CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 dicembre 2018
119.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 122

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 27 dicembre 2018. — Presidenza del vicepresidente Davide TRIPIEDI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon.

  La seduta comincia alle 15.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 e relativa nota di variazioni (limitatamente alle parti di competenza).
C. 1334-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato e C. 1334/II Governo.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Davide TRIPIEDI, presidente, comunica che la Commissione è chiamata a esaminare, in terza lettura, il disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 (C. 1334-B Governo), approvato dalla Camera e modificato dal Senato, per le parti di propria competenza.
  Conformemente alla procedura seguita per la prima lettura, l'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore. Potranno altresì essere presentate relazioni di minoranza. La relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza saranno trasmesse alla Commissione bilancio. I relatori (per la maggioranza e di minoranza) potranno partecipare, per riferirvi, ai lavori della Commissione bilancio.
  Avverte che, in considerazione dei tempi ristretti a disposizione per l'esame in sede consultiva, secondo quanto convenuto nella riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, dello scorso 19 dicembre, non verrà fissato un termine per la presentazione di proposte emendative e si procederà, Pag. 123nel corso della seduta odierna, alla votazione delle proposte di relazione.
  Ricorda, altresì, che, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, l'esame in Commissione riguarda esclusivamente le modificazioni apportate dall'altro ramo del Parlamento.

  Paolo ZANGRILLO (FI), al fine di garantire la trasparenza dei lavori della Commissione, chiede che la seduta sia trasmessa in diretta web.

  Debora SERRACCHIANI (PD) si associa alla richiesta del collega Zangrillo.

  Davide TRIPIEDI, presidente, ritiene di non potere accogliere la richiesta, in quanto il regolamento non prevede la possibilità di trasmissione diretta via web delle sedute in sede consultiva della Commissioni permanenti. Invita, quindi, la deputata Pallini a svolgere il suo intervento introduttivo.

