CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 luglio 2018
37.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 54

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 17 luglio 2018. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 14.30.

DL 55/2018: Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.
C. 804 Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento in oggetto.

  Antonio ZENNARO (M5S), relatore, nel ricordare che la Commissione ha esaminato il testo del provvedimento nella seduta del 12 luglio 2018, esprimendo su di esso parere favorevole, comunica che, poiché la Commissione ambiente non ha apportato modifiche al testo del provvedimento, rimane fermo il parere favorevole già espresso nella precedente seduta.
  Ciò posto, comunica che l'Assemblea, in data 17 luglio 2018, ha trasmesso il fascicolo n.1 degli emendamenti. Con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala le seguenti:
   Braga 01.5, che è volta a prorogare la gestione commissariale per gli anni 2019-2020, senza prevedere alcuna copertura del relativo onere;
   Baldelli 01.101, che è volta a prorogare fino al 30 giugno 2019 la gestione commissariale, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 50 milioni di euro per ciascun anno senza ulteriore specificazione, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente Pag. 55di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non reca le necessarie disponibilità;
   Braga 01.6, che è volta a escludere dai limiti di contenimento della spesa di cui all'articolo 6, comma 12, del decreto-legge n. 78 del 2010, gli oneri per le missioni connesse alle attività di protezione civile, senza prevedere alcuna copertura del relativo onere;
   Trancassini 01.02, che è volta a istituire il Fondo solidale per i familiari delle vittime di catastrofi naturali con una dotazione annua di 5 milioni di euro a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto-legge, provvedendo alla copertura del relativo onere mediante corrispondente utilizzo di un Fondo di riserva per le autorizzazioni di spesa delle leggi permanenti di natura corrente, soppresso dalla legge n. 196 del 2009;
   Trancassini 01.04, che prevede, tra l'altro, che regioni, province e comuni possano effettuare, anche per gli anni 2019 e 2020, assunzioni, con forme contrattuali flessibili, per assicurare la piena funzionalità degli uffici speciali per la ricostruzione. Al relativo onere, quantificato in 3 milioni di euro annui, si provvede ai sensi dell'articolo 52 del decreto-legge n. 189 del 2016, le cui disposizioni non vengono modificate per far fronte all'aumento di spesa in oggetto;
   Giacometto 02.03, che è volta a introdurre misure di semplificazione nella ricostruzione delle Chiese, provvedendo alla copertura del relativo onere, pari a 15 milioni di euro per il 2018 e a 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019-2021 e a 17 milioni di euro a decorrere dall'anno 2022, a valere sul fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze, il quale non reca, per l'anno 2018, le necessarie disponibilità;
   Cortelazzo 04.0100, che è volta ad ammettere al contributo per la ricostruzione anche le pertinenze esterne inagibili di abitazioni agibili, provvedendo alla copertura del relativo onere, quantificato in 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2018, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, che non reca, per l'anno 2018, le occorrenti disponibilità;
   Baldelli 04.02, che estende l'ammissibilità ai benefici fiscali del «sisma-bonus», provvedendo alla copertura del relativo onere, pari a 10 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2018, a valere sul fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze, il quale non reca, per l'anno 2018, le necessarie disponibilità;
   gli identici Trancassini 04.03, Muroni 04.04 e Morgoni 04.05, che estendono l'ammissibilità ai benefici fiscali del «sisma-bonus», senza prevedere alcuna copertura del relativo onere;
   gli identici Trancassini 04.07 e Morgoni 04.08, che sono volte ad ammettere al contributo per la ricostruzione anche le pertinenze esterne inagibili di abitazioni agibili, senza prevedere alcuna copertura del relativo onere;
   Morgoni 010.02, che elimina la condizione della inagibilità indotta di altri edifici o del pericolo per la pubblica incolumità cui è subordinata l'estensione della disciplina del decreto-legge n. 189 del 2016 ai territori colpiti dagli eventi sismici del 1997-1998 e del 2009, limitatamente all'Umbria, senza prevedere alcuna copertura finanziaria;
   gli identici Muroni 013.02, Trancassini 013.03, Morgoni 013.04 e Gagliardi 013.05, che sono volte a estendere agli anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020 le misure straordinarie previste dall'articolo 18-bis del decreto-legge n. 189 del 2016, tra le quali la deroga al numero minimo e massimo di alunni per classe, senza prevedere alcuna copertura finanziaria;
   Morgoni 013.06, che è volta a estendere all'anno 2019 le misure di sostegno Pag. 56alle imprese che hanno subito un danno indiretto, senza prevedere alcuna copertura finanziaria;
   Trancassini 013.010, che è volta a introdurre una completa decontribuzione e defiscalizzazione per assunzioni a tempo indeterminato effettuate nei comuni colpiti dal sisma del centro Italia, senza prevedere alcuna copertura finanziaria;
   Martino 013.09, che è volta a riconoscere, tra le altre, misure di tutela in favore dei familiari delle vittime del sisma del Centro Italia, provvedendo al relativo onere, peraltro non quantificato, ai sensi dell'articolo 52 del decreto-legge n. 189 del 2016, le cui disposizioni non vengono modificate per far fronte all'aumento di spesa in oggetto;
   gli identici Morani 015.11 e Ruffino 015.5, che sono volte ad estendere l'arco temporale per il quale è previsto il differimento del pagamento delle rate dei mutui dei comuni, provvedendo alla copertura del relativo onere, peraltro non quantificato, ai sensi dell'articolo 52 del decreto-legge n. 189 del 2016, le cui disposizioni non vengono modificate per far fronte all'aumento di spesa in oggetto;
   gli identici Muroni 015.01 e Pezzopane 015.08, che sono volte ad estendere ai periodi di applicazione del fondo di integrazione salariale nelle zone sismiche la non computabilità ai fini della durata massima dei trattamenti di sostegno, senza prevedere alcuna copertura finanziaria;
   Pezzopane 015.09, che è volta a concedere un rimborso pari al cento per cento del mancato introito di canoni di locazione regolarmente registrati per le unità immobiliari in proprietà e/o in gestione degli enti incaricati della gestione dell'edilizia residenziale pubblica, danneggiate o distrutte dal sisma e oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, senza prevedere alcuna copertura finanziaria;
   Pezzopane 015.015, che è volta a prevedere, per gli Uffici speciali per la ricostruzione, la possibilità di assumere con contratti a tempo determinato in deroga ai vincoli di contenimento della spesa anche per l'anno 2019, senza prevedere alcuna copertura finanziaria per il relativo anno;
   gli identici Morani 015.013 e Cortelazzo 015.031, che sono volte a prevedere la possibilità, per i comuni colpiti dal sisma del centro Italia, di assumere a tempo indeterminato anche in deroga ai limiti assunzionali previsti a legislazione vigente, a condizione che l'incidenza delle spese di personale non sia superiore al 40 per cento delle spese correnti, senza prevedere alcuna copertura finanziaria;
   Trancassini 1.2, che è volta a prevedere la proroga del termine per il versamento dei tributi sospesi ai titolari di reddito d'impresa e da lavoro autonomo nei territori colpiti dal sisma del centro Italia alla cessazione dello stato di emergenza, senza prevedere alcuna copertura finanziaria;
   Cortelazzo 1.9, che è volta ad estendere l'applicabilità della proroga e sospensione dei termini in relazione ad adempimenti e versamenti tributari e contributivi ai dipendenti pubblici del comparto sicurezza e del comparto scuola, anche se non residenti nei comuni del cratere, provvedendo alla copertura del relativo onere, valutato in 20 milioni di euro annui per il triennio 2018-2020, a valere sul fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze, il quale non reca, per l'anno 2018, le necessarie disponibilità;
   Topo 1.100, che proroga dal 31 gennaio 2019 al 31 gennaio 2020 il termine per la riscossione dei contributi e di premi INAIL sospesi, applicando altresì la misura ai comuni dell'isola di Ischia colpiti dal sisma del 2017, senza tuttavia recare la quantificazione degli oneri né la relativa copertura finanziaria;
   Paolo Russo 1.11, che è volta prorogare i termini relativi agli adempimenti ed ai versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria al 31 gennaio 2020, Pag. 57provvedendo alla copertura del relativo onere, valutato in 5 milioni di euro per il 2018, 35 milioni per il 2019, 10 milioni di euro per il 2020 e 5 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2021-2023, a valere sul fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze, il quale non reca, per l'anno 2018, le necessarie disponibilità;
   Cortelazzo 1.13, che proroga il termine per l'adozione delle ordinanze di sgombero e distruzione ed inagibilità dei fabbricati, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 55 milioni di euro per l'anno 2021, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non reca per l'anno 2020 e successivi le necessarie disponibilità;
   Topo 1.101, che prevede che la sospensione prevista dall'articolo 11 del decreto-legge n. 8 del 2017, relativa ai termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme, si applichi anche ai comuni dell'isola di Ischia colpiti dal sisma del 2017, senza tuttavia recare la quantificazione degli oneri né la relativa copertura finanziaria;
   Acquaroli 1.3, che proroga al 2020 la deroga ai limiti massimi di durata del trattamento straordinario di integrazione salariale per alcune imprese site nei territori colpiti dal sisma, senza tuttavia recare alcuna quantificazione degli oneri né modalità di copertura finanziaria;
   Martino 1.23, che estende ai comuni del cratere abruzzese la possibilità di stipula di contratti a tempo determinato nel limite massimo di 10 unità, anche al personale di società in house providing, senza tuttavia recare alcuna quantificazione degli oneri né modalità di copertura finanziaria;
   Nevi 1.25, che estende le agevolazioni già previste con la zona franca urbana per i soggetti che hanno la sede principale o l'unità locale nei comuni delle regioni Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo anche ai comuni colpiti dagli eventi sismici dell'ottobre 2016 e di gennaio 2017 provvedendo alla copertura dei relativi oneri, di cui non viene precisata la decorrenza, pari a 100 milioni di euro annui, a carico del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non reca le occorrenti disponibilità;
   Cortelazzo 1.32, che estende anche ai professionisti i benefici fiscali previsti per le zone franche urbane istituite con il decreto-legge n. 50 del 2017, provvedendo alla copertura del relativo onere, valutato in 10 milioni di euro a decorrere dal 2018, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non reca, per l'anno 2018, le necessarie disponibilità;
   Polidori 1.35, che prevede che il Commissario alla ricostruzione provveda all'istituzione di una sede decentrata nella città di Spoleto, che si avvarrà di personale distaccato o comandato dalla regione Umbria e dai comuni interessati dal sisma, senza tuttavia indicare né la quantificazione degli oneri né la relativa copertura finanziaria;
   gli identici Anna Lisa Baroni 1.36 e Andrea Rossi 1.45, che prevedono che, per i comuni interessati dalla proroga dello stato di emergenza sino al 31 dicembre 2020 di cui all'articolo 2-bis, comma 43, del decreto-legge n. 148 del 2017, l'esenzione IMU sia applicata dall'anno 2012 e fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati stessi e comunque non oltre il termine dello stato di emergenza, senza tuttavia recare la quantificazione degli oneri oggetto di copertura;
   Anna Lisa Baroni 1.37, che prevede che, per i comuni interessati dalla proroga dello stato di emergenza sino al 31 dicembre 2020 di cui all'articolo 2-bis, comma 43, del decreto-legge n. 148 del 2017, l'esenzione IMU sia applicata dall'anno 2012 e fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati stessi e comunque non oltre il termine dello stato di emergenza, provvedendo alla copertura Pag. 58dei relativi oneri, di cui non viene precisata la decorrenza, pari a 10 milioni di euro per ciascun anno, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non reca, per l'anno 2018, le necessarie disponibilità;
   Trancassini 1.01 e 1.02, che prevedono, per le regioni interessate dagli eventi sismici del 2016, la sospensione, rispettivamente decennale e quinquennale, dei vincoli di spesa imposti da provvedimenti di finanza pubblica, senza tuttavia recare né la quantificazione degli oneri né la relativa copertura finanziaria;
   Trancassini 1.107, che prevede, tra l'altro, che i costi sostenuti per l'eventuale demolizione delle soluzioni abitative d'emergenza (SAE) saranno rimborsati dallo Stato, in misura pari al 50 per cento, entro 5 anni dalla presentazione del documento attestante l'avvenuta demolizione, senza tuttavia recare né la quantificazione degli oneri né la relativa copertura finanziaria;
   gli identici Trancassini 1-septies.02 e Pezzopane 1-septies.050, che intervengono in materia di recupero di aiuti dichiarati illegittimi, prevedendo che il diritto alla riduzione del 40 per cento dell'ammontare dovuto per ciascun tributo o contributo ovvero per ciascun carico iscritto a ruolo, oggetto delle sospensioni, al netto dei versamenti già eseguito, sia riconosciuto a partire dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del presente decreto-legge, senza provvedere alla quantificazione dell'onere e alla relativa copertura finanziaria;
