CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 giugno 2019
204.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-02281 Traversi: Sulle iniziative da adottare per lo sviluppo del programma P.1HH.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alla situazione della Piaggio Aero Industries, l'Esecutivo sta supportando il Dicastero nel perseguire una soluzione di ampio respiro, che armonizzi le esigenze operative della Difesa con quelle dell'azienda, il cui valore strategico e le cui capacità produttive sono tuttora pregiudicate dalle note criticità industriali e occupazionali.
  In tale ottica, si è deciso di procedere in due direzioni.
  Da un lato, attraverso l'attuazione di un programma di rinnovamento della flotta dei velivoli P-180 in dotazione alle Forze armate e di manutenzione di motori aeronautici.
  Tale progettualità prevede:
   l'acquisto di nuovi velivoli P-180 in versione EVO, sia in sostituzione degli attuali sistemi, più datati, sia a completamento della flotta, con supporto logistico integrato pluriennale e di sistemi di supporto all'addestramento;
   l'adeguamento tecnologico della rimanente flotta P-180 della Difesa, con il relativo supporto logistico integrato pluriennale;
   la stipula di contratti di supporto manutentivo per motori aeronautici, con relativa fornitura di componentistica e ricambistica.

  In merito, il Ministero della Difesa si sta adoperando affinché i contratti in questione possano essere perfezionati nel breve termine e comunque diventare operanti nel corrente anno. Al riguardo, è già in atto un'interlocuzione continua con la ditta, attraverso riunioni periodiche, per definire i piani di esecuzione delle attività.
  Parallelamente al rinnovamento della flotta P-180, il Dicastero procederà nella direzione, mai abbandonata, dello sviluppo del programma aeromobile a pilotaggio remoto categoria MALE, in particolare, il drone P1HH, per il quale è previsto il completamento del relativo processo di certificazione e la successiva acquisizione iniziale di 1 sistema operativo (2 velivoli e 1 ground station), quale test-bed tecnologico per il potenziamento delle capacità di Intelligence, Surveillance & Reconnaissance per compiti di Sicurezza e Difesa.
  Tali test-bed consentiranno la sperimentazione di apparati di produzione nazionale rivolta alla raccolta di informazioni, al monitoraggio e sorveglianza di vaste aree di territorio, alla disseminazione dei dati agli operatori al suolo, consentendo, all'occorrenza, un'efficace coordinamento e integrazione di intervento inter-agenzia in contesti di sicurezza pubblica estesa e/o di catastrofi naturali.
  Grazie allo sviluppo di tecnologie abilitanti nel settore, l'intervento del Dicastero permetterà inoltre, nel più ampio interesse nazionale, di consolidare il necessario know-how per lo sviluppo del futuro drone europeo.
  Con specifico riguardo alle ricadute di natura occupazionale, i due programmi – rinnovamento ed adeguamento tecnologico della flotta P-180 e completamento della certificazione ed acquisizione di sistemi Pag. 37P1HH – rappresentano una credibile ed immediata risposta dell'Esecutivo – e del Dicastero – ai 1.100 lavoratori che meritano tutta la necessaria attenzione da parte del Paese.
  Sono convinto, infatti, che l'intervento del Dicastero nella delicata situazione di Piaggio Aero Industries, con il supporto del Governo, da sempre attento alle industrie della Difesa, possa consentire un reale incremento del carico di lavoro a beneficio dei dipendenti e, nel contempo, possa restituire all'azienda una rinnovata capacità di tornare a competere sul mercato.

Pag. 38

ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-02280 Maria Tripodi: Sulle iniziative per consentire la partecipazione ai concorsi del comparto difesa e sicurezza anche ai VFP1 che non hanno superato i corsi basici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito alla tematica sollevata dall'interrogante è fondamentale evidenziare, prima di ogni altro aspetto, che la formazione condotta nelle prime settimane della vita militare dei VFP1 ha la finalità di far raggiungere un livello di preparazione iniziale adeguato allo svolgimento della professione militare, conferendo al personale le conoscenze e le capacità di base necessarie per assolvere i compiti istituzionali.
  Tale competenza minima è necessaria per operare in condizioni di assoluta sicurezza, garantendo l'incolumità propria, dei propri commilitoni e del personale civile in guarnigione, nelle attività addestrative e in operazioni.
  Queste importanti esigenze di natura istituzionale ritengo possano aver costituito la ratio della modifica al Codice dell'Ordinamento Militare che, introducendo il comma 1 e-bis dell'articolo 957, ha previsto a suo tempo, tra i casi di scioglimento della ferma, il «mancato superamento dei corsi basici di formazione previsti per la ferma prefissata di un anno, salvo i casi di infermità dipendente da causa di servizio».
  Con specifico riguardo al proscioglimento per mancato superamento dei corsi di formazione di base quale causa della perdita dei requisiti per la partecipazione ad altri concorsi per i VFP, mi preme precisare che, comunque, i bandi per il reclutamento dei Volontari nell'Esercito, nella Marina e nell'Aeronautica escludono espressamente tale causa di proscioglimento dai motivi ostativi alla partecipazione a reclutamenti successivi o ad altri concorsi.
  Pertanto, segnalo, infine, che la tematica è attualmente oggetto di ulteriori analisi e approfondimento in ottica interforze nell'ambito dei lavori per le modifiche da apportare al decreto legislativo n. 94/2017 «Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate».