CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 27 settembre 2018
64.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
Pag. 6

AUTORIZZAZIONI AD ACTA.

  Giovedì 27 settembre 2018. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 9.10.

Domanda di autorizzazione all'utilizzazione dei verbali e delle registrazioni delle conversazioni o comunicazioni intercettate nei confronti di Lello Di Gioia, deputato all'epoca dei fatti (Doc. IV, n. 1).
(Esame e rinvio).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca la domanda di autorizzazione all'utilizzazione dei verbali e delle registrazioni delle conversazioni o comunicazioni intercettate nei confronti di Lello Di Gioia, deputato all'epoca dei fatti.
  Si tratta del primo caso di autorizzazione ad acta, ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 140 del 2003, all'esame della Giunta nella corrente XVIII legislatura (doc. IV, n. 1), sebbene inizialmente trasmesso al termine della XVII.
  Il procedimento deriva dalla richiesta del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Foggia di autorizzare l'utilizzazione dei verbali e delle registrazioni delle conversazioni o comunicazioni intercettate nei confronti di Lello Di Gioia, deputato all'epoca dei fatti, durante la XVII legislatura. La richiesta peraltro era già stata avanzata dal medesimo giudice il 26 febbraio 2018 – quindi successivamente al decreto di scioglimento delle Camere – ed era stata restituita – ai sensi dell'articolo 4, comma 4, della legge n. 140 del 2003 – al termine della XVII legislatura senza che ne fosse iniziato l'esame.
  Il giudice ha nuovamente trasmesso la richiesta, che è pervenuta alla presidenza della Camera il 17 settembre 2018 ed è stata immediatamente trasmessa alla Giunta per le autorizzazioni.
  Rammenta al riguardo che la Giunta, nella seduta del 19 settembre 2018, ha preliminarmente deliberato di richiedere al tribunale di Foggia la trasmissione del fascicolo integrale del procedimento che non è ancora pervenuto e di cui è atteso il recapito a breve.
  Ricorda inoltre di aver designato come relatore l'on. Catello Vitiello, così come annunciato nella medesima seduta.
  In data 20 settembre 2018 si è inoltre provveduto ad inviare a Di Gioia la prescritta comunicazione ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera dei deputati, in base al quale, «la Giunta, prima di deliberare, invita il deputato interessato a fornire i chiarimenti che egli ritenga opportuni». Pag. 7
  In pari data, Lello Di Gioia ha fatto presente alla Giunta che intende intervenire personalmente in audizione, che è pertanto convocata per la seduta del prossimo mercoledì 3 ottobre 2018.
  Nel ricordare che la documentazione è naturalmente a disposizione di tutti i membri della Giunta, i quali sono i soli legittimati ad accedervi, cede la parola all'on. Vitiello per l'illustrazione.

