CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 novembre 2018
92.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 30

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 14 novembre 2018. — Presidenza della presidente Giulia SARTI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 9.40.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021.
C. 1334 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Giulia SARTI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la relatrice, onorevole D'Orso, ha illustrato le parti di competenza della Commissione Giustizia. Rammenta che il termine per la presentazione di emendamenti ed ordini del giorno al provvedimento in discussione è fissato alle ore 16 della giornata odierna.

  Roberto CASSINELLI (FI), esprime, anche a nome dei componenti del gruppo di Forza Italia, perplessità sul provvedimento in esame, con particolare riguardo alle parti di competenza della Commissione giustizia. Ricorda infatti come il gruppo di Forza Italia si batta da anni per il rafforzamento del comparto, considerato che molti investitori stranieri rinunciano a finanziare attività economiche nel nostro paese anche a causa delle lentezze del sistema giudiziario nazionale. Rileva che Pag. 31l'attuale maggioranza, a fronte di molte promesse, non ha prodotto alcun atto concreto nella direzione auspicata, evidenziando in particolare come sia fonte di ulteriori allungamenti dei tempi l'intervento in materia di prescrizione che il Governo intende introdurre nel provvedimento cosiddetto anticorruzione in corso di esame da parte delle Commissioni riunite I e II. Esprime la convinzione che per risolvere i malfunzionamenti della giustizia italiana, piuttosto che modificare l'istituto della prescrizione, si sarebbe dovuto invece intervenire potenziando le risorse umane e materiali dell'amministrazione giudiziaria. Ciò premesso, con riguardo al provvedimento in esame, segnala in particolare due aspetti critici. Quanto al primo, evidenzia che, con riguardo alle assunzioni dei magistrati ordinari nel triennio 2019-2021, sono previsti soltanto tre bandi di concorso, per un totale di 600 posti, con una flessione consistente rispetto ai numeri degli anni precedenti. Considerato il fisiologico decremento dell'organico, dovuto tra l'altro all'abbandono della magistratura per scelta volontaria o per raggiunti limiti di età, ritiene che la scelta del Governo non possa che comportare un ulteriore peggioramento della funzione. In secondo luogo, segnala che il fondo per l'attuazione della riforma dell'ordinamento penitenziario, che avrebbe dovuto vedere un incremento delle risorse in dotazione, ha subito un definanziamento di 10 milioni di euro per il triennio 2019-2021. Pertanto, ribadisce la contrarietà del gruppo di Forza Italia sulle parti di competenza del provvedimento in esame.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI, nel constatare che il deputato Cassinelli non ha partecipato ai lavori della Commissione sul provvedimento in esame né ha letto con attenzione la nota di bilancio, coglie l'occasione per ribadire ed integrare l'intervento già svolto nella seduta di ieri. In primo luogo, chiarendo un equivoco intervenuto con i colleghi Bartolozzi e Zanettin, precisa che il Governo non è intervenuto solo con l'ampliamento dell'organico tabellare ma, per la prima volta dal 2001, ha previsto un incremento della dotazione di personale. Evidenzia infatti che i bandi di concorso citati dal collega Cassinelli sono aggiuntivi rispetto a quelli che vengono svolti annualmente, garantendo per il triennio un incremento ulteriore di 600 unità dell'organico dei magistrati ordinari. Rileva inoltre che le risorse destinate dal Governo al comparto giustizia hanno subito un deciso incremento rispetto agli anni precedenti, con particolare riguardo tra l'altro alle risorse destinate alla sicurezza dei tribunali e al potenziamento del personale amministrativo, per il quale sono previste assunzioni per un numero di unità tre volte superiore a quanto ha fatto il precedente Esecutivo in cinque anni, a fronte di una totale assenza di interventi da parte dei governi di centro destra. Con riguardo al citato definanziamento del fondo per l'attuazione della riforma dell'ordinamento penitenziario, precisa che si tratta delle risorse originariamente dedicate alla realizzazione di parti della legge di delega che l'attuale Governo non ha ritenuto di attuare. A tale proposito, chiarisce che tali risorse inutilizzate, in parte, sono state destinate al potenziamento degli interventi di edilizia carceraria ordinaria e straordinaria e, per la restante parte, sono la conseguenza del taglio richiesto a tutte le amministrazioni dal Ministero dell'economia e delle finanze. A tale ultimo proposito precisa tuttavia che le risorse attribuite al Ministero della Giustizia rimangono di gran lunga superiori agli interventi dei Governi precedenti.

