CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 marzo 2019
160.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 180

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 19 marzo 2019. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 15.05.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che, per il gruppo Fratelli d'Italia, è entrata a fare parte della Commissione la deputata Mantovani, in sostituzione del deputato Lollobrigida. Formula, a nome della Commissione, alla deputata Mantovani i migliori auguri di buon lavoro.

Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro.
(COM(2018)800 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019.
(Doc. LXXXVI, n. 2).

Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019 – 30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata.
(14518/18).

(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei documenti in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 7 marzo 2019.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che ha nominato relatrice sugli atti in esame la deputata Conny Giordano, in sostituzione della deputata Di Lauro, dimissionaria. Pag. 181Ricorda che tutte le Commissioni permanenti, e il Comitato per la legislazione, hanno trasmesso i loro pareri, tutti favorevoli, ad eccezione delle Commissioni III (Affari esteri) e IV (Difesa), che hanno formulato dei pareri favorevoli con osservazioni, e della V Commissione (Bilancio), che ha trasmesso un parere favorevole con una condizione.

  Conny GIORDANO (M5S), relatrice, ritiene necessario un ulteriore approfondimento e si riserva di presentare una proposta di relazione per l'Assemblea nella prossima seduta.

  Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che la proposta di relazione per l'Assemblea dovrà essere approvata entro la settimana in ragione dell'inserimento dell'esame dei tre atti in titolo nel calendario dell'Assemblea a partire da lunedì 25 marzo prossimo, riservandosi quindi di riconvocare la Commissione sul punto in relazione all'andamento dei lavori dell'Assemblea nella settimana corrente.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 19 marzo 2019. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 15.10.

Istituzione di percorsi formativi in ambito militare per i cittadini di età compresa tra diciotto e ventidue anni.
Nuovo testo C. 1012 Perego di Cremnago.
(Parere alla IV Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che il provvedimento è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dal 25 marzo e che, pertanto, anche in relazione ai tempi di esame previsti dalla Commissione di merito, il parere della Commissione dovrà essere espresso entro la settimana corrente.