  Maria PALLINI (M5S), relatrice, dopo avere premesso che l'esame in terza lettura riguarda esclusivamente le parti del disegno di legge modificate dal Senato, avverte che la relazione si concentrerà solo sulle disposizioni rientranti negli ambiti di competenza della Commissione.
  Entrando, pertanto, nel merito del provvedimento, le cui disposizioni relative alla Sezione I sono state accorpate nell'articolo 1, segnala che, al comma 124, disciplinando un tema finora rimesso alla contrattazione, si prevede la possibilità per gli enti locali di utilizzare, con il consenso dei lavoratori interessati, personale a tempo parziale assegnato da altri enti cui si applica il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto funzioni locali per periodi predeterminati e per una parte del tempo di lavoro d'obbligo mediante convenzione e previo assenso dell'ente di appartenenza. La convenzione definisce, tra l'altro, il tempo di lavoro in assegnazione, nel rispetto del vincolo dell'orario settimanale d'obbligo, la ripartizione degli oneri finanziari e tutti gli altri aspetti utili per regolare il corretto utilizzo del lavoratore. Si applicano, ove compatibili, le disposizioni di cui all'articolo 14 del C.C.N.L. 22 gennaio 2004 del comparto Regioni-autonomie locali.
  Sempre nel settore del pubblico impiego e, in particolare, con riferimento al personale civile del Ministero dell'interno, rileva che i commi 149, 150 e 151 dispongono l'incremento delle risorse del fondo risorse decentrate del personale contrattualizzato non dirigente di 7 milioni di euro per ciascuna delle annualità del biennio 2019-2020 e di 18 milioni di euro a decorrere dall'anno 2021, nonché di quello per la retribuzione di posizione e la retribuzione di risultato del personale di livello dirigenziale contrattualizzato di 500 mila euro per ciascuna delle annualità del biennio 2019-2020 e di 2,5 milioni di euro a decorrere dall'anno 2021. Sulla base del comma 152, il fondo risorse decentrate del personale contrattualizzato non dirigente può essere ulteriormente incrementato fino ad un massimo di 3,5 milioni di euro a decorrere dal 2019, mediante risparmi strutturali di spesa corrente derivanti dall'ottimizzazione e dalla razionalizzazione dei settori di spesa relativi alla acquisizione dei servizi di noleggio e assicurazione degli automezzi del Programma 1 «Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica» della Missione 3 «Ordine e sicurezza pubblica», iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'interno.
  Dopo avere rilevato che il comma 154, nel quadro delle disposizioni riguardanti la predisposizione e l'attuazione del Piano nazionale di interventi nel settore idrico, prevede l'autorizzazione all'Autorità di distretto dell'Appennino meridionale ad assumere nel 2019 fino a 40 unità di personale tecnico con contratto di lavoro a tempo determinato non rinnovabile e di durata non superiore a trentasei mesi, nel limite di spesa di 1,8 milioni di euro annui, segnala che il comma 162, al fine di favorire gli investimenti pubblici, prevede l'individuazione di una apposita Struttura per la progettazione di beni ed edifici pubblici, per il cui funzionamento, in base ai commi 165 e 166, è autorizzata l'assunzione Pag. 124a tempo indeterminato, a partire dall'anno 2019, di un massimo di 300 unità di personale, con prevalenza di personale di profilo tecnico per una percentuale almeno pari al 70 per cento, a livello impiegatizio e quadro, nonché con qualifica dirigenziale nei limiti del 5 per cento. Tale personale è assunto, anche in momenti diversi, con procedura selettiva pubblica, le cui modalità di svolgimento e i criteri per la selezione sono improntate a principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità e valorizzazione della professionalità. Di tale personale, 120 unità sono assegnate temporaneamente alle province delle regioni a statuto ordinario nell'ambito delle stazioni uniche appaltanti provinciali. Per garantire la pronta operatività della Struttura, il comma 167, limitatamente alle prime 50 unità di personale, consente di procedere al reclutamento, prescindendo da ogni formalità, attingendo dal personale di ruolo, anche mediante assegnazione temporanea, con il consenso dell'interessato e sulla base di appositi protocolli d'intesa con le amministrazioni pubbliche e per singoli progetti di interesse specifico per le predette amministrazioni.
  Il Senato ha introdotto limitate modifiche anche alle disposizioni di cui al comma 178, riguardante le modalità di assunzione delle regioni. In particolare, si dispone che le assunzioni con contratti di lavoro flessibile sono effettuate nell'ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e i relativi contratti sono soggetti ai limiti derivanti dall'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 9, comma 28, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, come modificato dall'articolo 11, comma 4-bis, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114.
  Nel segnalare che i commi da 184 a 199 recano disposizioni per la definizione agevolata di debiti tributari per contribuenti che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica, rileva che possono essere ammessi a tale definizione agevolata, in base al comma 185, anche i debiti risultanti dai singoli carichi affidati all'agente della riscossione dal 1o gennaio 2000 alla data del 31 dicembre 2017, derivanti dall'omesso versamento dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi dell'INPS, con esclusione di quelli richiesti a seguito di accertamento, che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica. L'estinzione dei debiti, senza il pagamento degli interessi di mora, delle sanzioni e delle somme aggiuntive eventualmente dovute, si ottiene con il versamento di una somma determinata secondo le modalità indicate dal comma 187 o dal comma 188, da utilizzare ai fini assicurativi secondo le norme che regolano la Gestione previdenziale interessata.
  Rileva che i commi da 248 a 250 dispongono la proroga anche nel 2019, nel limite di spesa di 35 milioni di euro, del trattamento di cassa integrazione straordinaria per i dipendenti degli stabilimenti produttivi del gruppo ILVA, prorogato, da ultimo, dalla legge n. 205 del 2017 per il 2018. I commi da 251 a 253 prevedono la concessione del trattamento di mobilità in deroga, nel limite massimo di dodici mesi e nel limite delle risorse disponibili, anche ai lavoratori che, cessati da trattamenti di cassa integrazione straordinaria in deroga nel periodo tra il 1o dicembre 2017 e il 31 dicembre 2018, non hanno diritto a percepire la NASpI. A tali lavoratori si applicano, a decorrere dal 1o gennaio 2019, le misure di politica attiva individuate in un apposito piano regionale. Il comma 254, infine, nel quadro del completamento dei piani di recupero occupazionale previsti, consente alla regione Lazio di destinare fino ad ulteriori 6 milioni di euro nel 2019, per un massimo di dodici mesi, per le specifiche situazioni occupazionali esistenti nel suo territorio.
  Osserva che, al comma 255, il Senato ha disposto la riduzione delle risorse del Fondo per il reddito di cittadinanza di 1.900 milioni di euro nel 2019, 945 milioni Pag. 125di euro nel 2020 e 683 milioni di euro annui a decorrere dal 2021. Pertanto, le disponibilità del fondo risultano pari a 7.100 milioni di euro per l'anno 2019, 8.055 milioni di euro per l'anno 2020 e 8.317 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021. Analogamente, al comma 256, il Senato ha modificato le disponibilità del Fondo per la revisione del sistema pensionistico attraverso l'introduzione di ulteriori forme di pensionamento anticipato e misure per incentivare l'assunzione di lavoratori giovani, disponendo la riduzione degli stanziamenti di 2.732 milioni di euro nel 2019 e l'aumento dei medesimi di 1.336 milioni di euro nel 2020, 1.684 milioni di euro nel 2021 e 1.153 milioni di euro nel 2022. Pertanto, alla luce di tali modifiche, le disponibilità del Fondo risultano pari a 3.968 milioni di euro per l'anno 2019, a 8.336 milioni di euro per l'anno 2020, a 8.684 milioni di euro per l'anno 2021, a 8.153 milioni di euro per l'anno 2022, a 6.999 milioni di euro per l'anno 2023 e a 7.000 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024.
  Il comma 260 definisce una nuova disciplina, valida per il periodo 2019-2021, della perequazione automatica (o indicizzazione) dei trattamenti pensionistici. Rispetto alla disciplina vigente, valida per gli anni 2014-2018, come da ultimo disposto dalla legge n. 208 del 2015, la norma riconosce la perequazione sulla base delle seguenti aliquote decrescenti, relative ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a 9 volte il trattamento minimo (mentre la disciplina vigente considera i trattamenti pensionistici con importo complessivo fino a 6 volte il trattamento minimo): 100 per cento per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia pari o inferiore a 3 volte il trattamento minimo INPS; 97 per cento per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia superiore a 3 volte e pari o inferiore a 4 volte il predetto trattamento minimo; 77 per cento per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia superiore a 4 volte e pari o inferiore a 5 volte il trattamento minimo; 52 per cento per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia superiore a 5 volte e pari o inferiore a 6 volte il trattamento minimo; 47 per cento per i trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia superiore a 6 volte e pari o inferiore a 8 volte il trattamento minimo; 45 per cento con riguardo ai trattamenti pensionistici il cui importo complessivo sia superiore a 8 volte e pari o inferiore a 9 volte il trattamento minimo e, infine, 40 per cento per i trattamenti di importo complessivo superiore a quest'ultimo limite. Ciascuna ipotesi di indicizzazione prevede un identico meccanismo di salvaguardia in corrispondenza di ogni limite superiore delle classi di importo considerate: tale meccanismo è finalizzato a far sì che, in ogni caso, le pensioni superiori a tale limite, a seguito dell'applicazione delle suddette percentuali di indicizzazione, non risultino inferiori al predetto limite incrementato della quota di rivalutazione automatica prevista dalla singola disposizione.
