CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 marzo 2019
156.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 13 marzo 2019. — Presidenza del vicepresidente Gianluca BENAMATI. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Andrea Cioffi.

  La seduta comincia alle 14.45.

  Gianluca BENAMATI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01660 Moretto: Sulla selezione degli esperti componenti della Commissione speciale per la riconversione economica della città di Taranto.

  Sara MORETTO (PD) illustra l'interrogazione in titolo, focalizzata su un bando del Ministero dello sviluppo economico per la selezione di cinque esperti per comporre la Commissione speciale per la riconversione economica della città di Taranto. In particolare, si chiede al Ministro quali siano i motivi per cui non è stata prevista la corresponsione di alcun compenso e indennità. Tanto più che lo stesso Ministro, in relazione a un bando del Ministero dell'economia e delle finanze, ha sottolineato, in qualità di ministro del Lavoro, come qualsiasi prestazione bada retribuita.

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  Il sottosegretario Andrea CIOFFI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Sara MORETTO (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, in quanto non risponde al quesito posto sulla renumerazione dei componenti della Commissione, mentre le sono ben chiari i motivi per cui la medesima Commissione è stata istituita. La questione è che se si vogliono esperti esterni qualificati, questi vanno retribuiti, altrimenti i componenti della Commissione potevano essere ben individuati all'interno di specifiche professionalità della pubblica amministrazione. Ricordando le dichiarazioni del Ministro dello sviluppo economico a cui ha già fatto cenno, lo invita a monitorare su quanto succede all'interno del suo Ministero.

5-01661 Squeri: Sugli incentivi alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

  Luca SQUERI (FI) illustra l'interrogazione in titolo, che ha per oggetto la risposta della Commissione europea allo schema di decreto di incentivazione delle fonti rinnovabili, il cosiddetto FER 1, sul quale la medesima Commissione ha fatto 28 osservazioni. In particolare nell'interrogazione si chiede al Ministro se non ritenga opportuno prendere in considerazione le osservazioni della Commissione europea relative al fotovoltaico, al geotermoelettrico e all'idroelettrico.

  Il sottosegretario Andrea CIOFFI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Luca SQUERI (FI), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo. A suo avviso, infatti, non è stato fatto il necessario approfondimento sull'inclusione degli incentivi al fotovoltaico nello schema di decreto FER 1, fonte che, insieme all'eolico, è già abbondantemente utilizzata al contrario di altre, per le quali non sono stati previsti incentivi. In questo modo e commettendo gli stessi sbagli del passato, è impensabile raggiungere gli obiettivi prefissati e si dà ragione solo a chi è adeguatamente rappresentato.

5-01662 Sut: Sui tempi per l'approvazione del piano triennale della ricerca di sistema elettrico nazionale 2019-2021.

  Luca SUT (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, con la quale si chiede al Ministro quali siano i tempi per l'approvazione del piano triennale della ricerca di sistema elettrico nazionale 2019-2021.

  Il sottosegretario Andrea CIOFFI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Luca SUT (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta e ringrazia il rappresentante del Governo.

  Gianluca BENAMATI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 marzo 2019. — Presidenza del vicepresidente Gianluca BENAMATI.

  La seduta comincia alle 15.

DL 4/2019: Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni.
C. 1637 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni riunite XI e XII).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 12 marzo 2019.

  Diego BINELLI (Lega), relatore, formula una proposta di parere favorevole con una osservazione (vedi allegato 4).

  Gianluca BENAMATI, presidente, avverte che è stata presentata una proposta di parere alternativo da parte dei deputati del gruppo del Partito Democratico (vedi allegato 5).

