CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 1 ottobre 2020
445.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-04581 Deidda: Sulla posizione italiana all'interno della cooperazione rafforzata PESCO.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito al progetto franco-tedesco relativo alla realizzazione di un nuovo carro armato da combattimento, va preliminarmente osservato che esso non rientra nell'alveo delle iniziative PESCO; peraltro, qualora il progetto avesse fatto parte della Cooperazione, un suo eventuale allargamento alla partecipazione di altri Paesi sarebbe comunque rientrato nella discrezionalità degli Stati Membri promotori.
  Nella medesima ottica, va puntualizzato che l'adesione alla Cooperazione Strutturata Permanente non preclude la sottoscrizione di accordi di natura intergovernativa, ovvero industriale, tra gli Stati Membri al di fuori della sua cornice.
  Ciò doverosamente premesso, va detto che la Difesa ha sempre dedicato la massima attenzione al progetto in questione, sfruttando reiteratamente – come avvenuto in sede di colloqui bilaterali anche recenti – ogni plausibile occasione per promuovere un cambio di postura dell'attuale consorzio franco-tedesco in favore di una partecipazione italiana sin dalla fase iniziale.
  Va comunque precisato che, in ogni caso, sul tema del «Main Battle Ground Tank» la Difesa è impegnata ad individuare ulteriori possibili soluzioni, qualora il progetto del consorzio in questione non veda soddisfatte le aspettative nazionali. Al riguardo, sono in valutazione opzioni alternative in stretta sinergia con il comparto industriale; in particolare, si sta proseguendo nella ricerca di possibili partner strategici allo scopo di proporre, in maniera coerente, una progettualità volta allo sviluppo in cooperazione di un carro europeo.
  Ciò, nell'ottica di non «perdere terreno» rispetto all'iniziativa franco-tedesca qualora essa non venga aperta ad eventuali altri partner.
  Nello stesso tempo, al fine di poter continuare a disporre di assetti prontamente impiegabili, l'impegno nazionale è focalizzato su un'azione mirata a migliorare le prestazioni del Carro ARIETE garantendone il mantenimento allo stato dell'arte affinché possa essere aderente alle specifiche capacitive delineate nei requisiti sia Nazionali che NATO, così da poter fungere da «soluzione ponte» fino al ripianamento con una piattaforma di nuova generazione.
  Al riguardo, è già stato assegnato un contratto al CIO – il Consorzio Leonardo/Iveco che lo ha prodotto tra il 1995 ed il 2002 – per un ammontare di 35 milioni di euro per la realizzazione di 3 prototipi, funzionali al successivo ammodernamento di mezza vita (Middle Life Update – MLU), di ulteriori 125 carri.
  Per completezza d'informazione, rappresento, infine, che l'ipotesi di far rientrare l'MLU del carro ARIETE nell'ambito dei progetti PESCO, prospettata dall'interrogante, non è percorribile in virtù del fatto che il regolamento della Cooperazione prevede che, per essere eleggibile, un progetto debba avere almeno due partecipanti, mentre l'assetto in parola è in dotazione alle sole Forze Armate italiane.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-04575 Misiti: Sulla fornitura di motovedette ai Carabinieri.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In relazione a quanto esposto in premessa all'atto, il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri ha precisato che dopo l'approvazione del decreto legislativo n. 177 del 2016, il servizio navale dell'Arma è stato rivisitato, prevedendo le necessarie rimodulazioni del dispositivo.
  L'impiego degli assetti navali dell'Arma è nel rispetto dell'articolo 4 del richiamato decreto legislativo n. 177 del 2016 che ha disposto la soppressione delle squadre nautiche della Polizia di Stato e dei siti navali dell'Arma dei Carabinieri, fatto salvo il mantenimento delle moto d'acqua per la vigilanza dei litorali, dei natanti presenti nella laguna di Venezia, delle unità navali impiegate nelle acque interne (fiumi, laghi, canali, lagune e altro) e nelle isole minori dove, per esigenze di ordine e sicurezza pubblica, svolgono compiti di polizia, tutela ambientale e protezione civile.
  Il bando di gara – cui si riferisce l'interrogante – relativo all'acquisto di 16 motovedette d'altura per il Servizio Navale dell'Arma, è stato pubblicato per rinnovare la vetusta flotta attuale che non assicura più – dopo circa 20 anni di vita operativa media – l'efficacia operativa tantomeno soddisferà, in futuro, il rispetto delle normative in materia d'inquinamento ambientale.
  Per quanto concerne, inoltre, la previsione del bando di gara, relativa alla «capacità dei natanti di operare in acque costiere così come in mare aperto in un raggio di almeno 150 miglia dalle linee di base», il Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri ha segnalato che la capacità tecnica delle motovedette, richiesta nel capitolato tecnico di bando, è necessaria alla loro utilizzazione in sicurezza, al fine di garantire livelli di robustezza e tenuta del mare che consentano di operare anche in condizioni particolarmente avverse, soprattutto per il collegamento con le isole minori, dove sono stanziate, quale unico presidio di polizia, le Stazioni dei Carabinieri.