CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 settembre 2021
657.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Programma di lavoro della Commissione per il 2021 – Un'Unione vitale in un mondo fragile (COM (2020) 690 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2021 (Doc. LXXXVI, n. 4).

PARERE APPROVATO

  La III Commissione (Affari esteri e comunitari),

   esaminati congiuntamente, per le parti di propria competenza, il Programma di lavoro della Commissione per il 2021 «Un'Unione vitale in un mondo fragile» (COM(2020)690 final) e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2021 (Doc. LXXXVI, n. 4);

   premesso che il ritardo con i quali i due documenti programmatici vengono esaminati incide negativamente sulla capacità del Parlamento di esercitare la propria attività di indirizzo, con particolare riguardo ai dossier che sono già entrati in una fase negoziale avanzata;

   tenuto conto che l'irrompere della crisi afghana nello scenario internazionale ha inciso in profondo sul Programma di lavoro della Commissione per la restante parte dell'anno in corso e per i mesi a venire, come confermano l'intensa attività che ha impegnato l'Alto Rappresentante, le decisioni assunte sul ruolo del SEAE nel Paese e sull'avvio di una fase nella cooperazione con gli Stati confinanti e l'impatto che la crisi sta avendo sull'azione esterna dell'UE e anche per la politica di difesa comune. La strategia dell'Unione europea sull'Afghanistan, in coordinamento con le Nazioni Unite, il G7, il G20 e altri partner e attori regionali, dovrà soprattutto gestire le conseguenze di breve e medio periodo della crisi in termini di flussi migratori, di rischio terroristico, di contrasto a fenomeni criminali incluso il traffico di stupefacenti e la tratta di esseri umani. La crisi afghana rende improcrastinabile la elaborazione di uno strumento rafforzato di politica estera comune ed un conseguente ripensamento dei meccanismi di difesa comune, a partire dalla progettazione di un autentico esercito europeo, anche in un'ottica di rilancio del rapporto UE-NATO;

   ritenendo assai rilevante per l'Italia il carattere prioritario riconosciuto dalla Commissione europea al Vicinato orientale e meridionale, ai Balcani occidentali e all'Africa, nonché al rafforzamento del multilateralismo, anche promuovendo la riforma delle principali Organizzazioni internazionali e lo sviluppo di piattaforme di cooperazione in vari settori, dalla fiscalità al digitale, dall'ambiente alla sicurezza negli approvvigionamenti di materie prime;

   valutata favorevolmente la Comunicazione sugli aiuti umanitari presentata a febbraio scorso, focalizzata, in particolare, sulle nuove modalità di collaborazione con i Paesi partner e altri donatori, per migliorare la capacità di risposta umanitaria europea;

   apprezzato inoltre l'impegno per l'aggiornamento della politica dell'UE nella regione artica, particolarmente esposta ai cambiamenti climatici, alle pressioni ambientali e al conseguente impatto sull'economia;

   valutato favorevolmente l'annuncio di una proposta di revisione della Direttiva sulla tutela consolare, volta ad agevolarne la fruizione per i cittadini dell'Unione, in particolare durante le crisi, sfruttando al meglio la rete di Delegazioni dell'UE;

   accolto con favore l'annuncio che la Commissione europea, nella realizzazione Pag. 80del suo programma di lavoro, cercherà di prendere in considerazione gli orientamenti dei cittadini che emergeranno dai lavori della Conferenza sul futuro dell'Europa;

   con riferimento alla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2021, apprezzato il sostegno perdurante e coerente del Governo italiano – anche sfruttando i fora di cooperazione regionale attivi nell'area – all'integrazione europea dei Balcani Occidentali, decisiva per evitare il riemergere di pericolosi nazionalismi e ridimensionare la crescente influenza di attori terzi come Cina, Russia e Turchia;

   apprezzato, in particolare, il rilievo prioritario riconosciuto dall'Esecutivo al processo di formazione di una strategia comune coerente con gli interessi del sistema economico produttivo italiano, per offrire nuove opportunità di sbocco per l'export italiano, diversificare le possibilità di approvvigionamento del sistema economico-produttivo nazionale e sostenerne l'internazionalizzazione, nonché modernizzare gli strumenti di difesa commerciale per contrastare misure unilaterali che violino le regole internazionali e compromettano gli interessi dell'Unione;