   Muroni 1-septies.070, che prevede che, con riferimento alla sospensione della riscossione nei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, il Commissario provvede al recupero degli aiuti dichiarati illegittimi limitatamente ai soli importi eccedenti la soglia de minimis di 500.000 euro, provvedendo alla copertura finanziaria dell'onere, nei limiti di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020, mediante corrispondente riduzione dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non presenta, per l'anno 2018, le necessarie disponibilità;
   gli identici Trancassini 1-septies.01 e Pezzopane 1-septies.051, che prevedono che, con riferimento alla sospensione della riscossione nei territori abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009, il Commissario provvede al recupero degli aiuti dichiarati illegittimi limitatamente ai soli importi eccedenti la soglia de minimis di 500.000 euro, senza provvedere alla quantificazione dell'onere e alla relativa copertura finanziaria;
   Baldelli 1-septies.0100, che prevede la compatibilità tra contributi per la ricostruzione e le detrazioni per interventi di prevenzione sismica (cosiddetto «sismabonus»), provvedendo alla copertura del relativo onere, nei limiti di 100 milioni di euro per ciascun anno senza ulteriore specificazione, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non reca le necessarie disponibilità;
   gli identici Baldelli 1-septies.036 e Trancassini 1-septies.0102, che prevedono la compatibilità tra contributi per la ricostruzione e le detrazione per interventi di prevenzione sismica (cosiddetto «sismabonus»), senza provvedere alla quantificazione dell'onere e alla relativa copertura finanziaria;
   Baldelli 1-septies.028, che, ampliando la platea dei destinatari dei benefici fiscali «sisma bonus», è suscettibile di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di quantificazione e di copertura finanziaria;
   Cortelazzo 1-septies.031, che è volta ad estendere l'applicazione della «cedolare secca» ai proprietari di immobili ad uso non abitativo, provvedendo alla copertura finanziaria dell'onere, valutato in 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2018, mediante corrispondente riduzione dell'accantonamento del fondo speciale di Pag. 59parte corrente di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non presenta le necessarie disponibilità;
   Cortelazzo 1-septies.032, che è volta ad estendere per gli anni 2017-2022 l'applicazione dell'aliquota ridotta al 10 per cento ai contratti di locazione stipulati nei comuni per i quali è stato deliberato lo stato di emergenza a seguito del verificarsi degli eventi sismici dell'agosto 2016, provvedendo alla copertura finanziaria dell'onere, valutato in 10 milioni di euro per il solo anno 2018, mediante corrispondente riduzione dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non presenta le necessarie disponibilità;
   Cortelazzo 1-septies.033, che prevede che siano trasferite al patrimonio indisponibile dei comuni le strutture temporanee adibite ad usi pubblici, individuate dall'ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile 394/2016. Sono inoltre previsti per tali strutture interventi di manutenzione e la possibilità di esproprio per pubblica utilità delle aree su cui insistono tali strutture, senza indicare l'onere che ne deriva e la relativa copertura finanziaria;
   Morgoni 1-septies.013, che istituisce un Fondo speciale per lo sviluppo strutturale, economico e sociale dei piccoli comuni colpiti dagli eventi sismici del Centro Italia del 2016, con una dotazione di 5 milioni per l'anno 2018 e di 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023, provvedendo alla copertura del relativo onere mediante corrispondente riduzione dell'accantonamento del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non presenta, per l'anno 2018, le necessarie disponibilità;
   Trancassini 1-septies.010, che prevede l'applicazione delle disposizioni dell'intero decreto-legge in oggetto anche alla Regione Campania relativamente ai Comuni per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza a seguito del sisma di Ischia del 2017, determinando in tal modo oneri privi di quantificazione e di corrispondente copertura;
   Paolo Russo 1-septies.040, che prevede che il Commissario straordinario del governo per il terremoto Abruzzo-Lazio-Marche-Umbria del 2016 operi anche per la ricostruzione post-sismica per il terremoto di Ischia del 2017, in raccordo con il Capo Dipartimento Protezione civile ed avvalendosi di tutti i poteri già previsti dalle disposizioni dei recenti decreti-legge in materia di emergenza sismica, determinando in tal modo oneri privi di quantificazione e di corrispondente copertura.

  Con riferimento, invece, alle proposte emendative per le quali appare opportuno acquisire l'avviso del Governo segnala le seguenti:
   Polidori 01.4, che è volta a prorogare la gestione commissariale per gli anni 2019-2021, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 100 milioni di euro per ciascun anno, mediante anticipazione del Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie, con reintegro dell'anticipazione a carico dei successivi accrediti disposti dall'Unione europea a titolo di contributo del Fondo di solidarietà per il sisma del Centro Italia. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione dell'onere e alla idoneità della relativa copertura finanziaria;
   Baldelli 01.100, che è volta a prorogare fino al 31 dicembre 2019 la gestione commissariale, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 100 milioni di euro per ciascun anno senza ulteriore specificazione, mediante anticipazione del Fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie, con reintegro dell'anticipazione a carico dei successivi accrediti disposti dall'Unione europea a titolo di contributo del Fondo di solidarietà per il sisma del Centro Italia. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità Pag. 60della quantificazione dell'onere e alla idoneità della relativa copertura finanziaria;
   Braga 01.03, che prevede il trasferimento di funzioni relative alla verifica dell'assenza di sovracompensazioni dal Commissario straordinario alle regioni dell'Italia centrale colpite dagli eventi sismici. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari della proposta emendativa;
   Cortelazzo 02.01, che è volta a modificare i criteri di indirizzo per la ricostruzione vincolanti per i soggetti pubblici o privati. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari della proposta emendativa;
   Trancassini 02.05, che è volta a introdurre specifici criteri per il calcolo del contributo per la ricostruzione da corrispondere agli aventi diritto. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari della proposta emendativa;
   Identici Cortelazzo 02.02 e Trancassini 02.06, che sono volte, tra l'altro, a prevedere la possibilità, per i soggetti beneficiari del contributo per la ricostruzione, di anticipare le spese e poi richiederne il rimborso. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari della proposta emendativa;
   Pezzopane 04.3, che è volta a prevedere che il rimborso dei tributi per l'occupazione di suolo pubblico, determinata dagli interventi di ricostruzione sia definito con ordinanza e che ai relativi oneri si provveda a valere sulle risorse della contabilità speciale intestata al Commissario straordinario. Al riguardo, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo in ordine alla disponibilità delle risorse utilizzate a copertura;
   Cortellazzo 04.051, che è volta ad ammettere al contributo per la ricostruzione anche le pertinenze esterne inagibili di abitazioni agibili, provvedendo alla copertura del relativo onere, quantificato in 2 milioni di euro annui a decorrere dal 2018, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della quantificazione dell'onere;
   Acquaroli 04.010 e Cortelazzo 1-sexies.10, che prevedono una disciplina relativa agli abusi edilizi finalizzati all'accelerazione dell'attività di ricostruzione o di riparazione degli edifici privati, prevedendo, tra l'altro, il rilascio in sanatoria del titolo abilitativo edilizio e l'estinzione dei reati contravvenzionali ed edilizi-urbanistici. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalle proposte emendative;
   Morgoni 010.03, che è volta ad estendere agli immobili residenziali di proprietà pubblica e privata, costituiti in condominio, ai fini della concessione di contributi, le disposizioni previste per gli interventi su edifici residenziali di proprietà privata. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari della proposta emendativa;
   Pezzopane 012.01, che è volta a prevedere che la costituzione di apposite Conferenze regionali, di cui all'articolo 16 del decreto-legge n. 189 del 2016, avvenga anche al fine di definire autorizzazioni edilizie in sanatoria propedeutiche alla concessione del contributo per la ricostruzione. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari della proposta emendativa;
   Trancassini 013.07, che è volta a introdurre una completa decontribuzione e defiscalizzazione per assunzioni a tempo indeterminato effettuate nei comuni colpiti dal sisma del centro Italia, provvedendo alla copertura del relativo onere, peraltro non quantificato, mediante incrementi Pag. 61specifici della tassazione sui giochi. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della copertura proposta, anche in considerazione dell'aumento del PREU disposto dall'articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 2018, nonché in ordine alla compatibilità dell'intervento con il diritto dell'Unione europea;
   Morgoni 015.12, Melilli 015.7 e gli identici Cortelazzo 015.13 e Trancassini 015.50, che sono volte, a vario titolo, a estendere la possibilità di fruire di permessi e licenze da parte dei componenti degli organi esecutivi degli enti locali. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari della proposta emendativa;
   Cortelazzo 015.8, che è volta ad eliminare, per gli amministratori locali dei comuni colpiti dal sisma del centro Italia, i limiti relativi a permessi e licenze previsti dall'articolo 79 del decreto legislativo n. 267 del 2000, provvedendo alla copertura del relativo onere, quantificato in 1 milione di euro annui a decorrere dal 2018, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della quantificazione dell'onere;
   Melilli 015.14, che consente ai comuni di adeguare le indennità per gli incaricati di posizione organizzativa in deroga ai limiti sul contenimento della spesa, con maggiori oneri a carico del bilancio comunale. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari della proposta emendativa;
   Melilli 015.100, che è volta a stanziare 2 milioni di euro per l'anno 2018 per il pagamento del trattamento accessorio in favore del personale a tempo determinato assunto dai comuni per le attività legate agli eventi sismici, provvedendo alla copertura del relativo onere mediante incremento del prelievo erariale unico sui giochi. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della copertura finanziaria prevista, anche in considerazione dell'aumento del PREU disposto dall'articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 2018;
   gli identici Cortelazzo 015.025, Morgoni 015.06 e Trancassini 015.05, che sono volte a prevedere che l'Agenzia delle entrate – Ufficio provinciale del territorio effettui, entro sessanta giorni dalla richiesta, la valutazione di congruità del prezzo in caso di acquisizione di aree per la realizzazione delle strutture di emergenza e degli immobili da ricostruire nei comuni colpiti dal sisma del centro Italia, prevedendo, in caso di inosservanza del termine, la possibilità di ottenere la valutazione da uffici tecnici dell'ente richiedente o da enti dotati di capacità equipollente. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari delle proposte emendative;
   Morgoni 015.0102, che è volta ad estendere anche al 2018 la corresponsione di un'indennità in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale e dei lavoratori autonomi che hanno dovuto sospendere l'attività a causa degli eventi sismici, provvedendo alla copertura del relativo onere, quantificato in 134,8 milioni di euro per l'anno 2018, mediante incremento del prelievo erariale unico sui giochi. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri e della relativa copertura finanziaria prevista, anche in considerazione dell'aumento del PREU disposto dall'articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 2018;
   Cortelazzo 015.021, che è volta a prevedere la corresponsione, anche per il 2017 e il 2018, di un'indennità una tantum in favore dei collaboratori coordinati e continuativi, dei titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, Pag. 62dei lavoratori autonomi, che abbiano dovuto sospendere l'attività a causa degli eventi sismici e a riconosce in favore dei soggetti proprietari di immobili concessi in affitto e dichiarati inagibili o soggetti ad ordinanza sindacale di sgombero, un'indennità pari al 75 per cento del canone di locazione non rivalutato, risultante dall'ultimo contratto registrato, precedentemente al sisma, provvedendo alla copertura del relativo onere, quantificato in 50 milioni di euro, mediante corrispondente riduzione del fondo per il federalismo amministrativo di parte corrente di cui alla legge n. 59 del 1997. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Morgoni 015.0100, che è volta ad incrementare la dotazione del Fondo nazionale per il servizio civile di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019, provvedendo alla copertura del relativo onere mediante incremento del prelievo erariale unico sui giochi. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della relativa copertura finanziaria prevista, anche in considerazione dell'aumento del PREU disposto dall'articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 2018;
