CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 ottobre 2018
71.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018. Doc. LVII, n. 1-bis, Annesso e Allegati.

PARERE APPROVATO

  La II Commissione (Giustizia),
   esaminata, per le parti di competenza, la nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2018 (Doc. LVII, n. 1-bis);
   preso atto della Raccomandazione n. 2 del Consiglio d'Europa, che fa riferimento alla necessità di aumentare l'efficacia della prevenzione e repressione della corruzione attuando un nuovo quadro anticorruzione;
   condivisa pertanto l'importanza riconosciuta nella Nota di aggiornamento del DEF 2018, con riguardo al settore della giustizia, al contrasto dei fenomeni corruttivi, in relazione al grave pregiudizio che gli stessi apportano al buon andamento della pubblica amministrazione, dell'economia e della libera concorrenza, nonché dell'affidamento dei mercati;
   valutata positivamente altresì l'importanza attribuita alla riforma della prescrizione, anche in considerazione della crescita dei procedimenti penali prescritti, da coniugare comunque con l'obiettivo di garantire la durata ragionevole del processo penale soprattutto attraverso adeguati investimenti in risorse umane e materiali;
   condiviso l'impegno del Governo a migliorare l'efficienza del processo civile attraverso interventi normativi idonei a garantire il superamento delle criticità (durata del processo ultra annuale in Cassazione, ultra biennale in appello; ultra triennale in primo grado), in particolare attraverso il potenziamento del processo telematico e l'introduzione del rito unico semplificato, che si caratterizzerebbe, in particolare, per la previsione del ricorso (al posto della soppressa citazione), per la riduzione dei termini a comparire, per il ricorso ad un sistema di preclusioni già negli atti introduttivi, per la rimodulazione della fase della sentenza;
   apprezzato l'orientamento del Governo in ordine alla centralità della riforma in materia di insolvenza, al fine di superare un sistema farraginoso e che crea incertezze applicative, anche alla luce della Raccomandazione 3 del Consiglio europeo che segnala la necessità di interventi tempestivi in materia;
   apprezzata, altresì, con riferimento al contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie, la natura strategica dell'azione di aggressione dei patrimoni illeciti attraverso le misure di prevenzione patrimoniali e la confisca allargata;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018. Doc. LVII, n. 1-bis, Annesso e Allegati.

