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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 479 di giovedì 1° aprile 2021

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARIA EDERA SPADONI

La seduta comincia alle 9.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.

Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

ANDREA DE MARIA, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Brescia, Cancelleri, Casa, Castelli, Colucci, Comaroli, Covolo, Davide Crippa, Delmastro Delle Vedove, Donina, Durigon, Fassino, Gebhard, Giachetti, Invernizzi, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Lupi, Maggioni, Melilli, Muroni, Parolo, Perantoni, Rotta, Schullian, Serracchiani, Stumpo e Tasso sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.

I deputati in missione sono complessivamente 90, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).

Preavviso di votazioni elettroniche (ore 9,08).

PRESIDENTE. Poiché nel corso della seduta potranno aver luogo votazioni mediante procedimento elettronico, decorrono da questo momento i termini di preavviso di cinque e venti minuti previsti dall'articolo 49, comma 5, del Regolamento.

Sospendo pertanto la seduta che riprenderà alle ore 9,30. La seduta è sospesa.

La seduta, sospesa alle 9,08, è ripresa alle 9,30.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Borghi. Ne ha facoltà.

ENRICO BORGHI (PD). La ringrazio, signora Presidente, rubo un minuto all'Aula ma credo sia giusto ricordare che ricorre oggi il quarantesimo anniversario della legge n. 121, la legge che smilitarizzò il corpo delle guardie di Pubblica sicurezza della Repubblica italiana e che istituì la Polizia di Stato, ossia la prima Forza di polizia civile a competenza generale che ridisegnò, di fatto, il sistema della Pubblica sicurezza nel nostro Paese. Fu l'esito, questa legge storica, anche di un processo di auto-organizzazione sindacale interna che, da un lato, fece evolvere il concetto dei diritti agli appartenenti e, dall'altro, propose un nuovo modello di sicurezza che, ancora oggi, viene visto come punto di riferimento. Fu una legge che cambiò il Paese e che lo cambiò in meglio.

Credo sia giusto, in conclusione, signora Presidente, ricordare la figura del prefetto Mosca (Applausi), scomparso pochi giorni fa, un servitore del Paese che fu tra gli autori di quella legge, e credo anche che la circostanza sia utile per esprimere - da parte sicuramente del Partito Democratico, ma credo di condividere anche i sentimenti dell'Aula - un grazie alle donne, agli uomini della Polizia di Stato che, ogni giorno, tutelano la nostra sicurezza, le libertà democratiche e i nostri diritti costituzionali (Applausi).

Seguito della discussione del disegno di legge: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2019-2020 (A.C. 2670-A​).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il seguito della discussione del disegno di legge n. 2670-A: Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2019-2020.

Ricordo che nella seduta del 29 marzo si è conclusa la discussione generale e la relatrice e il rappresentante del Governo hanno rinunciato a intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli del disegno di legge e degli emendamenti presentati (Vedi l'allegato A).

Avverto che, fuori dalla seduta, gli articoli aggiuntivi Magi 8.01, 8.02 e 8.0100 sono stati ritirati dal presentatore.

Ricordo che, con riferimento all'esame della legge europea, l'articolo 126-ter, comma 4, ultimo periodo, del Regolamento, dispone che gli emendamenti dichiarati inammissibili in Commissione non possono essere ripresentati in Assemblea.

Parallelamente, con riguardo agli emendamenti presentati direttamente per l'esame in Assemblea, sono ammissibili solo quelli riconducibili, ai sensi del già richiamato articolo 126-ter, comma 4, all'oggetto proprio della legge europea, come definito dalla legislazione vigente e quindi dall'articolo 30, comma 3, della legge n. 234 del 2012.

In conformità ai predetti criteri di ammissibilità, non risultano pertanto ammissibili - ai sensi degli articoli 86, comma 1, 89 e 126-ter, comma 4, del Regolamento - le seguenti proposte emendative, non previamente presentate in Commissione: Ciaburro 27.0100, recante disposizioni in materia di attuazione di un regolamento comunitario concernente il regime di importazione di prodotti biologici di Paesi terzi; Gariglio 33.0100, recante modifiche a disposizioni in materia di sicurezza della navigazione, di cui al decreto legislativo n. 53 del 2011.

Le Commissioni I (Affari costituzionali) e V (Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri (Vedi l'allegato A), che sono in distribuzione.

(Esame dell'articolo 1 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 1 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ed il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 1.

ANGELA IANARO , Relatrice. Presidente, sugli emendamenti 1.11 e 1.10 Montaruli, il parere è contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.11 Montaruli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 1).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 1.10 Montaruli, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 2).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 1.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 3).

(Esame dell'articolo 2 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 2 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.

ANGELA IANARO, Relatrice. Parere contrario sull'emendamento 2.2 Montaruli.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 2.2 Montaruli, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 4).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 2.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 5).

(Esame dell'articolo 3 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 3 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 3.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 6).

(Esame dell'articolo 4 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 4 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A).

Nessuno chiedendo di parlare, invito la relatrice ad esprimere il parere della Commissione sull'emendamento 4.100 De Luca.

ANGELA IANARO, Relatrice. Favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 4.100 De Luca, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 7).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 4, nel testo emendato.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 8).

(Esame dell'articolo 5 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 5 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 5.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 9).

(Esame dell'articolo 6 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 6 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 6.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 10).

(Esame dell'articolo 7 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 7 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 7.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 11).

(Esame dell'articolo 8 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 8 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire sul complesso degli emendamenti, invito la relatrice ad esprimere il parere della Commissione.

ANGELA IANARO , Relatrice. Emendamenti 8.20 e 8.19 Montaruli, parere contrario; 8.100 Pezzopane, parere favorevole; 8.18 Ferro, parere contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.20 Montaruli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 12).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.19 Montaruli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 13).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.100 Pezzopane, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 14).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 8.18 Ferro, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 15).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 8, nel testo emendato.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 16).

(Esame dell'articolo 9 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 9 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 9.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 17).

(Esame dell'articolo 10 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 10 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 10.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 18).

(Esame dell'articolo 11 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 11 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo dunque ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 11.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 19).

(Esame dell'articolo 12 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 12 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ad esprimere il parere.

ANGELA IANARO , Relatrice. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti 12.5, 12.4 e 12.6 Montaruli.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Parere conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.5 Montaruli, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 20).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.4 Montaruli, con il parere contrario di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 21).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 12.6 Montaruli, con il parere contrario di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 22).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 12.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 23).

(Esame dell'articolo 13 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 13 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ad esprimere il parere.

ANGELA IANARO , Relatrice. La Commissione esprime parere contrario sugli emendamenti 13.5 e 13.6 Montaruli.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Parere conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.5 Montaruli, con il parere contrario di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 24).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 13.6 Montaruli, con il parere contrario di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 25).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 13.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 26).

(Esame dell'articolo 14 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 14 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ad esprimere il parere.

ANGELA IANARO , Relatrice. La Commissione esprime parere favorevole sull'emendamento 14.1 Battilocchio.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Parere conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 14.1 Battilocchio, con il parere favorevole di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 27).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 14, nel testo emendato.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 28).

(Esame dell'articolo 15 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 15 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ad esprimere il parere.

ANGELA IANARO , Relatrice. La Commissione esprime parere contrario sull'emendamento 15.1 Mantovani.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Parere conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 15.1 Mantovani, con il parere contrario di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 29).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 15.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 30).

(Esame dell'articolo 16 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 16 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 16.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 31).

(Esame dell'articolo 17 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 17 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 17.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 32).

(Esame dell'articolo 18 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 18 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 18.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 33).

(Esame dell'articolo 19 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 19 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ed il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 19.

ANGELA IANARO , Relatrice. Contrario su 19.10 e 19.12 Montaruli.

PRESIDENTE. Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.10 Mantovani, parere contrario di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 34).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 19.12 Mantovani, parere contrario di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 35).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 19.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 36).

(Esame dell'articolo 20 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 20 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 20.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 37).

(Esame dell'articolo 21 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 21 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 21.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 38).

(Esame dell'articolo 22 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 22 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 22.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 39).

(Esame dell'articolo 23 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 23 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ad esprimere il parere sull'emendamento 23.10 Mantovani.

ANGELA IANARO , Relatrice. Contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 23.10 Mantovani, parere contrario di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 40).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 23.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 41).

(Esame dell'articolo 24 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 24 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sugli emendamenti Gemmato 24.10 e 24.12.

ANGELA IANARO , Relatrice. Contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.10 Gemmato, parere contrario di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 42).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 24.12 Gemmato, parere contrario di Commissione e Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 43).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 24.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 44).

Passiamo all'articolo aggiuntivo 24.0100 De Luca. Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ad esprimere il parere.

ANGELA IANARO, Relatrice. Favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 24.0100 De Luca, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 45).

(Esame dell'articolo 25 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 25 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ad esprimere il parere sull'emendamento 25.10 Gemmato.

ANGELA IANARO, Relatrice. Contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 25.10 Gemmato, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 46).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 25.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 47).

(Esame dell'articolo 26 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 26 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ad esprimere il parere sull'emendamento 26.10 Gemmato.

ANGELA IANARO, Relatrice. Contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 26.10 Gemmato, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 48).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 26.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 49).

(Esame dell'articolo 27 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 27 e delle proposte emendative ad esso presentate (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice ad esprimere il parere.

ANGELA IANARO , Relatrice. Sugli emendamenti 27.100 Sarli e 27.101 Siragusa, parere contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamento 27.100 Sarli.

Ha chiesto di parlare la deputata Sarli. Ne ha facoltà.

DORIANA SARLI (MISTO). Grazie, Presidente. Colleghi, nella legge europea in discussione oggi in Aula si intende prorogare ulteriormente l'entrata in vigore del divieto di utilizzare gli animali nella ricerca per le sostanze d'abuso. Parliamo di un ambito molto ristretto della ricerca, che non riguarda, per esempio, l'immissione in commercio di farmaci e vaccini. Si proroga una norma decisa e votata in Parlamento già nella legge di delegazione europea del 2013 e divenuta legge nel 2014, una legge che ha rappresentato un punto di caduta tra opinioni diverse; già allora c'era una discussione molto accesa nella comunità scientifica e nella società civile. Con il nostro emendamento soppressivo per l'ulteriore proroga si chiede un cambio di passo in un ambito molto specifico - alcol e droghe -, dove gli animali, con sistemi neuronali e corticali diversi dai nostri, non forniscono risposte utili e predittive. Oggi, più che prorogare il divieto, dobbiamo potenziare i nuovi approcci metodologici senza uso di animali e così rendere i nostri ricercatori protagonisti nella ricerca internazionale (Applausi dei deputati del gruppo Misto).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 27.100 Sarli, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 50).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 27.101 Siragusa, con il parere contrario della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 51).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 27.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 52).

(Esame dell'articolo 28 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 28 al quale sono stati presentati solo articoli aggiuntivi (Vedi l'allegato A).

Passiamo dunque ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 28.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 53).

Invito la relatrice ad esprimere il parere sull'articolo aggiuntivo 28.0100 Deiana.

ANGELA IANARO, Relatrice. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 28.0100 Deiana, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 54).

Invito la relatrice ad esprimere il parere sull'articolo aggiuntivo 28.0101 Deiana.

ANGELA IANARO, Relatrice. Parere favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo aggiuntivo 28.0101 Deiana, con il parere favorevole della Commissione e del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 55).

(Esame dell'articolo 29 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 29 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 29.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 56)

(Esame dell'articolo 30 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 30 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 30.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 57).

(Esame dell'articolo 31 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 31 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A).

Poiché si tratta di un'unica proposta emendativa soppressiva dell'articolo, si voterà il mantenimento dell'articolo 31.

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sull'emendamento soppressivo 31.12 Montaruli.

ANGELA IANARO , Relatrice. Parere contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 31.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 58).

(Esame dell'articolo 32 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 32 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A).

Poiché si tratta di un'unica proposta emendativa soppressiva dell'articolo, si voterà il mantenimento dell'articolo 32.

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sull'emendamento soppressivo 32.12 Montaruli.

ANGELA IANARO , Relatrice. Parere contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sul mantenimento dell'articolo 32.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 59).

(Esame dell'articolo 33 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 33 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 33.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 60)

(Esame dell'articolo 34 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 34 (Vedi l'allegato A), al quale non sono state presentate proposte emendative.

Se nessuno chiede di intervenire, passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 34.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 61)

(Esame dell'articolo 35 - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'articolo 35 e dell'unica proposta emendativa ad esso presentata (Vedi l'allegato A).

