CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 novembre 2018
92.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 14 novembre 2018.

Audizioni, nell'ambito dell'esame in sede referente delle proposte di legge C. 52 Daga e C. 773 Braga recanti «Disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque», di rappresentanti di Alto Calore Servizi SpA e di Acquedotto Lucano – Servizio Idrico Integrato.

  Le audizioni informali si sono svolte dalle 10.20 alle 11.15.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 14 novembre 2018. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, on. Salvatore Micillo.

  La seduta comincia alle 14.50.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 (per le parti di competenza).
C. 1334 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

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Variazione nella composizione della Commissione.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, comunica che l'onorevole Maurizio FUGATTI, essendo cessato il suo incarico governativo, rientra a far parte della Commissione in sostituzione dell'onorevole Diego BINELLI.

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo rinviato nella seduta del 13 novembre scorso.

  Alessio BUTTI (FdI) sottolinea la debolezza dell'azione che il Governo attua nel suo primo e quindi più significativo disegno di legge di bilancio, con riferimento agli interventi di sviluppo e rilancio del Paese nelle materie di competenza della Commissione, in contrasto con i roboanti annunci fatti in passato dai rappresentanti dei Ministeri di riferimento.
  Riguardo alle misure recate dagli articoli 11 e 12, relative agli incentivi per l'efficienza energetica, le ristrutturazioni e le aree verdi, osserva che si proroga, peraltro a suo giudizio in modo insufficiente, una misura già esistente e al riguardo invita il Governo a fornire anche in questo caso, cosa che sarebbe più utile rispetto ad altri, l'analisi costi/benefici dell'intervento, che potrebbe produrre risultati interessanti.
  Quanto al Fondo per gli investimenti delle amministrazioni centrali di cui all'articolo 15, che ha una importante dotazione che si aggira complessivamente introno ai 50 miliardi, chiede al relatore chiarimenti, essendo vigente un Fondo con caratteristiche analoghe e con una dotazione dello stesso ordine di grandezza. Ritiene inoltre opportuno che si preveda il parere delle Commissioni parlamentari sui decreti di riparto del Fondo di cui all'articolo 15, così come anche sui decreti di riparto del Fondo per gli investimenti delle amministrazioni locali, di cui all'articolo 16 parimenti a quanto accade per il Fondo già esistente e invita pertanto il relatore ad evidenziare tale questione nella proposta di relazione.
  Riguardo al Fondo di cui all'articolo 16 chiede al relatore chiarimenti sugli effettivi stanziamenti. Infatti, lo stesso disegno di legge prevede che essi vengano decurtati per l'attuazione di interventi che perseguono altre finalità che, seppur importanti, sottraggono risorse, rendendo meno chiara l'entità delle stesse. Con riguardo ai compiti affidati dall'articolo 16 agli uffici tecnici provinciali, evidenzia come questi non siano a suo giudizio nelle condizioni di esercitarli.
  Nota con dispiacere come il Governo si sia appropriato del contenuto di alcuni emendamenti presentati dal proprio gruppo al decreto-legge «Genova» e allora respinti, trasfondendolo nell'articolo 17, che istituisce la Centrale per la progettazione delle opere pubbliche, peraltro prevedendo assunzioni corpose per la quali sarebbe opportuno predeterminarne i criteri.
  Non concorda sulla istituzione della struttura di missione InvestItalia, un ulteriore staff a disposizione del Presidente del Consiglio, che costa 25 milioni annui e che costituisce l'ennesimo carrozzone con competenze opache.
  In ultimo, sottolinea con sfavore l'assunzione massiccia di personale al Ministero dell'Ambiente, per la verità preannunciata dal Ministro Costa, ma con un perimetro che appariva assai più contenuto. Invita, pertanto, il relatore e il Governo a fare tesoro delle considerazioni riportate a nome del proprio gruppo, che non ha presentato emendamenti al disegno di legge nell'auspicio di vedere accolti i propri suggerimenti nella proposta di relazione del relatore.

