CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 luglio 2018
31.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 luglio 2018. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, on. Salvatore Micillo indi il sottosegretario di Stato per l'economia e per le finanze, Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 15.20.

Istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.
C. 85 Vignaroli, C. 103 Braga, C. 414 Muroni.
(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 3 luglio 2018.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la Commissione ha adottato come testo base per il prosieguo dell'esame la proposta di legge C. 85 Vignaroli e che nell'ufficio di presidenza di ieri è stato fissato il termine per la presentazione degli emendamenti. Avverte che alla sua scadenza sono state presentate 15 proposte emendative (vedi allegato 1).
  Avverte inoltre che il relatore ha presentato quattro nuovi emendamenti che Pag. 94sono in distribuzione (vedi allegato 2). Invita i gruppi a prenderne visione per valutare se ritengano necessario disporre di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti. A tal fine sospende brevemente la seduta.

  La seduta sospesa alle 15.25 riprende alle 15.30.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, prende atto che i Gruppi hanno rinunciato al termine per proporre subemendamenti alle proposte emendative del relatore.

  Stefano VIGNAROLI (M5S), relatore, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 1, esprime parere favorevole sull'emendamento Braga 1.1. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Trancassini 1.2. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua firma 1.100. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Labriola 1.3, non ritenendo necessarie le specificazioni ivi recate, nonché dell'emendamento Braga 1.4, di cui ritiene di aver recepito la sostanza nell'emendamento a sua firma 1.101, di cui raccomanda l'approvazione. Esprime parere favorevole sull'emendamento Labriola 1.5, a condizione che venga riformulato nel senso di sostituire la parola «amianto» con le parole «materiali contenenti amianto». Esprime parere favorevole sugli emendamenti Lucchini 1.6 e Braga 1.7. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Gagliardi 1.8, raccomandando l'approvazione dell'emendamento a sua firma 1.102. Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Braga 1.9, che risulterebbe precluso dall'approvazione dell'emendamento a sua firma 1.102, nonché degli emendamenti Labriola 1.10 e Trancassini 1.11.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Braga 1.1 (vedi allegato 3).

  Tommaso FOTI (FDI), nel manifestare la disponibilità a ritirare l'emendamento Trancassini 1.2, di cui è cofirmatario, che, a parere del relatore, reca un intervento non necessario, ricorda ai colleghi che la prima relazione settoriale della precedente Commissione di inchiesta è stata riservata al tema dei rifiuti radioattivi. A tale proposito, segnala che a tutt'oggi la situazione resta grave, con particolare riguardo per i siti di Caorso e Salugia, considerato che la Sogin, alla quale è stato affidato tra gli altri il compito di individuare il sito per un deposito nazionale, appare in grave difficoltà sul tema.
  Esprime dunque la convinzione che tanto la Commissione ambiente quanto la Commissione bicamerale sui rifiuti non possano esimersi dallo svolgere un'audizione formale di Sogin, tanto più che nonostante i frequenti cambi al vertice, non è stato prodotto alcun risultato, risultando le spese di gestione ordinaria dell'ente superiori a quelle sostenute per lo svolgimento dei compiti assegnatigli, a cominciare dal decommissioning.
  Nel segnalare che i materiali radioattivi inviati in passato in Francia e in Inghilterra ci verranno comunque restituiti, si chiede se l'impianto di Caorso sarà destinato ad essere il deposito nazionale di tali rifiuti. Considerato che a parere del relatore nel riferimento ai materiali radioattivi, già contenuto tra i compiti della Commissione bicamerale, è implicita anche la verifica dell'omissione di intervento di Sogin, ritiene che sia stata in tal modo manifestata la disponibilità a trattare questi argomenti. Ribadisce pertanto di accogliere l'invito al ritiro dell'emendamento Trancassini 1.2.

  La Commissione approva l'emendamento 1.100 del relatore (vedi allegato 3).

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  Vincenza LABRIOLA (FI) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.3.

  Chiara BRAGA (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.4.

  La Commissione approva l'emendamento 1.101 del relatore (vedi allegato 3).

  Vincenza LABRIOLA (FI) accoglie la riformulazione proposta dal relatore per l'emendamento a sua prima firma 1.5.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Labriola 1.5 (nuova formulazione) nonché gli emendamenti Lucchini 1.6 e Braga 1.7 (vedi allegato 3).

