CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 settembre 2018
60.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 87

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 19 settembre 2018. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 11.45.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che è stato chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Sulla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico 2018-2019.

  Valentina APREA (FI) esprime il proprio disagio per il mancato invito dei parlamentari delle Commissioni permanenti di Camera e Senato competenti in materia di istruzione alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico 2018-Pag. 8819. Sottolinea che non solo la Presidenza della Repubblica, ma tutte le istituzioni dello Stato sono impegnate a promuovere e a favorire la buona istruzione e che l'assenza del Parlamento in quell'occasione rappresenta pertanto un fatto increscioso, che si augura non si ripeta il prossimo anno.

  Anna ASCANI (PD) si associa all'intervento della deputata Aprea.

  Luigi GALLO, presidente, comunica di aver già provveduto a rappresentare al Ministro per l'istruzione, l'università e la ricerca l'esigenza che in futuro l'invito sia esteso anche alle Commissioni parlamentari.

Modifiche all'articolo 4 del decreto-legge 8 agosto 2013, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 ottobre 2013, n. 112, in materia di accesso aperto all'informazione scientifica.
C. 395 Gallo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 settembre 2018.

  Luigi GALLO, presidente, preso atto che nessuno chiede di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.55.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 19 settembre 2018. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 11.55.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce «Erasmus»: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013.
COM(2018)367 final.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 luglio 2018.

  Vittoria CASA (M5S), relatrice, presenta una proposta di documento finale (vedi allegato).

  Federico MOLLICONE (FdI), dopo aver premesso di condividere l'importanza del programma Erasmus in quanto finalizzato a un intervento a livello giovanile per una maggiore integrazione dei popoli europei, rileva la scarsa pertinenza con tali finalità della previsione di un maggior coinvolgimento nel programma dei migranti da Paesi del Mediterraneo, come auspicato nell'osservazione 1) della proposta di documento finale. Sottolineando che il programma Erasmus è nato per facilitare la formazione di un'identità europea, ritiene che l'osservazione citata andrebbe riformulata. Ricorda che l'integrazione è possibile a condizione che chi accoglie abbia un'identità definita, altrimenti l'accoglienza e l'apertura conducono solamente allo sgretolamento dell'identità delle comunità accoglienti.

  Anna ASCANI (PD) evidenzia che il tema è stato profondamente e attentamente dibattuto presso la XIV Commissione e che lì si è convenuto di evidenziare l'importanza di potenziare l'apertura del programma Erasmus al di fuori dei confini europei, al fine di stringere legami più forti anche con Paesi extraeuropei. Sottolinea, in proposito, il ruolo fondamentale dell'Italia, come porta d'Europa, esprimendo l'avviso che il Paese debba aprirsi, e non chiudersi, se vuole contribuire alla costruzione di un'identità europea, dato che questa può esistere solo se si arricchisce culturalmente grazie al confronto con altre realtà. È pertanto favorevole al documento finale proposto dalla relatrice, che richiama, tra l'altro, quanto suggerito dal suo gruppo, e in particolare dalla deputata Prestipino nella seduta del 26 luglio scorso.

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  Paolo LATTANZIO (M5S) fa presente al deputato Mollicone che una maggiore apertura verso i Paesi extraeuropei rientra nell'ambito di una serie di interventi e misure comunque focalizzati sulla cultura europea. Invita quindi a non voler porre barriere all'ampliamento del confronto tra culture.

  Patrizia PRESTIPINO (PD) esprime soddisfazione per i contenuti della proposta di documento finale e per lo spirito di collaborazione che ha portato alla sua stesura. Ritiene che la cultura comune e l'integrazione sociale costituiscano due dati molto positivi per il bene degli studenti. Sottolinea come oggi «essere europei» sia solo una mera formula che va invece riempita di contenuti affinché possa considerarsi costruita un'autentica identità. Ricorda che gli studenti amano molto il programma Erasmus, ma devono poter capire cosa significhi essere europei. Conclude auspicando che, grazie all'incremento degli strumenti finanziari, venga ampliata la platea dei beneficiari a comprendere anche i docenti e gli sportivi. Si augura che lo spirito di condivisione che ha portato alla definizione del documento in esame si riformi in futuro, in nome di valori assoluti, anche su altri provvedimenti.

