CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 dicembre 2018
119.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 40

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 27 dicembre 2018. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. – Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Emanuela Claudia Del Re.

  La seduta comincia alle 12.05.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 e relativa Nota di variazioni.
C. 1334-B Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato, e C. 1334/II Governo.

(Relazione alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in oggetto.

  Marta GRANDE, presidente, avverte che non sono pervenuti emendamenti e ricorda che, come convenuto, la Commissione è chiamata ad esprimersi sul provvedimento in una sola seduta, dal momento che la Commissione bilancio deve concludere l'esame in sede referente entro oggi, considerato che la seduta dell'Assemblea per l'esame in terza lettura del provvedimento è convocata già da domani mattina. Nell'invitare il relatore Ribolla ad illustrare i contenuti del provvedimento, segnala che la deputata Quartapelle Procopio, unitamente ad altri deputati del suo gruppo, ha già presentato una proposta di relazione (vedi allegato 2).

  Alberto RIBOLLA, relatore, evidenzia, tra gli interventi salienti del provvedimento, il rafforzamento della dotazione di personale amministrativo del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che potrà assumere fino a trecento dipendenti, con contratto a tempo indeterminato di dipendenti della III e della II area funzionale (commi 314 e 315). Osserva che la norma va nella direzione, in più occasioni auspicata dalla Commissione, da ultimo anche durante l'esame del provvedimento in prima lettura, di un rafforzamento delle strutture serventi la nostra rete diplomatico-consolare, destinato a dare ossigeno all'Amministrazione degli affari esteri e a potenziare l'azione internazionale dell'Italia. Pag. 41
  Rileva che nella medesima direzione si colloca la disposizione, parimenti introdotta al Senato, che incrementa di cinquanta unità il contingente di dipendenti, assunti con contratto locale, impiegati presso gli uffici della rete diplomatico-consolare (portandoli a complessivi 2870 persone), nell'ottica di assicurare un'evasione ordinata delle pratiche di riconoscimento della cittadinanza presentate soprattutto nelle sedi sudamericane (comma 316), come più volte richiesto anche dai colleghi eletti nella circoscrizione estero.
  Sul versante degli aiuti allo sviluppo, sottolinea il particolare rilievo delle disposizioni volte al potenziamento del ruolo della Cassa depositi e prestiti S.p.A. quale istituzione finanziaria per la cooperazione internazionale allo sviluppo, la cui mission è espressamente collegata agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e che si affiancano alle misure finalizzate al rafforzamento dell'organico dell'Agenzia italiana per la cooperazione, già approvate in prima lettura.
  In tal senso, per i profili finanziari, rileva che è introdotta la garanzia di ultima istanza dello Stato sulle esposizioni assunte dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A. Per tale finalità è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2019, da iscrivere nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, ad incremento delle risorse destinate alle garanzie assunte dallo Stato (comma 337).
  Segnala un ulteriore intervento, introdotto durante l'esame al Senato, riguardante la disciplina in materia di erogazione, da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, di contributi a soggetti pubblici italiani, a Stati esteri, a organizzazioni internazionali e a soggetti privati, italiani e stranieri, aventi finalità di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale e di attuazione d'iniziative umanitarie e di tutela dei diritti umani. Osserva che è stata prevista, a tale fine, un'autorizzazione di spesa di 700 mila euro, a decorrere dal 2019 ed è stata disposta l'abrogazione della legge 6 febbraio 1992, n. 180, che regolava la materia (comma 589).
  Sottolinea che tale riforma si affianca all'altra, introdotta in sede d'esame presso la Commissione bilancio di questo ramo del Parlamento, che modifica il regime dei contributi agli enti internazionalistici, abrogando la legge n. 948 del 1982 e prevedendo che il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale possa erogare, a valere su un apposito stanziamento, contributi ad enti con personalità giuridica o ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale, impegnati da almeno tre anni continuativi nella formazione in campo internazionalistico o nella ricerca in materia di politica estera. Le erogazioni sono regolate da convenzioni, previa procedura pubblica, nel rispetto dei princìpi di trasparenza e di parità di trattamento (comma 588).
  Presenta, quindi, una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 1), di cui auspica l'approvazione.

