CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 gennaio 2022
729.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-07378 Ceccanti e Enrico Borghi: Iniziative per ripristinare un livello adeguato di sicurezza nella città di Alessandria.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,

   come ricordato dagli On.li interroganti, nel pomeriggio del 15 gennaio scorso, nei pressi di Piazza della Libertà ad Alessandria, una minorenne è stata vittima di una aggressione da parte di un gruppo di adolescenti. La ragazza veniva inizialmente apostrofata per poi essere oggetto di percosse da parte di coetanee. L'attività investigativa posta in essere, in seguito alla denuncia presentata presso il comando di polizia municipale dai genitori della parte offesa, ha rapidamente consentito di individuare le minorenni autrici dei reati, che verranno deferite alla Autorità Giudiziaria.
   Nella stessa serata, la Sala Operativa della Questura riceveva segnalazione di una presunta rissa nel parcheggio sottostante il centro commerciale «Panorama». Le volanti, prontamente inviate, rintracciavano un gruppo di ragazzi poco distante dal predetto esercizio commerciale. La successiva attività di indagine permetteva di accertare che nella circostanza un ragazzo era stato aggredito e percosso da alcuni soggetti minorenni tra i 13 e i 14 anni residenti nel capoluogo, che venivano accompagnati presso la locale Questura e identificati. Uno di questi è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Torino per i reati di minaccia aggravata e porto abusivo di arma – nella fattispecie un coltello a serramanico – che veniva sottoposta a sequestro. Dei fatti è stato altresì informato il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino. Dagli accertamenti sinora eseguiti, sembrerebbe emergere che l'episodio sia riconducibile ad una conflittualità dovuta a cause estemporanee e non ad attività di gruppi organizzati sul tipo delle cosiddette «baby gang».
   Al di là dei singoli accadimenti, su un piano più in generale, le strategie adottate dalle Forze di polizia mirano a prevenire le fenomenologie delittuose che coinvolgono i minori, quali autori o vittime, non soltanto mediante appropriati dispositivi di controllo del territorio, ma anche attraverso iniziative educative svolte nelle scuole, nonché campagne di informazione e sensibilizzazione alla legalità.
   Forte è anche l'impegno volto a fornire strumenti di empowerment per i minori e strumenti di conoscenza a famiglie e insegnanti, al fine di sensibilizzare soprattutto coloro che operano nel mondo dei giovani e che possono segnalare agli Uffici di polizia situazioni di rischio o abuso. Infine, numerose iniziative sono state realizzate nell'ambito del progetto del Ministero dell'interno denominato «Scuole sicure», per la prevenzione e il contrasto allo spaccio di stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici.
   Informo inoltre che, in relazione al fenomeno degli episodi di violenza da parte di gruppi di giovani minorenni, lo scorso 12 gennaio il Capo della Polizia ha emanato una direttiva, indirizzata ai Prefetti e ai Questori, con la quale le Autorità provinciali di pubblica sicurezza sono state sensibilizzate a porre in essere mirate attività di controllo del territorio volte ad intercettare ogni segnale di potenziale criticità, per la conseguente tempestiva adozione di idonee misure di contrasto. Nello stesso atto di indirizzo è stata altresì raccomandata l'opportuna intensificazione dell'attività informativa, soprattutto attraverso il monitoraggio delle piattaforme social, che rappresentano lo strumento di interazione maggiormente utilizzato dai giovani.
   Con riguardo, infine, alla forza effettiva del personale in servizio nelle diverse Pag. 24articolazioni delle Forze di polizia in provincia di Alessandria, l'Arma dei Carabinieri è presente con una 589 unità e la Guardia di Finanza con una forza effettiva di 229 unità. La Polizia di Stato dispone di 629 unità. Nell'anno 2021 si è proceduto ad un incremento di 10 unità, mentre nei primi sei mesi dell'anno 2022 il personale della Polizia di Stato sarà ulteriormente incrementato di 22 unità.

