CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 novembre 2018
92.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI

  Mercoledì 14 novembre 2018. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Intervengono il ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Marco Bussetti, ed il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Salvatore Giuliano.

  La seduta comincia alle 9.40.

Audizione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Marco Bussetti, nell'ambito dell'esame in sede consultiva del disegno di legge di bilancio 2019 (C. 1334 Governo).
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  Luigi GALLO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta sarà assicurata, oltre che attraverso il resoconto stenografico, anche attraverso l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Il ministro Marco BUSSETTI svolge una relazione sui contenuti di sua competenza del disegno di legge di bilancio.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD), Paola FRASSINETTI (FdI), Gabriele TOCCAFONDI (Misto-CP-A-PS-A), Federico MOLLICONE (FdI), Valentina APREA (FI), Gloria SACCANI JOTTI (FI), Anna ASCANI (PD), Lucia AZZOLINA (M5S) e Rossano SASSO (Lega).

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  Luigi GALLO, presidente, dopo un breve intervento nel merito, considerata l'imminenza dell'inizio dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'audizione, concorde il ministro Bussetti, ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 14 novembre 2018. — Presidenza del presidente Luigi GALLO. — Intervengono il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca Salvatore Giuliano e il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Gianluca Vacca.

  La seduta comincia alle 14.30.

Sulla pubblicità dei lavori

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.
C. 1334 Governo.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, e conclusione – Relazione favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 novembre 2018.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che sono stati presentati 46 emendamenti alle parti del disegno di legge relative agli ambiti di competenza della Commissione (vedi allegato 1) e che non sono stati presentati ordini del giorno.
  Avverte, inoltre, che sono stati ritirati gli emendamenti Ascani 32.05 e 107.1 e Fusacchia 34.1, che – per materia – dovrebbero essere discussi da altra Commissione. Sono stati inoltre ritirati gli emendamenti Ascani 40.1 e 54.03 e Anzaldi 57.7.
  Ricorda che le proposte emendative al disegno di legge di bilancio presentate nelle Commissioni di settore sono sottoposte al vaglio di ammissibilità dei presidenti delle stesse, sotto il profilo sia della conformità al contenuto proprio (come determinato dalla legge di contabilità e finanza pubblica: legge n. 196 del 2009), sia del rispetto delle regole di copertura finanziaria. Peraltro, il vaglio di ammissibilità svolto nelle Commissioni di settore non ha carattere definitivo: ciò al fine di assicurare che gli emendamenti siano valutati nelle diverse Commissioni sulla base di criteri omogenei. La valutazione definitiva sarà quindi compiuta dal presidente della Commissione Bilancio nel corso dell'esame presso la stessa. In altre parole, il giudizio circa l'ammissibilità o non ammissibilità di una proposta emendativa pronunciato in questa sede non pregiudica in alcun modo la valutazione che sarà svolta presso la V Commissione: e questo vale anche per gli emendamenti eventualmente approvati dalla stessa Commissione. Ricorda di nuovo che tutti gli emendamenti possono essere presentati direttamente presso la Commissione Bilancio (nel termine di giovedì 15 novembre ore 16).
  Tutto ciò premesso, comunica che la presidenza, con le precisazioni anzidette, ritiene ammissibili tutti gli emendamenti in discussione.
  Comunica che l'emendamento Fusacchia 21.1 è stato sottoscritto dai deputati Tabacci e Magi nonché gli emendamenti Fusacchia 5.1, 28.1, 54.0.2, 56.1 sono stati sottoscritti dal deputato Toccafondi.

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  Federico MOLLICONE (FdI), intervenendo sui lavori della Commissione, comunica che il gruppo di Fratelli d'Italia, raccogliendo un invito in tal senso formulato dal presidente in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, non ha presentato emendamenti in Commissione Cultura e si prepara a presentarli direttamente alla Commissione Bilancio; aggiunge che si tratta di un pacchetto di 38 emendamenti, già pronti. Esprime quindi disappunto nell'apprendere che altri gruppi hanno invece presentato emendamenti e auspica che intervenga un accordo per rinunziare alla discussione degli emendamenti, reputando che altrimenti il suo gruppo subirebbe un trattamento discriminatorio.

