Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute

XVIII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 606 di martedì 30 novembre 2021

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANDREA MANDELLI

La seduta comincia alle 9,30.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.

Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

ALESSANDRO COLUCCI, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Ascari, Enrico Borghi, Maurizio Cattoi, Colmellere, Daga, De Carlo, De Maria, Luigi Di Maio, Dieni, Fiorini, Giannone, Melilli, Menga, Paita, Pollastrini, Rizzo Nervo, Siani, Elisa Tripodi, Vinci, Viscomi, Vito e Raffaele Volpi sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.

I deputati in missione sono complessivamente 125, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).

Svolgimento di interrogazioni e di una interpellanza.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni e di una interpellanza.

(Iniziative di competenza volte al potenziamento degli organici della procura generale e della corte di appello di Bologna, anche al fine di garantire lo svolgimento entro i termini del processo per la strage del 2 agosto 1980 – n. 3-02650)

PRESIDENTE. Passiamo alla prima interrogazione all'ordine del giorno De Maria n. 3-02650 (Vedi l'allegato A). Il sottosegretario di Stato per la Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha facoltà di rispondere.

FRANCESCO PAOLO SISTO, Sottosegretario di Stato per la Giustizia. Grazie, Presidente. Con l'atto di sindacato ispettivo suindicato, l'interrogante - dopo avere premesso che “le nuove evidenze processuali stanno avvicinando il pieno accertamento della verità sulla strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna; va assicurato il diritto alla giustizia per le vittime e i familiari delle vittime di quel tragico atto di terrorismo neofascista, il più grave nella storia dell'Italia repubblicana; (…); il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto ha rivolto pubblicamente un appello per rafforzare gli organici della corte di appello di Bologna, sottolineando, in particolare, l'esigenza riguardo alla magistratura inquirente, per permettere alla procura generale di portare a termine i processi in corso (…)” - domanda alla Ministra della Giustizia quali iniziative intenda assumere in merito.

Al riguardo, deve essere immediatamente posto in risalto che la procura generale presso la corte di appello di Bologna sta sostenendo uno sforzo straordinario per sostenere l'accusa nel processo della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. La corte di assise di Bologna ha fissato due udienze settimanali e il processo, iniziato in aprile, è continuato nei mesi autunnali con le stesse cadenze. Accanto a questo impegno straordinario di primo grado, la procura generale presso la corte di appello di Bologna deve affrontare plurimi altri processi di notevolissimo impegno, che vanno considerati ordinari solo perché si tengono nella naturale sede di secondo grado e rientrano nella ordinarietà della vita processuale di un distretto, che affronta anche il contrasto alla criminalità organizzata e segnatamente alla 'ndrangheta, quali il processo per gli omicidi di Reggio Emilia nei confronti di Grande Aracri Nicolino ed altri, il processo per la cosiddetta operazione Grimilde, con 47 imputati appellanti, e il processo nei confronti di Cavallini Gilberto, condannato in primo grado per la strage del 2 agosto 1980, con sentenza depositata il 7 gennaio 2021 dalla corte di assise di Bologna.

Tanto premesso, occorre a questo punto osservare che il distretto della corte di appello di Bologna, nello specifico gli uffici giudiziari di secondo grado, sono stati oggetto in epoca recente di interventi volti al deciso rafforzamento delle relative piante organiche. In particolare, con il decreto ministeriale del 2 agosto 2017 sono state rideterminate le piante organiche degli uffici giudiziari giudicanti e requirenti di secondo grado, attribuendo alla corte di appello di Bologna l'incremento di 4 posti di consigliere. Più di recente, il decreto ministeriale del 14 settembre 2020 ha rideterminato le piante organiche degli uffici giudiziari di merito, distribuendo tra i singoli presidi 422 delle 600 unità di magistrato, recate in aumento dall'articolo 1, comma 379, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. In tale ambito, al distretto della corte di appello di Bologna sono state attribuite complessivamente 35 unità, di cui 8 destinate alla corte di appello e una alla relativa procura generale. In proposito, nella relazione tecnica integrativa allegata al decreto ministeriale del 14 settembre 2020, si legge che “per quanto concerne la corte di appello, per la quale la proposta ministeriale prevedeva già un significativo aumento di organico di 7 unità, la richiesta del CSM - in linea con quella del Consiglio giudiziario - di portare l'aumento a complessive 10 unità, può essere accolta solo in parte e segnatamente nella misura di un'unità aggiuntiva. Invero posto che (…) con i precedenti interventi la pianta della Corte era già stata incrementata di 4 unità, l'aumento di ulteriori 8 unità (che porta la nuova pianta a 66 unità) risulta giustificato in relazione al dato delle iscrizioni e delle pendenze pro capite, che con il detto ulteriore incremento si riduce in misura sensibile. L'aumento di pianta disposto (…) è del resto perfettamente in linea con uno degli obiettivi primari e segnatamente il potenziamento degli uffici giudicanti di secondo grado. Inoltre, si registra nell'anno 2019 un incremento ancora più significativo rispetto al 2018 del trend delle iscrizioni in materia penale (più 52 per cento nel periodo 2014-2019) in parte temperato dal leggero miglioramento del trend delle iscrizioni nel settore civile nel medesimo periodo (più 4 per cento nel periodo 2014-2019). Deve poi osservarsi che nel settore civile le criticità sono meno evidenti, registrandosi una riduzione del disposition time civile del 14 per cento nel quinquennio di riferimento (…)”. L'intervento di rafforzamento degli organici del personale di magistratura di 422 unità complessive per gli uffici giudiziari di merito rappresenta il più importante ampliamento della dotazione organica del personale di magistratura dell'ultimo ventennio, sia per la consistenza delle risorse distribuite, sia perché ne sono destinatari tutti gli uffici giudiziari del territorio italiano. Le determinazioni adottate rispondono all'esigenza di restituire efficienza al sistema giudiziario, soprattutto nella direzione del contenimento dei tempi di risposta giurisdizionale quale obiettivo prioritario dal quale dipende l'effettività della tutela dei cittadini nonché la corretta funzionalità del sistema economico e produttivo. Il risultato atteso è quello di un miglioramento delle performance degli uffici giudiziari che porti ad una riduzione del disposition time sia civile sia penale, a livello nazionale, nel segno di una più rapida definizione dei procedimenti giudiziari. Ulteriori benefici per gli uffici giudiziari in generale e, in particolare, per quelli di Bologna potranno derivare in seguito all'attuazione delle disposizioni approvate nel mese di dicembre 2019 (articolo 1, comma 432, legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”) che, modificando la legge del 13 febbraio 2001, n. 48, prevedono l'istituzione delle piante organiche flessibili distrettuali da destinare alla sostituzione di magistrati assenti ovvero all'assegnazione agli uffici giudiziari del distretto che presentino condizioni critiche di rendimento. Al riguardo, si rappresenta che la proposta di determinazione di queste nuove piante organiche è stata trasmessa il 30 ottobre 2020 al Consiglio superiore della magistratura per il prescritto parere. La proposta prevede la determinazione sia del contingente complessivo nazionale - 176 unità, di cui 122 con funzioni giudicanti e 54 con funzioni requirenti - sia dei contingenti destinati ai singoli distretti. Nella determinazione del contingente complessivo nazionale si è avuto riguardo alle caratteristiche dei singoli distretti, colte attraverso gli indicatori sia portanti, connessi all'assetto dimensionale dei singoli distretti, sia correttivi, volti a individuare con maggiore puntualità aspetti specifici delle realtà territoriali, e si è operata la distinzione tra magistrati della pianta flessibile, cui sono attribuite funzioni giudicanti (122), e quelli ai quali sono attribuite funzioni requirenti (54). Prioritaria valutazione ai fini distributivi, muovendo dal dato statistico numerico, è stata attribuita al dato dimensionale, valutato sulla base di 3 indicatori: numero di uffici giudiziari presenti nel distretto, numero dei magistrati in organico e vacanze medie rilevate nel triennio 2016-2018. Come indicatori integrativi sono stati, invece, considerati il: turnover, le pendenze civili e penali e l'incidenza dell'arretrato civile. Con il tasso di turnover si è inteso cogliere le problematiche organizzative e gestionali che incontrano i distretti caratterizzati da avvicendamenti frequenti di personale. Con gli altri 2 indicatori si sono invece volute individuare le situazioni di maggiore sofferenza con riferimento al formarsi di arretrato patologico. Nella relazione tecnica sul progetto di determinazione delle piante organiche flessibili distrettuali del personale di magistratura accompagnatoria della proposta ministeriale si è nello specifico osservato che: “(…) il distretto della corte d'appello di Bologna si caratterizza per un alto numero di uffici giudiziari (25), un numero di vacanze medie medio-alto (64,7) e un alto numero di magistrati in pianta organica (509), dati che collocano il distretto rispettivamente al terzo, settimo e quinto posto a livello nazionale. Quanto agli indicatori integrativi, si segnala la corte d'appello con un arretrato civile del 43 per cento e un rapporto tra pendenti e iscritti pari al 2,6, nonché la presenza di 2 uffici requirenti con un turnover superiore alla soglia critica (procura della Repubblica presso il tribunale di Forlì e presso il tribunale per i minorenni di Bologna), elementi questi che caratterizzano l'ampio distretto unitamente alla condizione di diffusa criticità degli uffici requirenti di primo e di secondo grado, di cui pertanto si è tenuto conto nella ripartizione dei magistrati all'interno del distretto in base alle funzioni (…)”.