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ALLEGATO 2

5-07379 Sarro e Novelli: Servizi erogati dagli uffici comunali istituiti nelle città di Trieste, Gorizia e Cividale del Friuli nell'ambito delle misure di tutela a favore della minoranza linguistica slovena.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,

   l'On.le interrogante chiede dati in merito all'attuazione della normativa sull'utilizzazione della lingua slovena nei rapporti con le autorità amministrative nella Regione Friuli Venezia Giulia.
   Al riguardo, sono stati acquisiti elementi informativi sia a livello centrale sia nei territori interessati.
   In base ai dati attualmente in possesso del Ministero dell'Interno, risulta che, con riferimento al progetto della Carta d'identità Elettronica, sin dal 4 luglio 2016 sono in produzione carte d'identità plurilingue italo-slovene e, ad oggi, ne sono state emesse, complessivamente 155.144.
   Con riguardo poi all'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, informo che i certificati anagrafici bilingue italo-sloveni sono rilasciati dai comuni abilitati a partire dal mese di giugno 2020. Ad oggi ne sono stati rilasciati 407.
   Dal 15 novembre 2021 i cittadini, accedendo al Portale dell'anagrafe nazionale con la propria identità digitale, possono scaricare i propri certificati anagrafici anche in lingua slovena. Attualmente risultano emessi dal citato Portale un totale di 308 certificati.
   Per quanto concerne gli ambiti territoriali coinvolti, il Comune di Gorizia ha riferito che, in relazione all'attività svolta dal proprio sportello per la lingua slovena, per gli anni 2019-2020 sono state evase circa 700 richieste di traduzione provenienti da uffici e da cittadini. In merito alla modulistica bilingue, su un totale di 16.160 certificati, 33 sono stati rilasciati in forma bilingue e, su un totale di 739 documenti di identità cartacei, 25 sono stati rilasciati in versione bilingue su istanza degli interessati.
   Per quanto concerne il Comune di Cividale del Friuli, il Prefetto di Udine ha reso noto che il Comune, dal 1° agosto 2016, ha attivato lo sportello linguistico sloveno per il rilascio di atti e documenti bilingue. Dalla data di attivazione ad oggi sono stati 34 i fruitori del servizio per il rilascio di carte d'identità bilingui o di altri documenti. Lo sportello ha, inoltre, realizzato progetti per la valorizzazione della lingua slovena con centinaia di fruitori.
   A Trieste è stato istituito presso il Commissariato del Governo – Prefettura di Trieste lo Sportello unico per gli Sloveni, che vede la partecipazione della Questura, dell'Ufficio Scolastico Regionale, dell'Agenzia Regionale delle Entrate, dell'Agenzia Regionale delle Dogane, dell'INPS, dell'INPDAP e dell'INAIL.
   L'attività in presenza dello Sportello unico è stata momentaneamente sospesa e tuttavia gli operatori sono contattabili telefonicamente o via mail, mentre le singole amministrazioni aderenti si sono organizzate per le attività di traduzione e interpretariato con propri dipendenti e con la pubblicazione sui propri siti istituzionali della modulistica tradotta in sloveno.
   Dai dati acquisiti emerge che lo sportello ha evaso 173 pratiche nel 2019 e 104 fino al mese di settembre 2020. Inoltre, dal 2015 sono stati organizzati dalla Prefettura di Trieste corsi di lingua slovena per il personale dipendente ed il personale in servizio presso gli uffici periferici dello Stato operanti in provincia. Il Comune di Trieste, in attuazione della legge n. 38 del 2001 ha attivato uno sportello linguistico che svolge attività informativa. È anche operativo un ufficio traduzioni e interpretariato che assiste gli utenti che richiedono l'interlocuzione con gli uffici comunali in Pag. 26lingua slovena. Nelle due circoscrizioni elettorali dell'Altipiano Est e Ovest, ove è previsto l'utilizzo della lingua slovena nell'ambito degli organi elettivi, opera un traduttore per gli interventi dei consiglieri circoscrizionali.
   Rammento che, per favorire il dialogo e il confronto con i rappresentanti della minoranza slovena, è anche stato istituito un Tavolo istituzionale permanente con decreto del Ministro dell'interno del 4 luglio 2012. Il Tavolo si compone di una sezione di membri permanenti, presieduta dal Ministro dell'Interno, e da una sezione operativa presso la Prefettura di Trieste, presieduta dal Prefetto, con compiti di esame delle questioni da sottoporre all'attenzione dell'organismo permanente.

