CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 dicembre 2018
119.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 27 dicembre 2018. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 e relativa nota di variazioni.
C. 1334-B Governo, approvato dalla Camera e modificato al Senato e C. 1334/II Governo.

(Relazione alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che, come convenuto dai gruppi all'unanimità, la presentazione di eventuali emendamenti potrà avere luogo direttamente presso la Commissione Bilancio.
  Avverte, quindi, che il gruppo del Partito democratico ha preannunciato la presentazione di una relazione alternativa.

  Emanuela CORDA (M5S), relatrice, riferisce che la legge di bilancio 2019 giunge alla Camera in terza lettura essendosi reso necessario, durante l'esame al Senato, apportare correzioni alla manovra al fine di dare seguito all'accordo contenente gli impegni del Governo italiano per tenere sotto controllo il deficit strutturale ed evitare l'avvio di una procedura di infrazione.
  Al riguardo rileva che l'accordo ha comportato una riduzione di circa dieci miliardi delle spese in deficit previste con la manovra e ha permesso di ridurre il disavanzo dal valore inizialmente stimato Pag. 48del 2,4 per cento ad un valore attestato intorno al 2,04 per cento, con previsione dell'1,8 per cento per l'anno 2020 e dell'1,5 per cento per l'anno 2021, senza per questo modificare i più importanti interventi programmati.
  Ciò premesso, segnala che le disposizioni introdotte al Senato che interessano più da vicino gli ambiti di competenza della Commissione riguardano innanzitutto la proroga, al 31 dicembre 2019, dei provvedimenti di soppressione e di riconfigurazione di comandi, enti e altre strutture ordinative dell'Esercito italiano (articolo 1, comma 1140, lettera b), nonché le assunzioni di personale per arsenali e stabilimenti militari (articolo 1, comma 305 e comma 306).
  In particolare, la lettera I) del comma 1140 novella l'articolo 2188-bis del Codice dell'ordinamento militare prorogando di un anno l'adozione di provvedimenti di soppressione, ovvero di riconfigurazione, di comandi, enti e altre strutture ordinative dell'Esercito che concorrono alla contrazione strutturale non inferiore al 30 per cento richiesta dalla legge di delega per la revisione dello strumento militare (legge n. 244 del 2012).
  Nello specifico, i provvedimenti di soppressione riguardano: i Centri documentali di Ancona, Brescia, Cagliari, Caserta, Catania, Chieti, Como, Lecce, Milano, Palermo, Salerno, Udine, Verona e Roma, nonché il Comando militare Esercito Molise.
  I provvedimenti di riconfigurazione riguardano: il Comando forze operative terrestri dislocato a Verona, riconfigurato nella sede di Roma in Comando forze operative terrestri e Comando operativo Esercito; il Comando Esercito Abruzzo; il Comando Esercito Friuli Venezia Giulia; il Comando Esercito Lombardia con sede a Milano; il Comando Esercito Marche; il Comando militare della Capitale; il Comando militare autonomo della Sardegna; il Comando militare autonomo della Sicilia e il Comando supporti in Verona.
  Un'altra rilevante modifica introdotta al Senato riguarda il comma 305 che autorizza il Ministero della difesa ad assumere, per il triennio 2019-2021, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, un contingente massimo di 294 unità di personale con profilo tecnico non dirigenziale, destinati all'area produttiva industriale, in particolare degli arsenali e degli stabilimenti militari. La disposizione autorizza le nuove assunzioni facendo comunque salvi i limiti della dotazione organica e nel rispetto dell'articolo 2259-ter del Codice dell'ordinamento militare.
  Il successivo comma 306 provvede a coprire gli oneri finanziari nel limite di spesa di euro 3.318.142,68 per l'anno 2019, di euro 6.636.285,36 per l'anno 2020, e di euro 9.954.428,04 annui a decorrere dall'anno 2021, a valere sulle risorse del fondo di cui all'articolo 1, comma 365, lettera b), della legge 11 dicembre 2016, n. 232, come rifinanziato ai sensi del comma 298 del provvedimento in esame.
  Ulteriori disposizioni inserite dal Senato riguardano la materia delle dismissioni immobiliari. In particolare, il comma 422 reca l'impegno del Governo ad attuare un programma di dismissioni immobiliari che comprende, alla lettera b) del comma 423, anche immobili di proprietà dello Stato in uso al Ministero della difesa non più necessari alle proprie finalità istituzionali e suscettibili di valorizzazione, e a fissare un obiettivo di introito per un importo non inferiore a 950 milioni di euro per il 2019 e a 150 milioni per ciascuno degli anni 2020 e 2021, al netto delle quote non destinate al Fondo ammortamento titoli di Stato o alla riduzione del debito degli enti. La disposizione prevede inoltre che sia approvato, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi entro il 30 aprile 2019, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, un piano di cessione di immobili pubblici. Il decreto disciplina i criteri e le modalità di dismissione degli immobili da attuarsi negli anni 2019, 2020 e 2021. Il piano è aggiornato annualmente con la medesima procedura.
  Il comma 426 consente all'Agenzia del Demanio di riconoscere in via di anticipazione al Ministero della difesa un contributo pari al 5 per cento del valore degli Pag. 49immobili che il medesimo Ministero rende disponibili, e comunque nel limite complessivo annuo di 5 milioni di euro nel 2019 e 10 milioni di euro nell'anno 2020, da destinare ad interventi di manutenzione e adeguamento degli immobili in uso o da utilizzare da parte del medesimo Ministero.
  Segnala, poi, il comma 933, che assegna a Roma Capitale una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro per l'anno 2019 e a 20 milioni di euro per l'anno 2020 per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità. In relazione ai predetti interventi Roma Capitale può avvalersi, nei casi emergenziali, del concorso del Ministero della difesa.
  A sua volta il comma 934 autorizza la spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021, per l'acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradali. In relazione a quest'ultima disposizione la relazione tecnica del Governo precisa che tali risorse sono iscritte nello stato di previsione del Ministero della difesa.
  Ricorda, infine, che con il provvedimento in esame sono stanziate – dal comma 442 – risorse aggiuntive per il personale del comparto sicurezza e difesa, per complessivi 19.066.908 euro a decorrere dall'anno 2019. La disposizione fa riferimento alla specificità delle funzioni e delle responsabilità dirigenziali connesse alle esigenze in materia di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, di immigrazione, di tutela economico-finanziaria, di difesa nazionale e di soccorso pubblico.
  Tale incremento è posto in deroga al vincolo (imposto dall'articolo 23, comma 2 del decreto legislativo n. 75 del 2017) secondo cui – nelle more della convergenza e armonizzazione dei trattamenti economici accessori del personale delle pubbliche amministrazioni – l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale (anche di livello dirigenziale) di ciascuna amministrazione pubblica non può eccedere il corrispondente importo determinato per l'anno 2016.
  Nell'ambito delle complessive risorse, il comma in esame destina, tra l'altro, alla lettera b), 7,5 milioni per il Fondo finalizzato a fronteggiare specifiche esigenze di carattere operativo o valorizzare l'attuazione di specifici programmi o il raggiungimento di qualificati obiettivi, destinato alle qualifiche di vice questore aggiunto e di vice questore e qualifiche e gradi corrispondenti (per Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Corpo della Guardia di finanza; Corpo della Polizia penitenziaria), ai sensi dell'articolo 45, comma 11 del decreto legislativo n. 95 del 2017.
  Alla luce di quanto evidenziato, presenta quindi una proposta di relazione favorevole che illustra (vedi allegato 1).

