CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 agosto 2018
49.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Martedì 7 agosto 2018. — Presidenza del presidente della VIII Commissione, Alessandro Manuel BENVENUTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Salvatore Micillo.

  La seduta comincia alle 8.35.

7-00001 Labriola: Iniziative per il recupero ambientale e lo sviluppo produttivo dell'area di Taranto.
7-00029 Vianello: Iniziative per il recupero ambientale e lo sviluppo produttivo dell'area di Taranto.
7-00033 Andreuzza: Iniziative per il recupero ambientale e lo sviluppo produttivo dell'area di Taranto.
(Discussione congiunta e rinvio).

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente della VIII Commissione, avverte che, vertendo sulla medesima materia, le risoluzioni saranno discusse congiuntamente.

  Vincenza LABRIOLA (FI), illustra la risoluzione a propria firma, partendo dalla storia della crisi ambientale dell'area di Taranto, che nel 1990 viene dichiarata ad alto rischio ambientale, nel 1998 viene inserita tra i siti di bonifica di interesse nazionale (SIN) e nel 2000 è oggetto di perimetrazione.
  Osserva che si tratta di una superficie complessiva di 155 mila ettari di cui 33 mila di superficie marina. Dell'area interessata alla bonifica, 22 km quadrati sono costituiti da aree private, 10 km quadrati da aree pubbliche, 51 km quadrati di Mar Grande, 22 km quadrati di Mar Piccolo, 17 km quadrati di sviluppo costiero e 9 km quadrati occupati dalla salina grande. Giudica fondamentale richiamare i dati appena esposti, perché si abbia la dimensione del problema che la risoluzione intende affrontare, che è quello del rilancio complessivo dell'area di Taranto, da molti anni ricordata solo per la cattiva gestione dello stabilimento industriale dell'ILVA. Pag. 5
  Ricorda che nel 2015 è stato istituito il Contratto istituzionale di sviluppo CIS Taranto, il cui soggetto attuatore è Invitalia, al fine di effettuare interventi di riqualificazione, valorizzazione e sviluppo economico. Infine, ritiene doveroso richiamare la presenza del Commissario governativo per gli interventi urgenti di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell'area di Taranto, che a suo avviso sarebbe necessario affiancare, come chiesto dalla risoluzione, da un apposito ente per lo sviluppo marittimo dell'area di Taranto, cui affidare parte dei compiti e delle risorse del soprarichiamato CIS.
  Dopo aver rammentato quali e quante specie marine, alcune delle quali protette, popolino il Mar Piccolo, nel quale si registra un habitat privilegiato, ribadisce con forza la necessità di ripartire dalla risorsa mare, come caposaldo per cambiare direzione, secondo tre direttrici: ambiente, protezione marina nonché nautica e turismo. Sottolinea che tale cambiamento potrà realizzarsi solo se si effettueranno le necessarie bonifiche, da operare nel rispetto dell’habitat marino e se verranno restituite al territorio le aree dismesse o prossime alla dismissione. Riguardo a quest'ultimo aspetto fa presente che si tratta delle isole Cheradi, quasi completamente dismesse dall'uso militare, che possono diventare una meta turistica anche grazie ad un progetto di acquario pubblico in fase di realizzazione, e di una parte della fascia costiera sulla quale sviluppare la nautica da diporto.
  Segnala inoltre che nel secondo seno del mar Piccolo è presente un'oasi del WWF, al cui auspicabile ampliamento potrebbe conseguire la classificazione di area naturale protetta finalizzata sia allo sviluppo turistico che alla produzione di mitili, restituendo al territorio un'economia che ha subito pesanti danni a causa delle numerose fonti inquinanti.
  Evidenzia che lo sviluppo e il rilancio del territorio tarantino non dovrebbero essere frutto di una improvvisazione bensì di una attenta programmazione che veda l'integrazione con le altre realtà economiche e di una pianificazione turistica da realizzare attraverso politiche di protezione dell’habitat naturale. A tale riguardo giudica basilare intervenire a sostegno dell'agricoltura e della pesca, ripartendo dalle risorse naturali proprie del territorio.
  Venendo agli impegni della risoluzione, afferma nuovamente la necessità di istituire uno specifico ente per lo sviluppo marittimo dell'area di Taranto, cui affidare il ruolo e le competenze, oltre che le risorse, già destinate al Mar Piccolo e attualmente in capo al CIS Taranto. A tale ente dovrà essere affidata la riqualificazione dei territori, dando impulso alle bonifiche, propedeutiche al rilancio economico, di valorizzazione della risorsa mare. L'ente dovrà essere presieduto da un commissario straordinario e vedere la presenza, al suo interno, di rappresentanti della regione, degli enti locali e dell'Autorità di sistema portuale, coinvolgendo anche le associazioni che operano sul territorio e gli stakeholders. Richiama infine l'impegno contenuto nel dispositivo volto a far sì che le opere, anche infrastrutturali, necessarie all'attuazione del programma adottato dal commissario straordinario siano dichiarate di pubblica utilità, ai fini di una maggiore celerità nella loro esecuzione, ormai, a suo giudizio, indifferibile.
  Richiama un altro atto di indirizzo a propria firma avente ad oggetto la tutela del Mar Piccolo e, pur consapevole che le Commissioni non possono svolgerne la discussione congiuntamente a quelle al loro esame, auspica che alcuni dei contenuti possano ivi confluire al fine di approvare un atto che rappresenti un chiaro segnale per il territorio della volontà politica di risanare un'area in forte difficoltà e che, a causa della schizofrenia nella gestione dello stabilimento ILVA, ha perso la gran parte dei suoi connotati subendo danni incommensurabili.

