CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 maggio 2021
595.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019 (C. 3038 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),

   esaminato il disegno di legge C. 3038 Governo, approvato dal Senato, recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019»;

   apprezzati gli obiettivi dell'infrastruttura di interconnessione elettrica oggetto dell'Accordo in esame, che consentirà alla Tunisia di importare energia prodotta in Italia e, in seguito, di esportare elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili, al fine di migliorare l'integrazione dei mercati, ridurre i problemi di bilanciamento elettrico e migliorare la sicurezza degli approvvigionamenti e la relativa sostenibilità, nell'ambito di un sistema euro-mediterraneo interconnesso;

   richiamata l'inclusione del progetto d'interconnessione in esame nella proposta di Piano nazionale integrato per l'energia e il clima (PNIEC) per il periodo 2021-2030, in quanto considerato dalla Commissione europea tra i progetti di comune interesse che potranno usufruire dei fondi dell'Unione;

   tenuto conto del previsto finanziamento parziale dell'infrastruttura a valere sui contributi comunitari, al cui conseguimento è condizionata l'attuazione dell'Accordo;

   considerato il significato strategico dell'Accordo, con riferimento al rafforzamento del ruolo nazionale nell'area mediterranea e in un'ottica di crescente integrazione dei Paesi mediterranei con il mercato europeo,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Relazione sullo Stato di diritto 2020 – La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea (COM(2020)580 final).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,

   esaminata, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: «Relazione sullo Stato di diritto 2020 – La situazione dello Stato di diritto nell'Unione europea»;

   premesso che la relazione per il 2020 rappresenta il primo atto del nuovo meccanismo per lo Stato di diritto, con cui la Commissione europea ha avviato un ciclo annuale di valutazione delle condizioni di salute di quello che è ritenuto il principio cardine dell'architettura costituzionale degli ordinamenti moderni, oltreché uno dei valori fondanti l'UE, richiamato dall'articolo 2 del Trattato sull'Unione europea, ossia il principio dello Stato di diritto;

   apprezzato che la Commissione europea si sia attivata per definire un monitoraggio periodico dei valori dello Stato di diritto, anche alla luce delle criticità evidenziate dai vigenti strumenti di prevenzione e risposta previsti dal diritto unionale, prima fra tutti la procedura ai sensi dell'articolo 7 del Trattato sull'Unione,

   considerato che:

    il ciclo annuale di valutazione mira sostanzialmente, negli intendimenti della Commissione, a diffondere un'approfondita consapevolezza delle questioni che interessano lo Stato di diritto e a realizzare un ambiente europeo in grado di prevenire minacce e criticità che possano comprometterne il rispetto;

    la relazione costituisce l'occasione per stimolare un dibattito costruttivo, in cui il ruolo e il coinvolgimento dei Parlamenti nazionali sono cruciali lungo tre dimensioni: le attività consultive svolte dalla Commissione in sede di redazione della relazione annuale; il dialogo a livello nazionale sulle risultanze della relazione predisposta dalla Commissione; il follow up del meccanismo tramite un dibattito interparlamentare;

    il 7 ottobre 2020, l'Assemblea plenaria del Parlamento europeo ha approvato una risoluzione sull'istituzione di un meccanismo europeo in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali, nella quale propone l'adozione di un accordo interistituzionale, al fine di tradurre il meccanismo disegnato dalla Commissione in una procedura giuridicamente vincolante, e il cui ambito di applicazione si estenda anche a democrazia e diritti fondamentali, nonché di rafforzare il ruolo della Commissione nel predisporre raccomandazioni specifiche per Paese, dalla cui mancata attuazione dovrebbero discendere concrete misure dell'Unione, fra cui le procedure di cui al citato articolo 7, procedimenti d'infrazione e la condizionalità di bilancio;

   rilevato che:

    la Commissione europea esamina nella relazione quattro ambiti essenziali: l'indipendenza, la qualità e l'efficienza dei sistemi della giustizia; il quadro applicabile alla lotta anticorruzione; il pluralismo e la libertà dei media; le altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri;

    la Relazione consiste di una parte di carattere generale, volta a individuare tendenze Pag. 256 comuni agli Stati membri e best practises emerse in uno o più Paesi, e di ventisette capitoli che contengono le valutazioni specifiche della situazione nei singoli Stati membri;

    il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, recentemente trasmesso alla Commissione europea, inserisce la giustizia tra le riforme orizzontali o di contesto, da realizzare non solo tramite modifiche ordinamentali, ma anche con il potenziamento delle risorse umane e delle dotazioni strumentali e tecnologiche dell'intero sistema giudiziario italiano, al quale sono destinati specifici investimenti;

    sottolineata la necessità che il presente parere, unitamente al documento finale della Commissione di merito, sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   valutino le Commissioni di merito l'opportunità di segnalare, nelle competenti sedi europee, che:

    a) il ciclo annuale di valutazione del principio dello Stato di diritto potrebbe essere ulteriormente strutturato e reso più efficace attraverso l'organizzazione di un'apposita sessione parlamentare, per l'esame contestuale della relazione della Commissione da parte di tutti i Parlamenti nazionali, che consentirebbe anche di sviluppare le opportune sinergie nell'ambito della cooperazione interparlamentare;

    b) ai fini di un rafforzamento del ciclo annuale di monitoraggio dei valori dello Stato di diritto, la relazione della Commissione potrebbe essere corredata di raccomandazioni specifiche per paese, sulla scorta di quelle formulate nel contesto del semestre europeo, da verificare nelle successive relazioni, sulla base di un meccanismo disciplinato da un accordo tra le istituzioni europee – come auspicato dal Parlamento europeo – e con un forte coinvolgimento dei Parlamenti nazionali;

    c) le misure e le riforme in materia di giustizia, prospettate nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza, vanno nella direzione di aumentare l'efficienza dei procedimenti giudiziari e di ridurne la durata e, pertanto, la loro implementazione potrà essere monitorata anche nelle prossime relazioni sullo Stato di diritto.