CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 settembre 2018
56.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 11

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 11 settembre 2018. — Presidenza della presidente Giulia SARTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla giustizia, Vittorio Ferraresi.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per la revisione della disciplina del casellario giudiziale.
Atto n. 37.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 10 settembre 2018.

  Giulia SARTI, presidente, avverte i colleghi che non è ancora pervenuto il previsto parere del Garante per la protezione dei dati personali, in assenza del quale la Commissione non potrà concludere l'esame del provvedimento.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per armonizzare la disciplina delle spese di giustizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, in materia di spese per le prestazioni obbligatorie e funzionali alle operazioni di intercettazione.
Atto n. 38.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 10 settembre 2018.

  Enrico COSTA (FI) ritiene che, indipendentemente dalla reale rilevanza del provvedimento in esame, la questione dei Pag. 12costi delle intercettazioni meriti un approfondimento da parte della Commissione, considerato che in passato si sono registrate spese annue per oltre 200 milioni di euro, tra prestazioni obbligatorie degli operatori telefonici e noleggio delle apparecchiature necessarie, tali da indurre un intervento normativo di razionalizzazione delle tariffe, volto a conseguire – con il decreto interministeriale del 28 dicembre 2017 – un risparmio di spesa del 50 per cento rispetto alle tariffe praticate. A fronte di un abbattimento dei costi di tale portata, manifesta il sospetto che in passato si sia ecceduto con le spese per intercettazioni o che al contrario oggi si rischi una maggiore disinvoltura nella ricerca delle prove. Con riferimento al contenuto specifico del provvedimento in esame, ricorda che l'autorità giudiziaria competente alla liquidazione della spesa è individuata nella figura del pubblico ministero, che tuttavia, diversamente dagli altri soggetti pubblici, non è vincolato dal rispetto di criteri, adempimenti o procedure nella richiesta e nell'utilizzazione di prestazioni esterne. Rileva a tale proposito che le notevoli differenze registrate tra le varie procure sia in termini di spesa sostenuta sia in termini di numero di intercettazioni eseguite non appaiono sempre giustificabili sulla base della diversa incidenza delle attività criminali. Nel segnalare che, sulla base dei dati a disposizione, si registrano ogni anno oltre 181 milioni di singoli eventi di intercettazione, esprime la convinzione che un fenomeno tanto rilevante meriti una attenta valutazione da parte della Commissione, proponendo a tal fine lo svolgimento di un'indagine conoscitiva finalizzata a ricostruire il quadro generale e a individuare gli eventuali ambiti di miglioramento della normativa in materia.

  Giulia SARTI, presidente, fa presente che la proposta del collega Costa sarà oggetto di valutazione da parte dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, previsto nella giornata di domani.

  Cosimo Maria FERRI (PD) rivendica in materia di intercettazioni l'attento e rigoroso lavoro svolto dal precedente Governo, allo scopo di razionalizzare la materia e ridurre i costi, anche grazie alla disposizione in tema di esecuzione della liquidazione delle spese sostenute a carico del condannato. Esprime pertanto la convinzione che tale lavoro non debba andare disperso, costituendo una indispensabile base di partenza per interventi ulteriormente migliorativi.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel condividere le considerazioni del collega Costa, chiede al rappresentante del Governo di rendere nota quale sia la reale ed effettiva ratio giustificativa del provvedimento, esprimendo perplessità in ordine al previsto abbattimento dei costi delle intercettazioni, nella misura di circa il cinquanta per cento. A tale proposito, si domanda quale sia l'esperienza degli altri paesi dell'Unione europea in materia di spese per le operazioni di intercettazione.

  Il sottosegretario Vittorio FERRARESI ricorda che l'obiettivo del risparmio di spesa di almeno il 50 per cento rispetto alle tariffe attualmente praticate è stato voluto dal Parlamento, essendo previsto dall'articolo 1, comma 88, della legge di delega 23 giugno 2017, n. 103. Nel sottolineare come lo schema di decreto sia stato, quindi, adottato, in attuazione di una delega legislativa, assicura, in ogni caso, che le esigenze di riduzione delle spese relative alle intercettazioni non andranno a discapito delle indagini e delle attività di ricerca delle prove.

  Giulia SARTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante riforma dell'ordinamento penitenziario.
Atto n. 39.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e rinvio).

Pag. 13

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 10 settembre 2018.

  Giulia SARTI, presidente e relatrice, avverte che non sono ancora stati trasmessi i prescritti pareri della Conferenza Unificata e del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.