CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 1 ottobre 2021
668.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere
ALLEGATO
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ALLEGATO

Comunicazioni del Presidente in merito alla verifica di cui all'articolo 1, comma 1, lettera i) della legge n. 99 del 2018, in materia di formazione delle liste elettorali.

  1 – Per le elezioni regionali in Calabria ricade nella fattispecie prevista nell'articolo 8, comma 1, lettera a), della cosiddetta «legge Severino», il candidato Domenico Lucano, per la lista «Un'altra Calabria è possibile», che sostiene il candidato Presidente Luigi De Magistris. Il candidato, se eletto, risulterebbe sospeso di diritto. Ha, infatti, riportato una condanna non definitiva per reati indicati all'articolo 7, comma 1, lettera c), della citata «legge Severino»: si tratta, tra gli altri, dei delitti di peculato e abuso di ufficio. Il candidato Domenico Lucano era stato rinviato a giudizio con decreto dell'11 aprile 2019.

  2 – Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Cosenza, risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera j), del Codice di autoregolamentazione, il candidato Gianluca Guarnaccia, per la lista «Coraggio Cosenza», che sostiene il candidato Sindaco Francesco Caruso. Il candidato, infatti, ha due rinvii a giudizio in data 4 gennaio 2021 e 23 marzo 2021, rispettivamente per un reato aggravato dall'articolo 7 del decreto-legge n. 152 del 1991, convertito in legge dalla legge n. 203 del 1991 (aggravante mafiosa) e per il reato di cui all'articolo 416-bis (associazione di stampo mafioso).

  3 – Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Siderno, risulta in violazione dell'articolo 11, comma 1, lettera a), della cosiddetta «legge Severino», il candidato Domenico Barbieri, per la lista «Corriamo insieme», che sostiene il candidato Sindaco Antonio Cutugno. Il candidato, se eletto, risulterebbe sospeso di diritto. Infatti, ha riportato una condanna non definitiva a 6 mesi di reclusione ed euro 1.032 di multa per il reato di coltivazione di stupefacenti (articolo 73, comma 5, del DPR n. 309 del 1990).

  4 – Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Roma, risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera b), del Codice di autoregolamentazione, il candidato Marcello De Vito, per la lista «Forza Italia – Berlusconi per Michetti – Libertas – Unione di centro», che sostiene il candidato Sindaco Enrico Michetti. Nei confronti del candidato, infatti, è stato emesso decreto di giudizio immediato per il reato di cui agli articoli 319 (corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio) e 321 del Codice penale.

  5 – Per il Consiglio comunale di Roma, risulta ricompresa nella fattispecie di cui all'articolo 11, comma 1, lettera a), della cosiddetta «legge Severino», la candidata Viorica Mariuta, per la lista «Movimento idea sociale MIS», che sostiene il candidato Sindaco Gianluca Gismondi. Nei confronti della candidata si determinerebbe, se eletta, la sospensione di ufficio. Infatti, risulta una condanna non definitiva per il reato di cui all'articolo 314 del Codice penale (peculato), emessa con sentenza n. 6653 del 20 luglio 2021.

  6 – Per il Consiglio comunale di Roma, risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera f), del Codice di autoregolamentazione il candidato Antonio Ruggiero, per la lista «Movimento idea sociale MIS», che sostiene il candidato Sindaco Gianluca Gismondi; infatti, nei confronti del candidato risulta emesso decreto che fissa il giudizio per il reato di cui all'articolo 648-ter del Codice penale (impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita).

  7 – Per il Consiglio comunale di Roma, risulta in violazione dell'articolo 1, comma 1, lettera b), del Codice di autoregolamentazione la candidata Maria Capozza, per la lista «Forza Italia – Berlusconi per Michetti Pag. 6 – Libertas – Unione di centro», che sostiene il candidato Sindaco Enrico Michetti; infatti, nei confronti della candidata risulta emesso decreto che fissa il giudizio per i reati di cui agli articoli 319 e 320 del Codice penale (corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio e corruzione di persona incaricati di un pubblico servizio).

  8 – Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Napoli, risulta ricompreso nella fattispecie di cui all'articolo 11, comma 1, lettera a), della cosiddetta «legge Severino» il candidato Carlo De Gregorio, per la lista «Essere Napoli», che sostiene il candidato Sindaco Catello Maresca. Il candidato, se eletto, risulterebbe sospeso di diritto. Infatti nei suoi confronti è stata emessa una sentenza di condanna di primo grado per il reato di cui all'articolo 73, comma 4 del DPR 309 del 1990 (importazione, detenzione e commercio di sostanze stupefacenti), alla pena di anni 2 di reclusione ed euro 5.200 di multa.

  9 – Per quanto riguarda le elezioni del Consiglio comunale e del Sindaco di Bologna, risulta ricompreso nella fattispecie di cui all'articolo 15, comma 1, della cosiddetta «legge Severino» il candidato Riccardo Monticelli, per la lista «Coalizione civica per Bologna coraggiosa, ecologista, solidale», che sostiene il candidato Sindaco Matteo Lepore. Al soggetto, che è da dichiararsi incandidabile, è stata inflitta, con pronuncia irrevocabile la pena di 4 mesi di reclusione ed euro 1.000 di multa, per il delitto di detenzione a fini di spaccio (articolo 73, comma 5 del DPR 309 del 1990). Va precisato che al momento della presentazione della candidatura il casellario giudiziale non presentava riferimenti alla pronuncia.

  10 – Una richiesta è stata avanzata dal Senatore Marco Pellegrini in esito alla quale si è sottoposta a controllo la posizione di un candidato Sindaco per il Comune di Cerignola, in provincia di Foggia. La decisione del 1° giugno 2021 della Corte di Appello di Bari ha sancito l'incandidabilità del signor Franco Metta. Pur non trattandosi di pronuncia definitiva, essa rileva ai sensi dell'art. 1, comma 2, lettera c), del Codice di autoregolamentazione. Tale norma, infatti, precluderebbe la presentabilità di candidati che abbiano ricoperto la carica di Sindaco in Comuni sciolti ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267. Pertanto, secondo la disciplina citata non è presentabile come candidato Sindaco il signor Franco Metta, avendo questi ricoperto le stesse funzioni nel Comune di Cerignola, i cui organi elettivi furono sciolti proprio in forza dell'articolo 143 del Testo unico Enti Locali.