Se nessuno chiede di intervenire, invito la relatrice e il rappresentante del Governo ad esprimere il parere sull'emendamento 35.12 Montaruli.

ANGELA IANARO , Relatrice. Parere contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Conforme.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'emendamento 35.12 Montaruli, con il parere contrario della Commissione, del Governo e della V Commissione (Bilancio).

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 62).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'articolo 35.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 63)

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A). Avverto che è in distribuzione la nuova formulazione dell'ordine del giorno n. 9/2670-A/10 Costa (Vedi l'allegato A). Avverto che la Presidenza non ritiene ammissibili, ai sensi dell'articolo 89, comma 1, del Regolamento, in quanto estranei rispetto alle materie trattate dal provvedimento e al contenuto proprio della legge europea come definito dalla legislazione vigente, i seguenti ordini del giorno: n. 9/2670-A/14 Gemmato, volto a velocizzare le procedure di acquisto dei vaccini in anticipo rispetto al via libera dell'EMA; n. 9/2670-A/18 Maschio, in materia di cessazione dei blocchi unilaterali alla circolazione al confine del Brennero. Se nessuno chiede di intervenire per illustrare gli ordini del giorno, invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Grazie, Presidente. Le chiedo una sospensione di cinque minuti per una riformulazione che devo fare.

PRESIDENTE. D'accordo. Sospendo a questo punto la seduta, che riprenderà alle ore 10,35.

La seduta, sospesa alle 10,30, è ripresa alle 10,37.

Si riprende la discussione.

(Ripresa esame degli ordini del giorno – A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Chiedo al sottosegretario Vincenzo Amendola se vuole esprimere i pareri oppure ha bisogno di maggiore tempo.

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ho bisogno di almeno cinque minuti; devo andare a prendere le riformulazioni.

PRESIDENTE. Facciamo dieci?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sì, grazie.

PRESIDENTE. Sospendo a questo punto la seduta che riprenderà alle 10,50.

La seduta, sospesa alle 10,38, è ripresa alle 10,50.

PRESIDENTE. La seduta è ripresa. Invito il sottosegretario Vincenzo Amendola ad esprimere il parere sugli ordini del giorno.

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Grazie, Presidente. Ordine del giorno n. 9/2670-A/1 Labriola, accolto, premettendo la formula: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/2 Fiorini, accolto, premettendo la formula: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/3 Boldi, accolto, premettendo la formula: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/4 Albano, accolto, con la seguente riformulazione, prima della parola “presentare”, inserire le seguenti: “continuare a”.

Ordine del giorno n. 9/2670-A/5 Frassinetti, accolto, premettendo la formula: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/6 Bucalo, accolto, premettendo la formula: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/7 Buratti, accolto, con la seguente riformulazione: “a prevedere urgentemente un intervento, attivando i canali di interlocuzione con la Commissione europea, al fine di redigere un cronoprogramma per adeguare e coordinare la normativa ai principi del diritto UE, fornendo criteri univoci e uniformi sul territorio nazionale, il tutto in modo da garantire senza ambiguità la legittimità degli atti posti in essere dai comuni e indicare una soluzione agli enti, al fine di scongiurare il rischio concreto di un blocco pressoché totale dell'azione amministrativa dei comuni in materia e di una crisi generale del settore turistico”.

Ordine del giorno n. 9/2670-A/8 Rossello, accolto, premettendo la formula: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/9 Brambilla, accolto con la seguente riformulazione: premettere agli impegni “compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica e con la normativa europea di riferimento, valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/10 Costa, accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/11 Maraia, accolto, con la seguente riformulazione: premettere all'impegno la formula “a valutare l'opportunità di”; dopo la parola “antimafia”, aggiungere le parole “attualmente vigente” ed espungere l'ultima parte. Ordine del giorno n. 9/2670-A/12 Deiana, accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/13 Sarli, accolto, con la seguente riformulazione: premettere agli impegni “compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica e con la normativa europea di riferimento, valutare l'opportunità di”. L'ordine del giorno n. 9/2670-A/14 Gemmato è inammissibile.

Ordine del giorno n. 9/2670-A/15 Ciaburro, non accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/16 Caretta, non accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/17 Montaruli, non accolto. L'ordine del giorno n. 9/2670-A/18 Maschio è inammissibile.

Ordine del giorno n. 9/2670-A/19 Cirielli, accolto con la seguente riformulazione: premettere all'impegno “a valutare la possibilità di” ed espungere le parole “Forze armate, del comparto sicurezza e”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/20 Ferri, accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/21 Polidori, non accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/22 Mantovani, accolto premettendo la formula: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/23 Rizzetto, accolto premettendo la formula: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/24 Ferro, accolto con la seguente riformulazione: “impegna il Governo a valutare la possibilità di adottare ogni iniziativa in sede europea al fine di rivedere il sistema di etichettatura dei prodotti denominato Nutri-Score”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/25 Trancassini, accolto premettendo la formula: “a valutare l'opportunità di”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/26 Magi, accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/27 Meloni, non accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/28 Delmastro Delle Vedove, non accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/29 Donzelli, non accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/30 Zolezzi, accolto con la seguente riformulazione: al primo impegno, sostituire le parole “a porre in essere i provvedimenti necessari” con “a sviluppare azioni per”; al secondo impegno, riscrivere il testo come segue: “ad adoperarsi nelle sedi comunitarie per il raggiungimento di tutti gli obiettivi di qualità dell'aria anche attraverso l'adeguamento ai parametri UE e a quelli dell'OMS, nonché a monitorare con particolare attenzione i settori dove si registrano livelli di inquinamento costantemente più elevati dei limiti consentiti”. Ordine del giorno n. 9/2670-A/31 Lollobrigida, non accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/32 Mollicone, accolto.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Pierantonio Zanettin per la sottoscrizione di un ordine del giorno. È corretto, collega?

PIERANTONIO ZANETTIN (FI). Sì, grazie, Presidente. Volevo annunciare che il sottoscritto e l'intero gruppo di Forza Italia della Commissione giustizia intendono sottoscrivere l'ordine del giorno n. 9/2670-A/10 a prima firma Costa.

ROBERTO OCCHIUTO (FI). Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

ROBERTO OCCHIUTO (FI). Presidente, vorrei l'attenzione del sottosegretario Amendola, perché è un intervento sull'ordine dei lavori che ha per oggetto proprio l'espressione dei pareri da parte del sottosegretario Amendola. Mi riferisco all'espressione dei pareri sull'ordine del giorno n. 7 e sul n. 26, che riguardano appunto le concessioni balneari, le direttive europee sulle concessioni. Ci pare che ci sia un'espressione contrastante di parere sui due ordini del giorno e chiederei al sottosegretario un supplemento di valutazione su questi pareri, anche perché su uno di questi pareri, in particolare quello riferito all'ordine del giorno Magi, non capiamo come possa darsi parere favorevole, quando lo stesso sottosegretario - già Ministro di un Governo precedente, del Governo Conte - rispondendo alla Commissione europea, che aveva aperto la procedura di infrazione, ha sostanzialmente difeso il regime delle proroghe, dicendo che si tratta di locazione di beni e non di regime autorizzatorio previsto dalla direttiva.

PRESIDENTE. Collega mi scusi, quindi, lei sta dicendo che c'è…

ROBERTO OCCHIUTO (FI). Allora, ci pare singolare che, mentre il Governo risponde alla Commissione europea dicendo che la nostra normativa è conforme alla normativa europea, poi si faccia un ordine del giorno dove ci si chiede di conformarsi alla normativa europea e lo stesso sottosegretario, in discontinuità, e su questo invece vorremmo ci fosse continuità…

PRESIDENTE. Collega, mi scusi, però lei sta entrando nell'argomento dei vari ordini del giorno.

ROBERTO OCCHIUTO…col Governo precedente, esprime un parere in contrasto anche sull'ordine del giorno n. 7, sul quale ha espresso pure un parere favorevole con riformulazione (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).

PRESIDENTE. Allora, abbiamo Paolini che rinuncia. Ha chiesto di parlare il collega Davide Crippa per un richiamo al Regolamento.

DAVIDE CRIPPA (M5S). Presidente, volevo capire qual è la fase che interviene all'interno di questo dibattito. Dopo l'espressione dei pareri del Governo c'è uno spazio - che mi sembra di aver compreso ora - in cui facciamo esprimere i gruppi parlamentari sui pareri degli ordini del giorno espressi dal Governo; ma, fino a qualche giorno fa - secondo quanto mi ricordi io – la fase degli ordini del giorno era un rapporto diretto tra il deputato, in questo caso, e il Governo.

Per cui l'espressione del parere tipicamente non può essere oggetto di trattazione dei gruppi dopo l'espressione del Governo. Se questa è una nuova fase, noi vorremmo comprenderlo, e, conseguentemente, a questo punto, ci attrezzeremo di conseguenza quando dovremo far rilevare ordini del giorno non del gruppo di appartenenza, per poter esprimere dei contributi. Questo mi sembra alquanto grave (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Collega D'Ettore, è sullo stesso argomento? Se è sullo stesso argomento la faccio parlare, altrimenti rispondo al deputato Crippa. Prego, collega D'Ettore.

FELICE MAURIZIO D'ETTORE (FI). E' sullo stesso argomento, perché valutare sul contrasto di pareri sugli ordini del giorno da votare fa parte dell'ordine dei lavori; l'intervento è regolamentare, per rappresentare al Governo che c'è un contrasto sui pareri che riguardano il medesimo oggetto, la medesima questione, lo stesso parere espresso sulle cosiddette concessioni balneari dal Governo precedente e che ora sono smentite nel contrasto fra due pareri.

Quindi, è semplicemente una valutazione formale rivolta al Governo per far capire come mai due pareri sono in contrasto e mi pare che sia l'ordine dei lavori perché poi riguarda il parere favorevole per entrambi. Tutto qui.

PRESIDENTE. D'accordo colleghi, il collega Occhiuto ha fatto un intervento, dichiarando una possibile incompatibilità tra due pareri su due ordini del giorno, quindi, a livello regolamentare, ci sarà il sottosegretario che, eventualmente, interverrà proprio su questo argomento. E' ovvio che quello che può fare la Presidenza è accettare o meno le riformulazioni e i pareri che dà il Governo.

EDOARDO ZIELLO (LEGA). Chiedo di parlare sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Collega Ziello, sempre sullo stesso argomento? Se sullo stesso argomento la faccio intervenire, se no faccio parlare il sottosegretario Amendola.

EDOARDO ZIELLO (LEGA). E' sullo stesso argomento. Grazie, Presidente. Intervengo semplicemente per chiarire il passaggio procedurale che lei ha spiegato brevemente.

L'intervento del collega Occhiuto era un richiamo al Regolamento che ha la priorità rispetto alle votazioni.

PRESIDENTE. Era sull'ordine dei lavori.

EDOARDO ZIELLO (LEGA). Lo stesso, perché un richiamo al Regolamento o sull'ordine dei lavori ha comunque la priorità rispetto alle votazioni. Quindi, il collega Crippa ha sollecitato, ha individuato una possibile falla procedurale che, di fatto, non esiste, anche perché, Presidente, se il collega Occhiuto avesse preso la parola in modo illegittimo, ci sarebbe stata lei che, ai sensi dell'articolo 8, avrebbe tolto immediatamente la parola al collega Occhiuto. Pertanto, la sua conduzione dei lavori è stata perfetta, secondo Regolamento (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).

PRESIDENTE. Sottosegretario Amendola, prego.