  I commi da 261 a 268 dispongono, a decorrere dall'entrata in vigore della legge di bilancio e per un periodo di cinque anni, la riduzione dei trattamenti pensionistici diretti a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative dell'assicurazione generale obbligatoria e della gestione separata INPS i cui importi, complessivamente considerati, superino i 100.000 euro lordi annui, sulla base di aliquote crescenti, dal 15 al 40 per cento, applicate su cinque fasce di importi, soggetti al meccanismo di rivalutazione automatica, che eccedono tale limite, fino a oltre i 500.000 euro lordi annui. Le riduzioni non si applicano ai trattamenti pensionistici liquidati interamente con il sistema contributivo. Si prevede, inoltre, che gli organi costituzionali e di rilevanza costituzionale provvedono ad adeguarsi alla disciplina in esame. Le economie derivanti da tali riduzioni rimangono accantonate presso i Fondi, istituiti presso l'INPS e gli altri enti previdenziali interessati, denominati «Fondo risparmio sui trattamenti pensionistici di importo elevato». Pag. 126Le disposizioni, che non possono portare alla riduzione dei trattamenti a una soglia inferiore a 100.000 euro lordi annui, non si applicano ai trattamenti di invalidità, alle pensioni ai superstiti né ai trattamenti riconosciuti a favore delle vittime del dovere o di azioni terroristiche.
  In materia di previdenza complementare dei dipendenti pubblici, rileva che il comma 269 rinvia ad un successivo decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, da emanarsi entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la ripartizione o il trasferimento alle singole amministrazioni delle risorse iscritte, nell'anno 2019, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, afferenti al contributo a carico del datore di lavoro per la previdenza complementare del personale delle amministrazioni statali anche a ordinamento autonomo. La norma dispone, altresì, che il contributo a carico del datore di lavoro è versato al relativo fondo di previdenza complementare con le stesse modalità previste dalla normativa vigente per il versamento del contributo a carico del lavoratore.
  I commi 270, 271 e 272 prevedono la possibilità per il personale delle città metropolitane e delle province, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in servizio presso i centri per l'impiego e già collocato in soprannumero, di rimanere inquadrato nei ruoli delle città metropolitane e delle province.
  I commi 273, 274 e 275 introducono un'imposta sostitutiva, calcolata in via forfettaria, con aliquota del 7 per cento, sui redditi delle persone fisiche titolari di redditi da pensione di fonte estera che trasferiscono la propria residenza fiscale nel Mezzogiorno.
  Segnala che, con riferimento alla Struttura del Commissario straordinario e al personale impiegato in attività emergenziali conseguenti agli eventi sismici del 2016, il comma 276 prevede, per i contratti di lavoro a termine rinnovati successivamente alla data di entrata in vigore del disegno di legge in esame, in base alle convenzioni con l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A., o società da questa interamente controllata e con Fintecna S.p.A. o società da questa interamente controllata, la possibilità di derogare ai limiti posti al numero dei rinnovi e alla durata dall'articolo 15 del decreto legislativo n. 81 del 2015.
  Il comma 283 rende strutturale l'istituto dell'indennizzo per cessata attività commerciale, previsto dal decreto legislativo n. 107 del 1996 in favore di coloro che, in presenza di determinati requisiti anagrafici e contributivi nel periodo compreso tra il 1o gennaio 1996 e il 31 dicembre 1998, avessero cessato l'attività commerciale. Ricorda che tale istituto è stato più volte prorogato. Contestualmente, al comma 284, si prevede la medesima strutturalità per l'assoggettamento al contributo al Fondo degli interventi per la razionalizzazione della rete commerciale gravante sugli iscritti alla gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali. La norma prevede, inoltre, il monitoraggio delle spese al fine di verificare la capacità di copertura del contributo. In caso di squilibrio, l'INPS non riconosce ulteriori prestazioni.
  Rileva che il comma 300, nel testo modificato dal Senato, reca la previsione che le procedure concorsuali autorizzate a valere sulle risorse del Fondo per il pubblico impiego, per la parte relativa alle nuove assunzioni a tempo indeterminato presso la pubblica amministrazione, come rifinanziato dal provvedimento in esame, si svolgano mediante concorsi pubblici unici, organizzati dal Dipartimento della funzione pubblica per il tramite della Commissione Interministeriale per l'attuazione del Progetto di Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni (RIPAM). I successivi commi 301 e 302 autorizzano, entro specifici limiti di spesa e subordinatamente alla verifica dell'effettivo fabbisogno, assunzioni a tempo indeterminato presso la Corte dei conti, il Ministero della giustizia – Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dell'istruzione, Pag. 127dell'università e della ricerca, l'Agenzia per l'Italia digitale, la Presidenza del Consiglio dei ministri e, infine, l'INPS.
  Segnala che il comma 303 autorizza il Ministero dello sviluppo economico, in aggiunta alle vigenti facoltà assunzionali, ad assumere a tempo indeterminato, nel triennio 2019-2021, fino a centodue unità di personale con profili tecnici, potendo avvalersi, nelle more dell'effettuazione delle assunzioni, di cento unità di personale proveniente da altre amministrazioni, come disposto dal comma 304. Sulla base dei commi 305 e 306, anche il Ministero della difesa, nel triennio 2019-2021, è autorizzato, in aggiunta alle sue facoltà di assunzione, ad assumere a tempo indeterminato fino ad un massimo di 294 unità di personale con profilo tecnico.
  Il comma 311, per far fronte alle eccezionali esigenze gestionali degli istituti penali per minorenni, prevede l'incremento di sette posizioni di livello dirigenziale non generale della dotazione organica della carriera penitenziaria del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della giustizia, con conseguente autorizzazione ad assumere per il Ministero della giustizia. Nelle more dell'espletamento del concorso, la norma prevede la possibilità per i funzionari inseriti nel ruolo dei dirigenti di istituto penitenziario di svolgere fino al 31 dicembre 2020 le funzioni di direttore degli istituti penali per minorenni.
  Segnala che il comma 312, modificando l'articolo 14 del decreto-legge n. 6 del 1998, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 61 del 1998, dispone l'ampliamento del periodo entro il quale gli enti locali dei territori di Marche e Umbria colpiti dagli eventi sismici del 1997 possono provvedere, in deroga alle disposizioni vigenti, al potenziamento dei propri uffici attraverso la dotazione di strumenti e di attrezzature e assunzioni di personale tecnico e amministrativo a tempo determinato, a corrispondere al personale dipendente compensi per ulteriore lavoro straordinario effettivamente prestato, nel limite di cinquanta ore pro-capite mensili, nonché ad avvalersi di liberi professionisti o di università e di enti pubblici di ricerca, di società e di cooperative di produzione e lavoro.
  I commi 314 e 315 autorizzano il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, in aggiunta alle ordinarie facoltà assunzionali e nel limite delle proprie dotazioni organiche, ad assumere nel 2019 fino a 300 unità di personale a tempo indeterminato, anche mediante scorrimento delle graduatorie vigenti. Il comma 316 autorizza l'assunzione di un contingente di trenta unità di personale a contratto delle rappresentanze diplomatiche e delle sedi consolari.
  I commi 323, 324 e 325 prorogano la continuità dell'esercizio della funzione dirigenziale delle Agenzie fiscali da parte di funzionari della terza area, con un'esperienza professionale di almeno cinque anni nell'area stessa, prevista dall'articolo 4-bis, comma 2, del decreto-legge n. 78 del 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 125 del 2015. Il comma 329 prevede la possibilità, per il Ministero della salute, di avvalersi, per il biennio 2019-2020, di un contingente di 20 unità di personale, appartenente all'area III del comparto Ministeri, tramite l'istituto del comando obbligatorio, al fine di definire le procedure per il ristoro dei soggetti danneggiati da trasfusioni con sangue infetto, da somministrazione di emoderivati infetti o da vaccinazioni obbligatorie.
  Ancora con riferimento alle rappresentanze diplomatiche, segnala che il comma 333 rende strutturale il contributo previsto per il 2018 dalla legge n. 205 del 2017, finalizzato ad adeguare le retribuzioni del personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli istituti di cultura, mentre il successivo comma 334 introduce modifiche alla disciplina vigente che regola le componenti delle indennità corrisposte al medesimo personale.
  Il comma 343 dispone la proroga fino al 31 dicembre 2019 e nel limite di spesa di 1 milione di euro per l'anno 2019, dei contratti a tempo determinato stipulati dagli istituti e luoghi della cultura, mentre il comma 345 dispone l'incremento di due Pag. 128posti dirigenziali di livello generale della dotazione organica del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, anche al fine di potenziare la tutela delle minoranze linguistiche presenti in Friuli-Venezia Giulia.
  Dopo avere segnalato che i commi da 350 a 353 introducono disposizioni per la razionalizzazione organizzativa e amministrativa delle articolazioni territoriali del Ministero dell'economia e delle finanze, rileva che, con i commi da 355 a 359, il Senato ha introdotto anche l'autorizzazione per il Ministero della salute ad assumere a tempo indeterminato, nel triennio 2019-2021, in deroga alle vigenti facoltà assunzionali, fino a 108 unità di personale e 210 unità di personale dirigenziale nelle aree sanitarie, con conseguente incremento della dotazione organica.
  Dal comma 360 al comma 367, si prevede che, per il reclutamento del personale, le amministrazioni pubbliche, a decorrere dal 2019, adottano procedure semplificate individuate con il decreto già previsto al comma 300. Segnala che si prevede la proroga della durata delle graduatorie vigenti approvate successivamente al 1o gennaio 2010.
  I commi da 372 a 374 autorizzano, in deroga alla normativa vigente, l'assunzione a tempo indeterminato di 50 unità di personale, nell'anno 2019, da inquadrare nella seconda fascia retributiva della seconda area, presso il Dipartimento per i trasporti terrestri, la navigazione, gli affari generali e il personale del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in aggiunta alle facoltà assunzionali vigenti e nell'ambito della dotazione organica, che viene conseguentemente rimodulata.