  Laura BOLDRINI (LeU) preannuncia il suo voto contrario, esprimendo un giudizio fortemente negativo sia sul merito del disegno di legge di bilancio sia sul metodo con il quale esso è stato esaminato dal Parlamento. Sul piano del metodo, la posizione di iniziale dura contrapposizione con le Istituzioni europee ha lasciato spazio a un imbarazzante temporeggiamento, che ha evidenziato tutta la debolezza della linea negoziale del Governo. In secondo luogo, sottolinea che il Parlamento è stato sottoposto ad una umiliazione senza precedenti: benché, infatti, anche nella scorsa legislatura si siano verificate talune forzature sul piano procedurale, in questa circostanza il Parlamento è stato trasformato in una «sala d'attesa», costretto a subire gli inaccettabili ritardi del Governo nella presentazione del maxi-emendamento che ha modificato radicalmente i contenuti della manovra. Sul piano del merito, in linea generale evidenzia che, per reperire le risorse necessarie a finanziare una parvenza di reddito di cittadinanza (molto diverso dal sussidio promesso in campagna Pag. 42elettorale) e una finta riforma della legge Fornero, il combinato disposto della legge di bilancio e del decreto fiscale introduce un sostanziale condono per gli evasori e per coloro che hanno commesso abusi edilizi, non colpisce i grandi patrimoni e vessa, al contrario, le organizzazioni del volontariato attraverso il raddoppio dell'aliquota IRES. Tale ultima misura, peraltro, appare in netto contrasto con l'obiettivo del Governo di combattere la povertà, dato che va a colpire i soggetti della società civile che si occupano proprio delle persone più disagiate. Per quanto riguarda le misure di competenza della Commissione, esprime profondo dissenso per la riduzione dei fondi destinati alle organizzazioni multilaterali, in primis l'ONU, nonché per il taglio alle risorse per la cooperazione allo sviluppo, per la rete diplomatico-consolare e ribadisce che l'imposta addizionale sulle rimesse dei migranti, introdotta con il decreto fiscale, è una misura altamente discriminatoria che introduce, di fatto, una sorta di apartheid legalizzato. Da ultimo, sottolinea l'ulteriore contraddizione del Movimento 5 Stelle, che nella scorsa legislatura si era opposto con fermezza al programma di acquisto dei velivoli F35, mentre oggi non oppone alcuna obiezione sul disegno di bilancio in esame, che prevede proprio quella spesa.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), annunciando il voto contrario del gruppo PD alla proposta di relazione presentata dall'onorevole Ribolla, evidenzia la palese contraddizione tra una legge di bilancio definita «manovra del popolo» ed una procedura d'esame opaca e limacciosa, che ha esautorato il Parlamento dalle sue funzioni essenziali di controllo, di dibattito e di indirizzo. Sul piano generale, osserva che le due misure più importanti della manovra, ovvero il reddito di cittadinanza e la riforma delle pensioni, prima ancora di essere approvate in via definitiva, sono già oggetto di dispute e contrasti tra gli esponenti dei due partiti di maggioranza. Riguardo alle misure di competenza della Commissione, considera molto grave che l'abrogazione della legge n. 948 del 1982, che disciplina l'erogazione dei contributi agli enti internazionalistici, sia stata inserita nel maxi-emendamento presentato in Aula al Senato, senza consentire una previa discussione in sede di Commissione affari esteri. Si associa, inoltre, alle critiche avanzate dalla collega Boldrini circa il taglio delle risorse per la cooperazione allo sviluppo, che mette a serio rischio l'obiettivo del Governo, ribadito nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, di destinare lo 0,33 per cento del PIL a tale settore: al riguardo, giudica sconcertante che nessuna voce si sia levata dalla maggioranza per segnalare questa evidente discrasia tra obiettivi fissati e risorse stanziate. Altrettanto sconfortante è l'incremento della tassazione sulle organizzazioni del volontariato: al riguardo, sottolinea che la sottosegretaria al Ministero dell'economia e delle finanze, Laura Castelli, in un'intervista ha erroneamente sostenuto che l'aumento dell'imposizione riguarderà solo gli utili di questi enti, dal momento che, per statuto, tali enti non possono distribuire dividendi, ma devono reinvestire eventuali utili nelle attività benefiche che svolgono. Esprime, inoltre, profondo dissenso per la norma che riduce i contributi agli enti locali per l'assistenza dei minori stranieri non accompagnati. Da ultimo, rilevando che la legge di bilancio sta già suscitando grave scontento nel Paese, anche tra gli elettori della maggioranza, annuncia che il Partito democratico promuoverà una campagna di mobilitazione contro la manovra, cercando di dare corpo e voce ad un disagio sempre più diffuso verso il Governo.