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Io vorrei rispondere. Mi dispiace aprire un dibattito, però il capogruppo Occhiuto, che ringrazio per il suo intervento, richiama non un atto di un ordine del giorno, ma una lettera che il mio Dipartimento per gli affari europei ha inviato (Commenti). Mi ha chiamato in causa, onorevole Crippa, sto spiegando che non è esatto quello che ha detto l'onorevole Occhiuto, solo per questo, dato che sono stato chiamato in causa. Non c'è difformità tra la lettera che ha inviato il Dipartimento per gli affari europei del Governo precedente e una lettera della Commissione europea sulla vicenda del settore concessioni balneari. Perché lo dico? Lo dico - e ringrazio sia il lavoro che è stato fatto sull'ordine del giorno Magi sia sull'ordine del giorno Buratti - perché il conformarsi al diritto europeo non significa accettare passivamente un'infrazione, come lei sta dicendo, perché nella lettera noi abbiamo risposto alla Commissione che vogliamo aprire un tema sulla loro richiesta. Non a caso, il primo paragrafo dell'ordine del giorno Magi - che io condivido - dice che, come sanno benissimo i ministri competenti, bisognerà, come si fa sempre su ogni infrazione, costruire il tavolo tecnico insieme alla Struttura di missione per le infrazioni e discutere del tema. Quindi, il conformarsi al diritto significa: il diritto europeo sono le procedure. La Commissione invia una lettera di infrazione, il Governo risponde, si apre il tavolo tecnico. Ora leggere questo come accettare l'infrazione, cosa, che viene solo dal suo intervento, perché i gruppi hanno lavorato invece in un altro senso, io credo che non sia esatto. Quindi, il parere favorevole è conforme alle lettere già fatte, è conforme all'ordine del giorno, è conforme anche ad un lavoro che bisogna fare, ossia istituire il prima possibile a livello governativo - per quanto riguarda il mio Dipartimento non ho la competenza o meglio ho una competenza ancillare rispetto ai ministri competenti che sono altri - che dovranno istruire la risposta su una questione di diritto europeo. Non è che stiamo parlando di dire sì o no; come avviene per ogni procedura d'infrazione, il diritto europeo ci imputa e ci chiede di rispondere a queste procedure. Quindi, onestamente leggere questo come una difformità o già un giudizio che il Governo dà sulla richiesta infrazione mi sembra un po', come si dice, un'interpretazione un po' troppo elastica. Qui stiamo parlando che il Governo cioè il Parlamento dovrà discutere come risolvere il tema delle infrazioni. Su questo chiederei non dico l'unanimità, ma, dato che si tratta di un tema che riguarda comuni, settori importanti per un PIL come il nostro, italiano, che dipende dal turismo, direi di farlo nella formula e nelle procedure consentite: il Ministro Garavaglia, il Ministro dei trasporti, ossia un concerto tra i vari Ministeri che dovrà risolvere questo tema delle infrazioni. Ripeto, nella lettera inviata alla Commissione europea non c'è difformità rispetto agli ordini del giorno: tutto qui.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/2670/1 Labriola, favorevole con riformulazione, viene accettata. Sì.

Ordine del giorno n. 9/2670/2 Fiorini, favorevole con riformulazione, viene accettata la riformulazione? Ha chiesto di parlare l'onorevole Boldi. Ne ha facoltà.

ROSSANA BOLDI (LEGA). Presidente, ma io credo che vada rivista la riformulazione. Non posso accettarla, perché questo ordine del giorno è il frutto di una lunga e complicata interlocuzione, di un lungo lavoro di tutti i capigruppo della Commissione affari sociali, come si può vedere dalle firme, quindi chiederei al sottosegretario di rivedere la questione.

PRESIDENTE. Sottosegretario Amendola, prego.

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Accetto la richiesta, quindi tolgo la riformulazione. Ordine del giorno accolto (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 9/2670-A/4 Albano, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata? Sì. Ordine del giorno n. 9/2670-A/5 Frassinetti, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata? Sì. Ordine del giorno n. 9/2670-A/6 Bucalo, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2670-A/7 Buratti, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata? Sì. Ordine del giorno n. 9/2670-A/8 Rossello, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2670-A/9 Brambilla, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2670-A/10 Costa (Nuova formulazione): è stato accettato. Collega Rizzetto, su cosa vuole intervenire?

WALTER RIZZETTO (FDI). Avevo chiesto prima di intervenire, cortesemente Presidente, per sottoscrivere questo ordine del giorno, se è possibile.

PRESIDENTE. D'accordo. Quindi, l'ordine del giorno n. 9/2670-A/10 Costa (Nuova formulazione) è stato accolto. Ordine del giorno n. 9/2670-A/11 Maraia, parere favorevole con riformulazione: viene accettata. Ordine del giorno n. 9/2670-A/12 Deiana, accolto.

Ordine del giorno n. 9/2670-A/13 Sarli, parere favorevole con riformulazione. Ha chiesto di parlare la collega Sarli. Ne ha facoltà e mi dica anche se accetta o meno la riformulazione.

DORIANA SARLI (MISTO). La mia è proprio una domanda sulla riformulazione, perché questo stesso ordine del giorno è stato accettato senza riformulazione nel “Milleproroghe”, quindi chiedevo al sottosegretario Amendola se era possibile togliere questa premessa: “compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica e con la normativa europea vigente”, perché questo ordine del giorno, identico, è stato accettato già nel “Milleproroghe”.

PRESIDENTE. Sottosegretario Amendola?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Mi adeguo. Parere conforme al diritto già espresso in precedenza.

PRESIDENTE. Bene, quindi l'ordine del giorno n. 9/2670-A/13 Sarli è accolto.

Ordine del giorno n. 9/2670-A/15 Ciaburro, parere contrario.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/15 Ciaburro, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 64).

Ordine del giorno n. 9/2670-A/16 Caretta, parere contrario.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/16 Caretta, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 65).

Ordine del giorno n. 9/2670-A/17 Montaruli, parere contrario del Governo.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/17 Montaruli, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 66).

Passiamo all'ordine del giorno n. 9/2670-A/19 Cirielli, accolto con riformulazione.

Ha chiesto di parlare il collega Cirielli. Ne ha facoltà.

EDMONDO CIRIELLI (FDI). Mi scusi, non ho capito la riformulazione: poiché riguarda l'impegno... Se mi dice come sarebbe l'impegno.

PRESIDENTE. Chiediamo al sottosegretario Amendola se vuole ripetere la riformulazione. Prego, sottosegretario.

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Allora, premettere all'impegno: “a valutare la possibilità di (…)”; inoltre, dopo le parole “ad adottare ogni opportuna iniziativa, anche di carattere normativo, volta a risolvere la problematica del personale precario”, espungere le parole “comparto sicurezza” e “delle Forze armate”. Quindi, la proposta è di mantenere soltanto “personale precario” e “soccorso pubblico”, che legittimamente auspicano una stabilizzazione.

PRESIDENTE. Collega Cirielli?

EDMONDO CIRIELLI (FDI). Mi scusi, sottosegretario, ma tutto l'ordine del giorno riguarda il precariato delle Forze armate. Se noi togliamo le parole “Forze armate”… Il soccorso pubblico, ovviamente, sono i Vigili del fuoco, e ci sono. Quanto alla Polizia di Stato, si può togliere il comparto sicurezza, perché non ci sono precari nel comparto sicurezza, i precari sono nelle Forze armate, che non riescono a entrare nel comparto sicurezza. Quindi, si possono togliere le parole “comparto sicurezza”; ha ragione lei su questo.

PRESIDENTE. Sottosegretario?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Onorevole colonnello Cirielli, lei conosce meglio di me che nella Polizia di Stato non ci sono precari, quindi era un controsenso. Il riferimento alle forze di sicurezza, così amplio, mi fa fare un errore. Per questo le stavo proponendo di espungere quelle parole, altrimenti si fa una confusione, che lei meglio di me conosce e non si può fare.

PRESIDENTE. Quindi, il sottosegretario conferma la riformulazione. Viene accettata, collega Cirielli?

EDMONDO CIRIELLI (FDI). Sì, se del personale precario delle Forze armate, che è universalmente noto che esiste, perché tutte le Forze armate, al 70 per cento, sono precarie… le parole “del comparto sicurezza” si possono togliere.

PRESIDENTE. Quindi, viene accettata la riformulazione, collega?

EDMONDO CIRIELLI (FDI). Se è questo, sì. Poi volevo dirle, sottosegretario, che sono generale della Riserva, non più colonnello (Applausi).

PRESIDENTE. Sottosegretario?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Mi scusi, generale, onorevole generale, la ricordavo colonnello; quindi la chiamerò sempre generale. Il punto è: io non voglio aprire un dibattito qui, capisco l'ordine del giorno però desta equivoci citare il comparto sicurezza. Quindi, dovremmo specificare chi sì e chi no e ci mettiamo una vita. Io le suggerivo di espungere questo riferimento, in modo che si comprenda, rispetto alle premesse, che stiamo parlando della casistica. Lo dico non perché sono contro, ma giusto per risolvere un dubbio teorico.

PRESIDENTE. Allora, per proseguire con i lavori: viene accettata la riformulazione, collega Cirielli, così andiamo avanti? Se non viene accettata, lo pongo in votazione.

EDMONDO CIRIELLI (FDI). Sì, nel senso di quello che ha detto adesso il sottosegretario, che si espungono le parole “comparto sicurezza”.

PRESIDENTE. Allora, collega Cirielli, lei accetta la riformulazione del Governo, che le ha espresso prima il sottosegretario: o l'accetta o non l'accetta. Se non l'accetta, pongo in votazione l'ordine del giorno. Il sottosegretario ha confermato la riformulazione, l'ha anche riproposta.

EDMONDO CIRIELLI (FDI). Ha detto una cosa diversa ma, comunque, se vogliamo formalizzare quello che ha detto all'inizio non la posso accettare.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/19 Cirielli, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 67).

L'ordine del giorno n. 9/2670-A/20 Ferri, accolto. L'ordine del giorno n. 9/2670-A/21 Polidori è stato ritirato in corso di seduta. Sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/22 Mantovani c'è un parere favorevole con riformulazione, che viene accettata. Sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/23 Rizzetto c'è un parere favorevole con riformulazione. Viene accettata? Ha chiesto di parlare il collega Rizzetto. Ne ha facoltà.

WALTER RIZZETTO (FDI). Grazie, Presidente. No, non l'accetto.

PRESIDENTE. Collega, le chiedo di cambiare il microfono.

WALTER RIZZETTO (FDI). Dicevo, Presidente, che non accetto la riformulazione del sottosegretario perché non intendiamo accettare riformulazioni sulla pelle dei nostri concittadini, questa è l'evidenza di questo ordine del giorno. Spiego all'Aula - per pochi secondi, per quanto mi è concesso - che secondo noi questo è un tema di fondamentale importanza. Presidente, con le nuove regole EBA gli scoperti, anche minimi, di privati ed aziende, una volta che sono tali per più di 90 giorni finiscono nelle segnalazioni. Finire nelle segnalazioni significa, ad esempio, avere bloccati i RID, avere bloccati i pagamenti e non poter prelevare anche per scoperti minimi. Le nuove regole, colleghi, dicono che se un privato ha uno scoperto di almeno 100 euro per 90 giorni, ecco che viene segnalato; se un'azienda ha uno scoperto per 90 giorni di 500 euro, viene segnalata. In tal modo, si blocca tutto quello che una famiglia ed un'azienda possono fare con l'aiuto banche, bloccando i pagamenti con addebito diretto nel caso in cui i clienti non abbiano disponibilità sul proprio deposito. In sintesi, sottosegretario, chi va in rosso diventa un cattivo pagatore. Quante persone, purtroppo, soprattutto perdurando questa terribile crisi, stanno andando in rosso? Non di migliaia di euro ma di 100, 200 o 300 euro che, probabilmente, le famiglie spendono per comprare un dispositivo elettronico ai figli, per poter fare la didattica a distanza, ad esempio? Quindi, io non accetto alcuna riformulazione in questo senso, perché l'impegno nel dispositivo è piuttosto chiaro: “ad intraprendere, anche in sede comunitaria, ogni misura necessaria volta a rivedere le nuove regole previste dall'EBA”. Noi non le stiamo chiedendo che il Parlamento italiano vada a modificare quanto non può modificare, evidentemente, ma di cercare un impegno in sede comunitaria affinché il Governo, affinché l'Esecutivo vada a battere i pugni sul tavolo su questa che è una regola evidentemente assurda, rispetto al periodo che stiamo vivendo. Se questa cosa fosse accaduta vent'anni fa probabilmente ci sarebbero state altre idee, altre scappatoie per poterlo fare; non in questo momento, in questo momento assolutamente ed evidentemente drammatico per quanto riguarda i nostri concittadini. Tra l'altro annuncio che domani faremo una conferenza stampa per lanciare una petizione europea rispetto a questo tema, perché ancora una volta Fratelli d'Italia, da opposizione responsabile, cerca di mettere in agenda quello che oggi…

PRESIDENTE. Mi scusi collega, mi scusi. Collega Tonelli!