  I commi da 394 a 397 prevedono il progressivo aumento delle dotazioni organiche dei volontari in servizio permanente del Corpo delle capitanerie di porto, mentre il comma 398 dispone l'aumento delle risorse disponibili a legislazione vigente per la definizione dei massimali per l'indennizzo degli infortuni in servizio e le infermità contratte per causa diretta e immediata di servizio dal personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
  Rileva che il comma 399 dispone che, per il 2019, la Presidenza del Consiglio dei ministri, i Ministeri, gli enti pubblici non economici, le Agenzie fiscali e le Università, in relazione alle ordinarie facoltà di assunzione riferite al medesimo anno, non possono effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato con decorrenza giuridica ed economica anteriore al 15 novembre 2019. Per le Università, la suddetta limitazione si applica con riferimento al 1o dicembre 2019 relativamente alle ordinarie facoltà di assunzione dello stesso anno. Sono inoltre fatti salvi gli inquadramenti nel ruolo di professore associato ai sensi dell'articolo 24, comma 5, della legge 240 del 2010, che possono essere disposti nel corso dell'anno 2019 al termine del contratto come ricercatore a tempo determinato di cui all'articolo 24, comma 3, lettera b), della stessa legge.
  Dopo avere segnalato che il comma 401 autorizza le Università, in deroga alle vigenti facoltà assunzionali, a procedere ad assunzioni e progressioni di carriera di ricercatori universitari, rileva che il comma 403 esclude le università private (e gli altri istituti ed enti richiamati) dall'ambito di applicazione della disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato, mentre il comma 405 autorizza l'Accademia Nazionale dei Lincei, in via straordinaria nel triennio 2019-2021, a effettuare assunzioni di personale a tempo indeterminato da inquadrare nella qualifica B1 e nella qualifica C1, fino a copertura dei posti disponibili nella attuale pianta organica.
  Il comma 415 prevede, a decorrere dall'anno scolastico 2019-2020, l'incremento delle facoltà assunzionali del personale educatore delle istituzioni educative statali sino a concorrenza di tutti i posti vacanti e disponibili.
  I commi 442 e 443 prevedono, rispettivamente, l'autorizzazione ad ulteriori assunzioni nel comparto della sicurezza e Pag. 129finanziamenti per l'aumento del trattamento economico accessorio del personale della DIA.
  Dopo avere segnalato che il Senato ha introdotto modifiche alla procedura per le assunzioni di personale presso l'Ispettorato nazionale del lavoro nel testo approvato dalla Camera (comma 445), rileva che i commi da 446 a 449 autorizzano le amministrazioni a procedere all'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori da esse utilizzati in lavori socialmente utili, anche con contratti di lavoro a tempo parziale, nei limiti della dotazione organica e del piano di fabbisogno del personale. I lavoratori, oltre a possedere i requisiti di anzianità richiesti dalla normativa vigente, devono sostenere, a seconda del titolo di studio richiesto, apposite selezioni riservate, mediante prova di idoneità, o procedure concorsuali riservate, per titoli ed esami. Nelle more del completamento delle procedure di assunzione, gli enti territoriali e gli enti pubblici interessati sono autorizzati a prorogare fino al 31 ottobre 2019 le convenzioni e gli eventuali contratti a tempo determinato in essere.
  I commi da 526 a 532 recano disposizioni che, tra l'altro, prevedono l'aumento delle risorse da destinare ai rinnovi contrattuali del personale del Servizio sanitario nazionale e ai rinnovi delle convenzioni, a valere su risorse trasferite dall'INAIL al fondo sanitario nazionale per l'attività di compilazione e trasmissione per via telematica, da parte dei medici e delle strutture sanitarie competenti del Servizio sanitario nazionale, dei certificati medici di infortunio e malattia professionale. Il comma 533 introduce disposizioni in materia di progetti di reinserimento di persone con disabilità da lavoro, approvati dall'INAIL, il quale, tra l'altro, a decorrere dal 1o gennaio 2019, concorre al finanziamento dell'assegno di ricollocazione di cui all'articolo 23 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150 rilasciato alle persone con disabilità da lavoro in cerca di occupazione. Il comma 534 introduce modifiche alla vigente normativa in materia di tutela assicurativa contro gli infortuni domestici.
  Il comma 565, per il triennio 2018-2020, autorizza determinati Enti parco nazionali a procedere alla stabilizzazione del personale con rapporto di lavoro a tempo determinato anche in posizione soprannumeraria.
  Il comma 687 dispone che la dirigenza amministrativa, professionale e tecnica del Servizio sanitario nazionale, in considerazione della mancata attuazione nei termini previsti della delega di cui all'articolo 11, comma 1, lettera b), della legge n. 124 del 7 agosto 2015, rimane nei ruoli del personale del Servizio sanitario nazionale. Con apposito Accordo tra l'ARAN e le Confederazioni sindacali si provvede alla modifica del Contratto collettivo quadro per la definizione delle aree e dei comparti di contrattazione per il triennio 2016-2018 del 13 luglio 2016.
  I commi 718 e 719 introducono disposizioni per consentire la nomina del Presidente e del Direttore generale dell'ANPAL, con contestuale decadenza del Presidente e del Direttore generale in carica, mentre il comma 720 prevede la non applicazione, al personale non dirigente delle Agenzie fiscali, delle disposizioni in materia di armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale contrattualizzato delle amministrazioni pubbliche.
  Il Senato, modificando i commi 965 e 966 approvati dalla Camera, ha disposto che, a decorrere dall'anno 2019, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano provvedono a rideterminare, secondo il metodo di calcolo contributivo o altro metodo che tenga conto della contribuzione effettivamente versata, la disciplina dei trattamenti previdenziali e dei vitalizi già in essere in favore di coloro che abbiano ricoperto la carica di presidente della regione, di consigliere regionale o di assessore regionale. Qualora i predetti enti non vi provvedano entro i termini previsti, a essi non è erogata una quota pari al 20 per cento dei trasferimenti erariali a loro favore diversi da quelli destinati al finanziamento Pag. 130del Servizio sanitario nazionale, delle politiche sociali e per le non autosufficienze e del trasporto pubblico locale.
  Il comma 978 attribuisce maggiori facoltà assunzionali alle Università statali che presentano indicatori delle spese di personale e di sostenibilità economico finanziaria pari ai valori indicati.
  I commi da 1121 a 1126 dispongono, con effetto dal 1o gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2021, una riduzione dei premi e contributi INAIL per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, con conseguenti entrate pari a euro 410 milioni per l'anno 2019, euro 525 milioni per l'anno 2020 e 600 milioni per il 2021. Si prevede anche che l'INAIL, per garantire la sostenibilità delle nuove tariffe, comunque sottoposte a revisione al termine del primo triennio di applicazione, assicura il costante monitoraggio degli effetti e, in caso di accertato significativo scostamento negativo dell'andamento delle entrate, tale da compromettere l'equilibrio economico-finanziario e attuariale della gestione assicurativa, propone tempestivamente al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze l'adozione delle conseguenti misure correttive. Infine, sono introdotte modifiche alla normativa vigente relativa alla liquidazione dei risarcimenti e delle indennità.
  Infine, il comma 1131 dispone la proroga di termini di disposizioni legislative in scadenza, in materia di: assunzioni di personale a tempo indeterminato, relative alle cessazioni verificatesi nel quadriennio 2009-2012, per alcune amministrazioni pubbliche (lettera a), n. 1); utilizzo temporaneo di segretari comunali da parte del Dipartimento della funzione pubblica (lettera a), n. 2); assunzioni per il comparto sicurezza-difesa e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco (lettera b)); assunzioni di personale a tempo indeterminato, relative alle cessazioni verificatesi nel periodo 2013-2017, per le amministrazioni dello Stato, anche a ordinamento autonomo, le agenzie, gli enti pubblici non economici e gli enti di ricerca (lettera c), n. 1); assunzioni autorizzate per il comparto Sicurezza e del comparto Vigili del fuoco e soccorso pubblico, di cui all'articolo 1, comma 4, del decreto-legge n. 192 del 2014 (lettera c), n. 2); limite massimo di ricorso ad anticipazioni di tesoreria da parte degli enti locali (lettera c-bis)); assunzioni presso le amministrazioni dello Stato (inclusi Corpi di polizia e Corpo nazionale dei vigili del fuoco) a valere sull'apposito Fondo istituito dalla legge n. 232 del 2016 (lettera d)); assunzioni presso il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) e l'Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) (lettera e)); divieto alle amministrazioni pubbliche di stipulare contratti di collaborazione che si concretino in prestazioni di lavoro esclusivamente personali e continuative (lettera f)); termine entro il quale il Presidente del Consiglio (anche tramite il direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza) possa delegare i direttori delle Agenzie d'informazione per la sicurezza interna e esterna (AISI e AISE) o altro personale delegato, a svolgere colloqui investigativi con i detenuti a fini di prevenzione del terrorismo internazionale (lettera g)); trattamento e trasporto del materiale derivante dal crollo parziale o totale degli edifici a seguito degli eventi sismici del 2016, in ordine sia allo stoccaggio in siti per il deposito temporaneo sia alla facoltà di autorizzazione in deroga di aumenti di quantitativi e tipologie di rifiuti conferibili presso impianti autorizzati (lettera h)).
  Il comma 1136, lettera c), prevede l'utilizzo per il 2019 delle restanti risorse per la concessione, nelle aree di crisi industriale complessa, di interventi di integrazione salariale straordinaria in deroga o di trattamenti di mobilità in deroga al fine di completare i piani di recupero occupazionale previsti.
  In conclusione, considerando la ristrettezza dei tempi per l'approvazione del disegno di legge e preso atto delle modifiche introdotte dal Senato, presenta una proposta di riferire in senso favorevole alla Commissione bilancio sul disegno di legge in esame (vedi allegato 1).