  Vincenza LABRIOLA (FI) condivide quanto esposto dal collega che l'ha preceduta, soprattutto in ordine alle assunzioni e alla inopportuna istituzione della struttura di missione InvestItalia. Il disegno di legge inoltre non affronta in maniera adeguata le questioni ambientali, a partire dall'ecobonus, fino alla mobilità sostenibile, ai cambiamenti climatici, che non vengono proprio affrontati, al dissesto idrogeologico, che sta causando ingenti Pag. 214danni anche in termini di vite umane, agli incendi boschivi e alla sistemazione della rete idrica. Trattandosi del primo disegno di legge di bilancio del Governo in carica, si sarebbe aspettata una programmazione serrata degli interventi, con un cronoprogramma definito e l'avvio di un percorso serio sui temi di maggior rilievo per il Paese, in linea con la direzione che il Ministro tiene nei consessi europei e che non trova alcun riscontro nella politica nazionale. Al di là della misura su Acerra che risponde a promesse elettorali, nulla c’è nel disegno di legge sulle altre terre dei fuochi, tra le quali ricorda Taranto, un territorio che paga un prezzo molto alto e al quale non vengono date risposte adeguate.

  Tommaso FOTI (FdI), pur non essendo pregiudizialmente contrario alla visione politica del Governo di agire sul deficit nel presupposto dell'aumento del PIL, rileva come nel disegno di legge di bilancio non siano presenti interventi che possano concorrere a tale aumento. Richiama l'attenzione della maggioranza e del Governo sulla attuale tassazione degli immobili, la medesima stabilita dal Governo Monti e osserva che tale aumento della fiscalità unito con la pesante diminuzione del valore della proprietà immobiliare, che nel suo complesso è passata dal valore di 6 mila miliardi di qualche anno fa a quello attuale di 4 mila miliardi, costituisce di fatto una sorta di patrimoniale che blocca del tutto, come il relatore sa bene, il mercato immobiliare.
  Anche il tema dell'edilizia residenziale pubblica non viene adeguatamente affrontato dal disegno di legge, se non prevedendo l'obbligatorietà per le province di diventare stazioni appaltanti per i comuni non capoluogo di provincia, senza dare a questi ultimi, come a suo giudizio opportuno, la facoltà di farlo. Esprime perplessità anche sulla Centrale unica, il cui personale dovrà recarsi sui luoghi oggetto degli interventi di progettazione, non essendo possibile a suo avviso progettare da Roma su territori che non si conoscono. Pur non essendo la TAV una competenza della Commissione, gli corre l'obbligo di sottolineare l'assenza di risposte alle domande che vengono dai territori e dalla società. Riguardo all'istituzione di Fondi la cui destinazione è demandata a successivi decreti del presidente del Consiglio, rammenta la forte polemica del MoVimento 5 Stelle nella scorsa legislatura riguardo ad interventi simili, che tuttavia vengono ricalcati nel provvedimento in esame.
  Condivide le considerazioni del collega Butti sulla necessità di un intervento delle Commissioni parlamentari competenti che pur potendosi esprimere solo in sede consultiva devono essere messe nelle condizioni di conoscere l'entità delle risorse stanziate e la loro finalità.
  In ultimo evidenzia come la provvisorietà di alcune misure contenute nel disegno di legge, come per esempio gli incentivi alla ristrutturazione o i bonus che vengono previsti, confliggono con l'ottica triennale che il provvedimento deve avere e non costituiscono la giusta premessa di un intervento programmatorio di ampio respiro.