  Manuela GAGLIARDI (FI) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.8.

  La Commissione approva l'emendamento 1.102 del relatore (vedi allegato 3).

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che la votazione dell'emendamento Braga 1.9 è preclusa dall'approvazione dell'emendamento 1.102 del relatore.

  Vincenza LABRIOLA (FI), pur comprendendo le considerazioni del relatore, ritiene che il testo dell'emendamento a sua prima firma 1.10 configuri un ulteriore passo in avanti, sia in termini di coinvolgimento dell'Unione europea in tema di messa in sicurezza e bonifica dei SIN, sia in termini di verifica dell'attuazione delle normative vigenti nonché dei comportamenti della pubblica amministrazione e delle modalità di gestione dei servizi di bonifica. Ritiene infatti che, a maggior ragione nel quadro degli interventi svolti nella seduta di ieri, sia importante proporre una politica fattiva che, intervenendo anche sui ritardi e sulle mistificazioni degli interventi di bonifica, produca soluzioni legislative ed amministrative efficaci. Sulla base di tali considerazioni, chiede al relatore di rivedere il parere espresso, manifestando la propria disponibilità ad eventuali riformulazioni del testo, ma non a ritirare il medesimo.

  Stefano VIGNAROLI (M5S), relatore, nel confermare il parere espresso sull'emendamento Labriola 1.10, rassicura la collega sul fatto che le attività da lei auspicate sono state già svolte dalle precedenti Commissioni bicamerali anche in assenza di ulteriori specificazioni circa l'ambito di intervento dell'organismo bicamerale di inchiesta.

  La Commissione respinge l'emendamento Labriola 1.10.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) ritira il suo emendamento 1.11.

  Stefano VIGNAROLI (M5S), relatore, con riferimento alle proposte emendative riferite agli articoli 4 e 5, formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Trancassini 4.1. Esprime parere favorevole sull'emendamento Trancassini 4.2 e sull'emendamento Braga 4.3, purché riformulato sostituendo le parole «possono essere» con la parola «sono». Formula un invito al ritiro, esprimendo altrimenti parere contrario, dell'emendamento Braga 5.1, ritenendolo assorbito dal successivo emendamento a sua firma 5.103, del quale raccomanda l'approvazione.

  Il sottosegretario Salvatore MICILLO esprime parere conforme a quello del relatore.

  Tommaso FOTI (FdI), con riferimento all'emendamento Trancassini 4.1, di cui è cofirmatario, rileva la necessità di specificare un termine di novanta giorni, sostituendo l'avverbio «tempestivamente» contenuto nel testo, per quanto riguarda la consegna degli atti da parte dell'autorità giudiziaria, che può comunque non corrispondere alla richiesta, sottolineando che si tratterebbe comunque di un termine di natura ordinatoria. Non accede pertanto all'invito al ritiro dell'emendamento Trancassini 4.1.

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  Stefano VIGNAROLI (M5S), relatore, anche in virtù del principio della separazione dei poteri, ritiene non opportuno imporre un termine alla magistratura, considerando che il rapporto reciproco è sempre stato di ottima collaborazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Trancassini 4.1 e approva l'emendamento Trancassini 4.2 (vedi allegato 3).

  Chiara BRAGA (PD) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 4.3 proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Braga 4.3, come riformulato dal relatore (vedi allegato 3).

  Chiara BRAGA (PD) ritira l'emendamento a sua prima 5.1.

  La Commissione approva l'emendamento 5.103 del relatore (vedi allegato 3).

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, essendo terminato l'esame degli articoli della proposta di legge in titolo. Avverte che il testo come risultante dalle votazioni odierne sarà inviato alle Commissioni competenti in sede consultiva (I Affari Costituzionali, II Giustizia e V Bilancio). Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle ore 15.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 luglio 2018. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, on. Salvatore Micillo indi il sottosegretario di Stato per l'economia e per le finanze, Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 16.05.