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ALLEGATO 3

5-07380 Corneli: Criticità relative alla riorganizzazione dei servizi nell'ambito del processo di fusione dei comuni di Montesilvano, Pescara e Spoltore.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,

   gli On.li interroganti chiedono iniziative per favorire la riorganizzazione dei servizi dei tre Comuni coinvolti nel processo di fusione del Comune di «Nuova Pescara». Come noto, il Consiglio Regionale dell'Abruzzo ha approvato la legge regionale n. 26/2018 che prevede disposizioni per l'istituzione del Comune di «Nuova Pescara» attraverso la fusione del capoluogo coi Comuni di Montesilvano e Spoltore. La legge di stabilità 2021 della Regione Abruzzo ha disposto la proroga di alcuni termini del processo di istituzione del Comune di «Nuova Pescara». In particolare, la data di nascita del nuovo ente, inizialmente prevista per il 1° gennaio 2022, è stata fissata al 1° gennaio 2023.
   Tanto premesso e passando ora alle specifiche questioni sollevate dall'interrogante, rappresento, in merito al richiamato articolo 79 del Testo Unico Enti Locali, che il comma 3 dispone tra l'altro che i lavoratori dipendenti facenti parte delle commissioni consiliari formalmente istituite, hanno diritto di assentarsi dal servizio per partecipare alle riunioni degli organi di cui fanno parte per la loro effettiva durata. La specifica disposizione va letta unitamente alla previsione di cui al successivo comma 6 secondo cui «l'attività ed i tempi di espletamento del mandato per i quali i lavoratori chiedono ed ottengono permessi, retribuiti e non retribuiti, devono essere prontamente e puntualmente documentati mediante attestazione dell'ente».
   Per quanto attiene al processo volto a favorire la fusione dei comuni, in via preliminare si rammenta che nell'ambito del disegno di legge delega per la revisione del Testo Unico Enti Locali – in fase di definizione – sono previsti, tra gli altri, principi e criteri direttivi in materia di revisione della disciplina sulle fusioni tra comuni, con particolare riguardo alla loro valorizzazione, al fine di garantire l'adeguatezza degli enti e l'effettività dell'esercizio.
   Il disegno di legge delega, sul quale il Ministero dell'interno sta lavorando intende quindi intervenire sulla disciplina in materia di fusioni di comuni, nell'ottica di consolidare ulteriormente gli attuali meccanismi nel rispetto comunque delle prerogative delle Regioni.
   Per quanto concerne poi lo specifico profilo economico-finanziario cui l'interrogante fa riferimento, sono previsti appositi contributi al fine di favorire la fusione dei comuni; infatti, l'articolo 15, comma 3, del TUOEL prevede che «al fine di favorire la fusione dei comuni, oltre ai contributi della regione, lo Stato eroga, per i dieci anni decorrenti dalla fusione stessa, appositi contributi straordinari commisurati ad una quota dei trasferimenti spettanti ai singoli comuni che si fondono». Va al riguardo evidenziato che la dotazione finanziaria di tali contributi è stata nel tempo incrementata, da ultimo con il decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, che ha previsto, a decorrere dall'anno 2021, un ulteriore incremento di 6,5 milioni di euro del fondo.
   In merito poi alle paventate problematiche inerenti al personale, la questione posta non è di esclusiva competenza del Ministero dell'Interno e potrà essere approfondita, sotto il profilo tecnico, con le altre amministrazioni interessate nell'ottica comunque di incentivare le fusioni che rappresentano un adeguato strumento per dare un ruolo ai Comuni nella prospettiva dell'efficientamento delle funzioni svolte.