  Raffaele BRUNO (M5S), relatore, ricorda che la proposta di legge n. 1012 è volta a prevedere e disciplinare – in via sperimentale – le modalità per l'avvio, a partire dal 1o gennaio 2020, di un corso di formazione volontario da svolgere nelle Forze armate, rivolto a cittadini italiani di età compresa tra i 18 e i 22 anni, in possesso di determinati requisiti. Evidenzia che, come precisato nella relazione illustrativa, scopo dell'iniziativa è offrire alle giovani generazioni l'opportunità di conoscere direttamente, attraverso un periodo di permanenza almeno semestrale nelle Forze armate, i valori, la disciplina, la storia e la specificità dell'ordinamento militare, non solo ai fini di un arricchimento personale, ma anche in vista del conseguimento di determinati benefici, che la medesima proposta di legge collega allo svolgimento, con esito positivo, del percorso formativo.
  Rileva che l'articolo 1 della proposta di legge attribuisce al Presidente del Centro alti studi per la difesa (CASD) il compito di svolgere un lavoro di ricerca, da consegnare al Capo di Stato maggiore della difesa entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, nel cui ambito saranno prese in considerazione possibili iniziative formative da svolgere presso i reparti e i comandi delle Forze armate e dell'Arma dei Carabinieri per un periodo minimo di permanenza di sei mesi. Rammenta che il CASD è l'organismo di studio di più alto livello nel campo della formazione dirigenziale e degli studi di sicurezza e di difesa e che contribuiscono all'attività del CASD diverse strutture dello Stato, tra cui anche le Agenzie dei Servizi di informazione. Con riferimento al contenuto del richiamato lavoro di ricerca, segnala che l'articolo 2 della proposta di legge individua Pag. 182una serie di elementi che dovranno essere presi in considerazione in sede di elaborazione delle proposte da parte del direttore del CASD, riguardanti il quadro generale dell'offerta formativa che si intende avviare. Al riguardo, viene in primo luogo precisato che le singole iniziative da sottoporre al Capo di Stato maggiore della difesa dovranno essere diversificate sulla base dell'età dei partecipanti e del titolo di studio posseduto. In secondo luogo si individuano le finalità che dovranno essere perseguite dai singoli percorsi formativi e il loro carattere teorico-pratico. L'articolo 2 fa, infatti, riferimento sia all'approfondimento di argomenti di livello strategico in materia di politica di difesa e sicurezza nazionale e internazionale, sia ad altri aspetti di sicurezza territoriale e infrastrutturale, con particolare riferimento alle insidie portate con le nuove tecnologie.
  Nel quadro dell'individuazione dei percorsi formativi in ambito militare, sottolinea particolarmente quello relativo alla cybersecurity e alla protezione cibernetica nazionale, nell'ambito delle Forze armate e al conseguente sviluppo di adeguati sistemi di difesa cibernetica, con particolare riferimento alle attività del Comando interforze per le operazioni cibernetiche. Evidenzia che tale obiettivo va nella direzione auspicata, anche a livello europeo, del rafforzamento della consapevolezza nella risposta ad eventuali attacchi informatici. Osserva che la difesa cibernetica e la sicurezza informatica sono infatti temi di grande attualità, sia a livello nazionale che unionale. In tal senso, ricorda che il 18 ottobre 2018, il Consiglio europeo ha chiesto misure per rafforzare la cybersicurezza nell'Unione europea e che la riforma della cybersicurezza è considerata dai leader dell'Unione europea uno dei principali aspetti in corso di attuazione nel cammino verso il completamento del mercato unico digitale dell'Unione europea. Ricorda inoltre, a tal proposito, che a livello di Unione europea la direttiva (UE) 2016/1148 del 6 luglio 2016, recepita nell'ordinamento italiano con il decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 65, ha dettato misure specifiche al fine di conseguire un livello elevato di sicurezza della rete e dei sistemi informativi in ambito nazionale, contribuendo altresì ad incrementare il livello comune di sicurezza nell'Unione europea. Rileva, peraltro, che la frequenza con esito positivo del corso, oltre all'evidente arricchimento professionale e culturale, consente di acquisire diversi vantaggi in termini di avanzamento accademico e lavorativo. Rammenta che al comma 2 dell'articolo 5 si prevede che l'attestazione di positiva frequenza è titolo valutabile ai fini della nomina ad ufficiale di complemento nonché che il medesimo attestato consente di acquisire crediti formativi universitari, ai sensi dell'articolo 5 del regolamento di cui al decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca n. 270 del 2004. Per quel che concerne le peculiari competenze della Commissione, ricorda che l'articolo 42 del Trattato sull'Unione europea (TUE) statuisce che la politica di sicurezza e di difesa comune costituisce parte integrante della politica estera e di sicurezza comune. Osserva che per questo, il TUE prescrive che l'Unione europea disponga di capacità operative sia civili sia militari, per dare seguito nei diversi teatri strategici del mondo alle proprie finalità di mantenimento della pace, di prevenzione dei conflitti e di rafforzamento della sicurezza internazionale, conformemente ai princìpi della Carta delle Nazioni Unite. Evidenzia che l'articolo 43 del TUE precisa, altresì, che l'Unione europea possa ricorrere a mezzi civili e militari per azioni congiunte di disarmo, missioni umanitarie e di soccorso e di consulenza e assistenza in materia militare. Osserva quindi che le finalità della proposta di legge oggi in esame appaiono conformi e coerenti con il diritto primario dell'Unione europea e con le sue finalità.
  Evidenzia tuttavia che la frequenza del corso, ai sensi dell'articolo 4 della proposta di legge, è subordinata al possesso di diversi requisiti, il primo dei quali è la cittadinanza italiana, riprendendo quanto peraltro già enunciato agli articoli 1 e 2. Rileva, quindi, che il tenore letterale di tali Pag. 183norme sembrerebbe, pertanto, escludere dalla possibilità della frequenza del corso gli altri cittadini dell'Unione europea, in contrasto con il principio di non discriminazione di cui agli articoli 2 del TUE e 18 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE). Conclude riservandosi di presentare una proposta di parere all'esito del dibattito.

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI) valuta favorevolmente la proposta all'esame che si inquadra in un settore, quello della difesa, che sempre più va assumendo profili e dimensioni europei. Ricorda, peraltro, che nell'ambito della cooperazione strutturata permanente (PESCO) dei trentaquattro progetti finanziati alcuni tra i più rilevanti sono dedicati alla formazione, osservando quindi che quanto previsto nel testo all'esame può, a buon titolo, rappresentare una best practice. Conclude riservandosi di segnalare osservazioni e suggerimenti, con riferimento alle questioni segnalate dal relatore, nel prosieguo dell'esame.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.20.