CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 marzo 2019
162.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 21 marzo 2019. — Presidenza della vicepresidente Patrizia TERZONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti, Michele Dell'Orco.

  La seduta comincia alle 16.45.

  Patrizia TERZONI, presidente, avverte che, non essendovi obiezioni, la pubblicità delle sedute è assicurata attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Ricorda che, dopo la risposta del rappresentante del Governo, l'interrogante ha facoltà di replicare per non più di cinque minuti, a norma dell'articolo 132, comma 2, del regolamento.

5-00559 Prestipino: Messa in sicurezza del viadotto della Magliana a Roma.

  Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Patrizia PRESTIPINO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo. Il ponte della Magliana, inserito nel quadrante di Roma sud, da lei ben conosciuto anche in ragione della precedente carica di presidente del municipio di quel territorio, costituisce un'arteria di grande importanza che è stata sottovalutata sia dalla amministrazione capitolina che dal governo nazionale. Sottolinea che alcuni articoli di stampa hanno puntualizzato con Pag. 65assoluta precisione sia l'elevata possibilità di crollo che il rischio di un collasso del viadotto, che hanno generato panico tra i cittadini. Evidenzia che il deterioramento della struttura è in essere da molto tempo e che tali condizioni erano note al ministro Toninelli già dal suo insediamento. Non ritiene un punto di vanto affermare l'avvio di gare di appalto per la ristrutturazione del ponte della Magliana per un importo pari ad 1 milione di euro, tenuto anche conto dello studio del comune di Roma che ha rilevato ammaloramenti in tutta la struttura. Evidenzia in ultimo il fortissimo disagio che i cittadini hanno riscontrato sotto il profilo della mobilità a causa del restringimento della carreggiata per la sostituzione del guard rail, per la quale sono stati impiegati otto mesi. Auspica, pertanto, che a distanza di oltre un anno dai rilievi dei Vigili del fuoco, si provveda quanto prima alla manutenzione e alla messa in sicurezza del viadotto della Magliana, sui quali si sarebbe dovuto intervenire a suo avviso già da molto tempo.

5-00571 Butti: Tempi e modalità di realizzazione del collegamento stradale Lecco-Bergamo.

  Patrizia TERZONI, presidente, avverte che, a seguito di accordi intercorsi fra l'interrogante e il Governo, lo svolgimento della interrogazione n. 5-00571 è rinviato ad altra seduta.

5-01163 Foti: Misure infrastrutturali volte a ridurre la presenza di animali selvatici su strade e autostrade.
5-01307 Gadda: Misure infrastrutturali volte a ridurre la presenza di animali selvatici su strade e autostrade.

  Patrizia TERZONI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno discusse congiuntamente.

  Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Tommaso FOTI (FdI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo. Per quanto riguarda infatti le iniziative di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, è consapevole che la rete autostradale è per larga parte oggetto di concessione e che pertanto non si può che applicare la normativa, che prevede la predisposizione di recinzione il più possibile idonea ad evitare invasioni della sede stradale. Per il caso specifico citato nell'interrogazione, sarà importante verificare se la rete di protezione fosse stata correttamente collocata, verifica peraltro che difficilmente potrà dare esito positivo, alla luce di quanto avvenuto. Per quanto riguarda invece gli elementi forniti dal Ministero dell'agricoltura, ritiene fondamentale una riflessione riguardo alla modifica della legge n. 157 del 1992. Osserva infatti che i piani per l'abbattimento dei cinghiali hanno una portata assai limitata e che negli ultimi tempi si è avuto un migliore risultato grazie ai lupi. Rileva con preoccupazione una forte presenza di cinghiali anche nelle zone pianeggianti, come dimostra l'episodio accaduto a Lodi. Auspica pertanto che il tavolo, cui si fa riferimento nella risposta, istituito da quattro mesi, possa in tempi rapidi affrontare e risolvere la questione, al fine di non trovarsi nella medesima situazione anche il prossimo inverno.

