Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute

XVIII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 539 di martedì 13 luglio 2021

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ANDREA MANDELLI

La seduta comincia alle 10,35.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.

Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

ALESSANDRO AMITRANO , Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Gregorio Fontana, Palazzotto, Pignatone e Rosato sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.

I deputati in missione sono complessivamente 92, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori l'onorevole Trano. Ne ha facoltà.

RAFFAELE TRANO (MISTO-L'A.C'È). Grazie, Presidente. Intervengo per denunciare i lavori che sono stati fatti in Commissione Bilancio e, in particolare, tutte queste continue sospensioni e rinvii che hanno causato oggi l'ingresso in Aula. Presidente, mi dispiace dirlo, ma non c'è stato neanche il rispetto per le opposizioni, in quanto questa mattina avevamo segnalato alla Commissione bilancio il problema di un collega che ha contratto il COVID; tutti i deputati questa mattina hanno dovuto fare i test a San Macuto per poter accedere all'interno dell'Aula e partecipare ai lavori in Commissione, ma non c'è stato nemmeno il bon ton, quel minimo di galateo istituzionale che avrebbe richiesto di aspettare qualche minuto i colleghi, soprattutto di opposizione, di questa minoranza risicata dell'opposizione che rappresenta il 10 per cento dell'arco parlamentare. Noi, invece, siamo stati pazienti e abbiamo aspettato tutti i desiderata di questa maggioranza litigiosa: questo perché? Perché i ritardi sono dovuti alle marchette che sono state date a molti di questi partiti che rappresentano la maggioranza a fini elettorali, invece di tutelare i lavoratori che in queste ore sono licenziati. Presidente, ci tengo a dirle che mi dispiace tantissimo di questo ritardo che è avvenuto in Commissione Bilancio, ma non è ascrivibile alle forze di opposizione, che sono state rispettose, mentre chi era al Governo e chi era in maggioranza è stato molto arrogante e non ha consentito neanche di presenziare al rinvio che è stato fatto ultimamente in Commissione Bilancio (Applausi dei deputati del gruppo Misto-L'Alternativa c'è).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori il relatore del provvedimento, onorevole Buompane. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE BUOMPANE , Relatore. Grazie, Presidente. Prima di tutto per chiedere venia ai colleghi per i ripetuti rinvii, ma c'erano delle questioni che, secondo i relatori, secondo la maggioranza, andavano affrontate approfonditamente e risolte per quanto possibile. Penso sia stato fatto un buon lavoro di sintesi politica e copertura tecnica su argomenti importanti, pensiamo all'anno bianco contributivo per gli autonomi, che non definirei marchetta, visto che interessa milioni di nostri concittadini, lavoratori autonomi e partite IVA. Detto ciò, Presidente, chiedo un mero rinvio tecnico di trenta minuti per permettere agli uffici la redazione del testo A/R, grazie.

PRESIDENTE. Va bene, onorevole Buompane. Prendo atto della sua comunicazione e, quindi, aggiornerei la seduta alle 11,10. La seduta è sospesa.

La seduta, sospesa alle 10,40, è ripresa alle 11,20.

Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, recante misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali (A.C. 3132-A/R​).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 3132-A/R: Conversione in legge del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, recante misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali.

Avverto che, a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea, la Commissione ha predisposto un nuovo testo, che è pubblicato online sul sito Internet della Camera. Resta inteso che, come da prassi, si intendono ripresentati gli emendamenti già presentati in Assemblea, ove ancora riferibili al nuovo testo approvato dalla Commissione.

(Posizione della questione di fiducia - Articolo unico - A.C. 3132-A/R​)

PRESIDENTE. Ha chiesto di intervenire il Ministro per i Rapporti con il Parlamento, onorevole Federico D'Incà.

FEDERICO D'INCA', Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, onorevoli deputati, a nome del Governo, autorizzato dal Consiglio dei Ministri, pongo la questione di fiducia sull'approvazione, senza emendamenti, subemendamenti e articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge n. 3132-A/R: “Conversione in legge del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, recante misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali”, nel testo approvato dalla Commissione a seguito del rinvio deliberato dall'Assemblea.

PRESIDENTE. A seguito della posizione della questione di fiducia, la Conferenza dei presidenti di gruppo è convocata immediatamente presso la Sala della regina, al fine di stabilire il prosieguo dell'esame del provvedimento.

Ha chiesto di intervenire sull'ordine dei lavori l'onorevole Trano. Ne ha facoltà.

RAFFAELE TRANO (MISTO-L'A.C'È). Grazie, Presidente, credo sia davvero inaccettabile che venga posta la fiducia, soprattutto su questo provvedimento, e le spiego anche le motivazioni. Noi abbiamo iniziato a lavorare in Commissione bilancio con piena serenità e con molta attesa e molta pazienza, soprattutto da parte delle opposizioni. Abbiamo aspettato tutte le sospensioni, le riprese, con un'intermittenza dei lavori impressionante; il dato eloquente è che il tempo c'era, c'è stato, ma l'andamento dei lavori non è dipeso da ostruzionismo da parte delle opposizioni, è stato causato dai litigi continui e frequenti di questa maggioranza. Siccome di tempo ce n'è stato in abbondanza, a sufficienza per poter lavorare serenamente in Commissione e giungere al provvedimento finito, io mi domando: ma perché porre l'ennesima questione di fiducia su un provvedimento che, da 78 articoli, praticamente è raddoppiato? Perché? Perché questa maggioranza doveva portare a casa tutta una serie di norme, tra cui segnalo alcune “norme marchette” - marchette - ed oggi ci troviamo qui, in un Parlamento che a me sembra surreale - surreale - alla luce di quello che è avvenuto in queste due settimane. Non si capisce e non si comprende in alcun modo perché adesso noi dobbiamo tagliare ulteriormente il dibattito, la discussione, anche perché c'erano tantissimi emendamenti accantonati che sono stati stralciati; è stato messo in fretta e furia in votazione il mandato al relatore e molti di quegli emendamenti, che erano buoni, erano utili al Paese, non sono neanche stati discussi, non è stata data neanche la possibilità, magari a qualche collega di maggioranza, di fare una riflessione e di capire se quegli emendamenti potevano essere migliorativi del testo. Non è stata data questa possibilità, Presidente.

Segnalo che non è assolutamente questo il modo di fare e, soprattutto, che non c'è alcuna centralità del Parlamento. Io invito il Presidente Roberto Fico ad intervenire su questa faccenda, perché questo andazzo che ha preso il Parlamento svilisce noi stessi, noi rappresentanti del popolo. Non è concepibile, su un provvedimento così grande, che non ci sia discussione. E questo, mi perdoni, Presidente, è veramente un precedente pericoloso per la nostra democrazia.

Riflettete, colleghi di maggioranza, colleghi di opposizione, perché non se ne può più, non se ne può più, non ci sono motivazioni, non ci sono ragioni per porre l'ennesima questione di fiducia (Applausi della deputata Cunial).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare, suppongo sul medesimo argomento, anche l'onorevole Ferro, sempre sull'ordine dei lavori.

WANDA FERRO (FDI). Presidente Mandelli, signori del Governo, abbiamo perso il conto di quante volte abbiamo assistito a questo rituale, che esautora in modo particolare il Parlamento, che più volte abbiamo denunciato, ancor di più per quello che è stato sottolineato dal collega che mi ha preceduto rispetto ad un importante decreto, di tante importanti risorse, che avrebbero potuto vedere una discussione all'interno di quest'Aula, che avrebbero dovuto vedere la dignità di ognuno di noi riconosciuta nel dibattito, nelle questioni da affrontare, nelle priorità; ciò ancor di più evidenzia quello che da tempo noi, come forza di opposizione, sottolineiamo: una maggioranza raffazzonata, messa insieme, ovviamente, tra forze politiche che hanno visioni differenti. Ed è quello che oggi viviamo qui, sul “Sostegni-bis”, che si vivrà tra qualche istante in Senato sulla PDL Zan, che sarà forse, nel rinvio a settembre, della riforma della giustizia. Credo che ci vorrebbe il buon senso, non soltanto con riferimento alla continuità riguardo a questa cattiva abitudine dell'istituto della fiducia. Ricordo negli anni passati, soprattutto i 5 Stelle, quando non eravamo noi al Governo, ma quando c'era al Governo parte di questa maggioranza, la denunciavano come fatto di una gravità inaudita e che oggi, invece, diventa un'abitudine consolidata. Mi auguro, almeno su questo, un atto di discontinuità con i Governi “Conte 1” e “Conte 2”, ma credo che anche su questo dovremo rassegnarci.

Alla fine, è stato ben detto: non è stata Fratelli d'Italia, non sono state le forze di opposizione a fare un ostruzionismo fine a se stesso, se non quello che, ovviamente, dovevamo mettere in campo sulle necessità degli italiani, delle tante categorie, delle esigenze e delle priorità, ma è implosa la stessa maggioranza; implosa su un emendamento; da ieri mattina siamo in attesa di poter svolgere i nostri lavori all'interno di quest'Aula. Sinceramente, lo dico con grande amarezza, ma credo, interpretando il sentimento dei tanti colleghi, l'amarezza di chi probabilmente viene qui a portare la voce di quel popolo sovrano che, però, viene puntualmente, insieme ai deputati che lo rappresentano e alle loro forze politiche, imbavagliata da un dibattito che non ci sarà mai. Mi rifaccio, tramite la sua persona, Presidente Mandelli, al Ministro D'Incà nel dire che è comprensibile la volontà in qualche modo di arginare tesi e visioni differenti, ma non è sicuramente accettabile trattare il Parlamento così e ancor di più è meno accettabile che lo accettino i tanti colleghi di maggioranza, soprattutto coloro che fanno politica da tempo e che, per quanto riguarda la loro parte politica, come noi, rappresentano coloro che nel Parlamento hanno visto l'unica vera capacità di poter rappresentare quel popolo sovrano. Quindi, forse una riflessione andrebbe fatta, una riflessione che sicuramente dovrebbe vedere un po' più di senso istituzionale, di riconoscimento dei ruoli e anche di quella capacità di poter dibattere e affrontare i problemi.

Credo, Ministro D'Incà, che dalla prossima fiducia non servirà neanche quel foglio da leggere, perché ormai ha letto così tante volte questa formula da poterla in qualche modo ribadire in ogni occasione a braccio e senza leggerla (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia e della deputata Cunial).

PRESIDENTE. Sospendo, a questo punto, la seduta, che riprenderà alle ore 15 con la discussione generale congiunta del Conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2020 e del Progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2021. La seduta è sospesa.

La seduta, sospesa alle 11,30, è ripresa alle 15.

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che non vi sono ulteriori deputati in missione alla ripresa pomeridiana della seduta.

I deputati in missione sono complessivamente 91, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna.

Sui lavori dell'Assemblea.

PRESIDENTE. Comunico che, a seguito dell'odierna riunione della Conferenza dei Presidenti di gruppo, è stato stabilito che le dichiarazioni di voto sulla questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione dell'articolo unico del disegno di legge n. 3132 A/R - Conversione in legge del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, recante misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali (da inviare al Senato - scadenza: 24 luglio 2021) avranno luogo nella seduta di mercoledì 14 luglio, a partire dalle ore 9.40.

L'appello nominale, che si svolgerà con accesso in Aula dei deputati programmato secondo specifiche fasce orarie predisposte in base all'iniziale del cognome, avrà luogo a partire dalle ore 11.22.

Le ulteriori fasi dell'esame (esame degli ordini del giorno, dichiarazioni di voto finale e votazione finale del decreto-legge) si svolgeranno a partire dalla giornata di mercoledì 14 luglio, dopo il voto di fiducia. Le votazioni sugli ordini del giorno avranno inizio non prima delle ore 16.

Nella seduta di mercoledì 14 luglio, a partire dalle ore 21 e previa intesa con la Presidenza del Senato, avrà luogo la votazione per l'elezione di due componenti del Consiglio di Amministrazione della RAI.

Resta confermato che, come previsto dal vigente calendario dei lavori dell'Assemblea, dopo il seguito dell'esame del decreto-legge saranno iscritti all'ordine del giorno della seduta di giovedì 15 luglio l'esame della Relazione delle Commissioni riunite III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa) sulla deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2021 (Doc XXV, n. 4) e sulla relazione analitica sulle missioni internazionali in corso (Doc XXVI, n. 4) e il seguito dell'esame degli ulteriori argomenti previsti per la settimana corrente.

Estraggo quindi a sorte il nominativo dal quale inizierà l'appello nominale.

(Segue sorteggio)

La chiama avrà inizio dal deputato Centemero.

Discussione congiunta dei documenti: Conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2020 (Doc. VIII, n. 7); Progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2021 (Doc. VIII, n. 8).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la discussione congiunta dei documenti: Conto consuntivo della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2020; Progetto di bilancio della Camera dei deputati per l'anno finanziario 2021.

Avverto che lo schema recante la ripartizione dei tempi è pubblicato in calce al vigente calendario dei lavori dell'Assemblea (vedi calendario).

(Discussione congiunta – Doc. VIII, n. 7 e Doc. VIII, n. 8)

PRESIDENTE. Dichiaro aperta la discussione congiunta. Ha facoltà di parlare il Questore, deputato Gregorio Fontana.

GREGORIO FONTANA, Questore. Grazie, Presidente. A nome dell'Ufficio di Presidenza, il Collegio dei questori sottopone all'esame dell'Assemblea il conto consuntivo per l'anno 2020 e il bilancio di previsione della Camera per l'esercizio 2021, unitamente all'allegato bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023. Non diversamente da quanto accaduto lo scorso anno, anche la gestione dell'esercizio 2021 si è dovuta misurare con le problematiche poste dall'emergenza pandemica, che ha imposto di intervenire a diversi livelli sul complesso delle attività dell'istituzione. Oltre alle rilevanti misure di ordine igienico-sanitario adottate al fine di prevenire la diffusione del contagio nelle sedi della Camera, sono state modificate le modalità di svolgimento dei lavori parlamentari, è stato rivisto in modo assai incisivo l'utilizzo e l'allestimento degli spazi, è stato notevolmente potenziato il supporto digitale all'attività parlamentare, è stata ripensata, talvolta anche radicalmente, l'organizzazione dei servizi.

