CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 settembre 2018
63.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e IV)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 26 settembre 2018. — Presidenza del presidente della I Commissione Giuseppe BRESCIA. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'interno Stefano Candiani e Nicola Molteni.

  La seduta comincia alle 12.20.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, concernente disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia.
Atto n. 35.
(Seguito dell'esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 settembre 2018.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, avverte che sullo schema di decreto sono pervenuti, rispettivamente in data 1o agosto 2018 e 21 settembre 2018, i prescritti pareri della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato.
  Informa quindi che i relatori hanno predisposto una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato), disponibile su GeoCom, che è stata trasmessa via e-mail a tutti i componenti le Commissioni nella mattinata odierna.

  Gianni TONELLI (Lega), relatore per la I Commissione, illustrando la proposta di parere, rileva come essa si riferisca a temi particolarmente complessi sotto il profilo tecnico e come sia stata necessaria un'istruttoria approfondita al fine di recepire le istanze emerse nel corso del dibattito parlamentare. Evidenzia come lo schema di decreto legislativo in esame costituisca un provvedimento-ponte, in vista di un successivo ulteriore intervento di riordino di maggiore ampiezza che ricomprenda anche il personale delle Forze armate, al quale, come rilevato nel corso del dibattito, non si riferisce la delega per l'adozione del decreto correttivo.
  Sottolinea quindi l'importanza del coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, il quale, a suo avviso, nella precedente legislatura non è stato sufficiente, e richiama Pag. 6l'attenzione sul rafforzamento delle attività di formazione, affinché i servizi di polizia siano svolti da personale altamente qualificato e specializzato, a tutela, oltre che della collettività, dello stesso personale.
  Si sofferma, in particolare, sull'opportunità, richiamata nella proposta di parere, di favorire la valorizzazione del personale più meritevole, anche ai fini della migliore attuazione della carriera aperta dalla base da perseguirsi mediante la reale valorizzazione dei titoli professionali e di studio, con l'adeguamento delle norme che hanno disciplinato il nuovo ruolo a esaurimento dei commissari, assicurando la piena valorizzazione professionale anche nel conferimento degli incarichi ai futuri funzionari provenienti dal percorso interno. Richiama, inoltre, l'esigenza, anch'essa menzionata nella proposta di parere, di rivalutare l'adeguatezza dell'attuale separazione dei due ruoli di base delle Forze di polizia, privilegiando l'ipotesi della loro unificazione, tenuto anche conto di quanto osservato dal Consiglio di Stato nei pareri resi sugli schemi di decreti attuativi della delega sulla revisione dei ruoli delle Forze di polizia.
  Raccomanda conclusivamente l'approvazione della proposta di parere presentata.

  Luca FRUSONE (M5S), relatore per la IV Commissione, osserva come il dibattito abbia evidenziato la volontà del Governo di mettere nuovamente mano, in un successivo momento, alle questioni rimaste ancora aperte nell'ambito del complicato tema del riordino dei ruoli e delle carriere delle Forze di polizia a ordinamento civile e militare. Peraltro, sembra che già nel decreto-legge sulla sicurezza, recentemente approvato dal Consiglio dei ministri, ci siano importanti misure che interessano questo tema.
  Evidenzia, poi, che le correzioni apportate dal provvedimento in esame al decreto legislativo n. 95 del 2017, il quale ha disposto la revisione dei ruoli, non hanno esaurito tutti gli aspetti problematici emersi in sede di prima applicazione, anche per via del fatto che il rispetto del principio di equiordinazione tra le forze dell'ordine civili e militari non deve creare squilibri difficilmente sanabili tra di esse.
  Ritiene quindi che il provvedimento si muova nella giusta direzione e manifesta fiducia nell'azione congiunta dei dicasteri dell'interno e della difesa, che stanno dimostrando di mantenere alta l'attenzione sull'argomento, anche attraverso il dialogo con le rappresentanze del personale.
  In conclusione, ribadisce l'esigenza di evitare il prodursi di squilibri tra le Forze di polizia a ordinamento civile e militare e di continuare a lavorare proseguendo nel percorso intrapreso.

