CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 25 maggio 2021
594.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
ALLEGATO
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ALLEGATO

Proposta di atto di indirizzo sulla presenza delle forze politiche di opposizione nel servizio pubblico radiotelevisivo nei periodi non elettorali presentata dal Presidente Barachini.

  La Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi

   premesso che:

    la tutela del pluralismo all'interno del servizio pubblico radiotelevisivo e, più in generale, dei servizi di media audiovisivi e radiotelevisivi è uno dei cardini del nostro ordinamento, diretta emanazione dell'articolo 21 della Costituzione;

    la legge n. 103 del 1975 assegna alla Commissione la determinazione dell'indirizzo generale e l'esercizio della vigilanza dei servizi radiotelevisivi,

    la legge sulla par condicio (legge n. 28 del 2000), all'articolo 1, comma 1, prevede, in via generale che l'accesso ai mezzi di informazione per la comunicazione politica è garantito a tutti i soggetti politici in condizioni di parità di trattamento e di imparzialità;

    il testo unico dei servizi media audiovisivi e radiofonici (decreto legislativo n. 177 del 2005) afferma, all'articolo 7, comma 2, lettera c), il generale principio secondo cui «l'accesso di tutti i soggetti politici alle trasmissioni di informazione e di propaganda elettorale e politica va garantito in condizioni di parità di trattamento e di imparzialità»;

    la Corte costituzionale, pronunciandosi, con sentenza n. 155 del 2002, sulla legge sulla par condicio, ha precisato che «il diritto alla completa ed obiettiva informazione del cittadino appare [...] tutelato in via prioritaria soprattutto in riferimento a valori costituzionali primari, che non sono tanto quelli [...] alla pari visibilità dei partiti, quanto piuttosto quelli connessi al corretto svolgimento del confronto politico su cui in permanenza si fonda, indipendentemente dai periodi di competizione elettorale, il sistema democratico»;

    la deliberazione del 18 dicembre 2002, integrata nella seduta del 29 ottobre 2003, con la quale la Commissione di vigilanza è intervenuta in materia di comunicazione politica e messaggi autogestiti nei periodi non interessati da campagne elettorali o referendarie, attribuisce a ogni direttore responsabile di testata il compito di garantire, nei programmi di informazione, «un'equa rappresentazione di tutte le opinioni politiche assicurando la parità di condizioni nell'esposizione di opinioni politiche presenti nel Parlamento nazionale e nel Parlamento europeo»;

    l'Atto di indirizzo sulle garanzie del pluralismo nel servizio pubblico radiotelevisivo, approvato dalla Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi nella seduta dell'11 marzo 2003 ha raccomandato che «tutte le trasmissioni di informazione – dai telegiornali ai programmi di approfondimento – devono rispettare rigorosamente, con la completezza dell'informazione, la pluralità dei punti di vista e la necessità del contraddittorio»;

    l'articolo 14 del Regolamento della Commissione stabilisce che questa eserciti i poteri e le funzioni che le sono attribuite dalla legge, adottando, quando occorra, risoluzioni contenenti le direttive per la società concessionaria;

   considerato che:

    il Governo presieduto da Mario Draghi, sostenuto da un'amplissima maggioranza parlamentare, rappresenta una situazione eccezionale nella dinamica politica, in cui l'opposizione è costituita da una porzione esigua del Parlamento, al cui in interno, peraltro, vi è un unico partito costituito in Gruppi parlamentari;

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    oltre alla garanzia alle forze politiche di spazi proporzionati al consenso ricevuto dagli elettori occorre perciò tenere adeguatamente conto anche della funzione da queste svolte, di maggioranza o di opposizione all'Esecutivo, a tutela della funzione costituzionale di quest'ultima, che evidentemente verrebbe limitata dall'esclusiva applicazione del criterio della proporzionalità alla rappresentanza parlamentare, indipendentemente dall'appartenenza delle forze politiche all'uno o all'altro campo;

    ai fini del calcolo degli spazi televisivi effettivi riservati a ciascuna forza politica occorre introdurre, accanto ai dati del «tempo di attenzione» e del «tempo gestito direttamente», meccanismi di ponderazione che consentano una pesatura di quegli stessi spazi sulla base degli ascolti registrati sulle diverse reti e nelle varie fasce orarie della giornata;
    è del pari doveroso che, all'interno dei programmi di informazione, a partire naturalmente dai telegiornali, sia sempre garantita, con adeguato tempo di parola, la presenza del punto di vista dell'opposizione;

    l'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, con delibera n. 92/21/CONS dell'11 marzo 2021, ha adottato un atto di indirizzo sul rispetto dei principi a tutela della correttezza, completezza, imparzialità e pluralismo dell'informazione, con la quale ha disposto che, nei programmi di informazione i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici nazionali debbano assicurare, nell'ambito della loro autonomia editoriale, la realizzazione di un effettivo e leale contraddittorio e un adeguato rilievo alle posizioni delle forze politiche che non sostengono l'attuale Governo;

    il mutato quadro politico, anche alla luce delle risultanze dell'attività conoscitiva svolta, rende necessaria l'approvazione di un apposito atto di indirizzo anche da parte della Commissione,

    formula le seguenti direttive nei confronti della Società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo:

     1. La RAI garantisce, nei periodi non elettorali, all'interno dei propri programmi di informazione, telegiornali e programmi di approfondimento, adeguati spazi alle forze politiche di opposizione, sia quanto al tempo di parola, sia quanto al tempo di notizia, anche incrementando sensibilmente il dato risultante dall'esclusiva applicazione della proporzionalità alla rappresentanza parlamentare.

     2. La RAI garantisce che, all'interno di ogni singolo programma di informazione, a fronte di notizie riguardanti le posizioni del Governo e della maggioranza, siano sempre riportate le posizioni dell'opposizione, con un tempo di parola proporzionato a quello riconosciuto agli altri soggetti politici al fine assicurare un effettivo e leale contraddittorio.

     3. La RAI garantisce la comparazione effettiva tra gli spazi attribuiti alle forze politiche sulla base degli ascolti, facendo ricorso ad appositi meccanismi di ponderazione per rete e fasce orarie, al fine di tutelarne la reale visibilità in termini quantitativi e qualitativi.

     4. La RAI trasmette alla Commissione una relazione mensile sull'applicazione del presente atto di indirizzo.