  Stefania PEZZOPANE (PD) esprime forte delusione, non essendo presenti nel provvedimento le misure che erano state richieste durante le audizioni e quindi annunciate dal Governo nel corso dell'esame del decreto-legge «Genova».
  Nel preannunciare la presentazione di una proposta alternativa di relazione da parte del proprio gruppo, giudica improprio aver prorogato solo alcuni degli strumenti di incentivo messi in campo dai governi precedenti, vanificando in parte l'organicità delle misure proposte e assegnando ad esse minore efficacia.
  Rileva inoltre una contraddizione tra la soppressione della struttura CasaItalia, ritenuta un carrozzone dall'attuale Governo, e l'istituzione di nuove strutture, che prevedono peraltro assunzioni con deroga alle procedure di mobilità e concorsuali, del tutto in contrasto con la politica di trasparenza sbandierata dal Governo e che la scorsa legislatura avrebbero fatto gridare alla vergogna i colleghi che ora siedono sui banchi della maggioranza. Pag. 215
  Riguardo agli interventi contenuti nell'articolo 79, stigmatizza l'assenza di misure per i territori colpiti dal terremoto del 2009, nei quali la situazione è bloccata, fortunatamente non a causa della mancanza di risorse assegnate dai precedenti Esecutivi, ma per la mancata nomina di due dirigenti degli uffici tecnici, già segnalata – ma ignorata dal Governo – anche in occasione dell'esame del decreto-legge «Genova».
  Evidenzia che poco si prevede per i territori colpiti dal sisma del centro-Italia e dell'Emilia e che già si stanno cambiando le disposizioni recentemente previste a favore di Genova e di Ischia, confermandone la inadeguatezza. Osserva che la pochezza degli interventi contenuti nel disegno di legge non corrisponde alle promesse fatte dal sottosegretario Crimi nel corso dell'esame del decreto-legge «Genova» e in conclusione, sottolinea, in via generale, la inconcludenza dell'azione di Governo e la scarsa attenzione prestata alle problematiche evidenziate, sulle quali si dovrà a suo giudizio intervenire.

  Daniela RUFFINO (FI) rileva una incongruenza tra i proclami elettorali della maggioranza e segnatamente del MoVimento 5 Stelle in ordine alla risoluzione delle problematiche ambientali e la scarsità delle misure al riguardo contenute nel disegno di legge in esame.
  Ritiene che le emergenze dovrebbero essere affrontate in un'ottica di prevenzione, al fine di evitare i disastri ambientali che sempre più spesso investono il Paese.
  Ricorda che gli amministratori locali hanno speso l'estate a redigere schede tecniche sulle opere infrastrutturali dei loro territori, rispondendo ad una richiesta del Ministro Toninelli, che tuttavia non ha dato alcuna informazione riguardo alle decisioni assunte a seguito di quel monitoraggio.
  Sottolinea che i territori soffrono della mancanza decennale di interventi sulle infrastrutture e auspica che si metta mano ad un corposo intervento che metta fine ai continui eventi franosi e alle anomalie ambientali che si stanno generando, come ad esempio l'erosione degli argini dei fiumi, dando precise risposte.
  Invita infine il Governo a non prendere in giro i cittadini facendo credere che sia possibile barattare la TAV con le altre opere necessarie sui territori, trattandosi di interventi del tutto diversi.

