CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 ottobre 2018
70.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 96

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 9 ottobre 2018. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 14.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta che della seduta sia data pubblicità anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018.
Doc. LVII, n. 1-bis, con Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione dovrà concludere l'esame dell'atto entro la giornata domani, essendo il provvedimento iscritto all'ordine del giorno dell'Aula per giovedì 11 ottobre.

  Alessandra ERMELLINO (M5S), relatrice, riferisce che la Commissione Difesa è chiamata a esprimere un parere alla Commissione Bilancio in merito ai profili di propria competenza contenuti nella Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2018, approvata dal Consiglio dei ministri nella riunione dello scorso 27 settembre, evidenziando che il provvedimento riveste particolare importanza in quanto si tratta del primo documento di programmazione economica del nuovo Governo.
  Sottolinea, quindi, che il nuovo Governo intende promuovere una ripresa vigorosa dell'economia italiana, puntando su un incremento adeguato della produttività del sistema paese e del suo potenziale di crescita e, allo stesso tempo, conseguire una maggiore resilienza rispetto alla congiuntura e al peggioramento del quadro economico internazionale. Ciò richiede un cambiamento profondo delle strategie di politica economica e di bilancio che, negli anni passati, non hanno consentito di aumentare significativamente il tasso di crescita, ridurre il tasso di disoccupazione e porre il rapporto debito/PIL su uno stabile sentiero di riduzione.Pag. 97
  Di conseguenza, oltre ad intervenire sulle clausole di salvaguardia al fine di scongiurare l'aumento programmato delle aliquote IVA a partire dal 2019, il programma di politica economica e finanziaria illustrato nella Nota di aggiornamento individua, quali nuovi obiettivi principali da conseguire, l'attuazione del reddito di cittadinanza, l'introduzione di modalità di pensionamento anticipato per incentivare l'assunzione di lavoratori giovani, l'introduzione della «flat tax» a favore delle piccole imprese, professionisti e artigiani, il taglio dell'imposta sugli utili d'impresa per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi, il rilancio degli investimenti pubblici e della ricerca scientifica e tecnologica, nonché la promozione dei settori-chiave dell'economia, ovvero il manifatturiero avanzato, le infrastrutture e le costruzioni.
  Rileva, poi, che la politica di bilancio del nuovo Governo, pur condividendo l'obiettivo della riduzione del debito pubblico in rapporto al PIL, prevede un diverso percorso di aggiustamento del saldo strutturale rispetto a quanto previsto nel documento programmatico del 2017, ricordando che gli eventuali scostamenti temporanei del saldo strutturale dall'obiettivo programmatico sono consentiti in caso di eventi eccezionali e previa autorizzazione approvata dal Parlamento a maggioranza assoluta (articolo 6, legge n. 243/2012).
  Evidenzia, dunque, che il Governo, insieme alla Nota di aggiornamento, ha sottoposto all'autorizzazione parlamentare una relazione con cui aggiorna – modificando il piano di rientro – gli obiettivi programmatici di finanza pubblica, la durata e la misura dello scostamento, le finalità alle quali destinare le risorse disponibili in conseguenza dello scostamento e il relativo nuovo piano di rientro verso l'obiettivo programmatico, da attuare a partire dall'esercizio successivo a quelli per i quali è autorizzato lo scostamento, tenendo conto del ciclo economico.
  Passando ai profili di competenza della Commissione difesa, osserva che la Nota aggiuntiva individua una pluralità di iniziative volte, da un lato, a garantire uno strumento militare moderno, efficiente, economicamente sostenibile, da «impiegare con oculatezza in relazione alle priorità strategiche dell'Italia» e, dall'altro, a ottimizzare le risorse a disposizione della Difesa per la tutela degli interessi strategici nazionali e la sicurezza collettiva. A tal fine segnala che il Governo intende procedere alla definizione di un'apposita Strategia Sistemica per la Sicurezza Nazionale che valorizzi le competenze e le potenzialità di tutte le componenti del Sistema Paese con particolare riferimento al mondo dell'università, della ricerca, dell'industria e al settore privato.