WALTER RIZZETTO (FDI). …quello che oggi è in agenda, non tanto del Governo, ma dei nostri concittadini. Ci sembra una barbarie e lo rinnovo. È uno scandalo che oggi un nostro concittadino, per uno scoperto di 101 euro per qualche giorno, e una azienda, per uno scoperto di oltre 500 euro, che per un'azienda che lavora con le banche è poca roba, non è molto, diventino cattivi pagatori, vengano segnalati e tutta la corrispondenza bancaria sia sicuramente bloccata. Chiudo ricordando ancora una volta che non accetteremo una riformulazione. Se il sottosegretario e il Governo volessero chiaramente togliere “a valutare l'opportunità di” saremmo d'accordo assolutamente con voi. In caso contrario, metteremo ai voti un qualcosa per cui molte forze politiche, negli ultimi mesi, anche mediaticamente, si sono espresse. Dopodiché vedremo chi voterà un passaggio che, in questo drammatico momento, sta accanto, lo rinnovo, alle aziende, alle nostre piccole e medie imprese e ai nostri concittadini. Fratelli d'Italia domani lancerà, come prima ricordato, una petizione europea sul tema (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

PRESIDENTE. Grazie a lei. Sottosegretario Amendola, prego.

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Mi scusi, onorevole Rizzetto, forse non ci siamo capiti. Io l'ordine del giorno n. 9/2670-A/ 23 ho proposto proprio di accoglierlo, premettendo la formula: “a valutare l'opportunità di”. No, non è una presa in giro, nel senso che ci sono tutte le premesse tecniche su cui discutere. Degli impegni siamo d'accordo che un tema ma è un tema tecnico e il Governo deve valutare le possibilità. Poi lasciamo stare di sbattere i pugni sul tavolo o meno, cerchiamo di sbattere a volte qualche idea, perché questo è un tema tecnico che gestisce il MEF in maniera complessa.

Ma io, proprio nel senso che lei auspica negli impegni, ho proposto la formula “a valutare l'opportunità di”, non per rinviarla; è un gesto di concordia.

WALTER RIZZETTO (FDI). Chiedo di parlare

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

WALTER RIZZETTO (FDI). Sottosegretario la ringrazio della sua ulteriore risposta, ma non accetto, non accettiamo, perché, vede, sono mesi che il Governo avrebbe dovuto prepararsi…

PRESIDENTE. Grazie…

WALTER RIZZETTO (FDI). …e no, però, Presidente è intervenuto il Governo.

PRESIDENTE. Collega…

WALTER RIZZETTO… le rinnovo, da Regolamento, è intervenuto il Governo, quindi io ho la possibilità di replica in questo caso. Va bene, comunque, non accettiamo la riformulazione: prendetevi, a questo punto, le vostre responsabilità. Qui a casa nostra non si valuta proprio niente, qui a casa nostra si agisce (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)!

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/23 Rizzetto, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 68).

Passiamo all'ordine del giorno 9/2670-A/24 Ferro, parere favorevole con riformulazione.

Ha chiesto di parlare la deputata Ferro. Ne ha facoltà.

WANDA FERRO (FDI). Grazie, Presidente. Per chiedere se, magari, il sottosegretario, gentilmente, può rileggere la riformulazione.

PRESIDENTE. Prego sottosegretario.

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Allora: “impegna il Governo a valutare la possibilità di adottare ogni iniziativa in sede europea, al fine di rivedere il sistema al fine di contrastare il sistema di etichettatura dei prodotti denominato Nutri-Score”.

PRESIDENTE. Va bene, grazie, viene accettata.

Passiamo all'ordine del giorno 9/2670-A/25 Trancassini, parere favorevole con riformulazione. Viene accettata? Ha chiesto di parlare l'onorevole Trancassini. Ne ha facoltà.

PAOLO TRANCASSINI (FDI). Mi scuso, chiedo semplicemente se può rileggermi la riformulazione per favore.

PRESIDENTE. Era: “a valutare l'opportunità di”, se non sbaglio. Sottosegretario?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Confermo.

PRESIDENTE. Viene accettata.

L'ordine del giorno 9/2670-A/26 Magi, accolto.

Passiamo all'ordine del giorno 9/2670-A/27 Meloni, con parere contrario. Se nessuno chiede di intervenire lo pongo in votazione.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/27 Meloni, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 69).

Passiamo all'ordine del giorno 9/2670-A/28 Delmastro Delle Vedove, c'è un parere contrario

Ha chiesto di parlare l'onorevole Prisco. Ne ha facoltà.

EMANUELE PRISCO (FDI). Grazie, Presidente. Questo ordine del giorno, come quello precedente, voleva sottolineare come, e rispetto a questo tema, in quest'Aula solamente Fratelli d'Italia si è schierata in maniera netta, mentre la maggioranza ha votato contrariamente sulla proposta del Presidente Meloni di rendere possibile un cambio di rotta sulle politiche dell'immigrazione, nel rispetto dello Stato di diritto, che possa coniugare da un lato le politiche di asilo e dall'altro quello di presidio dei confini, così come hanno invocato anche il gruppo di Stati di Visegrád. Come noto, il cosiddetto gruppo Visegrád, guidato dal presidente Orbán, da Kaczyński chiede politiche più stringenti sul diritto d'asilo e sui respingimenti. La soluzione che si offre con l'ordine del giorno che ora stiamo discutendo la offre la Corte europea dei diritti dell'uomo, che sancisce, respingendo il ricorso nei confronti dello Stato spagnolo, che possono essere presentate domande di asilo nelle rappresentanze diplomatiche e consolari degli Stati dei cittadini di partenza o di transito. Questo offrirebbe la possibilità di coniugare le due proposte, una proposta che Fratelli d'Italia ha fatto più volte anche in sede di modifiche dei “decreti Sicurezza” e che aveva trovato un'apparente - apparente ma non sostanziale - apertura di valutazione da parte del Ministro Lamorgese, ma poi la maggioranza ideologica della sinistra ha chiuso subito le porte, aprendo alla politica delle porte aperte e delle porte girevoli.

Invece, credo che questo sia il vero tema che l'Europa deve affrontare e su questo l'Italia deve battere i pugni, chiedendo all'Europa una posizione più netta, così come hanno fatto gli Stati che aderiscono al Gruppo di Visegrád. Una posizione netta che tenga conto della necessità di difendere i confini, di dare luogo a dei respingimenti ma di tutelare anche chi realmente con diritto vuole e può scappare da guerre, fame e carestia, senza alimentare la politica delle porte aperte, delle porte girevoli e dell'immigrazione indiscriminata, senza alimentare il business dell'immigrazione, ma tutelando le persone e tutelando anche il diritto sacrosanto degli Stati, tra cui quello dell'Italia, a difendere i propri confini e a vedere respinto chi non ha diritto di venire nella nostra Nazione.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/28 Delmastro Delle Vedove, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 70).

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/29 Donzelli, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 71).

Ordine del giorno n. 9/2670-A/30 Zolezzi, favorevole con riformulazione. Viene accettata la riformulazione? Sì.

Ordine del giorno n. 9/2670-A/31 Lollobrigida, parere contrario.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno n. 9/2670-A/31 Lollobrigida, con il parere contrario del Governo.

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera respinge (Vedi votazione n. 72).

L'ordine del giorno n. 9/2670-A/32 Mollicone viene accolto.

Colleghi, sono le 11,31; nella Capigruppo di ieri si era stabilito di chiudere alle 12. Chiedo se vogliamo continuare, ovviamente restringendo i tempi per le dichiarazioni di voto per tutti i gruppi, oppure se passiamo alla prossima settimana. Su questa cosa, però, ovviamente ci deve essere l'unanimità tra i gruppi.

Ha chiesto di parlare il collega Foti. Ne ha facoltà.

TOMMASO FOTI (FDI). Presidente, lei converrà con me che, essendo il gruppo d'opposizione unico, noi non possiamo ridurre i nostri tempi.

Però, se gli altri, entro le ore 12, hanno finito… L'accordo era per le ore 12, però non possiamo ridurre oltre la nostra dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. D'accordo. È chiaro che le 12 comunque verranno superate di poco, però verranno superate. Se gli altri gruppi sono d'accordo, io proseguo. D'accordo.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni di voto finale.

Ha chiesto di parlare il deputato Riccardo Magi. Ne ha facoltà.

RICCARDO MAGI (MISTO-A-+E-RI). La ringrazio, Presidente. Onorevoli colleghi, sottosegretari, il provvedimento che ci apprestiamo a votare questa mattina, insieme a quello di delegazione europea approvato nella giornata di ieri, è l'atto principale per l'adeguamento del nostro ordinamento al diritto europeo. Credo sia convinzione condivisa, convinzione di tutti, che l'affermazione del diritto dell'Unione europea e di tutto il sistema della tutela multilivello dei diritti ha segnato, più volte nella storia dell'integrazione europea, un punto di svolta positivo per quanto riguarda l'affermazione delle garanzie dei diritti fondamentali e del benessere e dello sviluppo del nostro Paese. Ora qui non si tratta, come è stato detto ancora questa mattina, di battere i pugni sul tavolo; si tratta piuttosto, da parte del nostro Governo, di governare politicamente la transizione, il recepimento e l'adeguamento del nostro ordinamento.

Su questo, per brevità assoluta e per rispettare gli impegni che ci siamo dati, indico due punti su cui la nostra componente, Azione-+Europa-Radicali Italiani, ha indicato, attraverso due ordini del giorno, passi ulteriori che si possono fare: uno è quello sulla giustizia e, cioè, in particolare maggiori garanzie rispetto all'uso che si possa fare e all'accesso che possa avere l'autorità giudiziaria ai tabulati, recependo sia le direttive sia le sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea, prevedendo, quindi, che un giudice debba consentire l'accesso a questi tabulati; infine, l'ultima, su cui c'è stato un dibattito nella parte finale, rispetto alle concessioni demaniali marittime.

PRESIDENTE. Concluda.

RICCARDO MAGI (MISTO-A-+E-RI). Io credo, in estrema sintesi, che non si tratti di avere atteggiamenti punitivi nei confronti di nessuno, ma di rendersi conto che non è più possibile sostenere un regime di proroghe di decenni che vada avanti.

PRESIDENTE. Deve concludere.

RICCARDO MAGI (MISTO-A-+E-RI). Quindi, il punto su cui concentrarsi è come si fanno le gare e non evitarle (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Emanuela Rossini. Ne ha facoltà.

EMANUELA ROSSINI (MISTO-MIN.LING.). Grazie, Presidente. Dichiaro il voto favorevole della mia componente. Sottolineo solo quanto questa sia una delle leggi più importanti, perché si occupa proprio dell'attuazione, va ad aggiustare quello che non funziona non solo nel recepimento ma nell'attuazione delle nostre stesse leggi. Sottolineo quanto sia importante la norma dettata dall'articolo 8 di questo provvedimento, che va a trovare soluzioni e a risolvere tutte le criticità legate al subappalto.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Fornaro. Ne ha facoltà.

FEDERICO FORNARO (LEU). Grazie, signora Presidente. Lo ha ricordato poc'anzi la collega Rossini: la legge europea in realtà ha più importanza di quello che appare nel dibattito pubblico. È uno strumento importante per cercare di adeguare la nostra normativa e, soprattutto, per cercare di non continuare una tradizione italiana di eccessive infrazioni.

In accordo con gli altri gruppi, riduco anch'io il mio tempo di intervento e quindi, risottolineando l'importanza della legge e condividendo l'impostazione che ne è stata data dal Governo e ringraziando i colleghi della XIV Commissione per il lavoro svolto, dichiaro il voto favorevole del nostro gruppo al provvedimento.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Massimo Ungaro, che rinuncia. Colleghi, c'è una lista; quindi, se il deputato non è presente s'intende vi abbia rinunciato, a meno che un altro rappresentante del gruppo di Italia Viva voglia intervenire.

Ha chiesto di parlare il deputato Edmondo Cirielli. Ne ha facoltà.

EDMONDO CIRIELLI (FDI). Presidente, colleghi deputati, sottosegretario, Fratelli d'Italia annuncia il voto contrario per tutta una serie di motivi. Innanzitutto, un atteggiamento di estrema disponibilità da parte dell'unica opposizione, che non è intervenuta su numerosi emendamenti che ha presentato, non è stato affatto compreso dal Governo, che ha avuto un atteggiamento ostile e rigido sugli ordini del giorno, a dimostrazione di una protervia e di un'arroganza della maggioranza inaccettabile.

Oltretutto abbiamo assistito a patetiche discussioni tra il rappresentante del Governo e la maggioranza, che hanno dilatato i tempi su temi tecnici. Allora vi diciamo, innanzitutto, se avete bisogno di chiarimenti, fate riunioni di maggioranza più spesso e non venite ad annoiarci con le vostre beghe qui in Aula.