  Paola FRASSINETTI (FdI) si dichiara d'accordo con l'intervento del deputato Mollicone, non ritenendo pertinente associare al programma Erasmus il processo di integrazione con altri Paesi dell'area mediterranea, per il quale si potrebbero individuare strumenti diversi e certamente più idonei.

  Antonio PALMIERI (FI) rimarca che la questione dell'integrazione va affrontata dopo aver deciso quali sono i valori contenuti nel concetto di identità europea, perché non si può integrare nessuno se prima non è stata acquisita la consapevolezza della propria identità. Invita a riflettere sul fatto che, al contrario di quanto ha sentito affermare finora, accogliere e accettare l'altro senza discriminazione né limiti significa spogliarsi dell'identità.

  Valentina APREA (FI), dopo aver annunciato il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di documento finale, ricorda il lungo lavoro svolto dal Partito Popolare Europeo e dal presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani per il raggiungimento di un delicato equilibrio sui temi oggetto del documento. Nel rammentare i passi che hanno condotto alla nascita del programma Erasmus, elaborato per il conseguimento di un'identità europea, esprime qualche dubbio sull'effettivo raggiungimento dell'obiettivo, alla luce di quanto sta avvenendo attualmente in Europa. Ritiene che gli studenti debbano poter circolare liberamente per studiare, formarsi e lavorare. Tuttavia, ritiene anche che la costruzione di un'identità europea non possa prescindere dall'educazione, in primo luogo, alla cittadinanza e ai valori della cultura italiana. Quanto all'aspetto dell'integrazione, sottolinea che questa è ormai in atto a livello mondiale, in quanto già oggi molti ragazzi scelgono di studiare in altri continenti; pertanto, il confronto tra culture e mentalità diverse non deve spaventare. Ritiene, piuttosto, che si dovrebbe garantire la sicurezza degli studenti che partecipano a questi programmi, affinché non debbano più ripetersi eventi tragici come quello accaduto in Spagna il 20 marzo del 2016, quando in un incidente stradale persero la vita 13 studentesse dell'Erasmus, tra cui 7 italiane.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di documento finale.

  La seduta termina alle 12.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 19 settembre 2018. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 12.20.

