CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 agosto 2018
47.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 2 agosto 2018. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Ricardo Antonio Merlo.

  La seduta comincia alle 13.45.

DL 84/2018: Disposizioni urgenti per la cessione di unità navali italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici.
C. 1004 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

  Marta GRANDE, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Difesa, Bilancio, Finanze, Trasporti, Politiche dell'Unione europea e del Comitato per la legislazione.

  Eugenio ZOFFILI (Lega), relatore, ringrazia i colleghi delle Commissioni che tra ieri e questa mattina si sono riuniti per deliberare in sede consultiva sul provvedimento in titolo. A tal proposito ritiene opportuno segnalare, in particolare, che il parere approvato dalla Commissione affari Pag. 38costituzionali evidenzia come le misure recate dal decreto-legge consentano di favorire la corretta gestione delle attuali dinamiche del fenomeno migratorio, con particolare riferimento ai flussi dalla Libia, attribuendo priorità all'esigenza di contrastare i traffici di esseri umani, nonché alla salvaguardia della vita umana in mare. Quanto al parere della Commissione Difesa, si dà risalto al fatto che i mezzi ceduti sono destinati alla sicurezza della navigazione e che l'utilizzo degli aeromobili a pilotaggio remoto, sulla cui tipologia il Governo ha fornito chiarimenti in seduta, è finalizzato all'attività di ricerca e soccorso, nonché di polizia marittima. La Commissione Bilancio ha confermato che tale utilizzo non avrà oneri aggiuntivi in quanto vi si provvede nell'ambito delle risorse, umane, finanziarie e strumentali, già disponibili a legislazione vigente mentre la Commissione finanze, nel valorizzare quanto il provvedimento si collochi nel solco dell'impegno dell'Italia a sostegno della statualità libica, ha rilevato che la consegna delle due unità navali cedute dalla Guardia di finanza avverrà entro il 15 settembre e che ciò non comporterà la necessità di acquisire mezzi navali in sostituzione. D'altra parte la Commissione Trasporti, che ha espresso un parere ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, ha comunque doverosamente sottolineato la necessità di garantire l'operatività e l'efficienza della dotazione strumentale del Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera. Infine, segnala che la Commissione Politiche dell'Unione europea ha opportunamente evidenziato che la Libia, oltre ad essere vincolata al rispetto degli accordi bilaterali siglati con l'Italia, ha ratificato la Convenzione internazionale per la sicurezza della vita in mare del 1974 e che il Comitato per la legislazione ha approvato l'impostazione del provvedimento sul terreno della omogeneità di contenuto anche per quanto concerne l'inserimento, avvenuto con emendamento presso l'Aula del Senato, dell'articolo 2-bis che contiene una norma comunque riconducibile alle finalità indicate nel preambolo del decreto-legge.

  Piero FASSINO (PD), intervenendo in sede di dichiarazione di voto in vista della deliberazione per il conferimento del mandato al relatore, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo insieme all'intenzione di ripresentare in Aula l'emendamento ritirato nella seduta ieri a fronte del parere contrario espresso dal relatore e dal rappresentante del Governo, volto ad inserire, nell'ambito delle attività di addestramento e formazione del personale della Guardia costiera libica, anche la finalità di un'adeguata preparazione in materia di primo soccorso e di tutela dei diritti umani, secondo gli standard europei. Tale obiettivo, infatti, è conforme al dettato del Memorandum d'intesa siglato dal Governo italiano con le Autorità libiche nel febbraio 2017, e specificamente dell'articolo 5, che stabilisce che «le Parti si impegnano ad interpretare e applicare il presente Memorandum nel rispetto degli obblighi internazionali e degli accordi sui diritti umani di cui i due Paesi siano parte». L'approvazione dell'emendamento già presso la Commissione, peraltro, sarebbe stata coerente con le indicazioni fornite, nella stessa seduta, dal sottosegretario per l'interno Nicola Molteni, secondo cui il Memorandum costituisce parte integrante del decreto-legge.