  Andrea ORSINI (FI), annunciando il voto contrario di Forza Italia, si associa alle considerazioni delle colleghe Boldrini e Quartapelle Procopio riguardo all'esautorazione del ruolo del Parlamento: a suo avviso, se senatori e deputati fossero stati effettivamente coinvolti nell'esame della manovra, sarebbero emerse tutte le contraddizioni dell'attuale maggioranza. Mentre il Movimento 5 Stelle può, a ragion veduta, rivendicare alcuni risultati, sebbene Pag. 43le risorse per il reddito di cittadinanza consentano di soddisfare al massimo il 40 per cento dei potenziali percettori, la Lega non è riuscita a realizzare nessuno degli obiettivi dichiarati in campagna elettorale, tra cui flat tax, maggiori investimenti infrastrutturali, lotta alla burocrazia. Sottolinea che, sebbene – da europeista – ritenga indispensabile una riforma radicale del telaio organizzativo e politico dell'Unione europea, è stato sbagliato, da parte del Governo, sfidarne le Istituzioni senza approntare preventivamente un sistema di alleanze. La debolezza della nostra posizione negoziale ci ha infatti obbligato a recepire tutte le richieste di Bruxelles, stravolgendo, di fatto, il contenuto della manovra. Parafrasando la celebre frase di Montanelli, rileva che il Movimento 5 Stelle ama così tanto i poveri che, ogni volta che va al potere, li aumenta di numero. Da ultimo, rileva la netta contraddizione tra il contenuto della legge di bilancio in esame e un post pubblicato il 12 dicembre 2017 da Matteo Salvini, nel quale si prospettava una drastica diminuzione della pressione fiscale per promuovere le piccole e medie imprese, vera spina dorsale dell'economia del Paese.

  Simone BILLI (Lega) esprime gratitudine e apprezzamento per le norme relative all'assunzione di personale per potenziare la rete diplomatico-consolare, una misura prevista dal «contratto di governo» e realizzata grazie alla sollecitazione degli eletti all'estero e all'impegno del «Governo del cambiamento».

  Sabrina DE CARLO (M5S), annunciando il voto favorevole del gruppo M5S, esprime viva soddisfazione per le misure contenute nella manovra, che realizzano gli obiettivi di alcune battaglie storiche del Movimento e confermano la sua vocazione a tutela dei cittadini, soprattutto delle fasce più deboli.

  Paolo FORMENTINI (Lega), esprimendo il voto favorevole del proprio gruppo, precisa che la norma sulla tassazione delle rimesse dei migranti, peraltro contenuta nel decreto fiscale e non nella legge di bilancio, costituisce una misura sacrosanta, in quanto impone ai migranti di contribuire al benessere del Paese che li ospita, e non produce alcun apartheid.

  Laura BOLDRINI (LeU) replica di aver correttamente collocato la misura sulle rimesse degli immigrati nel decreto-legge n. 119, ragion per cui non può accettare il rilievo di imprecisione normativa. Inoltre, tale disposizione deve essere letta in combinato disposto con le misure relative ai minori non accompagnati menzionate dalla collega Quartapelle Procopio, risultando così chiaramente un diritto speciale e deteriore per gli immigrati, ciò che complessivamente non può definire altro che come un apartheid.

  La viceministra Emanuela Claudia DEL RE riconosce che la riduzione delle risorse destinate alla cooperazione allo sviluppo, pari a quaranta milioni di euro, costituisce una ferita, la quale tuttavia si inserisce in un quadro di razionalizzazione della spesa pubblica, che ha comportato tagli a tutte le amministrazioni pubbliche per complessivi due miliardi di euro. Si tratta di una misura dolorosa che, peraltro, viene parzialmente compensata dalle assunzioni previste nell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e dal nuovo ruolo attribuito alla Cassa depositi e prestiti S.p.A. quale istituzione finanziaria per promuovere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Auspica, infine, che, con il sostegno della Commissione, il Governo possa promuovere le attività di cooperazione come strumento principale della politica estera del Paese, continuando a perseguire l'obiettivo ambizioso di investire lo 0,7 per cento del PIL in tale settore entro il 2030.

  Marta GRANDE, presidente, avverte che si passerà ora ai voti sulla proposta di relazione favorevole del deputato Ribolla. Solo in caso di reiezione, verrà messa ai voti la proposta della deputata Quartapelle Procopio. Pag. 44
  La Commissione approva la proposta di relazione del deputato Ribolla e lo nomina per la partecipazione alla seduta della sede referente. Risulta così preclusa la proposta di relazione presentata dai deputati Quartapelle Procopio e altri, che verrà comunque trasmessa, unitamente a quella approvata, alla Commissione Bilancio, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento.

  La seduta termina alle 12.40.

Pag. 45