DL 55/2018: Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016.
C. 804 Governo, approvato dal Senato.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, ricorda che, la riunione della Conferenza dei presidenti di Gruppo del 27 giugno 2018 ha previsto per lunedì 16 luglio l'inizio dell'esame in Assemblea di tale decreto-legge e che nella seduta dell'ufficio di presidenza di ieri, martedì 3 luglio, si è convenuto di svolgere un ciclo di audizioni, che avrà inizio con la dottoressa Paola De Micheli, Commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione. Il 5 luglio, a partire dalle ore 9.30 avranno luogo le audizioni dei rappresentanti della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), delle Regioni interessati dagli eventi sismici nonché delle organizzazioni sindacali, mentre alle ore 15 è previsto, infine, l'incontro con il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, dott. Angelo Borrelli.
  Avverte che è pervenuta anche una formale richiesta da parte del presidente dell'ANCI, Antonio De Caro, di essere inseriti nel calendario delle audizioni che, se non vi sono obiezioni, si considera accolta, purché l'audizione medesima possa svolgersi nella seduta antimeridiana di domani.

  Tullio PATASSINI (Lega), relatore, segnala, preliminarmente, che il testo è stato elaborato nel corso dell'esame presso il Senato, dove è stato approvato con un solo voto contrario e 56 astenuti, a testimonianza di un lavoro parlamentare sostanzialmente condiviso. Nella sua versione originaria, infatti, esso prevedeva soltanto una disposizione sostanziale, volta a prorogare e sospendere termini per adempimenti e versamenti tributari e contributivi, nonché per il canone RAI e altre utenze.Pag. 97
  Il testo si è decisamente arricchito nell’iter parlamentare e, al riguardo, ritiene che la scelta di intervenire sul decreto-legge sia in linea con le molteplici e legittime richieste delle comunità locali che hanno vissuto eventi realmente drammatici e che necessitano di risposte tempestive ed adeguate.
  Anche in ragione della sua esperienza personale, si sente in dovere di ricordare gli eventi. Il 24 agosto 2016, alle 3.36, un terremoto di magnitudo Richter ML 6.0 ha colpito il Centro Italia distruggendo Accumoli, Amatrice, Arquata del Tronto. Alle 4.33 una nuova scossa, stavolta di magnitudo 5.4, ha distrutto la Chiesa di San Benedetto di Norcia. Da quel momento il Centro Italia ha tremato più di 72 mila volte. Il protrarsi nel tempo della serie sismica, con le scosse particolarmente distruttive del 26 e 30 ottobre, ha richiesto sempre nuove risposte legislative, quali l'allargamento del cratere originario fino ai 138 comuni elencati nei tre allegati al decreto-legge 189 del 2016, di 4 Regioni per una area di circa 8.000 chilometri quadrati. Peraltro, il territorio colpito dal sisma riguarda molti piccoli comuni: il 40 per cento di essi ospita meno di 1.000 abitanti ciascuno; nel cratere risiedono circa 600.000 persone, di cui 40.000 sono ancora, ad oggi, sfollati.
  Il bilancio è stato pesantissimo in termini di vite umane e di economia del territorio, con la perdita di centinaia di migliaia di case, scuole, edifici pubblici, e un danno gravissimo al patrimonio culturale e artistico del paese.
  Questo giustifica la predisposizione di un testo sicuramente complesso e articolato, per la cui analitica descrizione rinvia alla documentazione predisposta dagli uffici, limitandosi a richiamare in modo sintetico i principali filoni di intervento in cui è possibile raggruppare le disposizioni all'esame della Commissione.
  Un primo filone concerne gli interventi volti a rinviare e, per quanto possibile, ridurre gli oneri economici e burocratici che, a vario titolo, ricadono sui cittadini e lavoratori di quelle aree, come aiuto concreto anche al loro impegno a ricostruire e reinsediarsi nei luoghi.
  Questa era, come noto, l'impostazione originaria del decreto, confermata al Senato. In particolare, l'articolo 1 interviene sui termini per la riscossione dei tributi, (prorogata al 16 gennaio 2019), nonché sul termine per i contributi previdenziali e assistenziali e per i premi per l'assicurazione obbligatoria (prorogato al 31 gennaio 2019), prevedendo in tali casi, altresì, le possibilità di rateizzazione e il ravvedimento da parte del contribuente. Inoltre, su richiesta del dipendente, la ritenuta può essere operata anche dal sostituto d'imposta. Inoltre sono confermate le esenzioni fiscali relative al reddito dei fabbricati, quando distrutti o inagibili (comma 1).
  Il comma 2 proroga al 1 gennaio 2019 i termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per la riscossione delle somme risultanti dagli atti di accertamento esecutivo e delle somme accertate e a qualunque titolo dovute all'INPS, nonché le attività esecutive da parte degli agenti della riscossione e i termini di prescrizione e decadenza relativi all'attività degli enti creditori.
