del dispositivo sarebbe coerente con l'obiettivo non già di penalizzare singoli Stati ma di sospendere la fornitura di armamenti a tutti i Paesi coinvolti nelle operazioni belliche in Yemen, in palese violazione del dettato della normativa vigente.

  Laura BOLDRINI (LeU), ringraziando la collega Quartapelle Procopio per aver accolto nella risoluzione, come riformulata, la proposta di estendere anche ai contratti in essere la sospensione della fornitura di armi ai Paesi coinvolti direttamente nel conflitto in Yemen. Esprime quindi soddisfazione per la formulazione di un testo più equilibrato. Si associa all'invito della stessa collega Quartapelle Procopio affinché la risoluzione della collega Ehm, peraltro condivisibile, preveda nella versione riformulata un divieto all'esportazione di armi a tutti gli Stati coinvolti nella guerra, e non solo all'Arabia Saudita. Aggiunge che tra i vari Paesi verso cui esportiamo armamenti figurano gli emirati Arabi Uniti, Paese con il quale si realizza una negativa dinamica di triangolazione. Auspica pertanto che il dispositivo della risoluzione di maggioranza sia onnicomprensivo di tutti Paesi coinvolti, nell'auspicio affinché la Commissione possa presto deliberare sugli atti in titolo.

  Marta GRANDE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire e in considerazione degli approfondimenti istruttori da svolgere, rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.

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7-00105 Delmastro Delle Vedove: Sul potenziamento del personale assegnato ai Consolati di Caracas e Maracaibo.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della risoluzione in titolo.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FdI) illustra la risoluzione in titolo, sottolineando soprattutto la condizione di sofferenza in cui versa la comunità di connazionali residenti in Venezuela.

  Il sottosegretario Guglielmo PICCHI, nel sottolineare che il rafforzamento dei servizi consolari rappresenta una priorità per il Governo, recepita nella legge di bilancio per il 2019, che ha stanziato risorse per l'assunzione di personale all'estero, esprime parere favorevole sulla risoluzione in titolo, di cui il Governo condivide lo spirito, a condizione che il dispositivo sia riformulato sostituendo le parole: «per raddoppiare tempestivamente le unità di personale da assegnare ai» con le seguenti: «che continuino, sulla scia di quanto già fatto, a rafforzare il personale dei»; e sostituendo le parole: «del trasferimento temporaneo di personale già operativo» con le seguenti: «dell'invio in missioni di lunga durata del personale attualmente presso l'Amministrazione Centrale ovvero»; infine, sopprimendo le parole: «che abbia conoscenza della lingua spagnola».

  Simone BILLI (Lega), nell'esprimere apprezzamento per l'iniziativa del collega Delmastro Delle Vedove, chiede che in particolare sulla vicenda del Consolato di Maracaibo possano al più presto riferire alla Commissione le strutture apicali della Farnesina.

  Marta GRANDE, presidente, rileva che la proposta del collega Billi potrà essere sottoposta alle valutazioni dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nell'imminente riunione.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), esprimendo il sostegno del proprio gruppo alla risoluzione in titolo, preannuncia la presentazione di una risoluzione sulla tutela della comunità italo-venezuelana, che potrà ricomprendere anche la materia oggetto dell'atto in oggetto e di cui propone fin da ora l'abbinamento.

  Maurizio LUPI (Misto-NcI-USEI), associandosi agli apprezzamenti per l'iniziativa del collega Delmastro Delle Vedove, sottolinea la necessità di mantenere la situazione in Venezuela al centro del dibattito politico.

