CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 ottobre 2018
72.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 83

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 11 ottobre 2018. — Presidenza del presidente, Luigi GALLO. – Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Gianluca Vacca.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale.
C. 893 Orlando.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame.

  Alessandra CARBONARO (PD), relatrice, riferisce che la Commissione è chiamata ad esprimere alla Commissione giustizia il parere sugli aspetti di propria competenza del nuovo testo della proposta di legge C. 893 Orlando, come risultante dagli emendamenti approvati dalla Commissione giustizia. La proposta si propone di riformare le disposizioni penali a tutela del patrimonio culturale, che si trovano oggi contenute prevalentemente nel Codice dei beni culturali (di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004), inserendole nel codice penale. Nel testo iniziale, precedente all'emendazione compiuta dalla Commissione giustizia, il provvedimento riproduceva il disegno di legge del Governo Gentiloni Silveri approvato su questa materia nella scorsa legislatura dalla Camera dei deputati ma non dal Senato (si veda l'atto Senato n. 2864).
  Fa presente che trattandosi di testo approvato da un ramo del Parlamento nella scorsa legislatura, è stata possibile l'applicazione dell'articolo 107 del Regolamento della Camera, in base al quale, se nei primi sei mesi dall'inizio della legislatura Pag. 84è presentato un progetto di legge che riproduca l'identico testo di un progetto approvato dalla Camera nella precedente legislatura, l'Assemblea, dichiarandone l'urgenza, può fissare alla Commissione competente un termine di quindici giorni per riferire, iscrivendo poi il progetto all'ordine del giorno dell'Assemblea. Nella scorsa legislatura, contestualmente all'approvazione da parte della Camera del disegno di legge in questione, il Consiglio d'Europa ha adottato una Convenzione volta a prevenire e combattere il traffico illecito e la distruzione di beni culturali, nel quadro dell'azione dell'Organizzazione per la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata (cosiddetta Convenzione di Nicosia, del 19 maggio 2017). La Convenzione prevede che costituiscano reato diverse condotte in danno di beni culturali, tra cui il furto, gli scavi illegali, l'importazione e l'esportazione illegali, nonché l'acquisizione e la commercializzazione dei beni così ottenuti. Riconosce, inoltre, come reato la falsificazione di documenti e la distruzione o il danneggiamento intenzionale dei beni culturali. L'Italia ha firmato la Convenzione, insieme ad altri otto Stati membri del Consiglio d'Europa, ma la stessa non è ancora entrata in vigore in quanto è stata ratificata da un solo Stato (Cipro). A seguito delle modifiche approvate dalla commissione di merito, la proposta di legge in esame si compone di 7 articoli. La proposta colloca nel codice penale la previsione di illeciti penali in materia di beni culturali, attualmente ripartiti tra il codice penale e il codice dei beni culturali; introduce nuove fattispecie di reato; innalza le pene edittali vigenti, dando attuazione ai principi costituzionali in forza dei quali il patrimonio culturale e paesaggistico necessita di una tutela ulteriore rispetto a quella offerta alla proprietà privata; introduce aggravanti quando oggetto di reati comuni siano beni culturali.
  Nel dettaglio, la proposta di legge inserisce nel codice penale disposizioni per punire: il furto di beni culturali con la reclusione da 2 a 8 anni (pena significativamente più elevata rispetto a quella prevista per il furto); l'appropriazione indebita di beni culturali con la reclusione da 1 a 4 anni; la ricettazione di beni culturali con la reclusione da 3 a 12 anni; l'impiego illecito di beni culturali, con la reclusione da 4 a 12 anni; il riciclaggio di beni culturali, con la reclusione da 5 a 14 anni; l'autoriciclaggio di beni culturali, con la reclusione da 3 a 10 anni; la falsificazione in scrittura privata relativa a beni culturali, con la reclusione da 6 mesi a 3 anni; le violazioni di legge in materia di alienazione di beni culturali, con la reclusione fino a 2 anni e la multa fino a 80.000 euro; l'uscita o esportazione illecite di beni culturali, con la reclusione da 1 a 4 anni o con la multa da 258 a 5.165 euro; la distruzione, la dispersione, il deterioramento, il deturpamento, l'imbrattamento e l'uso illecito di beni culturali o paesaggistici, con la reclusione da 1 a 5 anni; la devastazione e il saccheggio di beni culturali, con la reclusione da 10 a 18 anni; la contraffazione di opere d'arte, con la reclusione da 1 a 6 anni e la multa fino a 10.000 euro; la realizzazione di attività organizzate per il traffico illecito di beni culturali, con la reclusione da 2 a 8 anni. Sono previste aggravanti e attenuanti. È prevista la confisca penale obbligatoria – anche per equivalente – delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e delle cose che ne sono il prodotto, il profitto o il prezzo, in caso di condanna o patteggiamento per uno dei delitti previsti dal nuovo titolo. Le disposizioni si applicano anche ai fatti commessi all'estero in danno del patrimonio culturale nazionale. È stato inoltre previsto come illecito anche il possesso ingiustificato di strumenti per il sondaggio del terreno o per la rilevazione dei metalli, quando ci si trovi in zone di interesse culturale come aree archeologiche o simili. La disciplina di legge sulle attività di pubblica sicurezza svolte da pubblici ufficiali sotto-copertura sono state estese per renderle applicabili anche alle indagini sul delitto di attività organizzate per il traffico illecito di beni culturali svolte da ufficiali di polizia giudiziaria degli organismi specializzati nel settore dei beni culturali. Pag. 85Infine è stata prevista la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche quando i delitti contro il patrimonio culturale siano commessi nel loro interesse o a loro vantaggio.
  In conclusione, considerato che la finalità del provvedimento non può che essere condivisa dalla Commissione, propone l'espressione di un parere favorevole.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), preannunciando il voto favorevole, ricorda che trattasi di un testo ampiamente discusso nel corso della XVII legislatura che tiene in conto i numerosi rischi ai quali è esposto il patrimonio culturale del Paese, per i quali è necessario approntare sistemi di tutela.