  I commi da 3 a 5 prevedono, per i territori colpiti dagli eventi sismici la sospensione del pagamento del canone RAI dal 1o gennaio 2018 fino al 31 dicembre 2020 e il recupero delle somme oggetto di sospensione – senza applicazione di sanzioni e interessi – dal 1o gennaio 2021. Prevedono, inoltre, il rimborso degli importi già versati fra il 1o gennaio 2018 e la data di entrata in vigore del decreto-legge. Ulteriori disposizioni (commi 6 e 6-bis) riguardano poi il differimento dei termini di sospensione del pagamento delle fatture per i servizi energetici ed idrici, assicurazioni e telefonia, nonché esenzioni in favore delle utenze localizzate in «zona rossa» fino alla data del 31 dicembre 2020.
  Richiama, infine, il comma 6-quater dell'articolo 1, che consente la possibilità di una deroga temporanea ai limiti massimi di durata del trattamento straordinario Pag. 98di integrazione salariale, con riferimento a determinate aree ed imprese.
  Altre norme inserite al Senato si muovono nella stessa direzione, favorendo soprattutto il ritorno alla vita sociale di quei territori e il mantenimento e riattivazione di un tessuto economico fortemente compromesso.
  Fa riferimento, ad esempio, alla possibilità per i proprietari di seconde case divenute inagibili di avere a disposizione aree attrezzate per finalità turistiche, così da favorirne la presenza continuativa nei luoghi dove avevano una loro abitazione e incentivare la riapertura delle attività commerciali (articolo 02). O anche alla disposizione di cui all'articolo 07, nella parte in cui agevola il posizionamento di prefabbricati, roulotte o simili in aree private, nell'ambito di interventi eseguiti per immediate esigenze abitative. Si sofferma su tale norma, che riscrive la disciplina in materia di interventi eseguiti senza titolo abilitativo, per rispondere ad una esigenza abitativa nel pieno della fase di emergenza, prevedendo comunque la temporaneità delle nuove opere e la loro demolizione una volta completata la ricostruzione degli immobili danneggiati dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016. La sua introduzione costituisce testimonianza della attenzione e dell'equilibrio che occorre in situazioni di emergenza conclamata, evitando effetti iniqui. (La stampa indica questa fattispecie come «norma salva nonna Peppina»).
  Ancora, è sicuramente di supporto ai cittadini interessati alla ricostruzione la norma che prevede che i contributi per la ricostruzione siano concessi anche per le finalità di adeguamento energetico e alle norme antincendio nonché per l'eliminazione delle barriere architettoniche (articolo 03), così come quella che consente l'inserimento nel quadro economico del contributo per la ricostruzione di esborsi dovuti per l'occupazione di suolo pubblico determinata da interventi di ricostruzione, (articolo 04).
  Analoga finalità ispira l'articolo 05 che consente l'effettuazione di interventi di immediato ripristino dell'agibilità degli edifici lievemente danneggiati, prevedendo che i progetti possano riguardare singole unità immobiliari e prorogando termini per la presentazione delle schede AEDES.
  Misure significative, in tale ambito sono recate anche dall'articolo 1-bis, che modifica le norme relative alla sospensione del pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti. Nei comuni colpiti dal sisma il termine di sospensione dei pagamenti viene prorogato al 31 dicembre 2020, mentre per le strutture localizzate in una zona rossa la proroga è estesa al 31 dicembre 2021.
  Ancora, ricorda che l'articolo 1-ter prevede l'estensione al 2018 della possibilità di impiego, in favore di alcuni lavoratori interessati da eventi sismici, delle risorse già destinate alla concessione di un'indennità pari al trattamento massimo di integrazione salariale, nonché della relativa contribuzione figurativa e che l'articolo 1-septies, viene in soccorso dei soggetti titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo colpiti dagli eventi sismici del 2009, percettori di benefici, di fatto posticipando i termini per l'eventuale recupero di quelli che, secondo la Commissione europea, contrasterebbero la normativa sugli aiuti di Stato.
  Un ulteriore filone di intervento – a suo avviso decisivo – concerne invece l'azione di semplificazione burocratica e di snellimento delle procedure per l'affidamento delle opere e le connesse attività autorizzatorie ed esecutive dei lavori.
  Richiama, in tale ambito, l'articolo 06, che aumenta da 150.000 euro a 258.000 euro l'importo dei lavori superato il quale diviene obbligatoria l'attestazione «SOA», per le imprese affidatarie degli interventi di riparazione degli edifici con danni lievi. L'obiettivo è quello di offrire, per quanto possibile, maggiori opportunità di lavoro alle imprese e agli artigiani del territorio.
  Analogamente, l'articolo 09, prevede l'esclusione dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e dalla verifica di assoggettabilità alla VAS (c.d. screening di VAS) per gli strumenti urbanistici attuativi di interventi di ricostruzione o ripristino, a particolari condizioni.Pag. 99
  Anche l'articolo 010 semplifica l'istruttoria sulla compatibilità urbanistica degli interventi, affidandola al comune che rilascia tali titoli anziché all'ufficio speciale per la ricostruzione.
   L'articolo 012, modifica la composizione della Conferenza permanente, al fine di consentirvi la partecipazione, in assenza dell'Ente parco, del rappresentante di altra area naturale protetta.
