CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 luglio 2018
35.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 40

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 12 luglio 2018. — Presidenza del presidente Claudio BORGHI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 9.05.

DL 73/2018: Misure urgenti e indifferibili per assicurare il regolare e ordinato svolgimento dei procedimenti e dei processi penali nel periodo necessario a consentire interventi di edilizia giudiziaria per il Tribunale di Bari e la Procura della Repubblica presso il medesimo tribunale.
C. 764 Governo.
(Parere all'Assemblea).
(Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame degli emendamenti riferiti al provvedimento in oggetto.

  Claudio BORGHI, presidente, prima di cedere la parola al relatore per l'illustrazione del provvedimento in titolo, desidera rivolgere un augurio di buon lavoro alla sottosegretaria Castelli in occasione della sua prima partecipazione alle sedute della Commissione bilancio.

  Giorgio LOVECCHIO (M5S), relatore, ricorda preliminarmente che la Commissione ha esaminato il testo del provvedimento nella seduta del 10 luglio 2018, esprimendo su di esso parere favorevole. Segnala quindi che, poiché la Commissione giustizia non ha apportato modifiche al testo del provvedimento, rimane fermo il parere favorevole già espresso nella precedente seduta.
  Ciò posto, avverte che l'Assemblea, in data 11 luglio 2018, ha trasmesso il fascicolo n.1 degli emendamenti. Al riguardo, con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea segnala gli emendamenti Pag. 41Sisto 2.1 e 2.2, che quantificano gli oneri derivanti dall'attuazione del provvedimento rispettivamente in 3 e 1,5 milioni di euro per l'anno 2018, ponendosi pertanto in contrasto con la clausola di neutralità finanziaria contenuta nel provvedimento e suffragata dalla relazione tecnica e dalla documentazione integrativa depositate dal Governo nelle sedute del 10 e 11 luglio 2018.
  Con riferimento, invece, alle proposte emendative per le quali ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo, segnala l'emendamento Sisto 1.2 nonché gli articoli aggiuntivi Vitiello 1.03, Sisto 1.01 ed Ermini 1.02, che prevedono l'attribuzione al Ministro della giustizia di poteri straordinari per consentire interventi urgenti di edilizia giudiziaria, incluso il potere di requisizione di immobili. A tale riguardo, considera opportuno acquisire l'avviso del Governo in merito agli eventuali effetti finanziari derivanti dall'attuazione delle predette proposte emendative.
  Segnala, infine, che le restanti proposte emendative trasmesse non sembrano presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI esprime parere contrario sul complesso delle proposte emendative puntualmente segnalate dal relatore, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura. Esprime, inoltre, parere favorevole sulle restanti proposte emendative comprese nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  Giorgio LOVECCHIO (M5S), relatore, preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, propone pertanto di esprimere parere contrario sugli emendamenti 1.2, 2.1, 2.2 e sugli articoli aggiuntivi 1.01, 1.02 e 1.03, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura, nonché di esprimere nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 1 trasmesso dall'Assemblea.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
C. 336 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e delle proposte emendative ad esso riferite.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), relatore, avverte che il provvedimento in titolo è composto da otto articoli e prevede, in particolare, che la Commissione – istituita per la durata della XVIII legislatura e composta da venticinque senatori e da venticinque deputati, nominati rispettivamente dal Presidente del Senato e dal Presidente della Camera – riferisca al Parlamento al termine dei suoi lavori, nonché ogni volta che lo ritenga opportuno e comunque annualmente.
  Osserva che fra i compiti della Commissione, indicati all'articolo 1, vi sono – tra gli altri – quello di: verificare l'attuazione della normativa specifica in materia, nonché di accertare la congruità delle disposizioni vigenti volte a prevenire le attività criminali e a favorirne il contrasto, di tutelare il sistema degli appalti delle opere pubbliche dai condizionamenti mafiosi, di accertare e valutare la natura e le caratteristiche dei mutamenti e delle trasformazioni del fenomeno mafioso e di tutte le sue connessioni, comprese quelle istituzionali, di monitorare l'impatto negativo, sotto l'aspetto economico e sociale, delle attività criminali sul sistema produttivo, di esaminare la natura e le caratteristiche storiche del movimento civile antimafia e monitorare l'attività svolta dalle Pag. 42associazioni di carattere nazionale o locale che operano per il contrasto delle attività delle organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche al fine di valutare l'apporto fornito, nonché di svolgere il monitoraggio sui tentativi di condizionamento e di infiltrazione mafiosa negli enti locali, con particolare riguardo alla componente amministrativa.
  Segnala inoltre che, ai sensi del comma 3 dell'articolo 7, la Commissione può avvalersi dell'opera di agenti e ufficiali di polizia giudiziaria, di collaboratori interni ed esterni all'amministrazione dello Stato, autorizzati, ove occorra e con il loro consenso, dagli organi a ciò deputati e dai Ministeri competenti, nonché di tutte le collaborazioni che ritenga necessarie da parte di soggetti pubblici, ivi compresi le università e gli enti di ricerca, ovvero privati, fermo restando il numero massimo di collaborazioni che sarà stabilito dal regolamento interno della Commissione medesima.
  Con riferimento ai profili di interesse della Commissione bilancio, segnala altresì che l'articolo 7, comma 5, prevede che le spese per il funzionamento della Commissione siano stabilite nel limite massimo di 100.000 euro per l'anno 2018 e di 300.000 euro per ciascuno degli anni successivi e che siano poste per metà a carico del bilancio interno del Senato della Repubblica e per metà a carico del bilancio della Camera dei deputati. Rileva come tale previsione appaia conforme alla prassi adottata già nella XV, nella XVI e nella XVII legislatura, come emerge dalle leggi n. 277 del 2006, n. 132 del 2008 e n. 87 del 2013 istitutive della Commissione bicamerale antimafia.
  Con riferimento al limite di spesa, evidenzia che lo stesso prevede un minore stanziamento di 50.000 euro per il primo anno di funzionamento della Commissione rispetto a quanto previsto nella citata legge n. 87 del 2013 istitutiva della Commissione bicamerale antimafia nella XVII legislatura.
  Osserva infine che i Presidenti della Camera e del Senato, ai sensi del predetto articolo 7, comma 3, potranno autorizzare annualmente un incremento della spesa, entro il limite del 30 per cento, a seguito di richiesta formulata dal presidente della Commissione per motivate esigenze connesse allo svolgimento dell'inchiesta.
  Poiché il provvedimento non appare presentare profili problematici dal punto di vista finanziario, propone di esprimere sullo stesso parere favorevole.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), relatore, avverte che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti riferiti al provvedimento in titolo, che contiene 29 emendamenti. Poiché detti emendamenti non presentano profili problematici dal punto di vista finanziario, propone di esprimere nulla osta sugli stessi.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 55/2018: Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.
C. 804 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo nella seduta dell'11 luglio 2018.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI deposita agli atti della Commissione la documentazione predisposta dall'Ufficio legislativo del Ministero dell'economia e delle Pag. 43finanze, che contiene elementi integrativi rispetto alla documentazione già depositata dal rappresentante del Governo nella seduta dell'11 luglio 2018 (vedi allegato).

