CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 gennaio 2019
131.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 29 GENNAIO 2019

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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 24 gennaio 2019. — Presidenza del vicepresidente Andrea CRIPPA.

  La seduta comincia alle 10.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/1919 sull'ammissione al patrocinio a spese dello Stato per indagati e imputati nell'ambito di procedimenti penali e per le persone ricercate nell'ambito di procedimenti di esecuzione del mandato di arresto europeo.
Atto n. 62.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del Pag. 96giorno, rinviato nella seduta del 16 gennaio 2019.

  Guido Germano PETTARIN (FI) facendo riferimento a quanto già chiesto nella seduta del 16 gennaio ribadisce che sarebbe opportuno approfondire gli aspetti legati ai livelli di reddito per accedere al gratuito patrocinio in vista di un ampliamento della possibilità di ricorrere ad esso.

  Riccardo OLGIATI (M5S), relatore, propone di rinviare la discussione al fine di approfondire taluni aspetti del provvedimento in titolo.

  Andrea CRIPPA, presidente, concorde la Commissione, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.05.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 24 gennaio 2019. — Presidenza del vicepresidente Andrea CRIPPA.

  La seduta comincia alle 10.05.

Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro. (COM(2018)800 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019. (Doc. LXXXVI, n. 2).
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019 – 30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata. (14518/18).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei documenti in oggetto.

  Andrea CRIPPA, presidente, ricorda che sui documenti in titolo dovranno esprimersi tutte le altre Commissioni permanenti e il Comitato per la legislazione con l'approvazione di un parere e che l'esame della Commissione, acquisiti tali pareri, terminerà con l'approvazione di una relazione per l'Assemblea.