  Antonio PALMIERI (FI) si dichiara favorevole in linea di principio a tutte le forme di tutela e protezione dei beni culturali. Tuttavia, ritiene che l'inasprimento delle pene per i reati connessi al patrimonio culturale sia una misura eccessiva, anche perché le sanzioni previste dal testo in esame risultano a volte più severe di quelle comminate per reati a suo parere molto più gravi. Dopo aver ricordato che Forza Italia non è mai a favore degli eccessi di giustizialismo, preannuncia la sua astensione dalla votazione.

  Nicola FRATOIANNI (LeU) preannuncia il suo voto favorevole, in linea con la posizione già tenuta dalla sua parte politica nella precedente legislatura sul testo in esame.

  Daniele BELOTTI (Lega), preannunciando il voto favorevole della Lega, esprime il parere che per scongiurare il traffico di opere d'arte e gli atti di vandalismo servano deterrenti anche molto severi.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 11 ottobre 2018. — Presidenza del presidente, Luigi GALLO. – Interviene il sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali Gianluca Vacca.

  La seduta comincia alle 14.20.

Proposta di nomina dell'avvocato Chiara Caucino a Presidente della Fondazione Ordine Mauriziano.
Nomina n. 7.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame della proposta di nomina, rinviato nella seduta del 4 ottobre 2018.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) esprime perplessità rispetto al nome proposto dal Governo per la nomina, che a suo avviso è poco corrispondente al profilo richiesto. Dopo aver ricordato che l'Ordine Mauriziano è un'antichissima istituzione che custodisce un patrimonio culturale di grandissimo peso e svolge ruoli di assistenza e beneficenza, sottolinea che l'articolo 7 dello Statuto dell'Ordine prevede che il presidente debba essere nominato tra soggetti in possesso di comprovata competenza ed esperienza negli ambiti della conservazione e valorizzazione degli istituti e dei luoghi della cultura. Rileva quindi che quello proposto è senz'altro il profilo di un ottimo avvocato amministrativista, ma dal curriculum trasmesso non si evince un'esperienza consolidata nel settore dei beni culturali quale quella richiesta per la gestione di un patrimonio culturale della portata di quello affidato all'Ordine Mauriziano. Preannuncia, pertanto, il voto contrario del suo gruppo.

  Patrizia MARROCCO (FI), condividendo le ragioni di dubbio espresse dalla deputata Piccoli Nardelli, preannuncia l'astensione dalla votazione del gruppo di Forza Italia.

Pag. 86

  Nicola FRATOIANNI (LeU), premesso di concordare con quanto osservato dalla deputata Piccoli Nardelli, preannuncia il voto contrario, spiegando che esso non va inteso come un giudizio negativo sulla persona proposta per la nomina, ma solo come un giudizio di non adeguata corrispondenza tra il suo curriculum e il profilo richiesto, tanto più alla luce dello Statuto dell'Ordine. Riterrebbe quindi utile un supplemento di riflessione da parte della maggioranza su una proposta di nomina che, a suo avviso, rasenta l'illegittimità.