  Laura BOLDRINI (LeU) rappresenta alla Commissione di non aver partecipato alla seduta di esame degli emendamenti in ragione di un giudizio contrario al provvedimento in toto, in quanto intervento ingiusto, grave, sbagliato e, come tale, inemendabile. Ad avviso del suo gruppo con il decreto-legge in titolo la maggioranza di governo non dimostra alcuna attenzione nei confronti dei migranti che vengono riportati nei centri di raccolta per essere sottoposti a detenzione arbitraria, come attestano numerose inchieste giornalistiche ma anche rapporti ufficiali di istituzioni che rappresentano l'intera comunità internazionale. Al riguardo, ribadisce che il Rapporto della United Nations Support Mission in Libya (UNSMIL) del 12 febbraio 2018, destinato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, certifica che Pag. 39i migranti sarebbero soggetti a «detenzione arbitraria e torture, tra cui stupri e altre forme di violenza sessuale» e che nei centri di detenzione della Libia, governativi e non, avverrebbero «rapimenti per estorsione, lavori forzati e uccisioni illegali». Il Rapporto, inoltre, mette in luce la «condotta spregiudicata e violenta della Guardia costiera libica durante i salvataggi e le intercettazioni in mare». Ricorda altresì la sentenza del dicembre 2017 con la quale il Tribunale di Milano ha condannato un cittadino somalo, responsabile di un centro di raccolta per migranti nella città libica di Beni Walid, per aver sequestrato centinaia di connazionali.
  Alla luce di questi richiami a fonti attendibili rispetto alle quali non dovrebbe essere possibile restare indifferenti, osserva con rammarico che il Governo in carica non sembra che ambire ad un unico obiettivo, vale a dire dare conto al Paese di una contabilità sulla riduzione degli arrivi e impedire, a qualsiasi prezzo, che i migranti giungano sulle nostre coste, violando il loro diritto a richiedere, qualora ne ricorrano le circostanze, la protezione internazionale. Tale diritto, peraltro, è solennemente sancito dall'articolo 10 della nostra Costituzione, che pone il diritto d'asilo tra i diritti fondativi della nostra Repubblica, declinandolo in termini ancora più forti rispetto a quanto previsto dalla Convenzione di Ginevra del 1951, di cui pure l'Italia è firmataria. Si tratta quanto meno di un dovere giuridico, se ne se ravvisa il profondo elemento etico di fondo. Annuncia dunque il voto convintamente contrario del suo gruppo, invitando i colleghi a non rendersi corresponsabili di un'azione inumana e degradante e ad approfondire la riflessione su questo tema.

  Paolo GRIMOLDI (Lega), preannunciando il voto favorevole del suo gruppo, dichiara a nome dei gruppi di maggioranza la disponibilità a recepire la proposta emendativa del collega Fassino, riservandosi tuttavia di verificare la fattibilità di un'ulteriore lettura in Senato. Sottolinea l'importanza del provvedimento, che si inserisce nel solco di iniziative analoghe adottate dal precedente Governo, e che mira a salvare vite in mare e a combattere la tratta di esseri umani. La riduzione delle partenze in mare di migranti ostaggio di scafisti senza scrupoli è presupposto per la riduzione del numero di morti e affidare ad uno Stato sovrano e legittimamente riconosciuto dall'Italia la gestione del problema è un modo per contrastare il business del traffico di esseri umani. Rileva, infine, che l'Italia stanzia risorse molto significative – nell'ordine di 4-5 miliardi di euro – per la gestione del fenomeno migratorio, con un impegno finanziario di gran lunga superiore a quelli di altri partner europei, come Germania, Francia e Spagna e che è assai sproporzionato rispetto al numero di persone che ottengono effettivamente il riconoscimento del diritto di asilo.