  Maria Carolina VARCHI (FdI) chiede al sottosegretario Ferraresi di chiarire gli intendimenti del Governo con riferimento alla situazione degli assistenti giudiziari e della magistratura onoraria.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI conferma che il Governo sta adottando iniziative dirette al miglioramento della situazione degli assistenti giudiziari, anche con interventi volti all'avanzamento delle progressioni economiche e alla riqualificazione Pag. 32del personale. Precisa inoltre che nella destinazione delle risorse previste dal disegno di legge di bilancio per il comparto giustizia si terrà conto anche dell'esito del processo di riforma della magistratura onoraria in atto, una volta che il sottosegretario Morrone avrà concluso il tavolo tecnico con i diretti interessati al fine di individuare le modalità di miglioramento della situazione attuale.

  Giulia SARTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica all'articolo 12 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l'esercizio di funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone.
C. 680 Baldelli.
(Parere alla IX Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Pietro PITTALIS (FI), relatore, ricorda che la proposta di legge in esame, che consta di un solo articolo, introduce due nuovi commi all'articolo 12 del Codice della strada, che disciplina l'espletamento dei servizi di polizia stradale, individuando anche, al comma 3, i limiti entro i quali altri soggetti possono essere legittimati a svolgere servizi di polizia stradale. Segnala che il provvedimento, in particolare, stabilisce che:
   ai dipendenti delle società di gestione dei parcheggi non possono essere attribuite, ai sensi dell'articolo 17, comma 132, della legge 15 maggio 1997, n. 127, funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta, se non limitatamente alle aree oggetto di concessione e con esclusivo riguardo agli spazi destinati al parcheggio a pagamento e alle aree immediatamente limitrofe solo nel caso in cui la sosta precluda la corretta fruizione dell'area di parcheggio da parte degli utenti della strada (nuovo comma 3-ter dell'articolo 12).
   al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone non possono essere attribuite le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione e sosta, se non limitatamente alle corsie e alle strade dedicate al trasporto pubblico, con esclusione della possibilità di estendere l'esercizio di tali poteri all'intero territorio cittadino (nuovo comma 3-quater dell'articolo 12).

