CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 ottobre 2018
80.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 24 ottobre 2018. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Sulla missione in Libano, svolta dal 2 al 5 ottobre 2018.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che una delegazione della Commissione Difesa della Camera dei deputati si è recata in missione in Libano dal 2 al 5 ottobre 2018 e che l'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sin dalla sua costituzione, ha espresso in maniera unanime la volontà di svolgere una serie di missioni nei teatri operativi in cui sono impegnati i contingenti militari italiani, con l'obiettivo di acquisire una conoscenza diretta e più approfondita del loro operato, al fine di poter svolgere al meglio il proprio incarico in seno al Parlamento.
  Osserva poi che le suddette missioni costituiscono anche l'occasione per portare il saluto ai tanti militari impegnati all'estero, in tal modo testimoniando loro la vicinanza delle istituzioni e l'apprezzamento per il prezioso e delicato lavoro svolto.
  Più in particolare, la scelta di cominciare questa serie di missioni dal teatro operativo UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) è stata dettata dal consistente numero di militari italiani coinvolti (l'Italia partecipa alla missione con 1.100 unità di personale militare, oltre che 278 mezzi terrestri e 6 unità aeree) e dalla volontà di rinsaldare la collaborazione tra Italia e Libano nel settore militare e della sicurezza, anche alla luce degli esiti della Conferenza di Roma del 15 marzo 2018 e del successo delle attività formative condotte dalla MIBIL (Italian Bilateral Military Mission in Lebanon).Pag. 49
  Rileva, quindi, che alcuni giorni prima della partenza, l'Ambasciatore italiano in Libano, Massimo Marotti, in considerazione della sua assenza dal Paese durante lo svolgimento della missione della delegazione parlamentare, ha fatto visita alla delegazione stessa a Roma, fornendo un inquadramento generale del Paese, nonché utili elementi per comprenderne le ultime evoluzioni politiche, economiche e sociali.
  Riferisce, quindi, che la delegazione è arrivata a Beirut nella giornata del 2 ottobre e, dopo una visita guidata della città, ha svolto un incontro con il personale diplomatico dell'Ambasciata italiana, che ha consentito un approfondimento su una serie di aspetti di carattere storico, politico, economico, religioso e militare rilevanti per gli incontri programmati durante la missione. Nel corso della visita la delegazione è stata costantemente assistita dalla Prima Consigliera, Simona De Martino, dall'Addetto alla Difesa, Colonnello Massimiliano Sforza, e da tutto il personale diplomatico dell'Ambasciata italiana a Beirut, che ha fornito continuo supporto sia con riferimento ai temi trattati nel corso dei vari incontri, sia sotto il profilo logistico.
  Il giorno successivo è stato dedicato alla visita al contingente nel Sud del Libano. La delegazione si è recata dapprima a Naqoura, presso il quartier generale della missione UNIFIL, dove è stata ricevuta dall’Head of Mission e Force Commander, Generale di Divisione Stefano Del Col, che ha assunto tale incarico dal 7 agosto 2018.
  Nel corso dell'incontro il Generale Del Col, dopo aver presentato alla delegazione gli altri componenti del Comando, si è soffermato sul suo ruolo sia come Head of Mission, nell'ambito del quale svolge anche attività di coordinamento di 200 civili delle Nazioni Unite, sia come Force Commander ovvero capo delle Forze militari.
  Ha quindi illustrato l'articolazione della missione, che vede la partecipazione di 41 Paesi, con oltre 10.500 militari, ed ha fatto presente il fondamentale contributo apportato al mantenimento della pace e della stabilità nel sud del Libano attraverso il controllo del territorio.
  Ha poi chiarito l'origine della cosiddetta Blue Line – che viene presidiata attraverso continui pattugliamenti da parte delle forze di UNIFIL – definita nel 2000 quando Israele ha lasciato il Libano sulla base di una linea di confine del 1949, precisando che la linea è costituita da una serie di punti, alcuni dei quali non riconosciuti e contestati (si registrano infatti 23 riserve). Peraltro, ha fatto presente che in alcuni punti gli israeliani stanno innalzando dei muri in corrispondenza del confine e che, laddove ci sono delle riserve, la costruzione del muro genera molte tensioni. Infine, il Generale Del Col ha ricordato che ci sono anche una serie di contestazioni in merito al confine marittimo.