Le surriportate considerazioni sorreggono la proposta di attribuzione al distretto della corte d'appello di Bologna di un contingente complessivo di 9 unità, di cui 6 destinate alle funzioni giudicanti, 3 a quelle requirenti. È opportuno ricordare che la pregressa dotazione prevista per il distretto della corte d'appello Bologna prevedeva un posto di magistrato distrettuale giudicante e un posto di magistrato distrettuale requirente. Il Consiglio superiore della magistratura, nel parere deliberato l'8 settembre 2021, ha pressoché integralmente condiviso il progetto ministeriale in punto sia di unità complessive (176) sia di distribuzione funzionale tra giudicanti e requirenti e distrettuali. Nello specifico, il suddetto parere del CSM ha ritenuto di condividere pienamente la proposta relativa al distretto della corte d'appello di Bologna riguardo ai posti previsti sia per le funzioni giudicanti sia per quelle requirenti.

All'esito del complessivo esame del parere reso dal CSM potranno essere formulate le definitive valutazioni in merito alle necessità operative degli uffici giudiziari ai fini dell'adozione del decreto ministeriale per la determinazione delle piante organiche flessibili distrettuali.

Allo stato, la corte d'appello di Bologna non presenta vacanze nei ruoli di presidente di corte di appello, di presidente della sezione lavoro di corte di appello e di consigliere della sezione lavoro, mentre presenta vacanze nel ruolo di consigliere di corte di appello, nel numero di 10 posti su 51, e di presidente di sezione di corte di appello, nel numero di 1 posto su 8 in organico; la procura generale presso la corte d'appello di Bologna non presenta vacanze nei ruoli di procuratore generale presso la corte di appello e di avvocato generale della corte di appello, mentre presenta vacanze (3 su 11) nel ruolo di sostituto procuratore generale presso la corte d'appello.

Passando al personale amministrativo, deve essere ricordato che il decreto ministeriale del 14 febbraio 2018 ha disposto la modifica della pianta organica del personale amministrativo del Ministero della Giustizia - sede centrale nonché la determinazione e ripartizione, tra gli uffici centrali e periferici della amministrazione giudiziaria, del ruolo organico del profilo professionale di assistente giudiziario prevedendo, tra l'altro, l'incremento di 6 posti di assistente giudiziario per la corte d'appello di Bologna e di 1 posto del medesimo profilo professionale per la relativa procura generale. Successivamente, con il decreto ministeriale 18 aprile 2019 sono stati istituiti i profili delle figure professionali di funzionario tecnico e di assistente tecnico presso gli uffici centrali e periferici dell'amministrazione giudiziaria. Per il distretto della corte d'appello di Bologna il provvedimento citato ha stabilito l'attribuzione di un contingente di 9 unità, di cui 6 (2 di funzionario tecnico e 4 di assistente tecnico) sono state assegnate alla corte di appello e 3 (1 di funzionario tecnico e 2 di assistente tecnico) alla relativa procura generale. Da ultimo, si rappresenta che con il decreto ministeriale 20 luglio 2020, concernente l'incremento di 194 unità di ruolo organico del profilo professionale di assistente giudiziario e la ridistribuzione di 272 unità complessive di questo profilo tra gli uffici centrali e periferici della amministrazione giudiziaria, per il distretto della corte d'appello di Bologna è stato disposto l'incremento di 3 posti di assistente giudiziario per la corte di appello e di 2 posti di assistente giudiziario per la procura generale.

Inoltre, merita di essere segnalato che nell'ambito delle attività dirette all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza è previsto un progetto straordinario di reclutamento di personale amministrativo a tempo determinato, cristallizzato nel decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla legge del 6 agosto 2021, n. 113, recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l'efficienza della giustizia”, diretto a migliorare le prestazioni degli uffici giudiziari e ad accompagnare e completare il processo di transizione digitale del sistema giudiziario, nello sforzo di abbattimento dell'arretrato e di riduzione della durata dei procedimenti. La linea di progetto non prevede l'assunzione di personale a tempo indeterminato, preclusa dalla Commissione europea, bensì investe sul potenziamento dell'ufficio per il processo e sul rafforzamento del capitale umano giovane, attraverso la costituzione di veri e propri team di supporto al magistrato; una logica completamente nuova. In quest'ambito è prevista l'assunzione con contratti a tempo determinato, della durata di anni 3, di: 1.660 unità di personale amministrativo e tecnico – laureati; 750 unità di personale amministrativo e tecnico – diplomati specializzati; 3.000 unità di personale amministrativo e tecnico - diplomati non specializzati. Del pari è prevista l'assunzione con contratto di lavoro a tempo determinato di 16.500 addetti all'ufficio per il processo - laureati in scienze giuridiche ed economiche - così ripartiti: sino a 16.100 unità per gli uffici giudiziari di primo e secondo grado in 2 cicli da 8.050 unità (un primo ciclo di 8.050 per un massimo di 2 anni e 7 mesi e un secondo ciclo di ulteriori 8.050 unità per un massimo di 2 anni); sino a 400 unità per la corte di cassazione in 2 cicli da 200 unità (200 unità per 2 anni e 7 mesi e 200 unità per 2 anni). Con decreto firmato dalla Ministra della Giustizia il 26 luglio 2021 sono state adottate le prime, urgenti misure organizzative idonee a dare tempestiva attuazione al PNRR e, in particolare, quelle necessarie per l'assunzione del personale amministrativo addetto all'ufficio per il processo al fine di conseguire, nei tempi utili alla realizzazione degli obiettivi fissati, la piena operatività di siffatta struttura organizzativa. In particolare, la ripartizione tra le corti di appello e i tribunali di un contingente pari a 8.050 unità di addetti all'ufficio per il processo è finalizzata a realizzare un incremento della produttività degli uffici giudiziari diretto a raggiungere gli obiettivi indicati proprio nel PNRR, concernenti la riduzione del tempo medio di definizione dei procedimenti in tutti i gradi di giudizio e l'abbattimento dell'arretrato civile, veramente drammatico. Per quanto attiene al distretto alla corte di appello di Bologna la consistenza numerica del contingente complessivo di addetti all'ufficio per il processo da assegnare agli uffici del tribunale e alla corte d'appello è stata individuata in 422 unità. Con il successivo decreto ministeriale del 28 settembre 2021, le complessive 422 unità di addetti all'ufficio per il processo assegnate al distretto di corte d'appello di Bologna sono state suddivise attribuendo alla corte di appello di Bologna il rilevante contingente di 89 unità, superiore rispetto alla pianta organica dei magistrati, costituita da 66 unità, in tal modo confermando l'attenzione per tale ufficio giudiziario con lo scopo di migliorare le sue performance, di abbattere l'arretrato civile, di ridurre il tempo medio di definizione dei procedimenti civili e penali e di offrire una risposta più efficace alle esigenze di giustizia del territorio.

PRESIDENTE. Il deputato Andrea De Maria ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interrogazione.

ANDREA DE MARIA (PD). Grazie, Presidente. Ringrazio il sottosegretario per questa comunicazione, peraltro molto completa e molto articolata, che ha sottolineato le azioni che sono state assunte negli ultimi anni e anche questa interessante previsione legata alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Mi permetto di ribadire qui una criticità che ho sollevato nell'interrogazione e che viene confermata anche da eventi successivi all'interrogazione stessa. Non parliamo di un normale dibattito sulle carenze del personale nell'ambito della giustizia, che pure è un tema sicuramente di rilievo, ma ho voluto sottolineare nell'interrogazione un punto a mio avviso fondamentale, e cioè il fatto che si metta pienamente in grado la corte d'appello di Bologna e la procura generale della corte d'appello di Bologna di svolgere i processi legati alla strage del 2 agosto.