  Più in generale, la Nota di aggiornamento evidenzia che il Governo si attiverà per l'integrazione di competenze specialistiche avanzate nel settore industriale della Difesa, anche attraverso la formazione di centri di competenza ad alta specializzazione costituiti da Università, centri di Ricerca, soggetti privati e del mondo dell'industria.
  Inoltre, con riguardo alla proiezione estera a livello internazionale si proseguirà a operare nell'alveo delle organizzazioni e delle alleanze cui tradizionalmente l'Italia aderisce, contribuendo agli interventi necessari e vitali per la tutela degli interessi anche nazionali, prestando la massima attenzione nella destinazione delle relative risorse, a fronte dei costi associati.
  Rileva ancora che la Nota di aggiornamento sottolinea come il Governo intenda altresì procedere a una graduale trasformazione dello strumento militare, razionalizzando i sistemi di difesa ad esclusione di quelli che presentano ricadute importanti per i settori di ricerca e di utilizzo a scopi duali. A tal fine si procederà alla massima ottimizzazione delle risorse, eliminando sprechi e inutili duplicazioni, con l'obiettivo di evolvere verso uno strumento militare moderno, efficace, efficiente, economicamente sostenibile, da impiegare con oculatezza in relazione alle priorità strategiche dell'Italia.
  La Nota si sofferma, poi, sulla volontà del Governo di cogliere al meglio le opportunità offerte dalla prospettiva delineata dall'istituzione del Fondo europeo per Pag. 98la difesa, per le positive ricadute in termini di ricerca tecnologica e di sviluppo di capacità strategiche nel campo della Difesa. Come emerso, infatti, anche nel corso dell'esame parlamentare della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Fondo europeo, il Fondo potrà assicurare, incentivi ad ogni stadio del ciclo industriale, coprendo sia la fase della ricerca, sia quella dello sviluppo e dell'industrializzazione e potrà agire da catalizzatore e stimolo per una nuova serie di iniziative, attraverso meccanismi che incentivino la collaborazione tra Paesi membri ed industrie europee.
  Analogo interesse, viene espresso nei confronti del Programma Europeo di Sviluppo Industriale per la Difesa (European Defence Industrial Development Programme – EDIDP), finalizzato a supportare progetti di cooperazione industriale multilaterale tra aziende europee nel settore della Difesa.
  Per quanto riguarda, poi, il tema delle minacce alla sicurezza del Paese, particolare attenzione viene data alla minaccia cibernetica e alla conseguente necessità di acquisire strumenti operativi ad alto contenuto tecnologico al fine di preservare la protezione e la resilienza dei sistemi e delle reti strategiche nazionali.
  In particolare, ricorda che lo scorso 26 luglio la Ministra della difesa, in sede di illustrazione delle linee programmatiche del proprio dicastero presso le Commissioni difesa congiunte della Camera e del Senato, ha osservato che «sono stati avviati una serie di programmi di acquisizione per accedere a strumenti operativi ad alto contenuto tecnologico in grado di assicurare la protezione, la resilienza e l'efficienza delle reti e dei sistemi informativi gestionali e operativi della Difesa», sottolineando «la necessità di continuare ad investire, al fine di potenziare ulteriormente le dotazioni strumentali e organizzative di protezione cibernetica e sicurezza informatica, incrementando progressivamente la capacità di contrastare in maniera efficace le minacce».
  Con specifico riferimento al tema della sicurezza energetica e alla conseguente necessità di garantire elevati sistemi di difesa della rete energetica nazionale contro possibili intrusioni di natura cibernetica, la Nota evidenzia che il Governo intende potenziare le capacità di resilienza del sistema, favorire la produzione e l'approvvigionamento da fonti eco-sostenibili e adoperarsi per la riduzione dei consumi e dei fabbisogni. Pertanto, in tale ambito, sarà esaminata la possibilità di implementare «distretti energetici intelligenti» (smart military district), nei quali sia massimizzato il ricorso all'auto-consumo (...) in un alveo certo di sicurezza cibernetica, in perfetta simbiosi con il binomio cyber security – energy security».