  Marta GRANDE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00146 Delmastro Delle Vedove: Sui recenti sviluppi della situazione in Venezuela.
7-00161 Delmastro Delle Vedove: Sui recenti sviluppi della situazione in Venezuela.
(Discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che la discussione della risoluzione n. 7-00146 Delmastro Delle Vedove è stata avviata nella seduta del 22 gennaio scorso, in cui le colleghe Ehm per la maggioranza e Boldrini per il gruppo LeU avevano preannunciato la presentazione di un atto di indirizzo sulla medesima materia. Successivamente, il 24 gennaio scorso, il collega Delmastro Delle Vedove ha quindi presentato l'ulteriore risoluzione, la n. 7-00161 che, vertendo sulla medesima materia, sarà discussa congiuntamente.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FdI) precisa che la risoluzione n. 7-00146 a sua propria firma è da ritenersi assorbita e superata dalla risoluzione n. 7-00161, presentata il 20 febbraio 2019 al Pag. 62fine di tenere conto degli ulteriori sviluppi della situazione in Venezuela. Fa, quindi, presente che in data odierna il Tribunale supremo di giustizia, controllato dal dittatore Maduro, ha disposto la revoca dell'immunità parlamentare per il presidente dell'Assemblea nazionale Guaidò, con ciò offrendo una nuova ragione di grave preoccupazione di fronte alla quale l'Italia dovrebbe cessare rispetto alla linea ambigua finora tenuta. Di fronte a questo ennesimo sfregio allo Stato di diritto, il Governo italiano dovrebbe assumere una posizione ferma ed inequivoca, anche sulla base della risoluzione approvata dal Parlamento europeo, con il voto favorevole degli europarlamentari della Lega, il 28 marzo, nella quale si denuncia l'attività di milizie paramilitari provenienti da Paesi terzi che si stanno addestrando con il chiaro scopo di ipotecare il percorso di pacificazione del Paese. Sul punto esprime profondo sgomento per quanto potrebbe avvenire in futuro in termini di spargimento di sangue se dovesse venire meno il consenso popolare residuo intorno al dittatore Maduro.
  Nel ricordare il suo impegno fin dal gennaio di quest'anno e attraverso tutte le fasi della crisi affinché l'Italia si possa allineare alla posizione di tutti i Paesi liberi e democratici, sottolinea che attualmente in Venezuela trentuno bambini su mille muoiono, l'80 per cento di essi soffre per gravi disturbi legati alla malnutrizione, l'intera popolazione è privata dell'assistenza sanitaria di base ed è costretta ad affrontare l'esodo verso altri Paesi della regione: per queste ed altre ragioni, che si configurano come crimini contro l'umanità il dittatore Maduro è stato denunciato da diversi Stati alla Corte internazionale dell'Aja. Ricorda altresì che praticamente tutti i liberi governi degli Stati democratici hanno riconosciuto Guaidò come Presidente ad interim e invita l'Esecutivo italiano ad avere uno scatto di orgoglio, a non rendersi complice di una crudele repressione e a fare altrettanto, evitando compromessi al ribasso tra le forze di maggioranza, confidando nel sottosegretario Picchi in ragione della sua specifica sensibilità sul tema.

  Il sottosegretario Guglielmo PICCHI, ringraziando l'onorevole Delmastro Delle Vedove per l'iniziativa assunta, ricorda che l'impegno previsto nel dispositivo della risoluzione n. 7-00146 è stato, di fatto, attuato dal Governo, che non ha riconosciuto la legittimità del secondo mandato presidenziale di Maduro. Ricordando il contenuto della risoluzione n. 6-00047 a prima firma Sabrina De Carlo, approvata dall'Aula il 12 dicembre scorso, ribadisce che il Governo italiano intende continuare ad attivarsi affinché siano tutelati la sicurezza e gli interessi dei connazionali residenti in Venezuela e delle aziende italiane operanti nel Paese; ad assumere ogni iniziativa utile, anche in sede di UE, affinché sia affrontata con priorità l'emergenza umanitaria, e la crisi economica e sociale, garantendo il necessario flusso di aiuti nel rispetto del diritto internazionale; a condannare, con forza, ogni forma di violenza, repressione o conflitto armato in Venezuela; a sostenere gli sforzi diplomatici – anche attraverso la partecipazione a fori multilaterali – al fine di procedere, nei tempi più rapidi, alla convocazione di nuove elezioni presidenziali che siano libere, credibili e in conformità con l'ordinamento costituzionale. Invita dunque la Commissione a presentare una risoluzione di contenuto analogo, aggiornata nelle premesse con le ultime evoluzioni della crisi venezuelana. Conclusivamente, esprime parere contrario sulla risoluzione n. 7-00161 Delmastro Delle Vedove.

  Pino CABRAS (M5S) sottolinea che il Venezuela si trova sull'orlo di una guerra civile, che vede la contrapposizione tra due blocchi sociali, uno afferente a Maduro, l'altro a Guaidò, Evidenzia che la citata risoluzione approvata in Aula costituisce un utile punto di partenza per lavorare ad una mediazione tra le parti in causa, evitando pericolose forzature istituzionali che potrebbero far deflagrare il conflitto. Pag. 63Rileva, inoltre, una sostanziale opacità nel modo in cui vengono riportate alcune notizie, in particolare quelle relative ai recenti, frequenti black out che, diversamente dalla vulgata comune, potrebbero essere imputati ad atti di sabotaggio contro il regime di Maduro.