Nel merito del provvedimento, pur se in linea generale condividiamo alcuni principi espressi nella legge di recepimento di una serie di normative europee o per evitare procedure di infrazione da parte dello Stato italiano, e pur condividendo alcuni aspetti tecnici, che pure abbiamo votato, perché abbiamo votato favorevolmente rispetto ad alcuni emendamenti, nel complesso la norma non ci sta bene. Sicuramente approviamo l'idea che non ci debbano essere discriminazioni dei lavoratori dell'Unione Europea in base alla nazionalità. Ci mancherebbe, crediamo molto nella nostra Nazione, nella nostra patria, e quindi non vogliamo certamente discriminare gli altri; quello che non accettiamo è l'ampliamento e il potenziamento dell'UNAR, perché è un carrozzone questa struttura creata per combattere le discriminazioni razziali, etniche, religiose. Onestamente in Italia non pensiamo che ci sia un'emergenza, e quindi l'idea di potenziare addirittura le competenze, gli uomini e i mezzi di questa struttura lo riteniamo un errore. Anzi, semmai c'è un problema in Italia: in Italia si discriminano le idee. Basta avanzare una piccola obiezione sull'accoglimento indiscriminato di stranieri, sulle procedure di rispetto della sicurezza pubblica, quindi delle espulsioni, per essere chiamati razzisti. Si vuole difendere la sovranità d'Italia e si viene chiamati antieuropeisti. Si vuole difendere l'idea della comunità della nostra Nazione e si viene accusati di essere nazionalisti. Si mette in dubbio non il principio scientifico del vaccino, ma nel concreto, per verificare se le cose siano state fatte bene, e si viene accusati di no-Vax, dimenticando che questa maggioranza siede ed esiste grazie a un MoVimento che ha preso il 34 per cento anche dicendo che era no-Vax.

Sulla disciplina degli stranieri notiamo molte incongruenze: sebbene ci siano alcune norme che rendano più efficiente il sistema, altre che in linea generale possono essere anche approvate, ci sembra che ci sia una tendenza ad estendere le normative dell'Unione europea, che peraltro si basano su nazioni, su Paesi alleati che hanno uno strumento molto rigido nel regolare gli ingressi degli stranieri. Quindi, anche una serie di normative che esistono in Unione europea esistono perché nell'Unione europea non capita che, in due o tre anni, grazie alla maggioranza di centrosinistra, arrivano 300 o 400 mila persone nuove. Quindi, senza delle limitazioni, che abbiamo cercato di mettere con emendamenti che mirano non a togliere diritti, ma a contingentarli e a misurarli anche sul tempo della permanenza nello Stato italiano, ovviamente ci sarebbe una vera e propria bomba economica.

Guarda caso, in una circostanza approviamo una norma più restrittiva, perché ovviamente fa comodo al resto d'Europa e va contro gli interessi nazionali, cioè consentiamo che venga automaticamente respinta la richiesta di protezione internazionale, il riconoscimento dello status di rifugiato, se uno ha avuto una protezione sussidiaria in altro Paese.

Poiché è l'Italia che dà le protezioni sussidiarie, quando poi questi stranieri vanno a chiedere il riconoscimento dello status di rifugiato in altre Nazioni UE, automaticamente glielo respingono e ce li rimandano in Italia. Come al solito, siamo piegati agli interessi degli altri, altro che prima gli italiani! Sul piano economico, mi sembra che il recepimento molto lacunoso di una serie di interventi a favore dell'economia non sia accettabile. Non mi sembra sia stato fatto nulla per mantenere il rispetto sostanziale dei 30 giorni con riferimento all'obbligo di pagare da parte della pubblica amministrazione. Una normativa molto lacunosa e assolutamente burocratica nei confronti delle aziende che vengono escluse facilmente dalle partecipazioni di gara, neanche per processo, per un sospetto di mancato rispetto di alcune normative. Vi sono norme molto deboli in materia sanitaria, e quindi una serie di questioni che riguardano i biocidi, i medicinali veterinari e i prodotti cosmetici, che andavano affrontate con maggior rigore, non sono state affrontate.

Da ultimo, voglio ricordare al sottosegretario Amendola, che si occupa di queste cose, che la Corte internazionale di giustizia e anche la Commissione europea ha avviato contro l'Italia un procedimento di infrazione avente ad oggetto le discriminazioni di cui sono vittime numerose categorie di lavoratori del settore pubblico a causa del ricorso abusivo ad una successione di contratti di lavoro a termine. Gli ricordo - magari, pur non essendo sua materia, si potrà informare meglio quando viene in Aula - che nelle Forze armate ci sono circa 30 mila precari che sono da tre, quattro, cinque anni nelle Forze armate precarie e hanno vinto una serie di concorsi pubblici per entrare nelle Forze armate, per essere raffermati. Quindi, non sono stati presi, come capita spesso in qualche Ministero, per amicizie e rapporti politici, ma perché hanno fatto un regolare concorso pubblico.

Quando si sono arruolati, gli avevamo promesso che, se erano senza demeriti, sarebbero transitati nelle Forze di Polizia o nelle Forze armate. Tutto ciò non è accaduto perché esponenti autorevoli della maggioranza, tra cui il Ministro Brunetta di Forza Italia e l'ex Ministro Tremonti, hanno creato il blocco del turnover, hanno ridotto il numero dei posti a concorso, e quindi ci sono decine di migliaia di precari. Ma i precari, contrariamente a quello che le ha detto il Ministero dell'Interno, ci sono anche nel comparto sicurezza, perché numerosi ufficiali dei carabinieri, che fino a prova contraria fanno parte del comparto sicurezza, sono assunti a tempo determinato da parte dell'Arma dei carabinieri. Quindi, riteniamo che avete fatto il “decreto Dignità”, che riguarda i lavoratori del settore privato, avete fatto un sacco di stabilizzazioni di persone precarie negli enti locali, che in genere erano quelle amiche vostre nei comuni, assunte dai sindaci soprattutto del PD, e non volete stabilizzare le persone che hanno rischiato la vita in Afghanistan, in Iran, in Iraq. E allora dico solo una cosa: vi dovete vergognare e questa legge ve la votate da soli (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)!

PRESIDENTE. Recuperiamo eccezionalmente il turno del deputato Ungaro. Prego, collega, ha facoltà di parlare.

MASSIMO UNGARO (IV). Grazie, Presidente. Mi rendo conto che sono uno degli ultimi ostacoli tra i colleghi e le celebrazioni pasquali, ma alcune cose vanno dette e sarò il più breve possibile. Questa legge europea ci permette di risolvere 12 delle 82 infrazioni che sono state aperte nei confronti del nostro Paese. Negli ultimi anni l'andamento ha fatto dei buoni passi avanti, dal Governo Renzi in poi siamo scesi ben sotto quota cento in termine di infrazioni; negli ultimi mesi soprattutto, abbiamo visto una grande riduzione del numero di infrazioni e di questo ringraziamo l'operato del già Ministro e ora sottosegretario Amendola. Ma ci sono ancora troppe infrazioni, il nostro Paese deve continuare a ridurle; dobbiamo continuare a ridurle anche perché, in termini assoluti, rimaniamo uno dei Paesi peggiori in termini di numero di infrazioni a livello europeo.

Riadattando le parole di Aldo Moro al nostro tempo, la nostra Europa non si salverà, la stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in tutta Europa non nascerà un nuovo senso del dovere (Applausi dei deputati del gruppo Italia Viva). Se ieri abbiamo detto “sì” al Piano del Next Generation EU, un Piano economico di entità superiore al Piano Marshall, un piano che concede al nostro Paese una libertà di manovra fiscale che non avremmo mai avuto se fossimo rimasti con la lira, oggi noi dobbiamo dire “sì” al rispetto delle regole europee. Noi dobbiamo rispettare i patti e rispettare le regole della casa comune europea. È una questione di credibilità, di responsabilità condivisa e anche di finanza pubblica, perché ricordo ai colleghi che le infrazioni ci sono costate finora oltre 650 milioni di euro di sanzioni.

Non c'è tempo, mi soffermo su tre norme importanti, delle tante che sono incluse nel provvedimento. La prima è quella a favore dei diritti dei lavoratori e per il contrasto alle discriminazioni basate sulla nazionalità. In questa legge potenziamo il ruolo dell'UNAR, l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, che avrà il compito di occuparsi del contrasto alle discriminazioni dei lavoratori in base alla nazionalità. Andrebbe potenziato ulteriormente; io suggerirei di introdurre anche un monitoraggio dei numeri del razzismo e discriminazione nel nostro Paese, che oggi non esiste in questo Paese, esiste in altri Paesi europei. Lo propongo in una proposta di legge: io credo che veramente sia fondamentale per avviare il nostro Paese a diventare un Paese multiculturale che possa abbracciare la cultura dell'inclusione. L'unica intolleranza ammessa è quella verso l'intolleranza stessa; questa era, secondo Karl Popper, la condizione necessaria per preservare la natura tollerante di una società aperta.

Ci sono, poi, delle norme importanti a favore del riconoscimento delle qualifiche professionali e dei tirocini professionali effettuati al di fuori del territorio nazionale, sia cittadini italiani ma anche cittadini europei che sono residenti in Italia. Da eletto all'estero vi dico che questo è un problema gigantesco. Ci sono ancora troppi cittadini europei qualificati e cittadini italiani che, quando tornano in Italia, non riescono a riconoscere la propria qualifica o titolo di studio. È qualcosa di molto importante per avviare e sostenere la circolarità dei talenti e, quindi, sostenere questa legge è un passo nella buona direzione.

Viene poi attuata una serie di misure che riadattano il nostro Codice degli appalti, semplificando tante norme e rendendole più compatibili alla normativa europea, andando nella direzione del “Piano Shock” di Italia Viva e del “decreto Semplificazioni” del 2020.

Insomma diritti, mobilità, semplificazione, mercato unico: alcuni degli esempi dei grandi benefici che il nostro Paese trae dalla partecipazione all'Unione europea. Però, mi consentite un monito di metodo. Questa è una legge 2019-2020 e la stiamo approvando ad aprile 2021: qualcosa non funziona, c'è chiaramente qualcosa che non va. Creiamo una sessione europea in questo Parlamento, come tanti colleghi in quest'Aula hanno richiamato nei loro interventi, creiamola al pari della sessione di bilancio, in modo che possiamo intervenire sui provvedimenti con la celerità giusta. E diamo un'attenzione maggiore alla fase ascendente dei pareri: è meglio prevenire che curare.

Arriviamo alla fine di questa settimana corta, ma intensa di provvedimenti europei, culminata ieri con l'approvazione alla Camera della Relazione sul PNRR, il bazooka che ci permetterà di uscire da questa crisi, un momento cruciale della nostra storia. Eppure, in quest'Aula, ho sentito troppe critiche all'Unione europea. Permettetemi di rispondere a quei colleghi che parlano del fallimento dell'Europa dal punto di vista sanitario, citando i ritardi dei vaccini o indicando i cosiddetti benefici della Brexit per il Regno Unito. Ricordo ai colleghi che l'Europa sanitaria fino a oggi non esisteva, che il Regno Unito ha rischiato, usando procedure accelerate di approvazione dei vaccini, su cui la Brexit non c'entrava nulla, e che il Regno Unito ha purtroppo già subito a dicembre la terza ondata, infatti sconta un numero di vittime ben superiore al nostro. Quello che è avvenuto a livello europeo nell'ultimo anno era del tutto impensabile. Recovery Fund, la nascita del debito comune europeo, il programma SURE come primo tassello verso l'Europa sociale, tutte misure che vanno nella direzione di una maggiore integrazione e in aiuto del nostro Paese; misure adottate sulla base di valori condivisi, come ci ricorda la clausola del rispetto sullo Stato di diritto inserita nel Next Generation EU, in difesa della quale non esiste Fidesz o PiS che tenga, dove passa il rispetto della libertà di stampa, nel caso ungherese del KlubRadio o della comunità LGBT in Polonia. La verità è quella che declamava Jean Monnet: l'Europa sarà forgiata dalle sue crisi e sarà la somma delle soluzioni trovate per risolvere tali crisi.

Mi avvio a conclusione, però, ci tengo a sottolineare che questi sviluppi a livello europeo hanno man mano convertito all'europeismo sempre più attori della scena politica italiana, agevolando il passaggio verso il Governo di Mario Draghi, un Governo convintamente europeista, atlantista e riformista, un passaggio reso possibile grazie al ruolo di Italia Viva, un passaggio di cui cominciamo a vedere i frutti: li abbiamo visti in questi ultimi giorni.

PRESIDENTE. Concluda, deputato.

