CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 febbraio 2019
147.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 26 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO.

  La seduta comincia alle 13.20.

Indagine conoscitiva sui rapporti convenzionali tra il Consorzio nazionale imballaggi (CONAI) e l'ANCI, alla luce della nuova normativa in materia di raccolta e gestione dei rifiuti da imballaggio.
Audizione di rappresentanti della Società Aliplast (Sistema PARI – imballaggi PE-LD film).
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, e conclusione).

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera, nonché la trasmissione diretta sulla web tv. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Carlo ANDRIOLO, Amministratore delegato di Aliplast Spa, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ringrazia i rappresentanti della Società Aliplast (Sistema PARI – imballaggi PE-LD film) per il loro intervento e dichiara concluso lo svolgimento dell'audizione.

  La seduta termina alle 13.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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INTERROGAZIONI

  Martedì 26 febbraio 2019. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e per la tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo.

  La seduta comincia alle 13.45.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che l'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta in Commissione in tema di ambiente.
  Avverte che, non essendovi obiezioni, la pubblicità delle sedute è assicurata attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso.

5-01065 Maraia: Bonifica dell'area su cui insiste la discarica di Difesa Grande, nel territorio di Ariano Irpino (AV).

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Generoso MARAIA (M5S), replicando, ringrazia il sottosegretario della risposta, della quale si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, non certamente in riferimento al ruolo del ministero, ma piuttosto per il rimpallo di responsabilità tra la regione Campania e la provincia di Avellino, che non fornisce i dati in suo possesso, con particolare riguardo alle risultanze fornite dall'ARPAC sulla contaminazione dell'area oggetto dell'intervento.
  Evidenzia infatti che in data 7 dicembre 2018, l'ARPAC di Avellino ha rilevato molteplici superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione di diverse sostanze inquinanti nella falda sotterranea del sito della discarica. In particolare, è risultata essere inquinata la falda sotterranea intercettata da un pozzo collocato a 30 metri dalla discarica, denominato pozzo PM1, in cui è stata rilevata la presenza di metalli pesanti e di sottoprodotti della clorazione, ossia gli elementi ritrovati anche nell'area della discarica.
  Precisa che il Comune di Ariano Irpino in più occasioni ha certificato che nell'area su cui insiste la discarica non è presente alcuna fabbrica, opificio o altra attività umana che possa aver determinato la presenza di metalli pesanti o la presenza di sottoprodotti della clorazione. C’è stata anche una sentenza del 2013 basata sulle attestazioni di numerosi periti dell'Università Federico II di Napoli circa la presenza di fanghi provenienti dal Co.di.So di Solofra, da cui hanno origine i prodotti della clorazione. La discarica che nasceva come rifiuti solidi urbani è invece una discarica di rifiuti speciali. Ritiene pertanto evidente che la potenziale contaminazione delle matrici ambientali in atto nell'area è da attribuire all'attività della discarica. In base a quanto disposto dal testo unico ambientale, la Provincia, a seguito della comunicazione dell'ARPAC, avrebbe dovuto diffidare l'ASIDEV srl, ai sensi dell'articolo 244, comma due, quale soggetto gestore della discarica e responsabile della potenziale contaminazione e ciò al fine di avviare prontamente una nuova caratterizzazione del sito, alla luce della presenza di nuove sostanze inquinanti, mai caratterizzate in precedenza.
  Osserva che nonostante siano trascorsi quasi tre mesi da quando l'ARPAC ha comunicato i dati sul potenziale inquinamento della falda al Comune, alla regione e alla Provincia, quest'ultima, ad oggi, non ha ancora provveduto a diffidare la società ASIDEV. In questi tre mesi si è assistito ad un continuo rimpallo di responsabilità tra Provincia, ARPAC, comune e regione. Nessuno di tali enti, infatti, vuole mettere nero su bianco che il soggetto responsabile della potenziale contaminazione della falda sotterranea è la società ASIDEV. La provincia pertanto si accinge a diffidare il soggetto proprietario del terreno e non anche la citata società, che gestisce la discarica che ha prodotto inquinamento. Giudica a dir poco paradossale che in tre mesi nessun ente tra quelli coinvolti sia riuscito a capire da cosa possa dipendere l'inquinamento Pag. 28della falda sotterranea intercettata in un pozzo collocato a 30 metri dalla discarica, in una zona in cui l'unica fonte di inquinamento è rappresentato dalla discarica stessa.
  Chiede pertanto al Ministro di voler intervenire prontamente presso la provincia di Avellino al fine di chiedere che venga emesso, ex articolo 244, comma due, del decreto legislativo numero 156 del 2006, ordinanza di diffida nei confronti della società ASIDEV, quale soggetto responsabile dell'inquinamento rilevato dall'ARPAC in data 7 dicembre 2018. Auspica inoltre che il ministero, alla luce della potenziale contaminazione della falda sotterranea, voglia impedire che il finanziamento di 6.480.000 euro ha sentito al Comune di Ariano irpino venga speso per finalità diverse dalla bonifica del sito della discarica che, allo stato, è da ritenersi come potenzialmente contaminato alla luce delle citate analisi effettuate dall'ARPAC.