  Emilio CARELLI (M5S), esprimendo comprensione per la partecipazione emotiva e l'enfasi con cui il collega Delmastro Delle Vedove ha illustrato il contesto venezuelano, sottolinea l'efficacia della posizione assunta dal Governo italiano, che può oggi parlare con autorevolezza ad entrambe le parti, operando all'interno del Gruppo di contatto internazionale: a seguito dei primi incontri promossi da tale organismo, si è registrata una sostanziale apertura verso l'ipotesi di nuove elezioni presidenziali e parlamentari, nonché verso la possibilità di un ricorso ad un referendum consultivo ex articolo 70 della Costituzione venezuelana. In questo contesto, segnala che, secondo fonti diplomatiche accreditate, entro il 20 aprile il Gruppo di Quito dovrebbe lavorare ad una proposta per una missione tecnica che potrebbe andare incontro ad un upgrade politico. Ribadendo l'opportunità di non assumere posizioni troppo drastiche soprattutto in questa fase, che potrebbero mettere a rischio il processo negoziale, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla risoluzione n. 7-00161 Delmastro Delle Vedove.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FdI) evidenzia che la contrapposizione tra blocchi sociali evocata dal collega Cabras rimanda ad una lettura di matrice marxista che, seppur affascinante sul piano letterario, è del tutto inadeguata a spiegare e soprattutto gestire la drammaticità della situazione politica e sociale del Venezuela in cui da una parte c’è un dittatore e dall'altra parte un popolo sofferente. Quanto alla sua enfasi emotiva, essa è naturale di fronte alla morte e alla sofferenza di innocenti che non riescono invece a scalfire lo stile paludato del Movimento 5 Stelle nella versione di forza politica di maggioranza. Ritiene che la presunta autorevolezza degli esponenti del Movimento 5 Stelle andrebbe più utilmente spesa per indurre il regime di Maduro a impedire l'ingresso di gruppi paramilitari volti a destabilizzare il Paese, ad agevolare l'ingresso degli aiuti umanitari, a promuovere la liberazione dei prigionieri politici, nonché ad impedire la revoca dell'immunità parlamentare ai danni di Guaidò.

  Emilio CARELLI (M5S), precisando che il termine «autorevolezza» era riferito all'azione del Governo italiano e non già al M5S, sottolinea che il dittatore Maduro controlla ancora l'esercito e gran parte del territorio e, dunque, questo fa di lui un interlocutore necessario per affrontare e risolvere la crisi in corso. Ricorda che il Governo stesso ha provveduto ad inviare in Venezuela, tramite la Croce Rossa, aiuti umanitari per un valore di due milioni di euro, a conferma della partecipazione, anche emotiva che il nostro Paese riserva alla vicenda del popolo venezuelano, anche per la presenza di una numerosa comunità di connazionali. Ribadisce, infine, l'impegno della maggioranza a sostenere l'attività del Gruppo di contatto, volta ad evitare spargimenti di sangue, impedire lo scoppio di una guerra civile e promuovere libere elezioni.

  Ivan SCALFAROTTO (PD) sottolinea che l'oggettività dei fatti spazza via le buone intenzioni: evidenzia, infatti, che il Governo non ha riconosciuto Guaidò come presidente ad interim e, contestualmente, il Movimento 5 Stelle equipara le parti in conflitto, trascurando che da un lato c’è una brutale dittatura e, dall'altro, c’è una società civile che aspira alla libertà e alla democrazia. Osserva che la posizione della maggioranza è appiattita su quella di Russia, Cina e Turchia e contrasta palesemente con le scelte dei nostri alleati tradizionali, europei ed atlantici. Ricorda che gli onorevoli Di Stefano e Petrocelli, prima di assumere gli incarichi istituzionali attuali ma rappresentando già due autorevoli esponenti del M5S, di ritorno da una missione a Caracas hanno tessuto le lodi Pag. 64del regime di Maduro: questa posizione appare davvero incomprensibile, considerando che Maduro ha notoriamente falsificato le elezioni presidenziali e annullato quelle parlamentari; ha rifiutato la mediazione del Papa; si è opposto ad ogni tentativo di pacificazione. Invitando la presidente Grande ad organizzare una missione in Venezuela, esprime, in mancanza di atti concreti da parte del Governo italiano, profonda solidarietà nei confronti del popolo venezuelano, che continua a non ricevere il dovuto sostegno dall'Italia.

  Paolo FORMENTINI (Lega) ribadisce la condanna alla dittatura di Maduro e la vicinanza al popolo venezuelano e alla comunità di connazionali presenti nel Paese. Esprimendo apprezzamento per la pozione equilibrata del Governo italiano, condanna la revoca dell'immunità ai danni di Guaidò.

  Pino CABRAS (M5S) precisando che non occorre essere marxisti per valutare l'importanza dei blocchi sociali nell'analisi delle vicende politiche, essendo sufficiente a tal riguardo la lettura di talune encicliche papali, evidenzia il rischio di rappresentare la situazione in Venezuela come una contrapposizione tra dittatura e popolo. Tale errore, peraltro già compiuto in Siria, rischia di esacerbare il conflitto anziché promuovere le condizioni per una pacificazione. Osserva, inoltre, che anche negli Stati Uniti autorevoli deputati e senatori esprimono riserve sull'efficacia del regime sanzionatorio contro il regime di Maduro e che, per garantire la necessaria terzietà e neutralità alle attività di assistenza, sarebbe opportuno veicolare gli aiuti umanitari con la mediazione dei fori multilaterali, anziché attraverso canali bilaterali discutibili.

  Marta GRANDE, presidente, ricordando che la collega Boldrini ha preannunciato la presentazione di una risoluzione vertente sulla stessa materia, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'Ufficio di presidenza si è riunito dalle 11 alle 11.20.