  Sabrina DE CARLO (M5S), nell'annunciare il voto favorevole del suo gruppo, sottolinea che il decreto-legge in esame costituisce un ottimo punto di partenza per avviare una buona gestione del fenomeno migratorio, ispirata alla tutela dei diritti umani e che finora è mancata.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FdI) annuncia il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia, precisando tuttavia che il provvedimento risulta insoddisfacente per motivi opposti a quelli sostenuti dalla collega Boldrini: sarebbe stato, infatti, preferibile approvare l'emendamento presentato dal suo gruppo, che mirava a vincolare la cessione di unità navali alla Libia alla realizzazione di un blocco navale davanti alle coste libiche, visto come unica soluzione davvero efficace per garantire la sicurezza nel Mediterraneo, salvare vite umane e combattere il business degli scafisti. Gli interventi previsti dal decreto-legge non danno certezze sulle modalità con cui la Libia gestirà le unità navali e ciò deriva da una carente azione negoziale del nostro Paese rispetto all'interlocutore nordafricano, tuttavia il provvedimento prefigura un primo passo efficace contro gli scafisti ed è dunque da sostenere.

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  Marta GRANDE, presidente, dà conto delle sostituzioni.

  La Commissione delibera, quindi, di conferire il mandato al relatore, onorevole Eugenio Zoffili, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Marta GRANDE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.05.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 2 agosto 2018. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Ricardo Antonio Merlo.

  La seduta comincia alle 14.10.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-00304 Quartapelle Procopio: Sull'applicazione dell’embargo dell'ONU sulle armi alla Libia.

  Ivan SCALFAROTTO (PD), sottoscrivendo l'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.

  Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Ivan SCALFAROTTO, replicando, si dichiara assolutamente insoddisfatto dalla risposta del Governo che pone due problemi: il primo è di ordine logico, dal momento che il Governo conferma che in Libia circolano enormi quantità di armi e che, pertanto, occorre sostenere l’embargo promosso dalle Nazioni Unite; questa dichiarazione, tuttavia, contrasta palesemente con quanto affermato dal Ministro dell'interno, Matteo Salvini, che si è detto disponibile a rimuovere l’embargo. Qui subentra il secondo problema, di carattere politico: ci si chiede, infatti, se le linee di politica estera del Governo possano essere dettate dal Ministro dell'interno che però, in qualità di Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, è figura sovraordinata allo stesso Ministro degli esteri. Tali evidenti contraddizioni generano disorientamento nel Parlamento e nell'opinione pubblica, oltre a minare gravemente il prestigio e la credibilità del Paese soprattutto nei principali consessi multilaterali cui partecipa.

5-00305 Fitzgerald Nissoli: Sull'allineamento dei dati tra Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) e Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE).

  Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), aggiungendo che il Governo intende avviare i lavori per una modifica della normativa che disciplina il voto degli italiani all'estero.

  Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI), replicando, si dichiara soddisfatta dalla risposta del rappresentante del Governo.

5-00306 Sabrina De Carlo: Sull'accordo di pace tra Eritrea ed Etiopia siglato il 9 luglio 2018.

  Yana Chiara EHM (M5S), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.

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  Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Yana Chiara EHM (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta sottolineando, in particolare, la situazione drammatica in cui versa l'Eritrea, soggetta ad una dittatura brutale che, secondo i dati diffusi dall'UNHCR, ha provocato l'esodo di oltre 500 mila rifugiati. In questo contesto, auspica che l'Italia possa assumere un ruolo strategico per promuovere la pace nel Corno d'Africa.

5-00307 Delmastro Delle Vedove: Sugli obiettivi della «cabina di regia» tra Italia e Stati Uniti sulla Libia.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FdI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FdI), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatto dalla risposta del Governo, che ha eluso ogni tema posto, limitandosi a riproporre gli stereotipi dell'alleanza Italia-USA. La risposta, infatti, non fornisce alcun elemento concreto sulle modalità con le quali la «cabina di regia» dovrebbe operare e sugli obiettivi che essa si prefigge, lasciando intendere che si tratti solo di una «vetrina mediatica» per restituire un po’ di credibilità ed autorevolezza alla figura del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ampiamente compromessa dal protagonismo del Vice Presidente e Ministro dell'interno Matteo Salvini.

  Marta GRANDE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 15.05.

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