Pag. 131

  Paolo ZANGRILLO (FI), dopo avere stigmatizzato il fatto che la Camera dei deputati, in prima lettura, è stata chiamata a dibattere e a votare un testo che, si sapeva, sarebbe stato superato nel corso dell'esame presso il Senato, si dichiara in forte imbarazzo ad intervenire su un testo sbandierato come un successo ma che, in realtà, è stato scritto a Bruxelles per scongiurare, cosa di cui è lieto, l'avvio di una procedura di infrazione. Da tale riscrittura sono scaturiti, da un lato, il forte ridimensionamento delle risorse destinate al finanziamento dei due pilastri della manovra, il reddito di cittadinanza e la cosiddetta «quota 100», e, dall'altro, l'ennesima incisione dei redditi dei pensionati, all'unico scopo di fare cassa per coprire le spese. Sottolinea, inoltre, l'estrema nebulosità che avvolge i programmi di attuazione delle due misure, in continua evoluzione, da quanto si legge sui giornali, nonché, per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, la contraddizione di volere mantenere inalterata la platea dei potenziali beneficiari sbandierata in campagna elettorale e il monte delle risorse che si è ridotto. Sulle pensioni, osserva che il Governo, non limitandosi a colpire le pensioni più alte, ora ribattezzate di «platino», colpisce, con il blocco dell'indicizzazione, anche le pensioni che non possono essere certo definite elevate, attestandosi intorno ai 1.200-1.300 euro netti mensili. Inoltre, il messaggio che il Governo lancia è, a suo parere, deleterio, in quanto scoraggia i giovani dall'impegnarsi nel lavoro per non subire in futuro ingiuste penalizzazioni. Sarebbe, quindi, necessario, che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali venisse in Commissione a spiegare i termini della manovra, anche allo scopo di permettere ai commissari di farsene un'idea e decidere con cognizione di causa il loro voto.