  Emanuele FIANO (PD), pur riservandosi di approfondire il contenuto della proposta di parere, chiede delucidazioni ai relatori circa alcuni aspetti. Ritiene non sia chiara, in particolare, quella parte delle premesse in cui si fa riferimento al fatto che lo schema di decreto «correttivo» all'esame costituisce un provvedimento «ponte» in vista dell'adozione di uno o più decreti legislativi successivi, richiamandosi peraltro la necessità assicurare la sostanziale equiordinazione tra le Forze armate e le Forze di polizia sia attraverso l'adozione di provvedimenti integrativi e correttivi al decreto legislativo n. 94 del 2017 sia attraverso il differimento del termine per adottare ulteriori decreti integrativi e correttivi al decreto legislativo n. 95 del 2017. Non comprende, quindi, se con tale proposta di parere si richiami l'esigenza di una proroga del termine per l'esercizio della delega o se si faccia esclusivo riferimento alla necessità di nuovi futuri interventi di riordino delle carriere, che sono evidentemente cosa assai diversa, e dei quali peraltro non è chiaro il contesto normativo di riferimento. Ritiene poi anomalo che la proposta di parere faccia riferimento a misure contenute in provvedimenti non ancora formalmente assunti dal Governo, che, pertanto, non risultano attualmente esistenti nell'ordinamento giuridico.
  Peraltro, dopo aver rilevato che, in base a quanto emerso da indiscrezioni degli Pag. 7organi di stampa, tali misure, ancora non formalmente assunte, prevedrebbero per gli interventi di riordino in oggetto risorse aggiuntive molto modeste, si chiede se gli interventi futuri a cui si fa riferimento potranno essere inquadrati in quel contesto normativo.
  Chiede, in ogni caso, di rinviare la votazione della proposta di parere alla giornata di domani, al fine di approfondire le complesse tematiche in discussione, nonché per chiarire meglio quale sia l'effettivo orientamento del Governo e della maggioranza che lo sostiene.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI fa notare come lo schema di decreto correttivo in oggetto, dal contenuto minimale e tecnico, sia stato posto in essere al fine di non perdere il lavoro già svolto dal Governo precedente e le risorse a tal fine stanziate. Il provvedimento, pertanto, rappresenta la prima tappa di un percorso condiviso con le forze sociali, che prevede l'assunzione di ulteriori interventi correttivi dal carattere più organico – nell'ambito di strumenti normativi da individuare – finalizzati a garantire dignità all'intero comparto della sicurezza, compresa la componente militare. Ricorda, infatti, che per quest'ultima è necessario disporre di un provvedimento legislativo che consenta di intervenire in via correttiva anche sul correlato decreto legislativo n. 94 del 2017, in materia di revisione dei ruoli delle Forze armate. Pur dichiarando che il Governo prenderà atto delle determinazioni che saranno assunte in piena autonomia dal Parlamento, auspica, dunque, che le Commissioni possano concludere l’iter di esame nella seduta odierna, tenuto conto dell'imminente scadenza del termine per l'esercizio della delega correttiva. Sottolinea infatti come si tratta di assicurare piena operatività ad un settore delicato, sia con l'intervento in oggetto sia con quelli successivi di carattere più ampio che saranno assunti in futuro, senza correre il rischio, che nessuno certamente desidera, di disperdere il lavoro sinora svolto e cominciando a dare risposte ai circa 400.000 esponenti delle forze dell'ordine.

  Gianni TONELLI (Lega), relatore per la I Commissione, riallacciandosi alle considerazioni svolte dal Sottosegretario Molteni, osserva come sia in corso l'individuazione dello strumento normativo con il quale realizzare un intervento di riordino più ampio, al fine di porre rimedio a quelli che, a suo giudizio, sono stati gli errori commessi nel passato. Rileva come le problematiche da superare non siano di carattere economico, bensì normativo, ed evidenzia l'importanza di un chiaro impegno al riguardo, anche da parte del Governo.

  Elio VITO (FI) ricorda come lo schema di decreto in esame discenda da una legge di delega (la cosiddetta «legge Madia») incompleta già dall'origine, dal momento che la possibilità di apportare correttivi era stata prevista soltanto per il decreto che ha disposto il riordino dei ruoli delle Forze di polizia e non anche per quello che disciplinava il riordino dei ruoli delle Forze armate.
  Fa presente, quindi, che il gruppo di Forza Italia, nella scorsa legislatura, aveva fortemente avversato quel provvedimento, riuscendo tuttavia solo a far approvare un ordine del giorno che impegnava il Governo ad apportare, con un successivo provvedimento, le necessarie correzioni anche al decreto che riguardava le Forze armate. Sottolinea, poi, come forte sia l'attesa, da parte del personale militare, per l'intervento correttivo che tarda ad arrivare e si sorprende della continuità che l'attuale Governo mostra rispetto all'operato di quelli precedenti.
  Non si riconosce, quindi, nelle considerazioni svolte dal deputato Fiano, ma condivide la richiesta da questi avanzata di prendere il necessario tempo per approfondire il contenuto della proposta di parere, rinviando la votazione alla seduta già prevista per domani.

  Alberto PAGANI (PD) osserva come l'aver ricevuto la proposta di parere dei relatori a ridosso della seduta odierna non abbia consentito di prendere piena conoscenza delle complesse problematiche in essa affrontate.Pag. 8
  Ritiene quindi che sarebbe utile rinviare a domani la votazione del parere anche per consentire ulteriori riflessioni che possano migliorare il lavoro delle Commissioni, anche in considerazione degli aspetti dubbi sollevati dal relatore per la Commissione difesa riguardo all'unificazione dei ruoli di base delle Forze di polizia.
  Da ultimo, esprime perplessità in merito alla soppressione, richiesta da una delle osservazioni contenute nella proposta di parere, degli accertamenti psicoattitudinali nell'ambito delle procedure concorsuali interne per l'accesso ai ruoli superiori della Polizia di Stato.