Come ho ricordato nell'interrogazione, per quella strage fascista sono già stati a suo tempo condannati gli esecutori materiali con sentenza passata in giudicato; ora si tratta di fare piena luce su quello che è accaduto in quel terribile giorno del 2 agosto 1980 e di individuare i mandanti di quella strage. Credo che lo dobbiamo ai familiari delle vittime, alle vittime di quella strage, è un dovere morale delle nostre istituzioni democratiche, e lo dobbiamo anche alla nostra democrazia. Infatti, fare piena luce su quella strage significa fare piena luce su quella stagione terribile della strategia della tensione in cui l'azione terroristica si è intrecciata con deviazioni negli apparati dello Stato, infiltrazioni probabilmente di servizi segreti esteri, con la volontà di condizionare lo sviluppo della nostra democrazia, peraltro un risultato che in parte è stato anche ottenuto.

Il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime di Bologna - lo ricordate, sottosegretario - qualche mese fa denunciò con grande forza una carenza di organici che metteva in discussione lo svolgimento di questi processi, e devo dire che peraltro la Ministra Cartabia, in un intervento molto apprezzato, il 2 agosto del 2021, in occasione dell'anniversario della strage alla stazione, disse parole molto forti e impegnative, che credo debbano trovare poi applicazione concreta su questo punto e a sostegno della ricerca della verità da parte dei familiari delle vittime e delle nostre istituzioni giudicanti.

Dopo la mia interrogazione, dopo quel 2 agosto, è accaduto un fatto che voglio ricordare. Qui è stato ricordato il processo di appello per Gilberto Cavallini. Ebbene, quel processo di secondo grado, che avrebbe dovuto iniziare all'inizio del prossimo anno, invece vedrà svolgersi la prima udienza solo il 19 aprile 2023. E sempre il presidente dell'associazione dei familiari delle vittime, Paolo Bolognesi, ha denunciato con forza il rischio che un possibile appello per il processo in primo grado di Paolo Bellini possa essere unito a questo processo di secondo grado per Gilberto Cavallini (quindi, un possibile secondo grado per Paolo Bellini), allungando sempre di più i tempi di questi processi, che invece devono svolgersi in modo molto tempestivo e garantire il diritto alla verità ai familiari delle vittime e alle vittime della strage del 2 agosto.

Quindi, forse anche l'interrogazione che abbiamo presentato, che ho presentato, non era così peregrina perché dopo l'interrogazione è arrivato questo fatto, cioè il rinvio dell'inizio del processo di secondo grado per Cavallini al 19 aprile 2023.

Ringraziando per le informazioni date, sottolineando con interesse queste nuove assunzioni legate alla velocizzazione dei tempi del processo legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza, mi permetto di nuovo di porre al Governo un tema di particolare criticità su questo punto: è la richiesta di approfondire ulteriormente questa tematica e di vedere come mettere in campo tutte le azioni utili a sostegno della corte d'appello di Bologna, della procura generale presso la corte d'appello di Bologna. Ciò anche guardando a questo tema a mio avviso così importante, cioè il diritto della nostra democrazia ad avere la piena verità, a fare piena luce sulla strategia della tensione, in particolare sul quel terribile attentato terroristico dell'agosto 1980, che, come sappiamo, è stato l'attentato terroristico più sanguinoso nella storia della nostra democrazia repubblicana.

(Iniziative di competenza volte al potenziamento dell'organico presso il tribunale di Monza – nn. 3-02651, 3-02652 e 3-02653)

PRESIDENTE. Passiamo alle interrogazioni Fragomeli n. 3-02651, Capitanio ed altri n. 3-02652 e Frassinetti n. 3-02653, che, vertendo sullo stesso argomento, saranno svolte congiuntamente (Vedi l'allegato A).

Il sottosegretario di Stato per la Giustizia, Paolo Francesco Sisto, ha facoltà di rispondere.

FRANCESCO PAOLO SISTO, Sottosegretario di Stato per la Giustizia. Francesco Paolo, soltanto per il rispetto di mio nonno.

PRESIDENTE. Per il verbale, diciamo.

FRANCESCO PAOLO SISTO, Sottosegretario di Stato per la Giustizia. Solo per questo. Grazie, Presidente. Con l'atto di sindacato ispettivo innanzi indicato gli interroganti, lamentando la grave scopertura nell'organico del personale del tribunale di Monza, chiedono alla Ministra della Giustizia di conoscere le iniziative intraprese per sopperire a tale situazione.

Al riguardo, occorre innanzitutto sottolineare, con riferimento al personale amministrativo, che il distretto della corte d'appello di Milano comprende 47 uffici giudiziari, ripartiti tra la città capoluogo (10 uffici), e altri 8 circondari (Busto Arsizio, Como, Lecco, Lodi, Monza, Pavia, Sondrio e Varese), come risultanti in seguito alla definizione della nuova geografia giudiziaria per effetto dei decreti legislativi n. 155 e n. 156 del 7 settembre 2012 e successive modifiche ed integrazioni.

Nel distretto della corte d'appello di Milano si registra una scopertura media, tenuto conto dei distacchi e dei comandi, del 28,90 per cento. Questo Dicastero, nella consapevolezza del ruolo strategico assunto dalle risorse umane nell'ambito del settore giustizia, ha già da tempo intrapreso una serie di azioni strategiche volte a supportare gli uffici giudiziari dislocati sull'intero territorio nazionale.

Basti pensare che, nel solo mese di gennaio del 2021, è stata esaurita l'intera graduatoria del concorso ad 800 posti di assistente giudiziario, che ha portato, a partire dall'anno 2018, all'immissione di ben 4.492 nuove risorse, di cui 443 destinate al distretto della corte di appello di Milano, dando così una tangibile dimostrazione della significativa ripresa delle politiche di reclutamento del personale. Delle suddette 443 unità, 44 sono state assunte nel circondario di Monza, di cui 25 al tribunale. Più nello specifico, nell'intero distretto della corte d'appello di Milano sono state realizzate, nell'arco temporale che va dal 2014 al 2021, circa 1.004 assunzioni.

Con specifico riferimento al tribunale di Monza, va ricordato che per lo stesso è prevista una dotazione organica di 153 unità, a fronte delle quali prestano servizio 116,5 risorse umane, con una scopertura del 22,55 per cento. Il dato tiene conto della presenza di 2 unità in distacco da altri uffici giudiziari, un assistente giudiziario e un funzionario giudiziario, e dell'assenza di 9 assistenti giudiziari distaccati in altri uffici giudiziari.

Le scoperture interessano i profili del direttore (4 vacanze su 10 posti in organico), del funzionario giudiziario (11 su 34), del funzionario contabile (1 su 1), del cancelliere (1 su 28), dell'assistente giudiziario (8 su 44), dell'operatore giudiziario (3,5 su 18), dell'ausiliario (7 su 12).

Peraltro sembra opportuno segnalare che, relativamente alla figura dell'operatore giudiziario, risultano assegnate al tribunale di Monza 9 unità a tempo determinato, per cui attualmente sono presenti circa 5,5 unità in più rispetto alla vacanza indicata, 3,5. Inoltre il tribunale di Monza ha beneficiato della riqualificazione di 7 cancellieri in funzionari giudiziari. È altresì prevista l'imminente immissione di circa 18 unità di cancelliere esperto dal concorso a 2.700 posti (procedura già definita).

In aggiunta sono stati già accantonati e resi indisponibili per l'interpello di assestamento, ai sensi dell'articolo 7 dell'accordo sulla mobilità del personale amministrativo del 15 luglio 2020: 6 posti di funzionario giudiziario, 1 posto di cancelliere.

Pertanto diverse e rilevanti sono le misure che già sono state poste in essere a supporto del tribunale di Monza; tuttavia, una migliore funzionalità dei servizi potrebbe essere garantita nell'immediato con provvedimenti di natura transitoria, quali, ad esempio, i comandi da altre pubbliche amministrazioni, le applicazioni temporanee in ambito distrettuale e gli scambi di sedi, tutti strumenti previsti nell'accordo sulla mobilità del personale amministrativo del 15 luglio 2020.

Con specifico riferimento alle risorse del Recovery Fund, si rende noto che, conformemente alle linee programmatiche definite nel Piano nazionale di ripresa e di resilienza, sono state avviate tutte le attività propedeutiche al più proficuo impiego delle stesse.

