CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 settembre 2018
59.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 77

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 18 settembre 2018 – Presidenza del Presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 10.50.

Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) n. 1308/2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, (UE) n. 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, (UE) n. 251/2014 concernente la definizione, la designazione, la presentazione, l'etichettatura e la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati, (UE) n. 228/2013 recante misure specifiche nel settore dell'agricoltura a favore delle regioni ultraperiferiche dell'Unione e (UE) n. 229/2013 recante misure specifiche nel settore dell'agricoltura a favore delle isole minori del Mar Egeo.
COM(2018)394.
(Ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Alessandro GIGLIO VIGNA (Lega), relatore, segnala che la proposta di regolamento, presentata dalla Commissione europea il 1o giugno 2018, insieme alle proposte di regolamento COM(2018)392 e COM(2018)393, che recano il quadro legislativo della politica agricola comune PAC per il periodo 2021-2027 ed è attualmente all'esame della Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI) del Parlamento europeo. Fa presente che la proposta in esame si compone di 7 articoli. L'articolo 1 propone alcune modifiche al regolamento (UE) n. 1308/2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli. La Commissione europea propone, in particolare, di mantenere la struttura e le caratteristiche principali del regolamento (UE) n. 1308/2013, modificando, tuttavia, un numero limitato di disposizioni in considerazione delle evoluzioni economiche, sociali e ambientali verificatesi dopo la sua entrata in vigore. L'articolo 2 reca modifiche al regolamento (UE) n. 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari. L'articolo 3 introduce modifiche al regolamento (UE) n. 251/2014 concernente la definizione, la designazione, la presentazione, l'etichettatura e la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati. L'articolo 4 introduce una modifica al regolamento (UE) n. 228/2013 recante misure specifiche nel settore dell'agricoltura a favore delle regioni ultraperiferiche dell'Unione. L'articolo 5 è volto a modificare il regolamento (UE) n. 229/2013 recante misure specifiche nel settore dell'agricoltura a favore delle isole minori del Mar Egeo. L'articolo 6 reca le disposizioni transitorie e l'articolo 7, infine, le norme concernenti l'entrata in vigore e l'applicazione.
  Segnala che sulla proposta all'esame il Governo ha trasmesso alla Camera dei deputati una relazione, ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 234 del 2012, in data 16 luglio 2018. Evidenzia che, secondo il Governo, la proposta non sembra rispettare pienamente i principi di sussidiarietà e proporzionalità, poiché le norme più restrittive in materia ambientale e sanitaria rischiano di tradursi in oneri aggiuntivi e in maggiorazione di spesa. Inoltre, secondo il Governo, la proposta si pone degli obiettivi che vanno oltre lo spirito dell'organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, che è ispirato ad altri principi, quali ad esempio la competitività. Riguardo ai principi di sussidiarietà e proporzionalità, sembrano emergere, a giudizio del Governo, alcune criticità su tematiche rilevanti per il settore vitivinicolo nazionale. In particolare, gli aspetti critici riguardano il sistema delle autorizzazioni di varietà cosiddette «ibride», la possibilità di produrre vini «dealcolizzati» e la superficie per le autorizzazioni di nuovi impianti vitivinicoli. Fa quindi presente che, secondo il Governo, sotto il profilo delle prospettive negoziali, è assolutamente opportuno approfondire alcuni Pag. 78aspetti relativi alle modifiche proposte all'articolo 1. Rileva come, a giudizio del Governo, si tratti di argomenti di estrema sensibilità, come, ad esempio, gli ibridi nelle DOP e la denominazione di vino e spumante per i prodotti dealcolizzati, che richiedono cautela nelle valutazioni e un percorso di condivisione con tutti i soggetti interessati, anche per le possibili conseguenze economiche derivanti dall'adozione di queste nuove disposizioni. Rileva che, tra le novità che la proposta intende introdurre, infatti, vi sarebbe la possibilità di riconoscere come denominazioni di origine vini prodotti a partire da varietà cosiddette «ibride», ossia provenienti da incroci di varie species, non necessariamente vinifere. Le conseguenze di tale possibilità, secondo il Governo, vanno valutate attentamente, poiché incidono direttamente sulla definizione stessa di qualità di cui il nostro Paese è grande sostenitore. Evidenzia quindi che le nuove disposizioni consentirebbero di produrre vini a denominazione di origine in Paesi dove oggi, per condizioni climatiche non favorevoli o per caratteristiche morfologiche, non è possibile farlo, spostando in tal modo verso il nord Europa le produzioni vitivinicole; l'utilizzo di varietà ibride e, quindi, resistenti, potrebbe, poi, sempre a giudizio del Governo, comportare una sovrapproduzione vinicola, con conseguente abbattimento dei prezzi di mercato, e avere ripercussioni sulla qualità: studi scientifici dimostrano – si sostiene nella relazione del Governo – come un vino prodotto a partire da varietà ibride non presenti le identiche qualità organolettiche di un vino DOP prodotto con varietà della species vinifera. Osserva che, per il Governo, considerazioni dello stesso tenore varrebbero per l'altra novità rappresentata dalle produzioni dealcolizzate, che potrebbero fregiarsi, nella presentazione, delle stesse denominazioni (ad esempio, vino, spumante, vino frizzante) tradizionalmente e universalmente riferite al vino. Fa presente che un'altra novità della proposta è rappresentata dalla possibilità di produrre vini con basso o inesistente tenore alcolico. Come evidenziato dal Governo, si tratterebbe di un cambiamento rilevante, poiché oggi il vino ha una propria definizione riportata nel testo di base che comprende anche un tenore alcolico minimo. Al di sotto di tale limite, vi sono bevande a base di vino o altri prodotti non classificabili come «vino»; è consentita la produzione di tali prodotti, ma non la loro designazione con il termine «vino». Con la proposta al nostro esame, invece, avverte il Governo, si vogliono equiparare tali preparazioni al vino, eliminando ogni distinzione esistente in termini di designazione e presentazione dei prodotti. Sottolinea che, per quanto riguarda le autorizzazioni ai nuovi impianti, a giudizio del Governo la soluzione prospettata nella proposta non risolverebbe le attuali difficoltà e non potrebbe rappresentare una valida soluzione delle problematiche emerse in questi anni di applicazione del sistema autorizzativo. Fa presente che il Governo segnala, altresì, che la possibile perdita di potenziale vitivinicolo, unita ad una previsione di limitata crescita del settore, potrebbero determinare criticità di difficile soluzione, senza un'adeguata flessibilità del sistema. Il Governo rileva anche che l'adozione delle modifiche proposte potrebbe avere impatto sull'ordinamento nazionale e richiedere, quindi, un adeguamento delle norme disciplinanti il settore vitivinicolo e una modifica dei disciplinari di produzione delle DOP nazionali. Rileva quindi come ciò potrebbe non comportare una semplificazione degli attuali oneri amministrativi ma crearne di nuovi, soprattutto per le produzioni a DOP che probabilmente dovranno modificare i propri disciplinari di produzione con un carico amministrativo e burocratico supplementare. Osservando, infine, che si potrebbe valutare la possibilità di avviare un breve ciclo di audizioni, tenendo in considerazione il fatto che il termine per la verifica della conformità al principio di sussidiarietà scade il 24 settembre 2018, formula l'auspicio che sulla questione la Commissione possa esprimersi in modo unanime.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire rinvia Pag. 79quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 18 settembre 2018.