  Successivamente, la delegazione, sempre accompagnata dal Generale Del Col, ha visitato la base avanzata UNP1-32A, sede delle sessioni del dialogo tripartito, istituito dal 2006, luogo in cui si svolgono le negoziazioni tra Israele, Libano e Nazioni Unite (gli incontri si svolgono all'incirca ogni sei settimane e sono preceduti da incontri bilaterali da parte delle Nazioni Unite con i due Paesi). In particolare, il Generale Del Col ha sottolineato la grande importanza rivestita dal cosiddetto tripartito, come sede di dialogo tra i libanesi e gli israeliani.
  Evidenzia, quindi, che i parlamentari della delegazione si sono recati presso la base «Millevoi» di Shama, sede del comando di Sector West, dove hanno incontrato il Comandante Generale di Brigata Paolo Fabbri e hanno rivolto un saluto ai militari italiani schierati in teatro. Segnala che il Generale Fabbri – che è al comando del settore Ovest di UNIFIL e della Joint Task Force italiana in Libano, composta principalmente da militari della Brigata Alpina Julia – dopo aver fatto alcuni cenni alla storia della Brigata e alle principali operazioni svolte dalla stessa Brigata all'estero a far data dal 1993, ha illustrato le attività in cui è impegnato il contingente italiano.Pag. 50
  In particolare, ha ricordato che la missione Sector West ha il compito di monitorare sulla cessazione delle ostilità, di supportare la popolazione locale e proteggere quei civili che si trovassero in imminente minaccia di violenza fisica; di assistere e supportare il dispiegamento delle LAF (Lebanese Armed Forces) impegnate nell'assolvimento dei loro compiti. Ampio risalto è stato dato al rapporto con la popolazione libanese, che è positivo e improntato a una fattiva collaborazione: in particolare è stato evidenziato come i militari italiani siano particolarmente apprezzati sia per la loro competenza e professionalità, sia soprattutto per il loro spirito umano e di vicinanza ai libanesi.
  Sono stati, infine, illustrati gli aspetti più rilevanti della Task Force ITALAIR, unità di volo italiana che opera nel Sud del Libano, garantendo il supporto aereo alla missione di UNIFIL. Il Comandante, Colonnello Luca Piperni, ha in particolare illustrato le risorse a disposizione (61 unità di personale e 6 elicotteri) e le attività svolte nell'anno in corso (687 ore di volo da inizio anno e una notevole attività manutentiva).
  Sottolinea che i compiti della Task Force consistono nel fornire tramite gli elicotteri supporto in tutta l'area di operazioni, con particolare riferimento al trasporto di personale e di materiali; ai voli di ricognizione, ricerca e antincendio e al supporto, quando autorizzati dalla missione, alla popolazione locale in caso di calamità.
  Prosegue riferendo che il giorno 4 ottobre è stato dedicato allo svolgimento di una serie di incontri istituzionali, nel corso dei quali, in qualità di capo delegazione, ha innanzitutto illustrato lo scopo della visita, la prima della Commissione dopo il suo insediamento, ossia quello di procedere ad una conoscenza diretta dei risvolti operativi delle missioni italiane all'estero e di poter consentire al Parlamento, quando viene chiamato a pronunciarsi su tale materia, scelte maggiormente consapevoli e responsabili.
  Ha inoltre rinnovato i sentimenti di amicizia, di stima e di collaborazione che uniscono i due Paesi, rimarcando il pieno sostegno dell'Italia alle Forze amate libanesi per il meritorio e complesso lavoro svolto nel garantire la stabilità del Libano, sia sul fronte interno, sia nei confronti di minacce esterne.
  Continua rilevando che la delegazione ha dapprima incontrato il Ministro della Difesa Yaacoub Sarraf, il quale nel corso del colloquio ha espresso l'auspicio che la comunità internazionale inizi a guardare a tutta l'area del Medio Oriente con un approccio che miri soprattutto al compromesso e al dialogo con tutti gli attori, secondo un modello di pluralismo e condivisione del potere sperimentato dai libanesi. Il Ministro Sarraf ha ribadito la volontà del Libano di non aggressione di alcun Paese vicino, salvo solo il caso in cui subisca a sua volta eventuali attacchi da parte di Paesi confinanti o di gruppi terroristici e, poi, ha posto l'accento sulla questione dei profughi siriani presenti in Libano, circa un milione e mezzo, sostenendo la necessità di avviare nell'immediato un dialogo con il regime siriano anche allo scopo di consentire il loro progressivo rientro in patria.