  Evidenzia che l'obiettivo del progetto di legge è, secondo la relazione illustrativa, quello di individuare in maniera più chiara le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, dei dipendenti delle società di gestione dei parcheggi, e del personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone alla luce di una lunga serie di pronunciamenti giurisprudenziali, anche a livello di Corte di cassazione, che, nel corso del tempo, hanno espresso orientamenti contraddittori.
  Precisa che la disposizione interviene per adeguare la disciplina vigente all'orientamento espresso dalla sentenza della Corte di cassazione n. 2973 del 2016 che aveva ad oggetto la definizione dei limiti ai poteri di accertamento del personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone. Nella pronuncia la Corte ha ritenuto che al personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone non possono essere attribuite le funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di circolazione e sosta, se non limitatamente alle corsie dedicate al trasporto pubblico, con esclusione della possibilità di estendere l'esercizio di tali poteri all'intero territorio cittadino.
  Con riferimento ai limiti dei poteri di accertamento da parte del personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone, ricorda che la sentenza Pag. 332973 richiama gli orientamenti della precedente sentenza n. 551 del 2009 che, partendo dal presupposto dell'eccezionalità del conferimento a soggetti privati, estranei alla pubblica amministrazione, dei poteri di accertamento, riconosceva «per quanto concerne i soggetti di cui al comma 133 (ossia il personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone), le funzioni di prevenzione e accertamento devono intendersi limitate alla «sosta nelle aree oggetto di concessione», ove ne siano state concesse alle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone, ed «inoltre» alle ipotesi di «circolazione e sosta sulle corsie riservate al trasporto pubblico» attribuite al personale ispettivo delle dette aziende».
  Rileva inoltre che la sentenza n. 2973 aderisce a quanto indicato dalla sentenza n. 551 in ragione quindi di un'interpretazione restrittiva del disposto del comma 133 precisando che il comma medesimo «nel prevedere la possibilità di conferimento delle funzioni di cui al precedente comma 132 (accertamento delle violazioni in materia di sosta, limitatamente alle aree oggetto di concessione), chiarisce che le funzioni di prevenzione e di accertamento attengono alla materia della circolazione e sosta sulle corsie riservate al trasporto pubblico, limitando quindi le aree del territorio comunale relativamente alle quali il personale ispettivo è titolare di poteri in esame, non trovando pertanto riscontro nella stessa lettera della legge, la diversa conclusione secondo cui i poteri de quibus sarebbero estesi all'intero territorio comunale (né potendosi opinare diversamente in ragione del tenore di circolari del Ministero dell'Interno, le quali non possono derogare a quanto previsto dalla norma di legge primaria)».
  Sottolinea che la sentenza n. 2973 fornisce peraltro un'ampia rassegna di pronunciamenti giurisprudenziali precedenti, anche a livello di Corte di Cassazione, che manifestano anche un orientamento diverso rispetto a quello accolto dalla pronuncia del 2016. In particolare, la sentenza n. 22676 del 2009 e l'ordinanza n. 18982 del 2015 avevano ritenuto che il potere di accertamento del personale ispettivo delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone si potesse legittimamente estendere all'intero territorio comunale alla stessa stregua del potere conferito, con ordinanza sindacale, ai dipendenti comunali.
  Rileva infine che, oltre a tale obiettivo, la proposta di legge precisa i limiti entro i quali i dipendenti delle società di gestione dei parcheggi possono effettuare gli accertamenti delle infrazioni relative alla sosta, anche in tal caso riprendendo un orientamento giurisprudenziale (maturato sin dalla sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione n. 5261 del 2009 e successivamente più volte confermato) secondo il quale i dipendenti delle società di gestione dei parcheggi hanno potere di accertamento limitatamente alle aree oggetto di concessione e agli spazi necessari alle manovre dei veicoli ivi parcheggiati. In particolare la Corte aveva riconosciuto che le infrazioni sanzionabili riguardavano «le sole aree adibite al parcheggio a pagamento, seppure commesse nell'area oggetto di concessione, ma solo limitatamente agli spazi distinti con strisce blu» (sentenza n. 2973 del 2016).
  Ciò premesso, formula sul provvedimento in discussione una proposta di parere favorevole.

  Giulia SARTI, presidente, avverte i colleghi che la Commissione Giustizia è chiamata ad esprimere il prescritto parere sul provvedimento in esame entro la giornata di oggi, considerato che la Commissione di merito è in procinto di concludere i propri lavori. Chiede, pertanto, se vi siano obiezioni a procedere immediatamente alla votazione della proposta di parere, proponendo in alternativa di rinviare il seguito dell'esame ad altra seduta, da svolgersi in orario pomeridiano.

  Alfredo BAZOLI (PD), nel dichiarare la disponibilità a procedere immediatamente alla votazione della proposta di parere del relatore, anche in considerazione del fatto che il provvedimento in esame è stato approvato all'unanimità nella scorsa legislatura, Pag. 34preannuncia il voto favorevole dei componenti del gruppo del Partito democratico.

  Fabio Massimo BONIARDI (Lega) chiede che la proposta di parere del relatore venga posta in votazione alla fine dei lavori antimeridiani dell'Assemblea, per consentire un supplemento di riflessione sul testo del provvedimento sul quale esprime perplessità, anche alla luce dell'esperienza maturata in qualità di assessore di due comuni del milanese.

  Giulia SARTI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta, che sarà convocata nella giornata di oggi in orario pomeridiano.

  La seduta termina alle 10.05.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 14 novembre 2018. — Presidenza del presidente Giulia SARTI. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 15.45.

Modifica all'articolo 12 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, concernente l'esercizio di funzioni di prevenzione e accertamento delle violazioni in materia di sosta da parte dei dipendenti delle società concessionarie della gestione dei parcheggi e delle aziende esercenti il trasporto pubblico di persone.
C. 680 Baldelli.
(Parere alla IX Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di oggi.