  Valentina APREA (FI) comunica che anche il gruppo di Forza Italia ha ritenuto di presentare i propri emendamenti direttamente in Commissione Bilancio, dove per inciso auspica venga dedicata alla materia di competenza della VII Commissione la dovuta attenzione. Esprime a sua volta disappunto nel constatare che altri gruppi hanno presentato emendamenti in Commissione Cultura, in quanto in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si era raggiunta un'intesa diversa. Si unisce quindi all'auspicio del deputato Mollicone.

  Anna ASCANI (PD), premesso di non essere a conoscenza di un'intesa che sarebbe stata raggiunta in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per rinunciare di comune accordo alla presentazione di emendamenti, osserva che, a suo avviso, la Commissione di settore costituisce la sede più idonea per discutere degli emendamenti di competenza della stessa Commissione.

  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD), premesso che non gli risulta sia stato raggiunto tra i gruppi un accordo nel senso inteso dalla deputata Aprea, si rammarica per la situazione di disparità in cui vengono a trovarsi i gruppi che non hanno presentato emendamenti in VII Commissione. Si dichiara disposto a ritirare i propri emendamenti, se anche gli altri gruppi si orientano in tal senso, ma concorda con la deputata Ascani sul fatto che quella della VII Commissione sia la sede più propria per affrontare i temi della scuola, della ricerca e della cultura.

  Luigi GALLO, presidente, precisa che in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, non è stato raggiunto alcun accordo per la rinuncia alla presentazione degli emendamenti in Commissione Cultura, ma è stato solo ricordato che è possibile presentare gli emendamenti direttamente alla Commissione Bilancio. Prende quindi atto che non c’è la disponibilità dei gruppi presentatori di emendamenti a rinunciare alla loro discussione.

  Valentina APREA (FI) annuncia che, per protesta, il gruppo di Forza Italia non parteciperà alla votazione degli emendamenti.

  Federico MOLLICONE (FdI) comunica che anche il gruppo Fratelli d'Italia si asterrà dalla votazione.

  Alessandro MELICCHIO (M5S), relatore, con riguardo alle proposte emendative presentate, esprime parere favorevole sull'emendamento Fusacchia 56.1 e sugli articoli aggiuntivi Marzana 52.0.1, Ascani 52.0.3 e Carbonaro 54.0.1. Invita al ritiro delle altre proposte emendative, avvertendo che, altrimenti, il parere deve intendersi parere contrario.

  I sottosegretari Salvatore GIULIANO e Gianluca VACCA esprimono, per le rispettive competenze, parere conforme a quello del relatore.

  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD) si riserva di ritirare alcuni dei suoi emendamenti su cui il parere è contrario.

  Anna ASCANI (PD) chiede che tutti gli emendamenti del gruppo del Partito democratico siano posti in votazione.

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  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD) illustra il suo emendamento 5.1 e ne raccomanda l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Fusacchia 5.1; poi, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Di Giorgi 18.0.1 e gli emendamenti Fusacchia 21.1, Ascani 28.5, Fusacchia 28.1, Ascani 32.2 e Ascani 32.1.

  Anna ASCANI (PD), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 32.0.3 a sua prima firma, ne raccomanda l'approvazione, specificando che il medesimo è finalizzato a sostenere il diritto allo studio.

  Federico MOLLICONE (FdI) apprezza il contenuto dell'articolo aggiuntivo Ascani 32.0.3, dichiarando che il suo gruppo presenterà un emendamento in Commissione Bilancio di analogo tenore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ascani 32.0.3 e Ciampi 32.0.1.

  Anna ASCANI (PD) illustra il suo articolo aggiuntivo 32.0.2 e ne raccomanda l'approvazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Ascani 32.0.2 e 32.0.4, Piccoli Nardelli 46.0.1, Di Giorgi 46.0.2 e Franceschini 46.0.3.