  Giovanni VIANELLO (M5S) illustra la risoluzione 7-00029 di cui è primo firmatario. Sottolinea che alla base della risoluzione è sotteso il proposito di modificare l'attuale immagine negativa di Taranto, conosciuta specialmente per gli effetti inquinanti dei poli industriali e per il problema Pag. 6dello smaltimento dei rifiuti. Ribadisce invece la bellezza e la ricchezza del paesaggio e della fauna dell'area di Taranto, con un milione di cavallucci marini e la possibilità di vedere al largo il transito di colonie di delfini. È quindi necessario un impegno comune per proteggere e valorizzare un territorio che ha sopportato in solitudine e per oltre sessanta anni il peso di un inquinamento devastante.

  Giorgia ANDREUZZA (Lega) illustra la risoluzione n. 7-00033 di cui è prima firmataria. Concorda con i colleghi firmatari delle altre due risoluzioni in esame sull'importanza di valorizzare l'area con una riqualificazione ambientale che costituisca un'attrattiva turistica. Rileva come, oggi, invece se si va a digitare la voce Taranto sulla rete, si ottengono solo risultati direttamente collegati all'inquinamento e alla questione dell'ILVA. Osserva come le risoluzioni in esame chiedano di attivare una pianificazione già esistente, ma che purtroppo non ha avuto seguito prevedendo la sinergia di tutti gli attori in campo per conseguire il risultato della riqualificazione ambientale, fattore peraltro fondamentale per il turismo, come denota la rilevanza per i comuni turistici dell'assegnazione o meno delle bandiere blu. Evidenzia come, di 15 milioni di turisti che frequentano la Puglia, un milione interessa l'area di Taranto. Si tratta di un dato che potrebbe essere senz'altro aumentato con la valorizzazione delle aree naturalistiche e lo sviluppo di un turismo all'aria aperta molto praticato, ad esempio, dai turisti tedeschi, che sono tra i principali visitatori del nostro Paese. Cita in questo senso l'esempio di una realtà veneta a lei nota, il piccolo comune di Cavallino Treporti, dotato di numerose strutture per il turismo all'aria aperta. Non condivide la creazione di un nuovo ente pubblico, che si assommerebbe agli altri già esistenti e che potrebbe essere ben sostituito da una sinergia di imprese, le quali potrebbero anche essere spinte a investire nel settore turistico. La parte pubblica dovrebbe invece concentrarsi sulla bonifica dell'area. Tra gli impegni della risoluzione a sua prima firma, sottolinea la rilevanza data alla salvaguardia della salute e all'importanza della valorizzazione della filiera della mitilicoltura per collegare l'eccellenza di un prodotto locale al turismo.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO, nel ringraziare i proponenti per gli atti di indirizzo in discussione, evidenzia l'esplicito impegno del Governo sin dal suo insediamento sui temi della valorizzazione dell'area di Taranto, le cui bellezze naturalistiche sono state magnificamente evidenziate nel corso del dibattito. Ritiene che gli intenti sottesi alle risoluzioni parlamentari siano in linea con gli orientamenti politici del Governo e auspica che si possa pervenire ad un testo condiviso tra tutte le forze politiche e l'Esecutivo, che tolga alla città di Taranto quel marchio negativo da troppo tempo attribuitole in forza delle vicende dello stabilimento ILVA e ne permetta, come merita, un effettivo e pieno rilancio.