A questo riguardo, ritengo che si debba sottolineare come l'impegno permanente profuso dal Collegio dei questori, dall'Ufficio di Presidenza e dall'Amministrazione nel prevenire la diffusione del contagio nelle sedi della Camera abbia sinora evitato il verificarsi di fenomeni di concentrazione e diffusione del contagio all'interno delle sedi della Camera, consentendo all'istituzione parlamentare di svolgere senza interruzioni tutte le funzioni ad essa attribuite dalla Costituzione sin dal primo emergere del fenomeno pandemico. Nel conseguimento di questo risultato il Collegio dei questori si è impegnato in maniera assai intensa. Basti pensare che tra il 2020 e il primo semestre del 2021 il Collegio si è riunito 45 volte (cui si sono aggiunte 22 riunioni informali), ha esaminato oltre 400 questioni istruite dagli uffici, ha approvato circa 650 autorizzazioni di spesa, oltre ai 21 programmi settoriali di intervento annuali previsti dal Regolamento di amministrazione e contabilità.

Sono state 26 le determinazioni a contrarre, con cui sono state avviate altrettante procedure di gara, oltre a 30 delibere di carattere normativo, 20 delle quali proprio in materia di prevenzione della diffusione del COVID nelle sedi della Camera. Quasi 170 i pagamenti autorizzati con la sottoscrizione di un deputato Questore.

Un ulteriore elemento positivo, sempre in esito a tale continua e sistematica azione, va riscontrato nel fatto che, sotto il profilo finanziario, l'insieme degli interventi adottati non ha alterato l'equilibrio del bilancio della Camera. La relazione sul conto consuntivo per l'esercizio 2020 reca l'illustrazione di come gli interventi resi necessari dall'emergenza, nella loro multiforme articolazione, siano stati tutti realizzati avvalendosi delle risorse previste all'interno del bilancio, sia nell'ambito degli stanziamenti ordinariamente previsti sia ricorrendo al Fondo di riserva per le spese impreviste di parte corrente. Analoghi interventi, volti alla prevenzione del contagio, sono stati ovviamente realizzati anche nell'esercizio 2021 e ad essi si è ugualmente provveduto nel quadro dell'equilibrio del bilancio annuale, deliberato dall'Ufficio di Presidenza nella riunione del 18 dicembre 2020. È unanime l'auspicio, tanto per l'attività della Camera quanto, più in generale, per la vita economica e sociale del Paese, che le condizioni generali possano finalmente consentire di orientare l'impegno su questo versante al superamento dell'emergenza e al recupero della normalità, ovviamente con tutta la gradualità, l'attenzione e la prudenza necessarie in un frangente tanto delicato e complesso e con l'impegno a garantire sempre il massimo livello di sicurezza.

Passando, in sintesi, ai dati finanziari più significativi, ricordo la proposta di riversare al bilancio dello Stato nell'anno 2021 la somma di 35 milioni di euro. Al riguardo, voglio sottolineare come la Camera, proseguendo lungo la linea consolidata, abbia già espresso il proprio indirizzo unanime in ordine alla destinazione di tale somma agli interventi a favore delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016. A partire dal 2013, le somme restituite dal bilancio della Camera, a cui si aggiungono i sopracitati 35 milioni, ammontano a 500 milioni di euro. La graduale riduzione dell'avanzo di amministrazione che ha accompagnato le restituzioni effettuate di anno in anno ha inoltre ricondotto l'ammontare dell'avanzo da destinare agli esercizi successivi al triennio 2021-2023 a un livello di poco superiore all'avanzo iniziale del 2013. Ciò significa che tutte le economie realizzate con la gestione del bilancio della Camera dal 2013 a oggi – lo ricordo: mezzo miliardo di euro - sono state trasferite al bilancio dello Stato. Si tratta di un risultato considerevole, che mi sembra importante segnalare e per il quale credo la Camera dei deputati possa esprimere la propria soddisfazione. Merita segnalare che tali risultati, ovverosia le restituzioni costanti e la deflazione dello stock dell'avanzo di amministrazione, sono stati conseguiti preservando sistematicamente l'equilibrio del bilancio della nostra istituzione. È questo è un obiettivo che il Collegio dei questori e l'Ufficio di Presidenza hanno sempre tenuto in considerazione per ragioni non solo contabili ma anche di ordine costituzionale. Un risultato concreto, quindi, conseguito nel corso di due legislature grazie al concorso di tutte le forze politiche ma anche grazie - e devo dire grazie sottolineando questo “grazie” - allo straordinario apporto che l'Amministrazione e tutto il personale hanno sempre garantito.

Ricordo ancora che il bilancio pluriennale 2021-2023 evidenzia, nell'anno 2023, i primi effetti di risparmio della riforma costituzionale che ha ridotto il numero dei deputati a 400. Si tratta di 40,2 milioni di euro, ragguagliati a nove mesi dell'anno 2023, considerando la conclusione a scadenza naturale della legislatura in corso. Nell'anno 2023, oltre al citato minor onere di 40,2 milioni di euro, si prevedono anche maggiori spese per circa 16 milioni di euro, riconducibili sostanzialmente agli oneri connessi all'avvicendamento delle legislature e all'incremento della spesa per i trattamenti previdenziali dei deputati e del personale in quiescenza. La differenza tra queste due componenti, pari a circa 24 milioni di euro, è stata accantonata, sempre nel 2023, nel Fondo di riserva di parte corrente. Si tratta di un accantonamento che potrà essere nuovamente quantificato nel corso dei prossimi mesi, a mano a mano che gli organi della Camera assumeranno le decisioni di rispettiva pertinenza, in connessione con la ricordata riduzione del numero dei deputati.

Nell'ambito del quadro finanziario così definito, vorrei sottolineare il lavoro svolto con riferimento a taluni obiettivi di più lungo termine, richiamati più volte anche nell'ambito degli strumenti di indirizzo presentati dai colleghi nell'ambito dell'esame in Assemblea del bilancio di previsione. Mi riferisco alle iniziative volte alla conservazione e alla tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico nella disponibilità della Camera dei deputati, nonché alle misure volte alla sua massima promozione e diffusione presso il pubblico. Ricordo al riguardo l'esecuzione degli interventi di restauro integrale della sala Aldo Moro, uno degli spazi di maggior pregio dell'ala berniniana di Palazzo Montecitorio, e le risorse destinate al restauro della grande tela della scuola del Veronese, Le nozze di Cana, parte integrante della stessa sala da molti anni. Su un altro fronte, richiamo le attività svolte sul tema del riordino della disciplina dei collaboratori dei deputati, cui si fa riferimento anche nel documento che dà conto dello stato di attuazione degli ordini del giorno approvati o accolti in occasione dell'esame dell'Assemblea del bilancio di previsione per il 2020. Al riguardo, il Collegio dei questori non può che constatare come le risorse finanziarie destinate dal bilancio della Camera alla remunerazione dei collaboratori dei deputati, nell'ambito del rimborso delle spese per l'esercizio del mandato, siano le più ridotte in assoluto nel confronto con i Parlamenti dei principali Paesi europei e con il Parlamento europeo stesso. Il Collegio ha operato per la definizione di una prima ipotesi, sempre fondata sulle indicazioni contenute nei citati ordini del giorno. In coerenza con queste ultime, l'ipotesi prevede l'instaurazione di rapporti di collaborazione su base fiduciaria direttamente tra deputati e collaboratori, rimettendo alla Camera dei deputati il compito di erogare le retribuzioni definite sulla base di contratti tipo e di assolvere ai compiti propri del sostituto d'imposta. In questo contesto, si stanno valutando le spese aggiuntive che il bilancio della Camera potrebbe sostenere in relazione alle diverse tipologie contrattuali, nonché agli oneri fiscali, previdenziali e assicurativi rilevanti a fronte del pagamento delle retribuzioni.

In attesa di ascoltare le considerazioni dei colleghi che interverranno in discussione generale, alla luce di quanto esposto, credo che risulti evidente, non solo la vastità dell'azione cui il Collegio dei questori è chiamato nella gestione delle risorse di cui la Camera dispone, ma anche l'estrema complessità della gestione medesima, in cui vengono in rilievo esigenze, priorità e obiettivi di non facile composizione reciproca. I risultati conseguiti inducano, peraltro, il Collegio a proseguire il proprio impegno e a misurarsi ulteriormente con l'obiettivo di assicurare alla funzione parlamentare le condizioni indispensabili perché essa possa esplicarsi pienamente, nel segno dell'efficienza e della trasparenza, senza tuttavia mai perdere di vista il rigore e la sobrietà nell'impiego delle risorse affidate dalla nostra Istituzione al bilancio pubblico. Presidente, in conclusione, come anticipavo, dovrei dare conto dell'attività svolta dal Collegio dei questori per l'attuazione degli ordini del giorno accolti e approvati dall'Assemblea nel corso dell'esame del bilancio 2020; tuttavia, per ragioni di brevità, chiedo l'autorizzazione a pubblicare questa parte del mio intervento in calce al resoconto stenografico della seduta odierna.

PRESIDENTE. Perfetto, va bene.

È iscritto a parlare il deputato Amitrano. Ne ha facoltà.

ALESSANDRO AMITRANO (M5S). Grazie, Presidente. Io inizio questo intervento non soltanto come deputato del MoVimento 5 Stelle, ma anche come membro dell'Ufficio di Presidenza, come segretario di Presidenza. Ci tengo particolarmente, in questa occasione, a ringraziare lei, Presidente, per l'ottimo lavoro svolto insieme al Collegio dei questori e a tutto l'Ufficio di Presidenza. Abbiamo attraversato una fase assolutamente non semplice da gestire, come quella della pandemia da COVID-19 che, come ricordava il Questore prima nel suo intervento, ha caratterizzato comunque un incremento dei costi gestionali, ma lei è riuscito, grazie a un enorme sforzo, a evitare una concentrazione di casi all'interno ovviamente della nostra istituzione. Nonostante questo, i dati del consuntivo sono estremamente importanti perché ci hanno permesso di risparmiare 35 milioni di euro, che si vanno ad aggiungere alle somme che vengono restituite già dal 2013; parliamo, quindi, di oltre 500 milioni di euro che sono stati reintegrati allo Stato in 8 anni. Queste risorse sono, secondo me, come MoVimento 5 Stelle, molto importanti perché significa che noi abbiamo potuto lavorare al meglio anche in una situazione difficile come questa, per via del COVID-19, ma siamo comunque riusciti a risparmiare e a tagliare costi superflui mantenendo l'efficienza della nostra Istituzione. È importante, secondo me, ricordare in questo passaggio il grande lavoro di riorganizzazione degli spazi e del nostro lavoro qui alla Camera, che ci ha permesso comunque, fin dall'inizio della pandemia - quindi da marzo - di non avere interruzioni nei nostri lavori parlamentari. Questo, per me, è un dato estremamente importante, perché è stata un'organizzazione complessa, un'organizzazione sicuramente difficile, che tutta la macchina, compreso l'Ufficio di Presidenza, compresa l'amministrazione, è riuscita a svolgere nel migliore dei modi, permettendoci, quindi, di lavorare senza interruzioni; quindi qui c'è un punto su cui io voglio esprimere una sincera gratitudine da parte del MoVimento 5 Stelle a tutta l'amministrazione della Camera. Chiaramente, come dicevo all'inizio, è innegabile che ci siano stati degli aumenti di costo dovuti alla pandemia, ma vorrei ricordare anche tutte le misure che sono state messe in campo dalla Camera per affrontare questa pandemia, a partire dalla riorganizzazione degli spazi. Noi ricordavamo un Transatlantico sicuramente diverso da quello odierno, ma questo ci ha permesso di poter lavorare al meglio, di poter lavorare rispettando il distanziamento sociale, permettendo a tutti i colleghi di essere presenti durante le votazioni. Inoltre vorrei ricordare l'importante ruolo che viene tuttora svolto presso il Palazzo del Seminario, con i tamponi che vengono eseguiti presso il Palazzo del Seminario. Questo è importante perché ci permette di fare una prevenzione all'interno della nostra Istituzione, di individuare i casi nel minor tempo possibile e, quindi, di poter effettuare un'altra operazione, che è stata messa in campo grazie all'intenso lavoro di questo periodo, che è quella del tracciamento dei casi positivi e, dunque, di evitare delle diffusioni e dei cluster che altrimenti avrebbero reso estremamente difficile il nostro lavoro, anche in difesa di tutti i cittadini, potendo procedere alla conversione dei decreti importantissimi che abbiamo avuto in questo periodo e che hanno permesso di gestire al meglio la pandemia.

È importante, in tal senso, anche ricordare le campagne che sono state messe in campo per quanto riguarda gli strumenti e i dispositivi di protezione individuale che la Camera ha messo a disposizione di tutti noi. È importante ricordarlo perché non sono elementi scontati; sono elementi che hanno determinato, ovviamente, l'aumento dei costi, ma hanno permesso a questa istituzione di funzionare, dai termoscanner all'ingresso ai dispositivi di protezione e a tutto quello che rappresentano i disinfettanti e i gel per permetterci di lavorare al meglio.

In questo senso è importante anche vedere i dati dello smart working, quindi come anche in questa istituzione dei sistemi di lavoro alternativi siano stati messi in campo e ci abbiano permesso di continuare a lavorare. Anche su questo ci sono stati importanti cambiamenti nella Camera. Io sono da poco qui, ma ricordo benissimo che prima il lavoro in digitale non esisteva e oggi si può fare in alcune circostanze; sono importanti cambiamenti che ci hanno permesso di poter andare avanti. Vorrei quindi ricordarne ancora qualcuno. Permettetemi, per esempio, di ricordare il locale di bio-contenimento che è allestito a Palazzo Montecitorio e la disponibilità di avere un'ambulanza permanente. Questo ci serve per permettere, laddove fossero emersi dei casi, di intervenire in maniera tempestiva e, quindi, di limitare la possibilità di diffusione di questo terribile virus. Nonostante si sia dovuto lavorare in una situazione e in uno scenario oggettivamente fuori dal comune, in uno scenario difficile, è stata fatta anche una serie di interventi importanti che ha permesso di riavvicinare i cittadini alla nostra Istituzione. Io vorrei ricordare un passaggio, che il Questore ha fatto poco prima, sulle iniziative a tutela del patrimonio culturale del nostro edificio. Un patrimonio importantissimo, un patrimonio storico, artistico e architettonico, che probabilmente non ha eguali a livello di istituzioni parlamentari.