Basti pensare che in data 6 agosto 2021 è stato pubblicato, relativamente all'ufficio del processo, il bando di concorso diretto all'assunzione a tempo determinato del primo contingente di 8.171 unità, suddiviso per i vari distretti (assegnazione prevista per il distretto della corte d'appello di Milano nella misura di 680 unità). Inoltre, sarà pubblicato un nuovo bando per 79 posti di addetti all'ufficio per il processo negli uffici giudiziari delle province autonome di Trento e Bolzano e per altre 5.410 unità a tempo determinato di personale tecnico (informatico, contabile, edile, gestionale e statistico) e giuridico amministrativo.

Nel 2024 sarà assunto un altro contingente di 8.250 addetti all'ufficio per il processo, che in totale saranno 16.500. In particolare, le suddette 5.410 unità saranno così suddivise: 1.660 area III; 750 area II, F2 (assistenti tecnici); 3 mila area II, F1 (operatori di data entry).

In merito all'impatto che tali interventi avranno sul tribunale di Monza si rammenta che le indicate risorse saranno utilizzate sia per fare fronte all'attività di smaltimento dell'arretrato sia per l'espletamento di attività a contenuto più specifico e specializzato, con conseguenti ripercussioni positive anche in termini di riduzione dei cosiddetti tempi della giustizia. D'altro canto, nel PNRR si legge “Obiettivo fondamentale dei progetti e delle riforme nell'ambito del settore giustizia è la riduzione del tempo del giudizio”.

Nello specifico, tra le azioni previste ai fini della riduzione della durata dei giudizi, sono menzionate: la piena attuazione dell'Ufficio per il processo; il rafforzamento della capacità amministrativa del sistema, al fine di valutare le risorse umane, integrare il personale delle cancellerie e sopperire alla carenza di professionalità tecniche, diverse da quelle di natura giuridica, essenziali per attuare e monitorare i risultati della innovazione organizzativa. In relazione, infine, al personale di magistratura, deve essere immediatamente segnalato che nel tribunale di Monza risultano coperti i 5 posti di presidente di sezione del tribunale e i 5 posti di giudice della sezione lavoro; risultano vacanze, invece, tra i giudici (9 su 49) e tra i giudici onorari del tribunale (5 su 27). Risulta, altresì, vacante il posto di presidente del tribunale.

PRESIDENTE. Il deputato Fragomeli ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interrogazione n. 3-02651.

GIAN MARIO FRAGOMELI (PD). Grazie, Presidente. Grazie, sottosegretario, posso dichiararmi parzialmente soddisfatto, perché denoto sicuramente un'attività importante da parte del Ministero per risolvere la problematica del tribunale monzese, che ricordo essere il sesto tribunale d'Italia su 140. Quindi, stiamo parlando di un tribunale molto importante per il bacino di utenza che possiede e, quindi, stiamo parlando di una realtà che merita un intervento particolarmente significativo.

Nella conclusione della sua risposta, lei, sottosegretario, ci ha ribadito che manca il presidente del tribunale, mancano 9 giudici su 49 e c'è ancora una deficitarietà di circa il 30 per cento per quanto riguarda gli amministrativi. Chiaramente, la cosa che ci preoccupa di più è legata al fatto che a questi arrivi, che anche in passato sono avvenuti per il tribunale di Monza, sono seguite, poi, notevoli uscite e si prospetta, a brevissimo, entro fine anno o poco dopo l'inizio del 2022, un grande interpello di mobilità, che sta vedendo interessate molte figure attuali amministrative del tribunale di Monza, anche come segno di un ambiente che, oggettivamente, rischia di essere particolarmente difficile, per l'arretrato e per le problematiche che sta vivendo questa struttura del tribunale.

Io mi permetto semplicemente di dire che sul settore civile bisognerebbe fare un focus maggiore rispetto al penale, che mi sembra migliore nelle condizioni e anche negli arrivi, proprio perché, da questo punto di vista, è innegabile che non vorremmo ritrovarci, tra qualche mese, con un'ulteriore deficitarietà di personale. Quindi, cercheremo di capire anche, rispetto a quello che lei ci ha detto nella risposta - quindi, un forte dinamismo, anche con le risorse del PNRR, con le assunzioni a tempo determinato, con queste unità, delle 680 complessive su Milano -, quante, poi, saranno dislocate su Lecco, perché è chiaro che un arretrato così forte e una mole di lavoro così significativa per il bacino di utenza di questo tribunale rischiano di disincentivare il mantenimento delle risorse umane, che anche oggi noi registriamo, in parte, essere migliorato. Quindi, da questo punto di vista, chiediamo al Ministero una particolare attenzione sul tribunale di Monza, che, molto spesso, viene leso per la sua vicinanza con la città di Milano, ma che è una delle realtà più importanti lombarde, la terza città lombarda, Vice Ministro; sappiamo tutti essere una realtà tra le più produttive d'Italia, quindi, conseguentemente, sul settore civile, è chiaro che questo tema è particolarmente significativo, non solo per i cittadini, ma anche per il sistema delle imprese.

Concludo, dicendo che auspico che, da questo punto di vista, la competitività del sistema lombardo e monzese, di risposta anche a una necessità rispetto alle sfide del PNRR, debba essere salvaguardata. Torneremo a controllare questo aspetto. Io non so se sia possibile formalizzare una richiesta, perché si tratta di interpelli di livello nazionale, per cui, in situazioni di particolare difficoltà, in particolare per la presenza di un arretrato così grande, si possano bloccare gli interpelli, perché è chiaro che, se noi diamo nuove unità di personale, ma, fra qualche settimana, ci troveremo con una forte fuoriuscita di personale, è una goccia nel mare quello di cui abbiamo discusso stamattina. Quindi, anche su questo punto, non so quanto sia fattibile e possibile una soluzione; tornerò a chiedere delucidazioni su questo aspetto, per cui, per realtà altamente sottodimensionate, si possano bloccare gli interpelli di mobilità.

PRESIDENTE. Il deputato Capitanio ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interrogazione n. 3-02652.

MASSIMILIANO CAPITANIO (LEGA). Grazie, Presidente. Grazie, sottosegretario, gran parte delle cose che c'erano da dire sono state già anticipate dal collega Fragomeli. La situazione di Monza, purtroppo, era nota ben prima della lettera con cui, a luglio, l'ordine degli avvocati di Monza ha rotto un tradizionale e dignitoso silenzio sulla situazione di quello che è il sesto tribunale in Italia. Nella lettera indirizzata al Presidente della Repubblica e al Ministero, gli avvocati di Monza hanno parlato di un vero e proprio grido di allarme, perché è vero che la provincia di Monza, secondo gli ultimi report de Il Sole 24 Ore, è al quarto posto per ricchezza e consumi, ma è solo al cinquantottesimo posto per giustizia e sicurezza. E quando si ferma la giustizia, in Italia, purtroppo, si ferma prima di tutto il diritto, ma, poi, si fermano anche il lavoro e l'economia.

Le assunzioni di cui lei ha parlato, sottosegretario, ci rassicurano molto, temiamo il fenomeno della mobilità, ma si riferiscono fondamentalmente a gennaio; la lettera di cui abbiamo parlato è stata scritta 7 mesi dopo, nel mese di luglio. Quindi, vanno bene le nuove assunzioni annunciate oggi e le risorse legate al PNRR, però preoccupa, e non poco, leggere, nella lettera del presidente dell'ordine degli avvocati di Monza, che, a luglio, su 28 cancellieri, solo 9 erano operativi e che, su 34 funzionari, lo erano solo 21. Come ricordato, il tribunale di Monza si colloca al sesto posto, in Italia, per bacino di utenza e per affari trattati, ma solo al ventunesimo posto come organico di magistrati. E, poi, legandosi anche ai temi dell'attualità, di quella lettera aveva colpito il fatto che, di fronte al dramma delle case occupate, di cui, finalmente, anche i mass media si stanno occupando in questi mesi, il presidente degli avvocati ricordava come, in provincia di Monza e Brianza, occorressero 8 mesi per prenotare la prima udienza in un procedimento di sfratto.

Quindi, la risposta che lei ci ha dato, che noi continueremo a monitorare nella sua fase esecutiva, non era dovuta a noi, era dovuta principalmente ai presentatori delle 4 milioni di firme raccolte per il referendum per una giustizia più giusta, chiesto dalla Lega e dai Radicali, per i consigli regionali di Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto, che hanno condiviso questa battaglia di civiltà insieme alla Lega e ai Radicali e ai proprietari, ad esempio, dei 50 mila alloggi occupati abusivamente, di cui l'80 per cento con la violenza. È ovvio che la giustizia, non solo in Brianza - è un appello che rivolgiamo per tutti i tribunali -, non può attendere i problemi della burocrazia.