  Gavino MANCA (PD) intervenendo sull'ordine dei lavori, informa che il suo Gruppo ha presentato la risoluzione 7-00039 a prima firma della collega Moretto, risoluzione assegnata alle Commissioni riunite VIII e X, che verte maggiormente sulla crisi industriale dell'area di Taranto, mentre le risoluzioni in esame riguardano, in parte più rilevante, il profilo ambientale. Chiede alla presidenza di inserire all'ordine del giorno delle Commissioni riunite anche la discussione della risoluzione citata, in quanto a suo avviso è importante affrontare anche l'aspetto industriale della questione che coinvolge l'area di Taranto. Il suo Gruppo si riserva peraltro di presentare una risoluzione centrata, al pari di quelle oggi in discussione, sull'aspetto ambientale.

  Vincenza LABRIOLA (FI) ringrazia la collega Andreuzza per aver posto all'attenzione dei colleghi il tema dell'immagine del territorio e, a tale riguardo, richiama l'importante ed eccellente lavoro svolto dalla direttrice del museo archeologico di Pag. 7Taranto. Riguardo al tema del turismo, richiamato anch'esso dalla collega, evidenzia la necessità che si pervenga ad un turismo stabile e non occasionale e giudica fondamentale affiancare gli operatori turistici nel loro prezioso lavoro di sviluppo dell'area. Giudica, in conclusione, fondamentale abbassare i toni sullo stabilimento dell'ILVA anche per permettere che emerga la vera realtà sottostante all'area di Taranto, sulla quale il lavoro da fare è molto, ma possibile. Si dissocia dalle considerazioni svolte dalla collega Andreuzza riguardo all'ente da lei proposto, di cui ribadisce la necessità, al fine di accelerare i necessari processi che portino allo sviluppo dell'area, in un lavoro sinergico con le altre istituzioni del territorio e soprattutto con il commissario Corbelli, che chiede di poter invitare in audizione.

  Chiara BRAGA (PD) intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede alla presidenza se si prevedono audizioni per approfondire i temi delle risoluzioni in discussione.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, demanda le decisioni riguardo al seguito della discussione, anche con riguardo alla risoluzione del Gruppo del Partito democratico, cui faceva riferimento il deputato Gavino Manca, all'Ufficio di presidenza congiunto che si svolgerà alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva.

  Giovanni VIANELLO (M5S) rileva come tutte e tre le risoluzioni in discussione abbiano dei punti in comune. Ritiene quindi possibile accogliere l'invito del rappresentante del Governo e giungere alla definizione di risoluzione unitaria condivisa. Concorda con le perplessità della deputata Andreuzza sulla creazione di un ulteriore ente che porterebbe come conseguenza la nomina di un altro Commissario, che andrebbe ad aggiungersi ai numerosi già esistenti. Si tratta di una previsione che potrebbe essere utilmente sostituita da un modello meno burocratico e più snello, più adatto alla valorizzazione ambientale e allo sviluppo della mitilicoltura.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, non essendovi altri interventi, rinvia la discussione congiunta ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.20.