In questo senso va la ristrutturazione della Sala Aldo Moro; il suo restauro integrale, in questo che è sicuramente uno degli spazi più di prestigio dell'area berniniana del nostro edificio, ha un importante ruolo anche per avvicinare i cittadini all'Istituzione, perché rappresenta una di quelle sale che hanno funzionato, ovviamente prima dell'avvento della pandemia, anche come luoghi per eventi e, quindi, aperti al pubblico.

In questo senso va ricordata anche la Notte dei Musei del 2021, in cui i cittadini hanno avuto modo di visitare tutti gli spazi di Montecitorio, tra cui, appunto, la Sala Aldo Moro. In tal senso, c'è una nota che io vorrei ricordare, che mi ha colpito fin dal primo giorno in cui sono qui: è la bellissima variante della Gioconda, un dipinto che fino a poco tempo fa era esposto nella stanza del Questore D'Uva e che oggi, invece, possiamo tutti ammirare all'interno, ovviamente, della nuova Sala Aldo Moro, e questo sarà, secondo me, un punto di forza. Quindi, voglio anche ringraziare tutto il Collegio dei questori per questo sforzo importante per rendere il nostro palazzo sempre più aperto e sempre più visibile da parte di tutti i nostri concittadini.

Credo che tutto questo lavoro che è stato sintetizzato - non voglio dilungarmi troppo - sia stato possibile affrontarlo grazie a un grande sforzo che l'Ufficio di Presidenza, il Presidente Fico, il Collegio dei questori e l'amministrazione hanno messo in campo, in una fase estremamente difficile e particolare di questo periodo che abbiamo attraversato. In questo modo, siamo riusciti comunque ad avere una Camera più vicina ai cittadini e alla comunità, che ha evitato gli sprechi, che è riuscita a funzionare in maniera più smart, più trasparente e più digitale. Questo ci ha permesso di ottenere l'importante risultato, di cui io vado particolarmente fiero, di risparmiare 35 milioni, ma anche di non interrompere mai i nostri lavori e di aiutare chiunque in questo periodo abbia vissuto delle grandi difficoltà, potendo svolgere il nostro compito nel migliore dei modi (Applausi).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Scoma. Ne ha facoltà.

FRANCESCO SCOMA (IV). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, io credo che lo sforzo di questi ultimi mesi fatto dal Collegio dei questori, ma soprattutto dal personale tutto, sia stato molto importante.

Le note appena annunciate e appena confermate dal presidente del Collegio dei questori non fanno altro che ripetere le cose che sono accadute, le realtà in cui ci siamo trovati, realtà emergenziali che si sono dovute trattare con grande prontezza.

Nel 2021 ci sono state veramente problematiche di emergenza pandemica serie e molto importanti. A queste, ovviamente, sono seguite rilevanti misure igienico-sanitarie. La rivisitazione degli spazi è stata fondamentale per consentire al palazzo di non fermarsi mai. Questa è una nota importante, una nota che all'esterno ha dato veramente grande coraggio, cioè l'avere continuato a lavorare senza fermarsi. Il Parlamento ha dimostrato di essere vivo, di essere pronto e di essere all'altezza delle emergenze e delle necessità.

Però, una cosa voglio chiedere ai questori: i risparmi vanno bene, sono importanti e sono probabilmente quelli che si vedono di più, ma ogni tanto, secondo me, qualche investimento in più sulla materia digitale, sull'utilizzo di tecnologie all'avanguardia, su un migliore funzionamento dei telefoni, su un migliore funzionamento anche delle linee wireless e Wi-Fi andrebbe fatto. Io credo che i tempi ce lo richiedano e lo sforzo ci debba essere.

Se tutto il Paese sta ancora attraversando un periodo molto difficile a causa dell'emergenza pandemica e delle sue drammatiche conseguenze sulla vita personale, sociale ed economica dei cittadini e delle imprese, anche l'istituzione parlamentare ha dovuto rivedere, da quasi 2 anni (perché tra qualche mese saranno 2 anni che soffriamo la pandemia), la propria organizzazione e il proprio funzionamento secondo modalità adeguate a fronteggiare i rischi derivanti da questa nuova pandemia.

Per raggiungere questo obiettivo tutti gli organi della Camera continuano - o lo hanno fatto - a lavorare con un impegno straordinario per assicurare la loro disponibilità, il loro impegno, la loro esperienza, affinché l'attività parlamentare possa svolgersi in maniera piena, perseverando su tutte le misure di sicurezza, affinché ai deputati - e non solo a loro, ovviamente, ma anche ai dipendenti e ai collaboratori - possa essere garantito un alto ed elevato standard di sicurezza, sia sul piano organizzativo che sul piano sanitario.

Credo che queste riflessioni ci facciano capire quanto sia stato l'impegno: questo, certamente, importante come un maggiore avanzo di amministrazione, che, ormai, ci portiamo appresso dal 2013. Come ha già detto il Questore Fontana - è inutile che lo ripeta anch'io -, abbiamo restituito in questi anni quasi 500 milioni di euro e abbiamo anche dimostrato che il Parlamento non è un ufficio chiuso, ma il Parlamento è identificato anche come un luogo sempre aperto, pronto a rispondere a quelle che sono le esigenze delle famiglie e delle imprese.

Quest'anno, con il bilancio 2021, la Camera restituirà una cifra pari a circa 35 milioni di euro, frutto dei risparmi annuali, esaurendo, sostanzialmente, la cifra degli avanzi di gestione da restituire.

Nel bilancio 2021 cominciano ad essere visibili gli effetti della riforma del taglio dei parlamentari. La legge costituzionale n. 1 del 2020, infatti, comporterà, per il 2023 - anno in cui entrerà in vigore con le elezioni legislative -, una minore esigenza di finanziamento della Camera dei deputati per un importo pari a circa 40 milioni di euro, rapportato, ovviamente, soltanto ai primi nove mesi dell'anno in cui l'Aula sarà composta da 400 parlamentari e non da 630; a regime, invece, la riforma determinerà minori esigenze di finanziamento pari a circa 52 milioni di euro.

L'impatto del COVID è stato all'incirca pari a 2 milioni di euro, coperti dal fondo di riserva della Camera. Si tratta di soldi spesi per tutte le attività legate all'emergenza sanitaria, come la riorganizzazione dei servizi e degli spazi. In via generale, invece, a determinare il leggero aumento dei costi ci sono le spese legate all'assunzione di 41 consiglieri entro fine anno, l'erogazione dei trattamenti previdenziali per gli ex deputati e l'aumento del fondo di riserva necessario per coprire le spese dell'Aula legate all'emergenza COVID.

Non è detto, in ogni caso, che le spese complessive di Montecitorio debbano in assoluto scendere. Restando al 2023, ad esempio, circa 16 milioni di risparmio legato al taglio dei deputati sarà assorbito dalle spese per il cambio di legislatura. Inoltre, a fronte di diminuzioni certe della spesa, come quelle legate alle spese di viaggio dei deputati, altre voci di bilancio potrebbero essere incrementate. A fronte di una diminuzione di queste, non è escluso che si possa decidere di aumentare i compensi agli staff o, ancora, arrivare nel tempo ad affrontare l'annosa, spinosa questione della stabilizzazione dei collaboratori; un'operazione quest'ultima sul modello di quanto avviene in Parlamento europeo e sulla quale non possiamo più, ormai, fare passi indietro.

Fatte queste considerazioni, tutte meritevoli, ovviamente, del sostegno di Italia Viva, desidero rivolgere un sentito ringraziamento a tutti i colleghi dell'Ufficio di Presidenza, a cui va ascritto il merito di aver operato con equilibrio, con buonsenso, con accortezza, facendo diventare la riduzione della spesa costante e quasi strutturale, perché interviene ormai ogni anno e dimostra che proprio l'Assemblea dei deputati rappresenta un esempio di spending review riuscita, a differenza, purtroppo, di altre amministrazioni dello Stato che non registrano risultati così virtuosi.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Battilocchio. Ne ha facoltà.

ALESSANDRO BATTILOCCHIO (FI). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, il gruppo di Forza Italia voterà convintamente a favore dei documenti alla nostra attenzione. In quest'ultimo anno e mezzo abbiamo dovuto fare i conti con l'emergenza da COVID-19 e con le problematiche che questa ha comportato. Per questo, ancora una volta, esprimiamo il nostro sentito ringraziamento al Presidente della Camera, all'Ufficio di Presidenza tutto, ai Vice Presidenti, ai Segretari, ai Questori, al Segretario generale. Altrettanta riconoscenza va a tutto il personale della Camera dei deputati e dei gruppi parlamentari per quanto fatto quotidianamente sia durante la prima, sia durante la seconda ondata pandemica; personale che ha messo a disposizione di noi tutti competenze e professionalità, garantendo, in condizioni di sicurezza, l'operatività della nostra istituzione anche durante i periodi di lockdown, durante le settimane di zona rossa, quando siamo stati chiamati a dare risposte immediate ai nostri concittadini colpiti, prima, dall'emergenza sanitaria e, immediatamente dopo, da quella economica.

Come ricordava il Questore Fontana, oltre alle rilevanti misure di ordine igienico-sanitario poste in essere al fine di prevenire la diffusione del contagio nelle diverse sedi della Camera, grande attenzione è stata posta alle modalità di svolgimento dei nostri lavori, in sede sia di Commissione sia di Assemblea. Un lavoro prezioso che, inizialmente, ha sicuramente creato dei disagi ma che ha garantito che non si creassero focolai e fenomeni di diffusione del contagio all'interno delle istituzioni.

Gli interventi messi in campo, come è stato ricordato nella relazione, non hanno alterato l'equilibrio finanziario definito dall'Ufficio di Presidenza e la relazione sul conto consuntivo per l'anno 2020 evidenzia, infatti, che gli interventi resi necessari dall'emergenza sono stati tutti realizzati avvalendosi delle risorse previste all'interno del bilancio. I progressi che si registrano nella campagna vaccinale, con l'auspicio di giungere prima dell'autunno all'immunità di gregge, dovrebbero consentirci, finalmente, il recupero della normalità, ovviamente mantenendo alta l'attenzione e adottando la prudenza necessaria.

L'esperienza acquisita nel corso di questa emergenza non deve essere, tuttavia, dissipata ma deve spingere a portare a compimento gli interventi di trasformazione digitale, giungendo ad una piena digitalizzazione delle attività parlamentari. Così come una riflessione andrebbe fatta, anche in vista della prossima riduzione del numero dei parlamentari nella XIX legislatura, sulla necessità di attrezzare i gruppi parlamentari, dotarli di nuove risorse e di nuovi strumenti.

Con il progressivo rientro nella normalità è da auspicare che si riesca a trovare il modo, in sicurezza, di riaprire il Palazzo alla gente e tornare a far conoscere ai nostri concittadini l'attività parlamentare e far loro ammirare la bellezza di questi spazi. In quest'ottica, esprimiamo il nostro apprezzamento per le innumerevoli iniziative in atto e programmate per il restauro e la tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico della Camera, sperando, appunto, che, a breve, sia nuovamente accessibile al pubblico.

Il miglioramento della situazione epidemiologica ha consentito di far ripartire la macchina dei concorsi, rallentati o bloccati dalla pandemia. Si potranno, quindi, compensare, in tempi ragionevoli, le carenze di organico ormai strutturali di questo ramo del Parlamento, immettendo in questa istituzione giovani capaci e meritevoli, offrendo loro l'opportunità di inserirsi in un'amministrazione di eccellenza, come è quella della Camera dei deputati.

Tornando ai documenti di bilancio in esame, viene confermato un orientamento in linea con quanto riscontrato negli esercizi precedenti: il mantenimento di un equilibrio tra il contenimento della spesa e l'ottimizzazione del funzionamento dell'istituzione. L'avanzo di amministrazione consente una restituzione a favore del bilancio dello Stato di 35 milioni di euro. Le somme che sono state impegnate precedentemente rappresentano il 97,4 per cento delle previsioni di spesa, il che significa che, grazie al lavoro del Collegio dei questori, non c'è stato alcuno sforamento, nonostante l'emergenza pandemica. Il maggiore avanzo di amministrazione, che ormai si verifica dal 2013, rende quindi possibile, anche per il 2021, una restituzione di risorse finanziarie al bilancio dello Stato. Si tratta, appunto, di 35 milioni che il Parlamento ha indicato siano destinati agli interventi in favore delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016, in cui l'opera di ricostruzione necessita di una forte accelerazione.

Siamo, quindi, di fronte all'ulteriore conferma della bontà di una politica di bilancio, avviata già da due legislature, che ha consentito, per un verso, di riportare la spesa della Camera dei deputati ad un livello sostanzialmente corrispondente alla riduzione, da noi stessi disposta, della dotazione di richiesta al bilancio dello Stato e, per altro, di restituire a quest'ultimo quote sempre più elevate delle risorse non utilizzate. Dal 2013 a oggi, tutte le economie realizzate con la gestione di bilancio della Camera sono state trasferite al bilancio dello Stato e si tratta complessivamente di ben 500 milioni di euro: un risultato notevole e di cui dobbiamo andare fieri.

Lo ricordava il collega Scoma: il tema dei collaboratori dei deputati. Anche in vista della riduzione dei parlamentari, diventa sempre più urgente riscrivere le regole e dotare i rappresentanti del popolo di risorse e strumenti dedicati all'esercizio e alle prerogative proprie del mandato parlamentare. È giunto il momento di porre fine all'annosa questione dell'inquadramento contrattuale di queste indispensabili figure che, troppo spesso, non vedono riconosciuta, in modo adeguato, la propria professione. L'ipotesi avanzata, che prevede l'instaurazione di rapporti di collaborazione su base fiduciaria direttamente fra deputati e collaboratori, rimettendo alla Camera dei deputati il compito di erogare le retribuzioni e di assolvere ai compiti propri del sostituto di imposta, pare ragionevole. È giunto il momento, anche in ragione dell'inevitabile aumento della mole di lavoro che, dalla prossima legislatura, graverà su ogni singolo parlamentare, di uniformare la disciplina del rapporto di lavoro a quella di qualsiasi altro Parlamento europeo.

Il bilancio pluriennale 2021-2023 evidenzia i primi dati di risparmio nell'anno 2023 legati alla riduzione del numero dei deputati che si avrà con la nuova legislatura. Come si evince dai documenti, tale dato è un mero calcolo che permette di delineare il quadro finanziario dal 2023, in attesa che la Camera adotti scelte politiche in ordine al nuovo assetto dell'istituzione conseguente alla modifica costituzionale.

