CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 novembre 2018
102.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 29 novembre 2018. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Armando Bartolazzi.

  La seduta comincia alle 9.10.

Introduzione degli ausili e delle protesi destinati a persone disabili per lo svolgimento dell'attività sportiva tra i dispositivi erogati dal Servizio sanitario nazionale.
C. 665 Versace.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'8 novembre 2018.

  Vito DE FILIPPO (PD) ritiene utile lo svolgimento di un breve ciclo di audizioni per approfondire i temi oggetto del provvedimento in esame.

  Celeste D'ARRANDO (M5S), precisando di condividere il merito della proposta di legge in discussione, si associa alla richiesta di procedere a un approfondimento tramite lo svolgimento di alcune audizioni.

  Rosa MENGA (M5S) valuta favorevolmente la richiesta di svolgere alcune audizioni, osservando che occorre chiarire innanzitutto quale tipo di protesi debbano essere garantite. Sottolinea la necessità di assicurare equità nell'accesso alla pratica sportiva alle persone disabili, qualunque sia la natura della loro disabilità.

  Elena CARNEVALI (PD) si dichiara in sintonia con lo spirito del provvedimento, Pag. 46sottolineando che la pratica sportiva è un importante strumento di riabilitazione, utilizzato anche nei centri sanitari per le lesioni midollari come modalità di recupero. In una fase successiva, la pratica sportiva rappresenta un mezzo di integrazione e di socialità. Segnala che attualmente si verifica un problema di disparità di accesso alle protesi per lo svolgimento di attività sportiva, in quanto alle persone assistite dall'Inail sono garantite tali prestazioni, cosa che non accade per le persone la cui invalidità non sia causata da un incidente di lavoro. Il provvedimento in esame rientra, quindi, in un quadro più ampio; a tale proposito, ricorda che il mondo delle disabilità è ancora in attesa dell'aggiornamento del nomenclatore tariffario. Richiama in proposito le posizioni assunte dalla Commissione affari sociali nella passata legislatura, in sede di esame del provvedimento di aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA). Ritiene pertanto utile svolgere un approfondimento sul tema delle protesi per attività sportiva, anche al fine di legittimare l'utilizzo di un ausilio considerato finora residuale, ponendo l'attenzione sul fatto che occorre distinguere tra pratica sportiva agonistica e non agonistica. Ringrazia in ogni caso la presentatrice per aver posto tale tema all'attenzione della Commissione.

  Giuseppina VERSACE (FI), relatrice, manifestando disponibilità verso la richiesta di svolgimento di alcune audizioni, ritiene necessario, alla luce di alcuni degli interventi svolti, precisare meglio le finalità del provvedimento da lei presentato. In primo luogo, chiarisce che il provvedimento ha per oggetto qualsiasi tipo di protesi per attività sportiva, a prescindere dalla natura della disabilità della persona interessata. Segnala, quindi, l'esigenza di sanare la disparità di trattamento, già evidenziata dalla collega Carnevali, tra coloro che sono assistiti dall'Inail e le persone che percepiscono una pensione per invalidità civile, quest'ultima peraltro caratterizzata da importi insufficienti.
  Ricorda che la pratica sportiva è importante come terapia, a prescindere dal fatto che essa venga svolta in maniera non agonistica o agonistica, e che la proposta di legge si riferisce ad ogni tipo di ausilio, inclusi quelli predisposti per i soggetti che non hanno subito amputazioni ma presentano, ad esempio, lesioni midollari. Precisa, inoltre, che il riferimento all'alta tecnologia è dovuto al fatto che tale è la natura degli ausili per la pratica sportiva, non solo a livello agonistico. Nel ribadire che l'attività sportiva delle persone disabili favorisce la loro inclusione sociale e il loro equilibrio, evidenzia che l'inclusione delle protesi nei livelli essenziali di assistenza consente di affermare che lo sport rappresenta un diritto e non un lusso.

  Il sottosegretario Armando BARTOLAZZI, concordando pienamente sulla finalità della proposta di legge in discussione, ritiene utile svolgere un approfondimento sul livello tecnologico che deve essere assicurato per le protesi erogate dal Servizio sanitario nazionale, distinguendo tra i diversi livelli di attività sportiva.
  Invita, inoltre, ad effettuare una valutazione sull'impatto di natura economica del provvedimento, segnalando che le risorse ivi previste appaiono insufficienti a coprire le spese che ne potrebbero derivare. Al riguardo, precisando che i dati disponibili sono insufficienti ad effettuare una stima precisa dei possibili beneficiari, fa presente che è possibile, tuttavia, formulare alcune ipotesi.
  Osserva, quindi, che le persone comprese nelle fasce di età fino a 49 anni che hanno subito un'amputazione agli arti inferiori sarebbero circa 36.000; se una percentuale tra il 5 per cento e il 10 per cento di loro volesse usufruire delle protesi d'arto ad alta tecnologia per svolgere attività sportiva, considerando che il costo medio di una protesi si aggira tra gli 8.000 e i 10.000 euro, la spesa potrebbe essere stimata tra 16 e 32 milioni di euro. Le persone comprese nelle fasce di età fino a 49 anni che hanno subito un'amputazione agli arti superiori sarebbero circa 43.000; se una percentuale tra il 5 per cento e il Pag. 4710 per cento di loro volesse usufruire delle protesi d'arto ad alta tecnologia per svolgere attività sportiva, considerando che il costo medio di una protesi si aggira tra 10.000 e i 15.000 euro, la spesa potrebbe essere stimata tra 26 e 52 milioni di euro.
  Precisa, poi, che alle persone con amputazione di arto dovrebbero essere aggiunte quelle con altro tipo di disabilità, che potrebbero usufruire di ausili di diversa natura (carrozzine speciali per atletica o per sport di squadra, cicli e biciclette, monosci, slitte e slittini). Considerato che le persone con disabilità tra i 6 e i 44 anni sono stimate in circa 300.000 e, al netto dei casi già richiamati, in circa 220.000, se una percentuale tra il 5 per cento e il 10 per cento di essi volesse usufruire di ausili per lo svolgimento di attività sportiva, i beneficiari sarebbero tra 11.000 e 22.000. Atteso che il costo di una carrozzina adattata per attività sportiva è di circa 1.700 euro, si deve calcolare una ulteriore spesa per il Servizio sanitario nazionale tra i 18,7 e i 37,4 milioni di euro. Il totale della spesa, quindi, si potrebbe stimare tra 50,7 e 121,4 milioni di euro, a fronte di uno stanziamento previsto di 40 milioni di euro.
  In conclusione, pur esprimendo vivo apprezzamento per la proposta di legge in discussione, reputa utile rilevare che lo stanziamento di fondi ivi previsto risulterebbe inadeguato a fronte delle stime elaborate.

