CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 luglio 2018
42.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 25 luglio 2018.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.20 alle 12.35.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 25 luglio 2018. — Presidenza del presidente Giuseppe BRESCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Carlo Sibilia.

  La seduta comincia alle 12.35.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.
  Ricorda altresì che, secondo l'articolo 135-ter, comma 4, primo periodo, del Regolamento, il presentatore di ciascuna interrogazione ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto. Dopo la risposta del Governo, l'interrogante ha diritto di replicare per non più di due minuti

5-00223 Migliore ed altri: Sulla mancata pubblicazione delle graduatorie per l'ammissione degli enti locali ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche e i servizi di asilo.

  Elena CARNEVALI (PD), illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmataria, Pag. 76facendo notare – rivolgendosi in particolare al Presidente Brescia, con il quale ha condiviso il lavoro svolto nella passata legislatura nell'ambito della Commissione d'inchiesta sul sistema di accoglienza – che l'argomento affrontato dalla sua interrogazione appare molto rilevante. Ricorda quindi che il 27 agosto 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dell'interno 10 agosto 2016 sulle «Modalità di accesso da parte degli enti locali ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell'asilo, per la predisposizione dei servizi di accoglienza per i richiedenti e i beneficiari di protezione internazionale e per i titolari del permesso umanitario, nonché approvazione delle linee guida per il funzionamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR)». Osserva che il provvedimento è particolarmente significativo, avendo l'obiettivo dichiarato di conferire maggiore stabilità ai servizi di accoglienza già avviati e semplificare il procedimento di accesso al finanziamento da parte di nuovi enti locali, e ha previsto linee guida dettagliate circa le modalità di accesso ai contributi da parte degli enti locali.
  Osserva che l'articolo 4, comma 3, delle linee guida, in particolare, stabilisce che le domande pervenute entro il 30 settembre di ciascun anno possono essere esaminate ai fini della pubblicazione delle graduatorie per l'ammissione al finanziamento con decorrenza dal 1o gennaio dell'anno successivo; le domande pervenute entro il 31 marzo di ciascun anno possono essere esaminate ai fini della pubblicazione delle graduatorie per l'ammissione al finanziamento con decorrenza dal 1o luglio successivo. Tuttavia, a differenza di quanto avvenuto in precedenza, osserva che ad oggi nessuna graduatoria è stata pubblicata sul sito del Ministero dell'interno, né si hanno notizie certe sui tempi e sugli esiti di questa graduatoria, e dunque sui progetti finanziati, con grave pregiudizio degli enti locali interessati che hanno presentato domanda di finanziamento. Tale circostanza desta preoccupazione soprattutto alla luce del fatto che le citate norme hanno l'obiettivo di rendere strutturale il sistema di accoglienza diffusa, attraverso l'incentivazione dei centri SPRAR a cui i comuni accedono volontariamente, anche al fine di superare il sistema del CAS, ossia i centri di accoglienza straordinari, di norma di grandi dimensioni e di difficile sostenibilità per i territori sui quali si realizzano.
  Chiede pertanto quali siano le ragioni che hanno determinato questo grave ritardo nella pubblicazione della graduatoria e quando il Ministro interrogato intenda provvedere in tal senso. Le ragioni di tale ritardo, a suo avviso, sono particolarmente incomprensibili, anche alla luce delle disponibilità finanziarie che risultano dagli ultimi provvedimenti di bilancio approvati, tenuto conto peraltro che il decreto ministeriale richiamato nell'interrogazione prevede la possibilità di un finanziamento graduato dei progetti. Si domanda pertanto se non vi sia la volontà consapevole, da parte del Governo, di rendere fragile il sistema di accoglienza, al fine di continuare a ragionare in termini emergenziali

  Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Elena CARNEVALI (PD, replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che giudica priva di ratio.
  Chiede quindi, in nome di quella trasparenza tanto propugnata dalla maggioranza, che siano meglio chiariti i motivi per i quali non si sono ancora rese pubbliche le graduatorie per l'ammissione ai relativi finanziamenti, indicando a quanto ammontino le risorse mancanti e in relazione a quali progetti. Dopo aver ribadito che il decreto ministeriale richiamato nell'interrogazione consente il finanziamento graduale dei progetti, non comprende quali criticità possano giustificare l'inerzia alla pubblicazione deal graduatoria dei progetti, rilevando peraltro che in sede di esame del disegno di legge sul rendiconto generale dell'amministrazione dello stato e Pag. 77del disegno di legge per l'assestamento del bilancio sono emerse disponibilità finanziarie da destinare a tali specifiche finalità.
  Auspica pertanto che gli enti locali non siano messi in difficoltà su tale delicato versante, affinché sia garantita certezza e stabilità alle strutture deputate allo svolgimento delle attività di accoglienza e non si continui ad operare in una logica emergenziale.