La prossima legislatura dovrà, fin dall'insediamento del nuovo Parlamento, proseguire l'opera di esecuzione e implementazione delle riforme e dei progetti legati al PNRR. Diventa, quindi, fondamentale che Presidenza, Giunta per il Regolamento e Assemblea operino per definire modifiche che consentano la immediata operatività delle Commissioni e dell'Assemblea, ridefinendo l'assetto organizzativo e funzionale dell'istituzione.

Nell'avviarmi alla conclusione, mi permetta, Presidente, di rivolgere un sentito ringraziamento, in particolare, ai Questori, che hanno proseguito in questa opera di razionalizzazione della spesa con equilibrio, con buonsenso e con accortezza. La costante riduzione della spesa, un'oculata spending review, fa della nostra istituzione un esempio virtuoso per altre amministrazioni dello Stato. Senza assecondare la furia demagogica, si è riusciti a procedere con i tagli e a ridurre la spesa ma senza compromettere la funzionalità degli organi. La democrazia, infatti, ha un costo ed è nostro dovere garantire il miglior funzionamento dell'istituzione parlamentare e i fatti dimostrano che si può avere un'istituzione efficiente, ben organizzata e produttiva, senza sperperare denaro pubblico e rispettando i cittadini chiamati, ancor più in questo ultimo periodo, a notevoli sacrifici.

Presidente, colleghi, confermo il voto favorevole convinto del mio gruppo sui documenti di bilancio.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il Vicepresidente, deputato Rampelli. Ne ha facoltà.

FABIO RAMPELLI (FDI). La ringrazio, Presidente, anche io devo associarmi alle congratulazioni rivolte a tutto il personale della Camera, ai nostri dirigenti - quindi anche al personale apicale che si è assunto in questo periodo difficile, che passerà alla storia, delle responsabilità importanti -, a lei, Presidente, al Collegio dei Questori. Penso che tutti abbiamo fatto davvero un egregio lavoro e abbiamo comunque contenuto i danni, cercando di dare, nel nostro piccolo, un piccolo - chiedo scusa per il bisticcio di parole - segnale di ripresa della normalità. È un percorso che abbiamo intrapreso consapevolmente, ma che non è concluso e che, quindi, dovrà vederci sempre di più impegnati in questa sorta di giostra, da un lato, tesa a salvaguardare l'incolumità - quindi a contenere la diffusione di questa bestiale infezione - e, dall'altro, a salvaguardare le funzioni che competono a questo Palazzo così importante nella sua solennità; questo non è un salotto buono, ma è il luogo all'interno del quale tante persone svolgono il proprio lavoro, chi in rappresentanza del popolo italiano, al servizio del popolo italiano, per cercare di migliorare la qualità della vita e quindi di procedere il più speditamente possibile sulla strada della costruzione del cosiddetto bene comune.

Tuttavia, al di là delle riflessioni di carattere generale, qualche elemento costruttivo, di stimolo, come mi è sempre capitato di fare anche nel ruolo che esercito, voglio lasciarlo agli atti di questo dibattito, di questa discussione generale sul bilancio della Camera. Ho ascoltato i colleghi mi hanno preceduto parlare di necessità, di stabilizzazioni dei lavoratori; tra questi, c'è il tema, più volte agitato, del riconoscimento di un ruolo che sia non precario, come è oggi, per gli assistenti dei deputati. Su questa fattispecie, difficilmente contestabile, dovremo mettere la testa e spendere energie. Non tutti i cittadini italiani lo sanno, ma c'è una anomalia tutta italiana, un'anomalia che si riserva solo e soltanto, tra le due Camere, alla Camera dei deputati; l'altra Camera, cioè il Senato della Repubblica, non è aggredita da questa miseria. La miseria sta nel fatto che, comunque, i deputati della Repubblica Italiana non hanno delle strutture all'interno delle quali lavorare. È accaduto, non soltanto in questa circostanza e su questo tema, nel tentativo necessario e condiviso - cosa condivisibile su cui abbiamo tutti speso parole e compiuto atti importanti, significativi, nella piena responsabilità, con energia e determinazione - di fare una buona amministrazione, di tagliare gli sprechi, di eliminare i privilegi, di contenere le spese superflue, però, talvolta, abbiamo, come si dice in gergo, buttato il bambino con l'acqua sporca. Quindi, non voglio difendere minimamente le scelte fatte in passato e che hanno visto qualcuno beneficiario dell'ospitalità che i deputati avevano all'interno di Palazzo Marino, ma penso che sia oggettiva la circostanza secondo la quale è improponibile che tra tutti i Parlamenti del globo, forse, la Camera dei deputati risulta essere l'unica Camera dei deputati in cui i deputati non sanno dove svolgere il proprio lavoro, pur “costretti” - con tanto di virgolette, perché è un onore esercitare questa funzione - a stare comunque lontano da casa per almeno 3/4 giorni a settimana, dovendo per forza trovare un luogo. Guardi, Presidente, glielo dico con estrema franchezza e con tutto il garbo possibile: ho visto deputati lavorare con il proprio personal computer dentro delle caffetterie; sono condizioni non degne di una democrazia avanzata. Un conto è combattere gli sprechi - lo ripeto, su questo, se qualcuno chiede di mettere il dito sotto la mano, il mio sarà il primo e quello di tutti i colleghi immagino -, ma altro conto è menomare i diritti e i doveri. Infatti, c'è un diritto ad esercitare un ruolo da parte del parlamentare, ma c'è anche il dovere di far ciò, perché qui non si può stare per strappare l'indennità mensile; qui bisogna comunque lavorare ed esercitare il ruolo che i cittadini italiani, attraverso le elezioni democratiche, hanno riservato a chi sta qui dentro.

Questo resta un vulnus e penso che sia nostro dovere cercare di colmarlo, a maggior ragione perché nella prossima legislatura avremo un taglio significativo del numero dei parlamentari e quindi anche un contenimento della spesa. Sappiamo che ci sono degli edifici pubblici e quindi non dobbiamo fare le fortune di nessuno nella zona e sappiamo di poter lavorare facendo solo e soltanto gli interessi del pubblico, solo e soltanto gli interessi dei deputati, solo e soltanto gli interessi dell'istituzione repubblicana che umilmente intendiamo continuare a servire.

Abbiamo spesso e volentieri parlato della grande capacità della Camera dei deputati - e non solo della Camera - di aprirsi alla società e quindi di ospitare mostre, convegni, esposizioni di vario genere in sale di grande prestigio, belle. Io penso che questo servizio non debba essere declassificato perché, sempre secondo una certa furia ideologica che ci ha devastato negli anni scorsi, abbiamo immaginato che tutto questo fosse classificabile sotto la dicitura di “privilegi”. Noi siamo i custodi di questo palazzo, non ne siamo i proprietari. Non abbiamo alcun diritto di conculcare l'uso di questi spazi: non ci appartengono; non ci appartengono. Appartengono al popolo italiano, appartengono alle associazioni, ai comitati, alle fondazioni; appartengono a tutti coloro i quali, quando ci pongono la domanda se possano o meno recarsi qui e utilizzare le nostre sale, dovrebbero avere, da parte nostra, una reazione positiva, di gioia, di considerazione. Se questo fosse un posto malfamato, se questo luogo fosse abitato da terribili tiranni e dittatori, violenti e cruenti, io non credo che ci sarebbe questa volontà, questo desiderio di venire qui e fare un convegno, una tavola rotonda, celebrare un dibattito, esporre una mostra pittorica, piuttosto che di altro genere; tutti starebbero ben alla larga da questo luogo. Così non è, perché questo luogo ancora trasuda valori importanti che riguardano i destini dell'Italia in quanto tale, al di sopra delle parti che dividono questo Parlamento. Quindi, noi dobbiamo dare una risposta affermativa.

Ora, questo tracciato si è interrotto bruscamente a causa del COVID, però sappiamo perfettamente che noi lo dobbiamo riaprire. Io voglio invitarla, Presidente, ad essere più reattivo, perché quello che accade fuori di qui deve accadere anche qui dentro. Se vi sono alcune forme di ripresa di uso di spazi, cinema, teatri, sale d'albergo eccetera, se queste modalità sono state ripristinate fuori di qui, io penso che debbano essere ripristinate anche qui: non c'è nessuna differenza sostanziale. Quando non si potevano utilizzare gli spazi all'esterno, a causa del rischio assembramento o del rischio contagio, noi non potevamo fare i “raccomandati” e quindi dare a qualcuno il privilegio di svolgere manifestazioni e iniziative che invece al di fuori erano vietate; adesso questo divieto è caduto fuori e deve cadere anche dentro.

Ripeto: noi non siamo proprietari di questo luogo e quindi non possiamo in maniera superba, che potrebbe apparire anche intollerante - antipaticamente intollerante - fare il contrario di quello che invece quest'Aula, attraverso il voto e quindi la responsabilità, stabilisce per chi sta fuori da questo palazzo.

Poi, ci sono questioni che io ritengo lo stesso significative, che appartengono al medesimo principio della custodia e della salvaguardia di questo luogo e di tutto quello che qui dentro è custodito in termini di storia, ma anche in termini di architettura, di opere d'arte.

Già in passato ho espresso una sorta di indirizzo che finora non è stato perseguito o lo è stato in minima parte, in realtà. Alcuni passi li abbiamo compiuti; abbiamo ospitato belle mostre, ma non è una novità di questa legislatura, poiché ciò è accaduto anche in quelle passate.

Penso che il patrimonio artistico che si trova qui dentro, in qualche modo, debba essere fatto fruttare e, comunque, debba essere goduto dai cittadini, quando volessero, nelle forme e nelle modalità che l'Ufficio di Presidenza e il Collegio dei Questori potranno stabilire ed individuare, salvaguardando questo precetto. Non è che queste opere, nella loro magnificenza, possano essere godute soltanto da chi ha la fortuna di abitare questo Palazzo: non è questo il senso della nostra missione; quindi, dobbiamo farcene carico e immaginare le modalità attraverso le quali i cittadini, che volessero visitare questi pezzi di storia, i quali trasudano solennità, perché l'identità e l'indipendenza della nostra Nazione passano di traverso qui dentro, possano apprezzare le tante opere d'arte custodite qui, anche a tempo determinato, ossia quelle pro tempore. Al riguardo, avevo immaginato e proposto la possibilità di rieditare, ammodernandola, la Fondazione Camera dei deputati, per dedicarla prevalentemente a questo, anche immaginando operazioni di carattere economico, perché alcune questioni possono essere affrontate senza che vi sia necessariamente un carattere oneroso per il bilancio della Camera.

Vi è anche la questione del decoro esterno - e vado a concludere -, non solo di quello interno. Abbiamo realizzato lavori importanti per rendere più sicuri i punti d'accesso, tuttora in programmazione anche per le annualità successive; abbiamo messo a posto il parcheggio, lato piazza del Parlamento. Qualcosa però non torna. Nel mio ruolo di responsabile, per sua delega, alla sicurezza di Palazzo Montecitorio, sto cercando di capire le indicazioni al riguardo: vorrei lasciare questo tipo di riflessione agli atti della discussione sul bilancio Camera.

Anche nel rapporto con i cittadini italiani, che stanno fuori di qui, e nel rapporto con i turisti, che vengono a visitare il luogo che custodisce la democrazia italiana, non possiamo fare diversamente rispetto a ciò che accade in tutti gli altri edifici che ospitano le Assemblee parlamentari del mondo occidentale.

Non mi è mai capitato di andare a visitare altre capitali europee e di trovarmi in una situazione quasi di timore; quasi la sensazione che, da un momento all'altro, scoppiasse una guerra civile e, quindi, si rendesse indispensabile e necessario un certo regime di protezione dei palazzi della democrazia.

La democrazia è autorevole e si deve saper difendere con la propria autorevolezza e, ovviamente, con il contributo fondamentale, apprezzato e desiderato, delle Forze dell'ordine, delle questure. Però, bisogna misurarlo: c'è un limite, un crinale, sul quale si cammina, che deve essere monitorato e tenuto sotto controllo. Questo è un luogo laico: dobbiamo far prevalere anche segnali distensivi. Abbiamo conosciuto una fase molto impegnativa nell'azione di contrasto e di prevenzione al terrorismo, agli attentati, l'ISIS; abbiamo conosciuto, più di recente, una stagione molto più contenuta di effervescenza sociale dovuta alla crisi economica, scaturita dalla pandemia; se proprio vogliamo essere precisi, forse qualcuno ha esagerato, immaginando chissà quali catastrofi si potessero abbattere qui, davanti a Montecitorio.

In realtà, ne abbiamo avute forse una o un paio al massimo di iniziative un po' turbolente; per il resto, abbiamo ospitato, anche a piazza Montecitorio, manifestazioni assolutamente civili. Occorre ringraziare gli italiani per essere stati davvero capaci, nelle difficoltà che hanno attraversato, di mantenere i nervi saldi e di fare manifestazioni per segnalare il disagio, manifestazioni che non sono mai trascese. Io penso che, anche da questo punto di vista, queste emergenze siano dietro le nostre spalle e che si debba tornare alla normalità. Quando parlo di decoro, mi riferisco anche a questo eccesso di timore nei confronti di eventuali manifestazioni che dovessero capitare, che induce noi, Camera dei deputati, ma anche il vicino Palazzo del Governo, a blindarci con transenne in modalità lavori pubblici, che mortificano, sia la bellezza, l'architettura e l'importanza dei beni culturali che abitiamo, sia la democrazia in quanto tale, che sembra tenuta sotto assedio da non si sa bene chi, perché qui non succede granché. Quando ci sono manifestazioni rischiose, allora sì, è giusto alzare l'asticella, essere il più possibile prudenti e prevenire eventuali episodi. Però, io penso che un buon segnale noi lo potremmo dare, come abbiamo fatto su piazza del Parlamento, magari serrando con alcune fioriere, togliendo le transenne, che danno questa idea di battaglia generalizzata e costante, come se, da un momento all'altro, possa accadere chissà che cosa, riguadagnando quel dialogo con la comunità che sta fuori da qui e che noi rappresentiamo. Non siamo due cose distinte; siamo la stessa cosa, ma svolgiamo ruoli diversi: una parte della comunità sta qui dentro e lavora alacremente per tentare di garantire il bene comune; un'altra parte sta fuori di qui. Ma siamo la stessa cosa, quindi, questo diaframma, a mio giudizio – ed è l'ultima battuta che faccio -, dobbiamo assolutamente minimizzarlo e, se è possibile, toglierlo di mezzo con azioni di responsabilità, ma che non facciano cessare la necessaria sensibilità per quello che rappresentiamo da un punto di vista politico, culturale e istituzionale e anche per l'esercizio della custodia di questa bellezza, di questa magniloquenza che, comunque, è così importante e significativa anche da un punto di vista estetico, nella misura in cui dentro ci sono i contenuti di cui abbiamo parlato in tante circostanze nei nostri lunghi e appassionati dibattiti parlamentari (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Rizzo Nervo. Ne ha facoltà.