   Cortelazzo 015.024, che è volta a incrementare di 50 milioni di euro la dotazione del Fondo nazionale per il servizio civile per gli anni 2018 e 2019, provvedendo alla copertura del relativo onere mediante corrispondente riduzione del fondo per il federalismo amministrativo di parte corrente di cui alla legge n. 59 del 1997. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Pezzopane 015.0101, che è volta a prevedere la possibilità per i comuni di assumere con contratti a tempo determinato anche per gli anni 2019 e 2020 e di incrementare, per i medesimi anni, la durata della prestazione lavorativa dei rapporti di lavoro a tempo parziale già in essere con professionalità di tipo tecnico o amministrativo, nonché di rinnovare i co.co.co. per un massimo di tre volte e per una durata non superiore al 31 dicembre 2020. Alla copertura del relativo onere, quantificato in 29 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, si provvede mediante puntuale incremento del prelievo erariale unico sui giochi. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri e della relativa copertura finanziaria prevista, anche in considerazione dell'aumento del PREU disposto dall'articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 2018;
   gli identici Cortelazzo 015.028 e Trancassini 015.029, che sono volte a prevedere la possibilità per i comuni di assumere con contratti a tempo determinato anche per l'anno 2019 e di incrementare, per il medesimo anno, la durata della prestazione lavorativa dei rapporti di lavoro a tempo parziale già in essere con professionalità di tipo tecnico o amministrativo, nonché di rinnovare i co.co.co. per un massimo di due volte e per una durata non superiore al 31 dicembre 2019. Alla copertura del relativo onere, quantificato in 29 milioni di euro per l'anno 2019, si provvede a valere sulle risorse disponibili sulla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario. Al riguardo, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e alla disponibilità delle risorse utilizzate a copertura;
   Baldelli 015.03, che è volta a prevedere la possibilità di confermare il personale precedentemente assunto con contratti di lavoro a tempo determinato e di assumere ulteriore personale attingendo da speciali albi costituiti presso gli ordini professionali, che si occuperanno anche della formazione. Al riguardo, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari della proposta emendativa;
   gli identici Trancassini 015.014 e Cortelazzo 015.023, che sono volte a prevedere, Pag. 63per gli anni 2018 e 2019, la possibilità per i comuni colpiti dal sisma del centro Italia di procedere ad assunzioni a tempo determinato a carattere stagionale di agenti di polizia locale, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa, provvedendo alla copertura del relativo onere, peraltro non quantificato, a valere sui bilanci comunali. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della copertura proposta;
   Melilli 015.016, che è volta a prevedere, per gli anni 2018 e 2019, la possibilità per i comuni colpiti dal sisma del centro Italia di procedere ad assunzioni a tempo determinato a carattere stagionale di agenti di polizia locale in deroga ai vincoli di contenimento della spesa, provvedendo alla copertura del relativo onere, quantificato in 300.000 euro per l'anno 2018 e in 1.700.000 euro per l'anno 2019, a valere sulla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario. Al riguardo, ritiene necessario acquisire l'avviso del Governo in ordine alla disponibilità delle risorse utilizzate a copertura;
   gli identici Trancassini 015.018 e Labriola 015.020, che sono volte a prevedere che gli Uffici per la ricostruzione possano conferire, nei limiti delle risorse del Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate, incarichi di affidamento a società in house dotate di comprovata esperienza in materia di ricostruzione post-sismica. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della copertura proposta;
   gli identici Trancassini 015.017 e Mazzetti 015.033 e Melilli 015.034, che sono volte a prevede che, nel caso in cui vada deserta la procedura di nomina del segretario comunale, i comuni colpiti dal sisma del centro Italia possano richiedere la riclassificazione della sede di segreteria a classe demografica superiore, provvedendo alla copertura del relativo onere a valere sulla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario ovvero sui bilanci comunali. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della copertura proposta;
   Baldelli 015.019, che è volta a riconoscere un'indennità aggiuntiva ai segretari comunali dei comuni colpiti dal sisma del centro Italia per la durata dello stato di emergenza, provvedendo alla copertura dei relativi maggiori oneri, valutati in 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018-2020, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della quantificazione dell'onere;
   Martino 015.050, che estende al comune di Penne i benefici previsti per i comuni colpiti dagli eventi sismici del 2017 dal decreto-legge n. 189 del 2016 e successive modificazioni. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla possibilità di dare attuazione alla proposta emendativa in esame nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
   Trancassini 1.1, che è volta a ridurre al 40 per cento del tributo dovuto dai titolari di reddito d'impresa e da lavoro autonomo nei territori colpiti dal sisma del centro Italia, provvedendo alla copertura del relativo onere, quantificato in 35 milioni di euro per l'anno 2018, 55 milioni di euro per l'anno 2019, 2 milioni di euro per l'anno 2020, 37,8 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023 e 25 milioni di euro a decorrere dall'anno 2024, mediante incremento della tassazione sui giochi. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della quantificazione degli oneri e della copertura proposta;
   Giacometto 1.8, che è volta ad aumentare fino a 120 il numero delle rate per la restituzione dei tributi sospesi ai titolari di reddito d'impresa e da lavoro autonomo nei territori colpiti dal sisma del centro Italia e a ridurre al 40 per cento Pag. 64tale tributo, provvedendo alla copertura del relativo onere, puntualmente quantificato, anche mediante riduzione del fondo per il federalismo amministrativo di parte corrente di cui alla legge n. 59 del 1997. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Morgoni 1.103, che è volta a raddoppiare il numero delle rate per il versamento dei tributi sospesi, provvedendo alla copertura del relativo onere mediante puntuale incremento del prelievo erariale unico sui giochi. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla idoneità della copertura finanziaria prevista, anche in considerazione dell'aumento del PREU disposto dall'articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 2018;
   Mazzetti 1.6, che è volta a ridurre al 70 per cento del tributo dovuto dai titolari di reddito d'impresa e da lavoro autonomo nei territori colpiti dal sisma del centro Italia e ad aumentare fino a 120 il numero delle rate per la restituzione di tale tributo, provvedendo alla copertura del relativo onere, valutato in 47 milioni di euro per il 2018, 11 milioni di euro per il 2019 e 10 milioni di euro per il 2020, anche mediante riduzione del fondo per il federalismo amministrativo di parte corrente di cui alla legge n. 59 del 1997. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione dell'onere e alla idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Cortelazzo 1.12, che proroga il termine per l'adozione delle ordinanze di sgombero e distruzione ed inagibilità dei fabbricati, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, quantificati in 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019-2020, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri;
   Cortelazzo 1.14, che proroga al 2020 l'autorizzazione del Commissario per la ricostruzione a concedere un'apposita compensazione per sopperire ai maggiori costi affrontati o alle minori entrate registrate a titolo di TARI, provvedendo ai relativi oneri, quantificati in 30 milioni di euro per l'anno 2020, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri;
   Pezzopane 1.104 e 1.105, che riducono al 40 per cento l'ammontare dovuto per i versamenti contributivi sospesi, provvedendo ai relativi oneri, pari a 120 milioni di euro per l'anno 2018, mediante puntuale incremento del prelievo erariale unico sui giochi. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri e della relativa copertura finanziaria prevista, anche in considerazione dell'aumento del PREU disposto dall'articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 2018;
   Paolo Russo 1.17, che prevede che la proroga, dal 1o giugno 2018 al 1o gennaio 2019, del termine fissato per la ripresa dell'attività di accertamento e riscossione si applichi anche ai comuni di Ischia colpiti dal sisma del 2017, provvedendo alla copertura dei relativi oneri, valutati in 2 milioni di euro a decorrere dall'anno 2018, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri;
   Paolo Russo 1.18, che proroga ulteriormente al 1o gennaio 2020 la sospensione del pagamento delle fatture relative ai servizi energetici ed idrici, assicurazioni e telefonia, estendendo tale previsione anche ai comuni di Ischia colpiti dal sisma del 2017. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dall'attuazione della proposta emendativa in esame;Pag. 65
   Topo 1.102, che estende ai comuni dell'isola di Ischia colpiti dal sisma del 2017 le disposizioni di cui all'articolo 1, comma 6, del presente provvedimento, recante la proroga dei termini di sospensione del pagamento delle utenze. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dall'attuazione della proposta emendativa in esame, anche in considerazione del fatto che la relazione tecnica non ascrive effetti finanziari all'articolo 1, comma 6, del presente provvedimento;
   Baldelli 1.19, che proroga ulteriormente al 31 dicembre 2020 la sospensione del pagamento delle fatture relative ai servizi energetici ed idrici, assicurazioni e telefonia. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dall'attuazione della proposta emendativa in esame, anche in considerazione del fatto che la relazione tecnica non ascrive effetti finanziari all'articolo 1, comma 6 del provvedimento in esame;
   Baldelli 1.21, che prevede che l'esenzione in favore delle utenze localizzate nella «zona rossa» si applica fino alla revoca dell'ordinanza di inagibilità o dell'ordinanza sindacale di sgombero, anziché fino alla data del 31 dicembre 2020. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dall'attuazione della proposta emendativa in esame, anche in considerazione del fatto che la relazione tecnica non ascrive effetti finanziari all'articolo 1, comma 6-bis del provvedimento in esame;
   Pezzopane 1.106, che estende a tutto l'anno 2019 la durata del trattamento straordinario di integrazione salariale, eliminando il limite previsto di sei mesi, provvedendo alla copertura del relativo onere, quantificato in 10 milioni di euro, mediante utilizzo del Fondo sociale per occupazione e formazione. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri e della relativa copertura finanziaria;
   Baldelli 1.20, che prevede che l'esenzione del pagamento delle forniture di energia elettrica gas, acqua e telefonia sia comprensiva degli oneri generali di sistema e degli eventuali consumi in favore delle utenze localizzate nella zona rossa fino al 31 dicembre 2020. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dall'attuazione della proposta emendativa in esame, anche in considerazione del fatto che la relazione tecnica non ascrive effetti finanziari all'articolo 1, comma 6-bis, del provvedimento in esame;
   Cortelazzo 1.26 e 1.27, Morgoni 1.43, che ampliano la platea dei soggetti per i quali, a seguito di una riduzione del fatturato almeno pari al 25 per cento, sono riconosciute le agevolazioni previste dall'articolo 46 del decreto-legge n. 50 del 2017 in riferimento ai contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi per l'assicurazione obbligatoria infortunistica. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo circa la possibilità di dare attuazione alle proposte emendative in esame nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
   Cortelazzo 1.28, che prevede l'incremento del fondo per la ricostruzione delle aree terremotate in misura pari a 50 milioni di euro per gli anni 2019 e 2020, provvedendo al relativo onere a valere sulle risorse dei fondi di edilizia convenzionata/agevolata giacenti su apposito conto corrente allocato presso la Cassa depositi e prestiti. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla idoneità della copertura finanziaria recata dalla proposta emendativa in commento;
   Martino 1.33, che amplia da 24 a 72 mesi la sospensione dell'adozione dei piani sanitari delle regioni interessate dagli eventi sismici del 2009, 2016 e 2017. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso Pag. 66del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dall'attuazione della proposta emendativa in esame;
   gli identici Anna Lisa Baroni 1.38 e Andrea Rossi 1.47, che, modificando l'articolo 1, comma 436-bis, della legge n. 190 del 2014 (legge di stabilità per il 2015), introducono una maggiore gradualità nella riduzione del Fondo di solidarietà comunale posta a carico dei comuni interessati dal sisma rispetto a quanto previsto dalla citata disposizione. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla possibilità di dare attuazione alle proposte emendative in esame nel rispetto dell'obiettivo complessivo della riduzione del Fondo di solidarietà comunale previsto dall'articolo 1, comma 435, della legge n. 190 del 2014 e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica;
   Anna Lisa Baroni 1.39 e Andrea Rossi 1.46, che assegnano per gli anni 2018, 2019 e 2020 ai comuni dell'Emilia-Romagna colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 ed interessati dalla proroga dello stato di emergenza spazi finanziari nell'ambito dei patti di solidarietà nazionali, in misura pari alle spese sostenute per gli investimenti connessi alla ricostruzione. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla possibilità di dare attuazione alle proposte emendative in esame nel rispetto degli equilibri di bilancio degli enti territoriali imposti dal quadro normativo vigente;
   Paolo Russo 1.41, che estende anche all'anno 2018 gli interventi di sostegno al reddito dei lavoratori, di cui all'articolo 45 del decreto-legge n. 189 del 2016, applicando la predetta misura anche ai comuni dell'isola di Ischia e provvedendo ai relativi oneri, pari a 300 milioni di euro per il 2018, mediante corrispondente riduzione del Fondo sociale per occupazione e formazione. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri e della relativa copertura finanziaria;