  Giuseppina VERSACE (FI), relatrice, in relazione alle preoccupazioni di carattere finanziario espresse dal rappresentante del Governo, osserva che il Servizio sanitario nazionale potrebbe in alcuni casi concorrere solo ad una parte della spesa necessaria all'acquisto dei dispositivi.
  Proseguendo l’iter del provvedimento, sarà quindi possibile acquisire ulteriori elementi per la valutazione degli oneri finanziari nonché individuare le risorse necessarie.
  Ribadisce l'esigenza di riconoscere il diritto della pratica sportiva per le persone disabili, segnalando che attualmente gli ausili necessari per lo svolgimento di tale pratica non sono nemmeno menzionati nel nomenclatore tariffario.

  Guido DE MARTINI (Lega) segnala che una soluzione al problema della copertura finanziaria del provvedimento potrebbe essere individuata collegando l'erogazione della prestazione al livello reddituale delle persone disabili.

  Marialucia LOREFICE, presidente, osservando che le audizioni potrebbero consentire di individuare una soluzione rispetto alle criticità emerse, comunica che le modalità circa il loro svolgimento potranno essere discusse nel corso dell'imminente riunione dell'ufficio di presidenza della Commissione.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.40 alle 10.05.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 29 novembre 2018. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Cominardi.

  La seduta comincia alle 12.

5-01024 Novelli: Criticità nell'applicazione della legge n. 112 del 2016 sul «Dopo di noi».

  Roberto NOVELLI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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  Roberto NOVELLI (FI), replicando, dichiara di condividere quanto affermato nelle premesse della risposta circa la delicatezza della tematica oggetto dell'interrogazione e il fatto che tale tematica non debba essere occasione di scontro tra i diversi schieramenti politici. Evidenzia che, purtroppo, la legge sul «Dopo di noi» non ha trovato un'applicazione uniforme in tutte le regioni.
  Dichiara, quindi, di non comprendere il riferimento, contenuto nella risposta del rappresentante del Governo, all'aumento di risorse previsto nella legge di bilancio, posto che un emendamento presentato in tal senso dalla collega Carnevali è stato respinto nel corso dell'esame in sede consultiva presso la Commissione affari sociali. Nell'auspicio che tale aumento di risorse possa comunque concretizzarsi in tempi brevi, anche a partire dall'attuale legge di bilancio, conferma l'esigenza di continuare a monitorare la piena attuazione della legge.

5-01025 Carnevali: Ritardo nella trasmissione della relazione alle Camere sull'attuazione della legge n. 112 del 2016 («Dopo di noi») e questione del rifinanziamento della medesima legge.

  Elena CARNEVALI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Elena CARNEVALI (PD), replicando, rileva con soddisfazione che dalla risposta emerge un'inversione di tendenza rispetto all'atteggiamento tenuto dalle attuali forze di maggioranza al momento dell'approvazione della legge sul «Dopo di noi».
  Dichiara di non comprendere il riferimento, contenuto nella risposta, all'aumento di risorse del Fondo dedicato, manifestando in ogni caso soddisfazione qualora tale aumento dovesse essere frutto di un emendamento che il Governo si accinge a presentare al disegno di legge di bilancio. In conclusione, insiste nella richiesta di avere a disposizione, in tempi rapidi, la relazione sull'attuazione della legge, al fine di valutare le concrete modalità di implementazione della stessa.

5-01026 D'Arrando: Priorità alle famiglie con minori nella definizione del nuovo reddito di cittadinanza.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria.

  Il sottosegretario Claudio COMINARDI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Celeste D'ARRANDO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta fornita dal sottosegretario Cominardi, da cui emerge la volontà del Governo di tutelare le famiglie con minori che si trovino in condizione di povertà assoluta, al fine di assicurare loro uno stile di vita dignitoso. Nel rilevare che il reddito di cittadinanza si conferma come una misura economica e non assistenzialistica, sottolinea che l'aiuto alle famiglie con minori può contribuire a contrastare fenomeni quali il bullismo e la dispersione scolastica, costituendo pertanto un investimento sulle generazioni future.

  Marialucia LOREFICE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 12.25.

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