CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 settembre 2020
443.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
ALLEGATO

ALLEGATO

Schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund.

RILIEVI DELIBERATI DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze,
   esaminato lo schema di relazione all'Assemblea predisposto, ai sensi dell'articolo 143, comma 1, del Regolamento, dalla V Commissione Bilancio sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery fund;
   rammentato che il Recovery fund rappresenta un dispositivo per la ripresa e la resilienza nell'ambito del programma Next Generation EU, approvato dal Consiglio europeo il 21 luglio 2020, insieme al Quadro finanziario pluriennale 2021-2027;
   ricordato altresì che il Governo italiano sta elaborando il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), attraverso il quale il nostro Paese avrà accesso, sulla base di specifici progetti, alle risorse del citato programma;
   evidenziato che la condizione primaria affinché i progetti presentati siano ammissibili è che essi siano allineati con le Raccomandazioni specifiche indirizzate all'Italia e con le sfide e le priorità di policy individuate nell'ambito del Semestre europeo;
   rammentato che il Consiglio europeo ha costantemente sollecitato l'Italia – con riferimento al settore fiscale – a spostare la pressione fiscale dal lavoro, in particolare riducendo le agevolazioni fiscali e riformando i valori catastali non aggiornati; contrastare l'evasione fiscale, in particolare nella forma dell'omessa fatturazione, potenziando i pagamenti elettronici obbligatori anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti, da ultimo con la Raccomandazione 1 del 2019;
   sottolineato, per quanto riguarda il sistema bancario e finanziario, che il Consiglio ha raccomandato di favorire la ristrutturazione dei bilanci delle banche, in particolare per le banche di piccole e medie dimensioni, migliorando l'efficienza e la qualità degli attivi, continuando la riduzione dei crediti deteriorati e diversificando la provvista; di migliorare il finanziamento non bancario per le piccole imprese innovative (Raccomandazione 5 del 2019), nonché di facilitare l'accesso al credito, quale strumento di vitale importanza per le piccole e medie imprese, per le aziende innovative e per i liberi professionisti, così come la certezza nei tempi di pagamento (Raccomandazione 3 del 2020);
   preso atto altresì che nella Relazione per paese relativa all'Italia (Country Report) del 26 febbraio 2020, la Commissione rileva come nel complesso l'Italia abbia compiuto progressi significativi nella lotta contro l'evasione fiscale, anche grazie al rafforzamento degli obblighi dell'uso dei pagamenti elettronici; alcuni progressi nella promozione della ristrutturazione dei bilanci delle banche e nel potenziamento dell'accesso al credito non bancario per le imprese più piccole e innovative; progressi limitati nello spostamento della pressione fiscale dal lavoro, nella riduzione delle agevolazioni fiscali e nella riforma del sistema catastale;