LUCA RIZZO NERVO (PD). Grazie, Presidente. Colleghi e colleghe. Nell'annunciare immediatamente il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico sulle proposte presentate alla nostra attenzione relativamente al conto consuntivo per il 2020 e al progetto di bilancio della Camera per il 2021, voglio cogliere l'occasione per svolgere alcune brevi riflessioni con riferimento al contenuto dei documenti di bilancio presentati. Prima di tutto, però, Presidente, voglio ringraziare, per il lavoro svolto, lei, l'Ufficio di Presidenza, il Collegio dei questori e - come hanno fatto anche i miei colleghi - tutti i dirigenti e i dipendenti della Camera dei deputati; forse, ogni tanto lo diamo per scontato, ma hanno lavorato anche in termini di riforma, come questi documenti testimoniano, dentro una situazione straordinaria e straordinariamente complessa, dentro una tragedia collettiva, come è stata e come è, purtroppo, ancora quella della pandemia, che necessariamente ha anche riguardato lo svolgimento e la qualità della democrazia parlamentare.

Tuttavia, proprio grazie a questo lavoro, siamo riusciti a lavorare bene, a lavorare nonostante tutto e a garantire l'efficacia e l'efficienza di questa istituzione.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE FABIO RAMPELLI (ore 16)

LUCA RIZZO NERVO (PD). Tornando ai dati di bilancio, i dati che l'onorevole Fontana ha richiamato alla nostra attenzione dimostrano che siamo in presenza di un'opera di attento monitoraggio dei flussi di spesa. In particolare, i dati sulla cancellazione dei residui passivi e sulla crescita dell'avanzo di amministrazione confermano che siamo in presenza di un'attenta opera di monitoraggio da parte degli organismi competenti alla gestione delle risorse stesse.

Una tendenza, non nuova, che è avvenuta in continuità in questi anni e che ha portato questa istituzione a restituire al bilancio dello Stato, a partire dal 2013, come è già stato detto, 500 milioni di euro; un traguardo molto significativo che è stato raggiunto, contenendo una pericolosa deriva antiparlamentare, senza indebolire il prestigio di questa istituzione e senza compromettere la qualità dei servizi che supportano il funzionamento della democrazia parlamentare.

Sono stati realizzati, in altre parole, Presidente, un equilibrio efficace e una capacità di riforma fuori dagli eccessi strumentali che hanno attraversato, purtuttavia, in maniera molto seria e severa, il dibattito pubblico fino a toccare il paradosso di una democrazia senza costi, una democrazia che, qualora fosse così, sarebbe la democrazia dei pochi, sempre quelli che possono permettersi di farlo. Insomma, è stata realizzata un'azione di contenimento e di revisione della spesa che continua ad impegnare il Collegio dei questori, l'Ufficio di Presidenza, con il prezioso supporto dell'amministrazione in modo straordinariamente intenso, attraverso operazioni di riorganizzazione molto complesse sul piano tecnico, giuridico ed operativo riferite sostanzialmente a tutti i settori della spesa, a significare, appunto, un progetto complessivo e organico di riforma e non solo di azioni spot.

Abbiamo sempre sostenuto che la riduzione dei costi, la sobrietà e l'eliminazione dei privilegi ingiustificati dovevano viaggiare di pari passo con una ripresa del valore, del prestigio e dell'autorevolezza delle istituzioni democratiche. Tuttavia, Presidente, non sono solo i costi che interessano i nostri cittadini; ai nostri cittadini interessano l'efficienza della vita delle istituzioni, lo snellimento delle procedure tra potere esecutivo e potere legislativo, più efficienza nell'azione di governo, più forza di indirizzo e più capacità di controllo da parte delle assemblee parlamentari.

I documenti in esame rappresentano, quindi, lo snodo cruciale di una progressiva politica di rigore e di riorganizzazione, di riforma dell'attività e della vita di questa istituzione iniziata - come dicevo in premessa - più di dieci anni fa; una politica di rigore che si è dovuta misurare con i provvedimenti necessari per fronteggiare l'emergenza sanitaria, l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale, i servizi di rilevazione della temperatura corporea agli ingressi, attrezzature e ambienti di bio-contenimento, cicli di screening.

L'emergenza ha imposto limitazioni alla presenza fisica nelle sedi della Camera, ma i deputati hanno continuato a lavorare per approvare misure urgenti contro il COVID-19, anche nella fase di massima emergenza.

In seguito agli effetti della pandemia, sono state, infatti, implementate misure e condizioni di sicurezza nelle sedi della Camera dei deputati; sono stati programmati nuovi interventi logistici e tecnologici: misure e condizioni che hanno interessato il sistema parlamentare istituzionale e che hanno richiesto un enorme sforzo da parte del personale dell'amministrazione della Camera, in particolar modo quello del servizio informatico e quello del servizio studi, ai quali va un apprezzamento non rituale.

La sfida all'emergenza COVID ha posto con straordinaria forza all'attenzione di questa istituzione la necessità di incrementare gli interventi di trasformazione digitale delle modalità di lavoro dei diversi soggetti dell'ordinamento parlamentare e di rimodellare i diversi processi; è stato fatto e ancora nel prossimo futuro dovrà essere fatto in questa direzione. Il raggiungimento dell'obiettivo di una piena digitalizzazione delle attività parlamentari, la gestione e il consolidamento dello smart working hanno richiesto diverse forme di intervento sia sul piano istituzionale e parlamentare sia in ambito tecnico-amministrativo.

I gruppi parlamentari si sono confrontati, in questo anno e mezzo, con le nuove modalità di lavoro. Per implementare queste nuove modalità si sono dovuti attrezzare, dotandosi di nuove risorse e di nuovi strumenti; ciò si è realizzato anche grazie ad una maggiore dotazione tecnologica che ha consentito uno sviluppo della digitalizzazione nelle procedure parlamentari e amministrative.

A tal riguardo, voglio sottolineare il ruolo del personale dei gruppi parlamentari che, anche in questa circostanza, ha messo a disposizione competenza, professionalità, disponibilità al cambiamento, a garanzia del corretto funzionamento delle istituzioni, assicurando a ogni singolo deputato lo svolgimento in pieno della propria funzione parlamentare.

Nell'avviarmi a concludere, Presidente, e nel confermare il voto favorevole del mio gruppo sui documenti di bilancio, voglio porre l'accento, infine, su due questioni.

La prima è relativa al tema dei collaboratori parlamentari, lo hanno fatto già anche altri colleghi. I deputati Questori, da tempo, hanno avviato un ulteriore approfondimento in merito alla disciplina del rapporto di lavoro fra deputato e collaboratore sulla base dei principi di trasparenza e di contenimento delle spese dell'istituzione parlamentare. È necessario - necessario! - definire in modo certo la figura del collaboratore parlamentare: un modo, questo, per riconoscere la pienezza della dignità a quel lavoro.

Questo riconoscimento deve tener conto di alcuni aspetti, ossia deve definire: le modalità di regolazione degli oneri derivanti dall'attuazione di tale eventuale nuova disciplina, quelle attraverso le quali questo nuovo istituto possa e debba essere finanziato e l'entrata in vigore della legge costituzionale del 19 ottobre 2020, n. 1, in materia di riduzione del numero dei parlamentari, che ci impone una riforma dei Regolamenti parlamentari per migliorare il funzionamento del Parlamento e per riaffermare la centralità dei gruppi parlamentari, per il buon funzionamento dell'Assemblea. Ai gruppi parlamentari saranno assegnate nuove e più onerose funzioni; pertanto, i gruppi dovranno essere messi nelle condizioni di definire nuove modalità di lavoro.

E ancora, va trovata una soluzione che possa riscontrare il consenso da parte dei colleghi del Senato. Sulla base di questi aspetti, penso serva attivare un confronto plurale, collegiale e costruttivo con tutti i principali attori coinvolti.

La seconda questione che voglio sottolineare brevemente, Presidente, è come questa istituzione, la Camera dei deputati, riuscirà a rafforzare gli strumenti per affrontare gli impegni derivanti dall'attuazione del Recovery Plan. Il Presidente del Consiglio Draghi, il 27 aprile, ha detto, in maniera solenne, che il Parlamento sarà pienamente coinvolto e svolgerà un ruolo di primo piano nella fase attuativa di questo importante strumento strategico. È fondamentale pensarci per tempo, per rendere efficace e realmente possibile questa opportunità, che è anche una necessità democratica: quella di dare voce, la voce dei cittadini, sullo strumento strategico decisivo per il futuro del nostro Paese.

Con queste sottolineature e nel ribadire l'apprezzamento per il lavoro svolto, che va in coerenza con quello che da molti anni si sta realizzando nel contenimento dei costi e in un buon equilibrio della spesa di questa istituzione, confermo il sostegno del gruppo parlamentare del Partito Democratico a questi provvedimenti posti all'attenzione di questa Camera (Applausi).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Raffaele Baratto. Ne ha facoltà.

RAFFAELE BARATTO (CI). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, discutiamo oggi uno degli atti fondamentali per questo ufficio. Il bilancio autonomo di questa istituzione non può essere scambiato per una discussione di secondo piano. Lo voglio ribadire perché potrebbe esserci la tentazione, sospinta dalla tendenza populista in questi anni, di ridurre quest'atto all'erogazione di regalie o spese inutili, delegittimando ancor di più un'istituzione che troppo poco rispetto ha ricevuto anche e soprattutto da chi ne ha fatto e ne fa parte.

Mi rivolgo al Presidente Fico e ai Vicepresidenti, perché, in questa sede, hanno dimostrato di rappresentare una garanzia di dignità per questa istituzione.

Credo che la doverosa premessa di questa discussione debba partire da un appello unanime a recuperare il rispetto e la dignità, qui dentro e fuori, che alla Camera dei deputati si deve. Non possiamo sicuramente pretendere che i cittadini rispettino le istituzioni, se gli stessi membri hanno contribuito negli anni a delegittimarle consapevolmente.

Siamo di fronte ad un documento di bilancio che evidenzia, prima facie, certamente numeri importanti e per questo davvero voglio ringraziare i colleghi Questori e tutti gli uffici e i dipendenti che hanno fatto funzionare questa macchina amministrativa anche in un momento così difficile, come quello della pandemia.

Nella relazione di presentazione concernente il provvedimento di bilancio viene nuovamente ribadita la somma che nel corso di questi anni la Camera dei deputati ha restituito al bilancio dello Stato: un ammontare considerevole, che sfiora i 500 milioni di euro, 35 dei quali iscritti proprio al bilancio 2021; una tendenza avviata nel 2011 e che è stata - bisogna riconoscerlo - sempre costante. Vanno, tuttavia - io credo - fatte alcune importanti precisazioni, considerato quanto in questi anni è accaduto. I maggiori risparmi che vengono ad essere considerati in questo bilancio, infatti, non hanno potuto non considerare anche il bilancio triennale 2021-2023, che nel terzo anno resiste agli effetti della scadenza naturale della legislatura in corso e che, a decorrere dalla successiva, vedrà la conseguente riduzione del numero dei deputati da 630 a 400, come previsto dalla legge Costituzionale n. 19 ottobre 2020, che modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari.

Ci è data, così, l'occasione per riflettere su quanto e come questa istituzione debba usare la propria autonomia. Nessuno, io credo, può dubitare della necessità - che in passato si è periodicamente palesata - di dare un segnale forte e rinnovata trasparenza e sobrietà a questa istituzione. Tutto l'emiciclo, oggi, non può sottrarsi dal considerare che, a partire dal 2011, questo sforzo abbia concretamente dato i suoi frutti: lo dimostrano i costanti e cospicui avanzi di amministrazione. Allora, oggi possiamo più serenamente ritenere che il risparmio di spesa che si otterrà con il taglio del numero dei parlamentari è, forse, da guardarsi sotto una luce diversa. Mi chiedo e vi chiedo se ve ne era davvero il bisogno, a fronte di risultati che già sono stati ottenuti e attestati dalla relazione presentata bene oggi. Vi è bisogno di considerare i numeri di un'istituzione come pezzi di un pallottoliere da mettere a fattore? Non c'è in queste parole la volontà di ridiscutere una scelta che questa Camera ha già continuamente assunto; solo, un invito a riflettere su quanto questa misura di riduzione, più che impattare sui risparmi di spesa di questo ufficio, abbia in realtà avuto il significato di una delegittimazione di fatto, che avrebbe, alla luce dei numeri e dei risparmi, potuto forse evitarsi.

Un'ulteriore riflessione, tuttavia, al netto di questa, va operata su come devono e possono essere reimpiegati questi risparmi di spesa. Si è detto, nel precedente progetto ed in questo, di come si sia ridotta considerevolmente la spesa del personale dipendente; se si confronta, infatti, la spesa per il personale dipendente prevista per il 2021 con quella prevista nel 2013, il primo anno della precedente legislatura, essa registra una diminuzione di 57.9 milioni di euro, il 21,53 per cento in meno. Certamente, una parte di questa riduzione era necessaria, io credo, a parte una riflessione sui risultati di efficienza, che potremmo scontare perseguendo esclusivamente riduzioni di spesa senza orizzonti di programmazione. Reinvestire parte dei risparmi effettuati in questi anni e l'implementazione delle dotazioni e risorse umane a servizio di questa istituzione, devono rappresentare una priorità, secondo noi, supportata da preliminari indagini sulla funzionalità di uffici e dipartimenti. Va, cioè, scattata una fotografia organizzativa alla luce dell'emergenza sanitaria che ci stiamo lasciando alle spalle e alla luce della riorganizzazione operata in questi anni. Ho parlato esplicitamente di reinvestimento perché credo tutti possano concordare sul fatto che l'investimento in personale competente e preparato possa solo aumentare l'efficienza di Commissioni e Parlamento, che rappresenta il vero punto di svolta, più del taglio dei parlamentari, più del taglio delle spese inutili. La garanzia di un Paese in grado di esprimere un processo decisionale, efficiente e rapido è l'orizzonte a cui questo documento dovrebbe ispirarsi. Con queste osservazioni noi, come gruppo Coraggio Italia, voteremo convintamente a favore.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Iovino. Ne ha facoltà.