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Schema di decreto ministeriale recante la ripartizione dello stanziamento destinato ai comitati nazionali e alle edizioni nazionali per l'anno 2018.
Atto n. 44.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giorgia LATINI (Lega), relatrice, premette che si avvia oggi l'esame dello schema di decreto relativo ai contributi per i comitati e le edizioni nazionali per l'anno 2018. Al riguardo ricorda, preliminarmente – trattandosi del primo esame del riparto nella legislatura corrente – che la legge n. 420 del 1997 ha previsto l'istituzione, presso il Ministero per i beni e le attività culturali, della Consulta dei comitati nazionali e delle edizioni nazionali, alla quale ha affidato il compito di deliberare sulla costituzione e organizzazione dei comitati nazionali per le celebrazioni o manifestazioni culturali, sull'ammissione al contributo finanziario statale e sulla misura dello stesso, nonché sulla costituzione delle edizioni nazionali e sulla composizione e il finanziamento delle relative commissioni scientifiche.
  Le richieste di istituzione dei comitati nazionali possono essere presentate da enti locali, enti pubblici, istituzioni culturali o comitati promotori, nonché da amministrazioni dello Stato. Le richieste di istituzione di edizioni nazionali possono essere presentate da amministrazioni dello Stato, università, istituzioni scolastiche, enti di ricerca, istituzioni culturali o singoli studiosi. Per quanto attiene la procedura di erogazione dei contributi ai comitati nazionali, la legge n. 420 del 1997 ha previsto che l'emanazione dell'elenco con le decisioni della Consulta sia preceduta dal parere delle Commissioni parlamentari competenti, da rendere entro 30 giorni.
  Il parere non è previsto per le edizioni nazionali, per le quali, tuttavia, lo schema di decreto indica sempre le scelte operate dalla Consulta. Per la prima volta nel 2018, per la presentazione delle domande si è applicata la nuova circolare n. 103 del 2017 che, tuttavia, per la gran parte, ha ripreso le previsioni della circolare n. 101 del 2016. Per l'istituzione di comitati nazionali, la circolare prevede che la domanda deve essere presentata entro il 31 marzo dell'anno precedente a quello della data della ricorrenza e all'inizio delle celebrazioni o manifestazioni che si intendono realizzare. La domanda di rifinanziamento deve essere trasmessa entro il 31 marzo di ogni anno successivo a quello di istituzione. Gli eventi devono concludersi entro tre anni dall'istituzione del comitato, salvo proroghe – fino ad un massimo di due anni – nei casi di eccezionale interesse e complessità organizzativa.
  Unitamente all'istanza, i richiedenti devono inviare una relazione tecnica recante obiettivi e programma delle celebrazioni o della manifestazione culturale, indicazione delle risorse finanziare necessarie, bilancio preventivo delle entrate e delle spese, elenco di istituzioni, enti e studiosi coinvolti nel programma, documentazione bibliografica sul personaggio o sul tema proposto, proposte di designazione degli organi del comitato nazionale. Sono ammessi alla valutazione gli eventi di cui ricorrano il primo o i successivi centenari, fatti salvi i casi di eccezionale rilevanza storico-culturale e sociale, e sono tenuti in considerazione i programmi celebrativi che prevedano, tra l'altro: manifestazioni a carattere non esclusivamente locale, eventi o attività pluridisciplinari e plurisettoriali – quali, ad esempio: mostre, pubblicazioni, stage, borse di studio e/o di ricerca, rappresentazioni teatrali –, un piano economico che comprenda voci di cofinanziamento da parte di altre amministrazioni o di privati, il coinvolgimento della rete delle istituzioni culturali presenti sul territorio o a livello nazionale e internazionale, progetti e attività a carattere innovativo.
  Entro il 31 gennaio di ogni anno i comitati ammessi a contributo devono inviare al Ministero la relazione sui lavori svolti e il bilancio consuntivo delle spese effettuate. Per ogni comitato, il Ministero nomina un revisore dei conti. Qualora Pag. 91l'attività non si sia svolta secondo il programma approvato dalla Consulta o presenti irregolarità amministrative, si prevede la possibilità di non finanziare ulteriormente il Comitato. Con riferimento agli anni pregressi più recenti, ricorda che per il 2017 sono stati istituiti 8 comitati nazionali, per il 2016 sono stati istituiti 7 comitati nazionali, per gli anni 2014 e 2015 sono stati istituiti, complessivamente, 4 comitati nazionali, per gli anni 2012 e 2013 non era pervenuto alle Camere alcuno schema. Ricorda, altresì, che lo schema presentato per il 2011 era stato poi ritirato dal Governo e che nel 2010 era stato istituito un solo comitato nazionale.