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA PRESENTATA DAL GRUPPO PARTITO DEMOCRATICO

  La II Commissione,
   esaminato – per le parti di propria competenza la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 (esame Doc. LVII, n. 1-bis) che rappresenta il principale documento di politica economica e di bilancio con il quale il Governo, in una prospettiva di medio-lungo termine, traccia gli impegni e gli indirizzi delle politiche pubbliche di consolidamento finanziario e di spesa;
   valutato che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 è stata trasmessa alle Camere con estremo ritardo, contravvenendo al termine del 27 settembre previsto dall'articolo 7, comma 2, lettera b), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, e determinando, conseguentemente, una compressione del tempo necessario per l'esame parlamentare del documento;
   preso atto che la Nota desta forti preoccupazioni per il futuro del paese perché presenta una errata strategia di rafforzamento dell'economia nazionale, peggiora la nostra esposizione agli effetti dell'instabilità finanziaria, non determinata dai solidi fondamentali economici dell'Italia ma dalla scarsa credibilità internazionale del Governo, e rischia di compromettere la fiducia faticosamente acquisita grazie ai Governi della scorsa legislatura che ha consentito di percorrere dal 2014 un chiaro sentiero di ripresa caratterizzato da tassi di crescita del PIL sempre maggiori e una costante diminuzione del debito pubblico;
   considerato che la Nota propone un quadro di finanza pubblica imprudente e difficilmente sostenibile, anche perché corredato da strumenti di politica economica, finanziati in deficit nonostante siano stati presentati per anni come dotati di adeguata copertura finanziaria, ancora non definiti nel dettaglio ma che non sembrano in grado di garantire i previsti risultati di crescita, stimati nell'1,5 per cento per il 2019, 1,6 per cento per il 2020 e 1,4 per cento per il 2021, come confermato da tutti i previsori internazionali, a partire dal FMI che ha rivisto al ribasso le prospettive di crescita per il nostro Paese;
   ritenuto impossibile valutare, dai dati riportati, se la manovra tracciata sia effettivamente in grado di promuovere una crescita dell'economia e dell'occupazione tale da generare le ottimistiche previsioni di crescita indicate dal Governo, ma quello che è già possibile verificare sono le reazioni dei mercati finanziari ed azionari, con il brusco innalzamento dei differenziali sugli interessi dei nostri titoli pubblici ed il corrispondente calo delle quotazioni dai valori di borsa;
   considerato che, sui temi di più stretta competenza della Commissione Giustizia:
   gli impegni, e i relativi strumenti, indicati dal Governo in materia di funzionamento del sistema giustizia appaiono Pag. 50generici e privi di indicazioni di spesa adeguate e verificabili; inoltre tutto l'impianto programmatico di questa maggioranza appare evidentemente improntato allo smantellamento o, nella migliore delle ipotesi, ad operazioni di «correzione» minimale delle importanti riforme approvate e avviate dal Governo precedente che si è speso per il conseguimento dell'obiettivo in termini normativi, organizzativi e di progettazione (ci si riferisce al processo di digitalizzazione nei tribunali, all'allargamento del Processo civile telematico presso la Corte di Cassazione e all'allineamento dei cantieri di lavoro sul Processo amministrativo telematico, Processo penale telematico, Processo contabile telematico, il Processo tributario telematico);
   il Governo infatti, genericamente, nella Nota di aggiornamento, dice che «metterà in campo molteplici azioni, sia in campo penale sia civile, accompagnate da investimenti strutturali per far fronte alle carenze di organico per magistrati e personale amministrativo. Verrà inoltre potenziato il processo telematico: a tal fine sono già in corso di svolgimento le relative gare per lo sviluppo dei sistemi dell'area civile e penale e per l'assistenza;
   si tratta solo di proseguire senza distruggere l'azione il cui solco è abbondantemente tracciato, azione che oltretutto ha ricevuto la approvazione degli operatori e degli esperti del settore anche in ambito europeo oltre che nazionale: sul fronte organizzativo, dopo che da più di venti anni non si interveniva sul potenziamento degli organici, infatti, oltre al rafforzamento del personale amministrativo e al suo riequilibrio rispetto al numero di magistrati (è stato varato un piano straordinario di 5.400 assunzioni in tre anni) è stato bandito il primo concorso dopo vent'anni ed è stata avviata la riqualificazione del personale. Nel triennio 2017-2019, inoltre, il settore giustizia bandendo nuovi concorsi o attingendo a graduatorie valide è previsto che recluti ulteriori mille amministrativi (in ruoli non dirigenziali) con contratto a tempo indeterminato. Tali ingressi sono andati ad aggiungersi all'assunzione straordinaria di altri mille assistenti giudiziari previsti dal decreto sul processo amministrativo telematico; è inoltre stato attuato l'Ufficio per il Processo anche nell'ambito del Processo amministrativo, dopo la positiva esperienza in ambito civile, che ha velocizzato enormemente i tempi di emissione dei decreti ingiuntivi telematici: si parla di risultati che viaggiano intorno a 48 milioni di euro risparmiati e di un notevole recupero di efficienza anche in termini di tempi;
   il Governo, invece, a fronte di quanto fatto continua a rispondere con promesse altisonanti quanto generiche e prive di riscontri e di coperture. Nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2018 (esame Doc. LVII, n. 1-bis) infatti riconosce come negli ultimi anni sia stato gradualmente eroso il consistente arretrato dei procedimenti civili pendenti e, per quanto riguarda la giustizia civile, nel 2017 è proseguito il trend positivo della diminuzione dei procedimenti civili pendenti: dai 3.801.255 di fine 2016 si è passati ai 3.628.936 del 2017, con calo del 4,5 per cento. Chiaramente si tratta di processi di trasformazione lunghi e complessi, che ora si spera non vengano interrotti, con l'effetto di ritornare alla casella di partenza.
   considerato che:
    per quanto concerne l'ambito penale gli interventi indicati vertono sostanzialmente sulla cosiddetta riforma della prescrizione (anche su di essa il Governo precedente era già intervenuto) che agirebbe in modo assolutamente irragionevole e antieconomico in termini di economia processuale e di ricadute sulle garanzie e sull'efficacia del sistema, inoltre per quanto riguarda la cosiddetta riforma della detenzione va ricordato che questo Governo ha smantellato la riforma dell'ordinamento penitenziario, a quarantadue Pag. 51anni dalla sua approvazione, e che non perde occasione per attaccare le importanti riforme, che hanno permesso al nostro Paese di superare le censure dell'Europa quali a esempio la messa alla prova;
   ritenuto inoltre:
    estremamente grave la mancanza di qualsiasi previsione di spesa per stanziamenti di risorse finalizzate all'esecuzione esterna,
  esprime

PARERE CONTRARIO.

Bazoli, Verini, Morani, Vazio, Annibali, Miceli, Ferri, Bordo.