  Carmen DI LAURO (M5S), relatrice, ricorda che il Governo ha trasmesso alla Camera il 24 dicembre 2018 la relazione programmatica che reca le priorità del Governo in relazione alla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2019, che in questa sede viene esaminata congiuntamente al programma di lavoro della Commissione europea per il 2019 e al programma del Trio della Presidenza del Consiglio, composto da Romania, Finlandia e Croazia, che sono i Paesi che, in quest'ordine, si succederanno alla Presidenza per un periodo di 18 mesi, dal 1o gennaio 2019 al 30 giugno 2020. Rammenta che il 2019 sarà un anno di passaggio nell'Unione europea, giacché dal 23 al 26 maggio si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo che avvieranno il processo di ricostituzione dell'assetto istituzionale dell'Unione. Verrà infatti rinnovata la Commissione europea, eleggendo un nuovo Presidente della Commissione, nominato un nuovo Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell'Unione europea e nominato altresì il nuovo Presidente del Consiglio europeo. Ricorda, inoltre, che il 31 ottobre 2019 scade il mandato dell'attuale Presidente della Banca Centrale europea. Osserva che, tra i temi prioritari, del fine legislatura europea vi sono sicuramente l'auspicabile raggiungimento di un accordo con il Regno Unito per un recesso ordinato dall'Unione europea che comporti il minore disagio possibile per i cittadini e per le imprese, il prosieguo dei negoziati per il quadro finanziario pluriennale volto ad allocare adeguate risorse finanziarie secondo le principali priorità dell'Unione europea per il periodo 2021-2027, la discussione sull'approfondimento dell'Unione economica e monetaria, il completamento Pag. 97dell'Unione bancaria e la definizione di una strategia europea strutturata su politiche comuni sull'immigrazione e per la riforma del Sistema comune europeo d'asilo.
  Rammenta inoltre che il prossimo 9 maggio è previsto lo svolgimento a Sibiu, in Romania, di un vertice europeo straordinario chiamato a dare indicazione per una nuova Agenda strategica per l'Unione europea nel prossimo quinquennio, che dovrà essere adottata alla riunione del Consiglio europeo di giugno.
  Illustra quindi, brevemente, i documenti all'esame della Commissione, per i cui contenuti rimanda peraltro al dossier predisposto dagli uffici, e ricorda che la presentazione della relazione programmatica da parte del Governo è prevista dall'articolo 13 della legge n. 234 del 2012, disposizione che prevede che il Governo presenti al Parlamento due relazioni annuali sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, una programmatica e una consuntiva. In particolare, nella relazione programmatica, da presentarsi entro il 31 dicembre, sono indicati gli orientamenti e le priorità che il Governo intende perseguire nell'anno successivo con riguardo al processo di integrazione europea, ai profili istituzionali e a ciascuna politica dell'Unione europea, nonché in merito agli specifici progetti di atti inseriti nel programma di lavoro della Commissione europea, dando altresì conto della strategia di formazione e comunicazione del Governo sulla partecipazione italiana alle attività all'Unione europea.
  Evidenzia che la Relazione programmatica è strutturata in cinque parti ed è preceduta da una sintesi delle principali materie trattate in termini di orientamenti e priorità che il Governo intende perseguire nell'attività di partecipazione dell'Italia all'Unione europea. La prima parte, riguarda lo sviluppo del processo di integrazione europea e le questioni istituzionali. La seconda parte è dedicata alle priorità italiane nel quadro di politiche orizzontali, quali le politiche per il mercato interno dell'Unione, e settoriali quali le strategie in materia di migrazione, politiche per l'impresa, politiche per il rafforzamento di uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia. La terza parte illustra gli orientamenti del Governo in materia di politica estera e di sicurezza comune, politica di allargamento, vicinato e di collaborazione con Paesi terzi. La quarta parte è dedicata alle strategie di comunicazione e di formazione del Governo in merito all'attività dell'Unione europea e alla partecipazione italiana all'Unione europea. Infine, la quinta parte completa il quadro con una sezione dedicata al ruolo di coordinamento delle politiche europee, con particolare riguardo al coordinamento della posizione negoziale dell'Italia, ai temi dell'adeguamento del diritto interno al diritto dell'Unione europea con l'elenco specifico delle direttive da recepire nel 2019 e degli aiuti di Stato, con la consueta finestra sulle attività di prevenzione e soluzione delle procedure di infrazione. Per quanto riguarda il programma di lavoro della Commissione europea per il 2019, rileva che si tratta di un programma di fine mandato, in vista delle elezioni europee del prossimo maggio e del conseguente esaurimento del mandato della Commissione Juncker. Segnala che in essa vi si preannuncia la presentazione di un numero limitato di nuove iniziative concentrandosi invece sulle proposte pendenti, ritenute essenziali per realizzare appieno le dieci priorità che la Commissione europea in carica si era impegnata a realizzare nel momento della sua investitura. Sottolinea che il programma del Trio delle Presidenze del Consiglio dell'Unione europea per il periodo 1o gennaio 2019-30 giugno 2020 indica le priorità che le presidenze del Consiglio di Romania, Finlandia e Croazia, che si succederanno in tale ordine, hanno tra loro concordato. Ricorda che il sistema del trio delle Presidenze per un periodo di 18 mesi è stato introdotto dal trattato di Lisbona nel 2009 con l'obiettivo di dare una maggiore continuità e coerenza ai lavori del Consiglio all'Unione europea: sulla base di tale programma ciascuno dei tre Paesi prepara un proprio programma semestrale più dettagliato. A tale proposito, ricorda che il Pag. 98programma dall'attuale Presidenza romena del Consiglio per il periodo 1o gennaio – 30 giugno 2019, che non è all'odierno esame della Commissione, ma i cui principali contenuti sono comunque messi a raffronto con i documenti di programmazione ed indirizzo legislativo che sono al presente esame, nel dossier curato dagli uffici, si articola su quattro pilastri: un'Europa della Convergenza, che assicuri convergenza e coesione per uno sviluppo sostenibile ed equo per tutti i cittadini e gli Stati membri; un'Europa più sicura, che aumenti la coesione tra gli Stati membri che affrontano nuove sfide di sicurezza; l'Europa, come un attore globale più forte; un'Europa dei valori comuni, che stimoli la solidarietà e la coesione mediante la promozione di politiche per combattere la discriminazione, per incoraggiare le pari opportunità e per aumentare il coinvolgimento dei cittadini.

  Andrea CRIPPA, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto dei testi ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.10.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 24 gennaio 2019. — Presidenza del vicepresidente Andrea CRIPPA.

  La seduta comincia alle 10.10.

Modifiche all'articolo 4 del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, in materia di accesso aperto all'informazione scientifica.
Nuovo testo C. 395 Gallo.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 gennaio 2019.

  Andrea CRIPPA, presidente, ricorda che nella seduta del 22 gennaio la relatrice, Francesca Galizia, ha illustrato i contenuti del provvedimento, senza che vi siano stati interventi.

  Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 1).

  Guido Germano PETTARIN (FI) ringrazia la relatrice per il lavoro svolto e dichiara di considerare il provvedimento all'esame di rilevante importanza sia per gli obiettivi che si propone sia per i principi che afferma, volto come è a tutelare il faticoso e certosino lavoro dei ricercatori e a prevedere tutele per la loro attività. Ritiene tuttavia che il testo sia manchevole per quanto riguarda i finanziamenti al mondo della ricerca erogati dalle fondazioni bancarie e comunque dalle banche. Chiede in tal senso che si possa approfondire la predetta tematica affinché anche i finanziamenti alla ricerca che provengono dal mondo bancario possano essere ricompresi nella norma.