  Al riguardo sottolinea che la Ministra della Difesa ha osservato che la sicurezza energetica «si pone come condizione basilare per garantire la sicurezza nazionale». Nel medio e lungo termine, la Difesa italiana mira al raggiungimento di elevate capacità di resilienza energetica, produzione e approvvigionamento da fonti sostenibili tali da assorbire e mitigare gli effetti dovuti a eventuali attacchi o a calamità e assicurare il mantenimento della capacità e della prontezza operativa dello strumento militare, sia in Patria, sia nei teatri operativi. In tale ambito, ha sottolineato la Ministra Trenta, «la Difesa italiana potrà giocare un ruolo cruciale, anche a sostegno degli altri Dicasteri, nell'ambito della protezione delle infrastrutture critiche energetiche, sia come possibile entità istituzionale ospitante dei nodi di rilevanza strategica della rete di approvvigionamento/distribuzione, sia per il fattivo contributo alla difesa cibernetica del Paese, nell'ottica del consolidato paradigma del binomio energy security-cyber security».
  Quanto al tema del personale militare, la Nota osserva che, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, il Governo intende sviluppare un approccio volto a fornire nuove opportunità, favorendo da un lato la possibilità di nuove assunzioni nelle forze dell'ordine appartenenti al Dicastero (Arma dei carabinieri), dall'altro elaborando e sviluppando un nuovo piano delle assunzioni. Queste ultime avverranno nell'area sia operativa sia Pag. 99tecnico-industriale, formando i giovani sul territorio in sinergia con le istituzioni locali e il mondo delle imprese che ruota intorno alla Difesa, in cui arsenali, stabilimenti, poli di mantenimento ed enti militari a carattere industriale dovranno rappresentare un'opportunità di sviluppo.
  Il Governo procederà, inoltre, alla razionalizzazione dell'impiego delle risorse nelle spese militari, al fine di evitare sprechi e duplicazioni, anche con riferimento alla riforma del patrimonio immobiliare non più utile ai fini istituzionali. A tal riguardo, verrà assicurata l'ulteriore razionalizzazione delle strutture militari, eliminando quelle non più necessarie e accorpando, ove possibile, quelle che svolgono funzioni similari, in un'ottica di aggregazione interforze ed internazionale.
  Da ultimo, la Nota pone in evidenza la volontà del Governo di ribadire gli impegni a livello internazionale nell'ambito delle organizzazioni e delle alleanze di cui fa parte, contribuendo agli interventi necessari e prestando la massima attenzione nella destinazione delle relative risorse, a fronte dei costi associati.
  Infine, segnala che nella parte III. 2 della Nota ( «Percorso programmatico di finanza pubblica») viene esplicitato «saranno rifinanziate selettivamente le cosiddette politiche vigenti, comprese le spese per le missioni di pace».

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 109/2018: Disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016-2017, il lavoro e le altre emergenze.
C. 1209 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite VIII e IX).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame.

  Luca TOCCALINI (Lega), relatore, introduce l'esame del provvedimento osservando che il decreto-legge n. 109 del 2018  ? composto da 46 articoli  ? reca una serie di disposizioni urgenti volte a fronteggiare situazioni emergenziali riguardanti, in particolare, il sostegno e la ripresa economica del territorio del comune di Genova e la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti a seguito del crollo del ponte Morandi, nonché alcune misure di sostegno per la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza alla popolazione e la ripresa economica nei territori dei Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno dell'isola di Ischia.
  In particolare, sottolinea che il Capo I (articoli 1-11) prevede alcuni interventi urgenti per il sostegno e la ripresa economica del territorio del comune di Genova, in seguito alla tragedia del crollo del viadotto Morandi dello scorso 14 agosto.
  Il Capo II (articoli 12-16) reca misure volte a incrementare la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, mentre il Capo III (articoli 17-36) e il Capo IV (articoli 37-39) dettano, rispettivamente, ulteriori misure urgenti per far fronte agli eventi calamitosi che hanno colpito l'Italia centrale e l'isola di Ischia, già oggetto di precedenti interventi normativi.
  Infine, rileva che il Capo V (articoli 40-46) reca altri interventi urgenti, tra i quali segnala l'istituzione di una Cabina di regia con il compito di verificare lo stato di attuazione di piani e programmi di investimento infrastrutturale e di adottare le iniziative idonee a superare eventuali ostacoli e ritardi, nonché – con riguardo alle emergenze legate alla tutela del lavoro – l'introduzione di norme relative alla cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) per le imprese che versino in condizione di crisi e disposizioni relative all'individuazione di procedure che consentano alle regioni interessate l'attivazione di specifici percorsi di politica attiva del lavoro.