  Debora SERRACCHIANI (PD), preannunciando la presentazione di una relazione di minoranza da parte del gruppo del Partito democratico, condivide le osservazioni del collega Zangrillo sul vulnus inferto alle corrette procedure parlamentari quando la Camera è stata chiamata, in prima lettura, ad esaminare un testo destinato ad essere stravolto fuori dalle sedi parlamentari. E la situazione non è cambiata con le letture successive, quando sia il Senato sia la Camera sono stati chiamati a votare, nel giro di poche ore, un testo di cui sanno poco persino i vicepresidenti del Consiglio, come dimostrano le loro recenti dichiarazioni sull'inasprimento dell'IRES sugli enti del Terzo settore. Il Parlamento, a suo avviso, è stato violentato e il disegno di legge di bilancio è pieno di «marchette» e di norme in aperta contraddizione con quanto dichiarato dagli esponenti della maggioranza. Sulle pensioni, rileva l'assenza di misure veramente incisive, quali la strutturalità dell'APE sociale e di «Opzione donna», a fronte della indeterminatezza che riguarda «quota 100», introdotta come misura sperimentale per tre anni, e dell'assoluta mancanza della più volte annunciata pensione di cittadinanza. La riforma Fornero non è stata abrogata né scalfita, vista l'esiguità delle risorse messe in campo. Quanto al blocco dell'indicizzazione, ricorda che l'accordo tra il Governo Renzi e le organizzazioni sindacali prevedeva il ritorno, a decorrere dal 1o gennaio 2019, dell'indicizzazione dei trattamenti pensionistici per scaglioni, mentre il blocco introdotto dalla manovra è addirittura per fasce. Il risultato sarà una vera e propria macelleria sociale a spese dei pensionati che, con un trattamento pari a circa 3.000 euro lordi mensili, subiranno tagli pari a 390 euro annui. Ma l'onere di finanziare «quota 100» non graverà solo sui pensionati ma anche sui giovani che, con i loro contributi, saranno costretti a sopportare il peso dei nuovi pensionati, il cui trattamento, tra l'altro, sarà ridotto a causa della minore anzianità contributiva all'atto del pensionamento, anche se la maggioranza non lo dice. Sulle pensioni d'oro, valutata favorevolmente l'inversione di rotta rispetto alla proposta presentata e discussa in Commissione, paventa un'ondata di ricorsi che addosseranno allo Stato ulteriori oneri. Sul reddito di cittadinanza, concorda con quanti hanno messo in evidenza Pag. 132l'irrisorietà dell'integrazione del reddito, a parità di beneficiari. Infine, sottolinea il blocco dei concorsi fino al novembre 2019, con conseguente impossibilità ad immettere in ruolo nuovo personale fino al 2020, facendo venire meno in tal modo un altro dei capisaldi della propaganda governativa, il ricambio generazionale nella pubblica amministrazione, favorito anche dal pensionamento anticipato dei dipendenti, grazie a «quota 100». In conclusione, non ritiene possibile esprimersi a favore su un testo che contiene tante previsioni superficiali e contraddittorie, che tali sono rimaste nonostante il Partito democratico avesse offerto la sua collaborazione per introdurre miglioramenti e affinamenti.

  Carlo FATUZZO (FI), dopo avere sottolineato la mancanza di senso delle disposizioni sull'indicizzazione, che sulla prima fascia di trattamento comportano una perdita di pochi centesimi, rileva che, nonostante le dichiarazioni del vicepresidente del Consiglio Salvini, il disegno di legge di bilancio reca tagli a carico dei pensionati pari a 2,1 miliardi di euro annui e di soli 300 milioni a carico delle pensioni più alte. Tali tagli si sommano a quelli strutturali introdotti dalla riforma Fornero, per un totale di circa 5 miliardi di euro annui dal 2012, che i pensionati non potranno più recuperare. Ancora una volta, i pensionati sono considerati una cassa da cui attingere, come un tempo si faceva modificando la tassazione sui tabacchi o le accise sulla benzina. Anche le misure a carico delle cosiddette pensioni di «platino» si fondano sull'equivoco che si colpisce solo la parte non coperta da contribuzione, quando, invece, tutte le pensioni sono state finanziate dai contributi versati, sulla base della normativa vigente. Si chiede, allora, per quale motivo il Governo non abbia pensato a reperire risorse tagliando gli stipendi più alti. Sarebbe stato possibile, ma, probabilmente, il Governo ha avuto paura della reazione dei sindacati. L'unico spunto positivo che riesce ad individuare è la previsione della clausola di salvaguardia, che impedisce un eccessivo impoverimento delle pensione incise dal blocco della indicizzazione. A suo avviso, infine, le disposizioni introdotte dal disegno di legge potrebbero avere l'effetto, non voluto, di incentivare la permanenza al lavoro dei lavoratori, spaventati dalla possibilità di venire colpiti da misure punitive una volta acceduti al pensionamento.

