CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 18 ottobre 2018
76.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 59

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 18 ottobre 2018.

Audizione di rappresentanti del Consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1074, recante disposizioni per la semplificazione fiscale, il sostegno delle attività economiche e delle famiglie e il contrasto dell'evasione fiscale.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9.40 alle 10.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 18 ottobre 2018. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO.

  La seduta comincia alle 13.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva (UE) 2016/1164 recante norme contro le pratiche di elusione fiscale che incidono direttamente sul funzionamento del mercato interno come Pag. 60modificata dalla direttiva (UE) 2017/952 recante modifica della direttiva (UE) 2016/1164 relativamente ai disallineamenti da ibridi con i paesi terzi.
Atto n. 42.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 ottobre scorso.

  Carla RUOCCO, presidente, comunica che la Commissione ha acquisito la documentazione risultante da un breve ciclo di audizioni svolto sull'Atto presso la Commissione finanze del Senato. Rammenta inoltre che, sebbene il termine per l'espressione del parere sia scaduto martedì 9 ottobre scorso, nella seduta dell'11 ottobre il rappresentante del Governo ha confermato la disponibilità ad attendere qualche altro giorno l'espressione del parere parlamentare, prima dell'adozione del decreto legislativo.

  Andrea CASO (M5S), relatore, segnala, come ricordato dalla Presidente, che si è concluso martedì scorso presso il Senato un breve ciclo di audizioni delle quali sta ancora valutando i contenuti, particolarmente complessi e meritevoli di approfondimento. Si riserva, quindi, di predisporre quanto prima una proposta di parere, che sottoporrà ai colleghi affinché si possa pervenire, nei primi giorni della prossima settimana, all'espressione del parere.

  Carla RUOCCO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.05.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 18 ottobre 2018. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Bitonci.

  La seduta comincia alle 13.05.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna delle interrogazioni a risposta immediata sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati, la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati, e, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso.

  Il Sottosegretario Massimo BITONCI chiede di rinviare alla prossima settimana lo svolgimento dell'interrogazione 5-00754 Raduzzi, al fine di acquisire più compiuti elementi per predisporre la relativa risposta.

  Raphael RADUZZI (M5S) si dichiara senz'altro disponibile a rinviare l'interrogazione in titolo.

5-00755 Centemero: Misure per lo stralcio delle cartelle di pagamento inferiori ai 1.000 euro.

