CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 febbraio 2019
139.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 7 febbraio 2019. — Presidenza del vicepresidente Patrizia TERZONI. – Interviene il viceministro per le infrastrutture e trasporti, Edoardo Rixi.

  La seduta comincia alle 13.35.

  Patrizia TERZONI, presidente, avverte che la pubblicità della seduta sarà assicurata – ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento e la prassi applicativa dei pareri della Giunta del Regolamento del 14 luglio 2004 e 26 giugno 2013 – anche attraverso la web-tv della Camera dei Deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  Avverte altresì che, per ciascuna interrogazione, il presentatore ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per la risposta. Successivamente, l'interrogante ha facoltà di replica, per non più di due minuti.

5-01415 Ruffino: Iniziative conseguenti al monitoraggio sullo stato delle infrastrutture avviato a seguito del crollo del ponte Morandi di Genova.

  Daniela RUFFINO (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Edoardo RIXI, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Daniela RUFFINO (FI), replicando, alla luce delle dichiarazioni rese dal rappresentante del governo, chiede per quale motivo il ministro delle infrastrutture e Pag. 47dei trasporti abbia sottolineato agli enti locali, nel mese di agosto del 2018, l'urgenza di far pervenire dati che, per le modalità con le quali venivano richiesti, non avrebbero potuto che essere parziali e sostanzialmente inutilizzati.
  Pur non essendo stati resi i dati richiesti da parte di tutti i comuni, sono stati monitorati 100.000 km2 di territorio e rispetto alle 1.743 infrastrutture segnalate, numerose di esse sono risultate avere un grado di pericolosità massimo, pari a 1. Osserva che solo per alcune province del Piemonte occorrerebbero 491 milioni di euro solo per la manutenzione di ponti, viadotti e gallerie, senza tener conto delle strutture di edilizia scolastica. Ritiene che per le infrastrutture che presentano un livello di pericolosità elevato si dovrebbe intervenire immediatamente o quantomeno effettuare una valutazione più approfondita. Il crollo del ponte Morandi a Genova ha insegnato a tutti l'importante lezione di non sottovalutare situazioni di pericolo e reputa necessario pertanto che il Governo, che pur ha stanziato risorse importanti, debba fare uno sforzo aggiuntivo per un finanziamento adeguato volto alla manutenzione e alla messa in sicurezza delle infrastrutture nazionali.

5-01416 Morassut: Tempi e modalità di demolizione e ricostruzione del viadotto Polcevera a Genova.

  Roberto MORASSUT (PD) illustra l'interrogazione in titolo. Riporta il forte grado di incertezza e preoccupazione manifestatogli dagli abitanti di Genova, dove si è recato recentemente con altri esponenti del Partito democratico, riguardo alle modalità e ai tempi di ricostruzione del ponte, rispetto al quale ribadisce l'assenza delle disposizioni attuative previste dal cosiddetto «decreto-legge Genova».

  Il viceministro Edoardo RIXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2). Aggiunge che le notizie riportate dal Corriere della Sera – e richiamate nel testo dell'interrogazione – non corrispondono al vero, poiché i decreti attuativi previsti dal cosiddetto «decreto-legge Genova» sono stati emanati o sono in fase di prossima emanazione. Sottolinea pertanto che non vi è alcun ritardo né sulle opere di demolizione né riguardo all'emanazione dei decreti attuativi da parte del ministero delle infrastrutture dei trasporti.

  Roberto MORASSUT (PD), replicando, osserva che, seppur indirettamente, il Viceministro ha confermato che una parte dei decreti attuativi previsti dal cosiddetto «decreto-legge Genova» non hanno ancora visto la luce. Fa presente che il 15 aprile 2020 è tra poco più di un anno, e ritiene che un'opera come quella oggetto della interrogazione non possa essere realizzata entro un solo anno. Preso atto che non esiste ancora un progetto esecutivo, ritiene la previsione fatta dal rappresentante del Governo estremamente azzardata. Permane pertanto l'insoddisfazione, soprattutto legata all'incertezza riguardo ai tempi di realizzazione del ponte, non solo da parte sua, ma anche delle popolazioni interessate. Osserva inoltre, pur non trattandosi di temi che investono la competenza della Commissione, che la preoccupazione dei cittadini di Genova è alimentata anche dall'assenza di risorse per le imprese, di sgravi fiscali nonché di numerose altre misure che avrebbero potuto contribuire ad alleggerire la forte preoccupazione e il senso di incertezza che ora permea i cittadini di quel territorio.

5-01417 Lucchini: Manutenzione e ammodernamento del tratto veneto della strada statale 47 Valsugana.

  Germano RACCHELLA (Lega), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il viceministro Edoardo RIXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

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  Germano RACCHELLA (Lega), replicando in qualità di cofirmatario, si dichiara soddisfatto delle informazioni rese dal rappresentante del Governo nella risposta. Nel riservarsi di verificare i dati da questi forniti, auspica che il Governo abbia un occhio di riguardo per l'arteria oggetto dell'interrogazione, stante l'alto livello di pericolosità che la contraddistingue.

5-01418 Butti: Tempi di riapertura del Ponte San Michele a Paderno d'Adda e realizzazione di infrastrutture alternative di collegamento.

  Alessio BUTTI (FdI) illustra l'interrogazione in titolo. Fa presente al Viceministro Rixi, ormai esperto di ponti, che il ponte San Michele a Paderno d'Adda è stato chiuso un mese dopo il crollo del ponte di Genova. Nel citare gli esiti delle perizie commissionate da RFI nel 2015, che già evidenziavano un forte stato di degrado dell'infrastruttura, esprime perplessità rispetto alla mancata chiusura del ponte al traffico già all'epoca e manifesta una forte preoccupazione, dal momento che il commissario per il ponte è l'amministratore delegato di RFI.

  Il viceministro Edoardo RIXI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4). Evidenzia che la sua esperienza sui ponti deriva dell'essersene dovuto occupare in modo diffuso, avendo riscontrato, al momento dell'insediamento del Governo, numerose criticità in questa tipologia di infrastrutture.

  Alessio BUTTI (FdI), replicando, avrebbe auspicato che il Viceministro avesse fornito altre informazioni, non presenti nella risposta assai scarna che ha letto. Si dichiara pertanto non soddisfatto, non essendovi cenno alla perizia commissionata da RFI nel 2015. Sul punto preannuncia la propria intenzione ad andare fino in fondo, ritenendo gravissimo che il ponte, per il quale era stato evidenziato uno stato di insicurezza, non sia stato chiuso nelle 2015 ma solo a seguito del crollo del ponte Morandi. Poco c’è nella risposta anche riguardo alla necessità di realizzare infrastrutture alternative di collegamento, malgrado la disponibilità offerta in tal senso dalla regione Lombardia, necessità che permarrebbe anche dopo la riapertura del ponte, stante la forte congestione del lecchese.

  Patrizia TERZONI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.05.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 7 febbraio 2019.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.05 alle 14.10.

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