  Walter RIZZETTO (FdI), dopo avere stigmatizzato il rifiuto del presidente di consentire la trasmissione in diretta web della seduta della Commissione, in aperta contraddizione con le battaglie del MoVimento 5 Stelle nella scorsa legislatura, ritiene che il Ministro del lavoro e delle politiche sociali non conosca a fondo gli argomenti di cui tratta, stando alle recenti dichiarazioni da lui rese sulla tassazione sugli enti del Terzo settore o sulla presunta crescita del numero di contratti a tempo indeterminato, registrata nel 2015 ma da lui erroneamente attribuita all'anno corrente. Visto il livello di chi è al Governo, pertanto, forse è meglio per le opposizioni evitare di avere parte in provvedimenti da lui giudicati profondamente sbagliati. Venendo al merito del disegno di legge di bilancio, sottolinea la mancanza di misure su cui la Commissione si era impegnata nella scorsa legislatura, quali, ad esempio, la cosiddetta «quota 41», che avrebbe consentito il pensionamento di lavoratori con 68 anni di età, mentre «quota 100», a quanto sembra di capire, consentirà a lavoratori più giovani di accedere alla pensione. Non è prevista nemmeno «opzione donna», nonostante gli annunci della vicepresidente della Camera. Anche sul reddito di cittadinanza sono numerose le contraddizioni rilevabili nel provvedimento, a partire dall'impossibilità di coprire i circa sei milioni di poveri con risorse estremamente limitate. Si potrà solo integrare quanto i medesimi soggetti già percepiscono in base ai provvedimenti del Governo Renzi, ma è impossibile che la riforma dei Centri per l'impiego, sbandierata dal Ministro Di Maio, possa partire dal prossimo aprile. Il taglio delle pensioni, su cui insiste il Ministro, in realtà, è Pag. 133semplicemente un blocco di incrementi dovuti per l'aggiornamento dei trattamenti al tasso di inflazione ed andrà a colpire anche pensioni di appena 1.500 euro lordi mensili. Da tale provvedimento saranno ricavati 2,1 miliardi di euro annui per tre anni, mentre dal taglio delle pensioni di platino appena 239 milioni annui per tre anni. C’è un'assoluta sproporzione tra le due misure ed è l'ennesima dimostrazione che anche questo Governo considera i pensionati una platea su cui fare cassa. Il provvedimento assunto è tale e quale il blocco dell'indicizzazione introdotto dalla riforma Fornero e dichiarato incostituzionale dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 70 del 2015. Passando al settore del pubblico impiego, concorda con quanti considerano le numerose autorizzazioni ad assumere altrettante «marchette» elettorali e rileva la contraddizione tra tale previsione e quelle che riguardano lo scorrimento delle graduatorie vigenti. In generale, nota che il provvedimento distribuisce risorse per finalità poco condivisibili, per esempio il rifacimento delle strade di Roma o i finanziamenti per le intelligenze artificiali o la riduzione delle accise sulle birre artigianali, quando, invece, sarebbero potute servire per finanziare l'accesso anticipato al pensionamento di parte di coloro che non hanno potuto rientrare nei provvedimenti di salvaguardia che si sono succeduti dal 2012. Anche l'aumento della soglia per gli affidamenti diretti degli appalti della pubblica amministrazione è un provvedimento, a suo giudizio, che avrà ricadute negative. Alla luce di tali considerazioni, il gruppo di Fratelli d'Italia non potrà votare a favore di un provvedimento che non avrà alcuna possibilità di evitare una recessione, possibile nel 2019, ma considerata certa nel 2020, amplificata anche dalle disposizioni del cosiddetto decreto «Dignità», che comporteranno un aumento della disoccupazione di 2-2,5 punti percentuali già nel secondo trimestre del 2019.

  Antonio VISCOMI (PD), nonostante lo svilimento della funzione del Parlamento imposta dalla maggioranza, ritiene utile sottolineare la costante contraddizione tra quanto da essa dichiarato e quanto, in effetti, realizzato. Sono numerose le disposizioni del disegno di legge sulle quali sarebbe necessario acquisire chiarimenti: ad esempio le procedure semplificate per le assunzioni presso la Struttura di progettazione, oppure l'autorizzazione ad assumere per le Università che hanno indicatori in equilibrio, anche se non sono le migliori, la possibilità per il personale dei centri per l'impiego di rimanere inquadrato nei ruoli delle città metropolitane e delle province, forse per favorire regioni, come la Lombardia, che non hanno mai ratificato l'accordo tra il Governo e la Conferenza unificata concluso nel giugno 2018 e che prevedeva diversamente. Si sofferma sulla prevista stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili che, a suo parere, vista la mancanza di risorse, rimarrà lettera morta, con inevitabili conseguenze sociali. In conclusione, il disegno di legge di bilancio riflette l'assoluta mancanza di visione del Governo, che rimane ancorato al presente.

  Stefano LEPRI (PD), dopo avere sottolineato la mancanza di informazioni sul modo in cui i pilastri della manovra, reddito di cittadinanza e «quota 100», saranno attuati, rileva che i deputati sono costretti a fare riferimento alle continue ipotesi che si leggono sui giornali. Ad esempio, oggi si apprende che i carichi familiari per godere del reddito di cittadinanza saranno considerati in modo differenziato e che condizione per accedere al beneficio sarà anche l'accettazione di proposte di lavoro che comportino uno spostamento dalla propria residenza. Si tratta di un cambiamento di rotta del MoVimento 5 Stelle che, nella passata legislatura, aveva fortemente criticato la possibilità che gli aspiranti docenti fossero costretti a lasciare le loro sedi per ricoprire una cattedra. Sottolinea la evidente impossibilità di realizzazione di alcuni provvedimenti nei tempi ipotizzati, quale, ad esempio, la riforma dei Centri per l'impiego a decorrere dal prossimo 1o aprile o l'accesso al pensionamento grazie Pag. 134a «quota 100» senza penalizzazioni. I tagli alle pensioni, sbandierati dal Ministro Di Maio, in realtà colpiscono anche trattamenti di 1.000-1.200 euro al mese, mentre le assunzioni nella pubblica amministrazione sono bloccate nonostante il disegno di legge le preveda. A suo avviso, sarebbe stato meglio destinare le risorse per il reddito di cittadinanza alle assunzioni nella pubblica amministrazione, anche per ridurre la platea dei potenziali poveri che dovrebbero beneficiare del sussidio. Anche le misure per promuovere la natalità e sostenere le famiglie, prorogate nel 2019, subiscono una decurtazione di risorse complessivamente pari a 118 milioni di euro. Infine, esprime forti critiche sul Governo che introduce disposizioni, quali quelle riguardanti il cosiddetto «eco bonus», che favoriranno le industrie automobilistiche straniere, più avanti nello sviluppo dei motori ibridi ed elettrici, a scapito dei produttori italiani e dei loro dipendenti.

