CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 novembre 2021
700.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-07077 Bruno Bossio: Richiesta di dati in relazione alla costruzione e gestione in concessione di una rete pubblica a banda ultralarga nelle «aree bianche» da parte di Open Fiber.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole.

  Con l'atto in parola, l'Interrogante fa riferimento alla sentenza n. 10812 del 2021 con la quale il TAR Lazio (Sezione Terza) ha accolto il ricorso proposto da Fastweb contro Infratel, nei confronti di Open Fiber e del Ministero dello sviluppo economico, per l'accesso agli atti e ai documenti richiesti dalla ricorrente, nonché per l'annullamento del silenzio-rigetto formatosi in data 21 gennaio 2021 sull'istanza di accesso in parola presentata da Fastweb ad Infratel in data 22 dicembre 2020.
  Gli atti per i quali Fastweb ha richiesto l'accesso sono gli atti della fase esecutiva dell'affidamento della concessione di costruzione, manutenzione e gestione della Rete passiva a Banda Ultra Larga di proprietà pubblica nelle aree bianche, a cui Fastweb ha partecipato, e che Infratel, per conto del Ministero dello sviluppo economico, a seguito di procedure ristrette di cui ai bandi di gara del 2016 e 2018, ha aggiudicato a Open Fiber.
  Orbene, con la sentenza richiamata, il TAR Lazio ha ordinato a Infratel di consentire alla ricorrente l'accesso alla documentazione richiesta, entro il termine di giorni 30 dalla notificazione della sentenza. Successivamente, Open Fiber ha proposto ricorso per la riforma della citata sentenza del TAR Lazio.
  Con decreto n. 6115 del 2021, pubblicato il 12 novembre scorso, il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha accolto l'istanza cautelare e per l'effetto ha sospeso l'esecuzione della sentenza sino alla camera di consiglio del 2 dicembre 2021.
  Ciò detto, si rappresenta che tutte le informazioni afferenti allo stato di avanzamento del Progetto Nazionale Banda Ultralarga sono consultabili sul sito istituzionale del Ministero dello sviluppo economico dedicato al Piano strategico Banda Ultralarga.
  Nello specifico sul sito istituzionale sono consultabili, per mezzo di una Mappa interattiva con livello di dettaglio sub-comunale, lo stato di avanzamento del Piano BUL nei singoli comuni tramite cui verificare la copertura dei singoli civici garantita dagli operatori privati, sulla base dei dati comunicati in sede di consultazione, conclusasi nel mese di settembre 2020, la sede dei PCN e mini-PCN (Punto Di Consegna Neutro) e le aree comunali coperte.
  Sono altresì disponibili i dettagli tecnici contenuti nella documentazione di gara inerenti i tracciati, la posizione delle tratte in fibra e le unità immobiliari da collegare relativi ai comuni con progetto esecutivo consegnato dal Concessionario.
  Nel novero della documentazione consultabile sono ricompresi i contratti di concessione e i relativi allegati tecnici.
  Lo stato di avanzamento del Piano strategico Banda Ultralarga è monitorabile per mezzo di relazioni mensili periodiche e tramite una sezione del portale già menzionato in cui sono illustrati i risultati conseguiti e gli obiettivi di completamento del Piano.

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ALLEGATO 2

5-07078 Liuzzi: Proroga della Fase I del voucher per la connettività oltre la scadenza prevista del 25 novembre 2021.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevoli.