   Trancassini 1.5, che prevede l'istituzione di una sede distaccata dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, stabilendo altresì che l'ANAC possa distaccare proprio personale presso dette sedi e stipulare contratti a tempo determinato nel limite massimo di dodici unità. Alla copertura del relativo onere, pari a 2 milioni di euro annui senza peraltro specificazione della decorrenza, la proposta emendativa provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate di cui all'articolo 4 del decreto-legge n. 189 del 2016. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri e della relativa copertura finanziaria;
   Pezzopane 1.42, che prevede che una quota pari al 4 per cento delle autorizzazioni di spesa di cui all'articolo 1, comma 362, lettere a) e b), della legge n. 232 del 2016 (legge di bilancio per il 2017), finalizzate ai territori interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016, siano destinate ai comuni colpiti dal sisma del 2016 e del 2017, al fine, tra l'altro, di favorire interventi di riqualificazione e sviluppo di aree produttive, di promozione turistica, ricerca e innovazione, nonché di sostegno per l'accesso al credito delle imprese. Al riguardo, ritiene opportuno che il Governo chiarisca se la destinazione di quota parte delle predette autorizzazioni di spesa sia suscettibile di pregiudicare la realizzazione di interventi eventualmente già programmati a valere sulle risorse recate dalle medesime autorizzazioni legislative;
   gli identici Trancassini 1.04 e Pezzopane 1.09, che prevedono che, in relazione alle spese per acquisizione di beni strumentali nuovi nelle regioni dell'Italia centrale colpite dal sisma, i soggetti beneficiari del credito d'imposta possano optare per la cessione del medesimo ai fornitori o ad altri soggetti privati, con la facoltà di successiva cessione del credito. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso Pag. 67del Governo in merito agli eventuali effetti finanziari derivanti dall'attuazione delle proposte emendative in esame;
   gli identici Trancassini 1.03 e Pezzopane 1.010, che sono volte a prorogare fino al 31 dicembre 2020 il credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi nelle regioni dell'Italia centrale colpite dagli eventi sismici, provvedendo al relativo onere, valutato in 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e in 23,9 milioni di euro per l'anno 2020, mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri e della relativa copertura finanziaria;
   Trancassini 1.05, che autorizza i comuni delle regioni interessate dagli eventi sismici del 2016 ad assumere personale a tempo determinato, in deroga ai vincoli imposti dalla legge n. 205 del 2017, nei medesimi limiti di spesa previsti per le annualità 2018-2019, ponendo la copertura dei relativi oneri a carico delle risorse già disponibili sulle contabilità dei comuni medesimi. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli effetti finanziari derivanti dall'attuazione della proposta emendativa in esame;
   Paolo Russo 1-bis.1, che estende ai comuni dell'isola di Ischia colpiti dal sisma del 2017 l'applicazione dell'articolo 1-bis del presente provvedimento, recante proroga della sospensione delle rate di mutui e finanziamenti erogati da banche, intermediari finanziari e dalla Cassa depositi e prestiti Spa. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine agli eventuali effetti finanziari derivanti dall'attuazione della proposta emendativa in esame, anche in considerazione del fatto che la relazione tecnica non ascrive effetti finanziari all'articolo 1-bis del provvedimento in esame;
   Cortelazzo 1-bis.31, che prevede che la sospensione delle rate di mutui relativi alla prima casa di abitazione inagibile o distrutta, erogati da banche, intermediari finanziari e dalla Cassa depositi e prestiti Spa, trovi applicazione anche qualora il fabbricato non risulti localizzato in una «zona rossa» istituita mediante apposita ordinanza sindacale, provvedendo alla copertura del relativo onere, valutato in 10 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in ordine alla congruità della quantificazione dell'onere;
   Trancassini 1-ter.4, che proroga al 2019, fino all'esaurimento delle risorse disponibili ripartite tra le regioni interessate, considerate quale limite massimo di spesa, l'operatività della Convenzione stipulata in data 23 gennaio 2017 tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle finanze e i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria, relativamente alle misure di sostegno al reddito per le popolazioni colpiti dal sisma del Centro Italia. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli eventuali effetti finanziari derivanti dall'attuazione della proposta emendativa in esame;
   Cortelazzo 1-ter.1, che estende fino al 2019 le misure di sostegno al reddito di cui all'articolo 1-ter del presente decreto, provvedendo alla copertura del relativo onere, valutato in 3 milioni di euro senza ulteriore specificazione della incidenza temporale, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri;
   Topo 1-ter.100, che prevede che le misure di cui agli articoli 1-bis e 1-ter del presente provvedimento, in materia rispettivamente di proroga della sospensione dei mutui e di prosecuzione delle misure di sostegno al reddito, trovino applicazione Pag. 68anche con riferimento ai comuni dell'isola di Ischia colpiti dal sisma del 2017, senza tuttavia recare la quantificazione degli oneri né la relativa copertura finanziaria. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli eventuali effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa, anche in considerazione del fatto che la relazione tecnica non ascrive effetti finanziari agli articoli 1-bis e 1-ter del presente provvedimento;
   Muroni 1-quinquies.01, che prevede l'istituzione del fascicolo del fabbricato, prevedendo altresì una detrazione d'imposta, per una quota pari al 50 per cento degli importi a carico del contribuente, per le spese documentate relative all'elaborazione del fascicolo, provvedendo alla copertura del relativo onere, complessivamente quantificato in 3 milioni di euro per il 2018, in 7 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2021 e in 3 milioni di euro annui a decorrere dal 2022, mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla congruità della quantificazione degli oneri;
   Trancassini 1-sexies.1, che prevede misure per l'accelerazione e la semplificazione delle pratiche relative alla ricostruzione privata, prevedendo, tra l'altro, il rilascio in sanatoria del titolo abilitativo edilizio. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
   gli identici Morani 1-septies.016 e Cortelazzo 1-septies.041, che sono volte ad introdurre per i Comuni del Centro Italia colpiti dagli eventi sismici (elencati negli allegati 1, 2 e 2-bis del decreto-legge n. 189 del 2016), la possibilità di riformulare o rimodulare il piano di riequilibrio pluriennale (predissesto) ovvero di rideterminarne la durata secondo le previsioni dei commi 849, 888, 889 della legge n. 205 del 2017, in deroga alle scadenze ivi previste, con deliberazione consiliare da adottare entro il 31 ottobre 2018. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
   Pezzopane 1-septies.017, che dispone per i presidi sanitari dei comuni abruzzesi colpiti dagli eventi sismici del 2009, 2016 e 2017, la sospensione dell'applicazione del decreto ministeriale n.  70 del 2015 in materia di standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi dell'assistenza ospedaliera nonché dei decreti del Commissario ad acta concernenti il piano di rientro dei disavanzi sanitari, l'approvazione dei piani di riqualificazione del servizio sanitario regionale e il riordino della rete ospedaliera. Si prevede inoltre che la Regione Abruzzo adotti gli atti e i provvedimenti necessari alla riorganizzazione della rete ospedaliera anche derogando alle misure adottate in applicazione del decreto ministeriale n. 70 del 2015 nonché l'abrogazione della disposizione che fissa la spesa sostenuta dal Servizio sanitario nazionale per l'acquisto di dispositivi medici, entro un tetto a livello nazionale e a livello di ogni singola regione, riferito rispettivamente al fabbisogno sanitario nazionale standard e al fabbisogno sanitario regionale standard. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
   D'Alessandro 1-septies.018, che dispone che le strutture sanitarie di Pescina, Casoli e Gissi siano classificate «Presìdi di Area disagiata» nelle more degli interventi di edilizia sanitaria e della riorganizzazione della rete ospedaliera della Regione Abruzzo, e sospende, nelle more dei predetti interventi, l'applicazione delle disposizioni dei decreti del Commissario ad acta concernenti, tra l'altro, il programma operativo di razionalizzazione della rete di assistenza ospedaliera; la definizione del fabbisogno di prestazioni ospedaliere e dei posti letto correlati; la disattivazione dei presidi per acuti non coerenti col fabbisogno individuato e cronoprogramma delle loro riconversioni; i criteri di definizione Pag. 69della rete integrata di servizi; l'assetto organizzativo e il dimensionamento delle unità operative, delle funzioni e delle principali reti cliniche, hub e spoke. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
   D'Alessandro 1-septies.019 e Martino 1-septies.0101, che prevede la disapplicazione, nelle more degli interventi di edilizia sanitaria e della riorganizzazione della rete ospedaliera del territorio della Regione Abruzzo colpito da eventi sismici (Comuni di Popoli, Atessa, Guardiagrele, Ortona, Tagliacozzo, Atri, Sulmona e Penne) del decreto ministeriale n. 70 del 2015 in materia di standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi dell'assistenza ospedaliera; prevede inoltre, per i medesimi territori, la sospensione dell'applicazione dei decreti del Commissario ad acta nelle more dei predetti interventi. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
   gli identici Anna Lisa Baroni 1-septies.039 e Andrea Rossi 1-septies.010, che sono volte a prevedere l'insequestrabilità, l'impignorabilità e la non assoggettabilità ad esecuzione forzata delle risorse assegnate per la costruzione nelle aree colpite dagli eventi sismici e destinate alla realizzazione di interventi di ricostruzione e che gli atti di sequestro o pignoramento e ogni altra azione esecutiva o cautelare eventualmente notificati non determinano obblighi di accantonamento e non sospendono l'accreditamento delle somme ai soggetti beneficiari. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalle proposte emendative, anche al fine di valutarne la coerenza con la disciplina comunitaria;
   gli identici Gagliardi 1-septies.047, Morani 1-septies.011, che, in relazione al terremoto del Centro Italia del 2016, prevedono l'esproprio per pubblica utilità delle c.d. aree SAE (Soluzioni Abitative d'Emergenza), laddove insistono strutture abitative di emergenza nonché strutture utilizzate in forza di contratto di locazione o di altro titolo diverso dalla proprietà, prevedendo che ai relativi oneri, nel limite massimo di 100 milioni di euro fino a concorrenza delle richieste, si provvede a valere sulle risorse disponibili sulla contabilità speciale di cui all'articolo 4, comma 3. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla idoneità della copertura finanziaria prevista.
   Pezzopane 1-septies.015, che incrementa di 50 milioni, per ciascuno degli anni 2019 e 2020, il Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate dal sisma del 2016 in Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, avvalendosi di fondi già destinati al finanziamento degli interventi di edilizia residenziale sociale con delibera CIPE n. 122 del 22 dicembre 2017. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Anna Lisa Baroni 1-septies.038 e Andrea Rossi 1-septies.03, che incrementano di 35 milioni per ciascuno degli anni 2019 e 2020 il Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate dal sisma dell'Emilia Romagna del 2012, di cui all'articolo 2 del decreto-legge n. 74 del 2012, provvedendo ai relativi oneri mediante riduzione dell'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 3-bis, comma 6, del decreto-legge n. 95 del 2012, relativa al credito d'imposta pari all'intera rata dei finanziamenti per la ricostruzione post sisma. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla idoneità della copertura finanziaria prevista;
   Andrea Rossi 1-septies.04, che estende anche al 2020 l'applicazione delle disposizioni sull'assunzione di personale con contratto di lavoro flessibile presso le prefetture-uffici territoriali del Governo delle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia e la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara. Al riguardo, ritiene Pag. 70opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
   Andrea Rossi 1-septies.05, che estende anche al 2020 l'applicazione delle disposizioni volte a garantire il supporto necessario di Fintecna (o società da questa interamente controllate) alle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto per le attività tecnico-ingegneristiche dirette a fronteggiare con la massima tempestività le esigenze delle popolazioni colpite dal sisma del 2012. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli effetti finanziari derivanti dalla proposta emendativa;
   Andrea Rossi 1-septies.06, che, intervenendo sulle disposizioni sulle assunzioni di personale per l'emergenza sismica dell'Emilia-Romagna del 2012, proroga dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2020 il termine per il riconoscimento alle unità lavorative del compenso per prestazioni di lavoro straordinario reso e debitamente documentato per l'espletamento delle attività conseguenti allo stato di emergenza, nel limite di 500.000 euro per l'anno 2020, a valere sulle risorse disponibili sulle contabilità speciali di cui all'articolo 2, comma 6, del decreto-legge n. 74 del 2012. Al riguardo, ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito alla idoneità della copertura finanziaria prevista.