  Renata POLVERINI (FI), intervenendo per dare un senso alla necessità di partecipare a lavori svuotati di qualsiasi significato, nonostante quanto affermato dalla relatrice che, nella sua proposta di parere, sottolinea la partecipazione della Commissione lavoro alla stesura del provvedimento, si sofferma sulle contraddizioni del disegno di legge e sulla mancanza di indicazioni sulle modalità della sua attuazione, per quanto riguarda le misure sul reddito di cittadinanza e «quota 100». Non ritrova la promessa abrogazione della riforma Fornero, di cui, in campagna elettorale, Forza Italia aveva proposto solo modifiche, né la flax tax, la cui aliquota del 23 per cento proposta da Forza Italia era stata giudicata eccessivamente alta da Salvini che, invece, proponeva il 15 per cento. L'unico dato positivo che rileva è il superamento del ricalcolo delle pensioni d'oro nelle forme della proposta di legge Atto Camera n. 1071, di cui la Commissione lavoro aveva iniziato l'esame. Ciò nonostante, il disegno di legge prevede tagli anche a carico di trattamenti pensionistici che non possono essere definiti «d'oro». Si tratta di una manovra contro il popolo e, in particolare, contro coloro che hanno sempre mantenuto un atteggiamento corretto nei confronti dello Stato. Le poche misure di agevolazione fiscale riguardano solo limitate categorie di lavoratori, gli autonomi con reddito fino a 65.000 euro annui, e sono congegnate in modo tale che favoriranno l'aggiramento delle norme vigenti e un proliferare di false partite IVA a scapito di regolari contratti di lavoro dipendente. Saranno proprio i lavoratori dipendenti, insieme ai pensionati, a pagare il prezzo di questa manovra fatta di inasprimenti di IMU, TASI, IRAP e addizionali regionali. La legge di bilancio che il Parlamento si accinge ad approvare non sarà in grado di scongiurare la recessione, prevista, da ultimo, dall'Ufficio parlamentare di bilancio già dal 2019. Sulla pubblica amministrazione, dopo avere sottolineato la necessità che la ministra Bongiorno risponda alle domande che le sono state poste nel corso dell'audizioni presso le Commissioni riunite I e XI di Camera e Senato dello scorso 26 settembre, rileva l'impoverimento della settore che, sulla base dei provvedimenti del Governo, perderà circa 350.000 dipendenti, che accederanno al pensionamento, a fronte dei quali saranno assunti poco meno di 30.000 nuovi lavoratori. In conclusione, ritiene probabile che il disegno di legge di bilancio costituisca solo un tassello della campagna elettorale di una maggioranza che, evidentemente, è intenzionata ad andare alle urne già nella prossima primavera, dal momento che non le pare possibile che si possa affrontare una manovra per il 2020 con la necessità, già nota, di reperire risorse per almeno 23 miliardi, solo per sterilizzare l'aumento dell'IVA previsto dal disegno di legge in discussione.

  Marco LACARRA (PD), dopo avere rilevato il contesto surreale e sconcertante in cui si sta tenendo il dibattito sul disegno di legge di bilancio, sottolinea la mancanza di tempo a disposizione per l'approfondimento delle misure proposte e inserite all'ultimo momento in un testo che è Pag. 135completamente diverso da quello già esaminato dalla Camera in prima lettura. È uno svilimento delle istituzioni, che coinvolge anche i parlamentari della maggioranza e che si concluderà domani con l'ennesima questione di fiducia. Nel merito, rimarca l'assenza di qualsiasi misura a favore del Mezzogiorno, terra dalla quale il Ministro Di Maio ha raccolto i maggiori consensi elettorali, e rileva l'assenza di tutti quei provvedimenti, richiesti anche dal Partito Democratico nel corso dell'esame del cosiddetto decreto «Dignità» e che lo stesso Ministro Di Maio aveva promesso sarebbero stati inseriti nella legge di bilancio. Partendo dalla sua esperienza di amministratore locale, ritiene condivisibile lo strumento del reddito di cittadinanza per contrastare la povertà ma considera necessario attuarlo in maniera del tutto diversa da quella ipotizzata dalla maggioranza. A suo giudizio sarebbe stato comunque meglio destinare le risorse a progetti destinati alla promozione del lavoro e non a forme di assistenzialismo. Anche altre misure proposte, come, ad esempio, la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili, avrebbero avuto bisogno di specifici stanziamenti finanziari per essere realmente attuate e non solo promesse. Ritiene inevitabile il fallimento di tali disegni e considera con preoccupazione lo scenario futuro, che richiederà, per il 2020, il reperimento di almeno 23 miliardi di euro per la sterilizzazione dell'aumento delle aliquote IVA, pure previsto dal disegno di legge in esame. Per tali ragioni, preannuncia il voto contrario del gruppo del Partito Democratico sulla proposta di relazione favorevole della relatrice.

  Romina MURA (PD) sottolinea la mancanza nel disegno di legge di bilancio di risorse in favore delle comunità locali, ad esempio quelle per favorire i collegamenti con le isole, e critica la riduzione delle anticipazioni di cassa ai comuni, che metterà in difficoltà le amministrazioni locali nel pagamento degli stipendi dei propri dipendenti già a partire dal prossimo giugno. Concorda con i colleghi che l'hanno preceduta sulle critiche alla manovra, che non impedirà la recessione del Paese già dal prossimo anno, e sull'impossibilità, in tale situazione, di trovare i 23 miliardi di euro necessari a bloccare l'aumento dell'IVA. Ritiene negativo l'avere escluso dalle procedure per l'attuazione del reddito di cittadinanza le amministrazioni locali, che costituiscono, di fatto, la regia degli attuali strumenti di contrasto della povertà. Giudica altrettanto negativamente gli aggravi a carico del Terzo settore, i cui enti sono parte integrante del sistema di welfare italiano. Individua misure, come la tassazione agevolata delle pensioni di fonte estera in caso di trasferimento dei titolari nel Mezzogiorno, che non sono sbagliate ma che dovrebbero essere inserite in un quadro organico, per non avere carattere di spot elettorale. Sottolineato quindi che il Parlamento è stato privato totalmente dei suoi poteri, preannuncia che il Partito Democratico si prefigge di spiegare ai cittadini il vero contenuto della legge di bilancio, con l'intento di smascherare le false promesse del Governo.

  Davide TRIPIEDI, presidente, dopo avere fatto presente che è stata presentata, da parte dei deputati del gruppo del PD, una relazione di minoranza (vedi allegato 2), nessun altro intendendo intervenire, pone in votazione la proposta di relazione favorevole della relatrice (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di relazione della relatrice. Delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, la deputata Pallini quale relatrice presso la V Commissione.

  Davide TRIPIEDI, presidente, avverte che la relazione approvata dalla Commissione, alla quale è allegata la relazione di minoranza, sarà trasmessa, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio).

  La seduta termina alle 18.

Pag. 136