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ALLEGATO 4

5-07381 Ravetto: Misure per scongiurare il ripetersi di fenomeni di aggressioni e molestie nei confronti delle donne nella città di Milano.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,

   gli On.li interroganti, nel fare riferimento all'aggressione a sfondo sessuale commessa a Milano nella notte di Capodanno ai danni di alcune ragazze da parte di gruppi di giovani, chiedono iniziative per il contrasto di tali reati.
   Prima di entrare nel merito della risposta, permettetemi di esprimere la mia personale solidarietà alle vittime di tali gravissime aggressioni.
   Quanto ai fatti accaduti, evidenzio, innanzitutto, che conformemente alle determinazioni governative dettate dall'emergenza pandemica in atto, nella città di Milano non sono state organizzate iniziative pubbliche per i festeggiamenti connessi al primo giorno dell'anno.
   Cionondimeno, erano stati disposti servizi di ordine e sicurezza pubblica in varie zone del capoluogo, ove negli anni passati le manifestazioni avevano assunto consistenza di aggressioni, risse, imbrattamenti ed incendi. In particolare, venivano miratamente presidiate con l'impiego di 11 aliquote dei rinforzi ministeriali le aree ritenute maggiormente a rischio, e segnatamente Piazza Duomo – Piazza Castello, Piazza Duca d'Aosta, quartiere San Siro, l'area della struttura carceraria di Milano San Vittore e le zone limitrofe a Via Gola – Navigli. Il numero più consistente di risorse veniva concentrato presso Piazza Duomo, dato il peculiare richiamo di quell'area ove effettivamente, fin dalle prime ore della sera del 31 dicembre scorso, confluivano migliaia di persone con il chiaro intento di trattenervisi per festeggiare, pur in assenza di un riferimento preciso e di forme organizzate di intrattenimento.
   Nella crescente concentrazione di presenze si registravano gruppi di giovani di origine nord-africana che iniziavano a determinare situazioni di potenziale criticità.
   Pertanto, il personale operante procedeva ad allontanare gli intervenuti dalla parte centrale della piazza (il cosiddetto sagrato basso) la quale, in ragione dell'ampia estensione, sarebbe stata difficilmente controllabile in caso di ulteriore saturazione degli spazi.
   Alle ore 21.50, considerata la delicatezza della situazione, si disponeva la concentrazione di tutte le risorse disponibili proprio presso Piazza Duomo, distogliendole dalle aree urbane che, pur continuando ad essere presidiate dal personale ordinariamente addetto al controllo del territorio, registravano minori problematiche.
   La strategia operata dalle Forze dell'Ordine consentiva di mantenere completamente sgombera la parte centrale della Piazza, capillarmente perimetrata dal personale operante che concentrava la propria attenzione sulle persone (circa 4.000) che permanevano lungo i camminamenti limitrofi.
   È in questo frangente che alcuni agenti intervenivano nell'area in parola a seguito di aggressione ai danni di una ragazza: la vittima, una diciannovenne italiana, riferiva che, mentre si trovava in loco in compagnia di un'amica, veniva circondata da una trentina di ragazzi, poi spintonata, fino a strapparle alcuni vestiti e palpeggiarla nelle parti intime. Nel tentativo di interrompere le condotte aggressive, la ragazza lanciava verso il gruppo la sua borsa contenente il cellulare e gli effetti personali, ma solo il suddetto intervento determinava la fuga degli aggressori, che si dileguavano in più direzioni.
   Dalle attività di indagine immediatamente attivate dalla Squadra Mobile emergeva un episodio analogo ai danni di un'altraPag. 29 ragazza italiana, anch'essa di 19 anni, presente in piazza Duomo insieme a tre amiche. Anche in questo caso, la ragazza veniva circondata da un folto gruppo di ragazzi che l'hanno spintonata, asportandole la borsa contenente gli effetti personali; anche tali condotte venivano troncate grazie all'intervento della Forza Pubblica in servizio in loco.
   Gli ulteriori accertamenti di polizia consentivano di verificare la contestualità nella medesima notte di Capodanno di ulteriori analoghi episodi di aggressione e violenza, e specificatamente altre 5 aggressioni ai fini di rapina e violenza sessuale, commesse ai danni di undici ragazze.
   Venivano quindi immediatamente avviate analisi delle fonti aperte e dei social network per risalire ai potenziali utilizzatori dei profili segnalati dalle vittime, procedendo altresì all'acquisizione delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private presenti presso le aree interessate. Venivano anche acquisiti i filmati apparsi sugli organi di stampa, autoprodotti con i cellulari che riprendevano, seppur confusamente, stralci degli episodi sopra descritti.
   In esito a tali accertamenti sono state eseguite diciotto perquisizioni domiciliari e personali a Milano, Torino e Bergamo, emesse dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Milano per i reati di violenza sessuale di gruppo, rapina e lesioni. Tra i 18 destinatari della misura di perquisizione figurano 15 maggiorenni e 3 minorenni:

