CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 settembre 2018
53.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 24

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 6 settembre 2018. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 13.05.

DL 91/2018: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 1117 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alle Commissioni I e V).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con una condizione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Marta GRANDE, presidente, nel ricordare che l'esame in sede referente del provvedimento in oggetto presso le Commissioni riunite I e V dovrebbe concludersi lunedì 10 settembre, in vista dell'avvio della discussione generale in Assemblea fissata per martedì 11 settembre, ringrazia i gruppi per avere collaborato ad anticipare la seduta rispetto a quanto convenuto nell'ultima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

Pag. 25

  Emilio CARELLI, relatore, sottolinea che il provvedimento in esame è il primo emanato in questa legislatura con la finalità di prorogare una serie di termini previsti da disposizioni di legge. Evidenzia che l'intento complessivo del provvedimento è quello di garantire continuità, efficienza ed efficacia all'azione amministrativa e l'operatività dei fondi a sostegno degli investimenti. Ricorda che nella scorsa legislatura sono stati emanati, in materia di proroga di termini, una serie di analoghi decreti-legge con cadenza annuale e alla fine dell'anno. Rileva che il provvedimento si compone di 24 articoli, di cui 10 inseriti nel corso dell'esame al Senato, e prevede interventi finalizzati a prorogare scadenze relative a provvedimenti in vari ambiti tematici: dagli enti territoriali alla materia delle intercettazioni, dall'ambiente alle infrastrutture, dalle politiche sociali all'istruzione, dalla salute alla materia bancaria, nonché a supporto dei fondi multilaterali di sviluppo, rispettivamente, per la concessione di contributi agli interessi in operazioni di export-credit e per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese.
  Per quanto attiene agli ambiti di competenza della Commissione affari esteri, rileva, in primo luogo, le disposizioni di cui all'articolo 6, comma 3, volte a consentire per il nuovo anno scolastico, in attesa della definizione delle nuove procedure introdotte dal decreto legislativo n. 64 del 2017 che disciplina le scuole italiane all'estero, il ricorso alle graduatorie in vigore lo scorso anno scolastico, sia per ricoprire eventuali vuoti nel contingente del personale, sia per fare fronte a esigenze di servizio non programmate mediante assegnazione temporanea all'estero. Il testo, in particolare, assicura la copertura di almeno 183 posti, di cui 40 nelle scuole statali all'estero e 28 posti nelle scuole europee, consentendo dunque il regolare avvio dell'anno scolastico 2018/2019 nel sistema della formazione italiana nel mondo.
  Sottolinea che la relazione predisposta dal Governo, allegata al testo originario del provvedimento, evidenzia il carattere di urgenza della disposizione in esame, poiché è essenziale disporre l'invio all'estero del personale necessario con un anticipo di alcuni mesi rispetto all'inizio dell'anno scolastico, onde consentire in tempi adeguati il trasferimento all'estero del personale stesso e delle relative famiglie. La relazione tecnica precisa, inoltre, che da tale misura non derivano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, dal momento che nulla viene innovato in relazione al trattamento economico di tale personale: i relativi oneri sono già quantificati e autorizzati dal decreto legislativo n. 64 del 2017.
  Segnala che, nel corso dell'esame al Senato, sono state inoltre introdotte, sempre all'articolo 6, alcune disposizioni intese a prorogare la durata degli incarichi del personale scolastico in servizio all'estero che non sono coerenti con l'impianto complessivo del decreto legislativo n. 64 e sono suscettibili di generare pericolose incertezze applicative e nuovi oneri finanziari, allo stato non quantificabili con esattezza, anche in ragione dell'ambiguità di alcune formulazioni. Ritiene, quindi, opportuno proporne la soppressione. In particolare, il comma 3-bis utilizza alcune espressioni («mandato», «graduatorie permanenti») suscettibili di diverse interpretazioni che rendono impossibile stimarne l'esatto impatto finanziario, pur essendone certa l'onerosità. Il comma 3-ter – che riduce per il personale scolastico il periodo minimo di permanenza in Italia tra due periodi all'estero – rischia invece di produrre un troppo frequente avvicendamento nella titolarità delle cattedre sul territorio nazionale e un potenziale maggiore ricorso alle supplenze. Inoltre, la riduzione della durata dell'invio del personale scolastico all'estero, prevista dal comma 3-quater, oltre a compromettere la continuità didattica, aumenta la frequenza degli avvicendamenti di personale e gli oneri per l'erario connessi con tali trasferimenti.
  A suo avviso, del tutto condivisibile è invece la disposizione di cui all'articolo 11-quater, anch'essa introdotta nel corso dell'esame al Senato, che prevede la proroga Pag. 26per tutto il 2018 della partecipazione italiana all'aumento di capitale della Banca africana di sviluppo, al fine di consentire la conclusione del sesto aumento generale di capitale. A tale proposito nell'esprimere piena condivisione per questa misura, ribadisce l'esigenza di un costante monitoraggio parlamentare circa l'impiego delle risorse pubbliche stanziate a favore della cooperazione internazionale e segnatamente sulle modalità e sui risultati della partecipazione italiana a fondi e banche multilaterali di sviluppo, nel segno di un'intelligente gestione delle risorse pubbliche, anche nel campo della nostra azione internazionale, che costituisce una delle priorità del Governo del cambiamento.
  Pur evidenziando le difficoltà di un sistema che non riesce ad essere puntuale nell'adempimento degli obblighi previsti dalla legge, ritiene che il provvedimento in esame rappresenti uno strumento di fondamentale importanza per dare una soluzione, sia pure parziale, ai diversi problemi legati alla mancata attuazione di norme di legge e per affrontare talune situazioni di emergenza che si sono venute a manifestare nel corso degli ultimi mesi.
  Preannuncia pertanto la presentazione di una proposta di parere favorevole, con la condizione di sopprimere le tre disposizioni prima richiamate, riferite all'articolo 6.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO concorda con le osservazioni formulate dal relatore, sottolineando, in particolare, l'opportunità di sopprimere le modifiche all'articolo 6 introdotte nel corso dell'esame al Senato, dal momento che esse possono produrre nuovi oneri per la finanza pubblica, nonché un'ondata di ricorsi contro le assegnazioni.