  Antonio ZENNARO (M5S), relatore, alla luce dei contenuti della relazione tecnica aggiornata e dei chiarimenti forniti dal Governo, formula quindi la seguente proposta di parere:
   «La V Commissione,
   esaminato il progetto di legge C. 804 Governo, approvato dal Senato, di conversione in legge del decreto-legge n. 55 del 2018, recante Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016;
   preso atto dei contenuti della relazione tecnica, predisposta ai sensi dell'articolo 17, comma 8, della legge n. 196 del 2009, e dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
    con riferimento alla proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre 2018, di cui all'articolo 01, nel confermare quanto già asserito nella relazione tecnica, si fa presente che sulla contabilità speciale intestata al Commissario straordinario, alla data del 9 luglio 2018, risulta una giacenza di circa 629,9 milioni di euro;
    in ogni caso, l'utilizzo delle predette risorse non può compromettere la realizzazione di interventi già programmati, considerato che in assenza della proroga la gestione dell'emergenza sarebbe passata in capo al Commissario stesso, che avrebbe a tal fine utilizzato le risorse allo scopo finalizzate;
    con riferimento all'articolo 04, che prevede che le spese per il pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico rientrano nell'ambito delle spese interessate dall'erogazione di contributi, si conferma quanto già asserito nella relazione tecnica circa il fatto che le spese in questione sono già state considerate nelle risorse complessive destinate alla ricostruzione;
    le attività di istruttoria sulla compatibilità urbanistica degli interventi richiesti, di cui all'articolo 010, verranno svolte dalle amministrazioni ordinariamente competenti nell'ambito delle loro attività istituzionali e pertanto senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
    con riferimento all'articolo 011, si conferma che agli oneri di funzionamento del tavolo tecnico da istituire presso la struttura commissariale si potrà far fronte con le risorse della contabilità speciale, mentre la possibilità per i comuni interessati dagli eventi sismici del 2016 di avvalersi dei dipendenti assunti con contratti a tempo determinato ai sensi dell'articolo 50-bis del decreto-legge n. 189 del 2016 risulta limitata fino al termine dei contratti stabilito dalla medesima disposizione normativa;
    con riferimento all'articolo 013, in materia di centrali uniche di committenza, i Presidenti delle Regioni, in qualità di vicecommissari, svolgeranno l'attività di coordinamento dei soggetti attuatori con le risorse ad essi assegnate per le attività connesse alla ricostruzione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
    la quantificazione degli oneri derivanti dall'articolo 1, comma 1, lettera a), recante il differimento della riscossione di tributi sospesi, è stata effettuata in coerenza con la relazione tecnica del precedente provvedimento di proroga (articolo 1, comma 736, della legge n. 205 del 2017);
    per quanto concerne la sospensione del pagamento del canone RAI, di cui all'articolo 1, comma 1, lettera a-bis), e commi da 3 a 5, si conferma che la stima annua di 7,2 milioni di euro deve essere considerata attendibile anche includendo il canone speciale;
    infatti il numero dei soggetti indicati dall'Agenzia delle entrate, circa 80 mila, fa riferimento prudenzialmente all'anno Pag. 442015, ovvero antecedente agli eventi sismici, a seguito dei quali può essersi verificata una riduzione dei soggetti obbligati al versamento in quanto non più residenti nell'area interessata;
    inoltre si evidenzia che l'impatto del canone speciale è di non rilevante entità (circa il 4 per cento dell'intero gettito del canone) e pertanto la stima basata sul complessivo numero degli abbonati al canone televisivo è da ritenersi sufficientemente congrua;
    la rideterminazione dell'ammontare dei contributi previdenziali e assistenziali sospesi – determinata dalla modifica dei termini e delle modalità di riscossione dei contributi INPS e dei premi INAIL disposta dall'articolo 1, comma 1, lettera b) – è stata effettuata dall'INPS sulla base dell'effettivo ricorso all'istituto della sospensione in esame da parte dei soggetti interessati;
    con riferimento all'articolo 1, comma 1, lettera b-bis), in materia di proroga del termine delle ordinanze sindacali di sgombero ai fini della concessione di agevolazioni su imposte dirette, IMU e TASI, non risultano ancora disponibili i dati puntuali circa i fabbricati inagibili;
    in ogni caso, si conferma che, sulla base dell'andamento del gettito IMU e TASI nei comuni interessati dagli eventi sismici del 2016, la perdita di gettito effettivamente riscontrata è risultata ampiamente inferiore alla quantificazione della relazione tecnica originaria dell'articolo 48 del decreto-legge n. 189 del 2016; analogamente l'andamento del gettito IMU, per la quota Stato, conferma l'assoluta congruità della stima originaria;