    5 sono cittadini italiani e di famiglia italiana, tutti residenti in provincia di Torino;

    5 sono cittadini italiani di seconda generazione, anch'essi dimoranti nel Torinese;

    8 sono cittadini egiziani, tra i quali 4 irregolari gravitanti sul territorio metropolitano di Milano.

  Al termine di tale attività investigativa, il pubblico ministero ha operato un fermo nei confronti di due soggetti, un cittadino italiano di origine nordafricana ed un egiziano, ritenuti responsabili del delitto di violenza sessuale.
  Nei confronti degli stessi, il questore di Milano ha già adottato il provvedimento rispettivamente del foglio di via obbligatorio e dell'avviso orale.
  Un altro cittadino egiziano, inizialmente irreperibile e successivamente rintracciato, è stato trattenuto presso il locale CPR, in attesa di espulsione.
  Va sottolineato come le violenze sopra sinteticamente descritte possano essere ricondotte al fenomeno della Taharrush Jama'i, pratica di assalto di origine egiziana, operata ai danni di donne di tutte le età, attraverso un vero e proprio assedio organizzato con tre accerchiamenti concentrici di gruppi di uomini, tra i quali alcuni preposti a prestare falsamente soccorso alla vittima, così ulteriormente destabilizzandola. Di fatto le tecniche adoperate hanno fatto sì che, nel generale contesto di confusione, si rendeva incomprensibile dall'esterno quanto di fatto stava accadendo. I giornalisti ivi presenti, così come numerosi astanti e le stesse persone che hanno realizzato i video, hanno infatti dichiarato di non essersi accorti nell'immediatezza, delle violenze che si stavano consumando in quei momenti.
  Il tema della violenza di genere (ambito nel quale si stanno rafforzando a livello locale prassi operative di prevenzione e contrasto d'intesa con le amministrazioni Locali, le ASL, gli uffici scolastici provinciali, i Centri Antiviolenza e le associazioni, in attuazione dei protocolli sottoscritti a livello nazionale) evidentemente si intreccia con quello del contrasto all'immigrazione irregolare e alla necessità di un'efficace integrazione degli stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale.
  Per quanto concerne i numeri delle Forze dell'Ordine disponibili informo che dal 1° gennaio 2021 al 18 gennaio 2022, per le esigenze di ordine e sicurezza pubblica nella provincia di Milano sono state assegnate alla locale Questura complessivamente 90.272 unità di rinforzo delle Forze mobili di Polizia (di cui 56.084 della PS, Pag. 3028.871 dei CC e 5.317 della GdF), a supporto dei dispositivi pianificati dall'Autorità provinciale di P.S. in occasione dello svolgimento di manifestazioni pubbliche, incontri di calcio, servizi continuativi di vigilanza al C.P.R. nonché per il potenziamento del dispositivo straordinario di controllo del territorio in funzione preventiva antiterrorismo.
  In particolare, per le giornate del 31 dicembre 2021 e 1° gennaio 2022 sono state assegnate alla Questura rispettivamente 204 e 184 unità dei Reparti Inquadrati.
  Inoltre, nell'ambito del complessivo contingente di 6.753 militari dell'operazione «Strade sicure», 611 militari sono a disposizione del Prefetto di Milano per il concorso nei servizi di vigilanza a siti ed obiettivi sensibili.
  Ribadisco infine che quelli di Milano sono fatti gravissimi ed inaccettabili e assicuro che continuerà costante l'impegno, come da ultimo dimostrato nella legge di Bilancio, per garantire alle Forze di polizia uomini e mezzi adeguati alla prevenzione, al controllo e alla tutela del territorio, per salvaguardare la sicurezza delle nostre città contrastando l'immigrazione clandestina ed investendo nell'integrazione, per evitare che possano ripetersi analoghi gravissimi fatti.