MASSIMO UNGARO (IV). Mi avvio a conclusione, ma vorrei precisare soltanto una cosa e concludo su questa considerazione ai colleghi di Fratelli d'Italia: la parola sovranità non è assolutamente una parolaccia. Noi pensiamo semplicemente che parola sovranità abbia un senso soltanto nel condominio comune europeo. È lì che potremo gestire e non subire i processi globali. Per questo motivo, saremo sempre dalla parte di un'Europa più forte, più unita, più integrata e più giusta e, per questo motivo, dichiaro il voto favorevole di Italia Viva sulla legge europea (Applausi dei deputati del gruppo Italia Viva).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Marrocco. Ne ha facoltà.

PATRIZIA MARROCCO (FI). Grazie, Presidente, Onorevoli colleghi, ci apprestiamo a votare, dopo aver concluso il lungo iter di approvazione della legge di delegazione europea, anche la legge europea 2019-2020 in prima lettura.

L'approvazione di questa legge europea è un passo avanti, con il quale potremo chiudere alcune delle procedure di infrazione a carico dell'Italia e alleggerire il numero ancora troppo alto di contenzioso, da scongiurare soprattutto nell'attuale crisi pandemica. I dati della Corte dei conti indicano come l'Italia abbia subìto oltre 1.700 procedure di infrazione, con un ritmo di quasi sei al mese per le sentenze passate in giudicato. Sono numerosi gli ambiti e le materie su cui interviene la presente legge europea, in settori e comparti dai rilevanti impatti, diretti o potenziali, che incidono sulle dinamiche della nostra economia. Con questo provvedimento potremo chiudere dieci procedure d'infrazione e agevolare la chiusura di alcuni casi specifici, come il caso ARES, con riferimento all'attuazione della direttiva sulle misure per l'esercizio dei diritti dei lavoratori, nel quadro della libera circolazione nello spazio europeo.

Il presente provvedimento, composto nel nuovo testo da ben 35 articoli, è stato utilmente modificato in sede referente. Alcune disposizioni sono state soppresse, altre aggiunte e altre ancora modificate rispetto al testo originale.

Tra questi vorrei segnalare l'importanza dell'articolo 8, che modifica il Codice dei contratti pubblici, con il quale si mira a superare alcuni dei profili di incompatibilità contenuti nella procedura di infrazione e nelle recenti sentenze in materia di subappalto. Sono state apportate modifiche migliorative in sede referente, in accoglimento di alcuni emendamenti anche del nostro gruppo di Forza Italia, volti a precisare meglio le previsioni circa i requisiti per la regolarità fiscale, la partecipazione alle gare pubbliche e la sussistenza dei motivi di esclusione previsti, anche in riferimento di subappaltatori. Su questa materia abbiamo anche un ordine del giorno. Occorre migliorare e potenziare l'applicazione della digitalizzazione per le procedure di gara, in un'ottica di semplificazione e di maggiore trasparenza, utilizzando anche le risorse del Recovery Fund e del New Generation EU. L'articolo 8, con il superamento di taluni profili della normativa nazionale censurati in sede europea, costituisce già un passo avanti verso una riforma complessiva in materia.

Accogliamo con favore l'introduzione di alcuni articoli aggiuntivi. Intendo segnalare, in particolare, l'importanza della disposizione concernente l'adeguamento alla direttiva europea, relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile, al fine di superare la procedura di infrazione per mancato recepimento di una direttiva che risale al 2011. L'articolo 17 della legge europea introduce principi e criteri direttivi volti a modificare alcune norme del codice penale, inasprendo le pene in caso di detenzione o accesso a materiale pornografico, per la protezione dei minori dagli abusi e dallo sfruttamento sessuale. Occorre un cambiamento di prospettiva: il nostro compito non dovrebbe essere legiferare, il nostro compito dovrebbe essere delegiferare, per rendere più semplice il nostro sistema.

Per tutte le ragioni su esposte e per la necessità di alleggerire il numero di infrazioni a carico del nostro Paese, dichiaro, a nome di Forza Italia, il voto favorevole alla legge europea 2019-2020 (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Marina Berlinghieri. Ne ha facoltà.

MARINA BERLINGHIERI (PD). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, questo disegno di legge rappresenta uno degli strumenti legislativi che assicurano il periodico adeguamento all'ordinamento dell'Unione europea. In particolare, con questo provvedimento, agevoliamo la chiusura di dodici procedure di infrazione, tra cui segnalo quella sulla libera circolazione dei lavoratori, la revisione del Codice degli appalti, quella che introduce nuove fattispecie delittuose e modifica le aggravanti dei delitti di sfruttamento e violenza sessuale in danno dei minori.

È opportuno ricordare come negli ultimi anni sono stati compiuti notevoli sforzi per ridurre l'incidenza del contenzioso con l'Unione europea, le cui ricadute per la finanza pubblica risultano particolarmente gravose per gli oneri addebitati. Dal 2013 a oggi l'Italia è passata dall'essere maglia nera europea, quanto a numero di procedure di infrazione aperte, ad essere il Paese con la migliore performance in rapporto al dato di partenza. Ciò nonostante, ad oggi, residuano ancora numerose procedure di precontenzioso e di contenzioso, che impongono la necessità di adottare in tempi brevi norme che consentano di adempiere agli obblighi europei, compiendo così un ulteriore sforzo per ridurre il numero delle procedure aperte, sia in violazione del diritto dell'Unione che in recepimento delle direttive.

Allo stato attuale, le procedure di infrazione aperte a carico dell'Italia risultano pari a ottantadue; tra i maggiori settori interessati vi sono ambiente, trasporti, fiscalità, dogane, energia, concorrenza, aiuti di Stato, giustizia e libera prestazione dei servizi. Proprio osservando gli ambiti in cui ricadono le procedure di infrazione aperte, io credo sia importante sottolineare come ogni volta che si chiude un'infrazione, non solo si risparmiano ingenti risorse economiche che possono essere impiegate altrove, ma si opera una riforma di un pezzo del sistema Paese, rendendolo più semplice, sicuro e competitivo. Sempre osservando questi ambiti, colpisce come siano strettamente legati agli obiettivi del piano Next Generation EU.

Abbiamo, dunque, il compito di lavorare a sistema, facendo in modo di proseguire nel lavoro fatto fin qui per modernizzare il Paese e rendere il complesso lavoro di adeguamento alle normative europee un'occasione di dialogo con tanti settori della società, di miglioramento del sistema Paese e della vita dei cittadini. Per tutte queste ragioni, dichiaro il voto favorevole del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Matteo Luigi Bianchi. Ne ha facoltà.

MATTEO LUIGI BIANCHI (LEGA). Grazie, Presidente. Stiamo portando in approvazione una norma che va a sanare svariate procedure di infrazione per il nostro Paese. La Lega, in Commissione, è riuscita ad intervenire, facendo approvare emendamenti in materia di contratti pubblici, in materia di protezione degli animali usati a fini scientifici e la soppressione dell'articolo 28 relativo alle disposizioni per la gestione degli sfalci e delle potature, in linea con la nostra politica di non ingerenza, laddove il livello sussidiario può intervenire.

Ci spiace sottolineare come la Commissione ritenga necessario finanziare uffici come l'UNAR, l'Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali, quale organo preposto a contrastare la discriminazione basata sulla nazionalità. Comprendiamo il quadro generale della norma, volta a superare le procedure di infrazione, ma rammentiamo al Governo tutte le nostre perplessità sull'efficacia dell'UNAR stesso, tra le altre cose, oggetto di scandali qualche anno fa.

Da citare, visto che qualcuno ha tentato di inserire in questo provvedimento i princìpi della “direttiva Bolkestein”, che la stessa pende come una spada di Damocle sugli imprenditori balneari e del comparto, che spesso sono piccole e medie imprese a gestione familiare. Il comparto del turismo è uno di quelli più colpiti dall'attuale crisi: non può e non deve essere abbandonato proprio adesso (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Il Governo italiano, secondo la Lega, deve continuare a tutelare il nostro turismo, così come ha dichiarato più volte in maniera chiara ed adeguata il Ministro Garavaglia.

Cercando di entrare nel merito del contesto legato alle istituzioni dell'Unione europea e come l'Italia, secondo la Lega, dovrebbe approcciarsi alle stesse, non posso che citare uno dei cardini fondamentali del Trattato di Lisbona, che è il principio di sussidiarietà, appunto. La politica di coesione è un programma concreto in attuazione a tale principio da tempo funzionante, che ha potuto colmare enormi divari infrastrutturali ed economici, soprattutto, nell'Est europeo, coinvolgendo gli enti locali e regionali. Il Governo italiano deve continuare a coinvolgere le regioni nella gestione dei fondi del React-EU, come da impostazione della Commissione europea, tra le altre cose.

Centralizzare la gestione dei fondi ora in capo ai Programmi operativi regionali, come fu paventato sul finire del Governo “Conte 2”, vuol dire andare totalmente in direzione contraria al principio di sussidiarietà previsto nei Trattati europei ed è singolare come fu un'impostazione di un Governo che si diceva saldo ai principi europei. Ma andando oltre e guardando al futuro, ritengo che un principio deve muovere la nostra azione politica: poche cose e fatte bene nel contesto delle istituzioni europee. Questa dovrebbe essere, appunto, l'impostazione fondamentale della cornice delle istituzioni.

Visto il quadro internazionale, Presidente, ci terrei a citare il fatto che ci fa piacere vedere che il Governo sta perseguendo, in linea con il nostro alleato e partner strategico degli Stati Uniti, una visione che la Lega ha sempre avuto sui temi internazionali ed oggi abbiamo una grande opportunità per trovare comuni convergenze anche qui, in questo Parlamento.

Nei momenti di difficoltà, come i tempi che stiamo vivendo, i punti di riferimento valoriali da seguire sono estremamente importanti. Il continente europeo è sempre stato il continente della tradizione, per lo più, poggiata sulle fondamenta della cristianità. Punti di riferimento come la centralità della famiglia, il senso di comunità come elemento primario, il rispetto ed il merito sono tutti aspetti che la progredita società moderna e fluida sta mettendo pericolosamente da parte. Oggi abbiamo l'enorme opportunità di far tesoro degli errori del passato e di ripartire con un piglio più corretto, consono alla nostra storia ed alle nostre esigenze. Una prospettiva sicuramente entusiasmante, che pone la sfida di un piglio europeista, ma rispettoso dei popoli, delle tradizioni e dei territori (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Noi, Presidente - e concludo -, vogliamo un'Unione europea davvero sussidiaria e rispettosa delle nostre differenze. Se riusciremo a convergere su questi elementi di principio, sicuramente riusciremo ad affrontare il contesto delle istituzioni europee con serenità del futuro prossimo (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Ianaro. Ne ha facoltà.

