CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 gennaio 2019
133.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e III)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Martedì 29 gennaio 2019. — Presidenza del vicepresidente della III Commissione, Paolo GRIMOLDI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Ricardo Antonio Merlo.

  La seduta comincia alle 13.35.

7-00091 Quartapelle Procopio: Sulla situazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Eritrea.
7-00159 Emiliozzi: Sulla situazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Eritrea, nonché sullo sviluppo economico-culturale eritreo.
(Discussione congiunta e conclusione – Reiezione della risoluzione n. 7-00091 e approvazione della risoluzione n. 8-00015).

  Le Commissioni iniziano la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo.

  Paolo GRIMOLDI, presidente, ricorda che le Commissioni, nella seduta del 19 dicembre 2018, hanno avviato la discussione della risoluzione a prima firma della collega Quartapelle Procopio. Segnala, altresì, che nella successiva seduta del 23 gennaio, dopo un articolato dibattito, stimolato anche dall'ampio intervento della Viceministra Del Re, è stata preannunciata dalla collega Emiliozzi la presentazione da parte dei gruppi di maggioranza di una risoluzione vertente su materia analoga. Avverte, quindi, che dai colleghi dei gruppi M5S e Lega è stata presentata la risoluzione n. 7-00159 che, vertendo su analoga materia, sarà discussa congiuntamente alla risoluzione n. 7-00091.

  Mirella EMILIOZZI (M5S), nell'illustrare la risoluzione a sua prima firma n. 7-00159, ne evidenzia gli elementi di differenziazione rispetto al testo a prima firma della collega Quartapelle Procopio. In particolare segnala che, come si evince anche dal titolo dell'atto, la risoluzione reca un apparato di impegni al Governo finalizzati ad includere, oltre al sostegno alla promozione dei diritti umani, iniziative utili ad accompagnare la crescita economica e lo sviluppo sostenibile della Pag. 4regione del Corno d'Africa. Tra gli impegni figura, infatti, il rafforzamento delle relazioni commerciali tra i tre Paesi del Corno d'Africa e la promozione di una dinamica di cooperazione con l'Eritrea, sia nel settore industriale sia in quello degli investimenti. Sottolinea che un ulteriore aspetto qualificante dell'atto di indirizzo presentato concerne lo sviluppo di una collaborazione nel campo della cultura, nel convincimento profondo che cultura e crescita economica costituiscono cruciali leve di promozione degli standard umanitari.
  Quanto al profilo inerente il tema della protezione internazionale, cui la collega Quartapelle Procopio ha dimostrato di tenere in modo particolare, segnala che la risoluzione a propria firma reca un ultimo impegno che fa riferimento in modo contestuale al riconoscimento della protezione internazionale agli aventi diritto e all'intensificarsi dei rapporti di cooperazione con gli Stati di origine e transito. Rispetto a tale punto rappresenta l'esigenza di apportare una limitata riformulazione, volta ad articolare le due tematiche in due distinti impegni (vedi allegato).
  Tutto ciò premesso, auspica un'ampia condivisione della risoluzione presentata, nel testo come testé riformulato.

  Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO esprime, quindi, parere contrario sulla risoluzione n. 7-00091 Quartapelle Procopio e parere favorevole sulla risoluzione n. 7-00159 Emiliozzi, come da ultimo riformulata.

  Laura BOLDRINI (LeU), intervenendo in qualità di cofirmataria della risoluzione n. 7-00091 Quartapelle Procopio, ringrazia la collega Emiliozzi per gli sforzi profusi nell'obiettivo di un testo condiviso. Rileva, tuttavia, che, nonostante i progressi conseguiti grazie all'accordo di pace con l'Etiopia, in Eritrea continua a imperare una dittatura brutale, riconosciuta come tale dalla comunità internazionale, che reprime con durezza l'opposizione politica e la libertà di stampa ed impone ai suoi cittadini la coscrizione obbligatoria. Sottolinea che per una grande democrazia come l'Italia i diritti umani non sono negoziabili e non possono essere subordinati alle logiche commerciali. Ritiene, dunque, indispensabile che il Governo continui a garantire la protezione internazionale a tutti i richiedenti asilo di origine eritrea, una garanzia umanitaria che non può essere superata in nome di un compromesso al ribasso tra i partiti di maggioranza. Con riferimento alla nuova formulazione della risoluzione, proposta dalla collega Emiliozzi, ritiene che il richiamo ad una mera valutazione da parte del Governo in tema di protezione internazionale equivale ad un chiaro e definitivo affievolimento del regime di garanzie che devono essere invece assicurate ai rifugiati eritrei.