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  Sara MORETTO (PD), illustra la proposta di parere alternativo presentata dal suo gruppo, di cui è prima firmataria, pur nella consapevolezza che l'approvazione, da parte della maggioranza, della proposta di parere del relatore, ne precluderà la votazione. Il suo gruppo ha presentato una proposta di parere alternativo per mettere in rilevo alcuni aspetti critici del provvedimento e, in particolare, il reddito di cittadinanza. Si tratta infatti di uno strumento ambiguo e ibrido che si propone di risolvere due problemi tra loro differenti: il disagio sociale e la povertà da un lato, e la disoccupazione dall'altro. Ricorda come invece i governi di cui il Partito Democratico faceva parte avevano messo in atto misure distinte per affrontare le due questioni come il reddito di inclusione e il sostegno alle imprese per agevolare assunzioni. Con il reddito di inclusione si prevedeva l'intervento dei servizi sociali in un percorso di inclusione sociale e per capire la possibilità o meno di un percorso lavorativo, con il coinvolgimento, solo in questa fase, dei centri per l'impiego. Nel reddito di cittadinanza si stravolge questo impianto e tutto ricade sui centri per l'impiego, dei quali sono ben note le carenze strutturali. Il reddito di cittadinanza, così come è strutturato, rischia inoltre di scoraggiare la ricerca di lavoro, a causa dell'elargizione di un compenso superiore a quello di tanti lavori, e rischia, in combinato disposto con il decreto dignità, di diventare un canale privilegiato per l'accesso al lavoro e un elemento di discriminazione. In virtù dei benefici previsti dal provvedimento in esame, infatti alle imprese converrà assumere un soggetto beneficiario del reddito di cittadinanza invece di un proprio dipendente precario per il quale le disposizioni del decreto dignità limitano il periodo di possibile rinnovo contrattuale. In conclusione, non si tratta di una misura adeguata per entrare nel mondo del lavoro e le medesime risorse potevano essere più proficuamente stanziate per la riduzione delle tasse sul lavoro e per incentivi volti a favorire la trasformazione del lavoro precario in lavoro a tempo indeterminato. Per questi motivi, nel raccomandare l'approvazione della proposta di parere alternativo a sua prima firma, preannuncia il voto contrario del gruppo del Partito Democratico sulla proposta di parere del relatore.

  Luca SUT (M5S) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore. Nel replicare a quanto affermato dalla deputata Moretto, ricorda che il reddito di cittadinanza prevede prima un patto per l'inclusione sociale e solo dopo l'intervento dei centri per l'impiego. Inoltre sottolinea come i fondi stanziati siano quadruplicati rispetto a quelli investiti per il reddito di inclusione. In conclusione, il reddito di cittadinanza è una disposizione che affronta sia il problema dell'inclusione sociale che quello del lavoro.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore. Desidera in particolare sottolineare la positività di una misura come quota 100 sia per i cittadini che per le imprese, le quali potranno rinnovare il loro organico.

  Riccardo ZUCCONI (FdI) preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore. Il provvedimento si propone, infatti, finalità condivisibili, ma con misure non condivisibili e non adatte, quali il reddito di cittadinanza che, unito alle disposizioni del decreto dignità, creerà numerose criticità nel mondo del lavoro. Avverte poi come i meccanismi poco chiari della disposizione, potrebbero creare contenziosi, come nel caso di licenziamento volontario.

  Martina NARDI (PD) osserva come la misura contenuta nel provvedimento non possa essere definita reddito di cittadinanza, se messa a paragone con misure analoghe del resto d'Europa. Il reddito di cittadinanza dovrebbe essere infatti elargito a tutti i cittadini, ma è stato invece presentato in modo ambiguo come proposta elettorale e poi trasformato dai richiami Pag. 157di una realtà ben diversa. Sottolinea che la contrarietà del suo gruppo non è di carattere generale, ma è rivolta alla specifica misura utilizzata. Osserva come sarebbe stato meglio, quindi, rimpinguare semplicemente le risorse per il reddito di inclusione. Rileva poi come il disagio sociale non dipenda solo da fattori economici e non possa essere sempre risolto con elargizioni in denaro. Ribadisce la differenza, inoltre, tra disagio sociale e ricerca del lavoro, dove andrebbe altresì tenuta presente la distinzione tra giovani in cerca di lavoro e tra chi non ha l'età per andare in pensione, ma nemmeno quella per trovare una nuova occupazione. Per questi motivi rinnova la raccomandazione ad approvare la proposta di parere alternativo del gruppo del Partito Democratico e la dichiarazione di voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

  Gianluca BENAMATI, presidente, ricorda ai colleghi che in sede consultiva è necessario attenersi a quanto di competenza della Commissione, senza entrare nel merito generale dei provvedimenti.
  Comunica che sarà posta in votazione la proposta di parere del relatore, avvertendo che, se questa risulterà approvata, sarà preclusa la proposta alternativa.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 13 marzo 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.45.

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