   evidenziato come, in tale quadro, il Parlamento, con le risoluzioni sul Documento Pag. 91di economia e finanza 2020 e sul Programma nazionale di riforma 2020, abbia impegnato il Governo ad adottare interventi di riforma fiscale incentrati, oltre che sulla riforma delle imposte dirette, sulla semplificazione degli adempimenti e sulla riforma della giustizia tributaria, sul miglioramento del rapporto tra contribuente ed amministrazione finanziaria, nonché sul contrasto all'evasione e all'elusione fiscale, anche mediante il potenziamento della tracciabilità dei pagamenti, e ad assicurare la piena attuazione dell'assegno unico, quale prima tappa di una complessiva riforma delle politiche familiari;
   preso atto che le Linee guida del Governo per il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), presentate al Parlamento il 15 settembre 2020, confermano gli obiettivi già indicati dal PNR ed in particolare prevedono, nella Missione 1 Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo, il potenziamento degli strumenti finanziari per migliorare la competitività delle imprese sui mercati internazionali;
   rilevato come, sotto tale profilo, particolare rilievo assumono le iniziative finalizzate a stimolare la crescita digitale nel settore finanziario, emerse nel corso dell'attività istruttoria svolta dalla Commissione Finanze;
   evidenziato come lo schema di relazione predisposto dalla Commissione Bilancio preveda tra gli indirizzi di carattere generale e metodologico, ai fini dell'elaborazione del PNRR, per quanto concerne gli investimenti privati, l'opportunità di delineare strumenti capaci di attivare le risorse in modo rapido ed efficace, preferendo misure che si traducano in meccanismi agevolativi automatici, sulla base di criteri di accesso semplici e chiari, che riducano al minimo l'attività di intermediazione delle amministrazioni pubbliche e, conseguentemente, le scelte discrezionali nella individuazione dei soggetti destinatari dei benefici anche attraverso la previsione di misure fiscali mirate e temporanee;
   osservato come tale indicazione debba rappresentare un punto qualificante della strategia del Piano, al fine di disegnare un sistema fiscale in grado di sostenere il rilancio del sistema industriale e dell'imprenditoria e supportare la crescita; tali strumenti potrebbero trovare specifica attuazione, ad esempio, nell'istituzione di crediti di imposta per gli investimenti innovativi, per un periodo di tempo limitato, al fine di sostenere prioritariamente le imprese che investono nella transizione verde e digitale;
   evidenziato che il Governo nelle Linee guida indica quale componente essenziale del PNRR una complessiva riforma del fisco, finalizzata a ridurre le disparità tra i cittadini e rendere più efficiente il sistema, prioritariamente attraverso la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e la revisione della tassazione, per trasferire l'onere fiscale ad altre voci e in generale «dalle persone alle cose»;
   osservato come, in tal senso, particolarmente significative appaiono le proposte di riforma e semplificazione del sistema fiscale emerse nel corso dell'attività istruttoria svolta dalla Commissione Finanze, riguardanti la digitalizzazione dei servizi per i cittadini, il superamento del sistema degli acconti Irpef attraverso la tassazione per cassa e l'ammodernamento dell'attività di riscossione;
   tenuto conto degli elementi di valutazione emersi nel corso dell'attività istruttoria svolta dalla Commissione Finanze, con l'audizione del Ministro dell'Economia e delle finanze e del Direttore dell'Agenzia delle entrate, nonché con l'acquisizione di memorie da parte del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili e dell'Associazione AssoFintech,