  Il Comitato Banda Ultralarga («COBUL»), riunitosi il 5 maggio 2020, ha approvato l'avvio di un piano di incentivazione alla domanda di connettività a banda ultralarga in favore di famiglie, imprese e scuole, in tutte le aree del Paese, in linea con quanto previsto dalla Strategia italiana per la Banda Ultralarga, approvata con deliberazione del Consiglio dei Ministri il 3 marzo 2015.
  Il Comitato Interministeriale per la Transizione Digitale (CITD) è subentrato alle competenze del COBUL a partire dal 1° marzo 2021.
  La prima fase dell'intervento voucher è stata avviata nel mese di novembre 2020 e ha riguardato le famiglie meno abbienti prive del tutto di servizi di connettività, ovvero con servizi di connettività con velocità inferiore a 30 Mbit/s.
  Il voucher è stato erogato per il passaggio alla migliore velocità disponibile presso le abitazioni delle famiglie con minori disponibilità economiche per supportarle a fronteggiare gli effetti dell'emergenza sanitaria, con particolare riguardo alla necessità di garantire servizi di connessione idonei a dare continuità alle attività scolastiche e lavorative.
  Come correttamente ricordano gli Onorevoli interroganti, con i voucher di Fase 1 si è riconosciuto, alle famiglie con ISEE inferiore ai 20.000 euro, un contributo del valore massimo di 500 euro sotto forma di sconto sul prezzo di vendita dei canoni di connessione a internet in banda ultralarga per un periodo di almeno dodici mesi e, ove presenti, dei relativi servizi di attivazione, nonché per la fornitura dei relativi dispositivi elettronici (Customer Premises Equipment o CPE) e di un tablet o un personal computer.
  Gli operatori che hanno presentato domanda per essere accreditati attraverso la piattaforma Voucher sono 229 e 169 sono quelli che hanno completato con successo il processo di accreditamento e sono, quindi, risultati idonei a partecipare alla fase operativa della misura.
  La procedura di accreditamento degli operatori ha verificato che ciascuno di essi fosse in possesso dei titoli necessari e non versasse in nessuna delle situazioni di cui all'art. 80 del d.lgs. n. 50/2016. Gli operatori accreditati hanno presentato le offerte commerciali relative ai servizi di connettività nell'ambito del Piano Voucher Fase I, corredate dalla propria carta dei servizi.
  In totale, sono state presentate 1.388 offerte commerciali relative ai servizi di connettività. Di queste, 824 – relative a 107 operatori – sono state approvate mentre 564 offerte sono state rifiutate perché non conformi o inadeguate.
  Dal 9 novembre 2020, i consumatori hanno potuto accedere alle offerte presentate dagli operatori e riscattare i voucher di Fase 1.
  Complessivamente, in tutta Italia, sono stati attivati oltre 200.000 voucher, per un totale di oltre 98 milioni di euro erogati.
  Inoltre, alla data del 10 novembre 2021 risultano prenotati voucher per un importo pari a oltre 8,2 milioni di euro.
  Le prenotazioni dei voucher di Fase 1 si sono chiuse il 9 novembre 2021. Gli operatori accreditati possono inserire nel portale esclusivamente le prenotazioni in esito a domande sottoscritte dai beneficiari entro tale data, fino al 24 novembre 2021.
  Come correttamente ricordano gli Onorevoli interroganti, le risorse impegnate ammontano a oltre 106,3 milioni di euro, pari al 53 per cento dei fondi disponibili; le risorse non utilizzate sono quindi pari a Pag. 179circa il 47 per cento delle risorse complessive della misura Voucher di Fase 1.
  Lo scorso 31 luglio 2020 è stata pubblicata da Infratel la consultazione pubblica relativa alla Fase 2 dei voucher.
  Sulla disponibilità complessiva di circa 923,24 milioni di euro, circa 515,77 sono stati destinati ai voucher di Fase 2 per le imprese.
  La Fase 2 dei voucher per le imprese è stata notificata, ed è in fase di conclusione l'interlocuzione con gli uffici della Commissione per l'autorizzazione dell'avvio della misura.
  Il voucher per le imprese in fase di avvio sarà destinato solo alle imprese iscritte al relativo registro, di dimensione micro, piccola e media, alle quali sarà erogato un contributo che potrà variare da un valore di 300 euro ad un valore di 2.500 euro sulla base di diverse caratteristiche della connettività e dei relativi costi, in presenza di salti di qualità.
  Nell'ultimo comitato interministeriale per la transizione digitale tenutosi lo scorso 11 ottobre si è posta la questione dell'utilizzo dei fondi residui della cosiddetta fase I. Sono in corso le necessarie interlocuzioni con la Commissione Europea per la definizione del miglior utilizzo possibile di tali risorse, sempre nell'ambito di incentivazione alla domanda di connettività.
  Inoltre, è necessario ricordare che, a seguito dell'operatività dei voucher Fase 2 per le imprese, si avvieranno le procedure per la definizione di dettaglio della misura di Voucher Fase 2 destinata alle famiglie, sulla base dell'analisi delle criticità riscontrate durante l'attuazione della Fase 1.