  Emanuele FIANO (PD), pur ribadendo la necessità di approfondire i contenuti della proposta di parere in oggetto, osserva che, nel caso in cui, come paventato dal rappresentante del Governo, sussistesse un pericolo fondato che l'eventuale slittamento della votazione sulla proposta di parere pregiudicasse l'esercizio della delega nei termini di legge, egli non insisterebbe per un rinvio dell'espressione del parere, non intendendo rendersi corresponsabile di una simile eventualità. Insiste, tuttavia, nel chiedere ai relatori e al Governo delucidazioni circa il riferimento, fatto in particolare dal relatore Frusone, a misure contenute in provvedimenti non ancora formalmente assunti, che stanzierebbero ulteriori risorse per gli interventi di riordino del personale in questione.
  Dopo aver rilevato la necessità di interventi seri a favore del settore delle forze di polizia, che richiedono, a suo avviso, lo stanziamento di risorse ingenti, chiede infatti che su tali aspetti sia assicurata la massima serietà, a differenza di quanto avvenuto in passato quando, ad esempio con Governi di centrodestra in carica, furono inizialmente previsti stanziamenti poi destinati ad altre finalità. A fronte della vaghezza del contenuto della presente proposta di parere e della genericità degli intendimenti del Governo, si chiede se non sia il caso di prorogare i termini di esercizio della delega in materia attualmente previsti, non solo al fine di affrontare il tema dell'equiordinazione tra le diverse forze dell'ordine, ma anche al fine di garantire un'attuazione più puntuale della delega stessa.

  Igor Giancarlo IEZZI (Lega) osserva come l'esame da parte delle Commissioni dello schema di decreto legislativo in questione si sia protratto per diversi mesi e sia stato particolarmente approfondito, e non ravvisa quindi la necessità di rinviare la votazione sulla proposta di parere, anche in considerazione del fatto che essa è il frutto di una larga condivisione, registratasi peraltro anche in sede di votazione della proposta di parere, sostanzialmente identica, da parte delle Commissioni 1a e 4a del Senato.

  Emanuele PRISCO (FdI), ferma restando la volontà di non pregiudicare l'adozione del decreto legislativo in esame, anche al fine di evitare che le relative risorse restino inutilizzate, chiede un breve rinvio della votazione, al pomeriggio o alla serata di oggi, per consentire ai membri delle Commissioni di valutare adeguatamente il contenuto della proposta di parere.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, assicura come da parte delle Presidenze delle Commissioni riunite non via siano in linea di principio obiezioni a un'eventuale breve rinvio della votazione, ma sottolinea, d'altro canto, come il rappresentante del Governo abbia fatto presente che un rinvio, per quanto breve, nell'espressione del parere da parte delle Commissioni riunite potrebbe pregiudicare l'adozione del decreto legislativo entro il termine di scadenza per l'esercizio della delega. Evidenzia peraltro, concordando con le osservazioni svolte al riguardo dea deputato Iezzi, come l'esame del provvedimento da parte delle Commissioni sia stato particolarmente ampio e approfondito.

  Il Sottosegretario Nicola MOLTENI, pur facendo notare che il Governo non intende certo condizionare l'andamento dei lavori del Parlamento, giudica opportuno Pag. 9che le Commissioni riunite si esprimano nella seduta odierna, al fine di mettere l'Esecutivo nelle condizioni di completare l’iter del provvedimento, considerata l'imminente scadenza della delega e rilevato che sussistono dei tempi tecnici per consentire al Consiglio dei Ministri di riunirsi, nei prossimi giorni, per l'adozione definitiva del decreto legislativo in questione. A fronte della complessità della materia, ritiene utile scongiurare eventuali imprevisti che mettano in discussione l'esercizio della delega e che pregiudichino l'assunzione di misure immediate per il comparto sicurezza, per le quali sono state già stanziate delle risorse. Ricorda infatti che si tratta di proseguire un percorso avviato nella scorsa legislatura, pur nella consapevolezza di porre rimedio ad alcune incertezze e incongruità poste in essere dal Governo precedente.
  Ribadisce quindi che si tratta di un primo intervento al quale ne seguiranno altri più organici per l'intero comparto sicurezza, che rientreranno nel quadro di un'azione più complessiva, declinata secondo modalità e strumenti da definire. Evidenzia che, oltre ad un intervento correttivo in materia di riordino dei ruoli del personale, sarà necessario intervenire anche su altri versanti, stanziando risorse in materia di nuove assunzioni e di rinnovi contrattuali.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, alla luce degli orientamenti emersi in merito pone in votazione la proposta di parere formulata dai relatori.

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dai relatori.

  La seduta termina alle 13.05.

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