  Laura CAVANDOLI (Lega) illustra la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Massimo BITONCI risponde all'interrogazione in titolo, richiamando la recente approvazione del decreto fiscale da parte del Consiglio dei Ministri, e fornisce ulteriori chiarimenti, anche avendo personalmente partecipato alla redazione del decreto e delle disposizioni aventi ad oggetto la pace fiscale.
  Evidenzia come la ratio delle misure proposte sia stata quella di discostarsi dai modelli di condono del passato, quali lo scudo fiscale o la voluntary disclosure, che hanno interessato tutti i Governi dal dopoguerra in avanti. Si è tentato piuttosto di costruire un sistema – partendo dal precontenzioso, quindi dagli avvisi di accertamento, passando poi alle fasi di contenzioso vero e proprio e ai provvedimenti finali, quali le cartelle di pagamento, di varia natura e riguardanti varie tipologie di tributo – che non assomigliasse minimamente al concordato del 2002, che aveva carattere tombale. Sottolinea infatti che, dal punto di vista politico, sia il Pag. 61Movimento 5 Stella che la Lega ritengono che il ricorso ai condoni tombali debba avere fine.
  Richiama quindi alcuni dati, che meritano a suo avviso attenta valutazione. Rammenta innanzitutto che vi è un «magazzino», per così dire, di arretrato fiscale – ovvero di cartelle di pagamento non riscosse, di varia tipologia e importo – il cui ammontare complessivo è pari a circa 850 miliardi di euro. Poiché tali cartelle sono ricomprese tra le entrate o nei residui del bilancio dello Stato, quando si discute di un loro stralcio occorre anche valutare gli eventuali profili di copertura.
  In tale prospettiva, si è inteso mettere in piedi un sistema che fosse compatibile con le più recenti misure di definizione agevolata, adottate dal precedente Governo, in parte ancora in corso.
  La soluzione individuata è stata quindi quella di mantenere ferma l'imposta dovuta, e di prevedere lo stralcio completo unicamente delle sanzioni e degli interessi, per tutte le cartelle, con una dilazione dei pagamenti – che a suo avviso migliora anche i tendenziali del bilancio della pubblica amministrazione – non più in 5 rate (rateizzazione che ha favorito alcuni ma che rischia di non agevolare chi si trova in serie difficoltà economiche e che nel giro di pochi mesi difficilmente riuscirà a modificare il proprio stato), ma in 20 rate trimestrali. Le misure si applicano sia agli avvisi di accertamento e al precontenzioso che alle cartelle di pagamento, per i quali si paga l'intero ammontare dell'imposta accertata, senza sanzioni e senza interessi, con una rateizzazione in 5 anni. L'unico stralcio introdotto è quello relativo alle cartelle emesse fino al 2010, di varia natura, che rappresentano, come numero, il 25 per cento dell'intero magazzino fiscale, e coinvolgono più di 10 milioni di contribuenti. Si è trattato di una scelta – anche emersa in sede di confronto con la Presidente della Commissione – volta a garantire la trasparenza nei bilanci delle pubbliche amministrazioni, in considerazione del fatto che tali importi debbono ritenersi inesigibili, nonché di pulizia del magazzino. Ricorda infatti che per l'amministrazione finanziaria il lavoro su milioni cartelle di basso importo – pari a 50 o 100 euro – non ha alcun vantaggio di carattere economico, poiché i costi di lavorazione sono superiori all'eventuale ricavo che si avrebbe dalla riscossione delle cartelle, anche a causa della loro vetustà e della conseguente svalutazione delle relative somme.
  Per quanto concerne poi il contenzioso tributario, si tratta di un tema sul quale Governo e Parlamento dovranno avviare un processo di riforma, anche con riferimento al processo tributario. L'Esecutivo ha intanto ritenuto opportuno anticipare a questa fase alcune misure, che si possono definire ‘svuota Cassazione’. In caso di vittoria, in primo grado, di un contenzioso con l'amministrazione finanziaria, sarà possibile, mediante il pagamento, con dilazione, del 50 per cento della sola imposta, senza sanzioni né interessi, chiudere il contenzioso in atto. Qualcuno si chiederà forse per quale motivo il contribuente dovrebbe aver interesse a chiudere un contenzioso, a seguito di una vittoria in primo grado, pagando il 50 per cento dell'imposta oggetto di contestazione, ma coloro che conoscono da vicino il funzionamento delle Commissioni tributarie sanno bene che in alcuni casi questa scelta può essere molto vantaggiosa per il contribuente. In caso di vittoria in secondo grado – quindi anche in questo caso prima del giudizio in Cassazione, dove il contenzioso ha raggiunto livelli ormai vicini allo stallo – il Governo ha scelto di prevedere la misura agevolativa di chiusura della lite pendente con il pagamento del 20 per cento degli importi contestati.
  Ulteriore questione è quella riguardante la dichiarazione integrativa, peraltro oggetto di discussione in queste ore. Si tratta di uno strumento già a disposizione dei contribuenti, che tuttavia trova nel decreto fiscale una differente disciplina: si prevede il pagamento di una imposta sostitutiva pari al 20 per cento, un tetto di 100.000 euro e l'esclusione dei casi di omessa dichiarazione. Coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione e i contribuenti che hanno presentato dichiarazioni Pag. 62con importi molto bassi rispetto al dovuto non potranno avvalersi di tale strumento. Non è cioè possibile l'emersione di grosse somme ma solo di piccoli importi. Rispetto all'ammontare del dichiarato si potrà farne emergere un terzo al massimo, pagando il 20 per cento sul sovra reddito dichiarato. A titolo di esempio, richiama il caso di un contribuente che abbia dichiarato 300.000 euro, e abbia pagato nei cinque anni precedenti tutte le imposte dovute applicando l'aliquota più alta del 43 per cento: questi potrà dichiarare al massimo una somma pari al 30 per cento. Non si tratta con tutta evidenza di una misura di voluntary disclosure, ma dell'emersione di piccole somme per soggetti che hanno già pagato la maggior parte delle imposte dovute.
  Con riferimento infine, al pagamento dell'IVA, rammenta che questa imposta dovrà in ogni caso essere corrisposta: in quanto imposta che costituisce risorse proprie dell'Unione europea non può essere oggetto di riduzione di imposta o stralcio.