  Alberto PAGANI (PD) considera prioritario svolgere un ragionamento politico finalizzato a mettere in evidenza le conseguenze che la manovra in discussione produrrà sul dibattito dei provvedimenti all'esame della Commissione.
  Ricorda, infatti, che mentre la Ministra della difesa, Elisabetta Trenta, nell'audizione svolta ad inizio legislatura sulle linee programmatiche del dicastero, aveva affermato di voler perseguire l'obiettivo, fissato in ambito NATO, di avvicinare il budget a disposizione della Difesa ad un valore prossimo al 2 per cento del PIL, con la legge di bilancio che sta per essere varata tale obiettivo sembra del tutto allontanarsi.
  Invita, quindi, la maggioranza ad essere realista e a considerare che, senza le necessarie risorse economiche, tutte le iniziative legislative e le discussioni finora avviate non potranno essere portate a compimento.
  In particolare, con riguardo agli investimenti, osserva come l'80 per cento della spesa per l'ammodernamento e il rinnovamento dei programmi d'arma verrà sostenuta solo a partire dal 2028; pertanto, nei prossimi dieci anni si effettueranno quasi esclusivamente spese per eseguire interventi che possano consentire di prolungare la vita operativa di mezzi oramai obsoleti e destinati ad essere sostituiti a breve termine.Pag. 50
  Evidenzia come le nostre Forze armate necessitino di mezzi più moderni ed efficienti se vogliono evitare di perdere quella capacità operativa che rappresenta un valore insostituibile ed aggiunge che la spesa militare svolge anche un'importante funzione di stimolo per la ricerca tecnologica, permettendo di effettuare investimenti strategici per il Paese.
  Manifesta, quindi, il proprio disappunto per l'impostazione della legge di bilancio che considera le spese militari superflue e rimarca la posizione di dissenso del gruppo del Partito democratico, ribadendo le perplessità di potere avviare, nel prosieguo della legislatura, discussioni in grado di concretizzarsi in risultati positivi.
  Anche a nome del proprio gruppo, presenta quindi una proposta di relazione alternativa che illustra (vedi allegato 2).