   valutato positivamente l'impegno del Governo a coinvolgere nelle attività della Conferenza sul futuro dell'Europa una rappresentanza il più possibile diversificata di esponenti del mondo accademico, delle istituzioni – incluso il Parlamento – della società civile e della cittadinanza, con un'attenzione particolare ai più giovani, anche organizzando un'apposita conferenza con la partecipazione di giovani dei Paesi del Mediterraneo e dei Balcani occidentali, nonché un evento a carattere parlamentare;

   condiviso l'obiettivo del Governo di rafforzare la posizione unitaria dell'UE sulle principali questioni internazionali, valorizzando, in particolare, la prospettiva italiana per la stabilizzazione della Libia e cooperando, con i partner UE e NATO, per assicurare la sicurezza e stabilità del Mediterraneo orientale;

   apprezzato l'impegno dell'Esecutivo a monitorare la gestione ordinata della Brexit, cercando di contenere il più possibile gli effetti negativi sui rapporti economico-commerciali tra Italia e Regno Unito e assicurando la tutela degli interessi prioritari del Paese, con particolare riferimento ai diritti dei cittadini italiani residenti nel Regno Unito, nonché assicurando il massimo sostegno alla candidatura di Milano ad ospitare la nuova sezione della divisione centrale del Tribunale di primo grado del costituendo Tribunale unificato dei brevetti,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2020. C. 3258 Governo, approvato dal Senato.

RELAZIONE APPROVATA

  La III Commissione,

   esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 3258, recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2020;

   premesso che:

    le risorse finanziarie assegnate al MAECI in termini di stanziamenti iniziali ammontano nel 2020 a circa 3 miliardi, divenuti in corso di gestione 4,3 miliardi di stanziamento definitivo, con un incremento di 1,3 miliardi, pari al 43 per cento dello stanziamento iniziale. Di tale aumento, circa 881 milioni, pari al 20,7 per cento dello stanziamento definitivo, sono stati destinati all'emergenza Covid;

    appare significativo l'incremento in termini di spese correnti del programma 2, Cooperazione allo sviluppo, pari allo 0 per cento: dagli 1,2 miliardi stanziati nel 2019 si è, infatti, passati agli 1,3 miliardi del 2020, il 31 per cento circa degli stanziamenti dell'intero Ministero. Sul totale trasferito di 650,7 milioni a chiusura esercizio (erano 530 milioni nel 2019), la quasi totalità delle risorse è stanziata sui tre capitoli che attribuiscono risorse all'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS), per un totale di 641,4 milioni. Se a tale importo si aggiungono anche i 2,5 milioni stanziati per la ristrutturazione della sede istituzionale, l'Agenzia ha ricevuto nel 2020 dal Ministero 643,9 milioni di euro;

    hanno subito decrementi i fondi stanziati per il programma 8 Italiani nel mondo e politiche migratorie, passato da poco più di 87,5 milioni del 2019 a 68,2 milioni nel 2020, e sul Fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i paesi africani e con altri paesi d'importanza prioritaria per i movimenti migratori, passato dai 50 milioni stanziati nel 2019 ai circa 31,85 milioni del 2020;

    con riferimento alla allegata Relazione sull'utilizzo degli stanziamenti per le politiche di cooperazione allo sviluppo, prevista dall'articolo 14, comma 2, della legge n. 125 del 2014, l'aiuto pubblico allo sviluppo comunicato finora dalle Amministrazioni pubbliche italiane per l'anno 2020 è pari a 3.673,31 milioni di euro, corrispondente allo 0,22 per cento del Reddito nazionale lordo;

    l'Italia si colloca, pertanto, al decimo posto nella classifica dei donatori del DAC per ammontare di APS ed al ventesimo posto con riferimento al rapporto APS/RNL;

    con riferimento ai canali di intervento, il multilaterale rappresenta al momento il 73 per cento dell'APS complessivo, mentre sul piano geografico le erogazioni lorde effettuate nel 2020 confermano la priorità all'Africa (55 per cento); ai Balcani e al Medio Oriente (24 per cento), all'Asia e Oceania (14 per cento) e alle Americhe (7 per cento);