VALUTA FAVOREVOLMENTE LO SCHEMA DI RELAZIONE

   e formula i seguenti rilievi:
   1) provveda la Commissione di merito, alla fine del paragrafo 5.5 Finanza pubblica e debito, a sostituire le parole: Pag. 92«In questo quadro, appare fondamentale la previsione di meccanismi che contemplino adeguati strumenti per affrontare la crisi finanziaria riscontrabile in alcuni enti locali quale, ad esempio, la revisione dei «fabbisogni standard», in modo da evitare situazioni di dissesto finanziario» con le seguenti: «In questo quadro, appare utile una complessiva rivisitazione della disciplina del Titolo VIII del D.lgs. n. 267 del 2000, coniugando disciplina di bilancio e sostenibilità dei processi di risanamento degli enti in tensione economico-finanziaria, al fine soprattutto di evitare che situazioni di riequilibrio economico-finanziario si traducano in un mero rinvio dei problemi strutturali»;
   2) con riferimento al paragrafo 5.1 Produttività, investimenti e crescita, valuti la Commissione di merito – con riguardo al tema della digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo – l'opportunità di indicare quali linee di intervento si intendono adottare per stimolare la crescita digitale nel settore finanziario, lo sviluppo in chiave digitale del settore dei pagamenti e del settore dei crediti deteriorati, e la promozione del Venture capital dedicato alle imprese che investono in innovazione Fintech, nonché l'opportunità di indicare quali misure, in linea con le raccomandazioni europee, saranno destinate a incentivare il microcredito e favorire l'accesso al credito non bancario;
   3) con riferimento allo stesso paragrafo 5.1 Produttività, investimenti e crescita, valuti la Commissione di merito – al fine di garantire maggiore competitività del sistema produttivo e favorire la patrimonializzazione delle imprese attraverso la leva finanziaria – l'opportunità di individuare ulteriori e più potenti, ancorché limitate nel tempo, forme di incentivazione fiscale del risparmio, in analogia con quanto già previsto per i Piani individuali di risparmio (PIR);
   4) sempre con riferimento al paragrafo 5.1 Produttività, investimenti e crescita, valuti la Commissione di merito l'opportunità di ulteriormente rafforzare il richiamo alla centralità del sostegno agli investimenti privati attraverso meccanismi agevolativi automatici di natura fiscale, per un periodo di tempo limitato, al fine non solo di massimizzare l'impatto espansivo sul reddito nazionale ma anche di velocizzare la tempistica di tale impatto; tali meccanismi considereranno inoltre le forme di previdenza complementare e di risparmio gestito. Valuti altresì la Commissione di merito l'opportunità di prevedere che tali meccanismi trovino specifica attuazione nella riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi (SAD) e nell'istituzione di crediti di imposta per a) gli investimenti innovativi, al fine di sostenere prioritariamente le imprese che investono nella transizione verde e digitale, anche favorendo la mobilità elettrica; b) gli interventi legati alla bonifica di aree ambientalmente compromesse; c) gli interventi di natura edilizia legati a partnership pubblico-private;
   5) con riferimento al paragrafo 5.2 Il collegamento tra spese e riforme, valuti la Commissione di merito l'opportunità di indicare le seguenti linee di intervento in materia fiscale:
    innovazione della struttura delle Agenzie fiscali, al fine di semplificare le procedure e ridurre i tempi per il pagamento di rimborsi e contributi, rispondendo, nell'erogazione dei servizi, a indicatori legati alla semplificazione, ai tempi di evasione delle pratiche e al grado di soddisfazione dell'utente; ciò anche in vista della piena attuazione dell'assegno unico quale primo step di una complessiva riforma delle politiche familiari;
    innovazione e digitalizzazione, rafforzando i servizi per i cittadini (sportello virtuale), favorendo l'utilizzo di strumenti elettronici di pagamento (smart POS) integrati nei registratori di cassa telematici volti a semplificare gli adempimenti dei commercianti anche ai fini della tracciabilità bancaria e della velocizzazione dei rimborsi fiscali, e implementando gli strumenti di ausilio all'attività di controllo Pag. 93mediante un miglior utilizzo del patrimonio informativo disponibile (network analysis, machine learning e data visualization);
    agevolazione del progressivo passaggio, per le persone fisiche e le società di persone in contabilità semplificata e successivamente per tutti i lavoratori autonomi, ad un sistema di tassazione per cassa che superi il meccanismo degli acconti Irpef, semplificando gli adempimenti, migliorando la compliance e favorendo gli investimenti in beni strumentali, i cui costi potrebbero essere subito dedotti dal reddito, incentivando così anche la crescita del Paese;
    riforma del sistema della riscossione, prevedendo una dotazione finanziaria annuale stabile che garantisca l'equilibrio di bilancio dell'Agenzia delle entrate-Riscossione e realizzando il progressivo smaltimento del magazzino (anche attraverso la cancellazione dei crediti inesigibili) per consentire all'Agente della riscossione di modulare l'azione di recupero secondo principi di efficacia ed efficienza;
    riforma della giustizia tributaria, su cui ha già inciso positivamente l'introduzione a luglio 2019 del processo tributario telematico, attraverso una riforma organica degli assetti organizzativi della sua giurisdizione, al fine di risolvere le problematiche connesse al profilo della indipendenza, autonomia, specializzazione e professionalizzazione del giudice tributario ed assicurare un rinnovato rapporto di leale collaborazione tra Stato e contribuente, nonché per incoraggiare la mediazione tributaria e l'autotutela tributaria quali strumenti deflattivi del contenzioso con ricadute positive in termini di celerità e certezza della riscossione.