    pertanto, sulla base di tali elementi si conferma di non ascrivere effetti finanziari ulteriori alle disposizioni in esame, come indicato nella relazione tecnica relativa alla predetta lettera b-bis) del comma 1 dell'articolo 1;
    con riferimento all'articolo 1, comma 2, che prevede la proroga della ripresa dell'attività di riscossione nei comuni colpiti dagli eventi sismici dal 24 agosto 2016, l'importo complessivo delle entrate oggetto della proroga è stato stimato in 10 milioni di euro;
    ai fini della stima si è tenuto conto innanzitutto del fatto che i debiti residui scaduti delle cartelle di pagamento/avvisi esecutivi per i quali è stata sospesa ogni azione di recupero coattivo ammontano complessivamente a circa 3,1 miliardi (comprensivi anche di debiti riferiti a soggetti falliti, ditte cessate o soggetti deceduti ovvero già sospesi per effetto di provvedimenti giudiziali o amministrativi) e si riferiscono a carichi affidati dagli enti creditori dall'anno 2000 fino alla data dell'evento sismico, per i quali, alla predetta data, erano scaduti i termini di pagamento;
    inoltre sono state considerate le percentuali medie di riscossione (curve storiche di riscossione), condizionate dal grado di vetustà dei debiti affidati per la riscossione, giungendosi ad una stima di incasso attesa, che tiene anche conto delle maggiori difficoltà ad adempiere derivanti dagli eventi calamitosi, che si attesta in circa 20 milioni di euro annui;
    si è infine rapportato tale importo al periodo di proroga (7 mesi), nonché ai tempi necessari per dare nuovo avvio alle attività di recupero precedentemente sospese, giungendosi così alla stima dell'importo di 10 milioni;
    con riferimento alla questione se il meccanismo previsto dall'articolo 1, commi 6 e 6-bis, recante proroga dei termini di sospensione del pagamento delle utenze, sia idoneo a determinare effetti compensativi anche con riguardo al gettito atteso in termini di IVA e accise, si evidenzia che trattandosi di effetti indiretti non sono oggetto di valutazione e, in ogni caso, tali eventuali effetti rientrano nella normale variabilità della redditività delle imprese interessate;
    peraltro la sospensione dei pagamenti delle fatture ai clienti finali dai Pag. 45fornitori di energia elettrica e gas naturale per i relativi servizi non ha impatto diretto in materia di accisa in quanto i predetti fornitori, in qualità di soggetti obbligati, continuano ad essere tenuti al versamento dell'imposta;
    la deroga prevista dall'articolo 1, comma 6-ter, in materia di raccolta differenziata, riprende analoga facoltà statuita al comma 1-bis dell'articolo 205 del decreto legislativo n. 152 del 2006;
    nel caso di specie, anziché una preventiva valutazione della mancata realizzabilità degli obiettivi di raccolta differenziata «dal punto di vista tecnico, ambientale ed economico», si prende a riferimento il fatto che si tratta di comuni coinvolti dagli eventi sismici per i quali non sussistono, ipso facto, le condizioni per procedere al raggiungimento di tali obiettivi;
    pertanto, poiché la norma rappresenta una mera specificazione della disciplina esistente nel testo unico ambientale che, a sua volta, risulta in linea con la normativa europea in materia, si conferma che le disposizioni non comportano inadempimenti di obblighi connessi all'applicazione di normative europee;
    all'articolo 1, comma 8, lettere a) e b), l'utilizzo delle risorse del Fondo per interventi strutturali di politica economica e del Fondo per esigenze indifferibili a fini di copertura finanziaria non arreca alcun pregiudizio alla realizzazione di interventi già programmati;
    all'articolo 1, comma 8-bis, l'utilizzo delle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione non pregiudica la realizzazione di interventi già programmati;
    all'articolo 1-bis, con specifico riferimento alla verifica circa l'esclusione di effetti sul gettito tributario correlati allo slittamento degli interessi percepiti dai soggetti finanziatori, analogamente a quanto osservato per l'articolo 1, commi 6 e 6-bis, si evidenzia che trattandosi di effetti indiretti non sono oggetto di valutazione e, in ogni caso, si ritiene possano rientrare nella normale variabilità della redditività delle imprese interessate;
    dall'articolo 1-ter, recante prosecuzione delle misure di sostegno al reddito, come indicato in relazione tecnica, non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica trattandosi di utilizzo di risorse già programmate e scontate anche per l'anno 2018 negli andamenti tendenziali;
    con riferimento all'articolo 1-sexies, commi da 1 a 5, recante disciplina relativa alle lievi difformità edilizie, si conferma quanto asserito in relazione tecnica circa l'assenza di effetti finanziari,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE».