  Piero DE LUCA (PD) osserva che nel provvedimento all'esame non è fatta sufficiente chiarezza circa l'individuazione dei soggetti, enti e istituti, che rientrano nella nozione di finanziamento pubblico, e sottolinea, in tal senso, che spesso i ricercatori accedono a finanziamenti pubblici in modo indiretto, ad esempio tramite la partecipazione a progetti che sono finanziati anche, ma non solo, dalle università. Esprime perplessità, in modo particolare, sulla previsione in base alla quale il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, promuove il potenziamento e la valorizzazione dell'informazione e della divulgazione scientifica su tutte le piattaforme e i canali della Rai, nell'ambito del contratto nazionale di servizio stipulato con la concessionaria del servizio pubblico generale radiotelevisivo. In proposito, rileva come ai sensi della richiamata disposizione si verificherebbe un'indebita ingerenza del Governo nella Pag. 99programmazione della RAI. Osserva quindi come le richiamate questioni abbiamo, a suo avviso, una scarsa attinenza con l'oggetto del provvedimento e con la citata raccomandazione della Commissione europea. Rileva inoltre come dovrebbe in generale essere contemperata l'obbligo richiamato anche dalla raccomandazione europea di garantire un libero accesso alla produzione scientifica effettuata utilizzando finanziamenti pubblici, con l'esigenza di protezione dei ricercatori.

  Giuseppina OCCHIONERO (LeU) ringrazia la relatrice per il lavoro svolto, condividendo tuttavia le perplessità espresse dal deputato De Luca. Ritiene sia opportuno approfondire le predette problematiche, e gli aspetti connessi, e si riserva ulteriori valutazioni.

  Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.) considera assai delicati gli aspetti relativi al diritto d'autore, ai brevetti e alla loro tutela legata a scelte dell'editore e si chiede se quanto disposto sia in linea con la legge che tutela il diritto d'autore.

  Angela IANARO (M5S) in relazione alle osservazioni della deputata Rossini ricorda che i brevetti sono esclusi dalla disciplina del diritto d'autore e che sono tutelati da specifica normativa. In riferimento alle osservazioni del deputato De Luca ricorda che la competenza della XIV Commissione sul provvedimento è relativa ai profili di compatibilità con la normativa dell'Unione europea, con particolare riferimento alla raccomandazione della Commissione 2018/790/UE, mentre, a suo avviso, i rilievi avanzati dal predetto deputato sono relativi al merito della materia, che potrebbero essere sollevati più propriamente presso la VII Commissione. Rimarca, infine, che l'accoglimento della predetta raccomandazione costituisce un fondamentale mezzo per riconoscere un aspetto legato alla realizzazione stessa dei lavori scientifici di ricerca, quello relativo alla loro pubblicizzazione che, consentendo la conoscibilità rilevanti scoperte, è molto positivo non solo per il settore della ricerca ma per l'intero pubblico.

  Elena MURELLI (Lega) ricorda che l'accesso aperto è al momento la modalità standard di diffusione dei risultati delle ricerche finanziate con risorse pubbliche, essendo previsto come obbligatorio per tutti i progetti, e sottolinea che tale forma di pubblicità costituisce anche una forma di trasparenza nei confronti di tutti i cittadini. Segnala che l'Unione europea ha stabilito che la pubblicità dei lavori scientifici e di ricerca debba avvenire attraverso la diffusione su internet e la produzione di newsletter, strumenti che tuttavia risultano ancora non pienamente utilizzati. In tal senso, ritiene che una loro pubblicizzazione anche attraverso lo strumento televisivo potrebbe risultare più accattivante per il pubblico indistinto ed essere fortemente divulgativa giacché, osserva, sapere che un certo progetto ha prodotto certi esiti e portato determinati sviluppi, anche nella vita reale, è molto importante per chiunque. Richiamando quanto riportato nella premessa della proposta di parere formulata dalla relatrice, sottolinea che è molto importante procedere ad un processo di unificazione delle banche dati in cui inserire le pubblicazioni a carattere scientifico che non dovrebbe essere limitato ad alcuni soggetti pubblici ma a riguardare tutti i ministeri e anche le regioni. Ricorda infatti che, attualmente, si riscontrano casi di duplicazione burocratica tra quanto i ricercatori sono tenuti a comunicare nella modulistica che raccoglie le informazioni relative ai loro lavori e, ad esempio, e le informazioni che le amministrazioni regionali sono tenute a registrare in relazione a determinati programmi di ricerca finanziati – nel senso che le medesime informazioni vengono registrate in modo diverso da entrambi i soggetti –, ciò che ingenera non poca confusione.