  Andrea ROSSI (PD), intervenendo sul suo emendamento 48.1, ne illustra le finalità, specificando che il medesimo è volto ad espungere dal testo del disegno di legge le disposizioni relative al riassetto della governance del CONI: intervento che reputa inaccettabile in assenza di un'interlocuzione con il mondo dello sport e in particolare con i rappresentanti delle federazioni sportive, cui sono iscritti oltre dieci milioni di italiani. Invita quindi il Governo ad una riflessione più approfondita sul tema.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Rossi 48.1 e l'articolo aggiuntivo Rossi 48.0.1.

  Anna ASCANI (PD), intervenendo sul suo articolo aggiuntivo 52.0.2, concernente l'organico dell'autonomia, ne raccomanda l'approvazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'articolo aggiuntivo Ascani 52.0.2, approva l'articolo aggiuntivo Ascani 52.0.3 e respinge l'articolo aggiuntivo Ascani 52.0.4.

  Maria MARZANA (M5S) illustra il suo articolo aggiuntivo 52.0.1. Precisa che esso costituisce solo un primo passo per rendere possibile il diritto allo studio nella scuola primaria, ricordando che la consistenza attuale dell'organico non consente un'estensione del tempo pieno tale da soddisfare l'intero fabbisogno. Rileva che la proposta vuole riparare alla riduzione del tempo pieno operata dal Governo Berlusconi e alle misure frammentarie disposte dal Governo del Partito democratico. Fa presente che in Sicilia il 42 per cento dei bambini è in condizione di povertà educativa e formativa.

  Valentina APREA (FI), dopo aver sottolineato le positive riforme realizzate dal Governo Berlusconi, finalizzate all'arricchimento dell'offerta formativa, precisa che la diffusione limitata del tempo pieno in Sicilia è da imputarsi alla mancanza di strutture idonee. Dubita seriamente che in 60 giorni il MIUR possa attuare la norma così come impostata e rileva che non si devono scaricare sui Governi precedenti le responsabilità delle amministrazioni locali della Sicilia. È pienamente consapevole dei vantaggi formativi connessi al tempo pieno nella scuola primaria, tuttavia osserva che per la sua esplicazione sono necessarie condizioni minime organizzative e strutturali.

  Anna ASCANI (PD), dopo aver sottolineato che si augurava un dibattito non conflittuale né polemico, dichiara che voterà Pag. 182a favore dell'articolo aggiuntivo Marzana 52.0.1, pur rilevando che il Movimento 5 Stelle ha votato contro il suo articolo aggiuntivo in materia di diritto allo studio. Si augura che la maggioranza riesca a difendere anche in Commissione bilancio le ragioni a sostegno di queste proposte emendative.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli articoli aggiuntivi Marzana 52.0.1 e Carbonaro 54.0.1.

  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD) comunica il ritiro del suo articolo aggiuntivo 54.0.2 e dei suoi emendamenti 57.2 e 57.3.

  Anna ASCANI (PD) sottoscrive gli articoli aggiuntivi Prestipino 54.0.4, 54.0.5, 54.0.6, 54.0.7.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Prestipino 54.0.4, 54.0.5, 54.0.6, 54.0.7; approva l'emendamento Fusacchia 56.1 e respinge gli emendamenti Ascani 57.4, 57.5, 57.6 e 58.2.

  Luigi GALLO, presidente, constatata l'assenza del presentatore dell'emendamento Prestipino 58.1, avverte che si intende che vi abbia rinunziato.

  La Commissione respinge l'emendamento Ascani 59.1.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), illustrando gli emendamenti a sua firma 59.3, 59.3 e 59.4, ne raccomanda l'approvazione, invitando il Governo a evitare misure che riducono i finanziamenti alla cultura. In particolare, con riferimento alla riduzione del Fondo per il tax credit di cui usufruiscono le piccole librerie, osserva che non ha senso boicottarle per poi lamentarsi della scarsa propensione degli italiani alla lettura.

  Federico MOLLICONE (FdI), condividendo l'intervento della deputata Piccoli Nardelli, comunica che il suo gruppo presenterà in Commissione Bilancio diversi emendamenti a tutela delle librerie.