  Osserva, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere contrario sul complesso delle proposte emendative puntualmente richiamate dal relatore la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea. Esprime inoltre parere contrario con riferimento alle proposte emendative per le quali il relatore ha ritenuto opportuno acquisire l'avviso del Governo, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, ad eccezione delle seguenti, sulle quali invece esprime nulla osta: Braga 01.03, gli identici Cortelazzo 015.025, Morgoni 015.06 e Trancassini 015.05, Paolo Russo 1.18, Topo 1.102, Baldelli 1.19, 1.21 e 1.20. Esprime, altresì, nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  Luigi MARATTIN (PD) chiede che la sottosegretaria chiarisca quali sono le motivazioni del parere espresso dal Governo.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI, nel rispondere al deputato Marattin, sottolinea che il nulla osta espresso dal Governo su determinate proposte emendative in merito alle quali il relatore aveva chiesto chiarimenti riguarda solamente il profilo finanziario. Ciò non significa che il Governo condivida nel merito tali proposte emendative.

  Antonio ZENNARO (M5S), relatore, preso atto dei chiarimenti forniti dalla rappresentante del Governo, propone pertanto di esprimere parere contrario sugli emendamenti 01.4, 01.5, 01.6, 01.100, 01.101, 04.3, 015.5, 015.7, 015.8, 015.11, 015.12, 015.13, 015.14, 015.50, 015.100, 1.1, 1.2, 1.3, 1.5, 1.6, 1.8, 1.9, 1.11, 1.12, 1.13, 1.14, 1.17, 1.23, 1.25, 1.26, 1.27, 1.28, 1.32, 1.33, 1.35, 1.36, 1.37, 1.38, 1.39, 1.41, 1.42, 1.43, 1.45, 1.46, 1.47, 1.100, 1.101, 1.103, 1.104, 1.105, 1.106, 1.107, 1-bis.1, 1-bis.31, 1-ter.1, 1-ter.4, 1-ter.100, 1-sexies.1, 1-sexies.10, e sugli articoli aggiuntivi 01.02, 01.04, 02.01, 02.02, 02.03, 02.05, 02.06, 04.02, 04.03, 04.04, 04.05, 04.07, 04.08, 04.010, 04.051, 04.0100, 010.02, 010.03, 012.01, 013.02, 013.03, 013.04, 013.05, 013.06, 013.07, 013.09, 013.010, 015.01, 015.03, 015.08, 015.09, 015.013, 015.014, 015.015, 015.016, 015.017, 015.018, 015.019, 015.020, 015.021, 015.023, 015.024, 015.028, 015.029, 015.031, 015.033, 015.034, 015.050, 015.0100, 015.0101, 015.0102, 1.01, 1.02, 1.03, 1.04, 1.05, 1.09, 1.010, 1-quinquies.01, 1-septies.01, 1-septies.02, 1-septies.03, 1-septies.04, 1-septies.05, 1-septies.06, 1-septies.010, 1-septies.011, 1-septies.013, 1-septies.015, 1-septies.016, 1-septies.017, 1-septies.018, 1-septies.019, 1-septies.028, 1-septies.031, 1-septies.032, 1-septies.033, 1-septies.036, 1-septies.038, 1-septies.039, Pag. 711-septies.040, 1-septies.041, 1-septies.047, 1-septies.050, 1-septies.051, 1-septies.070, 1-septies.0100, 1-septies.0101, 1-septies.0102, 1-septies.0103, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura. Propone, infine, di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere del relatore.

  Michele SODANO (M5S) preannuncia il suo voto favorevole sulla proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE REFERENTE

  Martedì 17 luglio 2018. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 14.45.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2017.
C. 850 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2018.
C. 851 Governo.
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Claudio BORGHI, presidente, avverte che, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, la Commissione è chiamata ad esaminare congiuntamente il disegno di legge recante il «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2017» ed il disegno di legge recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2018».
  Per quanto riguarda le modalità di esame, ricorda che dopo l'esame preliminare la Commissione procede all'esame delle proposte emendative presentate nonché a quello delle relazioni predisposte dal relatore con riferimento a ciascun disegno di legge, iniziando dal disegno di legge di approvazione del rendiconto e passando successivamente al disegno di legge di assestamento.
  Per quanto concerne il regime di ammissibilità delle proposte emendative, ricorda che il disegno di legge di approvazione del rendiconto è sostanzialmente inemendabile, nel senso che sono ammissibili soltanto le proposte emendative volte ad introdurre nel medesimo disegno di legge modifiche di carattere meramente tecnico o formale.
  Per quanto riguarda invece il disegno di legge di assestamento, ricorda innanzitutto che, ai fini dell'ammissibilità, le proposte emendative devono essere riferite alle unità di voto parlamentare (tipologia di entrata o programma di spesa) e possono avere ad oggetto tanto le previsioni di competenza quanto quelle di cassa. Non possono invece avere ad oggetto l'ammontare dei residui iscritti nelle predette unità di voto, in quanto essi derivano da meri accertamenti contabili.
  Segnala che gli emendamenti riferiti alle previsioni di entrata sono ammissibili soltanto se fondati su valutazioni tecnico-finanziarie adeguatamente documentate, tali da comprovare la necessità di modificare le previsioni di entrata di competenza e/o di cassa. In ogni caso, sottolinea che le proposte emendative non possono comportare un peggioramento dei saldi di finanza pubblica e pertanto, ove risultino onerose, devono essere compensate mediante l'utilizzo di risorse iscritte in altre Pag. 72unità di voto parlamentare, anche se facenti parte di altra missione o di altro stato di previsione.
  Evidenzia che è considerata emendabile l'intera dotazione dei programmi di spesa, ivi compresa quindi l'eventuale quota potenzialmente riferibile agli oneri inderogabili in mancanza di puntuali indicazioni nel testo del disegno di legge di assestamento circa l'ammontare dei predetti oneri in relazione a ciascun programma di spesa.
  Segnala che è comunque esclusa la possibilità di compensare l'incremento di stanziamenti di spesa di parte corrente mediante riduzione di stanziamenti di spesa di conto capitale.
  Per quanto riguarda gli stanziamenti di cassa, comunica che deve tenersi conto di un ulteriore criterio di ammissibilità. In particolare, essi sono emendabili a condizione che, nel caso di emendamenti volti ad incrementare l'autorizzazione di cassa, lo stanziamento derivante dall'emendamento non superi la cosiddetta «massa spendibile», costituita dalla somma dello stanziamento di competenza e dei relativi residui passivi.
  Ricorda che le Commissioni competenti in sede consultiva possono approvare emendamenti sulle parti di rispettiva competenza e concludono l'esame approvando relazioni.
  Le relazioni approvate dalle Commissioni in sede consultiva, unitamente alle eventuali relazioni di minoranza e agli emendamenti approvati, sono trasmessi alla Commissione bilancio.
  Per quanto riguarda gli emendamenti esaminati dalle Commissioni in sede consultiva, ricorda che quelli approvati sono trasmessi alla Commissione bilancio come emendamenti di iniziativa della Commissione che li ha approvati; quelli respinti devono essere presentati nuovamente in Commissione bilancio, anche al solo fine di permetterne la successiva ripresentazione in Assemblea.
  Sottolinea che sia gli emendamenti approvati, sia quelli respinti in sede consultiva e ripresentati in Commissione bilancio, sia quelli presentati per la prima volta presso la V Commissione sono da quest'ultima esaminati in sede referente. Solo gli emendamenti approvati dalla Commissione bilancio entrano a far parte del testo elaborato in sede referente ai fini dell'esame in Assemblea.
  Segnala che la Commissione bilancio conclude l'esame in sede referente con il conferimento del mandato al relatore a riferire all'Assemblea e con la predisposizione di una relazione generale per l'Assemblea che comprende la relazione riferita al disegno di legge, salvo che la Commissione non sia autorizzata a riferire oralmente, ed il testo del provvedimento medesimo elaborato dalla Commissione nel corso dell'esame. Alla relazione generale vengono allegate le relazioni trasmesse dalle Commissioni di settore in sede consultiva.
  Ricorda, infine, che il termine per la presentazione di emendamenti è stato fissato alle ore 12 di venerdì 20 luglio prossimo.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, nell'illustrare i provvedimenti in esame, ricorda preliminarmente che il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario), adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria.
  Ai sensi dell'articolo 36 della legge n. 196 del 2009, il rendiconto generale dello Stato, articolato per missioni e programmi, è costituito da due parti, costituite rispettivamente dal conto del bilancio, che espone l'entità effettiva delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato rispetto alle previsioni approvate dal Parlamento, e dal conto del patrimonio, che espone le variazioni intervenute nella consistenza delle attività e passività che costituiscono il patrimonio dello Stato. L'esposizione dettagliata delle risultanze della gestione è fornita dal conto del bilancio, che risulta costituito dal conto consuntivo Pag. 73dell'entrata e, per la parte di spesa, dal conto consuntivo relativo a ciascun Ministero.
  In attuazione dell'articolo 35, comma 2, della legge n. 196 del 2009 – come riformulato a seguito del completamento della riforma del bilancio dello Stato, attuata con il decreto legislativo n. 90 del 2016 – al Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato è allegata, per ciascuna amministrazione, una Nota integrativa, che, oltre ad esporre le risultanze della gestione per ciascun programma di spesa, è elaborata in modo confrontabile con la corrispondente nota al bilancio di previsione, anche al fine della valutazione dell'operato delle Amministrazioni.
  Esso è inoltre corredato del Rendiconto economico, in linea con quanto disciplinato dall'articolo 36, comma 5, della legge di contabilità, al fine di integrare la lettura dei dati finanziari con le informazioni economiche fornite dai referenti dei centri di costo delle amministrazioni centrali dello Stato. Ai sensi dell'articolo 36, comma 6, della legge n. 196 del 2009, è inoltre allegata al Rendiconto una relazione illustrativa delle risorse impiegate per finalità di protezione dell'ambiente e di uso e gestione delle risorse naturali da parte delle amministrazioni centrali dello Stato (Eco-Rendiconto dello Stato).
  L'analisi delle risultanze del Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per il 2017 consente di ricostruire il quadro di quanto avvenuto nell'ambito del perimetro dell'amministrazione statale. A tale fine le risultanze del rendiconto vengono sottoposte a trattamenti contabili che rispondono all'applicazione delle regole standardizzate del Sistema Europeo dei Conti (SEC) e che hanno lo scopo di trasformare i dati di contabilità pubblica (impegni, pagamenti, accertamenti e incassi) nei corrispondenti aggregati espressi in termini di competenza economica, che costituisce il criterio di riferimento della contabilità nazionale.
  Il Rendiconto viene, in tal modo, raccordato con il Conto economico dello Stato, che costituisce un sottosettore di rilievo del più generale Conto consolidato delle amministrazioni pubbliche, nel quale confluiscono, altresì, i conti delle amministrazioni locali e quello degli enti di previdenza. Tale Conto, com’è noto, è utilizzato come esclusivo quadro di riferimento per la verifica del rispetto dei vincoli europei in termini di indebitamento netto e di debito pubblico.