  Poiché il provvedimento interviene su materie che non rientrano negli ambiti di competenza della Commissione difesa, riassume Pag. 100molto sinteticamente i contenuti delle numerose disposizioni che lo compongono.
  Innanzitutto segnala che, tra le principali misure in favore della popolazione di Genova colpita dal crollo del ponte Morandi, viene istituito un contributo di sostegno per tutti i soggetti coinvolti dalle ordinanze di sgombero o che hanno subito danni materiali. Inoltre, alle imprese danneggiate dal crollo, si riconosce un contributo finalizzato alla mitigazione dei pregiudizi sofferti, impregiudicati i diritti risarcitori nei confronti degli eventuali responsabili. Sono altresì introdotte misure di facilitazione fiscale per le imprese genovesi e per la piena ripresa dei traffici portuali, prevedendo l'istituzione di una zona franca urbana e di una zona logistica semplificata per il porto, nonché misure immediate per favorire la viabilità e i collegamenti in entrata e in uscita da Genova, implementando il trasporto pubblico locale. Viene, infine, istituita la figura del Commissario straordinario per consentire di procedere alla celere ricostruzione delle infrastrutture danneggiate e per attuare ogni misura idonea a superare le conseguenze degli eventi dannosi.
  Passando alle disposizioni riguardanti l'urgenza dettata dalla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e di garantire la piena sicurezza nella mobilità e nei trasporti, segnala le norme che prevedono l'istituzione di una Agenzia di vigilanza per la sicurezza delle strade e autostrade, con parallelo ampliamento degli organici tecnici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dedicati ai controlli di sicurezza, e la creazione di una banca dati sulle opere pubbliche per monitorare, tra l'altro, i parametri di sicurezza delle infrastrutture, utilizzando sistemi tecnologici innovativi.
  Infine, il decreto-legge interviene anche sugli eventi sismici del Centro Italia e di Ischia, verificatisi negli anni 2016 e 2017 introducendo, da un lato, misure volte all'accelerazione della ricostruzione e a ottimizzare l'impiego delle risorse stanziate e modificando, dall'altro, la disciplina del Commissario straordinario per il sisma del Centro Italia.
  Ciò premesso, rileva che la norma che ha determinato l'assegnazione in sede consultiva alla Commissione difesa si rinviene nel comma 2, dell'articolo 6, che ha stanziato la somma di euro 375.000, per l'anno 2018, e di euro 875.000, per l'anno 2019, per le esigenze di carattere operativo e logistico in ambito portuale della Direzione marittima-Capitaneria di Porto di Genova, aumentate in conseguenza del tragico evento del crollo del ponte Morandi.
  Come sottolineato nella relazione che accompagna il provvedimento, l'intervento si propone di mitigare gli effetti del tragico evento sulla regolarità e la tempestività dei flussi veicolari, da e per l'ambito portuale. Il crollo del viadotto autostradale, infatti, ha comportato l'instradamento lungo la viabilità locale di gran parte delle merci in arrivo ed in partenza.
  Evidenzia, quindi, che le risorse stanziate sono destinate, in particolare, a coprire sia l'incremento temporaneo di personale destinato presso la Capitaneria di porto nonché delle ore di servizio prestato, anche al di fuori dei servizi ordinari, con copertura degli oneri per prestazioni di lavoro straordinario, di trasferimento e di missione, dalle sedi viciniori (quantificato nella relazione tecnica in 23 unità per il 2018 e 15 unità per il 2019), sia l'acquisto di mezzi necessari per ottimizzare i flussi di traffico portuale. In particolare la relazione tecnica specifica che si tratta dell'acquisto di due autovetture, per il disimpegno dei servizi d'istituto.
  Conclude manifestando apprezzamento per la condivisibile esigenza di incrementare le risorse a favore del Corpo delle capitanerie di porto e si riserva di presentare una proposta di parere che preannuncia, sin da ora, sarà favorevole.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.