  Per quanto riguarda la cooperazione bilaterale nel settore della difesa, il Ministro Sarraf ha chiesto di aumentare la nostra già consistente collaborazione con le LAF attraverso la missione bilaterale MIBIL, di incrementare i progetti CIMIC (Civil Military Cooperation) che danno ottimi risultati in termini di impatto sulla popolazione locale nel sud, e di rafforzare il nostro contributo quale seguito della Conferenza di Roma. In particolare, Sarraf ha chiesto che l'Italia svolga un ruolo di primo piano nell'addestramento e nell'equipaggiamento del model regiment delle LAF che dovrà operare nella zona di operazioni UNIFIL, nonché nel consolidamento delle capacità della marina libanese in linea con la Risoluzione UNSCR (United Nations Security Council Resolutions) n. 2433/2018.
  Infine, ha auspicato un contributo italiano nella costruzione del nuovo ospedale militare (Central Military Hospital), considerato che le LAF spendono consistenti Pag. 51risorse in prestazioni sanitarie a favore di cliniche private e vorrebbero ridurre queste spese attraverso un proprio ospedale.
  Evidenzia, quindi, che la delegazione ha incontrato lo Speaker del Parlamento, Nabih Berri e che nel colloquio intercorso, ha espresso – insieme al capogruppo della Lega, onorevole Ferrari – il proprio compiacimento per la tenuta della sessione parlamentare del 24-25 settembre promossa dallo Speaker Berri, che in un momento di stallo nella formazione del Governo, ha consentito di realizzare alcuni dei provvedimenti legislativi necessari all'attuazione delle riforme richieste dalla Comunità internazionale nel corso della Conferenza di Parigi (che ha seguito la Conferenza di Roma). Il Presidente Berri ha indicato di voler continuare a dare impulso al Parlamento in questo senso, poiché la Costituzione libanese non pone limiti temporali alla formazione del Governo, e ci potrebbe essere il rischio che lo stallo perduri.
  Inoltre lo Speaker del Parlamento ha espresso grande apprezzamento per la recente nomina del Generale Del Col, quale Force Commander, sottolineando di aver attivamente sostenuto la scelta di designare nuovamente un italiano, con grande esperienza del Libano, nel solco dei tre precedenti Force Commander italiani che hanno guidato la missione.
  Rileva, poi, che successivamente la delegazione ha incontrato una rappresentanza della Commissione Difesa libanese. Nel corso dell'incontro, il relatore, onorevole El Khalil, ha innanzitutto ricordato il rapporto di amicizia tra i due Paesi, auspicando la prosecuzione della collaborazione già da tempo consolidata e richiamando l'attenzione su alcuni episodi che, a suo avviso, costituiscono violazioni della Blue Line; l'onorevole Ousseiran ha sottolineato l'eccellente rapporto tra il contingente italiano in UNIFIL e la popolazione locale; l'onorevole Aoun ha ringraziato per le attività della MIBIL, per le donazioni italiane e per i seguiti che l'Italia sta assicurando alla Conferenza di Roma. Nello stesso senso si sono espressi anche l'onorevole Khawaja, il quale ha ricordato i legami storici e geografici che legano i due Paesi, e l'onorevole Roukoz, già Comandante delle Forze Speciali dell'esercito libanese, che ha potuto costatare quanto l'Italia faccia in termini di addestramento; infine, l'onorevole Succariye ha criticato la linea politica adottata dagli USA.
  Riferisce, inoltre, che l'onorevole Ferrari ha sottolineato l'impegno del Parlamento italiano nell'aver sempre sostenuto sia la partecipazione a UNIFIL sia le attività addestrative della MIBIL, il cui scopo è l'aumento delle capacità delle LAF con l'obiettivo finale di poter garantire, in un futuro, il pieno controllo in sicurezza del territorio libanese anche con la prospettiva di un end state della missione delle Nazioni Unite. Alla richiesta dell'onorevole Fascina, Segretario della Commissione, di conoscere il ruolo delle donne nella politica libanese (le deputate sono solo 6 su 128), l'onorevole Succariye ha indicato che se vi sono ritardi rispetto agli altri Paesi, nonostante il Libano sia stato tra i primi a ratificare la CEDAW (Convenzione sull'eliminazione di ogni forma di discriminazione della donna), questi devono essere individuati nelle conseguenze e nelle difficoltà della guerra civile ma l'auspicio, come dimostrato dalle tantissime candidate alle scorse elezioni, è di una sempre maggiore partecipazione femminile alla vita politica libanese.