  Al contempo, peraltro, alcuni Comitati nazionali per celebrazioni di eventi sono stati istituiti con legge o con altra tipologia di atto. In particolare, si tratta dei comitati relativi al secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, al centenario della nascita di Alberto Burri, al centenario dell'Istituto nazionale del dramma antico, ai 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio e ai 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, ai 150 anni dalla morte di Gioachino Rossini, al bimillenario della morte di Publio Ovidio Nasone.
  Passando al contenuto dello schema, le risorse da ripartire per il 2018 sono pari a euro 1.175.602, con una diminuzione del 23,3 per cento rispetto alle risorse ripartite per il 2017, pari a euro 1.533.256. Alla Consulta sono state sottoposte 13 domande di nuova istituzione e 12 richieste di rifinanziamento di comitati nazionali, nonché 2 domande di nuova istituzione e 34 richieste di rifinanziamento di edizioni nazionali. Tutte le motivazioni delle scelte conseguentemente operate sono riportate nel verbale della Consulta, che è allegato allo schema di decreto e al quale rinvio. In particolare, la Consulta ha accolto la richiesta di costituzione di 7 nuovi comitati nazionali, per complessivi euro 322.000. Si tratta dei comitati per le celebrazioni relative a: tricentenario della nascita di Giuseppe Baretti (euro 45.000); bimillenario della morte di «Germanico Cesare» (euro 25.000): al riguardo, segnalo che la dizione corretta sembrerebbe essere «Germanico Giulio Cesare»; centenario della nascita di Bianca Guidetti Serra (euro 40.000); bicentenario de «L'infinito» di Giacomo Leopardi (euro 80.000); centenario della nascita di Primo Levi (euro 87.000); centenario della nascita di Nuto Revelli (euro 30.000); centenario della nascita di Roman Vlad (euro 15.000).
  La Consulta, ha invece, deliberato di non procedere all'istituzione di ulteriori 6 comitati nazionali, relativi alle celebrazioni per i 250 anni dalla morte di Giovanni Domenico Mansi, al centenario della nascita di Giulio Andreotti, nonché a quello della nascita di Carlo Donat-Cattin, al V Centenario della morte di Lucrezia Borgia, al centenario della morte di Ruggero Leoncavallo e al IV centenario dalla nascita di Francesco Morosini. Ha, altresì, deliberato il rifinanziamento di 10 comitati nazionali già costituiti negli anni precedenti, per complessivi euro 347.201,08. Si tratta dei comitati per le celebrazioni relative a: 750o anniversario della nascita di Dante Alighieri (euro 60.000); centenari Rossiniani (euro 80.000); centenario della morte di Leopoldo Franchetti (euro 20.000); bicentenario della nascita di Bertrando Spaventa (euro 10.000); bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (euro 40.000); centenario della Scuola di lingua italiana per Stranieri di Siena (euro 15.000); centenario della nascita di Bruno Zevi (euro 55.000); centenario della scomparsa di Arrigo Boito (euro 52.201,08); centenario della nascita di Leonardo Ricci (euro 10.000); centenario della nascita di Luigi Santucci (euro 5.000). Ha, invece, deliberato di non procedere al rifinanziamento del comitato nazionale per le celebrazioni dei mille anni di San Miniato al Monte e del comitato nazionale per le celebrazioni del millenario di fondazione della città fortificata di Melfi (costituiti nel 2017). Infine, ha deliberato di non procedere all'istituzione delle edizioni nazionali relative, rispettivamente, alle opere di Giovanni Pico della Mirandola e alle opere di Bertrando Spaventa, mentre ha deliberato il rifinanziamento di 31 edizioni nazionali già istituite, per complessivi euro Pag. 92506.400,92. In particolare, con riferimento alle stesse, in due casi ha autorizzato la proroga di tre anni, in tre casi la proroga di due anni e in un caso la proroga di un anno. In altri casi ha formulato raccomandazioni o chiesto chiarimenti. Tre edizioni nazionali già costituite non sono state rifinanziate.