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ALLEGATO 5

5-07382 Prisco ed altri: Iniziative per garantire la rappresentanza di tutti i cittadini nell'elezione dei sindaci metropolitani, alla luce della sentenza n. 240 del 2021 della Corte costituzionale.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,

   l'On.le interrogante, nel richiamare la recente sentenza della Corte costituzionale n. 240/2021, chiede le iniziative in merito alla modifica delle modalità di elezione dei sindaci metropolitani che, eletti esclusivamente dai residenti del comune capoluogo, non rappresentano direttamente tutti i cittadini degli altri territori da lui amministrati.
   Al riguardo la legge 56/2014 stabilisce la possibilità per lo statuto della città metropolitana di prevedere l'elezione diretta del sindaco e del consiglio metropolitano con il sistema che sarà determinato con legge statale.
   La Corte Costituzionale al riguardo ha però evidenziato che non appare più invocabile, a sostegno della non contrarietà a Costituzione del meccanismo di designazione di diritto del sindaco metropolitano, il fatto che gli statuti delle Città metropolitane possano optare per la via dell'elezione diretta di quest'ultimo.
   E ciò in quanto, tra l'altro, la legge statale contenente il relativo sistema elettorale non è intervenuta, né risultano incardinati, presso le Camere, disegni o proposte di legge in uno stadio avanzato di trattazione.
   La Corte Costituzionale ha anche evidenziato che l'attuazione della disciplina contenuta nella legge n. 56 del 2014 ha risentito della mancata approvazione del disegno di riforma costituzionale cui essa si ricollegava; ciò, ad avviso della Corte, fa mancare alla designazione ope legis del sindaco metropolitano il necessario presupposto, ossia quello di prevedere le Città metropolitane come unici enti di area vasta, cui sarebbero stati devoluti primariamente compiti di coordinamento delle funzioni dei Comuni del territorio e di pianificazione strategica.
   Tanto rilevato in via preliminare, appare evidente che il merito della questione posta dall'interrogante presuppone una ampia valutazione politica sugli aspetti evidenziati dalla sentenza 240/21 rientrando nella discrezionalità del legislatore il compito di predisporre le soluzioni normative in grado di porre rimedio al vulnus evidenziato dalla Consulta, che rischia di compromettere, per la mancata rappresentatività dell'organo di vertice della Città metropolitana, tanto l'eguale godimento del diritto di voto dei cittadini destinatari dell'esercizio del potere di indirizzo politico-amministrativo dell'ente quanto la necessaria responsabilità politica dei suoi organi.
   Al fine di rimuovere i vizi che la Corte ha rilevato – anche se nell'ambito di una pronunzia di inammissibilità – il Governo, nel più ampio rispetto delle prerogative del Parlamento e dell'esigenza di assicurare il più ampio confronto politico, intende affrontare questo tema anche nell'ambito di un più ampio disegno di riforma del Testo unico degli enti locali, al fine di individuare appropriate soluzioni normative ed assicurare che l'azione delle città metropolitane avvenga in conformità ai canoni costituzionali evocati dalla citata sentenza.