Quindi, grazie al Governo per le risposte fornite; la nostra preoccupazione per la situazione del tribunale di Monza rimane, comunque, forte. Siamo certi che, con il vostro contributo e con le nostre sollecitazioni, la situazione possa migliorare (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).

PRESIDENTE. La deputata Frassinetti ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interrogazione n. 3-02653.

PAOLA FRASSINETTI (FDI). Grazie, Presidente. Sottosegretario, io non mi posso dichiarare soddisfatta, nonostante ci siano state, sicuramente, azioni per colmare queste disfunzioni del tribunale di Monza, che sono state tali e tante da far scrivere una lettera con le firme dei colleghi avvocati. Il presidente dell'ordine fa presente che i problemi, purtroppo, non sono stati ancora risolti, che il tribunale è privo, da più di un anno, del dirigente amministrativo e, da settembre, anche del presidente. Gli stagisti, 68 per la precisione, hanno problemi di spazio, ci sono sicuramente carenze di spazi e, quindi, è difficile collocarli all'interno del tribunale. Allo stato, pare anche che ci sia stato uno stallo, una revoca relativamente agli stanziamenti del PNRR e, quindi, la situazione è sempre difficile, è sempre difficile riuscire ad assicurare ai cittadini i loro diritti, con una velocizzazione dei procedimenti, anche per problemi sul digitale che hanno rallentato tutte le procedure. Per quanto riguarda il problema degli spazi, che sembra molto urgente, pare che il Ministero abbia optato per la costruzione di un polo archivistico a Reggio-Emilia e che la ristrutturazione della ex caserma di piazza San Paolo sia stata rinviata. Quindi, questo mette ancora di più in difficoltà la collocazione del personale.

La situazione è anche critica per quanto riguarda la volontaria giurisdizione, dove naturalmente, si attenzionano i diritti dei più fragili. Quindi, ci auguriamo che questa situazione possa risolversi; Monza ha un tribunale - è stato già detto dai miei colleghi in precedenza - molto importante, perché ci sono tantissime aziende sul territorio e, quindi, soprattutto le sezioni civili e fallimentari hanno bisogno di un'efficienza che possa dare risposte immediate sul territorio. La situazione non si sta sviluppando positivamente e, quindi, alla fine, oltre che sugli attori del mondo della giustizia, questa situazione di criticità ricade sui cittadini e sui loro diritti.

Fratelli d'Italia auspica che questa situazione possa essere risolta, altrimenti un tribunale così importante che soffre di una situazione di stallo e di rallentamento delle procedure crea un problema non soltanto alla giustizia, ma a tutti i comparti presenti sul territorio.

(Iniziative per il rifinanziamento dell'incentivo per l'acquisto delle vetture “Euro 6” – n. 3-02206)

PRESIDENTE. La sottosegretaria di Stato per la Transizione ecologica, Vannia Gava, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Porchietto ed altri n. 3-02206 (Vedi l'allegato A).

VANNIA GAVA, Sottosegretaria di Stato per la Transizione ecologica. Grazie, Presidente. Con riferimento alle questioni poste dall'interrogante, si precisa innanzitutto che lo stanziamento di fondi finalizzati ai contributi per l'acquisto di autoveicoli a basse emissioni di CO2 ha rappresentato una priorità dell'operato del Governo ed, in particolare, dei Ministeri competenti. Infatti, con l'emanazione del decreto-legge n. 73 del 2021, il cosiddetto decreto Sostegni-bis e, segnatamente, con l'articolo 73-quinquies, inserito nella legge di conversione n. 106 del 23 luglio 2021, sono state approvate disposizioni relative all'incremento di 350 milioni di euro del fondo che era stato istituito all'articolo 1, comma 1041, della legge di bilancio 2019 (legge n. 145 del 2018). Inoltre, sono stati prorogati i termini per usufruire dell'incentivo di ulteriori 6 mesi, ovvero fino al 31 dicembre 2021.

I nuovi incentivi in questione sono stati attivati a partire dal 2 agosto attraverso l'apposito sistema di prenotazione sulla piattaforma web gestita dal Ministero per lo Sviluppo economico. In particolare, i 350 milioni di euro sono stati ripartiti, attribuendo la quota più consistente di 200 milioni per l'acquisto, esclusivamente con rottamazione, di veicoli con emissioni comprese fra 61 e 135 grammi al chilometro di CO2, a fronte di un contributo di 1.500 euro. Per l'ottenimento di un extra-bonus, ovvero di un contributo di 2.000 euro a fronte di rottamazione e di 1.000 euro senza, a fronte di un acquisto di un veicolo con emissioni comprese fra 0 e 60 grammi al chilometro di CO2, sono stati stanziati 60 milioni di euro. Ulteriori 50 milioni di euro sono stati destinati per l'acquisto di veicoli commerciali di categoria N1 e speciali di categoria M1, di cui 15 milioni dedicati a quelli esclusivamente elettrici. I rimanenti 40 milioni sono stati indirizzati all'acquisto dei veicoli speciali di categoria M1 usati, di classe euro non inferiore a 6 e con emissioni fino a 160 grammi al chilometro di CO2, per i quali è stato riconosciuto un contributo fino a 2.000 euro, quest'ultimo calcolato in base alla fascia di emissione. Per usufruire di questo contributo, è stato necessario rottamare una vettura di almeno 10 anni.

Con il decreto-legge n. 121 del 2021, al fine di ovviare agli effetti conseguenti alla situazione verificatasi per l'emergenza epidemiologica, in particolare per quanto concerne i ritardi nella produzione e all'allungamento dei tempi di immatricolazione e consegna dei veicoli, è stato previsto che la conclusione della procedura informatica per confermare la prenotazione dell'ecobonus per i veicoli incentivati di categoria M1 e speciali, N1 e L, possa avvenire entro il 31 dicembre 2021, se l'inserimento è avvenuto fra il 1° gennaio e il 30 giugno 2021, mentre la conclusione della procedura suddetta può avvenire entro il 30 giugno 2022, se l'inserimento è avvenuto durante il secondo semestre del 2021.

Infine, con il decreto-legge n. 146 del 2021 (cosiddetto decreto Fiscale), pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 ottobre, e segnatamente con l'articolo 7, al fine di assicurare continuità alle misure incentivanti e di sostegno del Governo al settore dell'automotive, è stato previsto un rifinanziamento, per 100 milioni di euro per l'anno 2021, del fondo di cui all'articolo 1, comma 1041, della legge del 30 dicembre 2018, n. 145, cosiddetto Fondo automotive per contributi ecobonus. Il decreto-legge attualmente è in discussione al Senato nelle Commissioni parlamentari competenti. Questo Ministero vede con favore la possibilità di prevedere un rifinanziamento della misura che incentivi la riqualificazione del parco auto e la sostituzione delle auto più inquinanti con auto a basse emissioni. Si sottolinea che, a parere di questo Ministero, dovrebbe anche essere previsto un incentivo per la dismissione delle auto in via di sostituzione e che sono arrivate alla fine del loro ciclo di vita. Si verificherà se una norma in tal senso potrà essere inserita nel primo provvedimento normativo utile.

PRESIDENTE. La deputata Erica Mazzetti ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interrogazione.

ERICA MAZZETTI (FI). Grazie, Presidente e grazie al sottosegretario per la risposta che è stata in gran parte esaustiva e che prevede per un futuro prossimo ulteriori bonus e incentivi, proprio per migliorare quel sistema che in Italia, negli ultimi anni, si è fortemente aggravato, anche in prospettiva di un rinnovo del parco auto e di poter accedere a questi bonus anche in conseguenza all'annoso reperimento delle materie prime, a causa, come sappiamo benissimo, dell'aumento dei costi, che posticipa questi tempi. Recentemente la rivoluzione dell'auto elettrica e ibrida è entrata in Italia anche e soprattutto attraverso l'industria italiana che, dai primi segnali, è forte; ricordo l'investimento che è stato fatto a Reggio Emilia per costruire l'anti-Tesla e che è stato il primo in Italia, seguito da quello di Abb in Toscana per la produzione di infrastrutture di ricarica, perché anche su questo tema bisogna continuare a lavorare molto, perché l'Italia è molto in deficit, sia per il pubblico, ma anche e soprattutto per il privato. C'è stato un risveglio di tutta la filiera centenaria dell'automotive che si inizia a far sentire in tutta la penisola, da Nord a Sud, e questo è positivo, tant'è che oggi il 47,5 per cento delle imprese di filiera dell'auto si dice posizionata oltre che su prodotti tradizionali, anche su propulsori elettrificati, perché, come è noto, l'Italia è il posto del mondo dove, in breve tempo, un'idea innovativa si può trasformare in qualcosa che si può vendere sul mercato.