  Carmelo MICELI (PD) chiede che la pubblicità dei lavori venga assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Giulia SARTI, presidente, in assenza di obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Carmelo MICELI (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, afferma che, secondo quanto riferitogli dai colleghi, durante una sua breve assenza dalla seduta odierna delle Commissioni riunite I e II per partecipare al question time in Assemblea, la presidente Sarti avrebbe fatto il suo nome in qualità di soggetto responsabile delle aggressioni che sarebbero avvenute nei confronti dei funzionari della Camera nella giornata dell'8 novembre scorso. Rilevando di essere abituato a portare documenti a riprova dei fatti citati, ribadisce la richiesta, già avanzata in precedenza, di poter acquisire documentazione audio, video o in forma scritta di quanto accaduto nella seduta delle Commissioni riunite I e II dell'8 novembre. Chiede inoltre alla presidente, con assoluta urgenza, di acquisire il resoconto sommario della seduta odierna delle Commissioni riunite I e II, riservandosi di adire l'autorità giudiziaria, nonché di richiedere la convocazione del gran giurì d'onore, nel caso in cui le informazioni riferitegli si dovessero rivelare veritiere, configurando un delitto di diffamazione. Ritenendo che si tratti di un fatto di inaudita gravità, che considera esiziale per il prosieguo dei lavori, chiede alla presidente di sospendere la seduta al fine di poter procedere all'acquisizione del citato resoconto.

  Giulia SARTI, presidente, prende atto della richiesta del deputato Miceli e invita a procedere alla votazione della proposta di parere del relatore.

  Carmelo MICELI (PD), ritenendo di dover trarre le dovute considerazioni per fatti concludenti, ribadisce la richiesta di acquisire immediatamente il resoconto della seduta odierna delle Commissioni riunite I e II.

  Giulia SARTI, presidente, precisa che il resoconto della seduta non è immediatamente disponibile.

Pag. 35

  Carmelo MICELI (PD) reitera la richiesta di sospensione dei lavori della Commissione Giustizia al fine di acquisire informazioni circa i tempi di predisposizione del resoconto, considerato che la presidente ha ritenuto, in sua assenza, di fare il suo nome quale responsabile di una presunta aggressione ai danni del personale della Camera.

  Giulia SARTI, presidente, dichiara di non essersi resa conto, al momento delle citate affermazioni, che il deputato Miceli non fosse presente. Fatta tale precisazione, assicura che la richiesta avanzata verrà accolta appena il resoconto sarà disponibile, rilevando contestualmente la necessità di procedere, con celerità, alla votazione della proposta di parere del relatore sul provvedimento in discussione.

  Carmelo MICELI (PD) preso atto che la presidente ha fatto riferimento ad una aggressione nei confronti dei funzionari della Camera, chiede chiarimenti in merito al suo presunto coinvolgimento.

  Giulia SARTI, presidente, precisa che chiarimenti in merito verranno resi nel corso della seduta delle Commissioni riunite I e II, prevista nella giornata di oggi. Sottolinea, quindi, ancora una volta, la necessità di trasmettere tempestivamente il prescritto parere alla Commissione Trasporti.

  Carmelo MICELI (PD) stigmatizza il fatto che la presidente non ritenga di dover fornire chiarimenti sulla vicenda.

  Giulia SARTI, presidente, evidenzia, in primo luogo, di aver riferito in Assemblea di aggressioni verbali e non fisiche nei confronti del personale della Camera, rilevando che il contenuto delle sue dichiarazioni è stato successivamente distorto dagli organi di stampa. Sottolinea altresì di aver ritenuto opportuno dare conto di quanto successo a conclusione della seduta delle Commissioni riunite I e II dell'8 novembre, considerato che il collega Miceli in quell'occasione aveva chiesto ripetutamente, e in modo veemente, di intervenire, rivolgendosi ai funzionari con toni molto accesi. Rammenta, inoltre, che diversi altri deputati nel corso della seduta delle Commissioni riunite I e II testé conclusa hanno invece chiesto di precisare che, al momento dell'accaduto, erano regolarmente seduti ai loro banchi.

  Carmelo MICELI (PD) chiede alla presidente di confermare le dichiarazioni rese nella seduta delle Commissioni riunite testé conclusa circa l'avvenuta aggressione da parte sua nei confronti dei funzionari della Camera.

  Giulia SARTI, presidente, conferma tale affermazione. Nessun altro chiedendo di intervenire, pone quindi in votazione la proposta di parere favorevole del relatore sul provvedimento in discussione, formulata nel corso della seduta svoltasi in orario antimeridiano.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 16.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Atto n. 51.