CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 dicembre 2018
112.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 12 dicembre 2018. – Presidenza della presidente Marta GRANDE – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.40.

Modifica all'articolo 71 della Costituzione in materia di iniziativa legislativa popolare.
C. 726 cost. Ceccanti e C. 1173 cost. D'Uva.
(Parere alla I Commissione).
(Rinvio dell'esame).

  Marta GRANDE, presidente, nel fare presente che la Conferenza dei presidenti di gruppo, svoltasi sabato 8 dicembre scorso, aveva già posticipato a giovedì 20 dicembre l'avvio della discussione generale in Assemblea delle proposte di legge in titolo, informa che presso la Commissione di merito non si sono realizzate le condizioni per l'adozione del testo base per il seguito dell'esame in sede referente, come inizialmente previsto. Conseguentemente, non sussistendo ancora le condizioni per l'espressione del parere da parte di questa Commissione, rinvia l'avvio dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 15.45.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 12 dicembre 2018 – Presidenza della presidente Marta GRANDE – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.45.

7-00124 Grande: Sulla sicurezza dei giornalisti e degli operatori dei media a livello internazionale.
(Discussione e rinvio).

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  Marta GRANDE, presidente, segnala che la risoluzione in titolo è stata sottoscritta dai colleghi De Carlo, Cabras, Cappellani, Carelli, Colletti, Del Grosso, Di Stasio, Ehm, Emiliozzi, Olgiati, Perconti, Romaniello, Siragusa e Suriano.

  Santi CAPPELLANI (M5S), in qualità di cofirmatario della risoluzione in titolo, la illustra sottolineando che il susseguirsi di tragici episodi che dal 2013 ad oggi hanno visto la morte di ben 650 giornalisti e operatori media, impone un doveroso richiamo alle istituzioni su un tema assai trascurato: la vulnerabilità di giornalisti ed operatori dell'informazione nell'esercizio delle proprie mansioni e l'impunità dei delitti subìti. Tra i tanti, ricorda i casi di Jan Kuciak, di Daphne Caruana Galizia e Viktoria Marinova, brutalmente uccisi a seguito di coraggiose inchieste. Evidenzia che attacchi, minacce e molestie, sono da anni oggetto di discussione e risoluzione in sede Onu e che il richiamo della comunità internazionale alle responsabilità istituzionali dei singoli Paesi fa tuttavia da sfondo alla protratta impunità di mandanti ed esecutori. Rileva che l'adeguamento del quadro giuridico, con specifiche norme vincolanti a tutela della libertà di informazione e dell'incolumità dei suoi operatori, è un doveroso e improrogabile impegno. Auspica, pertanto, chiari provvedimenti in tal senso, invitando il Governo a redigere nuovi strumenti, in grado di definire chiaramente le linee guida del legislatore e assicurando l'adozione di un efficace dettato normativo.

  Marta GRANDE, presidente, associandosi alle considerazioni del collega Cappellani, e in qualità di prima firmataria dell'atto in titolo, segnala che il 7 dicembre scorso è stato conseguito un importante risultato dalla Riunione ministeriale dell'OSCE, svoltasi a Milano, con l'approvazione unanime di una dichiarazione per la libertà, il pluralismo e la sicurezza dei giornalisti che per la loro attività corrono rischi di carattere persecutorio.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione sull'atto in titolo.

  Laura BOLDRINI (LeU) sottolinea la rilevanza del problema oggetto della risoluzione in esame, tanto più in un Paese, come l'Italia, dove alcuni giornalisti sono state vittime di attentati ad opera della criminalità organizzata. In questo contesto, sarebbe opportuno denunciare con fermezza anche le espressioni volgari e scurrili rivolte, in tempi recenti, ad alcuni giornalisti, nonché la situazione di sostanziale sfruttamento patita da alcuni giovani giornalisti, sottopagati e inviati in zone di guerra senza la necessaria copertura assicurativa. Tali comportamenti ledono la dignità di questi professionisti e pregiudicano la stessa libertà di informazione. Sarebbe, dunque, opportuno inserire nella risoluzione un riferimento anche su questi profili.

  Eugenio ZOFFILI (Lega), preannunciando il voto favorevole del gruppo Lega alla risoluzione in esame, si associa alle riflessioni della collega Boldrini, sottolineando che il tema della sicurezza e della dignità dei giornalisti è da lui stesso particolarmente sentito, in quanto nipote del noto cronista Guido Gerosa.

  Emilio CARELLI (M5S) concorda con la proposta della collega Boldrini di inserire un passaggio relativo alla protezione della dignità dei giovani giornalisti che, in un'epoca segnata da una grave crisi dell'editoria, rischiano di perdere ogni forma di tutela, sia retributiva sia assicurativa.

  Marta GRANDE, presidente, accogliendo le sollecitazioni dei colleghi, chiede al deputato Carelli di volere formulare nella prossima seduta una riformulazione della risoluzione al fine di recepire le questioni sollevate dalla collega Boldrini.

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  Laura BOLDRINI (LeU) sottolinea che sarebbe opportuno introdurre il tema nel dispositivo della risoluzione, chiedendo un impegno del Governo a livello globale.

  Marta GRANDE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.55 alle 16.05.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMUNICAZIONI DELLA PRESIDENTE

Sugli esiti della missione svolta a Bruxelles in occasione della riunione interparlamentare organizzata dal Sottocomitato della Commissione affari esteri del Parlamento europeo sui diritti umani e della Conferenza di alto livello di apertura della Settimana celebrativa del 70mo anniversario della Dichiarazione dei diritti dell'uomo (20 novembre 2018).

Sugli esiti della visita a Belgrado, Serbia (29-30 novembre 2018).