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ALLEGATO 3

5-07079 Capitanio: Iniziative in favore delle emittenti nel quadro della conversione tecnologica in atto fra DVB-T e DVB-T2, con particolare riferimento alla situazione esistente in Veneto.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole.

  Come noto, la Legge di Bilancio 2018 (art. 1, commi 1026 e ss. legge n. 205/2017) ha normato il processo di liberazione della banda di frequenza a 470-790 MHz (cosiddetta banda 700), per il conseguimento degli obiettivi comunitari di rendere disponibile tale banda per gli operatori mobili per lo sviluppo del 5G entro il 30 giugno 2022 [Comunicazione della Commissione COM(2016) 588 final e Decisione (UE) 2017/899 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 maggio 2017 relativa all'uso della banda di frequenza 470-790 MHz nell'Unione].
  Tutte le azioni e gli obblighi conseguenti al raggiungimento di tali obiettivi hanno come diretta conseguenza il completo riassetto dell'intero comparto televisivo nazionale e locale.
  I bandi per la formazione delle graduatorie dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) in ambito locale, a cui assegnare la capacità trasmissiva delle reti di I e II livello detenute dagli operatori di rete, sono stati emessi dopo la pubblicazione delle linee guida.
  Le linee guida sono state a loro volta poste in consultazione pubblica con il riferimento al fatto che i FSMA potessero richiedere una capacità trasmissiva tra 1,5 e 3 Mbit/s (punto 6). Esse sono state oggetto di discussione e di condivisione con le associazioni di categoria più rappresentative, che non hanno proposto alcuna obiezione in merito.
  La decisione di stabilire che i FSMA potessero richiedere una capacità trasmissiva tra 1,5 e 3 Mbit/s è stata presa, inoltre, secondo quanto stabilito nella delibera 39/19/CONS dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).
  Ne consegue che i Bandi sono pienamente coerenti con le valutazioni dell'Autorità di Regolazione del settore e che sono stati predisposti, nel quadro del sistema regolatorio vigente, per garantire la relativa Road Map (di cui al Testo coordinato del decreto MiSE 19 giugno 2019, del decreto MiSE 15 dicembre 2020 e del decreto MiSE 30 luglio 2021).
  Si precisa che il complesso procedimento di liberazione della banda 700 prevede lo spegnimento di alcune frequenze (ossia di quelle dove i FSMA venivano veicolati dagli operatori di rete) e la riaccensione delle nuove frequenze (assegnate ai nuovi operatori di rete che negozieranno la capacità trasmissiva con i FSMA che si classificheranno in posizione utile nelle graduatorie relative alle varie aree tecniche).
  Per quanto riguarda la Regione Veneto, all'esito della graduatoria FSMA, si svolgerà la fase della negoziazione tra l'operatore di rete, nel caso specifico Raiway per la rete di primo livello, e i fornitori di servizi media assegnatari del diritto a negoziare, che avranno 30 giorni dalla pubblicazione della graduatoria per il raggiungimento di un accordo.
  Nel caso in cui gli aventi diritto non raggiungessero tutti gli accordi entro questo termine, potrà rimanere capacità trasmissiva residua.
  In questo caso – previa individuazione, da parte del RUP, della tariffa più bassa praticata dall'operatore di rete – si svolgerà una nuova seduta pubblica aperta a tutti i fornitori di servizi media e audiovisivi.
  La tariffa in parola sarà sottoposta, in primis, ai fornitori di servizi che non hanno concluso l'accordo, in seconda battuta, ove questi non accettassero, a tutti gli altri Pag. 181fornitori, fino all'eventuale esaurimento della capacità trasmissiva residua disponibile.
  Saranno inoltre tenuti in considerazione gli impatti sui livelli occupazionali di dipendenti e giornalisti di FSMA locali che non assegnatari del diritto a negoziare con gli operatori di rete, valutando possibili azioni in merito.