  Paolo FORMENTINI (Lega), ricordando l'opera meritoria svolta dal collega Grimoldi come primo firmatario della richiesta di revoca delle sanzioni nei confronti dell'Eritrea, sottolinea, in generale, che il Governo e la maggioranza riservano grande attenzione a tutta la regione del Corno d'Africa. Quanto alla annotazione fatta da ultimo dalla collega Boldrini, chiarisce che la riformulazione esprime la concreta fiducia in una positiva evoluzione democratica dell'Eritrea, come dimostrano i consistenti investimenti che il Governo italiano intende sostenere nel Paese africano, a partire dallo studio di fattibilità per la realizzazione della ferrovia Addis Abeba-Massaua. Alla luce di queste prospettive positive, è plausibile che, in tempi ragionevoli, possano decadere le ragioni che spingono molti eritrei a lasciare il proprio Paese e a chiedere asilo politico.

  Mirella EMILIOZZI (M5S), associandosi alle considerazioni del collega Formentini, concorda sulla positiva evoluzione del processo di democratizzazione che investe l'Eritrea, testimoniato dalla decisione delle autorità di Asmara di accogliere le strutture dell'Alto Commissariato ONU per i diritti umani e di avviare un dialogo con la comunità internazionale sui temi dei diritti umani. Nel sincero auspicio affinché da parte dei firmatari della risoluzione a Pag. 5prima firma Quartapelle Procopio vi possa essere una valutazione positiva sullo sforzo fatto dalla maggioranza e sull'opportunità di pervenire ad una deliberazione unanime dell'atto, sottolinea che nel testo della risoluzione a sua prima firma è stato inserito un passaggio sull'abolizione della coscrizione obbligatoria, al fine accogliere un'apposita istanza emersa dal dibattito. Ribadisce, dunque, l'auspicio che l'atto di indirizzo sia approvato all'unanimità, come segno tangibile del supporto italiano al processo di normalizzazione e pacificazione della regione.

  Laura BOLDRINI (LeU), ribadendo che la risoluzione presentata dalla collega Emiliozzi, nonostante gli encomiabili sforzi, resta per lei un testo irricevibile, riafferma la necessità che sia assicurato il diritto di asilo per gli eritrei, almeno finché in Eritrea non sia abolita la coscrizione obbligatoria, ripristinata la piena libertà di stampa e proclamata l'amnistia per i prigionieri politici. Pur concordando sull'opportunità di sostenere il processo di democratizzazione, ribadisce che allo stato attuale il regime di Afewerki non può che definirsi una brutale dittatura.

  Mirella EMILIOZZI (M5S), nell'intento di esperire un ultimo tentativo di dialogo con l'opposizione, invita la collega Boldrini a considerare in modo positivo l'inserimento del tema della coscrizione obbligatoria nel dispositivo della risoluzione, in cui figurano peraltro tutte le questioni sollevate dall'opposizione.

  Laura BOLDRINI (LeU) ribadisce la propria posizione di dissenso rispetto all'impostazione data dalla maggioranza all'atto di indirizzo.

  Le Commissioni riunite, con distinte votazioni, respingono la risoluzione n. 7-00091 Quartapelle Procopio e approvano la risoluzione n. 7-00159 Emiliozzi, come riformulata, che assume il n. 8-00015.

  La seduta termina alle 13.55.

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