  Luigi GALLO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Proposta di nomina del signor Roberto Andò a componente del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia.
Nomina n. 6.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Nicola ACUNZO (M5S), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere sulla proposta del Ministro per i beni e le attività culturali di nominare Roberto Andò componente del consiglio di amministrazione della Fondazione «Centro Sperimentale di cinematografia», in sostituzione di Aldo Grasso, che è decaduto dalla carica di consigliere.
  Ricorda che il Centro Sperimentale di Cinematografia è la più importante istituzione italiana per l'insegnamento, la ricerca e la sperimentazione nel campo della cinematografia, intesa nel senso più ampio: film, documentari, fiction, animazione. Il Centro è nato come ente pubblico con la legge 24 marzo 1942, n. 419, ed ha oggi personalità giuridica di diritto privato come fondazione disciplinata dal decreto legislativo n. 426 del 1997. Le finalità della Fondazione sono diverse: a) lo sviluppo dell'arte e della tecnica cinematografica ed audiovisiva a livello d'eccellenza, attraverso la ricerca, la sperimentazione, la produzione, l'attività di alta formazione, perfezionamento e aggiornamento, mediante iniziative di avanguardia e curando la promozione ed il coordinamento di iniziative di formazione sul territorio nazionale, anche in collaborazione con istituti pubblici e privati e con le università, e, mediante intese, con le regioni, le province ed i comuni; b) la conservazione, l'incremento, il restauro e la promozione, in Italia ed all'estero, del patrimonio culturale cinematografico, anche mediante convenzioni con enti, istituzioni ed associazioni culturali, scuole ed università; c) la ricerca e la sperimentazione di nuovi criteri, metodi e tecnologie, nonché di linguaggi innovativi, in tutti i campi connessi alla cinematografia ed agli audiovisivi, da rendere accessibili ai nuovi autori e professionalità emergenti, anche attraverso iniziative di formazione interne alla struttura o partecipazione ad attività di formazione esterne alla stessa. Sono organi della Fondazione il presidente, il consiglio di amministrazione, il comitato scientifico, il direttore generale e il collegio dei revisori dei conti. La durata degli organi è di quattro anni. Ciascun componente può essere riconfermato per non più di due volte e, se è nominato prima della scadenza quadriennale, resta in carica fino a tale scadenza. Lo stesso vale per il direttore generale.
  Riferisce che il Consiglio di amministrazione è composto dal presidente e da quattro componenti, di cui tre sono designati dal Ministro per i beni e le attività culturali e uno è designato dal Ministro dell'economia e delle finanze. Il Consiglio è nominato con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, sentito il parere delle competenti Commissioni parlamentari di Camera e Senato. Gli attuali componenti del Consiglio di amministrazione sono stati nominati, previa acquisizione del parere parlamentare, con i decreti ministeriali 6 dicembre 2016, n. 586, e 26 gennaio 2017, n. 40. I due decreti hanno disposto, rispettivamente, la nomina del presidente (Felice Laudadio) e quella dei quattro componenti (Nicola Giuliano, Aldo Grasso, Carlo Verdone e Olga Cuccurullo). Il 19 marzo 2018 il Consiglio di amministrazione ha tuttavia accertato e dichiarato formalmente la decadenza di Aldo Grasso dalla carica di componente del Consiglio Pag. 93di amministrazione, in ragione dell'assenza ingiustificata del medesimo alle precedenti quattro sedute.
  Il Ministro per i beni e le attività culturali, con lettera del 30 agosto 2018, ha informato le Camere della decadenza di Aldo Grasso dalla carica, comunicando nel contempo che è sua intenzione nominare consigliere Roberto Andò. Con la stessa lettera il Ministro ha trasmesso una dettagliata biografia professionale di Roberto Andò, unitamente al verbale della seduta del Consiglio di amministrazione nella quale è stata dichiarata la decadenza di Aldo Grasso.

  Federico MOLLICONE (FdI) chiede di sapere quando sia stata presa la decisione oggetto dell'atto in esame. Ciò al fine di comprendere se la decisione sia stata presa dal Governo in esito a un'istruttoria già impostata dal Governo precedente oppure sia integralmente riconducibile al Governo in carica. Ritiene infatti che il profilo del candidato non sia congruente con i contenuti politici del programma del Movimento 5 Stelle e della Lega.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD) rimarca che in Commissione cultura la valenza e competenza professionale dovrebbero costituire un titolo che va oltre l'appartenenza politica di un candidato e che il profilo di un candidato a una nomina dovrebbe essere valutato in base a ragionamenti più ampi.

  Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.40 alle 13.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 19 settembre 2018.

Audizione informale, nell'ambito della discussione della risoluzione 7-00007 Gallo, del Direttore generale di progetto, Generale di Brigata Mauro Cipolletta, sullo stato di attuazione del «Grande Progetto Pompei».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.15 alle 15.20.

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