  La sottosegretaria Laura CASTELLI concorda con la proposta di parere del relatore.

  Roberto PELLA (FI), nel ringraziare preliminarmente la sottosegretaria Castelli – che conosce essere particolarmente attenta alle tematiche afferenti gli eventi sismici – per la sua presenza alla seduta odierna, da un lato esprime apprezzamento per i correttivi apportati al testo iniziale del decreto-legge durante l'esame presso il Senato, dall'altro evidenzia che permangono tuttavia numerosi elementi di criticità per i comuni colpiti dagli eventi calamitosi, relativi in particolare alla esigenza di assicurare la regolare partecipazione scolastica nonché di pervenire ad un rafforzamento degli rispettivi organici di personale e ad una semplificazione degli adempimenti e delle procedure amministrative. Ritiene inoltre indispensabile poter disporre di un quadro normativo certo e sufficientemente stabile con specifico riguardo alle situazioni abitative emergenziali, anche al fine di evitare, come peraltro già avvenuto spesso in passato, il verificarsi di contenziosi. Infine, sarebbe a suo avviso importante prevedere, già nell'ambito del prossimo disegno di legge di Pag. 46bilancio, misure ed interventi volti a favorire la ripresa produttiva ed occupazionale dei territori interessati dal sisma, anche attraverso una ridefinizione dello strumento della Zona economica speciale, allo scopo di fornire risposte concrete ed efficaci alle esigenze manifestate dai territori medesimi.