  Laura CAVANDOLI (Lega) ringrazia il Sottosegretario e si dichiara soddisfatta della risposta fornita, che conferma come non sia previsto alcun condono, ma piuttosto una pace fiscale volta a ridurre i contenziosi.

5-00756 Giacomoni: Rinvio dell'entrata in vigore dell'obbligo di fatturazione elettronica.

  Raffaele BARATTO (FI) illustra la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Massimo BITONCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Raffaele BARATTO (FI) si dichiara insoddisfatto della risposta ricevuta, ritenendo che l'introduzione della fatturazione elettronica comporterà inevitabilmente per le aziende un aggravio di costi. Osserva che non è opprimendo i più deboli che si rilancia l'economia di un Paese e che occorrerebbe piuttosto sostenere quel tessuto imprenditoriale, costituito da tante piccole e medie imprese, che rappresenta un essenziale fattore di sviluppo per l'Italia: invita pertanto il Governo a compiere un ulteriore approfondimento della problematica segnalata.

5-00757 Fregolent: Misure di ristoro in favore dei risparmiatori danneggiati da violazioni di obblighi da parte di istituti di credito.

  Silvia FREGOLENT (PD) illustra la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Massimo BITONCI risponde all'interrogazione in titolo, richiamando il recente incontro avuto con circa 60 associazioni, in rappresentanza del 90 per cento dei risparmiatori colpiti dal crack del sistema bancario. Rammenta che la vicenda ha riguardato circa 300 mila cittadini, dei quali 200 mila solo in Veneto, a causa del crack di due noti istituti di credito che operavano nel territorio di Treviso, Padova e Vicenza. Occorre ricordare che vi sono state migliaia di famiglie che si sono trovate da un giorno all'altro prive dei propri risparmi, avendo loro le banche offerto azioni garantendone l'affidabilità, come fossero buoni ordinari del Tesoro, senza spiegare che si trattava invece di strumenti finanziari ad alto rischio.
  Ricorda come già il Governo precedente abbia istituito un Fondo di ristoro per le vittime di reati finanziari, che ha destinato ai risparmiatori coinvolti 100 milioni di euro, in quattro anni, ovvero 25 milioni di euro l'anno. Il Governo, partendo da questa base, ha introdotto una ulteriore misura, prevedendo il ricorso al meccanismo di arbitrato della CONSOB, strumento sinora utilizzato solo da un numero limitato di risparmiatori, circa un migliaio, evidentemente ben consigliati. Rammenta al riguardo che, sinora, il 90 per cento delle istanze presentate alla CONSOB avrebbero avuto esito positivo. Evidenzia in proposito come il Governo Pag. 63abbia disposto il trasferimento alla CONSOB dell'importo occorrente per l'erogazione dei rimborsi a favore dei risparmiatori, che tra 15 giorni cominceranno ad essere erogati.
  Intende quindi precisare come occorra distinguere tra ciò che riporta il documento programmatico e le concrete misure che saranno contenute nel disegno di legge di bilancio, che prevede uno stanziamento di un miliardo e mezzo di euro in 5 anni, già a partire dal 2019 con l'erogazione dei primi 500 milioni di euro. La domanda di ristoro potrà essere presentata alla CONSOB entro il 30 aprile 2019, termine che deve considerarsi sufficientemente ampio.
  Il Governo ha inteso recepire tutte le indicazioni fornite dalle associazioni ascoltate, che non hanno colore politico ma sono unicamente rivolte alla tutela degli interessi dei risparmiatori: l'inversione dell'onere della prova (importante per il misseling), la facilitazione dei pagamenti, una corsia preferenziale per i casi riguardanti persone anziane e quelle con reddito inferiore ai 35 mila euro, per la valutazione dei quali ci saranno 2 apposite commissioni. In totale vi saranno 10 commissioni, composte da 100 persone, che affronteranno circa 50 mila pratiche all'anno.
  Segnala che per il 2019 sono stati previsti 500 milioni, ammontare più che sufficiente e che verosimilmente determinerà anche un residuo, che potrà essere utilizzato successivamente. Verrà pagato il 30 per cento dell'importo approvato dalla CONSOB, con un tetto di 100 mila euro, al fine di garantire la platea più ampia possibile. Ribadisce infine come nel disegno di legge di bilancio siano destinati ai risparmiatori colpiti un miliardo e mezzo di euro, per 5 anni.
  Deposita comunque agli atti della Commissione una nota scritta, che integra quanto testé illustrato (vedi allegato 2).