Ma anche in questo settore fra i più importanti dell'industria italiana, nel lavoro c'è chi vince e chi perde, con nuove opportunità lavorative e con sgravi e perdite che dovranno essere limitate dall'azione della politica attiva. Infatti, è previsto che, sì, ci saranno tanti nuovi posti di lavoro con questa trasformazione, ma ci saranno anche molti posti che verranno persi e non è parificata la perdita con l'incentivo; per cui, anche in questo settore, fra i più importanti dell'industria dell'Italia, tale perdita dovrà essere limitata dall'azione della politica attiva con riforme mirate, soprattutto a nuove figure professionali, nuovi operai specializzati, tramite la formazione, ma anche con incentivi mirati a portare l'industria ad una graduale e indolore trasformazione, senza tagliare fuori il sistema industriale italiano.

Ecco, questo è fondamentale, occorre che tutta la politica agisca per questo, coniugando le esigenze dell'economia con quelle dell'ambiente, perché è previsto, da qui al 2030, che questa rivoluzione non sarà indolore, perché in Europa verranno persi molti posti di lavoro. Pertanto, chiedo al sottosegretario e, tramite lei, al Ministro e a tutta la politica italiana, di vigilare su questo, perché l'Italia, che oggi è in grande ripartenza e ha il PIL in aumento, non si può permettere di avere questa situazione.

(Iniziative volte a sostenere il settore del turismo – n. 3-02171)

PRESIDENTE. La sottosegretaria di Stato, onorevole Gava, ha facoltà di rispondere all'interrogazione Manzo n. 3-02171 (Vedi l'allegato A).

VANNIA GAVA, Sottosegretaria di Stato per la Transizione ecologica. Signor Presidente, onorevoli deputati, con riferimento all'interrogazione dell'onorevole Manzo, avente ad oggetto le misure di competenza del Ministro del Turismo finalizzate a supportare con incentivi concreti il comparto del turismo, faccio presente che nel decreto-legge n. 73 del 2021 (cosiddetto Sostegni-bis), convertito con legge n. 106 del 2021, sono state inserite le seguenti misure di sostegno che si aggiungono a quelle oggetto del DL n. 41 del 2021 (cosiddetto Sostegni 1), emanato precedentemente alla presentazione dell'interrogazione alla quale mi accingo a rispondere: istituzione di un Fondo di 75 milioni di euro per il rilancio dell'attività turistica in favore dei comuni a vocazione culturale, storica, artistica e paesaggistica, in cui sono stati ubicati siti UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità, dei comuni della rete città creative UNESCO e di Roma Capitale; contributi a fondo perduto per 60 milioni di euro per le imprese del settore wedding, intrattenimento, organizzazione di feste e cerimonie, hotellerie, restaurant e catering; incremento di complessivi 130 milioni di euro del Fondo di sostegno per i comuni ubicati all'interno dei comprensori sciistici (istituito nello stato di previsione del Ministero del Turismo, avente dotazione iniziale pari a 700 milioni di euro), di cui all'articolo 2 del DL n. 41 del 2021; estensione ai mesi di maggio, giugno e luglio 2021 del credito d'imposta per i canoni di locazione riconosciuto ad imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio, tour operator e stabilimenti termali (articolo 28 del DL n. 34 del 2020); incremento di 170 milioni di euro del Fondo di cui all'articolo 182, comma 1, del DL n. 34 del 2020, in favore di agenzie di viaggio e tour operator, imprese turistico-ricettive, guide e accompagnatori turistici, bus turistici scoperti, agenzie di animazione per feste e villaggi turistici; incremento di 50 milioni di euro del Fondo destinato al settore di fiere, congressi, operatori di logistica, trasporto e allestimento, di cui all'articolo 38, comma 3, del DL n. 41 del 2021; estensione al 2022 del credito d'imposta per spese di riqualificazione delle imprese ricettive di cui al DL n. 83 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 106 del 2014; istituzione di un Fondo di 5 milioni di euro per il sostegno di bed and breakfast; estensione del cosiddetto tax credit vacanze fino al 31 dicembre 2021, per il pagamento di servizi offerti da agenzie di viaggio e tour operator; incremento di 10 milioni di euro del Fondo per il sostegno del sistema termale nazionale, ex articolo 29-bis, comma 1, del DL n. 104 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 126 del 2020; indennità una tantum per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali; contributi a fondo perduto per 100 milioni di euro alle imprese di ristorazione collettiva; possibilità per le regioni di stipulare polizze assicurative per il rimborso delle spese mediche legate al COVID-19 in favore di turisti stranieri contagiati durante il soggiorno in Italia; esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro privati del settore del turismo e degli stabilimenti termali, fruibile entro il 31 dicembre 2021; incremento di 10 milioni di euro del Fondo a sostegno delle imprese esercenti trasporto turistico di persone mediante autobus coperti; finanziamento di interventi per 35 milioni di euro al fine di incrementare l'attrattività turistica del Paese in relazione allo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano-Cortina 2026. Per garantire ulteriormente la ripresa del settore turistico ho dato mandato ai miei uffici di elaborare proposte normative da inserire nel DDL bilancio e nel DL Fiscale n. 146 del 2021, finalizzate: al sostegno degli operatori turistici per i quali permangano impedimenti allo svolgimento dell'attività ordinaria; alla promozione di un turismo sostenibile, in grado di valorizzare i territori, incentivando i movimenti turistici; ad incentivare l'attrattività turistica, mediante la ripresa dei flussi dei turisti italiani e stranieri.

PRESIDENTE. La deputata Teresa Manzo ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interrogazione.

TERESA MANZO (M5S). Grazie Presidente e grazie sottosegretaria. Mi dichiaro parzialmente soddisfatta della risposta. La pandemia da SARSCoV2 ha avuto un effetto devastante per il comparto del turismo, lasciandosi dietro macerie che impiegheremo anni per ricostruire, ed è compito di questo Governo e dei Governi che verranno sostenere tale ricostruzione con sostegni concreti e mirati.

Bisogna aiutare gli operatori del settore a ripartire velocemente e non solo. È necessario ricostruire con basi ancora più solide un settore che in tempi pre-pandemia contribuiva al 13 per cento del PIL nazionale. I tour operator, le agenzie di viaggio, le strutture ricettive il comparto della ristorazione e i suoi lavoratori. Nessun settore è stato risparmiato e ogni incentivo, ogni aiuto possibile in questo momento sono fondamentali per dare nuova linfa ad un comparto importante per l'economia del nostro Paese, soprattutto in questo momento alla luce delle poco confortanti notizie relative all'evoluzione della pandemia; molto è stato fatto, ma molto ancora bisogna fare.

Tra i settori che maggiormente hanno subìto gli effetti paralizzanti della crisi c'è, senza dubbio, il comparto termale. Sostenere il termalismo significa sostenere concretamente lo sviluppo del nostro Paese, dal momento che 20 territori su 21 posseggono al proprio interno uno stabilimento termale. Sostenere il termalismo, con progetti di sviluppo per il turismo sanitario, potrebbe essere la chiave per risollevare l'economia di un settore e di un indotto che danno lavoro a migliaia di persone in tutto il Paese.

(Iniziative di competenza volte a tutelare l'Associazione italiana alberghi della gioventù – n. 2-01285 e n. 3-02654)

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza Lombardo ed altri n. 2-01285 e all'interrogazione Fregolent n. 3-02654, che, vertendo sullo stesso argomento, saranno svolte congiuntamente (Vedi l'allegato A). Chiedo al deputato Antonio Lombardo se intenda illustrare la sua interpellanza o se si riservi di intervenire in sede di replica.

ANTONIO LOMBARDO (M-MAIE-PSI-FE). Presidente, mi riservo di intervenire successivamente.

PRESIDENTE. La sottosegretario di Stato per la Transizione ecologica, Vannia Gava, ha facoltà di rispondere.

VANNIA GAVA, Sottosegretaria di Stato per la Transizione ecologica. Signor Presidente, onorevoli deputati, considerato che gli atti di sindacato ispettivo n. 2-01285, presentato dall'onorevole Lombardo, n. 5-03976, presentato dall'onorevole Flavia Piccoli Nardelli, n. 4-05453, presentato dall'onorevole Fucsia Fitzgerald Nissoli, n. 4-07246, presentato dall'onorevole Marco Di Maio, e n. 4-07247, presentato dall'onorevole Silvia Fregolent, attendono al medesimo tema, relativo alla salvaguardia dell'Associazione italiana alberghi per la gioventù (AIG), risponderò congiuntamente.