  Al termine dell'incontro la delegazione ha fatto visita al Museo Nazionale di Beirut. Segnala che, attraverso un contributo finanziario, l'Italia ha riabilitato un'ala del Museo rimasta chiusa al pubblico sin dall'inizio della guerra civile nel 1975, ristrutturando l'intero piano interrato, fornendo assistenza tecnica per il restauro dei 521 reperti ivi esposti, formazione del personale museale e promozione delle attività culturali. L'ala restaurata dall'Italia, inaugurata il 7 ottobre 2016, sviluppa il tema dell'arte funeraria libanese, dalla preistoria all'Islam. Contiene la più grande collezione di sarcofagi antropomorfi esistente al mondo, le mummie di Assi el-Hadath e la cosiddetta Pag. 52«Tomba di Tiro», i cui affreschi di epoca romana sono stati restaurati dalla Cooperazione italiana nel 2010.
  In serata si è svolta la visita a bordo della Nave «Ammiraglio Magnaghi», unità navale della Marina Militare impegnata in attività idrografiche ed oceanografiche con la marina militare libanese, che sono state illustrate alla delegazione dal Comandante della Squadriglia Unità idrografiche ed esperienze della Marina, Capitano di Vascello Massimiliano Nannini.
  Osserva che la Nave è inoltre impiegata in importanti attività addestrative nel quadro della missione bilaterale MIBIL. In particolare, il Comandante della Nave, Capitano di Fregata Luca Pegoraro, ha fatto presente che il programma addestrativo inizia con una breve fase a terra presso le strutture della base navale libanese e, in seguito, si sviluppa a bordo della nave stessa che diventa un vero e proprio centro di addestramento galleggiante in cui l'equipaggio della Nave Magnaghi lavora fianco a fianco con il personale della marina libanese. L'attività si è rilevata una preziosa occasione di integrazione e crescita per entrambe le marine e rappresenta un interessante impiego delle unità navali della Marina italiana al servizio della cooperazione e della integrazione tra marine.
  Si è poi passati ad una illustrazione più generale della missione bilaterale MIBIL, schierata dal 26 gennaio 2015, che – allo scopo di contribuire al rafforzamento capacitivo delle Forze Armate Libanesi – sviluppa programmi di formazione e addestramento delle LAF, preventivamente concordate con le Autorità libanesi.
  Segnala che il Comandante della missione, Colonnello Stefano Lagorio, dopo aver ricordato che l'Italia partecipa alla missione stessa con 53 unità di personale militare, ha illustrato più nel dettaglio la tipologia di attività addestrativa svolta ed il coinvolgimento di volta in volta delle migliori professionalità delle Forze armate italiane.
  Il Comandante ha inoltre ricordato che nel corso del 2018 sono stati programmati 55 corsi addestrativi – dei quali 38 sono stati già svolti, 4 sono in corso di esecuzione e 13 da eseguire – e che per l'anno 2019 le Autorità libanesi hanno già richiesto l'organizzazione di 86 corsi.
  Sottolinea, poi, che il 5 ottobre si è svolto l'incontro con il Capo delle LAF, Generale Joseph Kalil Aoun, che in primo luogo ha espresso grande apprezzamento per il lavoro di formazione e addestramento delle LAF da parte delle Forze armate italiane nell'ambito della missione MIBIL.
  Il Capo delle LAF ha quindi fornito un quadro sulla sicurezza del Libano, ricordando che dopo la battaglia delle Alture, nell'agosto 2017, quando le LAF hanno sconfitto DAESH nelle zone di montagna al confine con la Siria, la situazione è migliorata in quanto la maggior parte degli attentati terroristici organizzati in Libano venivano preparati in quelle zone. Le cellule terroristiche che sono ancora attive, soprattutto in alcuni campi profughi palestinesi, non hanno più un appoggio logistico; pur se non ufficialmente presenti nei campi profughi palestinesi, le LAF mantengono un'ottima collaborazione con le Autorità palestinesi che controllano i campi. Le LAF sono, inoltre, riuscite ad avere, per la prima volta dall'indipendenza, un controllo ermetico di tutto il confine (da Nord a Ovest) con la Siria attraverso lo spiegamento di 4 reggimenti. Il Generale ha comunque sottolineato come sia difficile mantenere la sicurezza all'interno del territorio libanese, sia in considerazione della massiccia presenza di rifugiati siriani, sia per le precarie condizioni economiche in cui vivono.