  Il sottosegretario Gianluca VACCA, rivolgendosi alla deputata Piccoli Nardelli, precisa che il parere contrario del Governo sugli emendamenti da lei presentati è stato dettato esclusivamente da esigenze di copertura finanziaria. Ricorda, peraltro, che le misure previste nel disegno di legge decorrono dal 2020 e che nel corso del prossimo anno finanziario potranno essere reperite nuove risorse per la promozione della lettura.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Piccoli Nardelli 59.2, 59.3, 59.4 e Ascani 78.1 e 78.2.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che si è concluso l'esame degli emendamenti.

  Alessandro MELICCHIO (M5S), relatore, formula una proposta di relazione favorevole con un'osservazione (vedi allegato 2).

  Luigi GALLO, presidente, comunica che il gruppo del Partito democratico ha presentato una proposta di relazione alternativa su ciascuna delle tabelle n. 2, 7 e 13 (vedi allegato 3).

  Anna ASCANI (PD) precisa che la relazione alternativa presentata dal suo gruppo è riferita alle tabelle n. 2 (Stato di previsione del MEF), limitatamente alle parti di competenza della Commissione cultura, n. 7 (Stato di previsione del MIUR) e n. 13 (stato di previsione del MIBAC).
  Dopo aver quindi stigmatizzato il mancato intervento in audizione del Ministro per i beni e le attività culturali, per l'illustrazione in Commissione VII dei contenuti del disegno di legge di sua competenza, rileva l'assenza di misure di investimento in cultura e il depauperamento delle risorse del dicastero, già pesantemente colpito dalla sottrazione della competenza in materia di turismo.Pag. 183
  Prende atto che la cultura non rientra tra le priorità di questo Governo e che quanto annunciato dal ministro Bonisoli nella sua audizione sulle linee programmatiche non trova conferma, soprattutto per quanto riguarda le migliaia di assunzioni previste per ripianare gli organici dell'amministrazione.
  Conclude affermando che il giudizio del Partito democratico sul disegno di legge di bilancio, per le parti di competenza della VII Commissione, è senz'altro negativo. Preannuncia la presentazione in Commissione Bilancio di ulteriori emendamenti, riferiti tra l'altro alle disposizioni della manovra in materia di sport.

  Valentina APREA (FI), intervenendo per dichiarazione di voto, esprime il più forte disagio per la mancanza di chiarezza che ha indotto il suo gruppo, in buona fede, a non presentare emendamenti in VII Commissione, confidando che anche gli altri gruppi avrebbero fatto lo stesso. Ricorda l'impegno da lei sempre profuso nei diversi ambiti di competenza della Commissione cultura e sottolinea come l'intervento odierno del ministro Bussetti in audizione si debba alla sua insistenza.
  Si dichiara convinta che quella in esame non sia una buona manovra di finanza pubblica e invita i colleghi della maggioranza ad imparare da chi, come lei, ha lavorato per tanti anni sui temi dell'istruzione e della cultura.
  Conclude preannunciando il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del relatore.

  Federico MOLLICONE (FdI), ribadite le sue ragioni di contrarietà, preannuncia che, con intento dichiaratamente ostruzionistico, procederà adesso a leggere ciascuno degli emendamenti che il suo gruppo presenterà in Commissione Bilancio.

  (Legge numerosi degli emendamenti in questione).

  Luigi GALLO, presidente, in considerazione dell'imminente inizio di votazioni in Assemblea, invita il deputato Mollicone a sospendere la lettura degli emendamenti, che potrà riprendere al termine delle votazioni dell'Assemblea.

  Valentina APREA (FI), ringraziando il deputato Mollicone per il condivisibile sforzo da lui profuso, lo invita ad interrompersi, affinché la Commissione possa procedere alla votazione della proposta di relazione fin da ora.

  Daniele BELOTTI (Lega) ritiene che non ci sia ragione perché il deputato Mollicone non completi la lettura degli emendamenti.