  Catello VITIELLO (Misto-MAIE), relatore, nel richiamare la premessa fatta dal presidente, in qualità di relatore avverte sin d'ora che si riserva di integrare questa illustrazione nella prossima seduta, alla luce dell'ulteriore documentazione richiesta al tribunale di Foggia, limitandosi, per il momento, ad una panoramica degli aspetti salienti della vicenda per come risultano dagli atti finora pervenuti.
  Rileva anzitutto che il procedimento penale n. 261/17, nell'ambito del quale il tribunale di Foggia ha avanzato la richiesta all'esame della Giunta ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 140 del 2003, è stato aperto nel 2017 ed è uno stralcio di altro procedimento penale, il n. 8486/15, aperto nel 2015.
  Lello Di Gioia è indagato per il reato di cui agli articoli 110 e 319-quater del codice penale (induzione indebita a dare o promettere utilità) perché, in concorso con Cristino Michele e Cardellino Nicola, si adoperava per essere favorito in un giudizio tributario.
  Nel procedimento n. 261/17 trasmesso alla Giunta è confluito un gruppo di conversazioni tra le quali, in base all'ordinanza del giudice, risultano alcune telefonate «intercettate casualmente» tra l'allora deputato Di Gioia e Michele Cristino.
  Agli atti trasmessi alla Camera sono allegate le trascrizioni di tredici conversazioni, nelle quali l'utenza telefonica assoggettata ad intercettazione è sempre quella intestata ed in uso a Michele Cristino.
  Due chiamate sono in uscita dall'utenza di Michele Cristino e dirette ad un'utenza intestata alla Camera dei deputati e in uso a Lello Di Gioia; undici sono in entrata sull'utenza di Michele Cristino e provengono dall'utenza intestata alla Camera dei deputati ed in uso a Lello Di Gioia.
  Per quanto riguarda lo spazio temporale lungo il quale hanno avuto luogo le conversazioni tra Cristino e Di Gioia, la prima trascrizione, del 29 aprile 2016, riporta una conversazione avvenuta il 18 aprile 2016 mentre l'ultima si riferisce ad una conversazione del 10 giugno 2016.
  Al vaglio della Giunta è pertanto l'ordinanza che chiede l'autorizzazione all'uso processuale di conversazioni e comunicazioni cui ha preso parte Lello Di Gioia, all'epoca deputato, captate in via indiretta, cioè su utenze che non erano nella sua disponibilità (legge n. 140 del 2003, articolo 6, comma 2).
  L'attività della Giunta e le sue valutazioni dovranno muoversi nel solco delle posizioni espresse dal giudice costituzionale in materia di intercettazioni indirette (cioè rispetto alla natura casuale delle intercettazioni) e di rilevanza e necessità processuale del loro utilizzo.
  Ricorda che, rispetto alla casualità delle intercettazioni, la Corte costituzionale in numerose sentenze ha osservato che, al fine di verificarne la sussistenza per escludere che vi sia stata un'elusione delle garanzie costituzionali, è necessario valutare alcuni elementi significativi quali, ad esempio, i rapporti intercorrenti tra parlamentare e terzo sottoposto a intercettazione, considerato anche il tipo di attività criminosa oggetto di indagine ovvero il numero delle conversazioni intercorse tra il terzo e il parlamentare.
  Rispetto alla rilevanza e alla necessità processuale dell'utilizzo, la Corte costituzionale ha individuato gli ambiti di valutazione che competono, rispettivamente, al giudice richiedente e alla Camera di appartenenza del parlamentare.
  In particolare, la Camera deve accertare che il giudice abbia indicato gli elementi su cui la richiesta si fonda – ovvero, «da un lato, le specifiche emergenze probatorie fino a quel momento disponibili e, dall'altro, la loro attitudine a fare sorgere la ’necessità’ di quanto si chiede di autorizzare» Pag. 8– e che l'asserita necessità dell'atto sia «motivata in termini di non implausibilità» (sentenza n. 188 del 2010).
  La Corte precisa ulteriormente che l'articolo 6 della legge n. 140 del 2003 «non assegna al Parlamento un potere di riesame di dati processuali già valutati dall'autorità giudiziaria. Consente, tuttavia, alle Camere di verificare che la richiesta di autorizzazione sia coerente con l'impianto accusatorio e che non sia, dunque, pretestuosa» (sentenza n. 74 del 2013).
  Per quanto sopra detto, su tali aspetti, in attesa di consultare tutto il fascicolo processuale, si riserva pertanto di integrare la propria illustrazione nella prossima seduta.

  Roberto CASSINELLI (FI) chiede delucidazioni in merito ai tempi delle trascrizioni delle conversazioni intercettate.

  Catello VITIELLO (Misto-MAIE), relatore, precisa che tra l'attività intercettiva e la trascrizione delle conversazioni intercorre un numero variabile di giorni che, tendenzialmente, è prima decrescente e poi crescente.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che, non essendoci ulteriori interventi, i lavori della Giunta sono aggiornati alla seduta del 3 ottobre, in cui l'on. Vitiello potrà completare l'illustrazione del caso alla luce dei documenti ulteriori di cui si è in attesa dal tribunale di Foggia. A seguire ci sarà l'audizione dell'ex deputato Di Gioia.
  Ai fini dell'organizzazione dei lavori, in vista della deliberazione della Giunta e del successivo esame in Assemblea, si riserva ove necessario di convocare l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, lo stesso giorno, al termine dell'audizione.
  Con l'occasione e agli stessi fini ricorda ai colleghi già designati quali relatori sui documenti IV-ter per le insindacabilità l'invito a prendere contezza delle questioni istruttorie, in modo da concordare tempi e modi della relativa trattazione.

  La seduta termina alle 9.30.