ANGELA IANARO (M5S). Grazie, Presidente. La legge europea 2019-2020, che ci accingiamo a votare oggi, è una legge che disciplina ambiti varie ed estremamente eterogenei. La potente metafora utilizzata in discussione generale dall'onorevole Sensi, una gigantesca frittata di maccheroni, che, tra l'altro, ci fa già pregustare l'imminente Pasquetta (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle), fa comprendere, appunto, come ci sia una enorme varietà di norme, che, tuttavia, hanno in comune, sono tenute insieme da un filo rosso, che è quello della tutela e della salvaguardia dei diritti quali priorità irrinunciabili, tematiche che, di fatto, incidono sulla vita di tutti i giorni dei cittadini europei. Ma parlare di legge europea è anche parlare di infrazioni, infrazioni di cui siamo responsabili e che, giunte allo stadio di messa in mora o di parere motivato, rischiano di impedire il pieno godimento, anche nel nostro Paese, dei diritti che prescrivono. Vede, Presidente, il rischio è che non compiendo l'ulteriore sforzo per ridurre il numero di procedure di queste infrazioni tuttora aperte, si arrivi a situazioni nelle quali - me lo lasci dire - l'Italia non assicura gli stessi diritti di cui godono, invece, i cittadini di altri Stati, che, ricordiamolo, sono cittadini europei esattamente come noi. Mi preme, però, evidenziare un assunto. L'incidenza del contenzioso con l'Unione europea è stata notevolmente ridotta negli ultimi anni grazie agli sforzi compiuti e, di conseguenza, sono state ridotte anche le pesanti ricadute sulla finanza pubblica che le sentenze di condanna al pagamento di sanzioni hanno comportato, ricadute pesanti. Voglio citare che, in base alla relazione annuale della Corte dei conti, nel 2019, l'Italia ha dovuto pagare, dal 2012, circa 700 milioni di euro di sanzioni. Purtroppo, le procedure d'infrazione ancora aperte a carico del nostro Paese sono, complessivamente, ottantadue. È un dato che deve far riflettere, un dato che ci colloca al settimo posto tra i Paesi membri con maggiore difficoltà nell'adeguarsi al diritto europeo. Questo emerge dal rapporto pubblicato, proprio in questi giorni, dalla fondazione Openpolis, rapporto che, però, vede l'Italia in una posizione migliore rispetto al precedente rapporto, quando le procedure pendenti erano ottantacinque. L'atteggiamento più virtuoso del nostro Paese si deve, certamente, agli sforzi compiuti dal secondo Esecutivo guidato dal Presidente Conte e ci ha permesso di registrare il dato migliore tra i principali Paesi europei. Ma non è sufficiente, no, Presidente, occorre un ulteriore sforzo, perché, in una visione ideale di un sano e costruttivo rapporto tra gli Stati membri e l'Unione europea, sarebbe necessario che gli Stati prestassero maggiore attenzione a quella fase cruciale che è la fase ascendente, la fase in cui si formano le norme comunitarie e che meglio potrebbero descrivere e disciplinare le caratteristiche e le peculiarità di ogni singolo Stato membro, rispetto alla fase discendente, che è una fase meramente esecutiva e che ci fa semplicemente recepire quelli che vengono a volte percepiti come obblighi dall'Unione europea, ma che, in realtà, sono anche concessioni di diritti e di libertà per i cittadini europei. Infatti, solo in questo modo l'Europa potrà essere più prossima ai reali bisogni dei cittadini e quel sentimento di lontananza, che tuttora ci impedisce di sentirci uniti e solidali, potrà essere definitivamente vinto. Volevo sottolineare un aspetto importante per me, ma per tutto il MoVimento 5 Stelle, che è quello dell'ambiente. È uno dei settori dove abbiamo il maggior numero di infrazioni: abbiamo sedici procedure tuttora aperte. L'adeguamento agli obiettivi prefigurati dall'Unione europea non può più aspettare. L'Europa mira ad essere il primo continente a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, attraverso un nuovo percorso di crescita sostenibile ed inclusiva. È la strategia delineata dal Green Deal europeo, la tabella di marcia che ci consentirà di trasformare l'Unione Europea in una società giusta e prospera, dotata di un'economia moderna ed efficiente sotto il profilo delle risorse. Bene, oggi abbiamo la capacità di trasformare la nostra economia e la nostra società per indirizzarla su un percorso più sostenibile ed inclusivo. Dobbiamo proteggere e migliorare il capitale naturale e la salute ed il benessere dei cittadini dai rischi di natura ambientale e dalle relative conseguenze. Ma c'è di più: la transizione ecologica è un'opportunità per realizzare un'economia circolare a impatto climatico zero e che genera occupazione per sviluppare un settore dell'energia basato in larga misura su fonti rinnovabili; vuol dire accelerare la transizione verso una mobilità sostenibile ed intelligente, progettare un sistema alimentare giusto, sano, che sia rispettoso dell'ambiente, che preservi e ripristini gli ecosistemi e la biodiversità. Alla lotta ai cambiamenti climatici verrà destinato il 30 per cento dei fondi europei stanziati nell'ambito del Next Generation EU: è la più alta percentuale di risorse mai stanziata da un bilancio europeo e, mi permetta, Presidente, è anche un'opportunità per comprendere, una volta per tutte, l'assoluta interconnessione tra i temi della tutela ambientale, della salvaguardia del clima, dell'energia e dello sviluppo sostenibile. L'istituzione del Ministero della Transizione ecologica va proprio in questa direzione e nella medesima direzione va anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza, che, sono certa, cambierà in meglio il nostro Paese. Concludo, Presidente. La lezione tratta da questi mesi difficili che stiamo vivendo è che l'approccio comune è la strada che abbiamo intrapreso e sulla quale dobbiamo proseguire. Agendo insieme, costruiremo l'Europa per le prossime generazioni, volgendo lo sguardo al futuro e alla sfida da affrontare, restando ancorati al sentimento europeo e guidati dal messaggio emerso prepotentemente in quest'ultimo anno e che non mi stancherò mai di ripetere: nessuno può farcela da solo. E su queste premesse, esprimo il voto favorevole del MoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Sono così esaurite le dichiarazioni di voto finale.

(Coordinamento formale - A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni, la Presidenza si intende autorizzata al coordinamento formale del testo approvato.

(Così rimane stabilito).

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 2670-A​)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.

Indìco la votazione nominale finale, mediante procedimento elettronico, sul disegno di legge n. 2670-A: "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione europea - Legge europea 2019-2020".

Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione.

La Camera approva (Vedi votazione n. 73).

Ha chiesto di parlare sull'ordine dei lavori il deputato Tonelli. Ne ha facoltà.

Colleghi, per cortesia, colleghi, se dovete uscire, vi chiedo di farlo in silenzio. Colleghi, vi chiedo di abbassare il tono della voce e di uscire in silenzio. Prego, collega.

GIANNI TONELLI (LEGA). Grazie, Presidente. Solo per ricordare un momento straordinario che la nostra democrazia ha vissuto quarant'anni fa. Quarant'anni fa è stata approvata la legge 1° aprile 1981, n. 121. Non è stata una legge importante…

PRESIDENTE. Collega, mi scusi, però questo non è un intervento sull'ordine lavori, questo è un intervento di fine seduta. Se vuole fare un intervento di questo tipo, al massimo, in via eccezionale, la posso inserire. D'accordo?

GIANNI TONELLI (LEGA). Perfetto.

Interventi di fine seduta.

PRESIDENTE. Passiamo agli interventi di fine seduta. Ha chiesto di parlare il deputato Mor. Ne ha facoltà.

MATTIA MOR (IV). Grazie, Presidente. Sulla legge di delegazione europea, un ordine del giorno dell'onorevole Vacca ha inteso impegnare il Governo sulle modalità di ripartizione dei compensi per copia privata, nonché modificare le modalità di implementazione della cosiddetta direttiva Barnier in materia di collecting societies. Io tengo a sottolineare oggi, a mettere agli atti quanto sia bizzarro e fuori luogo impegnare il Governo con un ordine del giorno, tra l'altro fuori materia, su un argomento che esigerebbe una importante trattazione organica a livello parlamentare. Personalmente non lo ritengo condivisibile per alcuni motivi: perché la copia privata non è un diritto connesso, bensì un indennizzo che la legge attribuisce ai titolari dei diritti di riproduzione delle opere e altri materiali protetti a fronte del riconoscimento della cosiddetta eccezione di copia privata; le attività di ripartizione di queste somme richiedono l'elaborazione di criteri che tengano conto degli interessi di tutti gli aventi diritto e della situazione del mercato, compiti che solo enti dotati di rappresentatività rispetto alle categorie interessate possono efficacemente assolvere; al contrario, gli organismi di gestione collettiva o l'entità di gestione indipendente, operando nell'interesse dei soli mandanti, non hanno la rappresentatività necessaria per adempiere a un simile compito. È proprio per questa ragione, del resto, che, a differenza delle attività delle collecting societies, questo non è stato oggetto di liberalizzazioni da parte della direttiva Barnier.

Non da ultimo, l'ordine del giorno - e vado a concludere - insiste su una direttiva europea, la cosiddetta “Copyright”, che nulla dice al riguardo e pertanto ci sembra fuori dal perimetro di intervento di questo atto. Come è noto, questa era una proposta che, in formato emendativo, era stato più e più volte respinta e credo che sia fortemente sbagliato, quantomeno nel metodo, impegnare il Governo in tal senso, in un contesto quale quello degli ordini del giorno (Applausi dei deputati del gruppo Italia Viva).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Giuseppina Occhionero. Ne ha facoltà.

GIUSEPPINA OCCHIONERO (IV). Grazie, Presidente. Prendo spunto dalla sollecitazione che parte dalla mia regione, il Molise, dalla Federmep Molise, ma che è interesse nazionale e che riguarda la gravissima situazione del comparto degli eventi privati annullati dalla pandemia, che ha dimezzato i matrimoni. Sono oltre 50 mila gli operatori che vivono una situazione di difficoltà e che chiedono aiuto. Nelle regioni come la mia, il Molise, lo stop dei matrimoni e degli eventi privati diventa lo stop dell'export delle meraviglie del nostro territorio, perché i matrimoni sono spesso il veicolo promozionale più importante per le nostre bellezze territoriali e per i nostri piccoli borghi, di cui il Molise è costellato, e la valorizzazione degli stessi ha una forte spinta accelerativa per la valorizzazione e la promozione dell'economia di tutta la regione.

Bene il “decreto Sostegni”, che ha previsto un apposito fondo, ma bisogna continuare ad attenzionare il settore e ad aiutarlo con impegno e concretezza.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Nunzio Angiola. Ne ha facoltà.

NUNZIO ANGIOLA (MISTO-A-+E-RI). Grazie, Presidente. Venticinque associazioni pugliesi, tra cui l'Associazione malattie rare dell'Alta Murgia, il 5 marzo lanciarono un appello a favore della priorità vaccinale per le persone affette da malattie rare e per i loro caregiver; oggi, tornano a scrivere alle istituzioni, e cosa chiedono? Sei cose: primo, di includere nella priorità vaccinale tutte le persone con malattie rare ad alta complessità di cura, fra cui, attenzione, vi sono anche quelle che non sono identificate in ADI, ADP e 104; occorre fare riferimento ai codici presenti anche in Orphanet Italia, in quanto se venissero inclusi solo i codici presenti nei LEA del 2017 molte persone resterebbero fuori e sarebbe grave; secondo, chiedono di includere, ove presenti, i centri di riferimento delle malattie rare per la convocazione e somministrazione dei vaccini e, dove non siano presenti i centri di riferimento, gli addetti alle operazioni vaccinali devono confrontarsi con i centri di riferimento della malattia rara presenti in altre regioni, oppure anche nazioni, è importantissimo questo aspetto; terzo punto, chiedono la tracciabilità dell'iter vaccinale; quarto punto, chiedono il consenso informato sui vaccini condiviso con le associazioni; quinto punto, chiedono percorsi differenziati per la vaccinazione per evitare che stazionino, queste persone, in ambienti affollati; sesto punto, attenzione a questo aspetto dirimente ed essenziale: le venticinque associazioni chiedono massima trasparenza da parte delle istituzioni, chiedono di poter prendere visione del documento redatto dal tavolo interregionale malattie rare sulle priorità vaccinali, per avere contezza e certezza delle proposte fatte da tale tavolo tecnico, da cui scaturiscono le decisioni governative adottate in favore dei malati rari. Senza trasparenza i diritti di queste persone affette da malattie rare vengono effettivamente calpestati.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Maria Teresa Bellucci. Ne ha facoltà.

MARIA TERESA BELLUCCI (FDI). Presidente, 246 giorni e ancora si attende l'avvio dei lavori della Commissione d'inchiesta sulle case famiglia e gli affidi, oltre otto mesi di attesa e ancora i lavori non sono partiti. Presidente, è da Natale che tutte le settimane, quando quest'Aula lavora, denuncio questo immobilismo; è vergognoso, è assurdo!

Le istituzioni chiedono ai cittadini di rispettare le leggi, ma non avviando i lavori della Commissione d'inchiesta dimostrano di essere i primi a non rispettarle, i primi a non dare avvio ad una legge che è stata approvata da tutto il Parlamento, una legge che, oltretutto, protegge i più fragili, quei bambini che sono stati allontanati dalle famiglie, che vengono maltrattati e abusati nelle case famiglia, come dimostrano gli ultimi fatti di Massa-Carrara: otto arresti per bambini che venivano mal nutriti, a cui veniva dato cibo scadente, che venivano violati nell'anima e nella carne. Anche i fatti di Bibbiano dimostrano l'esistenza di illeciti nella nostra Italia, quei bambini che erano stati allontanati sono stati restituiti alle proprie famiglie, dimostrando che le istituzioni avevano sbagliato.

Allora, su tutto questo il Parlamento aveva immaginato una Commissione d'inchiesta per fare luce, per restituire verità, per proteggere quei bambini e le loro famiglie. Aspettiamo da oltre otto mesi e di quella Commissione non vi è traccia né luce. Io continuerò a denunciare la cosa tutte le settimane. Ho scritto al Presidente Fico prima di Natale, si era impegnato a proporre tempestivamente l'avvio dei lavori; ancora si sta qui e non è accaduto nulla. Vi dovete vergognare!

PRESIDENTE. Concluda.