5-00831 Benamati: Politiche di raccolta e smaltimento dei rifiuti, con particolare riguardo ai rifiuti urbani e assimilati.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Gianluca BENAMATI (PD) replicando, ringrazia il sottosegretario per l'ampiezza dei dati riportati nella risposta, della quale tuttavia non si ritiene completamente soddisfatto. Nel confidare sull'impegno del Ministero riguardo al monitoraggio della situazione in atto, sottolinea che non è chiara la direzione nella quale il Governo stesso si sta muovendo. L'aumento della raccolta differenziata e la chiusura del ciclo dei rifiuti rappresentano, infatti, temi centrali sui quali è necessario riflettere. Nella consapevolezza dell'importanza ascritta dal Governo all'economia circolare, che rimanda a politiche positive nella gestione dei rifiuti, constata che, a fronte di un aumento nella produzione di rifiuti, il sistema impiantistico di raccolta e smaltimento non risponde alle esigenze in essere.
  Nella risposta il sottosegretario ha fatto giustamente riferimento, oltre che al tema dei rifiuti urbani, anche a quello dei rifiuti speciali e degli imballaggi. Rileva, tuttavia, che il Governo non è ancora intervenuto sul tema dell’end of waste, sul quale il gruppo del Partito democratico ha presentato alcuni emendamenti nell'ambito del disegno di legge cosiddetto «semplificazione», che non sono stati presi in considerazione, malgrado il rappresentante del Governo abbia fatto riferimento alla semplificazione e al riordino delle normative.
  Rileva che il numero limitato di impianti di compostaggio e il decremento degli inceneritori unito ad un aumento della raccolta differenziata dei rifiuti crea un problema rispetto alla chiusura del ciclo, rispetto al quale esprime una forte preoccupazione. Auspica, in conclusione, che il Governo, nonostante la differenza nelle posizioni delle due forze di maggioranza, possa pervenire ad una sintesi sul tema di una chiusura efficace del ciclo dei rifiuti.

5-01147 Vianello: Attuazione del piano straordinario di indagine per la verifica ambientale del territorio in cui insiste la discarica in località Burgesi, a Ugento (LE).

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giovanni VIANELLO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, dalla quale si evince che si sono persi molti anni a causa dei provvedimenti della regione Puglia, che ha di fatto impiegato parte delle risorse stanziate per altre finalità. Di fronte ad una giusta opposizione da parte del comune di Ugento e dopo un ravvedimento da parte della regione Puglia si è finalmente tornati sull'obiettivo originario, ossia l'analisi del sito della discarica Burgesi. Nel sottolineare che la discarica desta Pag. 29moltissime preoccupazioni, prende atto favorevolmente che il Ministero dell'ambiente si è prontamente attivato affinché la somma impiegata venga liquidata alla regione per procedere il più velocemente possibile alle indagini. In conclusione, invita il Governo a monitorare l'area in questione, anche alla luce delle recenti e preoccupanti notizie di stampa su possibili fusti interrati in quella zona.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.10.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 126 del 16 gennaio 2019 a pagina 60, prima colonna, prima riga, la parola «QUAGLIULO» è sostituita da «QUAGLIOLO»; a pag. 60 prima colonna, nona riga, la parola «QUAGLIULO» è sostituita da «QUAGLIOLO»; a pag. 60 prima colonna, dodicesima riga, la parola «Quagliulo» è sostituita da «Quagliolo».

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 145 del 20 febbraio 2019 a pag. 69, seconda colonna, trentesima riga, la parola «ecc.» è sostituita da «ecc.)»; a pagina 70, seconda colonna, trentaduesima riga, la parola «AREA» è sostituita dalla parola «ARERA»; a pagina 71, prima colonna, quarta riga, le parole «gli emendamenti proposti» sono sostituite dalle seguenti «l'emendamento proposto»; a pagina 73, prima colonna, prima riga, il numero «3. 2» è sostituito dal numero «16. 03»; a pagina 73, prima colonna, ottava riga, il numero «3. 12» è sostituito dal numero «10. 19»; a pagina 73, seconda colonna, sesta riga, le parole «no di» sono sostituite dalle parole «no dig»; a pag. 97, prima colonna, prima riga, le parole «Sostituire i commi da 2 a 7» sono sostituite da «Sostituire i commi da 2 a 5».

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