  Ritiene pertanto utile, in questa sede, al fine di meglio contestualizzare il Rendiconto nel quadro di finanza pubblica, integrarne l'analisi con una sintetica ricognizione delle risultanze dei principali saldi di finanza pubblica in riferimento al medesimo esercizio.
  A tal fine riporta i dati definitivi di consuntivo per il 2017 relativi al conto economico della Pubblica Amministrazione (PA), che costituisce l'aggregato di riferimento per i parametri di finanza pubblica (indebitamento netto e debito) assunti nelle regole della fiscal governance adottata nell'ambito dell'Unione europea (UE).
  A questo riguardo, evidenzia che nel 2017 il PIL nominale è stato pari a 1.716.935 milioni di euro, con una crescita del 2,1 per cento rispetto all'anno precedente. In termini di volume (PIL reale) la crescita è stata dell'1,5 per cento rispetto al 2016, confermando l'inversione di tendenza avviata nel 2014.
  Con riguardo ai saldi di finanza pubblica, i dati riferiti all'ultimo esercizio concluso, resi noti dall'ISTAT, attestano un indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni per il 2017 pari, in valore assoluto, a -39,691 miliardi, corrispondente al 2,3 per cento del PIL. Al netto degli interventi sul settore bancario (che, secondo le indicazioni del DEF, incidono per circa lo 0,4 per cento del PIL), l'indebitamento netto per il 2017 è pari, in valore assoluto, a 33,184 miliardi, corrispondente all'1,9 per cento del PIL. Il dato indica un miglioramento rispetto all'anno 2016: in tale esercizio l'indebitamento è infatti risultato pari a 41.638 milioni (2,5 per cento del PIL).
  Dal confronto fra il 2017 e il 2016 emerge che hanno contribuito al predetto miglioramento sia un incremento del saldo Pag. 74primario (1,1 miliardi) sia una riduzione della spesa per interessi (-0,8 miliardi). In termini relativi, il saldo primario è rimasto invece costante all'1,5 per cento del PIL in entrambi gli esercizi, mentre la spesa per interessi è diminuita dal 4,0 per cento del 2016 al 3,8 per cento del PIL del 2017.
  Limitando l'analisi ai principali aggregati del conto economico della Pubblica Amministrazione (PA), rileva che al miglioramento del saldo concorre principalmente un incremento delle entrate (per 12,1 miliardi), che determina effetti più che compensativi rispetto all'incremento registrato dal lato delle spese (per 10,1 miliardi).
  Per quanto riguarda il saldo di parte corrente, lo stesso è stato positivo e pari a 22,177 miliardi (a fronte dei 9,076 miliardi del 2016). Tale miglioramento è il risultato di un aumento delle entrate correnti di circa 14,1 miliardi, a fronte di un incremento delle uscite correnti di circa 2 miliardi.
  Venendo al contenuto del disegno di legge di Rendiconto per l'esercizio finanziario 2017, segnala che, nel suo insieme, la gestione di competenza ha fatto conseguire nel 2017 un miglioramento dei saldi rispetto alle previsioni definitive. A raffronto con l'esercizio precedente, invece, i dati di consuntivo evidenziano un peggioramento sia del saldo netto da finanziarie che del ricorso al mercato.
  In particolare, il saldo netto da finanziare (dato dalla differenza fra le entrate finali e le spese finali) presenta nel 2017 un valore negativo per 29,1 miliardi di euro (1,7 per cento del PIL), con un peggioramento di circa 18 miliardi rispetto al saldo registrato nel 2016 (-11,1 miliardi), dovuto al sensibile aumento delle spese finali, ed in particolare di quelle in conto capitale (oltre 20 miliardi), nettamente superiore rispetto all'incremento delle entrate finali. Tale saldo è tuttavia risultato migliore delle previsioni definitive, per oltre 24,6 miliardi, che prevedevano un valore negativo di -53,7 miliardi.
  Si registra, invece, un miglioramento del risparmio pubblico (saldo delle operazioni correnti), il quale passa dai 27,8 miliardi di euro registrati nel 2016 ad un valore di 31,6 miliardi (1,8 per cento del PIL), con un miglioramento di circa 3,8 miliardi rispetto al 2016. Tale situazione si è determinata a causa di una diminuzione delle spese correnti (-0,7 miliardi) rispetto al complesso delle entrate tributarie ed extra-tributarie (+3,0 miliardi). Il miglioramento è marcato anche con riferimento alle previsioni definitive ed è pari a circa a 6,9 miliardi.
  Infine, il dato del ricorso al mercato finanziario (differenza tra le entrate finali e il totale delle spese, incluse quelle relative al rimborso di prestiti) si attesta nel 2017 a 271,2 miliardi (con un'incidenza sul PIL del 15,8 per cento), evidenziando un aumento rispetto al 2016 (207,1 miliardi di euro), dopo un trend in discesa registrato negli ultimi anni (era 260,4 miliardi nel 2014, e 257,1 nel 2015).
  Il valore del saldo netto da finanziare e del ricorso al mercato registrati nel 2017 si mantengono comunque al di sotto del limite massimo fissato dalla legge di bilancio per il 2017 (tetto inizialmente stabilito in -38.601 milioni e in 293.097 milioni, e poi aumentato a -56.186 milioni per il saldo netto da finanziare ed a -310.682 milioni per il ricorso al mercato dal decreto-legge n. 50 del 2017, a seguito degli effetti peggiorativi dovuti agli interventi di sostegno del sistema bancario).
  Il peggioramento del saldo netto da finanziare discende da una gestione di competenza 2017 che evidenzia un aumento degli impegni delle spese finali (+19,6 miliardi) rispetto all'anno precedente nettamente superiore rispetto all'incremento degli accertamenti di entrate finali (+1,6 miliardi).
  Dal lato delle entrate finali, l'incremento degli accertamenti (1,7 miliardi di euro) è ascrivibile per la maggior parte alle entrate tributarie e in misura minore a quelle extra-tributarie.
  Guardando alle entrate complessive, l'entità degli accertamenti (comprensivi delle entrate per accensione di prestiti) è risultata, nel 2017, pari a 864,6 miliardi di euro, con un forte incremento rispetto al 2016 (+2,2 per cento, pari a +18,6 miliardi), Pag. 75che trae origine soprattutto dalla dinamica degli accertamenti delle entrate del Titolo IV – accensione prestiti. Su tale voce si registra, infatti, come evidenziato nella relazione illustrativa, l'aumento di 20 miliardi di euro, derivante dall'attuazione del decreto-legge 23 dicembre 2016, n. 237 concernente «Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio». L'incidenza sul PIL è pari al 50,4 per cento per gli accertamenti complessivi, in linea con quanto fatto registrare lo scorso anno (50,6 per cento del PIL nel 2016).
  Dal lato della spesa, si rileva un aumento degli impegni finali di spesa nel 2017 (pari a 612,1 miliardi) per un ammontare di 19,6 miliardi: tale risultato è frutto di una lieve contrazione delle spese correnti (-0,7 miliardi), e di un notevole incremento della spesa in conto capitale (+20,4 miliardi) rispetto al 2016, da attribuire prevalentemente alla categoria «acquisizione di attività finanziarie» – per effetto dell'attuazione del decreto-legge n. 237 del 2016 recante Disposizioni urgenti per la tutela del risparmio nel settore creditizio – che consolida il trend positivo iniziato lo scorso anno, dopo il forte calo registrato tra il 2014 e il 2015.
  Relativamente agli impegni complessivi di spesa, essi ammontano nel 2017 (incluse le spese per rimborso prestiti) a 854,1 miliardi. Rispetto ai risultati dell'anno precedente, la gestione presenta un aumento complessivo degli impegni di spesa di +65,7 miliardi di euro (+8,3 per cento), determinata, in particolare, dalle spese in conto capitale (+20,4 miliardi) e dal rimborso delle passività finanziarie (+46 miliardi), a fronte di una leggera riduzione per le spese correnti. Il peso della spesa complessiva, in rapporto al PIL, è pertanto salito dal 48,2 per cento del 2016 (era al 50,5 per cento nel 2015) al 49,8 per cento del PIL nel 2017.
  Venendo alla gestione dei residui, rammenta previamente che l'andamento dei residui passivi registrato per il 2017 risente del nuovo regime contabile dei residui passivi introdotto dal decreto legislativo n. 93 del 2016, che ha determinato un aumento del termine di conservazione in bilancio dei residui propri, portandolo da due a tre anni per i trasferimenti correnti alle amministrazioni pubbliche (categoria 4 del Titolo I) e per le spese in conto capitale (Titolo II).
  In base ai dati forniti nella Relazione al Rendiconto, il conto dei residui provenienti dagli esercizi 2016 e precedenti indicava al 1o gennaio 2017 residui attivi presunti per un valore di 212.238 milioni di euro e residui passivi delle spese complessive per 134.423 milioni di euro, al lordo dei residui relativi al rimborso di prestiti, con una eccedenza attiva pari a 77.815 milioni di euro (nel 2016 l'eccedenza attiva era di valore superiore, pari a 95.229 milioni).
  Nel corso dell'esercizio 2017, l'entità dei residui si è andata modificando a seguito dell'attività di riaccertamento e di gestione in conto residui, che ha fatto registrare variazioni in diminuzione sia dal lato delle entrate, per 62.209 milioni di euro, sia dal lato delle uscite, con una diminuzione di 17.590 milioni di euro.
  Pertanto, rispetto allo stock iniziale di residui attivi provenienti dagli esercizi precedenti (212.238 milioni), al 31 dicembre 2017 ne sono stati accertati 150.029 milioni, di cui 34.216 milioni incassati e 115.813 milioni ancora da versare o riscuotere. A tali residui pregressi si sono aggiunti, a seguito della gestione di competenza dell'esercizio 2017, circa 88.263 milioni di residui di nuova formazione, per un totale di residui attivi al 31 dicembre 2017 pari a 204.076 milioni.
  Analogamente, per quanto riguarda i residui passivi delle spese complessive, dei 134.423 milioni di residui presunti al 1o gennaio 2017, provenienti dagli esercizi precedenti, ne risultano accertati 116.833 milioni, di cui 49.089 milioni pagati e 67.744 milioni ancora da pagare. Tali residui pregressi, unitamente ai residui di nuova formazione derivanti dalla gestione di competenza dell'esercizio finanziario 2017, risultati pari a 70.161 milioni, determinano un totale complessivo di residui passivi al 31 dicembre 2017 di 137.905 milioni. Scorporando la quota di residui passivi relativi al Titolo III rimborso delle Pag. 76passività finanziarie, pari a 475 milioni, i residui passivi delle spese finali ammontano a 137.430 milioni.
  In sintesi, il conto dei residui al 31 dicembre 2017 espone residui attivi per 204.076 milioni e residui passivi per 137.905 milioni (di cui 475 milioni relativi al Titolo III, concernente il rimborso delle passività finanziarie), con una eccedenza attiva di 66.171 milioni di euro.
  Come sottolineato nella relazione illustrativa al Rendiconto, nel 2017 il fenomeno dei residui continua a rimanere su livelli considerevoli sia dal lato delle entrate che dal lato delle uscite.
  Il volume dei residui attivi registra un decremento rispetto all'esercizio precedente di 8.162 milioni, pari al 3,8 in termini percentuali, con un lieve incremento di quelli pregressi e una riduzione di quelli di nuova formazione.
  Con riferimento alla quota riferibile ai residui attivi pregressi si evidenzia un decremento (-4,8 per cento, pari a -5.791 milioni), in controtendenza rispetto a quanto riscontrato negli ultimi anni (nel 2016 si era registrato un incremento del 7,7 per cento rispetto al 2015), con un tasso di smaltimento pari al 16 per cento, in lieve aumento rispetto alla percentuale rilevata nel 2016 (15 per cento). In diminuzione risultano anche i residui attivi di nuova formazione (-2,6 per cento), con una riduzione di oltre 2.371 milioni di euro.
  I residui passivi evidenziano un incremento di 3.482 milioni (2,6 per cento), interamente legato all'aumento di quelli di nuova formazione, pari a 70.161 milioni (contro i 66.427 del 2016).
  Quelli provenienti dagli esercizi precedenti registrano invece una lieve riduzione dello 0,4 per cento rispetto ai 67.996 milioni del 2016 (-252 milioni), denotando un andamento costante del processo di smaltimento.