  Federico MOLLICONE (FdI) preannuncia l'astensione dalla votazione del gruppo di Fratelli d'Italia.

  Rosa Alba TESTAMENTO (M5S), relatrice, dopo aver rimarcato l'adeguatezza del profilo della candidata, il cui curriculum ha il suo punto di forza nell'eclettismo di interessi e nella ricchezza di esperienze, anche in diversi campi artistici, propone di esprimere parere favorevole.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione procede alla votazione a scrutinio segreto sulla proposta di parere della relatrice.

  Luigi GALLO, presidente, comunica il risultato della votazione:

   Presenti  39   
   Votanti  33   
   Astenuti   6   
   Maggioranza  17   
    Hanno votato  20    
    Hanno votato no   13    
  (La Commissione approva).

  Luigi GALLO, presidente, avverte che comunicherà alla Presidenza della Camera il parere favorevole testé espresso, ai fini della trasmissione al Governo.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Acunzo, Anzaldi, Ascani, Azzolina, Basini, Bella, Belotti, Carbonaro, Casa, Ciampi, Colmellere, Di Giorgi, Fogliani, Frate, Fratoianni, Fusacchia, Gallo, Latini, Lattanzio, Melicchio, Nitti, Patelli, Piccoli Nardelli, Prestipino, Racchella, Rossi, Sasso, Testamento, Toccafondi, Torto, Tuzi, Villani, Zennaro in sostituzione di Marzana.

  Si sono astenuti i deputati Aprea, Casciello, Marrocco, Mollicone, Palmieri, Saccani Jotti.

Proposta di nomina del maestro Giulio Rapetti Mogol a Presidente del consiglio di gestione della Società italiana degli autori ed editori (SIAE).
Nomina n. 8.
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina.

  Michele NITTI, relatore, riferisce che il Consiglio di sorveglianza della SIAE, riunitosi in data 10 settembre 2018, ha designato il Maestro Giulio Rapetti Mogol per la carica di presidente del Consiglio di Gestione della SIAE. Ricorda che la Società italiana degli autori, istituita nel 1882, assume l'attuale denominazione di SIAE nel 1927: essa, ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 2 del 2008, è un ente pubblico economico a base associativa, che svolge le funzioni attribuite dalla legge in materia di diritto d'autore. La SIAE quindi concede le autorizzazioni per l'utilizzazione economica delle opere protette, percepisce i proventi derivanti da dette autorizzazioni e ripartisce tali proventi tra gli aventi diritto. Gestisce altresì servizi di accertamento e riscossione di imposte, contributi e diritti. L'attività della SIAE è disciplinata dalle norme di diritto privato, ma l'Ente è sottoposto alla vigilanza del Ministro dei beni e delle attività culturali, congiuntamente con il Presidente del Consiglio dei ministri e sentito il Ministro dell'economia e delle finanze per le materie di sua competenza.
  In base allo statuto dell'ente, il Consiglio di gestione della SIAE è composto da Pag. 87cinque componenti, compreso il Presidente, eletti dal Consiglio di sorveglianza; essi, ivi incluso il suo Presidente, restano in carica quattro anni e sono rieleggibili per una volta. Il primo candidato della lista che abbia ottenuto il maggior numero di voti è designato Presidente del Consiglio di gestione. Ai sensi dell'articolo 23 dello Statuto della SIAE, il Presidente del Consiglio di gestione è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali e con il Ministro dell'economia e delle finanze. La norma statutaria è contenuta anche nella legge citata (n. 2 del 2008), in base alla quale il presidente della SIAE è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali e con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa designazione da parte dell'assemblea della SIAE. In generale, il parere parlamentare sulle nomine di competenza del Governo è previsto dall'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14.
   La VII Commissione è quindi chiamata ad esprimere il parere sulla proposta di nomina del maestro Giulio Rapetti Mogol a Presidente del Consiglio di gestione della SIAE. Per completezza, riferisce che lo affiancheranno, in qualità di Consiglieri, Salvatore Nastasi, Roberto Razzini, Claudio Buja e Federico Monti Arduini. Ricorda inoltre che il Consiglio di sorveglianza ha proceduto altresì all'elezione di Andrea Purgatori a Presidente del Consiglio di sorveglianza e che Paolo Franchini è stato confermato nella carica di vicepresidente.
  Con riferimento al profilo professionale, premesso che Mogol non ha bisogno di essere presentato, rinvia per ogni approfondimento al curriculum vitae allegato alla proposta di nomina trasmessa dal Governo. Propone fin da ora di esprimere parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.