  Di particolare interesse è anche l'articolo 013, volto a superare lo strumento della Centrale unica di committenza per la realizzazione degli interventi pubblici, consentendo ai soggetti attuatori costituiti dalle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria di avvalersi anche delle stazioni uniche appaltanti e centrali di committenza locali. Inoltre, attribuisce ai presidenti di Regione – Vicecommissari le funzioni di coordinamento delle attività dei soggetti attuatori, dei soggetti aggregatori, delle stazioni uniche appaltanti e delle centrali di committenza locali.
  Funzionale ad agevolare le opere di recupero urbanistico di queste aree è l'articolo 014, disposizione che estende – da 18 a 30 mesi – il periodo massimo consentito per il trasporto e il deposito di materiali di scavo in siti di deposito intermedio, attribuendo a tali materiali la qualifica di sottoprodotto.
  Rientra in questo segmento normativo la previsione dell'articolo 1-quater, che consente la demolizione e la ricostruzione di immobili danneggiati o distrutti dagli eventi sismici verificatisi dal 24 agosto 2016, anche all'interno della fascia di rispetto stradale, in deroga alle norme concernenti le distanze dal confine stradale fuori dai centri abitati.
  L'articolo 1-quinquies, dispone che il Commissario Straordinario di Governo per la ricostruzione dei territori interessati dagli eventi sismici del Centro Italia predisponga e pubblichi sul proprio sito internet istituzionale Linee Guida contenenti indicazioni per la corretta ed omogenea attuazione del complesso delle norme emanate e delle ordinanze del Commissario straordinario e del Capo della protezione civile, nonché delle procedure e degli adempimenti connessi agli interventi di ricostruzione.
  Infine, l'articolo 1-sexies introduce una disciplina finalizzata alla sanatoria degli interventi edilizi realizzati, prima degli eventi sismici del 24 agosto 2016, in assenza di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) o in difformità da essa, sugli edifici privati collocati nei comuni colpiti dagli eventi sismici in questione e danneggiati dagli eventi stessi (commi 1-5).
  Sono inoltre semplificate le modalità per la certificazione di idoneità sismica necessaria per la chiusura delle pratiche di condono edilizio ancora in corso, al fine di accelerare l'iter per la realizzazione degli interventi di ricostruzione o riparazione degli immobili distrutti o danneggiati dagli eventi sismici (commi 6-8).
  Un ulteriore filone di intervento è volto a dare risposte concrete alle esigenze degli enti territoriali che operano in condizioni di comprensibile difficoltà da molto tempo.
  Fa riferimento, in particolare, alla proroga dei mutui dei comuni e dell'indennità di funzione a favore dei sindaci, disposta dall'articolo 015. Tale articolo dispone, inoltre, in merito al differimento del pagamento delle rate in scadenza negli esercizi 2018 2019 con riguardo ai mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti. Dello stesso tenore è il comma 6-ter dell'articolo 1, che prevede, per i comuni del cratere sismico, la possibilità di deroga al sistema di vincoli alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani, deroga che decorre a partire dal 24 agosto 2016, fino ai dodici mesi successivi alla cessazione dello stato di emergenza. Si prevede la possibilità per i Comuni di stipulare un accordo di programma con il Ministro dell'ambiente e la Regione interessata, al fine di stabilire la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani da destinare al riciclo.
  Un quarto filone di intervento riguarda, inevitabilmente, le necessarie dotazioni finanziarie. A tal fine l'articolo 01, prorogando lo stato di emergenza per le aree terremotate fino al 31 dicembre 2018, indica risorse nel limite complessivo di 300 Pag. 100milioni di euro. La disposizione peraltro reca una deroga alle previsioni del nuovo codice della protezione civile, in base alla quale lo stato di emergenza in parola potrà essere prorogato con deliberazione del Consiglio dei ministri per un periodo complessivo di ulteriori dodici mesi. I commi 8 e 8-bis dell'articolo 1 contengono la quantificazione degli oneri finanziari del decreto-legge, pari a 91,02 milioni di euro per l'anno 2018, 78,1 milioni per il 2019, 12,08 milioni per il 2020, 58,1 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022 e 47,3 milioni per il 2023, integrati quindi dalla copertura dei maggiori oneri associati al comma 6-quater, ove si prevede la possibilità di una eroga ai limiti di durata del trattamento straordinario di integrazione salariale (10 milioni di euro per l'anno 2019).
  Conclusivamente, ritiene che il testo in esame sia un concreto inizio per rispondere alle molteplici esigenze manifestate a più riprese dalle popolazioni che vivono nei territori colpiti dal sisma e, di cui da ultimo, si sono fatti portavoce i soggetti pubblici e privati ospitati nelle audizioni svolte presso il Senato. L'obiettivo è superare finalmente la fase di emergenza per avviare la fase della ricostruzione e di ritorno alla vita normale dei territori interessati.