MARIA TERESA BELLUCCI (FDI). Mi permetto di dirlo, perché è inaccettabile: 246 giorni di attesa sulla pelle dei bambini (La deputata Bellucci espone un cartello recante la scritta: 246 giorni sulla pelle dei bambini)!

PRESIDENTE. Collega le chiedo di abbassare il cartello…

MARIA TERESA BELLUCCI (FDI). Chiedo subito l'istituzione e l'avvio della Commissione d'inchiesta…

PRESIDENTE. Grazie, ha esaurito il suo tempo.

Ha chiesto di parlare il deputato Nicola Acunzo. Ne ha facolt

NICOLA ACUNZO (MISTO-CD). Grazie, Presidente. Purtroppo, un'ennesima cattiva notizia e da questa onorevole Aula, vorrei ricordare un giovane della provincia di Salerno. Vorrei, da questa onorevole Aula, ricordare Gianmaria. Gianmaria, qualche giorno fa, ha deciso di non essere più; la situazione che noi stiamo vivendo, la situazione pandemica, sta acuendo sicuramente i conflitti sociali e i conflitti psicologici, per una serie di motivi. Ebbene, nel ricordare Gianmaria e tutte le vittime, in qualche modo, delle problematiche che, per un motivo o per un altro, nascono all'interno delle famiglie e che si acuiscono in questo momento, la riflessione è nel sensibilizzare anche gli onorevoli deputati su quanto possa essere fondamentale uno strumento normativo celere, affinché si ponga fine ai suicidi che stanno avvenendo in Italia. Purtroppo, abbiamo anche degli strumenti legislativi di qualche onorevole collega, ad esempio, la proposta di legge Romaniello, che potrebbe essere incardinata…

PRESIDENTE. Deve concludere.

NICOLA ACUNZO (MISTO-CD). In qualche modo vorrei - e concludo, Presidente -, insieme agli onorevoli colleghi, pensare a uno strumento celere che possa in qualche modo arginare questa problematica (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Centro Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Alessia Morani. Ne ha facoltà.

ALESSIA MORANI (PD). Grazie, Presidente, intervengo per chiedere, per il suo tramite, che il gruppo Elica, delle Marche, venga convocato con urgenza dal Governo e in particolare dai Ministri Orlando e Giorgetti, perché è notizia di ieri che il gruppo voglia delocalizzare in Polonia e la delocalizzazione di questo gruppo in Polonia comporta una perdita stimata di posti di lavoro, da 400 a 500 posti di lavoro e il coinvolgimento degli stabilimenti di Mergo e di Cerreto d'Esi.

Voglio esprimere in quest'Aula la solidarietà nei confronti di questi lavoratori e di queste lavoratrici che sono in presidio permanente e che meritano, da parte del Governo, attenzione per quello che sta avvenendo, poiché quella è un'area dove si è già conosciuta la disoccupazione, a causa della crisi ex Merloni, e sto parlando dell'area del fabrianese e credo che il Governo debba mettere in atto tutte le azioni e le soluzioni possibili per evitare, appunto, che il gruppo Elica delocalizzi i propri stabilimenti e causi una perdita di posti di lavoro e conseguentemente un dramma sociale che coinvolgerebbe di nuovo un territorio che è già stato fortemente colpito.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il collega Tonelli. Ne ha facoltà.

GIANNI TONELLI (LEGA). Presidente, da poliziotto sono orgoglioso di celebrare in quest'Aula, tempio della democrazia, una legge dello Stato, il quarantennale di una legge dello Stato che rappresenta una delle più grandi riforme dell'Italia repubblicana, la legge 121 del 1° aprile 1981, una legge che smilitarizzò e sindacalizzò la Polizia di Stato, la prima Forza di polizia. Ma la grandezza di questa riforma va ricercata proprio nel contesto temporale in cui si sviluppò. Eravamo in pieni anni di piombo, io ero un giovane ragazzo, un adolescente, ma ricordo perfettamente quegli anni; ricordo anche che qualcuno, con lo strumento del terrorismo, cercò di soverchiare l'ordine democratico; ma vi furono altri tentativi che insidiarono la nostra democrazia, pensiamo alla P2, al “Piano Solo”, ed altri. In quel contesto si pensò di aprire la prima Forza di polizia alla società civile, ponendo dei sensori, facendo sì che si potessero eventualmente percepire dei segnali negativi in questa direzione e fu una scelta veramente oculata, fu veramente lungimirante quella scelta. In tutti questi anni, la Polizia di Stato e il Dipartimento della pubblica sicurezza hanno rappresentato un grande presidio per la democrazia…

PRESIDENTE. Concluda.

GIANNI TONELLI (LEGA). Concludo, anche sottolineando che fu inserito un nuovo concetto, che rappresentava un'evoluzione culturale della nostra società: non più l'ordine pubblico, ma la concordia e la pacifica convivenza, quali presupposti per qualsiasi progresso materiale, morale, economico e culturale della nostra società.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.

Martedì 6 aprile 2021 - Ore 11:

1. Discussione sulle linee generali del disegno di legge:

Conversione in legge del decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri. (C. 2915-A​)

Relatore: MAURIZIO CATTOI.

2. Discussione sulle linee generali della mozione Bella ed altri n. 1-00449 concernente iniziative volte alla riapertura in sicurezza degli istituti scolastici di ogni ordine e grado .

La seduta termina alle 12,25.

SEGNALAZIONI RELATIVE ALLE VOTAZIONI EFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA

Nel corso della seduta sono pervenute le seguenti segnalazioni in ordine a votazioni qualificate effettuate mediante procedimento elettronico (vedi Elenchi seguenti):

nella votazione n. 43 la deputata Eva Lorenzoni ha segnalato che non è riuscita ad esprimere voto contrario;

nella votazione n. 50 i deputati Albano, Ferro, Frassinetti, e Rizzetto hanno segnalato che si sono erroneamente astenuti, mentre avrebbero voluto votare a favore;

nella votazione n. 70 la deputata Bilotti ha segnalato che ha erroneamente votato a favore, mentre avrebbe voluto votare contro;

nella votazione n. 73 il deputato Caiata ha segnalato che ha erroneamente votato a favore, mentre avrebbe voluto votare contro.

VOTAZIONI QUALIFICATE EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
1 Nominale Ddl 2670-A - em. 1.11 311 309 2 155 25 284 79 Resp.
2 Nominale em. 1.10 312 311 1 156 23 288 79 Resp.
3 Nominale articolo 1 317 315 2 158 285 30 79 Appr.
4 Nominale em. 2.2 323 323 0 162 30 293 79 Resp.
5 Nominale articolo 2 327 322 5 162 293 29 79 Appr.
6 Nominale articolo 3 332 303 29 152 299 4 79 Appr.
7 Nominale em. 4.100 339 306 33 154 305 1 79 Appr.
8 Nominale articolo 4 338 306 32 154 305 1 79 Appr.
9 Nominale articolo 5 342 335 7 168 334 1 79 Appr.
10 Nominale articolo 6 341 333 8 167 333 0 79 Appr.
11 Nominale articolo 7 347 339 8 170 339 0 79 Appr.
12 Nominale em. 8.20 343 338 5 170 35 303 79 Resp.
13 Nominale em. 8.19 348 342 6 172 27 315 79 Resp.

F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto (in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazione a votazione in cui é mancato il numero legale. - X = Non in carica.
Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Agli elenchi é premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

INDICE ELENCO N. 2 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
14 Nominale em. 8.100 349 312 37 157 300 12 79 Appr.
15 Nominale em. 8.18 349 344 5 173 29 315 79 Resp.
16 Nominale articolo 8 351 317 34 159 312 5 79 Appr.
17 Nominale articolo 9 354 318 36 160 316 2 79 Appr.
18 Nominale articolo 10 362 328 34 165 328 0 79 Appr.
19 Nominale articolo 11 362 355 7 178 330 25 79 Appr.
20 Nominale em. 12.5 358 351 7 176 36 315 79 Resp.
21 Nominale em. 12.4 368 363 5 182 29 334 79 Resp.
22 Nominale em. 12.6 370 364 6 183 27 337 79 Resp.
23 Nominale articolo 12 365 353 12 177 322 31 79 Appr.
24 Nominale em. 13.5 366 361 5 181 32 329 79 Resp.
25 Nominale em. 13.6 363 355 8 178 26 329 79 Resp.
26 Nominale articolo 13 367 353 14 177 314 39 79 Appr.


INDICE ELENCO N. 3 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
27 Nominale em. 14.1 368 356 12 179 355 1 79 Appr.
28 Nominale articolo 14 366 356 10 179 355 1 79 Appr.
29 Nominale em. 15.1 363 356 7 179 31 325 79 Resp.
30 Nominale articolo 15 364 325 39 163 322 3 79 Appr.
31 Nominale articolo 16 372 359 13 180 358 1 79 Appr.
32 Nominale articolo 17 370 358 12 180 357 1 79 Appr.
33 Nominale articolo 18 368 329 39 165 329 0 79 Appr.
34 Nominale em. 19.10 369 353 16 177 41 312 79 Resp.
35 Nominale em. 19.12 370 357 13 179 28 329 79 Resp.
36 Nominale articolo 19 372 359 13 180 351 8 79 Appr.
37 Nominale articolo 20 371 333 38 167 330 3 79 Appr.
38 Nominale articolo 21 370 332 38 167 332 0 79 Appr.
39 Nominale articolo 22 369 331 38 166 331 0 79 Appr.


INDICE ELENCO N. 4 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 52)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
40 Nominale em. 23.10 370 353 17 177 43 310 79 Resp.
41 Nominale articolo 23 370 333 37 167 330 3 79 Appr.
42 Nominale em. 24.10 377 360 17 181 31 329 79 Resp.
43 Nominale em. 24.12 378 365 13 183 29 336 79 Resp.
44 Nominale articolo 24 380 366 14 184 340 26 79 Appr.
45 Nominale art. agg. 24.0100 376 335 41 168 334 1 79 Appr.
46 Nominale em. 25.10 379 365 14 183 31 334 79 Resp.
47 Nominale articolo 25 379 366 13 184 365 1 79 Appr.
48 Nominale em. 26.10 381 367 14 184 36 331 79 Resp.
49 Nominale articolo 26 380 365 15 183 363 2 79 Appr.
50 Nominale em. 27.100 360 336 24 169 22 314 79 Resp.
51 Nominale em. 27.101 368 341 27 171 17 324 79 Resp.
52 Nominale articolo 27 375 374 1 188 327 47 79 Appr.


INDICE ELENCO N. 5 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 53 AL N. 65)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
53 Nominale articolo 28 374 338 36 170 332 6 79 Appr.
54 Nominale art. agg. 28.0100 378 342 36 172 340 2 79 Appr.
55 Nominale art. agg. 28.0101 379 343 36 172 343 0 79 Appr.
56 Nominale articolo 29 370 332 38 167 332 0 79 Appr.
57 Nominale articolo 30 376 360 16 181 335 25 79 Appr.
58 Nominale articolo 31 mantenimento 376 360 16 181 334 26 79 Appr.
59 Nominale articolo 32 mantenimento 381 367 14 184 340 27 79 Appr.
60 Nominale articolo 33 379 366 13 184 340 26 79 Appr.
61 Nominale articolo 34 383 343 40 172 342 1 79 Appr.
62 Nominale em. 35.12 381 364 17 183 33 331 79 Resp.
63 Nominale articolo 35 379 367 12 184 336 31 79 Appr.
64 Nominale odg 9/2670-A/15 368 227 141 114 25 202 78 Resp.
65 Nominale odg 9/2670-A/16 366 226 140 114 25 201 78 Resp.


INDICE ELENCO N. 6 DI 6 (VOTAZIONI DAL N. 66 AL N. 73)
Votazione O G G E T T O Risultato Esito
Num Tipo Pres Vot Ast Magg Fav Contr Miss
66 Nominale odg 9/2670-A/17 365 225 140 113 27 198 78 Resp.
67 Nominale odg 9/2670-A/19 364 354 10 178 30 324 78 Resp.
68 Nominale odg 9/2670-A/23 370 361 9 181 47 314 78 Resp.
69 Nominale odg 9/2670-A/27 366 237 129 119 27 210 78 Resp.
70 Nominale odg 9/2670-A/28 358 228 130 115 27 201 78 Resp.
71 Nominale odg 9/2670-A/29 363 230 133 116 27 203 78 Resp.
72 Nominale odg 9/2670-A/31 362 226 136 114 26 200 78 Resp.
73 Nominale Ddl 2670-A - voto finale 343 336 7 169 309 27 77 Appr.