  A tal riguardo, la relazione sottolinea che, nonostante si sia registrato un aumento del processo di formazione dei nuovi residui (5,6 per cento rispetto ai 66.427 milioni del 2016), per un importo pari a 3.734 milioni di euro, il tasso di formazione di nuovi residui diminuisce dal 8,4 per cento registrato nel 2016 a 8,2 per cento registrato nel 2017. Tale diminuzione è riconducibile al maggiore tasso di crescita dei pagamenti di competenza (+9,2 per cento) rispetto al tasso di crescita degli impegni (+8,3 per cento).
  Venendo alla gestione di cassa – alle cui risultanze concorrono la gestione di competenza e la gestione dei residui –, ricorda che la stessa è rappresentata, per la parte di entrata, dagli incassi e, per la parte di spesa, dai pagamenti. In termini di cassa, come già riscontrato per la gestione di competenza, i saldi registrano un peggioramento rispetto ai risultati dell'esercizio 2016.
  Passando in rassegna i saldi della gestione di cassa al lordo delle regolazioni contabili, osserva che nel 2017 il saldo netto da finanziare è risultato pari a 62,2 miliardi, con un peggioramento di 20,7 miliardi di euro rispetto al risultato raggiunto l'anno precedente (-41,5 miliardi di euro), riportandosi in valore assoluto sui valori registrati nelle annualità dal 2011 in poi (ovvero, rispetto ai -66,7 miliardi di euro del 2011; ai -58,8 miliardi di euro del 2012; ai -76,9 miliardi di euro del 2013; ai -78,8 miliardi di euro registrati del 2014 e ai -88,3 miliardi del 2015).
  Il risparmio pubblico risulta di -12,4 miliardi di euro, in peggioramento di oltre 3 miliardi rispetto al dato del 2016. Esso indica che i pagamenti per spese correnti hanno superato gli incassi registrati sulle entrate correnti.
  Il ricorso al mercato si attesta nel 2017 su di un valore di -304,1 miliardi di euro, in deciso peggioramento (di 63,7 miliardi) rispetto al 2016, assumendo il valore assoluto più elevato degli ultimi anni (si ricorda che nel 2015 era stato di 300,9 miliardi, di 286,4 miliardi nel 2014 e di 248,0 miliardi di euro nel 2013.
  Peraltro, tutti e tre i saldi registrano valori migliori rispetto alle previsioni, sia iniziali che definitive.
  Per quanto concerne infine il Conto generale del patrimonio, lo stesso, com’è noto, costituisce il documento contabile che fornisce annualmente la situazione Pag. 77patrimoniale dello Stato, quale risulta alla chiusura dell'esercizio. Secondo quanto dispone l'articolo 36, comma 2, della legge n. 196 del 2016, esso comprende le attività e le passività finanziarie e patrimoniali con le relative variazioni prodottesi durante l'esercizio di riferimento, nonché la dimostrazione dei vari punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella patrimoniale.
  Dai risultati generali della gestione patrimoniale 2017 emerge una eccedenza passiva di circa 1.875 miliardi, con un peggioramento di oltre 77,4 miliardi rispetto alla situazione patrimoniale a fine 2016. Si tratta di un risultato che continua il trend degli ultimi tre anni, considerato che nel 2016 sul 2015 il peggioramento è stato di poco inferiore ai 40 miliardi, e nel 2015 sul 2014, pari a -66,8 miliardi. Esso è dovuto ad un incremento delle passività (+38,2 miliardi) e alla diminuzione delle attività (-39,4 miliardi). Il risultato denota una situazione patrimoniale in peggioramento rispetto all'anno 2016 e riconferma gli andamenti negativi registrati negli anni dal 2004 in poi (con l'eccezione del 2009) come riassunti nella tabella che segue per l'ultimo decennio.
  Il totale delle attività ammonta a circa 947,8 miliardi, di cui: 636,5 miliardi di attività finanziarie, in netta diminuzione rispetto al 2016 (-39,3 miliardi); 307 miliardi di attività non finanziarie prodotte, che comprendono beni materiali e immateriali prodotti, materie prime e prodotti intermedi, prodotti finiti, oggetti di valore e d'arte (beni mobili di valore culturale, biblioteche e archivi), sostanzialmente stabili rispetto al 2016; 4,2 miliardi di attività non finanziarie non prodotte, che comprendono i beni materiali non prodotti, ossia terreni, giacimenti e risorse biologiche non coltivate (stabili rispetto al 2016).
  Il totale delle passività ammonta a 2.823 miliardi e si riferisce interamente a passività di natura finanziaria. Rispetto alla chiusura dell'esercizio 2016, l'entità delle passività finanziarie ha registrato un incremento di 38,2 miliardi di euro.
  Tale ultimo dato è connesso ad un peggioramento sia della situazione debitoria a medio-lungo termine dello Stato per 26,8 miliardi di euro (con una notevole crescita dei buoni del tesoro poliennali per 44 miliardi) che della situazione debitoria a breve termine, nell'ambito della quale incrementano sia i residui passivi per circa 3,5 miliardi di euro che i debiti di tesoreria (+10 miliardi).
  Passando ad esaminare il disegno di legge di assestamento, osserva che esso ha la funzione di consentire a metà esercizio un aggiornamento degli stanziamenti del bilancio, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente. Per questo profilo, esso si connette funzionalmente con il rendiconto del bilancio relativo all'esercizio precedente: l'entità dei residui, attivi e passivi, sussistenti all'inizio dell'esercizio finanziario, che al momento dell'elaborazione e approvazione del bilancio di previsione è stimabile solo in misura approssimativa, viene poi definita in assestamento sulla base delle risultanze del rendiconto.
  Con il disegno di legge di assestamento le previsioni di bilancio formulate a legislazione vigente sono adeguate in relazione:
   per quanto riguarda le entrate, all'eventuale revisione delle stime del gettito;
   per quanto riguarda le spese aventi carattere discrezionale, ad esigenze sopravvenute;
   per quanto riguarda la determinazione delle autorizzazioni di pagamento, in termini di cassa, alla consistenza dei residui accertati in sede di rendiconto dell'esercizio precedente.

  La disciplina dell'istituto dell'assestamento del bilancio dello Stato è contenuta all'articolo 33 della legge di contabilità e finanza pubblica (legge n. 196 del 2009), che ne prevede la presentazione entro il mese di giugno di ciascun anno.
  Il disegno di legge di assestamento riflette la struttura del bilancio dello Stato, organizzato in missioni e programmi, che Pag. 78costituiscono le unità di voto ed è predisposto nell'ambito del quadro normativo definito dalla legge di contabilità, come modificata e integrata dalla legge n. 163 del 2016 e dai decreti legislativi n. 90 e n. 93 del 2016.
  Come previsto dalla legge di contabilità (articolo 33, comma 3), anche in sede di assestamento possono essere modificati gli stanziamenti di spese predeterminate per legge in virtù della c.d. flessibilità di bilancio, fermo restando il divieto di utilizzare stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti. I margini di flessibilità in sede di assestamento sono stati ampliati a seguito delle modifiche introdotte prima dal decreto legislativo n. 90/2016 e poi dall'articolo 5 della legge n. 163/2016, di riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, che ha riformulato il comma 3 dell'articolo 33 della legge di contabilità prevedendo la possibilità che con il disegno di legge di assestamento possano essere proposte variazioni compensative tra le dotazioni finanziarie previste a legislazione vigente, limitatamente all'anno in corso, anche tra unità di voto diverse (laddove essa era originariamente limitata soltanto nell'ambito dei programmi di una medesima missione), ferma restando, anche in assestamento, la preclusione all'utilizzo degli stanziamenti di conto capitale per finanziare spese correnti.
  La legge n. 163 del 2016 ha inoltre introdotto la previsione, a partire dal 2017, che anche il disegno di legge di assestamento sia corredato da una relazione tecnica, in analogia con quanto previsto per il disegno di legge di bilancio, in cui si dà conto della coerenza del valore del saldo netto da finanziare con gli obiettivi programmatici indicati in sede di Nota di aggiornamento del DEF. Tale relazione è aggiornata all'atto del passaggio del provvedimento tra i due rami del Parlamento (nuovo comma 4-septies dell'articolo 33).
  Per quanto riguarda il contenuto delle singole disposizioni del disegno di legge, l'articolo 1 dispone l'approvazione delle variazioni alle previsioni del bilancio dello Stato per il 2018 (approvato con la legge n. 205 del 2017) indicate nelle annesse tabelle, riferite allo stato di previsione dell'entrata, agli stati di previsione della spesa dei Ministeri e ai bilanci delle Amministrazioni autonome. Il disegno di legge reca, infatti, sia per lo stato di previsione dell'entrata che per ciascuno degli stati di previsione dei Ministeri di spesa, le proposte di variazione degli stanziamenti di bilancio in termini di competenza e di cassa, che costituiscono oggetto di approvazione da parte del Parlamento. In allegato al disegno di legge è evidenziata, a fini conoscitivi, l'evoluzione, in termini di competenza e di cassa, delle singole poste di bilancio per effetto sia delle variazioni apportate in forza di atti amministrativi fino al 31 maggio sia delle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento. Per ciascuna unità di voto si indicano, inoltre, le variazioni che si registrano nella consistenza dei residui, in linea con le risultanze definitive esposte nel Rendiconto dell'esercizio precedente.
  L'articolo 2, comma 1, innalza di due miliardi di euro per il 2018 (da 18 miliardi a 20 miliardi) il limite degli impegni per le garanzie di durata superiore a ventiquattro mesi assumibili dalla SACE S.p.a. (Servizi assicurativi del commercio estero). A tal fine novella l'articolo 3, comma 3, della legge di bilancio 2018.
  Al riguardo si evidenzia che la disposizione potrebbe non essere neutrale dal punto di vista degli impatti sul fabbisogno e sull'indebitamento netto. Si richiedono pertanto maggiori chiarimenti.
  Il comma 2 novella il comma 5 dell'articolo 3 della legge di bilancio, recante la quantificazione degli importi dei fondi inseriti nel programma «Fondi di riserva e speciali», nell'ambito della missione «Fondi da ripartire» dello stato di previsione del MEF, per l'anno finanziario 2018. Si propone, in particolare, la riduzione di 300 milioni della dotazione del Fondo di riserva per l'integrazione delle autorizzazioni di cassa (portando a 7 miliardi di euro la dotazione assestata del Fondo per il 2018). Pag. 79
  L'articolo 3 novella l'articolo 9, comma 3, della legge di bilancio 2018 al fine di introdurre l'esatta denominazione del Programma (riconducibile alla Missione «Ordine pubblico e sicurezza») all'interno del quale sono allocate le somme attribuite al Fondo dedicato alla ridotazione di risorse per eventuali deficienze dei capitoli relativi all'amministrazione della pubblica sicurezza (cap. 2676 dello stato di previsione del Ministero dell'interno). La denominazione qui proposta è «Contrasto al crimine, tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica» (in luogo della denominazione «Pianificazione e coordinamento Forze di polizia» attualmente riportata dal testo della legge di bilancio).
  L'articolo 4 reca due novelle all'articolo 18 della legge di bilancio, contenente «disposizioni diverse» aventi, per lo più, carattere gestionale.
  Venendo all'analisi dei risultati finanziari determinati dal disegno di legge di assestamento per il 2018, segnala che la relazione allo stesso evidenzia, in termini di competenza, un miglioramento del saldo netto da finanziare rispetto alle previsioni iniziali di bilancio, che si attesta ad un valore di -43,8 miliardi rispetto ad una previsione iniziale di -45 miliardi.
  Il miglioramento di circa 1,2 miliardi di euro del saldo netto da finanziare (corrispondente alla differenza tra entrate finali e spese finali) rispetto alle previsioni iniziali è dovuto essenzialmente all'effetto positivo per 2,45 miliardi di euro derivante dalle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame, compensato per -1,2 miliardi dalle variazioni per atto amministrativo. Il miglioramento del saldo netto da finanziare che si determina nelle previsioni assestate, in termini di competenza, rispetto alle previsioni iniziali è dovuto ad un decremento delle spese finali per 2,2 miliardi di euro (che passano da 624.554 a 622.332 milioni di euro), parzialmente compensato da una riduzione delle entrate finali di quasi 1 miliardo di euro (che scendono, con il disegno di legge di assestamento, da 579.462 a 578.490 milioni di euro).