5-00224 Sisto ed altri: Sulle esigenze di sicurezza nella città di Prato e sulla sperimentazione in tale ambito della pistola elettrica Taser.

  Giorgio SILLI (FI) illustra l'interrogazione in titolo, richiamando i sempre più frequenti episodi di criminalità e microcriminalità nella città di Prato (che conta circa 200 mila abitanti ed è la terza città dell'Italia centrale per popolazione), ricordando l'impegno del Ministro dell'Interno a promuovere la questura di Prato dalla fascia C alla fascia B, al fine di poter disporre di un maggior numero di operatori delle forze di polizia sul territorio e di potenziare l'attività di controllo.
  Dopo aver rilevato come la città di Prato non sia fra quelle in cui sarà avviata la sperimentazione della pistola elettrica Taser da parte delle forze di polizia, chiede dunque di conoscere le tempistiche per il passaggio della questura di Prato dalla fascia C alla fascia B, nonché se si intenda prevedere la sperimentazione del Taser anche nella città di Prato.

  Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Giorgio SILLI (FI), replicando, rileva come anche la risposta del Governo confermi la forte pressione cui sono sottoposte le forze dell'ordine nella città di Prato, prendendo inoltre atto di come non sia stata fornita una tempistica per il passaggio della questura di Prato dalla fascia C alla fascia B, tematica rispetto alla quale si aspettava che il Governo fornisse almeno una data indicativa.
  Quanto alla questione del Taser, attende con fiducia l'esito della sperimentazione, auspicando che tale arma di dissuasione non letale possa essere al più presto data in dotazione alle forze dell'ordine in tutto il Paese.

5-00225 Prisco e Donzelli: Sul mancato inserimento delle città di Prato, Perugia e Terni nella sperimentazione della pistola elettrica Taser.

  Emanuele PRISCO (FdI) illustra l'interrogazione in titolo, chiedendo se il Ministro interrogato non ritenga necessario assumere iniziative per inserire al più presto nella fase di sperimentazione della pistola elettrica Taser i territori maggiormente colpiti dall'emergenza sicurezza, come quelli di Prato e dei due capoluoghi umbri di Perugia e Terni, anche tenendo conto della relativa grandezza delle regioni in cui sono situati, che permetterebbe di valutare in modo più efficace la sperimentazione stessa.

  Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Emanuele PRISCO (FdI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta fornita. Manifesta soddisfazione per la parte della risposta relativa alla comunicazione di dati che testimoniano un calo del tasso di criminalità nei territori richiamati nell'interrogazione, ritenendo che un contribuito positivo a tale trend positivo è stato fornito, per quanto riguarda Perugia, oltre che dai presidi delle forze dell'ordine, anche dall'azione dell'amministrazione comunale, attraverso lo svolgimento di una seria attività di riqualificazione urbana. Permangono, tuttavia, a suo avviso, delle criticità, riguardanti l'elevato numero di crimini commessi in quelle zone, quali lo spaccio di sostanze stupefacenti, rilevando un'evoluzione preoccupante anche legata, a suo avviso, allo sviluppo dei flussi dell'immigrazione clandestina. Pag. 78Fa notare che il diffondersi di tali comportamenti criminali ha condotto addirittura, in alcuni casi, a episodi particolarmente violenti, sfociati in forme di vera e propria aggressione registratisi a Perugia nei confronti delle forze dell'ordine.

5-00226 Magi e Gebhard: Questioni relative all'autonomia decisionale delle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione umanitaria.