Audizioni nell'ambito dell'esame della Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) n. 1308/2013 recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli, (UE) n. 1151/2012 sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, (UE) n. 251/2014 concernente la definizione, la designazione, la presentazione, l'etichettatura e la protezione delle indicazioni geografiche dei prodotti vitivinicoli aromatizzati, (UE) n. 228/2013 recante misure specifiche nel settore dell'agricoltura a favore delle regioni ultraperiferiche dell'Unione e (UE) n. 229/2013 recante misure specifiche nel settore dell'agricoltura a favore delle isole minori del Mar Egeo (COM(2018)394).
Audizione del dott. Giuseppe Blasi, Capo del Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11 alle 11.40.

Audizione di rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12 alle 12.35.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 18 settembre 2018 — Presidenza del Presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 12.35.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce «Erasmus»: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013.
COM(2018)367 final.
(Parere alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 25 luglio 2018.

  Marina BERLINGHIERI (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni che tiene conto dell'interlocuzione con i gruppi di maggioranza che ringrazia per la collaborazione (vedi allegato 1).

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI) preannunciando voto favorevole sulla proposta di parere formulata dalla relatrice, ricorda che il Commissario europeo al bilancio, nel corso della sua audizione il 13 settembre 2018 presso le commissioni riunite V e XIV dei due rami del Parlamento, aveva ribadito l'impegno della Commissione europea sul programma Erasmus che si è comunque dimostrato un successo e che ha visto la partecipazione di quattro milioni di giovani, di cui il 10 per cento italiano: ricorda altresì che esso, per impegno economico, è il secondo programma europeo. Esso si colloca anche all'interno della strategia 2019-2027 per la carta europea dello studente per la quale si resta in attesa delle necessarie norme attuative. Rileva, tuttavia, che l'osservazione di cui alla lettera e) della proposta di parere sembra non tenere conto che già ora nei programmi collegati ad Erasmus è prevista la partecipazione di cittadini di Paesi terzi non membri dell'Unione europea – in particolare ricorda il programma Erasmus – Mundus – e ritiene, quindi, che l'osservazione in oggetto potrebbe essere modificata giacché è convinto che il nuovo programma Erasmus continuerà a prevederla.