  Maria Chiara GADDA (PD), si dichiara insoddisfatta della risposta del Sottosegretario per diversi motivi. Osserva, infatti, che gli incidenti avvenuti nel corso degli ultimi anni, dei quali alcuni mortali, sono dovuti non solo agli ungulati e ai cinghiali, ma ad una molteplicità di specie diverse la cui presenza si è registrata anche nella rete urbana ed extraurbana. Pur ritenendo importante l'avvio di un tavolo tecnico con i gestori autostradali, avrebbe auspicato da parte del rappresentante del Governo una risposta più incisiva per la parte che riguarda un maggiore concerto con le regioni e gli enti locali, che affrontano un fenomeno che rileva non solo dal punto di Pag. 66vista della incidentalità ma anche dal punto di vista sanitario. Nella risposta non è presente alcun elemento rispetto alla perdita della biodiversità sottolineata nell'interrogazione. Occorrerebbe altresì rendere più efficaci gli interventi di prevenzione, mitigazione e compensazione ecologica, che in alcune zone del Paese potrebbero avere un impatto positivo, sia per prevenire incidenti sia anche per tutelare alcune specie rare. Per quanto concerne invece gli elementi forniti dal Ministro della agricoltura, apprende con stupore l'intenzione di modificare la legge 157 del 1992, essendosi affrontato tale tema più di una volta presso la Commissione agricoltura, della quale è membro in occasione dell'esame di numerosi provvedimenti, senza mai pervenire ad alcuna decisione definitiva. Preannuncia, in conclusione, la presentazione di ulteriori atti di sindacato ispettivo, al fine di avere risposta ai quesiti ignorati dal Governo.

5-01262 Marco Di Maio: Stato di sicurezza dei viadotti presenti sulla E45, con particolare riguardo al viadotto «Puleto» tra Toscana ed Emilia Romagna.
5-01696 D'Ettore: Stato di sicurezza dei viadotti presenti sulla E45, con particolare riguardo al viadotto «Puleto» tra Toscana ed Emilia Romagna.

  Patrizia TERZONI, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno discusse congiuntamente.

  Il sottosegretario Michele DELL'ORCO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Marco DI MAIO (PD), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, che non affronta una parte dei quesiti posti nell'interrogazione. Nulla viene detto infatti rispetto allo stato degli altri viadotti della E45. È sotto gli occhi di tutti quanto urgenti siano le iniziative che il Governo dovrebbe mettere in atto per la messa in sicurezza della E45 tra Romagna e Toscana, e in particolare del viadotto del Puleto, anche in ragione dei danni incalcolabili che si stanno producendo. Stigmatizza l'atteggiamento del ministro Toninelli, che in un recente sopralluogo ha dato garanzie alle popolazioni ivi presenti rispetto allo sblocco della situazione, indicando in modo dettagliato la tempistica entro cui il Governo sarebbe intervenuto. Fa presente che proprio in ragione delle rassicurazioni fornite dal Ministro nel corso della visita in quei territori, i cittadini e le imprese hanno annullato una manifestazione prevista per il giorno successivo alla visita, salvo poi verificare l'inattendibilità delle rassicurazioni ricevute. Chiede pertanto anche a nome delle popolazioni interessate che vengano intraprese urgentemente iniziative volte a risolvere questa annosa questione e a permettere che il viadotto del Puleto, arteria di rilevanza nazionale utilizzata da numerosi cittadini, sia considerata dal Governo una priorità, soprattutto in vista del fisiologico aumento del traffico che si registra nella stagione estiva ormai alle porte.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta resa. Da un lato sono riportate notizie riportate dalla stampa, dall'altro, mere informazioni di carattere burocratico. Ritiene invece che, al di là degli elementi forniti dagli uffici ministeriali, i rappresentanti del Governo dovrebbero dare ulteriori elementi di indirizzo politico che aiutino gli interroganti e i territori a comprendere le scelte strategiche del Governo, anche a beneficio della efficacia degli strumenti di sindacato ispettivo. Rileva, al pari del collega Di Maio, che nulla è stato detto con riguardo alla richiesta di monitoraggio degli altri viadotti presenti sulla E45. Osserva che nella risposta viene richiamata l'attività della Procura, ma la stessa magistratura ha fatto presente che restano ferme tutte le prerogative e i poteri di intervento che il Ministro intendesse intraprendere. Richiama una precedente interpellanza urgente alla quale il Ministro ha risposto evidenziando la dotazione finanziaria non ancora impiegata Pag. 67da Anas, pari a 11 miliardi di euro, che ritiene potrebbero essere utilmente impiegati per procedere all'intervento di cui all'interrogazione. Ribadisce l'opportunità di classificare questa infrastruttura, al pari di altre, come di interesse strategico europeo, al fine di semplificare e velocizzare le procedure burocratiche volte all'ottenimento di risorse europee. Al di là della visita effettuata dal ministro Toninelli recentemente, ritiene importante che si verifichi sul territorio lo stato complessivo della E45, scongiurando un blocco totale della sua percorribilità che comporterebbe disagi pesanti per un grandissimo numero di cittadini e imprese. Auspica pertanto che il Governo non sottovaluti la questione e intervenga rapidamente sulla E45 e sul reticolo viario collaterale.

  Patrizia TERZONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 17.15.

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