  Silvia FREGOLENT (PD) invita a non scherzare sulle banche, come avvenuto invece di recente, con esponenti della maggioranza che hanno dichiarato pubblicamente di non tenere minimamente in conto l'andamento dello spread, con esiti purtroppo assai negativi. Giudica favorevolmente, invece, il fatto che il Governo abbia ripreso parte delle misure adottate dal precedente Esecutivo. Ribadisce tuttavia che durante la campagna elettorale l'attuale maggioranza aveva promesso di risarcire tutti i risparmiatori che avevano subìto un danno ingiusto, mentre nel documento programmatico di bilancio le relative risorse per il 2019 sono completamente assenti. Quanto al prossimo disegno di legge di bilancio, si riserva di valutarne gli effettivi contenuti non appena presentato alle Camere.

5-00753 Osnato: Carenza organica dell'Agenzia delle Dogane presso la Regione Lombardia.

  Marco OSNATO (FdI) illustra la propria interrogazione.

  Il Sottosegretario Massimo BITONCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Marco OSNATO (FdI) ringrazia il Sottosegretario per la completezza della risposta, sottolineando tuttavia come dalle sue stesse parole emerga che la situazione riguardante la dotazione organica delle strutture doganali territoriali è realmente difficile. Pur riconoscendo il ruolo di supporto che in questo ambito può essere svolto dai supporti di ordine tecnologico, ritiene che il Governo debba trovare una soluzione normativa, insieme alle necessarie risorse finanziarie, per far fronte alle carenze organiche dell'Agenzia delle dogane, sia a livello nazionale sia in riferimento alle sedi della Lombardia.

  Carla RUOCCO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.50.

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INTERROGAZIONI

  Giovedì 18 ottobre 2018. — Presidenza della presidente Carla RUOCCO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Massimo Bitonci.

  La seduta comincia alle 13.50.

  Carla RUOCCO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata tramite l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00719 Martinciglio: Applicazione del principio della obbligatoria rotazione degli incarichi dirigenziali ai dirigenti delle Commissioni tributarie.

  Il Sottosegretario Massimo BITONCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Vita MARTINCIGLIO (M5S) prende atto della risposta fornita dal Sottosegretario, ma sottolinea che la questione da lei sollevata riguardava in particolare la determina del Direttore generale delle finanze del 13 ottobre 2017, con protocollo n. 15.856, con la quale è stato avviato un interpello per l'attribuzione di incarichi non dirigenziali di direttore degli uffici di segreteria delle commissioni tributarie di alcune regioni, ma non anche per i dirigenti delle commissioni tributarie. Poiché ciò comporterebbe la palese violazione della legge n. 190 del 2012 e del Piano nazionale anticorruzione, che prescrive la rotazione obbligatoria anche dei suddetti, vorrebbe avere chiarimenti del Governo rispetto a questa situazione specifica.

  Il Sottosegretario Massimo BITONCI si riserva di approfondire ulteriormente la questione sollevata.

  Carla RUOCCO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.

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