Al riguardo, faccio presente, in via preliminare, che la situazione in cui versa l'ente mi è nota. L'AIG è un ente no profit che promuove un turismo etico e sostenibile; rappresenta un'importante catena ricettiva; è stata incluso tra le ONG segnalate dall'ONU tra gli enti di sviluppo sociale; ha un patrimonio di 22 milioni di euro e 200 posti di lavoro a rischio. AIG, attualmente sottoposta alla procedura fallimentare del tribunale di Roma n. 492/2019, oggetto di ricorso dinanzi alla Corte di cassazione, può costituire un'importante risorsa del settore turistico, considerando la sua attività tesa alla promozione del turismo giovanile mediante ostelli per la gioventù e al miglioramento morale, culturale e fisico dei giovani.

Al fine di risolvere le problematiche dell'AIG, con specifico riferimento ai profili di competenza del mio Ministero, nell'ambito dei lavori concernenti l'Atto Camera n. 3354, riguardante la conversione del DL n. 152 del 2021 recante disposizioni attuative del PNRR, ho dato mandato ai miei uffici di esprimere parere favorevole sulla proposta emendativa 45.04 dell'onorevole Comaroli, che prevede, al termine della procedura fallimentare in corso, la costituzione di una nuova associazione con analogo oggetto e medesime finalità.

Tale proposta normativa segue precedenti iniziative che andavano nella medesima direzione, prevedendo la soppressione dell'AIG e la costituzione di un nuovo ente pubblico non economico, con la nomina di un commissario straordinario al fine di curare il trasferimento dei beni e delle funzioni al nuovo ente e definire i rapporti pendenti. Gli uffici si sono sempre espressi favorevolmente a tale soluzione, che, purtroppo, finora non è stato possibile realizzare. Ovviamente, per cercare di risolvere le problematiche dell'AIG, il Ministero sta continuando ad adoperarsi con gli uffici per individuare ogni ulteriore soluzione utile che consenta di affrontare tempestivamente la difficile situazione in cui versa l'associazione, tutelarne il patrimonio e il livello occupazionale, per evitarne la chiusura definitiva e salvaguardare le descritte attività che, per il settore del turismo, assumono particolare rilievo.

PRESIDENTE. Il deputato Antonio Lombardo ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta alla sua interpellanza.

ANTONIO LOMBARDO (M-MAIE-PSI-FE). Grazie, Presidente, e grazie al sottosegretario per la risposta. Mi ritengo soddisfatto - se così si può dire - con riserva, nel senso che mi aspettavo una risposta da parte del Governo di questo tenore, poiché è sulla falsariga delle risposte precedentemente fornite in questa Camera e anche al Senato. In particolare, voglio citare brevi passaggi: ad esempio, durante il Governo “Conte 2”, c'è stato anche un emendamento, approvato e poi stralciato, nel corso della conversione in Senato del DL n. 101 del 2019, che appunto prevedeva la costituzione di un ente che andasse a sostituire l'AIG, con la nomina di un commissario, che avrebbe dovuto appunto prendere in carico il patrimonio, i lavoratori e l'attività in generale. La stessa cosa è avvenuta anche con il Governo Draghi: c'è stata la piena disponibilità da parte del Ministero del Turismo ad interessarsi al problema e a porre in essere i medesimi interventi, quindi la nomina di un commissario e la sostituzione dell'AIG con un nuovo ente. Pertanto, la risposta fornita dal Governo sarebbe sicuramente soddisfacente, qualora - per questo esprimevo una riserva - l'emendamento Comaroli, che citava lei, all'interno del decreto-legge n. 152 del 2021, nell'ambito del PNRR, fosse definitivamente approvato, perché appunto potremmo dare una concreta risposta a questi lavoratori e a questo ente così importante. Sicuramente trova soddisfazione la sua risposta, quando parla di tutelare il patrimonio ed il livello occupazionale - per questo la ringrazio -; è importante che il Governo sia attento ai lavoratori che compongono questo importante ente.

Quindi, io mi auguro, sottosegretario, che si dia veramente seguito, questa volta, alla sua risposta e si risolva il problema con l'approvazione dell'emendamento che lei citava.

PRESIDENTE. L'onorevole Fregolent ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatta per la risposta alla sua interrogazione.

SILVIA FREGOLENT (IV). Grazie, signor Presidente. Ringrazio la sottosegretaria Gava, che vedo con molto piacere. Mi ritengo soddisfatta perché abbiamo trovato una soluzione, compatibilmente con il fatto che c'è una procedura fallimentare e che quindi è sempre molto complicato arrivare a una soluzione quando, nel bene o nel male, c'è la magistratura di mezzo. Tra l'altro, si tratta di un procedimento fallimentare anche abbastanza travagliato: in fondo, il tribunale ha già rifiutato una mediazione fatta con i creditori maggiormente esposti, che invece erano favorevoli alla mediazione; questo per dire che noi facciamo le leggi per evitare l'intasamento, ma poi queste non sempre vengono colte nella loro pienezza. Tuttavia, io mi ritengo soddisfatta perché abbiamo protetto e difeso una realtà, che è un nostro orgoglio culturale e morale: L'AIG è un ente morale e il fatto di tutelarlo, di prelevare i dipendenti, di non vedere quindi dissipata una tradizione che dura da più di 75 anni, secondo me, è un elemento positivo.

Anch'io penso, a questo punto, data la sua risposta, che l'emendamento, a cui faceva riferimento il collega, verrà accettato, anche magari con riformulazione, però di fatto l'impianto sarà accettato, perché si tratta di una risposta, di una risposta duratura nei confronti di una tradizione che ci vede all'avanguardia nel mondo. L'AIG è sempre stato parte del nostro patrimonio culturale, tanto è vero che, quando lei ha fatto l'elenco dei gruppi che hanno presentato un'interrogazione in merito, avrà potuto vedere che c'è l'intero arco del Parlamento - anche se poi, oggi, siamo presenti soltanto io e il collega - perché è interesse comune non dissipare la storia di questo ente.

Quindi, la ringrazio per la risposta e siamo fiduciosi, a questo punto, di una soluzione positiva.

PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento dell'interpellanza e delle interrogazioni all'ordine del giorno. Sospendiamo, a questo punto, la seduta, che riprenderà alle ore 13. La seduta è sospesa.

La seduta, sospesa alle 10,35, è ripresa alle 13,05.

Seguito della discussione del disegno di legge: S. 2409 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 ottobre 2021, n. 139, recante disposizioni urgenti per l'accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l'organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali (Approvato dal Senato) (A.C. 3374​).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 3374: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 ottobre 2021, n. 139, recante disposizioni urgenti per l'accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l'organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali.

Ricordo che nella seduta del 29 novembre si è conclusa la discussione generale e il relatore e il rappresentante del Governo hanno rinunciato ad intervenire in sede di replica.

(Esame dell'articolo unico - A.C. 3374​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo unico del disegno di legge di conversione e degli emendamenti riferiti agli articoli del decreto-legge (Vedi l'allegato A).

La V Commissione (Bilancio) ha espresso il prescritto parere che è in distribuzione (Vedi l'allegato A).

(Posizione della questione di fiducia - Articolo unico - A.C. 3374​)

PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, onorevole Federico D'Inca'. Ne ha facoltà.

FEDERICO D'INCA', Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Grazie, Presidente. Onorevoli deputati, a nome del Governo, autorizzato dal Consiglio dei Ministri, pongo la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti, subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge, già approvato dal Senato, n. 3374: “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 ottobre 2021, n. 139, recante disposizioni urgenti per l'accesso alle attività culturali, sportive e ricreative nonché per l'organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali”, nel testo delle Commissioni, identico a quello approvato dal Senato.

PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori l'onorevole Trancassini. Ne ha facoltà.

PAOLO TRANCASSINI (FDI). Grazie, Presidente. È chiaro che per noi dell'opposizione rimane l'indignazione per questa ventinovesima fiducia. State polverizzato ogni record. Lei, signor Ministro, ormai è il Ministro delle fiducie, non più quello dei rapporti con il Parlamento perché il rapporto non c'è. Non c'è più la possibilità di discutere; ormai c'è più di una fiducia a settimana e questo credo non possa che indignare un'opposizione costruttiva che è sempre qui pronta a proporre, a cercare di migliorare i vostri decreti.