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ALLEGATO 4

5-07080 Rotelli: Risorse finora impiegate nell'ambito degli stanziamenti previsti per il bonus TV-decoder ed il bonus rottamazione TV.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevole.

  Con l'atto in parola, l'Interrogante fa riferimento a due agevolazioni di competenza del Ministero dello sviluppo economico: il Bonus decoder e il Bonus rottamazione TV.
  A riguardo, si evidenzia che la legge di Bilancio 2018 ha previsto, per gli anni 2019-2022, un contributo a favore dei cittadini per l'acquisto di apparecchi televisivi di nuova generazione (articolo 1, comma 1039, lettera c), della legge 27 dicembre 2017, n. 205).
  Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze 18 ottobre 2019, sono state individuate le modalità attuative per l'erogazione del contributo, che riguarda l'acquisto di tv e di decoder (cosiddetto «bonus tv-decoder»).
  Si tratta, in particolare, di un'agevolazione per l'acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione di programmi TV con i nuovi standard trasmissivi (DVBT-2), che diventeranno operativi a partire dal 1° gennaio 2023, nonché per l'acquisto di decoder per la ricezione satellitare. Ciascun Bonus decoder può avere un valore fino a 30 euro (erogabile sotto forma di sconto praticato dal venditore sul prezzo del prodotto acquistato) ed è disponibile fino al 31 dicembre 2022 ovvero fino all'esaurimento delle risorse stanziate.
  Per ottenere lo sconto, i cittadini devono presentare al venditore una richiesta per acquistare una TV o un decoder beneficiando del bonus. A tal fine devono dichiarare di essere residenti in Italia e di appartenere ad un nucleo familiare di fascia ISEE che non superi i 20.000 euro e che altri componenti dello stesso nucleo non abbiano già fruito del bonus stesso.
  Successivamente, la legge n. 178 del 30 dicembre 2020 (articolo 1, comma 614), ha previsto un altro contributo per l'acquisto di apparecchi televisivi di nuova generazione, previo avvio a riciclo di quelli obsoleti (cosiddetto «bonus rottamazione tv»).
  Di quest'ultima agevolazione si può beneficiare rottamando contestualmente un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018 (data di entrata in vigore dello standard di codifica HEVC MAIN 10), per favorire l'acquisto di apparati compatibili con il nuovo standard di trasmissione del digitale terrestre DVB-T2/HEVC garantendo la sostituzione degli apparecchi televisivi obsoleti attraverso un corretto smaltimento dei rifiuti elettronici (anche in un'ottica di tutela dell'ambiente).
  Il citato bonus rottamazione TV è operativo dal 23 agosto scorso ed è rivolto a tutti i cittadini residenti in Italia senza limiti di ISEE (a differenza del Bonus decoder), attraverso uno sconto del 20 per cento sull'acquisto di un nuovo apparecchio fino a 100 euro massimo, fermo restando che – anche in tal caso – è concesso un solo bonus per l'acquisto di un televisore a famiglia.
  Per usufruire del contributo è necessario: essere residenti in Italia; rottamare correttamente un televisore acquistato prima del 22 dicembre 2018; essere in regola con il pagamento del canone di abbonamento al servizio di radiodiffusione.
  Hanno inoltre diritto al Bonus le persone fisiche residenti in Italia che al 31 dicembre 2020 risultino di età pari o superiore a 75 anni e che, in conformità con quanto stabilito dall'art. 1, comma 132, della legge n. 244 del 2007, siano esenti dal pagamento del canone al servizio di radiodiffusione in quanto aventi un reddito familiare annuo non superiore a 8 mila euro. Pag. 183
  Con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, 5 luglio 2021, sono state definite le misure attuative della nuova agevolazione e sono state apportate alcune modifiche alla disciplina prevista per il precedente bonus tv-decoder.
  Com'è noto, il contributo per la rottamazione della TV è cumulabile per l'acquisto di un apparecchio anche con il precedente incentivo (Bonus Decoder) per coloro che siano in possesso di tutti i requisiti richiesti.
  Alla luce delle disposizioni richiamate, lo stanziamento complessivo previsto per il fondo unico del Bonus rottamazione TV e Bonus TV – decoder è pari a 251 milioni di euro.
  Con riferimento specifico all'ammontare dei contributi erogati alla data del 16 novembre 2021, sentita la competente Direzione Generale del Ministero dello sviluppo economico, si rappresenta quanto segue:

   numero Contributi «Bonus TV»: 933.866;

   importo Contributi «Bonus TV»: 39.827.842,63 euro;

   numero Contributi Rottamazione: 1.165.413;

   importo Contributi Rottamazione: 86.891.127,98 euro;