LUIGI IOVINO (M5S). Grazie, Presidente. Da quando il MoVimento 5 Stelle è entrato nelle istituzioni abbiamo portato una ventata di cambiamento definito da molti populista. Veniamo descritti come coloro i quali volevano abbattere le istituzioni: niente di più falso. Andare ad intervenire sui costi della politica, che - diciamolo chiaramente - erano troppo alti anche in confronto agli altri Paesi europei, era solamente ciò che ci hanno chiesto gli italiani quando ci hanno mandato in queste Aule a rappresentarli. Oggi discutiamo del bilancio della Camera e non posso che innanzitutto ringraziare il Presidente Roberto Fico, l'Ufficio di Presidenza, di cui faccio orgogliosamente parte, e il Collegio dei questori per il prezioso lavoro svolto in questi mesi, che va in continuità con quanto messo in campo negli ultimi anni. Come dimostrano i dati del conto consuntivo, grazie ai risparmi realizzati dalla Camera dei deputati per l'anno 2021 saranno versati al bilancio dello Stato circa 35 milioni di euro, una somma importante, grazie alla quale si raggiunge quota 500 milioni di euro. Sono risorse restituite dal bilancio della Camera allo Stato dal 2013, anno in cui il MoVimento 5 stelle è entrato per la prima volta nelle istituzioni, e quindi in Parlamento, ad oggi. Ma non è tutto, Presidente: il popolo italiano, con il 70 per cento dei “sì”, ha approvato nel settembre scorso la riforma del taglio dei parlamentari. Questo epocale provvedimento dal 2023 darà luogo ad ulteriori risparmi. Nella Nota di variazione di bilancio pluriennale 2021-2023 sono stati inseriti i primi risparmi derivanti dalla riforma del taglio dei parlamentari, con cui è stato ridotto il numero dei deputati da 630 a 400. Ogni legislatura, qui, a Montecitorio, vedrà realizzata un'ulteriore riduzione di spesa per un ammontare complessivo di oltre 250 milioni di euro.

Non possiamo che essere orgogliosi di questo traguardo, fortemente voluto in primis dalla nostra forza politica, raggiunto con tenacia e dedizione, dando seguito ad una promessa fatta in campagna elettorale, perché ci teniamo a dire e a dimostrare che quelle non erano solo parole, né solo slogan. Abbiamo prodotto fatti concreti, con centinaia di milioni che verranno restituiti alla collettività. Rendere più efficienti i lavori parlamentari, Presidente, significa fornire ulteriori garanzie e risposte più veloci alla nostra comunità, e il MoVimento 5 Stelle si è da sempre battuto contro i privilegi e contro i costi della politica; sono storiche battaglie che oggi diventano realtà e che dimostrano come si possano ridurre le spese senza intaccare la qualità dell'amministrazione. Oggi abbiamo un Parlamento che punta sulle risorse umane e non più sui privilegi; ne sono la prova anche i concorsi per le nuove assunzioni, e faccio riferimento non solo a quelli già indetti, che sono stati portati avanti, nonostante l'emergenza sanitaria, nel pieno rispetto della salute dei cittadini, ma anche a quelli che saranno banditi a stretto giro: un altro importante risultato che è stato possibile raggiungere grazie alle politiche economiche di contenimento attuate. Dopo più di 15 anni, oggi la Camera torna ad assumere personale, supportando così le risorse in servizio, che, seppur con un numero ridotto rispetto al livello ordinario, hanno sempre garantito l'eccellente svolgimento dei lavori parlamentari. Presidente, come MoVimento 5 Stelle non possiamo che essere felici della gestione attenta e virtuosa messa in atto in questi anni qui a Montecitorio; una gestione orientata verso una spesa razionalizzata delle risorse e che mira anche a dare risposte a chi da tanto, anzi, da troppo tempo le aspetta.

In particolare, è necessario soffermarsi sulle richieste reiterate nel tempo dai collaboratori parlamentari. Per loro si sta mettendo in campo un lavoro finalizzato a riordinare la disciplina che regolamenta il loro rapporto di lavoro nel Parlamento italiano.

È innanzitutto obbligatorio fare una premessa, però: i collaboratori parlamentari non devono più essere sminuiti nelle loro funzioni. Sono professionisti che mettono in campo tutto il loro know-how e le loro competenze per supportare da esterni i singoli deputati, le Commissioni e addirittura questa amministrazione, molto spesso fornendo importanti spunti al dibattito per i lavori parlamentari.

Le loro richieste sono state accolte e prese a cuore dal Presidente Fico e dal Collegio dei questori, che negli ultimi mesi ha messo in atto un lavoro di approfondimento al fine di addivenire ad una soluzione condivisa.

Mi avvio a conclusione, Presidente. Il MoVimento 5 Stelle, come detto prima, si è sempre battuto contro i privilegi e i costi della politica, storiche battaglie che oggi diventano realtà. In questi anni siamo riusciti a riavvicinare le istituzioni ai cittadini con una politica più sobria e, soprattutto, attenta alle spese e ai costi. Abbiamo dimostrato che le tasse degli italiani vanno ben spese perché servono a far funzionare tutte le nostre istituzioni, senza sprechi. Ringrazio nuovamente il Presidente Fico e l'Ufficio di Presidenza, insieme al Collegio dei questori, che, attraverso un lavoro meticoloso, hanno fatto sì che qui, alla Camera, arrivassero a compimento questi importanti risultati.

PRESIDENTE. È iscritta a parlare la deputata Lucaselli. Ne ha facoltà.

YLENJA LUCASELLI (FDI). Presidente, colleghi, la relazione che abbiamo letto, del Collegio dei questori, è stata predisposta tenendo conto dei risultati positivi che sono stati raggiunti in termini di contenimento della spesa. Anche quest'anno possiamo dire che la gestione amministrativa e contabile è stata virtuosa. Per questo il gruppo di Fratelli d'Italia ringrazia tutto il Collegio dei questori; in particolare, permettetemi di ringraziare il nostro Questore, l'onorevole Cirielli, che ha contribuito in modo sostanziale alla gestione prudente e parsimoniosa delle risorse della Camera. Come si evince dalla relazione del Collegio, il conto consuntivo dell'esercizio 2020 evidenzia un maggiore avanzo di amministrazione rispetto alle previsioni, pari a 35,7 milioni che verranno riversati quasi interamente, cioè 35 milioni, al bilancio dello Stato dalla Camera. Tutto questo, non dimentichiamolo, nonostante l'anno di pandemia che abbiamo attraversato. Anche la Camera ha dovuto fare i conti con le prescrizioni anti COVID, rimodulando e riorganizzando in toto i servizi sanitari e la logistica, dall'acquisto dei dispositivi di protezione individuale agli strumenti di rilevazione delle temperature, dalla riorganizzazione strutturale degli uffici e degli ambienti alla ridefinizione digitale degli stessi. Un grande sforzo, dunque, quello compiuto dai Questori della Camera affinché in questi ambienti fosse garantita la tutela della salute e fosse preservata l'operatività di questo ramo del Parlamento.

Mi permetterete, però, di fare qualche piccola osservazione, perché credo che sia necessario evidenziare che all'interno di questo puzzle tendenzialmente favorevole sono mancati alcuni tasselli che ritengo importanti. Lo dico non come una critica ma lo dico come suggerimento.

Credo che siamo tutti d'accordo – lo abbiamo sentito in tutte le relazioni sino a questo momento presentate – sul fatto che il primo punto che ancora rimane insoluto, e che invece dovrebbe trovare finalmente uno sbocco e una risposta, è il problema storico sul personale dei gruppi, lavoratori che hanno maturato delle professionalità specifiche ed esperienze nell'ambito delle attività istituzionali dei gruppi che chiedono di vedere tutelate le proprie posizioni giuridiche soggettive. È veramente inconcepibile dover ammettere ancora una volta, ancora quest'anno, che in Parlamento non vi sia alcun tipo di modello contrattuale al quale fare riferimento, nessuna certezza per questi operatori in tema di titolarità del versamento dei contributi fiscali e previdenziali. Credo che nella Camera, all'interno della quale si costituiscono le leggi, bisogna necessariamente porre rimedio a questa che è evidentemente una stortura del sistema.

Un altro tassello che mi permetto di evidenziare è quello della riorganizzazione degli uffici che sono messi a disposizione dei parlamentari e dei propri collaboratori. Ancora oggi non si è percepito, nonostante l'anno di pandemia, che i luoghi non sono consoni all'attività parlamentare e che all'interno di questi non è possibile rispettare le norme anti COVID. Quindi, chiedo che questo, fra gli altri punti, venga trattato dal Collegio.

A questo aggiungerei anche una riflessione sulla necessità di mantenere in esternalizzazione molti dei servizi della Camera, la quale invece potrebbe, a questo punto e considerati proprio i bilanci, provvedere a internalizzare il più possibile le attività che si svolgono all'interno di questo ramo del Parlamento.

Io sono davvero convinta che si debba fare una riflessione anche di carattere generale, perché dobbiamo pur tirare le somme rispetto alla relazione presentata dai Questori. Una domanda, allora, credo che sia assolutamente consona: dobbiamo chiederci qual è lo stato di salute di questa istituzione. Credo di poter affermare con serenità che, se dal punto di vista gestionale lo stato di salute di questo ramo del Parlamento è sicuramente buono, dal punto di vista sostanziale, invece, c'è ancora moltissimo da fare. Abbiamo assistito, soprattutto in questo ultimo anno e mezzo, alla esautorazione lenta e sistematica delle funzioni parlamentari e democratiche: si continua a legiferare attraverso atti amministrativi e posizioni della questione di fiducia che non danno la possibilità di dibattere i testi, il merito dei testi all'interno di quest'Aula. Si tratta di testi importanti per la vita dei cittadini e che andrebbero invece discussi all'interno di questa Camera, affinché ogni parlamentare eletto liberamente possa esprimere la propria opinione. Credo anche che si sia purtroppo arrivati a un vero e proprio soverchiamento dei principi e delle regole costituzionali e questo, a mio avviso, deve cessare. Dobbiamo ritornare a far sì che questa Camera possa esprimere, non solo le volontà partitiche, ma soprattutto le volontà dei singoli parlamentari. È importante che si riporti in vita il dibattito costituzionale sulle norme, oltre ovviamente al dibattito democratico. Noi di Fratelli d'Italia continueremo a batterci perché la democrazia e i suoi principi vengano rispettati; continueremo a batterci affinché venga restituita forza alla sovranità popolare, perché siamo ben consapevoli che la nave della democrazia, che ha resistito a tutte le tempeste, può affondare a causa dell'ammutinamento di quelli che vi sono a bordo e noi questo non lo permetteremo.

Io ringrazio il Collegio dei questori per aver, anche quest'anno, dimostrato compostezza e serietà nella gestione di un momento molto complesso ma lo esorto a considerare che ancora molto c'è da fare e noi auspichiamo che, in questa composizione, si possa arrivare alla soluzione degli altri problemi che ancora la Camera ha (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

PRESIDENTE. È iscritto a parlare il deputato Francesco Silvestri. Ne ha facoltà.

FRANCESCO SILVESTRI (M5S). Grazie, Presidente. Anche io ovviamente mi unisco ai ringraziamenti che sono stati fatti al Presidente Fico, al Collegio dei questori e a tutto l'Ufficio di Presidenza per l'egregio lavoro che è stato svolto e che ovviamente adesso, in questa sede, mi accingo a commentare. Mi unisco anche ovviamente a tutti i ringraziamenti che sono stati fatti a tutto il personale che ci ha accompagnato in quest'anno: sappiamo che sono stati anni particolarmente difficili e li abbiamo vissuti qui insieme e, nello svolgimento della nostra attività parlamentare, abbiamo vissuto anche la collaborazione di tutto il personale, che ci ha aiutato giorno dopo giorno, sia i funzionari tecnici sia anche il personale in Aula.

Mi sembra onestamente che la parola chiave che è stata usata e che ha caratterizzato questo lavoro dell'Ufficio di Presidenza sia stata “razionalizzare” e questo è stato fatto un po' come piace a noi del MoVimento 5 Stelle, cioè non tagliando i servizi ma usando il criterio del buon padre di famiglia, quindi individuando quali possono essere i capitoli di spesa volti ad ammodernare i processi della Camera dei deputati e, ovviamente, spendendo bene.

Questo è un lavoro che - devo essere sincero - ho riscontrato studiando quello che è stato appunto il lavoro. Proprio rispetto a questi princìpi di digitalizzazione, su cui l'Ufficio di Presidenza si è mosso, voglio ricordare l'attuazione di un ordine del giorno che ha incrementato la dotazione dei servizi informatici a favore dei gruppi parlamentari, ovviamente al fine di favorire le iniziative formative e soprattutto una compiuta digitalizzazione delle attività promosse qui a Montecitorio. Queste iniziative formative ovviamente sono state rivolte a chi? A tutto il personale con cui noi lavoriamo tutti i giorni, ovvero tutto il personale che determina anche la qualità del lavoro che noi facciamo qui dentro, quindi i gruppi parlamentari e gli assistenti dei deputati. È stato anche facilitato proprio tutto il lavoro di prenotazione online che attualmente è raggiungibile dal portale Intranet.

Altro risultato fondamentale - questo è molto importante ricordarlo - sempre per quanto riguarda i processi di digitalizzazione, concerne tutta la parte relativa alla presentazione degli emendamenti in Commissione, che adesso si svolge attraverso una procedura digitale, che prevede l'invio in formato elettronico degli emendamenti, la composizione automatica della bozza di fascicolo e la possibilità degli uffici di svolgere, anche in relazione al numero degli emendamenti presentati, tutte le successive attività direttamente online. Questo è un lavoro molto importante, che ha determinato anche la velocità e la trasparenza di tutto il lavoro che avviene in Commissione: a questo riguardo, ovviamente voglio fare un ringraziamento particolare al Questore D'Uva, con cui ho lavorato e che, nella sua precedente veste è stato anche presidente del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle, che conosce benissimo questi aspetti e ha potuto portare la sua esperienza di capogruppo all'interno del lavoro.

Qual è l'ambizione totale di tutto quello che sto dicendo? È semplice: è la completa digitalizzazione del processo legislativo, che ovviamente determinerà, nel lungo periodo, il raggiungimento di importanti economie procedurali, automatizzando tutta la produzione dei diversi documenti della seduta.