  Riccardo MAGI (Misto- +E-CD) illustra la sua interrogazione, nella quale si fa riferimento in premessa alla circolare del Ministro dell'Interno del 4 luglio 2018 e alla successiva nota informale della presidente della Commissione nazionale per il diritto d'asilo del 16 luglio 2018, con cui sono state fornite alle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale indicazioni volte a contenere il numero dei riconoscimenti di tale protezione, e si stigmatizza il collegamento, sostenuto nella predetta circolare e ritenuto non fondato, tra la concessione di un titolo di soggiorno per motivi umanitari e consequenziali problematiche sociali e di sicurezza.
  Chiede quindi alla luce di quali dati sia stato sostenuto tale collegamento e quali iniziative si intenda intraprendere per garantire, nel rispetto della Costituzione e delle norme del diritto nazionale e internazionale, l'autonomia e l'indipendenza di giudizio degli organi amministrativi competenti in materia di protezione umanitaria.

  Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Riccardo MAGI (Misto-+E-CD), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta. Stigmatizza l'atteggiamento del Governo per cui la protezione umanitaria viene ritenuta un mero orpello, mentre in realtà essa costituisce lo strumento con cui si dà attuazione al diritto d'asilo sancito dall'articolo 10 della Costituzione. Rileva inoltre come su questo tema vengano spesso sostenute falsità, come quella secondo cui l'Italia sarebbe l'unico Paese a prevedere la protezione umanitaria, mentre in realtà tale istituto esiste in 24 Stati. Rileva, inoltre, come la citazione, nella risposta, della giurisprudenza della Corte di Cassazione sia il frutto di una lettura parziale e strumentale di tale giurisprudenza, che in realtà valorizza gli strumenti della protezione umanitaria.
  Ribadisce pertanto come, a suo avviso, la circolare del Ministro dell'Interno e la nota della presidente della Commissione nazionale per il diritto d'asilo costituiscano un'ingerenza da parte di un organo politico nelle competenze di organi amministrativi, lesiva dell'autonomia di questi ultimi.

5-00227 Macina ed altri: Sull'adeguatezza dei presidi di sicurezza in Puglia.

  Anna MACINA (M5S) illustra la sua interrogazione, osservando come nel territorio pugliese si registri una recrudescenza di fatti criminosi, con particolare riguardo, da ultimo, ai numerosi episodi di criminalità organizzata riportati dalla stampa locale, che allarmano fortemente i cittadini, tra i quali richiama l'omicidio di un giovane nella provincia di Lecce, appena appreso in base ad una notizia tratta dagli organi di informazione poche ore fa.
  Segnala, altresì, che recentemente, alcuni rappresentanti sindacali delle forze di polizia hanno avvertito l'esigenza di rivolgere una lettera aperta al prefetto e al questore di Brindisi per segnalare l’escalation degli episodi diffusi di criminalità, che hanno portato i cittadini ad avvertire la sensazione dell'assenza di presidi sufficienti a garantirne l'incolumità.
  Chiede se il Ministro interrogato, per quanto di competenza, non ritenga opportuno verificare l'adeguatezza dei presidi di sicurezza in un territorio quale quello pugliese, che vede una forte presenza della criminalità organizzata, al fine di adottare le misure necessarie a garantire la sicurezza del territorio indicato e ad allentare la tensione dei cittadini.

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  Il Sottosegretario Carlo SIBILIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Giuseppe D'AMBROSIO (M5S) si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, confidando nello svolgimento di una seria attività di contrasto alle attività criminali in Puglia, che possa porre rimedio alle inefficienze di cui ritiene responsabili i precedenti Esecutivi. Nel citare il più recente episodio di violenza, già menzionato dalla deputata Macina, che ha visto coinvolto un giovane ucciso nella provincia di Lecce, a Melissano, richiama l'attenzione del Governo sull'esigenza di presidiare il territorio pugliese, in ragione dell'elevata presenza della criminalità organizzata, che si manifesta anche con la commissione di microcrimini, i quali incidono profondamente sul tessuto sociale. Ritiene necessario, dunque, andare nella direzione indicata anche dal rappresentante del Governo, incrementando gli organici delle forze dell'ordine, e superando i problemi legati all'assenza di turn over e al progressivo invecchiamento del personale. Giudica inoltre necessario risolvere le gravi problematiche organizzative relative alla sede della questura della provincia di Barletta, Andria e Trani, nonché superare i ritardi nell'effettiva costituzione della direzione investigativa antimafia a Foggia, che pure è prevista dalla norma. Raccomanda quindi all'Esecutivo massima attenzione su tali temi, affinché sia assicurata la sicurezza dei cittadini sicurezza in tutte le zone del Paese – in particolare nel meridione – in cui si registri un alto tasso di criminalità.

  Giuseppe BRESCIA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.05.

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