  Laura BOLDRINI (LeU), intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva l'opportunità che i documenti connessi alle materie all'ordine del giorno delle sedute siano messi a disposizione dei membri della Commissione in tempo utile per formulare le proprie osservazioni. Con riferimento alla proposta di parere del relatore, sottolinea che la Commissione dovrebbe esprimersi sul merito di fondo delle modifiche approvate dal Senato, che mirano a rafforzare i meccanismi di assegnazione degli insegnanti in servizio all'estero e, più in generale, a promuovere la diffusione della lingua e della cultura italiana. Chiede, quindi, se tali emendamenti possano essere ripresentati nel corso dell'esame del provvedimento o se siano destinati ad essere definitivamente soppressi. Con riferimento alla Banca africana di sviluppo, di cui all'articolo 11-quater, pur condividendo la valutazione favorevole contenuta nel parere, sottolinea che tra i contributori della Banca figurano gli Stati membri dell'UE, con la notevole eccezione dei Paesi del cosiddetto «Gruppo di Visegrad». Al riguardo, ravvisa la contraddizione tra la posizione del Governo italiano, favorevole a dare ulteriore slancio, attraverso l'attività della Banca, alla crescita economica e sociale dei Paesi africani, e gli esiti del recente vertice tra il Ministro Salvini e il Presidente ungherese Orban, segno evidente di un ulteriore avvicinamento dell'Italia ai Paesi Visegrad, caratterizzati da profondo antieuropeismo e per nulla interessati allo sviluppo del continente africano.

  Emilio CARELLI, relatore, intendendo così rassicurare la collega Boldrini, precisa che alla soppressione delle citate modifiche all'articolo 6 potrà fare seguito, nel corso del successivo esame al Senato, un lavoro in collaborazione tra i gruppi per una riscrittura del testo che tenga conto degli equilibri finanziari e del contesto normativo vigente.

  Laura BOLDRINI (LeU) ribadisce che le modifiche proposte mirano ad agevolare l'assegnazione degli insegnanti nelle scuole italiane all'estero.

  Emilio CARELLI, relatore, formula una proposta di parere favorevole con una condizione (vedi allegato 1).

  Valentino VALENTINI (FI) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo.

Pag. 27

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.20.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 6 settembre 2018. — Presidenza della presidente Marta GRANDE.

  La seduta comincia alle 15.20.

Indagine conoscitiva sulla politica estera dell'Italia per la pace e la stabilità nel Mediterraneo.
(Deliberazione).

  Marta GRANDE, presidente, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, essendo pervenuta l'intesa in tal senso da parte della Presidente della Camera, propone che la Commissione deliberi lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulla politica estera dell'Italia per la pace e la stabilità nel Mediterraneo, conformemente alla valutazione unanime dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi della Commissione, nella riunione del 2 agosto scorso.

  Laura BOLDRINI (LeU) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera lo svolgimento dell'indagine conoscitiva in titolo, secondo il programma allegato (vedi allegato 2).

Indagine conoscitiva sull'azione internazionale dell'Italia per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: l'efficacia del quadro normativo nazionale e del sistema italiano di cooperazione.
(Deliberazione).

  Marta GRANDE, presidente, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, essendo pervenuta l'intesa in tal senso da parte della Presidente della Camera, propone che la Commissione deliberi lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sull'azione internazionale dell'Italia per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: l'efficacia del quadro normativo nazionale e del sistema italiano di cooperazione, conformemente alla valutazione unanime dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi della Commissione, nella riunione del 2 agosto scorso.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera in modo unanime lo svolgimento dell'indagine conoscitiva in titolo, secondo il programma allegato (vedi allegato 3).

Indagine conoscitiva sull'impegno dell'Italia nella Comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni.
(Deliberazione).

  Marta GRANDE, presidente, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, essendo pervenuta l'intesa in tal senso da parte della Presidente della Camera, propone che la Commissione deliberi lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sull'impegno dell'Italia nella Comunità internazionale per la promozione e tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni, conformemente alla valutazione unanime dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi della Commissione, nella riunione del 2 agosto scorso.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera in modo unanime lo svolgimento dell'indagine conoscitiva in titolo, secondo il programma allegato (vedi allegato 4).

Indagine conoscitiva sulle dinamiche del commercio internazionale e l'interesse nazionale.
(Deliberazione).

  Marta GRANDE, presidente, ai sensi dell'articolo 144, comma 1, del Regolamento, essendo pervenuta l'intesa in tal senso da parte della Presidente della Camera, propone che la Commissione deliberi Pag. 28lo svolgimento di un'indagine conoscitiva sulle dinamiche del commercio internazionale e l'interesse nazionale, conformemente alla valutazione unanime dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi della Commissione, nella riunione del 2 agosto scorso.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera in modo unanime lo svolgimento dell'indagine conoscitiva in titolo, secondo il programma allegato (vedi allegato 5).

  La seduta termina alle 13.25.

Pag. 29