I gruppi parlamentari, sempre andando in questa direzione, hanno ricevuto, sulla base delle loro rispettive esigenze in rapporto a quella che è stata l'emergenza COVID, tutto il materiale che è servito per lo svolgimento delle videoconferenze sulla piattaforma della Camera e per l'accesso delle risorse interne da remoto. Questo ovviamente ha reso necessario tutto il potenziamento delle infrastrutture atte allo svolgimento di eventi, seminari e convegni, che comunque, anche durante la pandemia, non si sono fermati.

Un'altra cosa molto importante nel lavoro di noi deputati è stato lo svolgimento delle conferenze-stampa: non si è fermata la necessità dei gruppi di dover comunicare e, in questo senso, tutti noi deputati ci siamo potuti avvalere dello strumento della videoconferenza, che comunque ha consentito un'ampia partecipazione rispetto a tutte le nostre fasi di comunicazione. Ovviamente, tutto ciò fa un po' parte della cultura del MoVimento, che in questo momento sto rappresentando, cioè tutta la parte della digitalizzazione, che in ogni sede istituzionale, compresa questa, noi abbiamo provato a determinare. Ma ovviamente tutto questo è stato anche accompagnato da un altro punto fondamentale del MoVimento 5 Stelle, che è l'ambiente, quindi non sfuggirà che comunque è stata data attuazione all'efficientamento energetico delle sedi della Camera dei deputati, e questo è appunto un obiettivo importante del gruppo del MoVimento 5 Stelle. A questo proposito, rilevo che il Collegio dei questori ha recentemente approvato una serie di misure che promuovono ulteriormente, rispetto ai precedenti anni, nuove iniziative di raccolta differenziata, sia per quanto riguarda le aree parlamentari sia per quanto riguarda la parte dei gruppi, anche individuando spazi specifici dove trovare gli spazi che hanno funzionato un po' - permettetemelo - come isole ecologiche, ovviamente nel pieno rispetto architettonico della bellezza dei palazzi.

Vado alla conclusione; vorrei citare un altro ordine del giorno, che rappresenta la cultura del MoVimento 5 Stelle, quello di promuovere l'uso di acqua pubblica nelle sedi della Camera. Questo è stato un altro tassello che ha caratterizzato l'attività del MoVimento 5 Stelle all'interno dell'Ufficio di Presidenza, ovviamente fatte salve tutte le prevenzioni rispetto alle norme anti-COVID. Va ricordato, in particolare, che nel corridoio semicircolare dell'Aula dei deputati sono stati installati 2 apparati che consentono di fruire dell'acqua proveniente dalla rete pubblica.

Quindi, accolgo con favore questo lavoro e voglio ribadire che tutto ciò è stato possibile anche grazie alla volontà di trasformare le Aule del Parlamento in un vero e proprio esempio di comunità, quello che noi stiamo cercando di fare all'interno del Paese, e, quindi, digitalizzazione, ambiente, rispetto, acqua pubblica. Noi stiamo cercando di portarlo anche qui dentro, e mi sembra che il lavoro, fino a questo momento, sia stato eccellente. Quindi, grazie, e ribadisco di accogliere favorevolmente questo lavoro (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Non vi sono altri iscritti a parlare e pertanto dichiaro chiusa la discussione congiunta sulle linee generali.

Il seguito del dibattito è rinviato ad altra seduta.

Interventi di fine seduta.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Paolo Ficara. Ne ha facoltà, per 2 minuti.

PAOLO FICARA (M5S). Grazie, Presidente. Con questo mio intervento vorrei richiamare l'attenzione su una situazione sempre più critica, che riguarda i collegamenti marittimi tra la Sicilia e le isole minori. Parliamo di un servizio che è gestito attraverso una convenzione, un rapporto convenzionale partito nel 2013 tra il Ministero delle Infrastrutture e la società Siremar Caronte&Tourist Isole Minori, che, fin dall'avvio, appunto, di questo rapporto convenzionale, non ha fatto mancare situazioni veramente critiche, che poi sono state tempestivamente comunicate dal Ministero alla regione siciliana. Nel 2013, però, un emendamento trasferì alla regione siciliana la funzione di vigilanza e controllo, per un corrispettivo di 110.000 euro annui. Assai frequenti sono le notizie di stampa sui continui disservizi, le omissioni e le soppressioni anche di questi collegamenti e addirittura nel 2018 il presidente della regione siciliana comunicò l'avvio di un'attività di indagine. Però, a quanto risulta anche dalle numerose richieste di accesso agli atti effettuati all'assessorato, addirittura l'assessorato risponde che non sarebbe a conoscenza della costituzione di un gruppo ispettivo per le finalità specificate; questo giusto pochi mesi fa.

Dunque, ricordo alcuni fatti di cronaca, ma i disservizi sono veramente all'ordine del giorno: il 22 aprile dello scorso anno il Consiglio di Stato giudicava inadeguato il traghetto Caronte, utilizzato per il trasporto di persone a mobilità ridotta alle Egadi; a novembre dello scorso anno vi furono 3 navi bloccate a Messina, che effettuavano, per esempio, i collegamenti tra Milazzo e le Isole Eolie; lo scorso 24 maggio il traghetto Simone Martini, che avrebbe dovuto salpare da Favignana a Trapani, rimase bloccato e venne sostituito da un ulteriore traghetto, che 2 giorni dopo ebbe un ulteriore problema a un portellone…

PRESIDENTE. Concluda.

PAOLO FICARA (M5S). …fino ad arrivare allo scorso 6 luglio, giusto per citare veramente uno dei casi più recenti, con l'ennesimo guasto alla nave Sansovino, che effettua i collegamenti in continuità territoriale con le Isole Pelagie.

Questi sono soltanto alcuni esempi di situazioni che stanno diventando sempre più critiche nel rapporto con una società con cui sussistono, tra l'altro, anche criticità legate al rilascio della certificazione antimafia…

PRESIDENTE. Concluda!

PAOLO FICARA (M5S). …sulla quale ho fatto anche un'interrogazione rivolta al Ministro dell'Interno, qualche mese fa. Dunque, ci chiediamo per quanto ancora cittadini e turisti dovranno subire i disagi, cittadini che devono vedersi garantito il diritto alla mobilità...

PRESIDENTE. La ringrazio.

PAOLO FICARA (M5S). … e turisti - concludo, Presidente -, anche perché ricordiamo che queste isole minori vivono di turismo e dopo un anno e mezzo di fermo dovuta alla pandemia hanno anche loro diritto ad avere servizi adeguati.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.

Mercoledì 14 luglio 2021 - Ore 9,40:

(ore 9,40 e ore 16)

1. Seguito della discussione del disegno di legge:

Conversione in legge del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, recante misure urgenti connesse all'emergenza da COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali. (C. 3132-A/R​)

Relatori: BITONCI e BUOMPANE.

(ore 15)

2. Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata .

(ore 21)

3. Votazione per l'elezione di due componenti il consiglio di amministrazione della RAI - Radiotelevisione italiana Spa.

La seduta termina alle 16,40.

TESTI DEGLI INTERVENTI DI CUI È STATA AUTORIZZATA LA PUBBLICAZIONE IN CALCE AL RESOCONTO STENOGRAFICO DELLA SEDUTA ODIERNA: GREGORIO FONTANA (DOC. VIII, NN. 7 E 8)

GREGORIO FONTANA, Questore. (Intervento in discussione congiunta – Doc. VIII, n. 7 e Doc. VIII, n. 8). Gli ordini del giorno Magi n. 4, Rizzetto n. 8, Iovino n. 27, Pagano n. 33, Lacarra n. 34, Pastorino n. 36, Fusacchia n. 39 e Quartapelle n. 40, relativi al riordino della disciplina del rapporto di lavoro tra deputati e loro collaboratori, sono in corso di attuazione.

Il Collegio dei Questori ha in particolare effettuato una verifica comparativa con riferimento alla disciplina vigente presso i parlamenti dei maggiori paesi europei e presso il Parlamento europeo. Tale comparazione ha evidenziato come le risorse finanziarie destinate dal bilancio della Camera alla remunerazione dei collaboratori dei deputati, nell'ambito del rimborso delle spese per l'esercizio del mandato, siano le più ridotte in assoluto e siano molto distanti dai livelli riscontrati presso ciascuna Istituzione assunta a confronto.

Su questa base il Collegio ha operato per la definizione di una prima ipotesi, fondata sulle indicazioni contenute nei citati ordini del giorno. L'ipotesi prevede l'instaurazione di rapporti di collaborazione su base fiduciaria direttamente tra deputati e collaboratori, rimettendo alla Camera dei deputati il compito di erogare le retribuzioni - definite sulla base di contratti-tipo - e di assolvere ai compiti propri del sostituto d'imposta. In questo contesto, si stanno valutando le spese aggiuntive che il bilancio della Camera potrebbe sostenere in relazione alle diverse tipologie contrattuali nonché agli oneri - fiscali, previdenziali e assicurativi - rilevanti a fronte del pagamento delle retribuzioni. Circa i maggiori oneri derivanti dall'attuazione della disciplina allo studio, occorre considerare che nel 2023 il bilancio triennale oggi all'esame dell'Assemblea prevede l'iscrizione nel fondo di riserva di parte corrente di una quota di risorse, corrispondente alla differenza tra i risparmi derivanti dalla riduzione del numero dei deputati e i maggiori oneri che nell'anno medesimo si determinano per l'avvicendamento delle legislature. Si tratta di uno spazio finanziario che potrebbe essere in parte impiegato anche a fronte di nuove esigenze di spesa che emergessero nella materia dei collaboratori dei deputati.

Il riordino della disciplina in materia di collaboratori dei deputati costituisce anche la sede propria per la valutazione degli ordini del giorno Magi n. 2 e Ungaro n. 7, relativi al potenziamento dei servizi a disposizione dei collaboratori dei deputati, e dell'ordine del giorno Comaroli n. 1, concernente l'opportunità di attribuire incrementi retributivi al personale addetto alle segreterie dei deputati titolari di cariche istituzionali interne per valorizzarne l'esperienza, posto che i profili finanziari ivi evocati ne rendono opportuna una valutazione nel quadro dell'equilibrio generale del bilancio della Camera da definire in vista della riduzione del numero dei deputati.

L'ordine del giorno Magi n. 3, relativo alla pubblicazione sul sito Internet della Camera dei deputati dei dati riassuntivi relativi alla tipologia e al numero dei contratti di lavoro con i collaboratori dei deputati, è stato attuato.

L'ordine del giorno De Maria n. 5, concernente l'incremento delle dotazioni e dei servizi informatici in favore dei Gruppi parlamentari al fine di favorire – anche mediante apposite iniziative formative - una più compiuta digitalizzazione dei processi e delle attività – è stato attuato. Ulteriori interventi in tale ambito sono programmati per i prossimi mesi. Con riguardo alle iniziative formative, attraverso un sistema di prenotazione online raggiungibile dal portale Intranet, sono stati definiti calendari di iniziative rivolte al personale dei Gruppi parlamentari e agli assistenti dei deputati. Anche grazie a tali iniziative, la presentazione degli emendamenti per la fase di esame in Commissione è ormai pienamente digitalizzata. Sono stati inoltre messi a disposizione dei Gruppi parlamentari, sulla base delle rispettive esigenze, un contingente di personal computer portatili nonché licenze software per lo svolgimento delle videoconferenze sulla piattaforma della Camera e per l'accesso alle risorse interne da remoto. In relazione allo svolgimento di riunioni in videoconferenza, inoltre, si è dato corso all'allestimento delle principali sale riunioni dei Gruppi ed è stato assicurato il supporto tecnico.

È attuato anche l'ordine del giorno De Maria n. 6, essendosi sistematicamente attenuta l'attività amministrativa della Camera in materia di procedure ad evidenza pubblica all'impiego degli strumenti previsti dalla normativa vigente che consentono alla Camera medesima, in qualità di stazione appaltante, di promuovere la stabilità occupazionale dei lavori dipendenti dalle imprese appaltatrici, assicurare l'inquadramento dei lavoratori medesimi ai livelli rigorosamente corrispondenti alle mansioni svolte, sulla base delle declaratorie indicate nei contratti e negli accordi collettivi di riferimento, e garantire loro livelli retributivi adeguati alle mansioni svolte e rispondenti ai contratti collettivi vigenti, tali da garantire una retribuzione proporzionata alla qualità e alla quantità del lavoro.

Le modalità di attuazione dell'ordine del giorno Dori n. 9, riferito all'opportunità di diffondere presso le sale di rappresentanza, destinate alle visite guidate, musica da camera, sinfonica o lirica italiana, e di favorire l'utilizzo delle predette sale di rappresentanza per lo svolgimento periodico di concerti musicali aperti alla cittadinanza, potranno essere valutate in concomitanza con la ripresa delle attività destinate alla fruizione delle sedi della Camera da parte del pubblico, ed in particolare con la riattivazione delle visite di Palazzo Montecitorio, delle visite scolastiche e delle mostre.

L'ordine del giorno Amitrano n. 11, relativo all'eventuale impiego dello studio televisivo adiacente all'Aula, tenendo conto dei profili di compatibilità finanziaria, è in corso di attuazione. Si stanno in particolare analizzando gli oneri che potrebbero derivare dall'affidamento della gestione dei servizi di ripresa e trasmissione a un service esterno, in considerazione dell'attuale destinazione di tutte le risorse professionali interne presenti al supporto dei lavori degli organi parlamentari. Le risorse finanziarie disponibili nel settore potranno essere definite in sede di programmazione annuale della spesa, una volta completato il progetto generale di infrastrutturazione audio-video delle aule delle Commissioni sia presso Palazzo Montecitorio sia presso Palazzo del Seminario.

L'ordine del giorno Brescia n. 12, in materia di potenziamento delle infrastrutture tecnologiche necessarie a realizzare lo svolgimento da remoto di eventi, seminari e convegni, è stato attuato. In particolare, in tutto il periodo dell'emergenza epidemiologica la Camera dei deputati, gli organi e i deputati hanno preso parte a tutte le iniziative nazionali e internazionali, istituzionali o convegnistiche per le quali era possibile partecipare da remoto. Anche le diverse tipologie di iniziative di formazione rivolte alle scuole sono state svolte utilizzando lo strumento della videoconferenza, in via esclusiva ovvero integrando contributi in videoconferenza e in sede. Per lo svolgimento delle loro conferenze stampa i deputati si sono potuti altresì avvalere dello strumento della videoconferenza, che ha consentito una più ampia partecipazione alle medesime.