  Il sottosegretario Laura CASTELLI, nel formulare i migliori auguri di buon lavoro alla Commissione, richiama il tortuoso iter del provvedimento, iniziato al Senato prima della costituzione delle Commissioni permanenti. In quella sede è stato comunque possibile anche per i colleghi più direttamente coinvolti, in quanto amministratori locali o comunque provenienti dalle aree interessate dal provvedimento, fornire il proprio contributo rappresentando le reali esigenze delle comunità locali.
  Ritiene che il lavoro svolto – certamente perfettibile – sia comunque in grado di rispondere alle tante e legittime attese delle comunità locali, sia pure in un quadro di inevitabile attenzione alle compatibilità economiche, anche tenuto conto che le disponibilità del fondo gestito dal Commissario straordinario sono in esaurimento.
  Sul punto il Governo ha già una chiara linea di intervento ma, ovviamente, per assicurare adeguate coperture alle norme recanti oneri è necessario posticipare l'assunzione di taluni impegni all'effettivo stanziamento di risorse in sede di legge di bilancio, fermo restando che vi sarà la massima attenzione a supportare i territori colpiti dal sisma nella fase di ricostruzione e recupero delle capacità economiche.

  Vincenza LABRIOLA (FI) ringrazia la rappresentante del Governo per aver nuovamente ribadito l'impegno prioritario dell'Esecutivo su questo versante, Deve tuttavia rimarcare il passaggio dell'intervento dell'onorevole Castelli, nella parte in cui ha evidenziato la carenza di fondi assegnati al Commissario straordinario e la sostanziale indisponibilità del Governo a ricostituirne la dotazione,
  Ritiene che questa posizione non sia del tutto coerente con l'impegno assunto.