    una quota di fondi, pari al 18 per cento, è stata utilizzata per il finanziamento di iniziative «non geograficamente ripartibili», quali ad esempio il sostegno finanziario al funzionamento della Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi, al Fondo delle Nazioni Unite per le Emergenze (CERF) ed alle attività di advocacy del Centro Internazionale per lo Sminamento Umanitario di Ginevra e anche per il sostegno Pag. 82diretto ai cosiddetti «First Responders», ossia gli operatori locali dei Paesi beneficiari degli interventi, capaci di rispondere alle crisi in maniera più tempestiva ed in linea con i bisogni locali;

    il MEF è Amministrazione capofila nelle erogazioni (52,83 per cento) che includono la quota parte del contributo al bilancio dell'Unione europea e i contributi a Banche e Fondi di Sviluppo. Il MAECI si colloca in seconda posizione destinando, insieme all'AICS, 1,29 miliardi di euro alla cooperazione allo sviluppo, pari al momento al 35,14 per cento dell'APS,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 3

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021. C. 3259 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2021.

PROPOSTA DI RELAZIONE PRESENTATA DAL RELATORE

  La III Commissione,

   esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge, approvato dal Senato, recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2021, con riferimento alla Tabella n. 6, recante lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2021;

   premesso che:

    lo stato di previsione del MAECI per il 2021, per effetto delle variazioni intervenute nel corso della gestione, reca spese in competenza per un totale di 3.587,18 milioni di euro, di cui 3.398,35 milioni di parte corrente e 188,82 milioni in conto capitale;

    le autorizzazioni di cassa, identiche alla competenza, ammontano a 3.587,18 milioni di euro, dei quali 3.398,35 milioni di parte corrente e 188,82 milioni in conto capitale;

    la consistenza dei residui presunti risulta valutata, al 1° gennaio 2021, in 57,8 milioni, dei quali 4,24 milioni di parte corrente, e 53,56 milioni ascrivibili al conto capitale. La massa spendibile ammonta, quindi, a 3.644,98 milioni, con un coefficiente di realizzazione che si attesta intorno al 98,41 per cento;

    tali previsioni hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio finanziario sia per l'incidenza di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2021, che hanno già prodotto i loro effetti sulle poste di bilancio, sia in conseguenza delle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame;

    le variazioni complessivamente apportate al bilancio per atti amministrativi hanno determinato un aumento di 294,6 milioni di euro delle dotazioni di competenza e di 594,6 milioni delle autorizzazioni di cassa, dovuti ad atti intercorsi nel periodo gennaio-maggio 2021, in relazione a provvedimenti legislativi e a norme di carattere generale nel frattempo adottate. In particolare, si segnala che 300 milioni di euro di sola cassa derivano da prelevamento dall'apposito fondo;

    con il provvedimento in esame, con riferimento allo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, le previsioni per il 2021 risultano assestate a 3.881,79 milioni per la competenza, dei quali 3.622,86 milioni di parte corrente e 258,92 milioni di conto capitale. Per quanto concerne le autorizzazioni di cassa le previsioni si assestano a 4.193,69 milioni, di cui 3.936,55 di parte corrente e 257,13 di conto capitale;

    i residui si assestano a 716,81 milioni di euro, di cui 381,53 milioni ricadono nella parte corrente e 335,27 milioni nel conto capitale;

    la massa spendibile risulta pari a 4.598,6 milioni e il coefficiente di realizzazione si attesta al 91,19 per cento circa,

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DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti osservazioni:

   si valuti l'esigenza di adottare senza ritardo misure necessarie ad invertire il trend concernente l'investimento in Aiuto pubblico allo sviluppo al fine di realizzare l'obiettivo dello 0,7 per cento del RNL, al quale l'Italia si è impegnata in sede OCSE per la realizzazione dell'Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile;

   si valuti l'urgenza di rifinanziare e coordinare adeguatamente fra i diversi attori le misure di promozione della lingua e cultura italiana, nel contesto dello sforzo per la promozione dell'internazionalizzazione del Sistema Paese provvedendo fin da ora ad impostare in tale direzione la legge di bilancio per il 2022;

   si valuti, infine, l'esigenza di assicurare un efficace supporto alla internazionalizzazione delle imprese garantendo il sostegno finanziario nel perdurare dell'emergenza epidemiologica, riducendo i tempi di erogazione degli stanziamenti.