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  Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, in replica alle osservazioni svolte nei precedenti interventi, per quanto riguarda i profili di competenza della Commissione condivide le considerazioni della deputata Ianaro. Ricorda inoltre che il provvedimento all'esame si fonda sull'esigenza di rendere possibile il controllo dell'impiego di risorse pubbliche destinate a finanziare progetti di ricerca ed attività scientifica da parte dei cittadini; in tal senso, in replica alle osservazioni del deputato Pettarin, segnala che le banche e le fondazioni bancarie, essendo soggetti non pubblici, sono quindi esclusi dalla normativa in questione. Per quanto riguarda gli ulteriori aspetti di merito richiamati nel dibattito, ribadisce che essi sono di competenza della Commissione Cultura.

  Piero DE LUCA (PD) ricorda che canali open source per la diffusione dei lavori scientifici già esistono, sottolineando che la sua preoccupazione riguarda quali siano le piattaforme da utilizzare e soprattutto il processo decisionale volto ad individuarle. Segnala che le sue osservazioni intendono fornire maggiori forme di tutela alla ricerca scientifica e soprattutto a quella di profilo universitario giacché, si intravede, a suo avviso, il rischio che si produca un appiattimento informativo e divulgativo tra forme di ricerca diverse confondendo l'alta ricerca scientifica con altre forme di ricerca e finendo per non tutelare gli stessi ricercatori e scienziati. Ribadisce inoltre che la norma che lascia alla Ministro dell'istruzione, della ricerca la possibilità di promuovere nuovi software di gestione o di adottarne tra quelli già esistenti finalizzati alla diffusione e all'accesso aperto alle pubblicazioni scientifiche sembra essere una delega in bianco al Governo, cosa che desta enormi perplessità. Ribadisce inoltre quanto già detto nel corso del suo precedente intervento sul ruolo che la proposta di legge attribuisce al Governo nella programmazione della RAI, in materia di divulgazione scientifica. Invita quindi la relatrice ad inserire nella sua proposta di parere il rilievo che il testo sta inserendo materie estranee alla raccomandazione della Commissione europea, chiedendo quindi che la discussione venga rinviata ad altra seduta.

  Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling.) segnala che in tutti i Paesi avanzati l'accesso ai finanziamenti pubblici è legato alla disponibilità dei ricercatori di diffondere i loro studi e alla definizione di modalità di diffusione dei risultati delle ricerche, elementi che costituiscono altresì un limite all'utilizzo delle risorse pubbliche. Esprime, inoltre, perplessità circa la previsione di utilizzare la televisione pubblica come strumento di divulgazione scientifica. Sottolinea invece la necessità e l'importanza che le risultanze dell'attività scientifica di ricerca raggiungano il mondo produttivo e ritiene quindi che sarebbe opportuno vincolare l'accesso ai finanziamenti pubblici alla divulgazione attraverso una piattaforma informativa dedicata al mondo produttivo. Chiede pertanto tali osservazioni vengano integrate dalla relatrice nella sua proposta di parere.

  Giuseppina OCCHIONERO (LeU) ribadisce le proprie perplessità sul testo all'esame. Si associa alla richiesta di rinvio della discussione avanzata dal deputato De Luca preannunciando, in caso contrario, il voto contrario del suo gruppo alla proposta di parere della relatrice.

  Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, conferma la sua proposta di parere nella formulazione originale.

  Guido Germano PETTARIN (FI) ritenendo che la presente tematica, di notevole importanza, richieda di essere approfondita sui punti che aveva in precedenza sottolineato, preannuncia un voto di astensione.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 1).

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo transattivo fra il Governo della Repubblica italiana e la Comunità europea dell'energia atomica sui princìpi governanti le responsabilità di gestione dei rifiuti radioattivi del sito del Centro comune di ricerca di Ispra, con Appendice, fatto a Bruxelles il 27 novembre 2009.
C. 1394 Governo.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 22 gennaio 2019.

  Andrea CRIPPA, presidente, ricorda che nella seduta del 22 gennaio la relatrice, Antonella Papiro, ha illustrato i contenuti del provvedimento, senza che vi siano stati interventi.

  Antonella PAPIRO (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 10.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.45 alle 10.50.

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