  Stefania PEZZOPANE (PD), nell'associarsi all'augurio di buon lavoro ai colleghi, rimarca la gravità degli eventi sismici che hanno interessato la zona, anche perché si sono manifestati in tre principali fenomeni nell'arco di sei mesi, addirittura colpendo anche località interessate dal sisma del 2009. Ciò che ha evidentemente comportato la necessità di replicare procedure, verifiche e quant'altro.
  Manifesta la sua assoluta volontà di offrire un contributo concreto e fattivo alla predisposizione di misure che favoriscano le aree interessate dal terremoto, rendendosi perfettamente conto che si tratta di interventi che spesso nascono in modo sporadico, in quanto imprevedibili sono le esigenze cui si deve far fronte in situazioni simili.
  Pone in ogni caso all'attenzione dei colleghi la problematica relativa alla pretesa di restituzione dei rimborsi che- a causa di un errore meramente burocratico di cui sarebbe bene accertare le responsabilità Pag. 101– sono considerati illegittimamente erogati dalle istituzioni comunitarie.
  Occorre, a suo avviso, risolvere la questione senza dilatarla ulteriormente nel tempo con forme di proroga ma intervenendo su di essa con una norma di interpretazione autentica della legislazione nazionale che proporrà come suo emendamento.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI), nel rimarcare l'importanza del provvedimento, evidenzia come la rappresentante del Governo abbia opportunamente segnalato il tema centrale, ovvero la necessità di trovare le risorse necessarie per adottare misure di sostegno alla ricostruzione fisica, sociale ed economica dei territori.
  Crede che si possa svolgere un lavoro di miglioramento del testo e, a tal fine, invita la presidenza a fissare la scadenza del termine emendamenti la prossima settimana.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) prende atto positivamente dei chiarimenti della rappresentante del Governo in ordine alla necessità di proseguire l'impegno a favore delle aree terremotate. Infatti, nel decreto in esame non si trovano certo soluzioni definitive ma solo principalmente misure di proroga e di correzione di norme già in essere.
  D'altra parte rimarca come significativamente il provvedimento si apra con una proroga dello stato di emergenza, a testimonianza di una situazione che non consente di passare alla fase ordinaria. Occorre agire bene ma, a suo avviso, si pone anche il problema di agire in fretta, per ridare speranza a comunità locali colpite da un eventi tragico mentre già erano alle prese con una grave crisi economica.
  E, a fronte di ciò, si sono nel tempo manifestate palesi incongruenze, quali ad esempio l'unicità della stazione appaltante o le rigidità burocratiche che impedivano una efficace azione di ricostruzione per lievi difformità urbanistiche che non possono certo equipararsi ad abusi edilizi.
  Una ulteriore incongruenza, che si propone di sanare con un'apposita proposta emendativa, riguarda la sottoposizione di quei comuni, così martoriati, alla tagliola della spending review, con il paradosso che i sindaci sono impegnati a ricostruire scuole ed ospedali che poi sono costretti a chiudere per esigenze di bilancio.

  Mario MORGONI (PD), condividendo le considerazioni della collega Pezzopane, desidera a sua volta richiamare l'attenzione dei colleghi sulla situazione complessa di alcune realtà territoriali, quali in particolare la provincia di Macerata, dove i danni dell'evento sismico si sono manifestati sul tessuto economico e produttivo più ancora che su quello edilizio.
  Si riferisce in generale a zone limitrofe al cratere che sono state penalizzate sul piano della capacità produttiva e che adesso si attendono – prima ancora di un sostegno alla ricostruzione degli edifici – un concreto supporto per il rilancio della produzione e occupazione locale.
  Evidenzia come, anche da parte sua, non vi sia pregiudizio nell'esaminare una disposizione che miri al recupero del patrimonio edilizio pur non del tutto conforme ai dati catastali, dal momento che è a tutti noto come le aree del Centro Italia in questione non abbiano un reale problema di abusivismo edilizio, spesso peraltro riferito a seconde case ricevute in via ereditaria.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, nel ricordare che la discussione generale proseguirà anche nella seduta di domani, propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 17 di venerdì 6 luglio.

  La Commissione concorda.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 17.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 4 luglio 2018.

Audizione, nell'ambito dell'esame in sede referente del DL 55/2018, C. 804 Governo, approvato dal Senato, recante «Ulteriori misure urgenti a favore delle popolazioni dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016», del Commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016, dottoressa Paola De Micheli.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 17 alle 17.45.

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