  In relazione ai quesiti posti dall'onorevole Fascina sugli effetti dell'abolizione nel 2007 del servizio militare obbligatorio e sul ruolo delle donne nelle LAF, il Generale Aoun ha fatto presente di non condividere la riforma che ha condotto all'abolizione della leva obbligatoria e ha ricordato che è stata istituita una apposita Commissione incaricata proprio di verificare la possibilità di reintrodurla sia pure per un periodo limitato. Quanto alla presenza delle donne nelle LAF, ha segnalato che attualmente sono 1640 e la maggior parte svolge a lavori amministrativi (solo una parte minore riveste ruoli operativi). Pag. 53
  Evidenzia, quindi, che dopo l'incontro, la delegazione ha visitato il «Cana Boat», un'imbarcazione per la ricerca scientifica marina oceanografica equipaggiata con moderni sistemi di rilevamento e analisi dei dati donata nel 2009 – nell'ambito di un altro progetto della Cooperazione italiana – al Centro Nazionale di Ricerca libanese (CNRS) per studi sulla biodiversità e la qualità delle acque al largo delle coste libanesi. Nell'occasione è stato ricordato che nel 2015, è stata avviata la seconda fase del progetto (cosiddetta «Cana plus»), tuttora in corso, volta a potenziare le capacità del CNRS per la ricerca scientifica marina. Grazie all'azione dell'Italia, il Centro ha approfondito lo studio delle risorse marine, della produttività primaria, dell'inquinamento marino e costiero, sviluppando le proprie tecniche geo-fisiche di mappatura con riferimento all'archeologia marittima delle zone costiere di Tiro e Sidone. Al termine della visita dell'imbarcazione, la delegazione ha quindi fatto rientro a Roma nel pomeriggio.
  Conclude rilevando che la missione ha costituito sicuramente un'occasione di conoscenza diretta ed approfondita delle attività in cui è impegnato il contingente italiano in Libano, che si distingue per la straordinaria passione e umanità con cui svolge la propria missione all'estero.
  In particolare, sottolinea che tutti gli interlocutori incontrati, nel ringraziare per il costante impegno dell'Italia a favore del Libano, sia a livello multilaterale sia a livello bilaterale, hanno ricordato che l'operato delle nostre Forze armate è stato fondamentale per contribuire al successo della missione UNIFIL.
  Da ultimo, fa presente che la delegazione ha espresso sentimenti di orgoglio per le parole di ringraziamento che sono state pronunciate in relazione all'operato delle Forze armate italiane impegnate nell'operazione UNIFIL e nella missione MIBIL.

  Roberto Paolo FERRARI (Lega) esprime soddisfazione per la relazione ampia ed esaustiva e pone l'accento sull'importanza di proseguire nel percorso di visite ai vari contingenti militari italiani impegnati nei teatri operativi all'estero.
  Sottolinea come la visita abbia fatto prendere coscienza dei riflessi positivi che la missione in Libano esercita sulla stabilità nel contesto europeo e sul fronte sud del Mediterraneo e auspica, per il futuro, che le delegazioni che si recheranno a visitare i nostri contingenti militari all'estero possano partecipare attraverso una composizione più allargata.

  Marta Antonia FASCINA (FI) condivide il giudizio positivo sull'utilità dello svolgimento di simili missioni che consentono, tra l'altro, di portare ai nostri militari impegnati nei teatri operativi all'estero la vicinanza delle istituzioni e del Parlamento, in particolare.

  Emanuela CORDA (M5S) sottolinea come la missione UNIFIL possa essere definita il fiore all'occhiello del contributo italiano alle missioni internazionali e come il popolo libanese nutra sentimenti di profonda gratitudine per i militari italiani lì presenti.
  Evidenzia come il bagaglio di esperienza che si acquista in occasione di tali visite sia fondamentale per lo svolgimento in maniera proficua delle attività parlamentari legate ai dibattiti sulla partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali e auspica che le prossime visite ai contingenti militari all'estero possano vedere una più ampia partecipazione.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluse le comunicazioni.

  La seduta termina alle 14.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 24 ottobre 2018.

Audizione di rappresentanti del COCER – Sezione Carabinieri, nell'ambito della discussione della risoluzione n. 7-00043 Deidda, sull'impiego dei carabinieri ausiliari.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.