  Roberto MORASSUT (PD) ricorda che alla base dell'intervento che il Governo intende fare con la manovra di bilancio c’è il fatto che la maggiore esposizione debitoria, che crea conflitti con l'Unione europea, sia operata sul presupposto di una crescita del PIL, per la quale tuttavia non vengono messe in campo misure adeguate. Osserva, infatti, che le proposte di dettaglio contenute nel disegno di legge di bilancio e che dovrebbero essere rivolte a questa finalità appaiono assai deboli, non agendo il provvedimento sulle leve che potrebbero far ripartire l'economia.
  In termini di investimenti, infrastrutture e interventi a favore dell'edilizia gli strumenti definiti dal disegno di legge appaiono confusi, con sovrapposizioni di competenze, nuovi pletorici organismi a carattere centralizzato fortemente burocratizzati, che rischiano solo di bloccare ancora di più le procedure.
  Ricorda che i dati sulla realizzazione delle infrastrutture strategiche presentati dal CRESME alla Commissione, alla presenza anche del presidente dell'Autorità anticorruzione, hanno evidenziato negli ultimi anni un andamento tendenziale crescente per gli investimenti e questo grazie alla riforma del codice dei contratti e all'implementazione delle attività del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sul quale a suo giudizio si dovrebbe investire di più.
  Non concorda con l'istituzione di ben tre nuovi organismi, alcuni di stampo sovietico, che spezzano il processo unitario che deve caratterizzare le infrastrutture, dalla progettazione alla realizzazione e che inficiano il ruolo dei provveditorati alle opere pubbliche e del Consiglio superiore Pag. 216dei lavori pubblici. Avrebbe ritenuto preferibile valorizzare le eccellenze già presenti nel Paese, passando attraverso una semplificazione degli interventi e non una loro complicazione, che rischia di compromettere i risultati faticosamente raggiunti negli scorsi anni e di non permettere la crescita del PIL necessaria alla sostenibilità finanziaria della manovra di bilancio.
  Quanto all'edilizia pubblica, da sempre considerata una leva keynesiana per lo sviluppo dell'economia, ben poco è previsto nella manovra all'esame e soprattutto nulla a favore delle fasce deboli, che ben più che del discutibile reddito di cittadinanza avrebbero bisogno di sostegno per gli affitti e le morosità incolpevoli.
  Nessun riferimento infine è presente sull'utilizzo del patrimonio pubblico, sul quale è opportuno invece fare una riflessione in termini di riutilizzo, anche per minimizzare il consumo di suolo, ma questo tema pare non rientrare nella strategia di rilancio pensata dal Governo.
  In conclusione, ritiene che la manovra sia foriera di apportare solo danni al Paese, senza l'auspicato effetto di rilancio del PIL, a suo giudizio impossibile con gli interventi di scarsa prospettiva messi in campo dal Governo.

  Erica MAZZETTI (FI) si associa a quanto esposto dalle colleghe del suo gruppo che l'hanno preceduta e alla necessità evidenziata di dare una forte scossa per il rilancio dell'edilizia, da accompagnare ad una decisa riduzione delle tasse sugli immobili, trattandosi di un settore che costituisce un motore trainante del Paese. Chiede con preoccupazione al sottosegretario conferma della decisione del Governo di voler accorpare IMU e TASI con aumento della relativa aliquota, evidenziando che sarebbe l'ultimo e definitivo colpo ad un settore in crisi da molti anni.
  Nulla è previsto nella manovra sulla bioedilizia, sul fotovoltaico e sull'edilizia innovativa. Osserva che anche la misura del sismabonus, contenuta nella manovra e pienamente condivisa, presenta forti criticità nella sua attuazione dal momento che la progettazione viene pagata con un ritardo che risulta insostenibile per le società e gli studi tecnici incaricati e fa presente di aver già rappresentato la questione nel corso dell'esame del decreto-legge «Genova», senza tuttavia ricevere ascolto dal Governo.
  Rileva l'assenza di risorse per il settore idroelettrico, per affrontare il dissesto idrogeologico del territorio, a favore dei territori colpiti da eventi meteorologici avversi e a favore dei fabbricati che presentano forti criticità sismiche, sulle quali il proprio gruppo ha presentato una proposta di legge che auspica possa essere valutata favorevolmente dal Governo. Ricorda infine di aver presentato un emendamento nel corso dell'esame del decreto-legge «Genova» relativo ad un incendio a Pisa che ha comportato danni assai rilevanti sia sotto il profilo ambientale che per l'agricoltura e chiede quindi che tale questione venga considerata nella manovra finanziaria anche nell'ottica della prevenzione sui territori.
  In ultimo chiede che il Governo possa rendere noti i risultati dell'analisi costi/benefici che sta operando su tutte le opere infrastrutturali e le conseguenti decisioni che saranno assunte dal Governo in termini di realizzazione delle stesse.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta che sarà convocata al termine delle votazioni pomeridiane dell'Assemblea.