  Anna ASCANI (PD), sottolineando l'evidente differenza di livello del soggetto proposto per questa nomina rispetto a quello della precedente nomina, annuncia il voto favorevole del suo gruppo e preannuncia che intende chiedere, una volta che il procedimento di nomina si sarà perfezionato, che il presidente Mogol sia audito dalla Commissione per conoscere il suo avviso in merito alle delicate questioni poste dalla nuova normativa europea sul diritto d'autore.

  Valentina APREA (FI), dopo aver sottolineato l'autorevolezza del candidato e i suoi riconosciuti meriti professionali ed artistici, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.

  Federico MOLLICONE (FdI), premesso che la nomina di Mogol giunge in un momento assai delicato del dibattito sul diritto d'autore, coglie l'occasione per esprimere l'auspicio che la disciplina in materia possa presto essere ridefinita. Sulla nomina, evidenzia che il candidato non ha bisogno di presentazioni, essendo un vero «monumento vivente» nel mondo artistico-musicale, di modo che rappresenta la persona giusta al momento giusto. Preannunciando la presentazione di una proposta di legge sulla disciplina del pagamento dei diritti d'autore, dichiara il suo voto favorevole.

  Daniele BELOTTI (Lega) esprime il favore della Lega per la nomina di Mogol a presidente della SIAE, in considerazione delle sue competenze e del suo curriculum. Aggiunge di non essere contrario alla sua audizione, quando il procedimento di nomina si sarà completato, ma ritiene che la posizione che Mogol esprimerà sul tema del diritto d'autore in qualità di presidente della SIAE sia prevedibile.

  Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD), intervenendo sull'organizzazione dei lavori, chiede al presidente se – considerata l'unanimità dei consensi su Mogol – sia possibile deliberare sulla proposta di nomina per acclamazione. Se necessario, Pag. 88gli chiede di voler mettere in votazione la proposta di votare per alzata di mano, anche in considerazione del fatto che il sistema delle palline bianche e nere non garantisce, a suo avviso, la segretezza del voto.

  Federico MOLLICONE (FdI) concorda con il deputato Fusacchia sul fatto che il voto espresso con il sistema delle palline bianche e nere non assicura la segretezza e sul fatto che il voto segreto è superfluo quando c’è unanimità di consensi.

  Luigi GALLO, presidente, chiarisce che, a norma dell'articolo 49 del regolamento, le votazioni riguardanti le persone sono effettuate necessariamente a scrutinio segreto e che non è facoltà della Commissione derogare alla predetta norma, neppure qualora nessuno si opponesse: questo in ragione del fatto che l'istituto del voto segreto è inteso a tutelare la libertà di scelta di ciascun deputato, consentendogli di votare in dissenso rispetto al gruppo di appartenenza senza doverlo dichiarare. Quanto alla segretezza, ritiene che il sistema delle palline bianche e nere la garantisca appieno, a condizione di adottare le opportune cautele al momento di distinguerle per deporle nell'urna.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere del relatore.

  Luigi GALLO, presidente, comunica il risultato della votazione:

   Presenti  40   
   Votanti  40   
   Maggioranza  21   
    Hanno votato  38    
    Hanno votato no   2    
  (La Commissione approva).

  Luigi GALLO (M5S), presidente, avverte che comunicherà alla Presidenza della Camera il parere favorevole testé espresso, ai fini della trasmissione al Governo.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Acunzo, Anzaldi, Aprea Ascani, Azzolina, Basini, Bella, Belotti, Carbonaro, Casa, Casciello, Ciampi, Colmellere, Di Giorgi, Fogliani, Franceschini, Frate, Fusacchia, Gallo, Latini, Lattanzio, Mariani, Marin, Melicchio, Mollicone, Nitti, Palmieri, Patelli, Piccoli Nardelli, Prestipino, Racchella, Rossi, Saccani Jotti, Sasso, Testamento, Toccafondi, Torto, Tuzi, Villani, Zennaro in sostituzione di Marzana.

  La seduta termina alle 15.10.