  Roger DE MENECH (PD) ritiene fondamentale svolgere anche alcune considerazioni di metodo riguardo all'esame del provvedimento. Si domanda, infatti, che cosa sarebbe potuto succedere nella precedente legislatura se l'esame della legge di bilancio fosse stato svolto nelle condizioni in cui si svolge il dibattito odierno.
  Si rivolge, in particolare, al gruppo del M5S che, quando era all'opposizione, criticava aspramente l'operato del Partito democratico invocando il cambiamento ed ora, invece, essendo maggioranza, ha cambiato radicalmente il proprio atteggiamento e le proprie convinzioni.
  Vorrebbe sapere perché sia stata portata avanti fino all'ultimo una trattativa con l'Unione europea destinata a fare riscrivere la legge di bilancio dalle istituzioni comunitarie, escludendo il Parlamento dalla possibilità di incidere anche solo in minima parte, e si domanda se tutto questo non sia servito solo a fare vedere all'opinione pubblica che il Governo intendeva mantenere le promesse elettorali.
  Scendendo nel merito delle disposizioni che interessano la Commissione, evidenzia come a breve gli effetti negativi della manovra sul settore della difesa verranno alla luce e, anche in questo campo, rileva come il gruppo del M5S abbia smentito il proprio passato, dimenticandosi delle battaglie condotte quando non era al Governo.
  Manifesta, quindi, il proprio disappunto per un documento che giudica dannoso e preannuncia un voto contrario sulla proposta di relazione alla Commissione bilancio, ribadendo la propria contrarietà riguardo al metodo utilizzato per approvare la manovra, appena in tempo per evitare i disastri derivanti dal ricorso all'esercizio provvisorio.

  Salvatore DEIDDA (FdI) preannunzia il voto contrario del gruppo di Fratelli d'Italia in ragione delle scarse risorse destinate dal Governo alla Difesa per venire incontro alle promesse elettorali.

  Gregorio FONTANA (FI) esprime il voto contrario del gruppo di Forza Italia. Ritiene che i contenuti della manovra siano inaccettabili sia in generale, sia in relazione alle esigenze della Difesa. Peraltro, a suo avviso, i pochi che beneficeranno delle misure previste nel provvedimento si renderanno presto conto degli effetti negativi che la manovra produrrà sulla crescita del Paese.Condivide, inoltre, le critiche di metodo già sollevate da altri colleghi e sottolinea come questa legislatura sia la prima in cui l'esame della manovra economica si esaurisce senza permettere al Parlamento di potersi esprimere adeguatamente sui contenuti.

  Emanuela CORDA (M5S), relatrice, dichiara di non condividere le opinioni espresse da alcuni colleghi e sottolinea come invece il provvedimento in esame contenga una serie di disposizioni in favore del comparto della Difesa, e in particolare numerose misure che riguardano il personale di tale comparto. Invita, quindi, a sostenere la proposta di relazione favorevole alla Commissione Bilancio.

  Roger DE MENECH (PD) segnala come il ragionamento che ha pocanzi illustrato trova conferma nelle dichiarazioni appena Pag. 51rese dal Vicepresidente del Consiglio, il quale ha affermato l'intenzione del Governo di modificare la previsione in tema di IRES nei confronti degli enti no profit che operano nel Terzo settore. Ritiene quindi paradossale che si preannunci di cambiare delle norme prima ancora di approvarle.

  Nicola STUMPO (LEU) intervenendo in sostituzione del collega Palazzotto, ribadisce come la manovra finanziaria oggetto di esame sia stata di fatto scritta molto frettolosamente sotto l'egida delle autorità europee. Nel sottolineare la pessima figura fatta dal nostro Paese nel contesto comunitario e il disordine con cui sono stati portati avanti i lavori, fa presente come a suo avviso emergeranno presto altri gravi errori, come è appena avvenuto per le disposizioni in tema di IRES, citate dal collega De Menech.

  Matilde SIRACUSANO (FI) ribadisce il voto contrario del suo gruppo proprio in considerazione del ruolo marginale che è stato riconosciuto al Parlamento nell'approvazione di un provvedimento, quale il disegno di legge di bilancio, che giudica il più rilevante in quanto espressione della linea di politica economica del Governo. Ribadisce inoltre l'assenza di risorse adeguate nel settore della Difesa.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.40.

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