  Per quanto riguarda le variazioni per atto amministrativo, esse determinano un peggioramento del saldo netto da finanziare di 1,2 miliardi in termini di competenza, derivante da un incremento delle spese finali (+1,3 miliardi).
  Per quanto concerne gli altri saldi, il risparmio pubblico (dato dalla differenza tra entrate correnti e spese correnti al lordo degli interessi) registra un miglioramento rispetto alla previsione iniziale, attestandosi a 3,7 miliardi. I dati relativi al ricorso al mercato (pari alla differenza tra le entrate finali e il totale delle spese, queste ultime date dalla somma delle spese finali e del rimborso prestiti) evidenziano un impatto positivo sul saldo, per complessivi 4,8 miliardi, passando da circa -272,9 miliardi di euro a circa -268,1 miliardi.
  Con riguardo alle proposte di variazioni formulate con il disegno di legge di assestamento, le stesse vanno distinte tra quelle concernenti le entrate e quelle relative alle spese.
  Per quanto concerne le entrate finali, il disegno di legge di assestamento reca una proposta di riduzione per 1.120 milioni di euro. Di questi, secondo le informazioni fornite nella Relazione illustrativa al disegno di legge di assestamento: 3.551 milioni di euro riguardano la riduzione delle entrate tributarie, determinata prevalentemente dall'adeguamento della stima al quadro più aggiornato del DEF 2018; 2.655 milioni di euro si riferiscono invece all'incremento delle entrate extra-tributarie, spiegato in larga parte dai maggiori utili di gestione della Banca d'Italia già versati allo Stato per l'importo complessivo di 3.365 milioni, di cui 1.356 milioni quali maggiori entrate rispetto alle previsioni del DEF. Ulteriori 785 milioni di euro riguardano le maggiori entrate per i dividendi che saranno versati dalle società pubbliche; 225 milioni di euro riguardano le entrate da alienazione, ammortamento e riscossione di crediti, che registrano una contrazione interamente imputabile ad un allineamento alle previsioni del DEF, in particolare con riferimento al riversamento al bilancio, da parte della Cassa Pag. 80depositi e prestiti Spa, della quota capitale dei mutui dalla stessa concessi agli enti locali e trasferiti al Ministero dell'economia e delle finanze in attuazione del decreto-legge n. 269 del 2003 (Disposizioni urgenti per favorire lo sviluppo e per la correzione dell'andamento dei conti pubblici).
  Per quanto concerne le entrate tributarie, la Relazione illustrativa al disegno di legge di assestamento evidenzia che la variazione è prevalentemente concentrata sulle imposte indirette, in riduzione per 6.144 milioni (risultanti dalla riduzione di 6.518 milioni per adeguamento al quadro di previsione del DEF e dall'incremento per 375 milioni in base al monitoraggio del gettito), contenuta solo parzialmente dall'aumento delle imposte dirette per 2.593 milioni.
  In particolare, modifiche di rilievo si segnalano relativamente al gettito IRPEF (in aumento di 2,8 miliardi di euro), al gettito IRES (in diminuzione di 1,1 miliardi di euro), alle imposte sostitutive previste dall'articolo 3 della legge n. 662 del 1996 (in aumento di 799 milioni) e all'imposta sul valore aggiunto (in riduzione di 6.373 milioni).
  Per quanto concerne le spese finali – che, come detto, diminuiscono complessivamente di 2,2 miliardi – le variazioni proposte dal provvedimento determinano una riduzione di 3.570 milioni di euro.
  Tale riduzione interessa esclusivamente le spese correnti, che diminuiscono di 4.210 milioni di euro, nel cui ambito si registra una significativa proposta di diminuzione di quelle per interessi (-3.171 milioni), legata, per 2.271 milioni, alle minori esigenze relative al pagamento di interessi sui titoli pubblici, nonché, per 900 milioni, alle minori esigenze per gli interessi sui conti correnti di tesoreria.
  La spesa in conto capitale registra invece un incremento di 640 milioni.
  Le proposte di riduzione della spesa corrente primaria sono connesse principalmente alle seguenti categorie economiche di spesa:
   riduzione dei trasferimenti alle amministrazioni pubbliche (-2.152 milioni), dovuta in particolare alla riduzione di quelli alle regioni (-858 milioni) e dei trasferimenti correnti a enti di previdenza (-1.343 milioni);
   diminuzione di 900 milioni di euro delle risorse proprie UE, in relazione all'adeguamento delle esigenze per il finanziamento dell'Unione a titolo di risorse proprie basate sul reddito nazionale lordo e sull'IVA (-800 milioni) e a titolo di risorse proprie tradizionali (-100 milioni).

  Tali riduzioni sono parzialmente compensate dall'incremento di altre categorie di spesa, quali:
   i consumi intermedi, per i quali si propone un incremento di 971 milioni, di cui 514 destinati al ripianamento dei debiti pregressi dell'Istituto poligrafico e Zecca dello Stato e 300 milioni all'adeguamento delle dotazioni per lo svolgimento delle funzioni istituzionali del Ministero della difesa, compresa la capacità operativa all'estero);
   altre uscite correnti, in aumento di 890 milioni, principalmente per l'incremento delle somme destinate al ripiano dei debiti pregressi;
   trasferimenti a famiglie e istituzioni sociali private (+115 milioni), attribuibile all'integrazione dei finanziamenti degli istituti di patronato e di assistenza sociale al fine di adeguare lo stanziamento all'effettivo importo dei contributi versati all'entrata del bilancio statale dagli enti previdenziali nel 2017.

  Per quanto concerne le proposte di aumento per le spese in conto capitale (in complesso di 640 milioni di euro), si segnalano:
   l'aumento dei contributi agli investimenti alle amministrazioni locali (+322 milioni), attribuibili soprattutto alle somme destinate alla ricostruzione dei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 (+300 milioni);
   l'aumento dei contributi agli investimenti ad imprese (+204 milioni), all'interno Pag. 81dei quali aumenta il conferimento al fondo di sostegno finanziario all'internazionalizzazione del sistema produttivo, gestito dalla Simest Spa (+160 milioni) e vengono adeguati gli stanziamenti relativi al Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell'audiovisivo (+37 milioni) in funzione dell'aliquota percentuale delle entrate acquisite nell'anno 2017 sui settori economici inerenti allo spettacolo.
  In termini di cassa, il disegno di legge di assestamento per il 2018 determina complessivamente un peggioramento del saldo netto da finanziare di 1.162 milioni di euro e del saldo primario di 3.325 milioni di euro, mentre comporta un miglioramento del risparmio pubblico (+425 milioni) e del ricorso al mercato (+2.145 milioni).
  In particolare, il saldo netto da finanziare si attesta a -104,6 miliardi, con un peggioramento di 1,2 miliardi rispetto alla previsione di bilancio, dovuti quasi interamente alle variazioni per atto amministrativo che, come per la competenza, incidono negativamente per 1,2 miliardi sul SNF. Le proposte di assestamento lasciano invece sostanzialmente stabile il SNF (+38 milioni), per effetto della compensazione tra le minori entrate finali (-1,1 miliardi) e le minori spese finali (-1,2 miliardi). Per la competenza invece la riduzione delle spese finali (-3,6 miliardi) è solo parzialmente compensata dalla riduzione delle entrate finali (-1,1 miliardi), e pertanto le proposte di assestamento determinano un miglioramento del saldo netto di quasi 2,5 miliardi. La Relazione illustrativa osserva che per le dotazioni di cassa, le proposte di assestamento considerano, oltre alle variazioni proposte agli stanziamenti di competenza e alle esigenze legate all'operatività delle amministrazioni, anche la consistenza effettiva dei residui passivi accertata nel rendiconto, rispetto a quella presunta in sede di disegno di legge di bilancio. Quest'ultima infatti può risultare differente da quella presunta al momento della formazione della previsione della legge di bilancio, poiché tale stima è formulata con riferimento a un esercizio non ancora concluso.
  Per quanto concerne gli altri saldi, il ricorso al mercato (al lordo delle regolazioni debitorie) aumenta di 2,1 miliardi rispetto al bilancio di previsione, raggiungendo un valore pari a -329,2 miliardi; il saldo primario, partendo dal valore negativo di quasi 26 miliardi, raggiunge l'importo di -29,3 miliardi.
  Il risparmio pubblico migliora di quasi mezzo miliardo, ma rimane di segno negativo, attestandosi nelle previsioni assestate a -53,1 miliardi di euro.
  Nell'ambito della dotazione di cassa della spesa corrente, segnala la proposta di riduzione della spesa per interessi, per un totale di 1.168 milioni di euro, rispetto alla riduzione di 3.171 milioni riferita alla gestione di competenza, conseguente ad una previsione più aggiornata rispetto a quella iniziale della dinamica dei tassi di interesse.
  Venendo infine all'accertamento dei residui passivi, rammenta previamente che nel bilancio di previsione l'entità degli stessi viene stimata, in modo presuntivo, sulla base di un calcolo che fa riferimento alla massa spendibile e alle autorizzazioni di cassa risultanti dal bilancio dell'esercizio in corso a quel momento. Solo con l'assestamento viene iscritta in bilancio la consistenza effettiva dei residui al 1o gennaio dell'esercizio in corso, quale è stata accertata sulla base delle risultanze del Rendiconto per l'esercizio precedente (vale a dire quello per il 2017).
  Ciò precisato, segnala che con riferimento alla spesa complessiva l'ammontare dei residui passivi (ivi compresi, dunque, quelli relativi al rimborso prestiti, pari a 475 milioni) risultanti alla chiusura dell'esercizio 2017 è pari a 137.905 milioni.
  Con riferimento ai residui delle spese finali, in base al Rendiconto 2017 (Tabella n. 16 della Relazione al disegno di legge di Rendiconto), alla fine dell'esercizio 2017 (31 dicembre), a seguito dei risultati di gestione, la consistenza dei residui passivi per le spese finali è risultata pari a 137.430 milioni (al netto di 475 milioni relativi al rimborso prestiti), di cui: 67.639 milioni, che residuano dalla gestione dei residui passivi provenienti dagli esercizi Pag. 82precedenti (residui pregressi); 69.791 milioni, che derivano dalla gestione di competenza 2017 (residui di nuova formazione).
  Dei suddetti residui passivi per le spese finali, si rileva che circa il 63,4 per cento del totale sono ascrivibili alle spese di parte corrente (87.211 milioni) e il 36,5 per cento (50.219 milioni) a quelle di conto capitale.
  Nel complesso, il conto dei residui al 31 dicembre 2017 espone un aumento dei residui passivi finali rispetto all'esercizio precedente di 3.357 milioni (passando da 134.074 milioni nel 2016 ai 137.430 milioni nel 2017, +2,5 per cento).
  L'aumento della consistenza complessiva dei residui finali nel 2017 è imputabile interamente ai residui di conto capitale (+8.462 milioni), mentre quelli di parte corrente si riducono di 5.105 milioni (-5,5 per cento).
  Rispetto al 2016, inoltre, si è registrato un aumento dell'ammontare dei residui di nuova formazione per 3.612 milioni (69.791 milioni nel 2017 rispetto ai 66.179 milioni del 2016) e un andamento costante del processo di smaltimento dei residui pregressi (67.639 milioni a fronte di 67.895 milioni del 2016).
  In merito, la relazione illustrativa evidenzia che le spese correnti concorrono alla formazione dei nuovi residui per 46.456 milioni, mentre quelle in conto capitale hanno concorso in misura minore per 23.334 milioni.
  In conclusione esprime un giudizio favorevole sui provvedimenti in esame, di cui auspica una tempestiva approvazione.

  La Sottosegretaria Laura CASTELLI si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame dei provvedimenti.

  Luigi MARATTIN (PD) preannuncia che, nella seduta di domani, chiederà al Governo di fornire chiarimenti in merito alle variazioni di alcune voci di spesa proposte con il disegno di legge di assestamento.

  Claudio BORGHI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.