   Di conseguenza, il numero di apparecchi totali risulta di 2.099.279;

   per un importo di contributi totali pari a Euro 126.718.970,61.

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ALLEGATO 5

5-07110 Nobili: Piena trasparenza dei dati relativi alla Fase I del Piano voucher, con riferimento alla distribuzione tra nuovi abbonamenti e upgrade tecnologici e alla ripartizione pro quota tra operatori.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Grazie Presidente. Grazie Onorevoli interroganti.

  Con riferimento all'interrogazione in parola, con cui si chiede di garantire la piena trasparenza dei dati relativi alla cosiddetta «Fase I» del Piano Voucher, si rappresenta quanto segue.
  Il Comitato Banda Ultralarga («COBUL»), riunitosi il 5 maggio 2020, ha approvato l'avvio di un piano di incentivazione alla domanda di connettività a banda ultralarga in favore di famiglie, imprese e scuole, in tutte le aree del Paese, in linea con quanto previsto dalla Strategia italiana per la Banda Ultralarga, approvata con deliberazione del Consiglio dei Ministri il 3 marzo 2015.
  Gli operatori che hanno presentato domanda per essere accreditati attraverso la piattaforma Voucher sono 229 e 169 sono quelli che hanno completato con successo il processo di accreditamento e sono, quindi, risultati idonei a partecipare alla fase operativa della misura.
  La procedura di accreditamento degli operatori ha verificato che ciascuno di essi fosse in possesso dei titoli necessari e non versasse in nessuna delle situazioni di cui all'art. 80 del d.lgs. n. 50/2016. Gli operatori accreditati hanno presentato le offerte commerciali relative ai servizi di connettività nell'ambito del Piano Voucher Fase I, corredate dalla propria carta dei servizi.
  In totale, sono state presentate 1.388 offerte commerciali relative ai servizi di connettività. Di queste, 824 – relative a 107 operatori – sono state approvate mentre 564 offerte sono state rifiutate perché non conformi o inadeguate.
  Dal 9 novembre 2020, i consumatori hanno potuto accedere alle offerte presentate dagli operatori e riscattare i voucher di Fase 1.
  Complessivamente, in tutta Italia, sono stati attivati oltre 200.000 voucher, per un totale di oltre 98 milioni di euro erogati.
  Inoltre, alla data del 10 novembre 2021 risultano prenotati voucher per un importo pari a oltre 8,2 milioni di euro.
  Le prenotazioni dei voucher di Fase 1 si sono chiuse il 9 novembre 2021. Gli operatori accreditati possono a tutt'oggi inserire nel portale esclusivamente le prenotazioni in esito a domande sottoscritte dai beneficiari entro tale data; tale possibilità è disponibile per gli Operatori fino al 24 novembre 2021.
  Per quanto sopra, è necessario, per Infratel, attendere la conclusione dell'inserimento nel portale delle prenotazioni valide per poter avviare un'analisi di dettaglio sugli esiti della fase 1 dei voucher per le famiglie.
  In ogni caso, e fermo restando il dato citato dall'Onorevole interrogante circa quanto indicato in occasione dell'audizione del Ministro per l'innovazione tecnologica nel corso dell'audizione del 13 aprile 2021, si fa presente che ogni valutazione di carattere competitivo, relativa a eventuali distorsioni concorrenziali, è di competenza dell'Autorità della Concorrenza e del Mercato e, pertanto, ricade al di fuori del perimetro di azione di questo Ministero.
  Tuttavia, in conclusione, si rappresenta che il Ministero dello sviluppo economico porrà in essere ogni iniziativa di competenza, al fine di evitare possibili distorsioni concorrenziali a danno dei consumatori.