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ALLEGATO 6

5-07383 D'Ettore e Mugnai: Iniziative per porre fine alla campagna intimidatoria da parte di estremisti No Vax nei confronti di titolari di cariche istituzionali.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli deputati,

   l'On.le interrogante chiede iniziative per contrastare le intimidazioni da parte di estremisti «no-vax» nei confronti di esponenti politici e di amministratori locali.
   Il Ministero dell'Interno sta seguendo con particolare attenzione l'evolversi della pandemia, al fine di scongiurare possibili riflessi negativi sull'ordine e la sicurezza pubblica e di evitare il compimento di azioni illegali o violente in grado di turbare, tra l'altro, il libero e sereno svolgimento delle funzioni amministrative demandate ai rappresentanti istituzionali e ai Presidenti di Regione.
   Già a partire dallo scorso anno, le misure varate dal Governo per fronteggiare l'epidemia da Covid-19, sull'onda emotiva dell'inevitabile disagio e dei timori per l'eccezionale situazione sanitaria ed economica, hanno comportato una reazione contraria che ha reso alcune personalità del mondo politico e sanitario bersaglio di campagne d'odio, veicolate principalmente attraverso il web.
   Per contrastare il fenomeno, la Polizia di Stato, grazie al contributo specialistico del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha avviato, d'intesa con le Procure territorialmente competenti, un'intensa attività infoinvestigativa condotta dalle articolazioni territoriali di riferimento, che ha, ad oggi, complessivamente consentito di deferire, a vario titolo, all'Autorità Giudiziaria 1.884 persone e di arrestarne 106. Più in dettaglio, il citato Servizio dei canali e gruppi all'interno delle varie piattaforme di comunicazione online, nel duplice intento di mitigare, in via preventiva, la minaccia e di rafforzare l'attività di contrasto alle connesse fenomenologie delittuose.
   In particolare, l'attività di monitoraggio ha riguardato oltre trecento gruppi/canali presenti all'interno di varie piattaforme di comunicazione online, per i quali sono state avviate mirate attività investigative, in raccordo con gli uffici DIGOS.
   A titolo esemplificativo, si segnala anche l'attività avviata dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino, unitamente alla locale DIGOS, nei confronti degli attivisti No Vax/No GreenPass, che ha portato all'esecuzione nella mattinata del 15 novembre 2021, di 17 decreti di perquisizione a carico dei soggetti più radicali affiliati al noto canale Telegram «Basta Dittatura», uno degli spazi web di maggiore riferimento nella galassia dei negazionisti del COVID-19, mentre numerose altre attività sono state delegate ai Compartimenti territorialmente competenti per i quali sono in corso approfondimenti investigativi. Al momento, le attività investigative, tutte molto complesse, hanno consentito di deferire 101 persone alle Autorità competenti, nonché di individuare compagini associative.
   Gli episodi appena riferiti si riferiscono alla contestazione delle misure anti-covid, ma richiamano il problema più generale delle intimidazioni agli amministratori locali, che da tempo è seguito con la massima attenzione dal Ministero dell'Interno.
   A tale riguardo ricordo la istituzione di uno specifico Osservatorio presso il Viminale in attuazione della legge n. 105 del 2017 per favorire e potenziare lo scambio di informazioni e il raccordo tra Stato ed enti locali allo scopo di individuare strumenti di contrasto e indicare strategie di prevenzione.Pag. 33
   Ulteriore, tangibile, prova dell'attenzione del Governo circa la tematica è rappresentata dalla creazione, avvenuta con la legge di bilancio per l'anno 2022, di un apposito fondo presso il Ministero dell'interno con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024. Tali risorse consentiranno di finanziare le iniziative degli enti locali per la promozione della legalità nonché misure di ristoro del patrimonio dell'ente locale o degli amministratori locali vittime di intimidazioni connesse all'esercizio delle funzioni istituzionali esercitate.