  Luigi MARATTIN (PD), pur esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto sul tema della ricostruzione post-sisma, che si pone a suo avviso in una linea di sostanziale continuità rispetto all'azione perseguita dai precedenti Governi, anche con riferimento alla individuazione delle occorrenti risorse finanziarie, manifesta tuttavia il proprio rammarico per il fatto che una serie di impegni che l'attuale Governo ha assunto al Senato con l'accoglimento di appositi ordini del giorno non potranno trovare concreta declinazione ed attuazione attraverso l'approvazione di specifici emendamenti presentati dal gruppo Partito Democratico presso questo ramo del Parlamento, volti nella sostanza a riprodurre il contenuto dei predetti ordini del giorno, attesa l'indisponibilità del Governo stesso, motivata in considerazione dei residui tempi ristretti di conversione, a consentire ulteriori modifiche del testo nel corso dell'esame alla Camera. Chiede pertanto al Governo di chiarire attraverso quali strumenti legislativi di prossima adozione esso intenda dare piena attuazione ai predetti impegni, il cui contenuto, come dianzi ricordato, risulta trasfuso in specifiche proposte emendative presentate dal suo gruppo. Si riserva pertanto di esprimere la posizione di voto del Partito Democratico sulla proposta di parere formulata dal relatore, anche alla luce delle considerazioni che la sottosegretaria Castelli intendesse svolgere nella presente seduta.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI ricorda preliminarmente che, avendo seguito il provvedimento in titolo nel corso del suo esame presso i due rami del Parlamento, dal dibattito al Senato è emerso chiaramente che l'approfondimento e l'eventuale recepimento delle singole questioni legate al tema della ricostruzione post-sisma, contenute nelle diverse proposte emendative ivi presentate, sono stati dal Governo rinviati a specifici provvedimenti legislativi di prossima adozione.
  Per quanto riguarda gli ordini del giorno approvati al Senato, dichiara la ferma intenzione del Governo a darvi pienamente seguito. In tale contesto, avverte che il Governo sta peraltro già svolgendo un lavoro istruttorio finalizzato alla predisposizione di un insieme di misure relative agli interventi post-sisma da inserire nel prossimo disegno di legge di bilancio, anche in accoglimento dei contenuti di specifiche proposte emendative presentate alla Camera. Per quanto concerne invece la proroga di termini in scadenza, avverte che il Governo potrebbe intervenire anche prima dell'avvio della sessione di bilancio attraverso la predisposizione di un apposito provvedimento d'urgenza.
  Evidenzia che è altresì intenzione del Governo pervenire ad una positiva soluzione della questione, peraltro già affrontata nel corso dell'esame al Senato, relativa agli aiuti de minimis, al fine di provvedere al ristoro per i comuni interessati delle risorse finanziarie che fossero dichiarate illegittime.
  Fa inoltre presente che, nel corso dell'esame in sede referente presso la VIII Commissione ambiente della Camera, è emersa l'ipotesi di avviare in tempi brevi un lavoro istruttorio finalizzato alla definizione di una sorta di legge quadro sulle calamità naturali capace di offrire una strumentazione di intervento di carattere organico e non emergenziale, anche valorizzando le esperienze maturate nel tempo dai Commissari straordinari per la ricostruzione, lavoro questo cui potrebbe ovviamente concorrere anche la Commissione bilancio.

  Luigi MARATTIN (PD) preannuncia l'astensione del gruppo Partito Democratico sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 9.30.

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