Ma c'è anche molta preoccupazione, signor Presidente, perché questa è sempre più una deriva di mancanza di democrazia. Quando abbiamo cominciato questa legislatura nelle Commissioni non c'era la prassi - che ormai è tale - degli emendamenti segnalati; siamo passati, poi, ai super segnalati, siamo passati al contingentamento dei tempi in Commissione. Se a questa continua richiesta di fiducia, all'impossibilità di discutere i decreti si aggiunge che un senatore a vita, il senatore Monti, ieri ha detto che c'è troppa democrazia sulla stampa, c'è da essere preoccupati oltre che indignati. Noi, invece, pensiamo che il confronto democratico, il confronto in quest'Aula, possa essere la migliore risposta anche alle piazze, alla gente che non capisce. La gente ha bisogno di avere una politica credibile, una politica presente in Aula e non solo sui social.

Presidente, ho fatto un rapido controllo questa mattina; basta sorteggiare il nome di qualunque deputato della maggioranza e troverà uno, due o tre passaggi social al giorno. È qui che si fa la democrazia, non sui social. È qui che ci si deve confrontare (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Questo, però, avviene sempre meno, sempre di rado e ci preoccupa tantissimo; abbiamo cercato in tutti i modi di scongiurarlo. Nella memoria di chi è un po' in là con gli anni ricorderemo stagioni nelle quali in quest'Aula le forze politiche portavano 1.000, 2.000 emendamenti, sedute fiume; vi sono autorevoli personaggi della politica del passato che si sono distinti in ore, ore, ore di dibattito parlamentare. Noi, pur di vedere accolta la nostra possibilità di discutere questi decreti, abbiamo presentato questa volta 24 emendamenti, 24 proposte concrete per migliorare questo decreto. Eppure, ci avete detto anche questa volta “no” e anche questa volta avete scelto di chiudere il Parlamento. Se prevediamo 20 minuti per ogni emendamento, per 24 emendamenti avremmo lavorato 6 ore; invece, voi scegliete la vacanza per 24 ore, perché, Presidente, anche questo bisogna che ce lo diciamo e lo diciamo soprattutto a quella forza politica che pensava di riformare, di aprire questo Parlamento come una scatoletta di tonno, ma, soprattutto, di farne le pareti di cristallo per far sapere alla gente quello che accade qui dentro. Ma perché non lo scrivete che, anche questa volta, avete scelto un giorno di vacanza?

Perché 29 fiducie sono 29 giorni di vacanza. Scegliete di chiudere il Parlamento piuttosto che di discutere. Avremmo discusso 6 ore e avremmo fatto prima, Presidente, avremmo anticipato la fine di questo provvedimento e, invece, voi scegliete la strada più lunga, che è la strada della vacanza e dell'assenza di confronto politico. Questo, Presidente, è molto grave e noi saremo sempre qui a ricordarvelo perché crediamo nella democrazia. Noi crediamo nella democrazia parlamentare nei fatti e non a parole e certo non ci lasceremo scoraggiare da questo trend sempre peggiore, sempre più in linea con la totale assenza di confronto e di democrazia.

PRESIDENTE. A seguito della posizione della questione di fiducia la Conferenza dei Presidenti di gruppo è convocata alle ore 16 presso la Sala della Regina.

La seduta è sospesa.

La seduta, sospesa alle 13,10, è ripresa alle 17,15.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO RAMPELLI

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che non vi sono ulteriori deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta.

I deputati in missione sono complessivamente 122, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Sui lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunico che, secondo quanto convenuto nell'odierna riunione della Conferenza dei Presidenti di Gruppo, a seguito della posizione della questione di fiducia sull'approvazione dell'articolo unico del disegno di legge n. 3374 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 ottobre 2021, n. 139, recante disposizioni urgenti per l'accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l'organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali (approvato dal Senato – scadenza: 7 dicembre 2021), la votazione sulla questione di fiducia avrà luogo nella seduta di domani, mercoledì 1° dicembre, a partire dalle ore 13.05, con dichiarazioni di voto a partire dalle ore 11.20.

Alle ore 15, avrà luogo lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata. A partire dalle ore 16 e fino alle ore 18.30, riprenderà l'esame del provvedimento con la fase di esame e votazione degli ordini del giorno. La seduta sarà quindi sospesa e riprenderà alle ore 19 per lo svolgimento delle dichiarazioni di voto finale e la votazione finale entro le ore 20.30.

Il termine per la presentazione degli ordini del giorno è fissato alle ore 19 di oggi, martedì 30 novembre.

È stato altresì convenuto che nella giornata di giovedì 2 dicembre avrà luogo il seguito dell'esame della proposta di legge n. 1813 e abbinata - Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo (approvata dal Senato) e il seguito dell'esame della mozione Cabras ed altri n. 1-00456 concernente iniziative in relazione al caso di Julian Assange.

Nella medesima giornata, alle ore 14, avrà luogo l'informativa urgente del Governo sulle iniziative di competenza in relazione agli assetti proprietari di TIM.

Estraggo quindi a sorte il nominativo del deputato dal quale inizierà la chiama.

(Segue il sorteggio)

La chiama inizierà dal deputato Sani.

Modifica nella composizione di gruppi parlamentari.

PRESIDENTE. Comunico che, con lettera pervenuta in data 30 novembre 2021, il deputato Alessandro Sorte, già iscritto al gruppo parlamentare Misto, ha dichiarato di aderire al gruppo parlamentare Forza Italia-Berlusconi Presidente.

La Presidenza di tale gruppo, con lettera pervenuta in pari data, ha comunicato di aver accolto la richiesta.

Interventi di fine seduta.

PRESIDENTE. Passiamo dunque agli interventi di fine seduta.

Ha chiesto di parlare il deputato Flavio Di Muro. Ne ha facoltà, per due minuti.

FLAVIO DI MURO (LEGA). Grazie, Presidente, grazie colleghi. Voglio commemorare in quest'Aula - proprio in quest'Aula che lui ha fortemente voluto - la figura di Giuseppe Biancheri. È nato a Ventimiglia il 2 dicembre 1821, quindi lo ricordo nel bicentenario della nascita. Ha studiato nel Principato di Monaco per poi recarsi a Torino e laurearsi in giurisprudenza. E' diventato avvocato; è stato eletto per la prima volta nel mio stesso collegio e alla mia stessa età e di questo sono particolarmente fiero. È stato per 18 anni Presidente della Camera dei deputati, quindi probabilmente il più longevo in questo ruolo, se calcoliamo anche il suo mandato durante il Regno d'Italia. Lo voglio ricordare soprattutto come deputato del territorio per il territorio; infatti, ha svolto numerose battaglie per il nostro Ponente Ligure, per la sua città, per la nostra provincia, per tutta la Liguria, dalla lotta contro la cessione di Nizza alla Francia, dove si organizzò per definire meglio i confini proprio tra l'Italia e la Francia.

Si occupò in prima linea del terremoto del 1887 che causò 857 morti e mille feriti nel Ponente Ligure. Si occupò della ferrovia litoranea Genova-Nizza e, in particolare, di quella Cuneo-Ventimiglia, di cui ancora oggi discutiamo per il suo rilancio. Fu proprio Giuseppe Biancheri l'artefice di questa nuova linea ferroviaria, così importante a livello transfrontaliero. E poi, ancora, ha difeso il nostro ambiente, il nostro territorio, il nostro “oro giallo”, l'olio d'oliva che, grazie ad una sua legge contro le sofisticazioni, fu in qualche modo protetto e valorizzato. Anche alla luce del nuovo “Trattato del Quirinale” fra Italia e Francia, voglio rivolgere il mio pensiero a Giuseppe Biancheri, perché è stato uno statista illuminato e spero possa essere il faro della mia azione politica e di quella di tanti colleghi che si occupano dei rapporti transfrontalieri e del Ponente Ligure.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.

Mercoledì 1 dicembre 2021 - Ore 11,20:

(ore 11,20 e ore 16)

1. Seguito della discussione del disegno di legge:

S. 2409 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 ottobre 2021, n. 139, recante disposizioni urgenti per l'accesso alle attività culturali, sportive e ricreative, nonché per l'organizzazione di pubbliche amministrazioni e in materia di protezione dei dati personali (Approvato dal Senato). (C. 3374​)

Relatori: PITTALIS, per la II Commissione; STUMPO, per la XII Commissione.

(ore 15)

2. Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata .

La seduta termina alle 17,25.