  Federico MOLLICONE (FdI), prende atto che non è possibile proseguire, essendo imminente l'inizio delle votazioni in Assemblea, ma comunica che completerà il suo intervento alla ripresa della seduta.

  Luigi GALLO, presidente, sospende la seduta, avvertendo che essa riprenderà al termine delle votazioni dell'Assemblea.

  La seduta, sospesa alle 16, riprende alle 17.20.

  Luigi GALLO, presidente, con riferimento alla protesta della deputata Aprea e del deputato Mollicone, esprime l'avviso che ci sia stato, senza colpa di nessuno, un fraintendimento.
  Rimarca che – nell'ultima riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, svoltasi mercoledì 7 novembre, nella quale erano presenti i rappresentanti di tutti i gruppi tranne LEU – ha chiaramente detto che era previsto un termine per la presentazione di emendamenti in Commissione Cultura, ricordando nel contempo che gli emendamenti possono essere presentati direttamente alla Commissione Bilancio e che gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione Cultura sono equiparati a tutti gli altri emendamenti presentati nella Commissione Bilancio. Aggiunge che la proposta di agenda dei lavori per la settimana corrente – distribuita Pag. 184nella predetta riunione dell'ufficio di presidenza – conteneva l'indicazione di un termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge di bilancio in Commissione cultura. Questo punto non è stato oggetto di alcun intervento. Il termine per gli emendamenti anticipato nella proposta di agenda (cioè le ore 17 di martedì 13 novembre) è stato poi confermato nelle convocazioni della Commissione effettivamente diramate venerdì 9 novembre per la settimana corrente. Ove fosse intervenuto un accordo unanime tra i gruppi per rinunciare alla presentazione di emendamenti, le convocazioni della Commissione non avrebbero riportato il termine per la presentazione di emendamenti. Se alcuni gruppi hanno inteso che ci fosse un accordo per non presentare emendamenti, ciò è dipeso da un mero fraintendimento, non certo da una mancanza di rispetto della presidenza o di altri nei confronti di qualcuno.

  Marco MARIN (FI), premesso che per il suo gruppo fa fede quanto affermato dalla capogruppo, deputata Aprea, chiede che la presidenza sia garante degli accordi che si prendono tra i gruppi. Sottolinea che il suo gruppo non ha presentato emendamenti in Commissione non perché non abbia proposte emendative, ma unicamente perché riteneva che nessun altro gruppo l'avrebbe fatto. Preannuncia che il suo gruppo presenterà i propri emendamenti in Commissione Bilancio e si augura che fatti del genere non accadano più.

  Luigi GALLO, presidente, rimarca di non aver inteso mettere in dubbio la buona fede di nessuno e di aver semplicemente riportato i fatti, restando convinto che tutto sia dipeso da un fraintendimento non imputabile a responsabilità di nessuno. Non essendovi altri interventi su questo punto, ridà la parola al deputato Mollicone perché termini il suo intervento.

  Federico MOLLICONE (FdI), premesso di apprezzare le parole in spirito di distensione del presidente, esprime anche lui l'auspicio che fatti simili non si ripetano. Chiarito quindi che non intende proseguire nella lettura degli emendamenti che il suo gruppo presenterà in V Commissione, conferma il giudizio critico su numerosi punti della manovra ed evidenzia che, invece di tagli alla cultura, occorrerebbero misure per incentivare la fruizione dei beni culturali. In particolare, ritiene che l’art bonus andrebbe esteso a una platea di beneficiari più ampia. In conclusione, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di relazione del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione del relatore sul disegno di legge di bilancio, per le parti di competenza (vedi allegato 2). Delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del regolamento, il deputato Melicchio quale relatore presso la V Commissione, per l'esame delle parti di competenza del disegno di legge di bilancio.

  Luigi GALLO, presidente, avverte che la relazione approvata dalla Commissione, unitamente alla relazione di minoranza e agli emendamenti approvati, sarà trasmessa, ai sensi dell'articolo 120 del regolamento, alla V Commissione.

  La seduta termina alle 17.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 17.30 alle 17.50.

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