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  Alessandro GIGLIO VIGNA (Lega) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo sottolineando l'interesse per il programma da parte di una maggioranza composta da molti giovani parlamentari.

  Marina BERLINGHIERI (PD), relatrice, nel rilevare che l'osservazione di cui alla lettera e) della sua proposta di parere risponde ad una richiesta avanzata dai gruppi di maggioranza, fa presente come le attuali norme siano piuttosto stringenti in materia e evidenzia come l'obiettivo sia quello di rafforzare le possibilità di accesso anche per una serie di Paesi vicini. Tenendo conto della richiesta del deputato Battilocchio, propone di sostituire la parola: «estendere» con la seguente: «rafforzare».

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI) ringrazia la relatrice e concorda con la sua proposta.

  Elena MURELLI (Lega) sottolinea come il programma Erasmus non sia rivolto alla sola platea giovanile ma prevede anche collaborazioni a livello di istituzioni culturali e università. Ritiene quindi che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca dovrebbe rafforzare il suo impegno – per stimolare la partecipazione di istituti culturali e università ai programmi europei per la cultura e la ricerca – che al momento sembra piuttosto debole.

  Angela IANARO (M5S) con riferimento a quanto appena sostenuto dalla collega Murelli segnala che le università in questa materia hanno compiuto alcuni passi anche se non possono ancora essere considerati sufficienti.

  Emanuela ROSSINI (Misto-Min.Ling) sottolinea l'importanza del fatto che il programma Erasmus+ è aperto anche al mondo degli adulti e delle associazioni. Ritiene che sarebbe importante se le autorità competenti stimolassero adeguatamente il personale docente a sfruttare maggiormente le possibilità offerte dai programmi europei in materia di cultura.

  Marina BERLINGHIERI (PD), relatrice, condividendo le osservazioni delle colleghe Murelli e Rossini, sottolinea tuttavia come esse abbiano rilievo principalmente a livello di normativa nazionale e pertanto, pur condividendole nel merito, conferma la proposta di parere come da ultimo riformulata.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire pone in votazione la proposta di parere favorevole con osservazioni nel testo riformulato.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice nel testo riformulato (vedi allegato 2).

Proposta di direttiva del parlamento europeo e del consiglio in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera alimentare.
COM(2018)173 final.
(Parere alle Commissioni X e XIII).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 luglio 2018.

  Riccardo OLGIATI (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 3).

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo, esprimendo particolare condivisione con riferimento alle osservazioni di cui alle lettere a) e b), nonché per la particolare attenzione riservata al mondo delle piccole e medie imprese.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 3).

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Comunicazione congiunta della Commissione e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio relativa al piano d'azione sulla mobilità militare.
JOIN(2018)5 final.
(Parere alla IV Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 26 luglio 2018.

  Flavio DI MURO (Lega), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 4).

  Alessandro BATTILOCCHIO (FI) preannuncia il voto favorevole del suo Gruppo, sottolineando la grande importanza dell'atto in esame anche in relazione al progetto di difesa comune europea previsto entro il 2025 del quale il Presidente Junker ha voluto recentemente riaffermare la centralità. Evidenzia come si tratti di uno dei provvedimenti più rilevanti tra quelli presentati in materia di difesa e sottolinea che la mobilità militare rappresenta una questione centrale. Nel rilevare come avrebbe apprezzato un richiamo, nella proposta di parere, al coordinamento, in tema di mobilità, tra l'Unione europea e la NATO per assicurare una maggiore coerenza sistematica, osserva come la questione potrà sicuramente essere affrontata in altre sedi. Segnala, infine, che già nel 2019 si potrà disporre di un primo monitoraggio in materia.

  Riccardo OLGIATI (M5S) esprimendo la valutazione positiva del suo Gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, rileva come la tematica della difesa sia centrale per l'Europa. Osserva che il testo in esame rappresenta, in un certo senso, con l'accentuazione della mobilità – sia pure in un preciso settore –, una «controtendenza» rispetto all'attuale clima di chiusure di frontiere. Conclude valutando, altresì, positivamente il richiamo alla sostenibilità ambientale, come peraltro richiesto dal suo Gruppo, contenuto nella proposta di parere del relatore.

  Flavio DI MURO (Lega), relatore, sottolinea la particolare importanza che hanno i movimenti transfrontalieri e osserva che quello all'esame rappresenta solo l'inizio del percorso giacché non sono ancora noti i livelli di impegno economico conseguenti e possibili. Rimarca tuttavia che i soli accordi non sono sufficienti in assenza di un concreto coordinamento tra i diversi confinanti: è questo il senso che ha voluto significare nell'osservazione di cui alla lettera b) della sua proposta di parere, ricordando quanto successo a Olivetta San Michele con gli sconfinamenti da parte degli agenti di polizia francesi che sono, a suo avviso, in contrasto con lo spirito di Schengen.

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore (vedi allegato 4).

  La seduta termina alle 13.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.10 alle 13.20.

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