In riferimento all'ordine del giorno Cancelleri n. 14, relativo all'adozione di un piano di azioni finalizzato all'introduzione strutturale dello smart working tra le modalità̀ di articolazione delle prestazioni lavorative svolte presso la Camera dei deputati, compatibilmente con l'organizzazione del lavoro e laddove la presenza fisica non sia indispensabile, sono state attivate le procedure per valutarne termini e modalità di attuazione. In particolare, il Comitato per gli affari del personale ha stabilito di proporre all'Ufficio di Presidenza di integrare gli indirizzi per la contrattazione con le organizzazioni sindacali al fine di avviare un confronto contrattuale allo scopo di valutare forme di prestazione lavorativa da remoto che tengano conto dell'evoluzione in corso della normativa esterna in materia e che siano compatibili con la necessaria flessibilità della prestazione di lavoro dei dipendenti della Camera al servizio dell'Istituzione parlamentare.

L'ordine del giorno Daga n. 15, relativo all'implementazione della digitalizzazione dei procedimenti legislativi e alle connesse misure di formazione degli utenti, è stato attuato. Va segnalato che, a partire dalla sessione di bilancio svoltasi sul finire del 2020, la fase di presentazione degli emendamenti in Commissione si svolge attraverso una procedura digitale che prevede l'invio in formato elettronico degli emendamenti, la composizione automatica della bozza di fascicolo, la possibilità per gli uffici di svolgere (anche in relazione al numero degli emendamenti presentati) tutte le successive attività direttamente online. Le segreterie delle Commissioni, durante l'esame, aggiornano il sistema che rende disponibili i testi degli emendamenti in tempo reale sugli appositi schermi presenti nelle aule delle Commissioni (e, al momento in via sperimentale, anche raggiungendo un indirizzo Internet). La completa digitalizzazione del processo legislativo consentirà di conseguire economie procedurali, attraverso una progressiva automatizzazione della produzione dei diversi documenti di seduta, consentendo già ora un compiuto monitoraggio dell'iter di esame degli emendamenti.

È stato altresì attuato l'ordine del giorno Deiana n. 16, relativo alla prosecuzione delle iniziative volte a consolidare le misure per la raccolta differenziata dei rifiuti all'interno delle sedi della Camera. Va sottolineato in proposito che la quantità di rifiuti avviati a recupero negli anni più recenti si è costantemente attestata su una percentuale di circa il 99 per cento. Prendendo le mosse da tale positiva condizione, il Collegio dei Questori ha recentemente approvato un insieme di nuove misure volte a promuovere ulteriormente la raccolta differenziata, sia attraverso l'introduzione di nuovi contenitori all'interno degli uffici e nelle aree comuni – nell'intento di consentire una corretta differenziazione delle frazioni di rifiuto anche mediante elementi visivi e testuali – sia mediante l'individuazione di specifici spazi all'interno delle diverse sedi che possano svolgere le funzioni di “isola ecologica”, ovviamente nel pieno rispetto del decoro architettonico dei medesimi.

L'ordine del giorno Melicchio n. 17, concernente l'esigenza di operare il rimborso delle spese di viaggio dei deputati coniugando le esigenze di contenimento dei costi con quelle di garanzia dei posti nella tratta prescelta, è stato attuato, essendosi tenuto conto di tale indirizzo nell'ambito del rinnovo delle convenzioni con le imprese che gestiscono i servizi di trasporto sul territorio nazionale.

L'ordine del giorno Spadoni n. 18, relativo all'introduzione nell'ambito dei dossier di documentazione predisposti dal Servizio Studi sui progetti di legge in esame presso le Commissioni permanenti di un paragrafo dedicato all'analisi dell'impatto di genere, è stato attuato.

L'ordine del giorno Spadoni n. 19, in merito alla possibilità di richiedere all'Ufficio postale operante presso le sedi della Camera i servizi connessi allo svolgimento dell'attività parlamentare attraverso modalità online, deve essere ancora attuato.

È in corso di attuazione l'ordine del giorno Vignaroli n. 20, relativo all'attuazione del progetto per la diffusione via web tv dei lavori di tutte le Commissioni parlamentari e per l'adeguamento delle tecnologie degli strumenti di ripresa e di postproduzione che consentano di aumentare la qualità e la fruibilità delle immagini. È stato realizzato l'allestimento per lo svolgimento di videoconferenze dalle aule delle Commissioni permanenti nonché da tutte le aule per le riunioni delle Commissioni di Palazzo del Seminario. Sono state inoltre allestite per lo svolgimento delle videoconferenze la sala delle conferenze di Palazzo Theodoli, la sala della Regina di Palazzo Montecitorio e la sala delle delegazioni di Palazzo del Seminario. Nel corso del mese di agosto sarà completata l'attività che consentirà lo streaming - anche in contemporanea da tutte le predette aule - con un sistema di inquadratura fissa sul banco di Presidenza. È in corso di sperimentazione un sistema di ripresa automatico degli oratori, nella prospettiva di razionalizzare la gestione delle risorse umane preposte ai servizi di regia. Nei prossimi mesi saranno eseguiti i lavori di riqualificazione del sistema di ripresa delle aule del terzo e del quinto piano del Palazzo del Seminario e sarà successivamente aggiornato il sistema di ripresa anche della sala del Refettorio. In parallelo è in corso la riqualificazione anche degli schermi di proiezione presenti nelle varie aule.

L'ordine del giorno Amitrano n. 21 - che invita alla prosecuzione dell'indirizzo, già in via di progressiva attuazione, di reperimento di spazi per il parcheggio di biciclette - è stato attuato. Nelle tre aree di via della Missione, di Palazzo del Seminario e del complesso di Vicolo Valdina sono stati collocati complessivamente 66 stalli, di cui usufruiscono 197 utenti autorizzati, cui si aggiungono i deputati. Le autorizzazioni sono state via via incrementate, in ragione delle modalità non continuative con cui la bicicletta viene impiegata per gli spostamenti casa-lavoro. È in corso di valutazione un progetto per un ulteriore incremento degli stalli disponibili.

È stato attuato l'ordine del giorno Amitrano n. 22, in materia di promozione dell'immagine dell'Istituzione parlamentare attraverso la diffusione di oggetti contrassegnati dal logo della Camera dei deputati. Il Collegio dei Questori ha in particolare previsto che i deputati possano richiedere l'apposizione del logo della Camera su oggetti di rappresentanza dai medesimi individuati, con oneri a loro carico e nel rispetto dei presupposti per l'utilizzo del logo stesso.

Deve essere ancora attuato l'ordine del giorno Businarolo n. 23, riferito all'opportunità di introdurre nell'ordinamento della Camera i principi ispiratori della legge n. 179 del 2017.

L'ordine del giorno Cancelleri n. 24, in materia di introduzione di principi di rotazione nell'attribuzione degli incarichi ai dipendenti della Camera, potrà essere oggetto di prossima valutazione in occasione del confronto contrattuale attualmente in corso in ordine alla revisione del sistema degli incarichi, in conformità con gli indirizzi formulati dall'Ufficio di Presidenza.

L' ordine del giorno Daga n. 25, in materia di promozione dell'impiego di acqua pubblica nelle sedi della Camera, è stato attuato, nei limiti consentiti dalle misure di prevenzione dalla diffusione del COVID-19 delle sedi della Camera. Va ricordato in particolare come presso il corridoio semicircolare superiore dell'Aula siano stati installati due apparati che consentono di fruire dell'acqua proveniente dalla rete pubblica, attivabili mediante comandi di prossimità a sfioramento, che non richiedono cioè alcun contatto fisico dell'utente con l'apparato dispensatore.

È stato attuato anche l'ordine del giorno Daga n. 26, in tema di efficientamento energetico. Come già rilevato in occasione dell'esame dei documenti di bilancio degli anni scorsi, l'attuazione del programma di efficientamento energetico delle sedi della Camera costituisce un obiettivo permanente dell'Istituzione e ad esso si provvede nel quadro delle risorse finanziarie di anno in anno stanziate attraverso gli appositi strumenti di programmazione della spesa.

L'ordine del giorno Spadoni n. 28 è stato attuato. A partire dal mese di dicembre 2020 è stata infatti pubblicata sul sito Internet della Camera un'apposita sezione - all'indirizzo arte.camera.it - che consente a chiunque vi abbia interesse di fruire di tutte le opere del patrimonio artistico della Camera dei deputati, sia di proprietà sia in deposito da parte di prestigiose istituzioni museali nazionali. Inoltre, il Comitato per la comunicazione ha approvato il progetto di completo rifacimento del “tour virtuale” della Camera. In particolare, nel prossimo mese di settembre sarà pubblicato in un'apposita sezione del sito internet un nuovo “tour visuale” che, partendo da una serie di brevi video sugli ambienti più significativi delle sedi della Camera (realizzati attraverso una collaborazione con Rai Storia), accompagnerà il pubblico da remoto attraverso differenziati percorsi di approfondimento - giuridici, storiografici, artistici – che asseconderanno le diverse curiosità e attitudini del pubblico, ampliando in modo agile ed innovativo la fruizione di notizie e informazioni sull'Istituzione parlamentare.

Quanto all'ordine del giorno Spadoni n. 29, in merito alle iniziative di sensibilizzazione da adottare presso le sedi della Camera a proposito degli obiettivi dell'agenda 2030, in corso di attuazione, va ricordato che nella parte del sito web della Camera dedicato alla documentazione è stata realizzata una sezione dedicata agli obiettivi dell'agenda. Per quanto riguarda l'installazione di strumenti di comunicazione visiva presso le sedi della Camera, la medesima potrà essere valutata in concomitanza con la ripresa delle attività destinate alla fruizione delle sedi della Camera da parte del pubblico.

L'ordine del giorno Termini n. 30, che ha segnalato l'opportunità di proseguire nelle attività volte alla realizzazione di sistemi di sottotitolazione in tempo reale degli interventi svolti in occasione dei lavori parlamentari, con priorità per le sedute dell'Assemblea, è in corso di attuazione. Con riferimento a queste ultime, è stata effettuata una sperimentazione della sottotitolazione in tempo reale delle sedute dell'Aula, avvalendosi del sistema di riconoscimento automatico del parlato in uso per la predisposizione dei resoconti stenografici dell'Assemblea. La sperimentazione ha evidenziato livelli differenti di accuratezza nella trascrizione in relazione alle diverse fasi procedurali, essendosene in particolare registrata una migliore funzionalità in occasione delle fasi procedurali di carattere prevalentemente discorsivo. Una sperimentazione ha avuto luogo anche in relazione ai lavori in videoconferenza delle commissioni permanenti (attraverso una sinergia tra i partner tecnologici della Camera). In questo caso incidono sul livello di accuratezza della trascrizione anche i dispositivi microfonici utilizzati dai partecipanti e la qualità della connessione. Sulla base degli esiti di questa attività di sperimentazione, il Collegio si riserva di definire gli opportuni indirizzi in vista di un assetto conclusivo della materia, che tenga conto delle forme peculiari che caratterizzano la pubblicità dei lavori parlamentari e della sostenibilità organizzativa e finanziaria dell'intervento, nonché dell'evoluzione delle tecnologie in materia. Si segnala, inoltre, che i contenuti pubblicati nel canale YouTube della Camera sono sottotitolati automaticamente, secondo le regole proprie della piattaforma (si tratta, prevalentemente, di eventi e cerimonie). Da ultimo si ricorda che i video dell'archivio delle sedute di Assemblea, pubblicati sulla Web Tv della Camera, invece, sono coordinati con i corrispondenti brani dei rispettivi resoconti stenografici.

L'attuazione dell'ordine del giorno Fornaro n. 31, concernente l'eventuale modifica delle attuali disposizioni sulla ripartizione del contributo finanziario annuale a favore dei Gruppi, potrà essere approfondita nel quadro delle complessive riforme regolamentari volte a definire l'assetto della Camera e dei suoi organi a seguito della riduzione del numero dei deputati, su cui è in atto l'istruttoria in sede di Giunta del Regolamento.

L'ordine del giorno Baldelli n. 32, relativo alla realizzazione di un programma di incontri con gli studenti delle scuole superiori, da svolgere anche con modalità telematiche, con il coinvolgimento di deputati che abbiano maturato una particolare esperienza istituzionale, è stato attuato. In particolare, nell'anno scolastico 2020-2021, considerato il perdurare dello stato di emergenza sanitaria, ha dato seguito alle attività di comunicazione istituzionale rivolte alle scuole utilizzando modalità di fruizione a distanza. Sono state in particolare svolte da remoto nove giornate di formazione e quattro visite di studio. Compatibilmente con un graduale allentamento delle restrizioni e pur potendosi proseguire - laddove necessario - nelle attività da remoto, saranno individuate le modalità per riavviare i consueti moduli di svolgimento delle iniziative in questione. Quanto al Protocollo di intesa con i Ministeri dell'Istruzione e della Giustizia, si è espressamente convenuto tra gli uffici compenti di proseguire al più presto nelle iniziative ivi previste, garantendo il rispetto delle prescrizioni dell'autorità di sanità pubblica volte a prevenire la diffusione del contagio da COVID-19.

È stato attuato l'ordine del giorno Pastorino n. 35, in tema di accelerazione delle procedure concorsuali per il reclutamento del personale dipendente della Camera. Entro la fine dell'anno in corso è prevista l'assunzione in servizio dei vincitori dei concorsi per consiglieri di ruolo generale e delle specializzazioni in informatica, architettura ingegneria civile e ingegneria industriale. Saranno svolte il prossimo settembre le prove selettive del concorso per assistenti parlamentari e sono stati già banditi tre ulteriori concorsi per le professionalità tecniche e il personale di segreteria. Con l'approvazione entro il 2021 anche dei bandi per gli ultimi reclutamenti previsti dal cronoprogramma approvato dall'Ufficio di Presidenza tutte le procedure di reclutamento saranno state avviate.

È stato attuato l'ordine del giorno Baldelli n. 37, in merito alla ripresa simultanea – nell'ambito della stessa immagine trasmessa dall'Aula di Palazzo Montecitorio attraverso il canale satellitare, la Web Tv e il circuito interno - sia del tabellone recante l'elenco dei deputati sia del tabellone che dà conto del voto espresso da ciascuno di essi.

Deve essere ancora attuato l'ordine del giorno Baroni n. 38, in merito all'introduzione di specifiche disposizioni in tema di decoro dell'abbigliamento dei frequentatori delle sedi della Camera.