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ALLEGATO 4

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2021. C. 3259 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2021.

RELAZIONE APPROVATA

  La III Commissione,

   esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge, approvato dal Senato, recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2021, con riferimento alla Tabella n. 6, recante lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2021;

   premesso che:

    lo stato di previsione del MAECI per il 2021, per effetto delle variazioni intervenute nel corso della gestione, reca spese in competenza per un totale di 3.587,18 milioni di euro, di cui 3.398,35 milioni di parte corrente e 188,82 milioni in conto capitale;

    le autorizzazioni di cassa, identiche alla competenza, ammontano a 3.587,18 milioni di euro, dei quali 3.398,35 milioni di parte corrente e 188,82 milioni in conto capitale;

    la consistenza dei residui presunti risulta valutata, al 1° gennaio 2021, in 57,8 milioni, dei quali 4,24 milioni di parte corrente, e 53,56 milioni ascrivibili al conto capitale. La massa spendibile ammonta, quindi, a 3.644,98 milioni, con un coefficiente di realizzazione che si attesta intorno al 98,41 per cento;

    tali previsioni hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio finanziario sia per l'incidenza di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2021, che hanno già prodotto i loro effetti sulle poste di bilancio, sia in conseguenza delle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame;

    le variazioni complessivamente apportate al bilancio per atti amministrativi hanno determinato un aumento di 294,6 milioni di euro delle dotazioni di competenza e di 594,6 milioni delle autorizzazioni di cassa, dovuti ad atti intercorsi nel periodo gennaio-maggio 2021, in relazione a provvedimenti legislativi e a norme di carattere generale nel frattempo adottate. In particolare, si segnala che 300 milioni di euro di sola cassa derivano da prelevamento dall'apposito fondo;

    con il provvedimento in esame, con riferimento allo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, le previsioni per il 2021 risultano assestate a 3.881,79 milioni per la competenza, dei quali 3.622,86 milioni di parte corrente e 258,92 milioni di conto capitale. Per quanto concerne le autorizzazioni di cassa le previsioni si assestano a 4.193,69 milioni, di cui 3.936,55 di parte corrente e 257,13 di conto capitale;

    i residui si assestano a 716,81 milioni di euro, di cui 381,53 milioni ricadono nella parte corrente e 335,27 milioni nel conto capitale;

    la massa spendibile risulta pari a 4.598,6 milioni e il coefficiente di realizzazione si attesta al 91,19 per cento circa,

Pag. 86

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti osservazioni:

   si valuti l'esigenza di adottare senza ritardo misure necessarie ad invertire il trend concernente l'investimento in Aiuto pubblico allo sviluppo al fine di realizzare l'obiettivo dello 0,7 per cento del RNL, al quale l'Italia si è impegnata in sede OCSE per la realizzazione dell'Agenda 2030 sullo Sviluppo Sostenibile;

   si valuti, altresì, l'esigenza di ripristinare gli stanziamenti a favore del cosiddetto «Fondo Africa», in quanto strumento cruciale per incrementare dialogo e cooperazione con i Paesi africani e con altri Paesi d'importanza prioritaria per la prevenzione dei flussi migratori;

   si valuti l'urgenza di rifinanziare e coordinare adeguatamente fra i diversi attori le misure di promozione della lingua e cultura italiana, nel contesto dello sforzo per la promozione dell'internazionalizzazione del Sistema Paese, provvedendo fin da ora ad impostare in tale direzione la legge di bilancio per il 2022;

   si valuti, infine, l'esigenza di assicurare un efficace supporto alla internazionalizzazione delle imprese garantendo il sostegno finanziario nel perdurare dell'emergenza epidemiologica, anche al fine di ridurre i tempi di erogazione degli stanziamenti.