  La sospesa termina alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 14 novembre 2018.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.50 alle 15.55.

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 14 novembre 2018. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, on. Salvatore Micillo.

  La seduta comincia alle 17.30.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 (per le parti di competenza).
C. 1334 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole con condizione e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo rinviato nella seduta odierna.

  Ugo PAROLO (Lega), relatore, ringrazia i commissari intervenuti nel dibattito per gli spunti forniti, dei quali molti condivisibili. Sottolinea che la manovra consente un'azione espansiva, come dimostrano i due Fondi di cui agli articoli 15 e 16, che complessivamente recano risorse per quasi 100 miliardi di euro, cui si devono sommare gli stanziamenti recati dal Fondo già esistente per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, istituito dall'articolo 1, comma 140 della legge 232 del 2016. Quanto all'entità del Fondo di cui all'articolo 16, conferma che alcuni interventi recati da altri articoli della sezione I trovano copertura in esso, ma sottolinea l'utilità di tali interventi volti ad alleggerire le regioni dal carico che queste hanno a seguito delle manovre regressive degli ultimi anni, e in particolare il contributo di 250 milioni di euro assegnati alle province per la manutenzione di strade e scuole.
  Presenta quindi una proposta di relazione (vedi allegato 1), nella quale ha ritenuto di inserire una condizione volta a prevedere che il criterio della diminuzione della spesa di manutenzione di strade e scuole nell'anno 2017 rispetto alla spesa media con riferimento al triennio 2010-2012, in applicazione del quale è ripartito il 50 per cento del contributo alle province, debba considerarsi al netto delle eventuali spese sostenute a valere su contributi già erogati da altri enti. Ritiene infatti distorsivo penalizzare e province che negli anni scorsi abbiano ricevuto contributi dalle regioni.
  Illustra altresì le due osservazioni in essa contenuta, la prima, che viene incontro alle considerazioni svolte da molti colleghi nel corso del dibattito, relativa alla possibilità per i comuni non capoluogo di non ricorrere alla stazione unica appaltante costituita presso le province e la seconda inerente all'articolo 17, che istituisce la Centrale per la progettazione delle opere pubbliche, per far sì che operi nel rispetto dei principi di proporzionalità, adeguatezza e di tutela della concorrenza. Ritiene altresì opportuno che si chiarisca la sua relazione funzionale con l'Agenzia del demanio, atteso che le risorse vengono assegnate a quest'ultima ma, a quanto gli risulta, la Centrale dovrebbe invece essere incardinata nell'ambito della Presidenza del Consiglio.

  Il Sottosegretario Salvatore MICILLO concorda con la proposta di relazione.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che è stata presentata una proposta alternativa di relazione da parte del Partito democratico (vedi allegato 2).

  Stefania PEZZOPANE (PD) preannuncia il voto contrario del gruppo del partito democratico sulla proposta di relazione formulata dal relatore, che, con atteggiamento chiuso e arrogante, non ha preso in considerazione nessuna delle questioni poste dal proprio gruppo, che sollecitavano il Governo a rispettare gli impegni presi solo qualche giorno fa in occasione dell'esame del decreto-legge «Genova»:

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, pone in votazione la proposta di relazione del relatore sul disegno di legge Pag. 218di bilancio 2019, per le parti di competenza, avvertendo che in caso di sua approvazione risulterà preclusa la proposta alternativa di relazione.

  La Commissione approva la proposta di relazione favorevole con condizione e osservazioni del relatore (vedi allegato 1).
  La Commissione delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Parolo quale relatore presso la V Commissione, per l'esame delle parti di competenza della VIII Commissione del disegno di legge di bilancio 2019.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che la relazione approvata dalla Commissione nonché la relazione di minoranza saranno trasmesse alla V Commissione Bilancio, ai sensi dell'articolo 120, comma 3 del Regolamento.

  La seduta termina alle 17.40.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00004 Foti: Realizzazione della «diga di Vetto».

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